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Full text of "Bibliografia sicola sistematica, o apparato metodico alla storia letteraria della Sicilia"

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BIBLIOGRAFIA  SUOLI 

SISTEMATICA 


BIBLIOGRAFIA 


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o 
APPARATO  METODICO 

ALLA 

STOMI  LETTERARIA 

DELLA 

SICILIA 

DI 

AI-ESSI©  MAK150HE 

DELLA   COMPAGNIA   DI   GESÙ 
SOCIO  DI  VARIE   ACCADEMIE 


VOLUME  SECONDO 


PALERMO 

STAMPERIA   DI  GIOVANNI  PEDONE 

1851 


Digitized  by  the  Internet  Archive 

in  2012  with  funding  from 

University  of  Illinois  Urbana-Champaign 


http://www.archive.org/details/bibliografiasico02narb 


0)5,453/ 
A/Tfcb 

PREFAZIONE 


Mandata  già  innanzi,  nel  precedente  volume,  la 
conoscenza  delle  cotante  e  sì  svariate  Opere  ,  così 
di  estranei  scrittori  come  d'indigeni,  che  al  vastis- 
simo dominio  della  moltiplice  Istoria  si  aspettano, 
e  che  costituiscono,  quasi  dissi,  il  vestibolo  della 
Siciliana  Letteratura  :  entriamo  oramai  negl'  intimi 
penetrali  del  magnifico  suo  edificio,  per  vagheggiarvi 
il  santuario  reverendo  delle  umane  e  divine  Scienze, 
delle  amene  Lettere,  delle  Arti  liberali  e  meccaniche, 
e  di  checché  altro  fu  parto  degli  eletti  ingegni  di 
questa  pur  troppo,  dirollo,  mal  conosciuta,  e  poco 
imperciò  apprezzata  Trinacria. 

Pria  però  di  farci  a  saggiar  le  frutta  pregevoli 
dei  rami  singoli  dello  scibile  nazionale,  ci  si  conviene 
conoscere  più  intimamente  lo  stato  del  Paese  che 
gli  ebbe  prodotti;  e  questo  doppio,  stato  cioè  antico 
e  moderno.  Lo  antico  rivelanti  i  Monumenti  vetu- 
sti; il  moderno  gli  Stabilimenti  odierni.  Degli  uni 
e  degli  altri  contando  noi  numerosi  ed  esperti  illu- 
stratori, così  di  quelli  come  di  questi  fia  pregio 
dell'opera  dar  contezza.  Essi  pertanto  apriranno  l'in- 
gresso al  presente  volume,  siccome  quegli  che  alla 
parte  descrittiva  e  tecnica  rannodano  la  narrativa  ed 
esegetica,  per  che  si  potrebbono  di  buon  dritto  as- 
sociare allo  stuolo  degli  storiali  antecedenti  :  ed  essi 
ne  forniranno   argomento  per  le  due  Classi  previe. 


481577 


VI 

Le  sei  susseguenti  dischiudono  il  vasto  campo 
d'altrettante  Scienze  :  delle  quali,  poiché  la  più  im- 
portante, la  massimamente  richiesta  agi'  interessi  e 
pubblici  dello  Stato  e  privati  del  Cittadino,  l'è  quella 
del  Diritto,  da  questo  ragion  vuole  che  togliamo  le 
mosse,  E  perciocché  questo  ancora  è  multiforme  , 
né  potea  tutto  concentrarsi  in  unica  Classe  ,  ci  fu 
mestieri  di  scompartirlo  in  tre,  assegnando  alla  pri- 
ma il  Diritto  pubblico  e  privato  antico,  alla  seconda 
il  moderno,  alla  terza  ¥  ecclesiastico  :  di  cui  cia- 
scuno è  poi  ripartito  nelle  svarie  sue  diramazioni. 
])'  ognuna  sarà  designata  dapprima  la  Potestà  che 
prescrive,  dappoi  la  Scienza  che  interpreta  ;  e  vai 
quanto  dire,   la  Legislazione  e  la  Giurisprudenza. 

Seguono  dipresso  le  Scienze  attigue  ,  quali  sono 
le  Razionali,  le  Morali,  le  Sociali,  che  occuperanno 
altrettante  Classi,  e  chiuderanno  il  presente  tomo  , 
riserbando  alle  altre  il  seguente.  Quello  eh'  io  m' in- 
tenda per  siffatte  intitolazioni,  quali  relazioni  le  an- 
nettano, quante  ramificazioni  le  partano,  meglio  fia 
che,  chi  n' è  vago,  scorgale  a  batter  d' occhio  nella 
Tavola  che  chiude  il  volume. 

Non  occorre  che  io  qui  rifreghi  quelle  generali 
avvertenze  che  nel  Discorso  preliminare  dell'  Opera 
umiliai  a  chi  domandi  ragione  di  suo  andamento,  a 
chi  ami  trar  profitto  di  sua  lettura,  e  a  chi  preten- 
derebbe tutt1  altro  da  ciò  ch'ella  professa.  Ciò  prego 
adunque,  rileggansi  quegli  avvisamenti,  e  si  abbian 
presenti  nel   corso  della  lezione. 

Per  lunghe  ricerche  fatte,  per  penosi  travagli  du- 
rati a  rammassare  tante  migliaia  d'  opere  ,  quante 
ne  conta  Sicilia  dal  primo  albor    delle    lettere    per 


VII 


insino  alla  metà  del  secolo  XIX  (lavoro  per  fermo 
d'una  società,  e  non  d'un  individuo);  non  dubitiamo 
punto,  assai  altre  per  avventura  essere  tuttavia  sfug- 
gite alle  nostre  iterate  indagini,  e  singolarmente  tra 
le  più  moderne,  impresse  in  distanti  città.  Cosi  es- 
sendo, torniamo  ripregando  coloro  cui  sta  merita- 
mente a  cuore  l'onor  nazionale,  il  decoro  della  co- 
mune patria,  e  la  diffusione  delle  opere  che  gliel 
procacciano,  perchè  vogliano  a  noi  trasmetterne  la 
notizia,  sicuri  di  far  cosa  quanto  a  noi  grata  ,  al- 
trettanto vantaggiosa  alle  lettere,  il  cui  incremento 
forma  lo  scopo  di  questa  Bibliografia. 

Io  per  altro  mi  reco  in  debito  di  grata  ricono- 
scenza (ed  è  questo  il  luogo  di  appalesarla)  a  quei 
benevoli  che  cortesi  mi  furono  di  loro  lumi  o  larghi 
di  loro  presenti;  a  coloro  che  risposto  hanno  a'  miei 
inviti  e  satisfatto  a' miei  dimandi;  a  coloro  infine  che 
schiuso  m'ebbero  l'accesso  alle  private  loro  biblio- 
teche, dove  m'  è  venuto  fatto  d'  imbattermi  in  libri 
che  indarno  nelle  pubbliche  cercheresti.  A  tutti  lor 
dunque  rendo  le  meritate  grazie,  per  tutti  serbo  viva 
e  sincera  considerazione,  e  di  tutti  citerò  le  scrit- 
ture a  perenne  testificazione  d'  onore. 

Ma  per  singoiar  maniera  professomi  obbligato  ai 
favori  del  eh.  Gaspare  Rossi  ,  canonico  di  questa 
metropolitana  chiesa,  prefetto  di  questa  libreria  co- 
munale, sovrintendente  alle  private  scuole,  socio  di 
più  illustri  assemblee,  e,  per  quello  che  all'uopo 
nostro  si  fa,  in  opera  di  bibliografica  erudizione,  o 
primo  tra  noi  o  a  niuno  certamente  secondo.  Egli 
dunque,  per  quella  predilezione  che  nutre  inverso  la 
patria  letteratura,  ha  presa  sopra  di  sé  la  cura  di 


Vili 

quest'  Opera  che  tende  per  appunto  a  promoverla; 
e  però,  oltre  ad  arricchirla  di  non  poche  aggiun- 
zioni, si  è  financo  pigliata  F  increscevole  briga  della 
correzion  tipografica.  A  tanto  conduce  un  lodevole 
zelo  di  concorrere  alla  verace  gloria  nazionale,  che 
dalla  intellettuale  coltura  potissimamente  risulta  e 
nel  graduale  suo  perfezionamento  dimora. 

Da  questo  esimio  letterato  attendiamo  con  impa- 
zienza la  pubblicazione  d'  un  lavoro  per  lui  già  con- 
dotto a  buon  segno,  lavoro  che  solo  dal  vasto  suo 
sapere  poteva  sperar  la  Sicilia  ;  dico  la  Biografia 
universale  degl'  illustri  Siciliani,  corredata  delle  più 
accurate  notizie  delle  lor  vite,  delle  lor  opere,  delle 
lor  edizioni  :  lavoro  che  farà  sdimenticare  quante 
altre  in  tal  genere  ve  n'  avea;  ed  or  aggiungo  che 
sarà  per  fornire,  congiunto  a  questo  nostro  ,  i  più 
propri  elementi  della  costruzione  d' una  compiuta 
Istoria  letteraria,  che  pur  cotanto  scalda  i  petti  e 
sollecita  i  voti  della  nazione.  Biografia  sicola  e  Bi- 
bliografia sicola,  quella  che  vi  presenta  gli  Scrittori, 
questa  che  vi  schiera  gli  Scritti,  amendue  vi  ap- 
prestano i  richiesti  materiali  :  e  questo  affé  non  è 
picciol  servigio  fenduto  alla  patria,  non  è  tenue  al- 
leggiamento  procacciato  agli  studiosi.  Alla  Biografia 
che  vi  caratterizza  gli  autori,  alla  Bibliografia  che 
ve  ne  coordina  le  opere,  vengano  in  sussidio  la  Critica 
che  ne  discuta  i  meriti,  il  Raziocinio  che  ne  analizzi 
le  parti,  la  Eloquenza  che  l'infiori  colle  grazie  della 
lingua  e  F  avvivi  colF  energia  dello  stile;  ed  avremo 
attinta  la  meta  desiderata. 


BIBLIOGRAFIA  SIMM 

SISTEMATICA 


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CLASSE    IX- 

ARCHEOLOGIE 


Se  Io  studio  delle  straniere  antichità  va  in  oggi  cotanto  a  san- 
gue agli  eruditi,  che  per  esse  imprendono  lunghi  e  disastrosi  Tiaggi, 
gravi  ed  ostinati  travagli  vi  durano  ,  ne  a  vigilie  né  a  dispendi 
perdonano,  per  asseguirne  l'intelligenza,  per  comunicarne  i  disco- 
vrimenti:  or  in  che  pregio  tenere  si  voglion  quelle  che,  superstiti 
alle  ingiurie  de'  tempi,  alle  devastazioni  de'  barbari ,  mantengonsi 
in  piede  nella  terra  natale  ,  e  traggono  a  sé  da  rimoti,  lidi  gli 
sguardi,  le  maraviglie,  gli  studi  degli  attenti  viaggiatori  ? 

Di  codeste  sì  preziose  suppellettili,  onde  cotanto  va  bello  e  tra- 
ricco il  classico  suolo  sicano,  ad  ogni  stagione  si  son  dato  pensiero 
non  pochi  eruditi  di  far  tesoro;  e  conto  primariamente,  tra  que- 
sti, i  tanti  Stranieri,  che  abbiamo  nella  classe  III  menzionati,  nò 
torna  di  nuovo  rimemorameli.  Secondariamente,  i  tanti  Nazionali 
che  nelle  loro  Istorie  riunivano  alla  parte  narrativa  de'  fatti  la 
descrittiva  dei  monumenti;  e  sono  sì  i  compresi  nelle  raccolte  della 
classe  IV  ,  e  sì  i  noverati  tra  le  produzioni  della  V  e  seguenti. 
Imperciocché,  chiunque  toglie  a  storiare  sopra  un  paese,  una  città, 
una  istituzione,  prende  quasi  sempre  le  mosse  dai  suoi  primordi, 
i  quali  non  sono  che  Antichità. 


SEZIONE    I. 

TRATTATI   t>'  ANTIQUARIA 

Olire  agli  anzidetti ,  non  ci  mancai]  ('egli  altri ,  i  quali  a  questo 
solo  argomento  ebbono  le  vigili  loro  cure  rivolte:  de' quali  è  qui 
luogo  dar  conoscenza. 

Altri  di  loro  abbracciarono  le  nostre  Antichità  tutte  quante-,  altri 
sii  ne  schiarirono  alcune  :  e  ila  questa  la  prima  lor  classazionp. 

Come  poi  certi  monumenti  spettano  alla  provincia  de. le  Belle  arti, 
ed  altri  a  quella  della  Filologia  :  così  i  cultori  d'entrambe  seguen- 
temente vedremo. 

Ne  giova  qui  avvertire,  come  assai  monumenti  di  nostre  antichità 
trovansi  oggi  raunati  pe' differenti  Musei',  de' quali  ci  riserbiamo  a 
ragionare  nella  classe  seguente,  scz.  ir,  art.  2,  §  4. 

ARTICOLO    I.    ANTICHITÀ'    NAZIONALI 

Barn.  Schiavo,  Thesauri  antiquitattìm  ecclesiasticarum  Isagoge, 
elaborata  anno  1750.  *  Serbasi  ms.  in  questa  libreria  comunale  (Qq 
C  88,  n.  1). 

Serie  di  varie  medaglie,  cammei,  gemme,  anelli  con  intagli,  teste 
di  bronzo,  idoli,  iscrizioni  ed  altre  antichità  di  metallo,  ch'erano 
del  sig.  D.   Carlo  Ventimiglia  nobile  palerm. 

*  Onesto  ms.  serbasi  in  detta  libreria  (Qq  D  32,  6).  *  Quivi  pure 
si  trovano  illustrazioni  di  svariati  oggetti  d'antichità,  del  prof.  Salv. 
Morso  (Qq  E  172,  175). 

Gius.  M.  Pancrazi  C.  R.  Antichità  siciliane  spiegate ,  parti  II. 
Nap.  17òl  io!,  iìg.  #  Evvi  la  Storia  particolare  di  quelle  città,  di 
cui  s' illustrarono  i  monumenti  d'  ogni  maniera,  come  templi,  teatri, 
anfiteatri,  terme,  bagni,  naumachie,  sepólcri,  statue,  rilievi,  vasi, 
lucerne,  cammei,  gemme  e  medaglie.  Benché  l'autore  sia  un  patrizio 
cortonese,  merita  qui  un  posto  tra'  siciliani  per  la  lunga  sua  dimora 
fra  noi. 

Gius,  ÀUegranza,  Osservazioni  antiquarie  critiche  e  fisiche,  fatte 
nel  regno  di  Sicilia.  Milano  1781  in-8°.  *  Questo  domenicano,  pa- 
rimenti straniero,  visitò  la  Sicilia,  le  cui  antichezze  e  rarità  descrisse, 
e  quinci  tornato  in  Italia  pubblicò. 

Gabr.  Lancillotto  Castello,  principe  di  Torremuzza,  Idea  d'un  Te- 
soro che  contenga  una  generale  raccolta  di  tutte  le  antichità  di  Si- 
cilia. *  Sta  nel  1.  Vili  degli  Opuscoli  sic.  Pai.  1764  in-4%  pag.  484. 

*  Disegnava  l'autore  partire  l'intero  lavoro  in  otto  classi,  cioè 
Architettonografia^  o  ed  ilici}  Iconografia*  o  ligure  e  statue;    Toreu- 


AÌ?T.    1.    ANTICHITÀ     NAZIONALI  "ì 

matografia-,  o  incisioni  e  rilievi-,  Epigrammatografia,  o  iscrizioni;  Nu- 
mismatica, o  medaglie-,  dittografia,  o  gemme  e  cammei;  Ceramica, 
o  vasi  figurati-,  Miscellanea,  o  armi,  stromenti,  utensili,  ecc.  ecc. 
Questo  colossale  disegno  rimase  in  idea  :  solo  i'  autore  processene 
alcuni  rami,  che  tosto  diremo. 

Andrea  Pigonali,  Stato  prosnnte  degli  antichi  monumenti  siciliani. 
Nap.  4767  fol.  fig. 

Andrea  Gallo,  Sulla  credenza  e  culto  de' demoni  presso  gli  antichi: 
nel  t.  X  degli  Opusc.  sic.  Pai.  1769,  pag.  1-163. 

Gio.  Evang.  di  Bìasi,  Leggi  antiche  su'  divieti  del  lusso  e  del 
giuoco  in  Sicilia  :  nel  t.  Ili  della  Nuova  raccolta  di  Opusc.  sic.  Pai. 
4790,  pag.  89. 

Gio.  d'Angelo  e  Cipriano,  Diss.  sopra  il  Politeismo  degli  antichi 
siciliani  :  nel  t.  VII  di  detta.  Pai.  1795,  pag.  5. 

—  Lettera  intorno  alle  Prefiche  di  Sicilia  ed  alcune  costumanze 
praticate  dagli  antichi  siciliani  alla  lor  morte  :  nel  t.  Vili  eli  detta. 
Pai.  1796,  pag.  199. 

lgn.  Paterno- Castello,  principe  di  Discari,  Sopra  gli  antichi  orna- 
menti e  trastulli  de'  bambini.  Firenze  1781  in-4°. 

—  De'  vasi  murrini.  Ivi  in-4°. 

—  Viaggio  per  tutte  le  antichità  della  Sicilia.  Nap.  1781  in-4°,  o 
Pai.  1817  in-12°,  con  disegni  in  rame. 

—  Istorica  descrizione  delle  antichità  esistenti  in  Sicilia.  *  Questa, 
con  60  rami  incisi,  rimase  ms.  presso  gli  eredi ,  per  la  morte  del 
principe,  avvenuta  nel  1786. 

Gius.  Logoteta,  Saggio  su  la  teologia  arcana  coltivata  in  Sicilia 
da' poeti  e  da'  filosofi  "pagani.  Sirae.   1789  in-8°. 

—  11  traffico  antico  delle  manifatture  siciliane,  cavato  da'  piombi 
mercantili  :  nel  t.  VI  della  suddetta  Nuova  raccolta.  Pai.  1795, 
pag.  119. 

Antichi  edifici  ed  altri  monumenti  di  belle  arti  ancora  esistenti  in 
Sicilia.  Pai.  1814,  in-4°.  *  Autore  ne  fu  l'ab.  Frane.  Ferrara; 
ma  l'opera  rimase  incompiuta.  Egli  poi  dette  un  altro  volume  sulle 
nostre  antichità,  eh'  è  il  VII  della  sua  Storia  generale  della  Sicilia. 
Pai.  1836,  in-8\ 

*  Pubblicò  egli  altresì 

—  Le  credenze  religiose  degli  antichi  Siciliani  sino  all'  introduzione 
del  cristianesimo;  ed  altri  trattati  di  sieo!a  archeologia. 

—  Viaggio  di  Ulisse  intorno  alla  Sicilia  descritto  da  Omero.  — 
Viaggio  di  Enea  in  Sicilia  descritto  da  Virgilio.  Cat.  1844  in-8°. 


4  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    I.   ASTIQl'AMA 

Gius.  M.   Capodieci,  Dizionario  delle  antichità  esistenti  in  Sicilia, 
diretto  in  Napoli  alle  reali  Accademie.  Sirac.  1820,  in-8e. 


s.  Gregorio,  Monumenti  di  belle   arti  in  Sicilia  de  Greci  e  dei 
mi  :  tra'  suoi  Discorsi.  Pai.  1821  tom.  i  in-8g,  pag.  174,  e  1851 


Ros.   '  e  dei 

Romai 
tom.  II  in-18°,  pag.  118. 


Elementi  della  storia  delle  quattro  monarchie ,  Assira  ,  Persiana , 
Greca  e  Romana.  Pai.  1820  in-8°. 

Compendio  delle  antichità  romane,  ad  uso  de'  regi  studi  di  Paler- 
mo. Ivi  1822  in-8°. 

Compendio  della  mitologia,  ad  uso  delle  regie  scuole  di  Sicilia. 
Ivi  1826  in-8°.  .      . 

*  Questi  tre  compendi  sono  stati  più  e  più  volte  ripubblicati  fino 
al  dì  d'oggi. 

Bari.  Pinelli,  Gran  quadro  della  storia  di  Roma  antica  inventato 
e  descritto  nelle  due  lingue  italiana  e  francese.  Pai.  1854,  in-4°  fig. 
*  Quest'  è  mera  ristampa  d' opera  già  impressa  a  Yinegia  in  dette 
lingue  e  in  tedesco. 

Sig.  Martelli,  Le  antichità  de'  Sicoli.  Aquila  1850  in-8°.  *  Autore 
non  sicolo,  ma  pur  dilucidatore  diligente  de  primi  abitanti  dell'Isola. 

Mario  Musumeci,  Dell'antico  uso  di  diverse  specie  di  carta. Cat. 
1829,  in-8°. 

—  Stato  delle  arti  in  Sicilia  dall' Vili  al  XIII  secolo,  per  servire 
di  supplimento  ad  una  Memoria  sullo  stato  dell'  architettura  civile 
del  medio-evo  del  cav.  Carlo  Fed.  Wiebeking,  tradotta  ed  annotata 
dal  cav.   Gius,  del  Rosso.  Cat.  1852  in-8°. 

—  Opere  archeologiche  ed  artistiche.  Ivi  1845  in-8°. 

Vinc.  Mortillaro,  Saggi  di  archeologia  e  filologia  arabica:  nell'Ef- 
femeridi siede,  voi.  11  e  seg.  Pai.  4852  in-S°.  *  Nel  voi.  Ili  delle 
sue  opere  ristampate  a  Palermo  4846  in-4°,  oltre  a' detti  Saggi  si 
trovano:  —  Lettere  varie  intorno  a  cose  arabiche,  e  Ragionamenti  so- 
pra la  storia,  gli  scrittori,  e  le  monete  arabo-sicole. 

Nicc.  Maggiore,  Monumenti  di  antichità  figurala  siciliani  inediti  o 
nuovamente  spiegati.  Pai.  4855  in  foì.  con  tavole  litografiche  colo- 
rate :  opera  incoata  e  per  morte  interrotta. 

—  Opuscoli  archeologici.  Pai.   1854  in-8°. 

—  Ricordi  archeologici  di  un  viaggio  fatto  a  Girgenti,  Selinur.tr, 
Erice,  Segesta:  nel  t.  XLVi  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  Pai.  4854, 
n.  456,  pag.  42.  . 

Ambrogio  Balbi.  Di  Dedalo  e  della  realtà  di  tutte  le  opere  a  lui 
attribuite:  nel  t.  XL1  di  detto  giornale,  n.  421,  pag.  61. 


ART.    I.    ANTICHITÀ     NAZIONALI  5 

*  1/ autore' era  genovese,  ma  residente  a  Palermo:  vi  ragiona  delle 
opere  da  Dedalo  eseguite  in  Sicilia.  In  questa  diss.  ne  cita  un'altra: 
— Sul  culto  di  Venere  ericina,  rivendicato  ad  Erice  re  di  Sicilia,  suo 
vero  istitutore.  Torino  1824  in-8°. 

—  Diss.  che  la  teologia  de'  gentili  non  fu  tratta  dalla  sacra  scrit- 
tura :  nel  t.  XLIV,  n.  150  pag.  91,  di  detto  giorn. 

*  In  fine  di  essa  cita  un  suo  «  Trattato  sulla  verità  delle  storie 
del  tempo  oscuro  e  del  favoloso. 

—  Diss.  che  stabilisce  i  tempi  di  due  prese  di  Troia,  avvenute  in 
due  guerre  :  nel  t.  cit.  pag.  99.  *  Cita  pur  ivi  una  sua  *  Cronica 
di  poeti  anteriori  e  contemporanei  ad  Omero.  Lugano,  1826,  in-8\ 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Lettere  all' ab.  Nicc.  Maggiore,  Sopra  il 
commercio  de'  greco-sicoli,  confermato  da  taluni  vetusti  piombi  mer- 
cantili :  nel  tom.  XLV,  n.  135  di  detto  giornale.  Pai.  1834  pag.  507. 

Domenico  lo  Faso  Pietr  asanta,  duca  di  Serradi falco,  Le  antichità 
della  Sicilia  esposte  ed  illustrate,  voli.  V.  Pai.  1854  e  seg.  in  fol. 
fig.  *  Questa  preziosa  descrizione  ,  che  tanto  nome  ebbe  conciliato 
all'autore  non  meno  che  alla  Sicilia  ,  percorre  il  giro  dell'  Isola  ,  e 
, d'ogni  antica  città  vi  premette  la  Storia  -,  indi  vi  descrive  i  monu- 
menti superstiti  ,  di  cui  pure  presenta  i  più  accurati  disegni.  Tal 
fa  nel  voi.  I  del  tempio  e  teatro  di  Segesta:  nel  li  della  città ,  dei 
templi  ,  delle  metope  di  Seìinunte:  nel  III  della  storia  e  de'  monu- 
menti di  Agrigento:  nel  IV  della  corografia,  monumenti  e  colonie  di 
Siracusa:  nel  V  della  storia  e  monumenti  di  Catania,  Tauromenio , 
Tindyro,  e  Solunto. 

*  I  giudizi,  gli  estratti  ,  gli  encomi  di  questo  magistrale  lavoro, 
dati  da  giornali,  da  critici,  da  antiquari  nazionali  e  stranieri  d'ogni 
condizione,  leggonsi  trascritti  nell'  Effemeridi  sicole ,  e  nel  Giornale 
di  scienze  ec.  agli  anni  1855  e  segg. 

Mor.s.  Gius.  Crispi,  Opuscoli  di  letteratura  e  di  archeologia.  Pai. 
1836  in-8°. 

*  Contiene  ,  tra  le  altre  cose:  a  Discorsi  sul  dialetto  di  Sicilia  , 
quando  fu  abitata  da'  Greci  -,  il  primo  periodo  di  Storia  letteraria 
sicola,  spiegazioni  di  epigrafi  greche,  e  di  monumenti  vetusti. 

Ros.  Castorina,  arciprete  di  Taormina,  Memoria  sulla  lingua  pri- 
mitiva che  trovavasi  negli  abitatori  del  monte  Tauro  in  Sicilia,  innanzi 
la  venuta  delle  greche  colonie  :  nel  t.  LX1II  eli  detto  Giornale  di 
scienze  lettere  ed  arti.  Pai.  1858,  n.  189,  pag.  227. 

Can.  Vito  Pugliese  da  Mazzara,  Cenni  due  su  l'epoca  de'  monu- 
menti antichi  di  Sicilia:  nel  t.  LXV  n.  194,  p.  175,  e  LXXVIII 
n.  235,  pag.  115. 


b  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE — SEZ.    I.    ANTIQUARIA 

I  primi  abitatori  e  conseguenti  dominazioni  in  Sicilia,  estratto  di 
Fr.  Invidiato  da  un  ms.  di  fif.  Alfonso  Airoldi,  con  note  per  la  cor- 
rispondenza delle  antiche  colle  moderne  città  :  nel  volume  LXIX, 
n.  20o,  pag.  48. 

Vinc.  Scarcella,  Cenni  sulle  cene  de'  Romani.  Mess.  18-46  in-S\ 
—  Cenni  su'  funerali  de'  Romani.  Mess,  1847  in-8°. 

P.  Vinc.  Fed.  Pogwisch  messinese  min.  conv.  Disquisizioni  ar- 
cheologiche. Mess.  1843  in-8°.  *  Più  altre  memorie  sopra  diversi 
oggetti  d'antichità  ha  egli  inviate  all'Istituto  romano  di  Corrispon- 
denza archeologica,  di  cui  è  socio. 

ARTICOLO    II.    ANTICHITÀ*  MUNICIPALI 

Già  detto  abbiamo  che  ogni  storico  delle  città  nostre  si  dà  carico 
d'illustrarne  i  rispettivi  monumenti.  Chiunque  pertanto  ami  conoscer 
quelli  d'un  comune  qualunque  non  ha  che  a  riscontrare  il  catalogo 
alfabetico  della  class  e  V,  s-z.  I,  art.  5.  Qui  solamente  tocchiamo  gli 
spositori  di  qualche  peculiare  anticaglia. 

§.  I.    PALERMO 

Rassegniamo  qui  alquanti  illustratori  delie  patrie  vetustà:  ma  più 
altri  dovrem  riportarne  a'  seguenti  articoli,  ove  discenderemo  a'  dif- 
ferenti rami  delle  medesime. 

Alf.  Salvo,  De  antiqua  urbis  panormitanae  religione,  dissertatio. 
*  Si  conserva  ms.  nella  libreria  comunale  (Qq  E  69  n.  19). 

Mar.  Valguarnera,  Dell'origine  ed  antichità  di  Palermo.  Ivi  1614 
in-4°.  *  Pretende  che  fosse  edificata  da'  nipoti  del  patriarca  lafet 
figlio  di  Noè. 

Agost.  Jnvege*,  Palermo  antico,  parte  I  degli  Annali  della  felice 
città  di  Palermo.  Ivi  1649  fui. 

Vinc.  Auria.  Discorso  istoria)  sull'origine  ed  antichità  di  Palermo 
con  nuove  autorità  di  scrittori. 

—  Etimologie  de'  luoghi  della  città  e  suo  territorio. 

«—  De'  palazzi  della  Zisa  e  della  Cuba.  *  Stanno  mss.  in  questa 
libreria  comunale,  con  cent'altri  di  lui  e  di  vari.  Di  questi  due  pa- 
lazzi saracenici  vi  è  pur  ivi  uno  scritto  del  Villabianca.  Qq  E  96  n.  2. 

Gaet.  Giardina,  Le  antiche  porte  della  città  di  Palermo,  non  più 
esistenti,  opera  postuma.  Pai.  1732  in-i°.  *  Pubblicate  dal  Mongitorc 
che  vi  aggiunse  notizie  dell'autore  e  delle  porte  oggi  esistenti. 


ART.    II.   ANTICHITÀ'   MUNICIPALI  —  §  %m    PALERMO  7 

Ani.  Mongitore  ,  Diss.  sopra  un  antico  sepolcro  ritrovato  a  Por- 
tella  di  mare,  campagna  eli  Palermo:  nel  t.  X  degli  Opuscoli  scienti- 
fici e  filologici  raccolti  dal  Calogero.  Yen.  1754  in-12\  pag.  527. 
*  Altre  notizie  e  conietture  sul  detto  sarcofago  scritte  da  Mieli,  del 
Giudice,  trovansi  nell'opera  di  Fil.  d'Orville  «  Sicula  ».  Amstelodami 
1764  in  fui. 

Frane.  Caruso  ,  Discorso  in  difesa  della  iscrizione  della  torre  di 
Bayclr,  ms.  nella  libreria  comunale  (Qq  F  47  n.   10), 

*  Codesta  iscrizione,  riputata  un  dì  caldaica,  e  quindi  antichissi- 
ma, è  stata  poi  piovala  arabica,  e  però  di  tempi  saracenici. 

Dom.  Schiavo,  Diss.  sopra  la  iscrizione  dell'antica  torre  di  Bavch: 
nelle  antiche  Iscrizioni  di  Palermo  del  Torremuzza.  Ivi  1762,  pag. 
585  e  seg. 

Gabr.  Lane  eli  otto- Castello,  principe  di  Torremuzza,  Sopra  una 
antica  catacomba  posta  in  un  orto  vicino  alle  mura  di  Palermo:  nel- 
l'Antologia romana  an.  1785,  voi.  XII,  pag.  1. 

I  reali  sepolcri  del  duomo  di  Palermo  ,  riconosciuti  ed  illustrati. 
TS'ap.  1784  in  fol. 

*  Ne  è  autore  Frane.  Daniele  che  ne  descrive  le  geste  insieme  ed 
i  monumenti  sepolcrali  del  re  Ruggiero  1,  dell'imp.  Arrigo  VI,  delle 
ini)  eratrici  Costanza  normanna  e  Costanza  aragonese,  e  più  diffusa- 
mente dell'imp.  Federico  li,  giuntovi  in  fondo  le  tavole  rispettive. 

*  Sugli  stessi  sepolcri  Bos.  Gregorio  lasciò  tre  discorsi  che  leg- 
gonsi  tra  gli  altri  suoi  sulla  Sicilia,  stampati  a  Palermo  1821  in-8a 
tom.  11  pag.  1  e  seg.  e  1851  in-18°  tom.  1  pag.  179  e  seg.  Più 
altre  notizie  lasciò  mss.  a  questa  libreria  comunale. 

Gio.  oV  Angelo,  Lettera  su  d'una  antica  cassettina  di  reliquie  nella 
chiesa  palatina  di  Palermo,  1804  in-4°. 

Gius.  Lonza ,  principe  di  Tratta,  Lettera  al  prof.  Scinà  ,  Sopra 
una  patera  d  oro,  esistente  nel  suo  Museo  di  antichità  :  nel  tom.  II 
dell'Iride,  giorn.  di  Pai.  1822,  in-8°  n.  7,  pag.  27. 

Frane,  di  Giovanni,  Avanzi  di  un'antica  città  ne'  dintorni  di  Pa- 
lermo: nella  Falce,  an.  Ili,  n.  ol,  pag.  18. 

Salv.  Morso,  Descrizione  di  Palermo  antico,  ricavata  sugli  autori 
sincroni  e  i  monumenti  de'  tempi,  2a  ediz.  riveduta  ed  ampliata. 
Ivi  1827  in-8°.  *  Vi  si  riportano  non  poche  iscrizioni  greche  ed 
arabe  da  lui  interpretate  ,  e  16  diplomi  greci  volgarizzati  ,  riguar- 
danti la  detta  descrizione.  La  la  ediz.  è  del  1824-25 ,  estratta  dal 
Giornale  di  scienze  ecc.  di  detti  anni,  voli.  Vili  e  segg. 


g  CLASSE    IN.    ARCHEOLOGIE  — SEZ.   i.   ANTIQUARIA 

Can.  Stef.  di  Chiara  ,  Discorso  istorico  critico  sopra  le  chiose 
maggiori  e  cattedrali  a  Dio  in  questa  città  orette  e  dedicate  fin  dai 
primi  tempi  del  suo  cristianesimo.  Pai.  1826  in-8°. 

Gio.  Compagni  ,  Sulla  naumachia  e  '1  palazzo  di  Mardolce  :  nel 
t.  LX1V  del  Giornale  di  scienze  ecc.  Pai.    J858  pag.  86. 

—  Su  d'un  sepolcro  scoperto  ne' dintorni  di  Palermo:  nel  t.  LXXIX 
ed  ultimo  pag.  M'O. 

—  Dell'antico  ipogeo  del  duomo  di  Palermo.  Ivi  1840  in-8°  con 
tavole. 

Bum.  lo  Faso  Pietr asanta  Duca  di  Serradifalco,  Lettera  al  prof. 
Gerhard  interno  ad  alcuni  sepolcri  di  recente  scoperti  in  Palermo. 
Nell'Eflcm.  Sic.  t.  XI  p.  80. 

Can.  Aìess.  Casano,  Del  sotterraneo  della  chiesa  cattedrale  di  Pa- 
lermo. Ivi  1850  in -4°. 

*  Lavoro  ricco  di  sacra  e  profana  erudizione  ,  accompagnato  di 
varie  incisioni  ,  esprimenti  i  sepolcri  e  gli  altri  monumenti  quivi 
rimasti  e  descritti. 

§11.    MESSINA 

Andrea  Andaloro,  Sposizione  istorica  delle  medaglie,  tabelle,  iscri- 
zioni ecc.  scolpite  nelle  pareti  de'  tempi,  palagi ,  magistrati  ,  porte 
regie  e  fonti  artificiose  di  Messina  :  citasi  dal  Mongitore  nell'  Appen- 
dice 1  alla  sua  Biblioteca,  tom.  II  pag.  1. 

Spiegazione  di  due  antiche  mazze  di  ferro,  ritrovate  in  Messina  e 
descritte  dal  Naufragante  e  dall'Ardito,  accademici  peloritani.  Vene- 
zia (o  meglio  Messina)  1740  in-4°.  *  Questi  due  accademici  sono 
Frane,  de  ^Quingles  e  Paolo  Aglioti,  che  dilucidarono  quelle  iscrizioni, 
e  l'uso  investigarono  di  dette  mazze,  riferendole  1'  una  al  VI,  l'altra 
al  X  secolo. 

Andrea  Gallo,  Due  lettere  al  sig.  Gio.  Iìouel ,  pittore  del  re  di 
Parigi,  sul  di  lui  Viaggio  pittoresco.  *  Corregge  alcuni  svarioni  da 
colui  tolti  nel  descriver  le  antichità  di  Messina  :  nella  Xuova  raccolta 
di  Opusc.  sic.  t.  VI.  Pai.  17J3  pag.  55. 

Cairn,  la  Farina,  Diss.  su  d'  un  antico  sarcofago  nella  chiesa  dei 
pp.  Conventuali  di  Messina.  Ivi  1822  in-8°  con  fìg. 

—  Esposizione  d'alcune  lapidi  sepolcrali,  rinvenute  in  Messina  nel 
largo  di  s.  Gio.  gerosolimitano.  Ivi   1852  in-8°  con  tavola. 

—  Congettura  sul  sito  dell'antico  Nauloco.  Ivi  1836  in-8°. 

—  Sopra  un  anello  segnatone.  Ivi  1844  in-8*. 


ART.    II.   ANTICHITÀ'  MUNICIPALI  — §    II.    MESSINA  9 

Gius,  la  Farina,  Messina  e  i  suoi  monumenti.  Ivi  1840  in-8\  •Que- 
sti è  figlio  dell'  antecedente,  e  più  altre  opere  storiche  ed  antiquarie 
d'altri  paesi  ha  pubblicate  a  Firenze,  altrove  da  noi  raccordate. 

*  Altre  notizie  sulle  antichità  di  Messina  vi  daranno  Bern.  Ricci, 
Gius.  Bonfìglio,  Placido  Reina,  Dom.  Gallo,  Gius.  Grosso-Cacopardo, 
ed  altri  storici  di  quella  città ,  da  noi  commemorati  a  suo  luogo, 
Ved.  il  voi.  I  pag.  208  e  seg. 

§   IH.   SIRACUSA 

Gius.  Logoteta,  Commentariolum  de  Prytaneo  Syracusio.  Catinae 
1788  in-8° 

—  Gli  antichi  monumenti  di  Siracusa  illustrati  per  comodo  dei 
viaggiatori,  t.  II.  ISap.  1786  in-8°. 

—  Le  antiche  Siracuse  illustrate.  Cat.  4788  in-8#. 

—  Capitolo  di  lettera  intorno  allo  scoprimento  dell'anfiteatro  di  Si- 
racusa. *  Nel  t.  II  della  Nuova  raccolta  di  opusc.  sic.  Pai.  1789 
pag.  509. 

—  Ricerche  critico-antiquarie  sullo  stesso  anfiteatro.  Sirac.  1789 
in-8°. 

Ces.  Gaetani,  conte  della  Torre,  Descrizione  d'  un  antico  bagno 
scoperto  in  Cassibili  presso  a  Siracusa:  in  detta  Nuova  raccolta,  t.  III. 
pag.  115. 

—  Memorie  relative  all'antico  teatro  ed  antichi  acquedotti  siracu- 
sani :  nel  t.  VII  di  detta  Nuova  raccolta.  Pai.  1795  pag.  171. 

—  Descrizione  delle  catacombe  di  s.  Diego  in  Siracusa  :  nelle  Me- 
morie lett.  di  Sic.  Pai.  1756  t.  II,  p.  155. 

—  Memoria  sul  Timbri  di  Teocrito:  in  dette  Memorie,  t.  II,  p.  282. 

—  Osservazioni  sovra  un  antico  cammeo  che  serbasi  in  Siracusa. 
Ivi  1788  in  8°.  *  Fur  pubblicate  da  Luigi  Gaetani ,  e  dedicate  al 
gran  Maestro  di  Malta. 

*  Lasciò  ei  pure  più  volumi  di  Vestigi  di  Siracusa  antichi,  il- 
lustrati, che  serbansi  mss.  in  quella  libreria  comunale.  Alcuni  squarci 
se  ne  trovano  stampati  nelle  Memorie  lett.  suddette ,  t.  II ,  p.  29 , 
321,  408. 

Sav.  Ltindolina,  Le  antiche  rovine  di  Siracusa.  *  Rimase  ms.  co- 
me più  altri  suoi  scritti,  per  la  sua  morte  avvenuta  nel  1813.  Di 
questi  però  n'  ha  dato  lunghi  estratti  il  suo  amico  Fr.  di  Paola  Avolio 
in  una  serie  di  Lettere  o  memorie  landoliniane,  che  ora  diremo. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Sulla  necessità  ed  utilità  di  ben  conser- 
varsi gli  antichi  monumenti  di  Siracusa.  Pai.  1806  in-4°. 

—  Delle  antiche  fatture  di  argilla,  che  si  trovano  in  Sicilia.  Pai. 
1829  in-8°. 


40  TLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SKZ.    1.    ANTIQUARIA 

—  Sopra  alcune  lucerne  cristiane  che  si  conservano  nel  museo  di 
Siracusa.  Pai.  1858  in-8°. 

—  Illustrazione  d'una  iscrizione  col  nome  di  Febo  in  un'antica 
base  di  colonna  in  Siracusa:  nel  n.  57  del  Giornale  di  scienze  lettere 
ed  arti,'  tom.  XIX,  pag.  290. 

—  Lettere  sopra  gli  studi  del  cav.  Sav.  Landolina,  sulle  ricerche 
de' tiranni  e  de  monumenti  siracusani  ecc.  nei  voi.  LUI  num.  159  e 
seg.  del  medesimo.  *  Passa  a  rivista  le  patrie  vetustà  illustrate  dal 
suo  amico. 

Ign.  Avolio,  Delle  antiche  scuole  e  delle  accademie  di  Siracusa. 
Mess.  1838  in-8°.  *  Apparve  primamente  nel  Giorn.  di  scienze  ecc. 
t.  VII.  Pai.  1824  pag.  177. 

Teodoro  Panofka,  Lettera  a  S.  E.  il  duca  di  Serradifalco  sopra 
un'  i&crizione  del  teatro  siracusano.  *  Inserita  nella  Poligrafia  fìeso- 
lana  1825,  e  pei  nel  Giornale  di  scienze,  lettere  ed  arti.  Pai.  1826 
tom.  XV,  n. '45  e  44,  pag.  74  e  175. 

Scb.  li  Greci,  Sulla  splendidezza  delle  ménsn  siracusane.  Nel  Giorn. 
di  Scienze  ce.  tom.  XIX  pag.  82,  tom.  XXIV  p.  171. 

—  Di  Terpsione,  di  Miteco,  e  di  due  Eraclidi  opsologi  siracusani: 
Memoria  inserita,  nel  tom.  XIX.  num.  56  di  detto  Giornale,  p.  205. 

—  De'  vini  e  de'  vasi  vinari  presso  gli  antichi  Siracusani,  tom.  XX, 
il  59  e  60,  pag.  171  e  251. 

—  Delle  varie  specie  di  vivande  in  uso  a'  medesimi  :  ne'  num.  71 
e  seg. 

—  Sopra  il  Timbri  di  Teocrito:  ne'  tom.  XXVI,  num.  77  pag.  85; 
t.  XXVII  n.  79,  p.  96;  n.  SI  p.  525*,  tom.  XXV11I,  n.  84  p.  54; 
e  tom.  XXIX  p.  57  n.  85,  an.  1829  e  1850. 

Conte  (Pio.  Gir.  Orti  da  Verona,  Lettera  al  bar.  Vinc.  Mortillaro 
sul  papiro  siracusano  :  nel  tom.  XLVI,  n.  141  pag.  516.  di  detto 
Giornale. 

Ben.  lntria.Ua,  Sopra  una  cameretta  sepolcrale  a  caso  rinvenutasi 
nell'  antica  Acradina  :  nel  tom.  LXl,  n.  181  pag.  75  di  detto. 

—  Lettera  su  la  casa  di  sessanta  letti  in  Acradina.  Neil'  Eftemc- 
ridi  Sic.  t.  XXV11I  p.  110. 

Vinc.  Politi,  Repertorio  di  antichi  monumenti  siracusani.  Girg.  1855 
in-4°  fìg. 

—  Siracusa  pe'  viaggiatori,  ovvero  Descrizione  storica  artistica  e 
topografica  delle  su©  antichità.  Ivi  1855  in-8°  fìg. 

Gio.  Gaìbo  Paterno,  Monografìa  d' una  nuova  scoperta  presso  l'an- 
tico teatro  siracusano.  Noto  1845  in-8°. 


ART.    li.    ANTICHITÀ'   MUNICIPALI  —  §    III.    SIRACUSA  1  l 

*  Non  istaremo  qui  a  ripetere  i  nomi  e  le  opere  di  Mirabella,  Bo- 
nanno, Capodieci,  Gargaìio,  ed  altri  illustratori  delle  antiche  Siracuse, 
che  furon  già  lodati  più  innanzi,  tra  le  storie  di  questa  città.  Vedi 
voi.  I  pag.  229  e  seg. 

J    IV.    CATANIA 

Vitus  Coco,  De  veteri  principis  templi  catanensìs  structura  aìiisque 
ad  illud  pertinentibus.  *  Serbasi  ms.  nell'  archivio  di  quel  duomo. 

Gir.  Pistorio,  Lettera  in  cui  si  assegna  ragione  peria  quale  sianvi 
non  pochi  monumenti  egizi  nella  città  di  Catania  :  nel  t.  XV  degli 
Opuscoli  d'autori  siciliani.  Pai.  177-4,  pag.  169-194. 

Raccolta  degli  antichi  edifìci  di  Catania,  designati  da  Seb.  Ittar. 
Ivi  in-4°. 

Giacinto  M.  Paterno  Bonaiuto,  Dei  ginnasio  ed  anfiteatro  di  Ca- 
tania. Pai.  1770  in  fol.  *  Altre  antichità  di  Catania  va  egli  spiegando 
nel  suo  «  Disimpegno  delle  ragioni  a  prò  dell'  Opera  sulla  patria  di 
s.  Agata  ».  Cat.  1760  in  fol. 

Dom.  Ant.  Gagliano,  Breve  notizia  d' un  antico  cimitero,  e  di  due 
iscrizioni  da  esso  estratte  :  come  pure  di  altro  monumento  che  trai 
primi  tre  secoli  della  chiesa  nella  città  di  Catania  esisteva.  Cat.  1794 
in-40. 

Bar.  Gius.  Recupero,  Monumenti  antichi  inediti  della  collezione 
Recuperiana  descritti.  Cat.   1808  in-4°. 

Giacinto  Recupero,  Per  lo  stabilimento  d'  un  istituto  archeologico 
neir  università  di  Catania  :  Cenni  nel  tom.  XLVII,  n.  139  pag.  94 
del  Giorn.  di  scienze  ecc. 

Carlo  Gcmmellaro,  Brevi  cenni  sulla  topografia  dell'antico  porto 
di  Ulisse.  Cat.  1833  in  4\ 

Leon.  Leonardi,  Risposta  al  dottor  Gemmellaro  su' suoi  Brevi  cen- 
ni :  nel  t.  LV  del  suddetto  Giornale.  Pai.  1856  n.  164  p.  476. 

Mario  Musumeci,  Sopra  uno  rudere  scoperto  in  Catania.  Ivi  1819 
in-8°. 

—  Memoria  siili'  Odeo  di  Catania.  Ivi  1822  e  33  in-8°. 

—  Memorie  varie  sul  teatro  di  Catania.  Ivi  in-8°. 

—  Raccolta  di  Memorie  archeologiche,  parte  edite  e  parte  inedite. 
Ivi  in-8°. 

Can.  Gius.  Alessi,  Sopra  un  cippo  sepolcrale  disotlerrato  ne'  din- 
tomi  di  Catania:  nelle  Effemeridi  sicole,  t.  III.  Pai.  1832  n.  9  pag.  139. 


12  CLA6SE    IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEX.    I.    ANTIQUARIA 

—  Scavi  di  Catania,  nel  Bullettino  di  Corrispondenza  archeologica. 
Roma  1833,  p.  172-17G. 

Agat.  Sammartino,  Sopra  un'antica  misura  del  centipondio  nel 
museo  biscariano.  Cat.  1842  in-8\ 

*  E  Giamb.  de  Grossis,  e  Giamb.  Guarneri,  e  Pietro  Carrera  ,  e 
Vito  M.  Amico,  e  Frane.  Ferrara,  e  Cordaro  Clarenza,  e  altri  storici 
di  questa  città  han  pure  dilucidate  le  sue  antichità.  Vedi  voi.  I,  pag.  195. 

§.   V.   GIRGENTI 

Antichità  di  Girgenti  descritte  da  Gius.  M.  Pancrazi.  *  Costitui- 
scono la  parte  precipua  delle  sue  Antichità  siciliane,  stampate  a  Na- 
poli 1751  in  fol.  fig. 

Dom.  Schiavo,  Spiegazioni  di  alcuni  antichi  monumenti  nella  città 
di  Girgenti  in  onore  de'  cavalli  :  nelle  Memorie  letter.  di  Sicilia,  t.  II, 
p.  374. 

March.  Gius.  Haus,  Saggio  sul  tempio  e  la  statua  di  Giove  Olim- 
pico, recentemente  disotterrata  in  Agrigento.  Pai.  1814  in-8°. 

Nicc.  Maggiore,  Sulla  collocazione  de'  così  detti  Giganti  nel!'  Olim- 
pico agrigentino  :  nel  t.  XLVI  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  Pai.  1854, 
li.  138,  pag.  213. 

Lion.  Vigo,  GÌ'  ipogei,  gli  acquedotti  feaci,  e  le  catacombe  di  A- 
grigento:  nel  t.  Ili  delle  Effemeridi  sicole,  Pai.  1832  n.  9,  pag.  148. 

*  Altre  illustrazioni  n'  han  date  Nicc.  Palmeri,  Raff.  Politi,  ed  altri 
mentovati  tra  gli  storici  di  questa  città.  Più  altri  torneremo  a  lo- 
dare nella  sezione  seguente.  Qui  soggiugneremo  soltanto  due  stranieri 
illustratori  del  famoso  tempio  di  Giove  Olimpio. 

Quatremère  de  Quincy  ,  Sur  la  restitution  du  tempie  de  Juppiter 
Olympien  à  Agrigente:  dans  les  Archives  lettéraires  de  1'  Europe  , 
t.  VI.  Paris  1805. 

C.  Robert  CocUrell,  The  tempie  of  Jupiter  Olympius.  London  1830 
in  fol. 

*  Vi  ha  dieci  tavole  su  quel  tempio  incise  a  bulino. 

§.    VI.    ALTRE   CITTA* 

Gli  archeologi  delle  altre  ciltàsono  pur  dessi  gli  storiografi  delle 
medesime:  giacché  tutti  muovono  dalle  loro  origini,  tutti  descrivono 
i  lor  monumenti.  Gli  abbiamo  già  dati  nella  classe  V,  sez.  1,  art.  4. 


ART.  II.  ANTICHITÀ'  MUNICIPALI  —  §  VI.  ALTBE  CITTA'  15 

Qui  dunque  pochi  altri  n'aggiugniamo,  che  colà  non  ebber  luogo. 
Caviamo  questi  dal  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti  per  la  Sicilia, 
giusta  la  serie  successiva  de'  tomi  e  de' numeri  o  sia  fascicoli  dei 
medesimo. 

P.  D.  Giamb.  Tardilo,  ab.  cassinese ,  I  reali  sepolcri  del  duomo 
di  Monreale  descritti  :  ne  voli.  XV  pag.  295,  e  XVI  pag.  77  e  166 
del  mentovato  Giornale. 

Gir.  Settimo,  marchese  di  Giarratana,  Sul  sito  dell'antica  Mozia: 
ms.  serbato  nella  libreria  comunale,  e  messo  in  luce  nel  t.  XXXYUl 
num.  112  pag.  61  di  detto  Giornale. 

Bald.  Romano,  Di  alcuni  sepolcri  scoperti  non  è  guari  in  Imera: 
nel  tom.  XLIl,  n.  126  di  detto,  pag.  221. 

■—Antichi  sepolcri  scoperti  in  Termini:  nel  tom.  L,  n.  1-48,  pag.  75. 

M.  Gius.  Crispi,  Cenni  sopra  Adriano  ossia  Villa  Adriana  :  nel 
tom.  XLlli  n.  127,  p.  87. 

—  Cenni  sopra  una  stazione  antica  di  fatture  figuline:  nel  t.  XL1U 
n.  128,  p.  121. 

Gio.  Schirò  ,  Rapporti  tra  1'  Epiro  e  il  regno  delle  due  Sicilie  : 
Memorie  nei  tom.  XLV1  n.  158  e  seg.  fino  al  tom.  L  n.  150  old 
medesimo.  *  Queste  poi  sono  state  da  lui  rifuse,  accresciute  e  rim- 
presse. 

Paolo  Vagliasindi  basiliano,  Discussione  storica  e  topografica  di 
Randazzo  :  nel  t.  XLIX  n.  146.  p.  154.  *  Discute  le  opinioni  di 
Lion.  Vigo  sul  sito  antico  di  Trinacia  ,  Triocala  ,  Alesa,  Demma  e 
Tissa,  espresse  nel  tom.  X  n.  29  p.  205  dell'Effemeridi  sicole.  Una 
lettera  di  S.  G.  in  risposta  alla  sua  critica  e  in  difesa  del  Vigo,  si 
legge  ilei  tom.  LI,  n.  155  p.  250  del  predetto  Giornale. 

—  Riflessione  sull'appendice  pubblicata  in  Catania  dal  cav.  P.F.C. 
intorno  al  primo  periodo  della  Storia  letteraria  greco-sicola  dell' ab. 
Scinà:  nel  tom.  L  n.  149.  pag  115.  *  Ribatte  certe  pretese  di  costui 
in  favor  di  Catania,  esposte  nel  Giornale  del  Gabinetto  letterario  del- 
l'Accademia gioenia,  giugno  e  luglio  1854. 

Luigi  Tirrito,  Ricerche  sull'origine  della  città  di  Castronovo:  nel 
tom.  L,  n.  149,  pag.  174. 

Lion.  Vigo,  Ricerche  sul  luogo  ove  esisteva  il  Porto  di  Ulisse:  nel 
tom.  LI,  n.  155,  p.  221. 

Osservazioni  di  F.  C.  alle  Notizie  storiche  sulla  città  di  Aci+Reale 
del  Vigo,  ove  ragionasi  delle  antki  e  Si  fonia  ed  Aquilia:  nel  t.  LYL 
n.  166,  pag.  27. 


14  CLASSE    IT.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    1.   ANTIQUARIA 

Can.  Luigi  Natoli  da  Patti,  Memoria  sul  Tindaro:  nel  toni.  LXII, 
n.  184,  pag.  6. 

Gio.  Compagni,  Sopra  un  sepolcreto  scoperto  in  Solunto  •  nel 
toni.  LXI1I,  n.  189,  pag.  221. 

—  Cenno  su  Selinunte,  t.  LXXIII,  n.  219,  p.  565. 

Plac.  Pakneri,  Intorno  al  sito  di  alcune  città  di  Sicilia:  nel  t.  LXV, 
n.  494,  pag.  143.  *  Vi  ragiona  di  Mozia,  Macella,  Adrano,  Paropo, 
Terbezia,  Cefala,  Oluli,  Pirinà,  Salasso,  Comizia,  lndàra,  Crasto, 
di  cui  rifrusta  appo  gli  antichi  le  rimembranze. 

Luca  Fr.  la  dura,  Lettera  sull'antica  Nea,  oggi  Noto  :  nel  t.  LXV 
n.  185,  pag.  489.  e  tom.  LXVI  n.  190  pag.  3.  *  Rimembra  le  sue 
vidende  ed  enumera  i  suoi  scrittori. 

—  Apologia  di  Ducezio  re  de'  Sicoli ,  e  dell'  antichissima  città  di 
iNea.  Ivi  t.  LXIX  p.  296. 

Silvio  Nicolosi  Bivona,  Cenni  storici  sull'  antico  castello  Grassu- 
liato:  nel  tom.  LXVII,  n.  201,  pag.  295*,  e  tom.  LXV1II,  n.  202,  p.  5. 

*  Esisteva  questo  castello  ne'  campi  Geloi,  presso  Mazzarino   patria 
dell'autore. 

FU.  Ansaldi  da  Centorbi,  Sulla  religione  degli  antichi  Centuripini, 
dedotta  da'  monumenti:  nel  tom.  LXVII  n.  202,  p.  47. 

Kos.  Castorina,  arciprete  di  Taormina  ,  Otto  scritti  archeologici 
postumi  sulle  antichità  di  Tauromenio:  tom.  LXIX  n.  206,  fino  al 
tom.  LXXII  n.  215.  *  Descrive  i  contorni  ,  il  furo,  I'  ippodromo,  i 
delubri  gentileschi  della  sua  patria. 

Can.  Conrado  Tamburino  Merlini  da  Mineo  ,  Le  antiche  Mene  a 
lungo  governate  da  Ducezio  re  de'  Sicoli:  tom.  LXII  n.  114  p.  64; 
t.  LXXIV,   n.  221,  p.  170;  n.  222,  p.  258;  t.  LXXV,  n.  225,  p.  67. 

*  Parla  di  esse  e  d'altre  città  da  questa  gente  abitate,  e  di  lor  ori- 
gini, imprese,  vicende.  Vedi  voi.  I,  pag.  213. 

Emm.  Sinatra,  La  Trinacia  in  Echetla  illustrata:  toni.  LXXIV, 
li.  222,  p.  225. 

— Echetla  in  Occula,  sostenuta  dall'autore  della  Trinacia,  t.  LXXIX 
n.  236,  p.  189.  *  Fu  questa  la  principal  città  de'  Sicoli  ,  e  la  più 
grande  dopo  Siracusa,  a  detta  di  Diodoro,  nomata  poi  Aquilia  sotto 
i  Romani,  indi  Occula,  com'egli  addimostra  contra  il  prenominato 
Tamburino. 

Ben.  lntrigila  ,  Sull'  etimologia  del  nome  della  città  di  Mineo  : 
t.  LXXVU  n.  232,    p.  232.  *  Deriva  tal  nome  dal   fiume   Menai , 


ART.  II.  ANTICHITÀ'  MUNICIPALI  —  §  VI.  ALTRB  CITTA'  15 

contra  il  sentimento  del  Tamburino  medesimo,  che  altra  origine  nel 
citato  opuscolo  assegnava. 

SEZIONE    II. 

antichità'    artistiche 

Le  Arti  sorelle,  condotte  un  dì  fra  noi  al  più  alto  raffinamento  , 
han  dato  libero  ed  ameno  campo  agli  archeofìli  nostri  e  stranieri,  da 
spaziarsene  la  più  sfoggiata  erudizione.  Architettura,  Scultura,  Pit- 
tura, sono  i  tre  fondi  di  proprietà  dell'Antiquaria  tecnica,  e  quindi 
il  tema  d'altrettanti  articoli. 

ARTICOLO    I.    ARCHITETTURA 

Poiché  il  più  de'  monumenti  superstiti  consiste  in  avanzi  di  templi, 
di  teatri,  e  d'altri  edilìzi,  che  son  opere  architettoniche,  a  questo  ar- 
ticolo possiam  richiamare  pressoché  tutti  i  già  lodati  descrittori  delle 
sicole  antichità.  Laonde,  a  non  ripetere  gli  stessi  nomi,  or  accenne- 
remo que'  pochi  che  su  questo  argomento  unicamente  storiarono. 

Barn.  Schiavo,  Relazione  di  tutte  le  antiche  fabbriche  rimaste  nel 
littorale  di  Sicilia  :  nel  t.  IV  d'Opuscoli  sic.  pag.  109. 

Descrizione  degli  avanzi  di  antiche  fabbriche,  che  si  trovano  nel 
littorale  di  Sicilia  :  nel  Giornale  politico  e  letterario  di  Palermo 
n.  54,  20  agosto  1810,  e  n.  55. 

Andrea  Gallo,  Descrizione  istorica  dell'  antico  teatro  di  Taormina. 
Nap.  1776  in-40.—  E  nella  Race.  d'Opusc.  Sic.  tcm.  XIX,  pag.  243. 

Ros.  Gregorio,  Del  palazzo  della  Zisa  in  Palermo  :  tra'  suoi  Discorsi 
sulla  Sicilia.  Yed.  voi.  1.  p.  221,  e  qui  sopra  pag.  6. 

Sei  vedute  di  antichità  siciliane  incise  ad  acqua  forte.  Pai.  1808. 
Altre  dodici  incise  dal  sig.  Lombardo.  Ivi  181 1. 

Saggio  sul  tempio  di  Giove  in  Olimpia  e  su  quello  dello  stesso 
Dio  Olimpico,  disotterrato  in  Agrigento.  Pai.  1814  in-4°.  *  Autore 
ne  fu  il  march.  Hans,  precettore  de'  principi  reali,  tedesco  di  patria, 
ma  vivuto  e  morto  tra  noi, 

Raff.  Politi,  Lettera  sulla  situazione  e  forma  della  porta  del  ri- 
nomato tempio  di  Giove  Olimpico  in  Agrigento.  Pai.  1819  in-4°. 
*  Evvi  annessa  una  critica  della  predetta  opera  di  Haus  :  il  quale 
però  gli  replicò  con  una  Risposta  l'anno  stesso  quivi  stampata. 


16  CLASSE  IX.  ARCHEOLOGIE  —  SEZ.  II.  ARTISTICHE 

Nicc.  Maggiore,  Sulla  collocazione  rie'  così  detti  Giganti  nell'  Olim- 
pico agrigentino:  nel  detto  Giorn.  t.  XLY1  n.  158  p.  213. 

Pensieri  sopra  uno  scritto  del  sig.  Klenz  pubblicato  a  Monaco  sul 
tempio  di  Giove  Olimpico  :  nel  t.  XVII  del  Giornale  di  scienze  ecc. 
n.  51  p.  267. 

Per  altre  Memorie  su  questo  tempio  vedi  il  voi.  I  p.  201,  e  qui 
sopra  pag.  12. 

Bald.  Romano,  Saggio  sopra  alcuni  antichi  avanzi  recentemente 
scoverti,  e  sulle  rovine  dell'acquedotto  Cornelio  in  Termini.  Pai.  1827 
in-8°. 

—  Ricerche  d'un  anfiteatro  nell'antica  città  di  Terme.  Stanno  nel- 
l'Effemeridi Sicole  tom.  1  n.  2  p.  79. 

—  Antichi  sepolcri  scoperti  in  Termini.  Pai.  1833  in-8\ 

*  Altre  opere  di  lui  e  d'altri  sulle  antichità  termitane  fur  allegate 
tra  le  storie  di  quella  città,  voi.  I  p.  232. 

Mario  Musumeci,  Sull'architettura  del  medio  evo  in  Sicilia.  Ca- 
tania 1832  in-8*. 

—  Schiarimenti  ad  un  passo  di  Cassiodoro  sopra  alcune  opere  ar- 
chitettoniche del  medio  evo,  5"  ediz.  Cat.  1828  in-8°. 

Liborio  Musumeci,  Illustrazione  di  un  passo  di  Cassiodoro,  riguar- 
dante alcuni  edifìci  romani.  Pai.  1829  in-8°.  *  Tratta  la  stessa  ma- 
teria dell'  antecedente  autore  suo  zio. 

Ant.  Somma,  Sul  tempio  gotico-antico  esistente  in  Mascalucia,  de- 
nominato s.  Antonio  abbate*,  cenni  dedicati  al  eh.  Claudio  Valéry 
bibliotecario  del  Re  de'  Francesi  :  nel  tom.  LXXV  n.  224  p.  194  del 
Giorn.  di  scienze  ec. 

Francesco  di  Paola  Avolio,  Lettera  al  Duca  diSerradifalco  su  al- 
cuni sepolcri  trovali  nella  provincia  di  Siracusa.  Nel  Bullettino  di  Cor- 
rispondenza Archeologica  dell'  Istituto  di  Roma  1832  n.  9  p.  177. 

—  Lettera  11  su  un  sepolcro  di  Siracusa.  Ivi  1833  n.  2  pag.  17. 

Dom.  lo  Faso,  duca  di  Serradifalco,  Del  duomo  di  Monreale,  e  di 
altre  Chiese  sicole  normanne.  Pai.  1838  fol.  *  Son  tre  ragionamenti: 
nel  I  descrive  detto  tempio  monrealese  :  nel  II,  la  R.  Cappella  pa- 
latina, la  Cattedrale  di  Cefalù,  e  le  chiese  di  s.  Maria  dell'Ammira- 
glio, di  s.  Cataldo,  di  s.  Giacomo  la  Mazara,  di  s.  Pietro  la  Bagnara: 
nel  IH,  presenta  la  forma  delle  chiese  siculo-normanne,  e  paragona 
quindi  le  occidentali  colle  orientali:,  ed  in  fine  riporta  le  piante  delle 
sicole  anteriori  al  secolo  XIII.  È  ogni  cosa  adorna  di  belle  incisioni, 
e  sostenuta  di  gravi  autorità  e  recondita  erudizione.  I  monumenti 
di  greca  architettura  sono  da  lui  descritti  nella  grand' Opera  sopral- 
lodata  delle  Antichità  siciliane,  vedi  sopra  pag.  5.  Indi  estrasse 


ART.    I.    ARCHITETTURA  17 

—  Vedute  pittoresche  degli  antichi  monumenti  della  Sicilia  de- 
scritte in  italiano-francese.  Ivi  in  fol.  *  V  ha  25  disegni  litografici. 

—  Lettera  al  prof.  Gerhard  intorno  alcuni  sepolcri  di  recente  sco- 
perti in  Palermo  :  in  detto  Bullettino  archeologico  1854,  pag.  209. 

Nìc.  Maggiore,  Rapporto  del  teatro  diSegesta:  nel  Bullettino  del- 
l'Instituto  di  corrispondenza  archeologica  1835,  pag.  170. 

Raf.  Politi,  Sopra  una  edicola  rinvenutasi  in  Siracusa.  Nelle  Ef- 
fem.  sic.  t.  XXV111.  p.  59. 

*  Annettiamo  a  queste  opere  nazionali  alcune  altre  straniere  : 

G.  F.  Noti,  Avanzi  di  Cefalù  disegnati,  pubblicati  ed  illustrati: 
negli  Annali  dell'lnstituto  di  corrispondenza  archeologica  4851,  tom.  Ili, 
p.  270. 

V.  Baltard,  Restauration  du  tempie  de  la  Concorde  à  Girgenti 
d'  après  les  fragmcns  decouverts  en  Sicile  dans  le  cours  des  années 
1834-36.  In  detto  Bullettino  1837,  pag.  49  e  seg. 

Maler,  Descrizione  di  un  sepolcro  sotterraneo  di  Siracusa:  negli 
Annali  d'Istituto  di  corrispondenza  archeologica,  tom.  IX,  1857,  p.  58. 

J.  Hittorf  et  L.  Zanth,  Architecture  antique  de  la  Sicile*,  o  Rac- 
colta de'  più  interessanti  monumenti  di  essa.  Parigi  1827  e  seg.  in 
fol.  *  Ve  n'ha  un  estratto  nei  voli.  XXlll  e  XXXI  del  Giornale  di 
scienze  lettere  ed  arti,  traslato  in  lingua  nostra. 

—  Dell'  architettura  policroma  presso  i  Greci,  o  Restituzione  com- 
pleta del  tempio  di  Empedocle  in  Selinunte  :  letta  nell'Accad.  d'Iscriz. 
di  Parigi-,  e  tradotta  nel  t.  XXXVI  di  detto  Giornale,  n.  107,  p.  171. 

*  Questi  due  stranieri,  avendo  visitata  quest'  Isola ,  descrissero 
pure  con  altra  opera  «.  Architecture  moderne  de  la  Sicile  »  i  moderni 
edifìci  della  nostra  Isola. 


ARTICOLO   II.    SCOLTURA 


*  Sotto  questa  categoria  comprendiamo,  oltre  le  statue ,  rilievi , 
bassi-rilievi,  incisioni,  cammei,  metope,  e  plastica  o  fatture  di  argilla. 

Gabr.  Lancellotto  Castello ,  principe  di  Torremuzza,  Diss.  sopra 
una  statua  di  marmo,  scoverta  nelle  rovine  di  Alesa.  Pai.  1749  in-4% 

—  Statue,  medaglie,  iscrizioni  trovate  in  Alesa.  *  Sono  nella  Sto- 
ria di  quest'  antica  città,  da  lui  stesso  descritta.  Pai.  1755  in-4\ 


18  CLASSO    IX.    ARCUI  Ol.OMF  —  SEX.    il.    ARTlSTlCn"^ 

Frane.  Caruso,  Spiegazione  d'  un  antiebissimo  simulacro  esistente 
in  Polizzi.  *  Ms.  nella  libreria  comunale  (Qq  F  47  n.  iTp*  quella 
statua  di  tre  facce  stima  l'autore  che  rappresenti  Minerva. 

Salv.  M.  di  Blasi,  Illustrazione  d'  un  antico  sigillo  di  Mazo  Par- 
tevico  :  nelle  Memorie  lett.  di  Sic.  Pai.  17oG,  t.  1^  par.  Ili,  pag.  73. 

—  Illustrazione  di  un  donano  di  creta  di  Priapo.  Ivi  tom.  11,  p.  71. 

Andrea  Gallo,  Spiegazione  d'  un  idolo  di  marmo,  fatta  a  M.  Mon- 
cada  arciv.  di  Messina  :  nel  t.  Ili  degli  Opusc.  sic.  pag.  227. 

—  Diss.  Sopra  un  antico  calice  d'osso  :  nel  t.  Vili  di  detta  Rac- 
colta, pag.  89. 

Ces.  Gaetani,  Diss.  sopra  un  antico  idoletto  di  creta  :  in  detta 
Raccolta,  t.  VI,  p.  043. 

—  Osservazioni  sopra  un  antico  cammeo,  scritte  al  sig.  Gabr.  Lan- 
cillotto Castello,  principe  di  Torremuzza.  Siracusa  1790  in-4°,  e  nel 
t.  XIX  delia  stessa  Raccolta,  pag.  309. 

Vmc.  Gaglio,  Diss.  sopra  un  antico  sarcofago  di  marmo,  oggi 
battisterio  nel  duomo  di  Girgenti  :  nel  t.  XIV  di  detti  Opuscoli. 
Pai.  1775,  pag.  225. 

Gioacch.  Navarro  ,  Notizie  di  tre  mezzi  rilievi  di  marmo  bianco 
conservati  nella  nuova  Galleria  di  Malta:  nel  t.  XX  di  detti,  pag.  131. 

Baff.  Politi,  Lettera  sul  Giove  Olimpico  di  Girgenti.  Pai.  181-1 
in-8'. 

—  Sul  ristabilimento  di  esso  tempio.  Ven.  182S  in-8°. 

—  Cenni  sopra  i  Giganti  della  stessa  città.  Pai.  1823  in-8°. 

—  Illustrazione  del  sarcofago  agrigentino,  rappresentante  V  Ippolito 
di  Euripide.  Pai.  1822  in-48  fig. 

—  Sulla  statua  di  Venere  esistente  in  Siracusa.  Pai.  1826  in-8°. 

Sebastiano  li  Greci,  Lettera  intorno  al  sarcofago  agrigentino  il- 
lustrato da  Raffaele  Politi:  nel  Giorn.  di  Scienze  ec.  Pai.  1823  tom.  IV 
n.   10  p.  64. 

Carm.  la  Farina,  Su  d'  un  antico  sarcofago  nella  chiesa  de  pp. 
Conventuali  di  Messina.  Quivi  1822  in-8«. 

Xicc  Palmeti,  Lettera  sugli  ipogei  di  Girgenti.  Pai.  1832  in- 12. 

Pietro  Pisani,  Memorie  sulle  opere  di  scultura  di  Selinunte  ulti- 
mamente scoperte.  Pai.  1823  in-8»,  con  5  rami  esprimenti  le  Meto- 
pe.  *  Fur  queste  da  lui  per  ordine  del  Governo  trasportate  in  que- 
sta università,  dopo  essere  state  scoperte  da  due  Inglesi. 


ART.    11.    SCULTURA  *9 

I)om.  lo  Faso,  duca  di  Serradifalco,  Sulle  metope  di  Selinunte, 
Lettera  al  prof.  Gerhard  :  nel  t.  XXXVI  del  Giorn.  di  scienze  ecc. 
n.  10S,  p.  290.  *  Egli  poi  più  accuratamente  descrisse  quelle  me- 
tope nel  voi.  Il  delie  sue  Antichità  di  Sicilia. 

Gius.  Politi,  Invito  ai  dotti  archeologi  per  la  interpretazione  d'  un 
antico  cammeo  (esistente  nel  duomo  di  Siracusa  e  rappresentante 
tre  teste)  :  nel  t.  XL1X  di  suddetto  Giornale,  n.  146,  pag.  127. 

Basso  rilievo  in  marmo  nel  museo  di  Siracusa  inciso  ed  illu- 
strato :  nel  t.  L  del  medesimo,  n.  150,  p.  237-,  dove  pure  ci  annunzia 
d'  aver  pronti  alle  stampe: 

—  Bassorilievi  della  Cripta  di  s.  Marciano  in  s.  Gio.  Evang.  di 
Siracusa,  con  tavole  in  rame  esprimenti  il  vero  carattere  delle  sue 
sculture  ecc. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Delle  antiche  fatture  d*  argilla  che  si  ri- 
trovano in  Sicilia.  Pai.  1829  in-8°.  Vedine  il  giudizio  nell'Antologia  di 
Firenze,  n.  120,  die.  1850. 

—  Su  le  statue  di  Venere  e  d'Esculapio  esistenti  nel  predetto  mu- 
seo :  nel  t.  LVH  del  Giornale  anzidetto,  n.  171,  pag.  80. 

Agost.  Gallo,  Notizia  intorno  all'arte  dell'intaglio  in  legno  del- 
l'epoca sveva  in  Sicilia  :  nel  t.  V  dell'Effemeridi  sicole.  Pai.  1835, 
n.  15,  p.  94. 

Gir.  Dotto  de' Dardi,  Intorno  alla  statua  di  Giove,  ritrovata  nel- 
l'antico Solunto.  Pai.  1836  in-S°. 

— -  Lettera  sopra  alcuni  frammenti  di  scultura  e  sopra  gli  avanzi 
di  talune  fabbriche  scoperte  nell'antica  città  di  Solunto.  Nel  Giorn. 
di  scienze,  toni.  XI,  n.  55,  pag.  275. 

Gio.  Compagni,  Spiegazione  d'  un  idoletto  egiziano,  rappresentante 
Osiride  ecc.  nel  t.  LXYI  del  suddetto  Giornale,  n.  197  pag.   124. 

—  Illustrazione  d'  un  sarcofago  marmoreo  nella  scala  del  palazzo 
arcivescovile  di  Monreale.  Pai.  1838  in-8°. 

—  L'  antico  ipogeo  del  duomo  di  Palermo  esposto.  Ivi  1840  in-8\ 
*  Abbiamo  di  sopra  menzionata  e  questa  e  simile,  ma  più  accurata 
descrizione  di  esso,  del  can.  Aless.  Casano.  Vedi  la  pag.  8. 

Can.  Cerio  Rodriguez  da  Lipari,  Sugli  anelli  antichi  :  nel  LXIX  j 
del  predetto  Giornale,  n.  203,  p.  12. 

Bonav.  Portoghese,  Illustrazione  d'  una  baccanale,  che  conservasi 
nel  museo  de'  pp.  Benedettini  di  Catania  :  nel  Giorn.  del  Gabinetto 
gioenio,  t.  X,  bim.  IV. 


20  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    II.    ARTISTICHE 

Frane,  di  Paola  Bertucci,  Illustrazione  d'  un  basso  rilievo  conser- 
vato nel  suddetto  museo  :  in  esso  Giornale,  bim.  V. 

Gio.  Gaìbo- Paterno,  baronello  di  Montenero,  Sull'arte  ceramogra- 
fi in  Sicilia  e  sugli  esperimenti  che  si  sono  ai  nostri  giorni  ese- 
guiti. Pai.  1847  in-S*. 

*  Aggiugniamo  a  questi  nazionali  alcuni  pochi  esteri,  che  han  con- 
tribuito co'  loro  lumi  ad  illustrare  le  cose  nostre. 

Gius.  Allegranza,  Diss.  sopra  due  idoli  marmorei  :  negli  Opuscoli 
di  autori  sicil.  t.  Ili,  pag.  244. 

Cav.  Vito  Capialbi,  Esposizione  d' un  anello  d'argento  e  d'un  bollo 
dì  rame  :  nel  Maurolieo  giorn.  di  Mess.  gemi.  1840  in  8°. 

Emilio  Braun,  Il  nascimento  di  lacco  con  Cerere,  Proserpina  e  Te- 
lcte  :  negli  Annali  dell'  Instituto  di  Corrispondenza  archeologica, 
tom.  XIV.  Roma  1842,  pag.  21  e  seg. 

Gio,  Bottari,  Busto  di  Gerone  nel  Museo  Capitolino,  tom.  I,  tav.  33. 
— Busti  due  o  erme  di  Lisia.  Ivi  tav.  63,  64— Bassorilievo  di  Archi- 
mede, tav.  89  —  Statua  di  Cerere,  tom.  Ili,  tav.  9. 

Ennio  Quirino  Visconti,  Statue  di  Cerere:  nel  Museo  Pio  Cemen- 
tino, t.  I,  pag.  237,  tav.  40}  e  t.  II,  pag.  176,  tav.  27:  e  nel  Museo 
Chiaramontano,  p.  129,  tav.  16.  *  Questi  due  Musei  fur  da  lui 
pubblicati  a  Milano  1818  e  20  in-8°,  ed  in-4°. 

—  Trono  di  Cerere  in  marmo  :  nel  Museo  Pio  Clem.  t.  VII,  p.  212. 

—  Ratto  di  Proserpina,  scultura  di  un  sarcofago.  Ivi  t.  V,  p.  35, 
tav.  5. 

—  Moschione  poeta  siciliano  tragico  e  comico,  statuetta  in  marmo: 
nella  Iconografia  greca,  t.  I,  p.  110,  tav.  7.  Mi!.  1823. 

—  Due  teste  in  marmo  dell'oratore  Lisia  siracusano.  Ivi  t.  I, 
pag.  313,  tav.  28. 

—  Andrea  medico  antico  palermitano,  basso  rilievo  con  altri  me- 
dici. Ivi  t.  I,  p.  398,  tav.  35,  n.  3. 

Odoardo  Gerhard,  Intorno  i  monumenti  figulini  della  Sicilia.  Ber- 
lino 1825  in-8°.  *  Quest'opera  ò  scritta  in  tedesco,  posciachè  l'au- 
tore ebbe  visitato  quest'  Isola. 

William  Harris  and  Samuel  Angeli,  Seulptures  metopes  discovered 
amongst  the  ruins  of  the  temples  of  the  ancient  city  ofSelinus:  ov- 
vero, Disegni  a  bulino  delle  Metope  di  Selinunte,  con  piante  de'  due 
templi,  cui  appartenevano,  accompagnati  dal  testo  descrittivo,  e  da 
una  pianta  generale  di  Selinunte,  degli  architetti  Sam.  Angeli  e  Tonini. 


ART.    II.    SCULTURA  21 

Evans.  Londra  4826  in  fol.  fig.  *  I  due  inglesi  GugL  Harris  e  Sani. 
Angeli  venuti  sul  luogo  nel  1822,  e  t'attivi  degli  scavi,  scoprirono  i 
primi  tai  metope,  ne  presero  le  misure,  e  quinci  tornati  in  patria 
ne  divoigarono  la  descrizione.  Tradotta  poi  questa  dalV  inglese  idioma 
nel  nostro  per.  Fed.  Gruis,  leggesi  ne  voli.  XX  e  segg.  del  Giornale 
di  scienze  lettere  ed  arti. 

*  Cn  estratto  ragionato  di  quest'  opera ,  dato  da  Raoul-Rochette 
nel  a  Journal  des  Savans,  juilìet  1829  »  e  recato  dal  francese ,  sta 
nel  t.  XXIX  di  detto  Giornale,  n.  85,  p.  55. 

ARTICOLO   III.    PITTURA  \ 

Di  antiche  pitture  troppo  scarsi  residui  ci  avanzano  ;  solo  esi- 
stono ne' vasi  figulini.  Laonde  i  descrittori  di  questi  son  anco  gl'il- 
lustratori di  quelle.  Eccone  alquanti;  talun  de'  quali  però  si  attenne 
alla  materia,  alla  forma,  agli  usi  di  tai  vasi,  eh'  è  quanto  dire,  alla 
Plastica.  In  fondo  poi  toccheremo  pochi  descrittori  di  trittici  e  dit- 
tici antichi. 

Salv.  di  Blasi,  Diss.  sopra  un  vaso  figurato  del  Museo  martiniano. 
Sta  nei  voi.  I  dell' Accad.  del  Buon-Gusto,  pag.  197.  Pan.  1755 
in-4°. 

—  Lettera  inedita  al  can.  Zucchini  su  i  vasi  greco-sicoli.  Sta  nel 
Giorn.  di  Se.  lett.  ed  arti.  Pai.  1826,  toni.  XV  n.  kb  pag.  285,  XVI 
n.  46  p.  70. 

Gaet.  Barbaraci,  Diss.  sopra  un  vaso  greco-sicolo,  rappresentante 
leCistefore  di  Cerere:  nelle  Dissertazioni  di  detta  Accademia,  pag.  217. 

]gn.  Lucchese,  conte  di  Villarosata,  Spiegazione  di  un  vaso  figu- 
rato di  creta  del  Museo  salnitriano  rappresentante  Marcantonio  in 
figura  di  Baeco  :  nel  t.  II,  par.  II  delie  Memorie  per  servire  alla 
Storia  letteraria  di  Sicilia.  Pai.  1756  in-8°,  pag.  220. 

Sav.  Scrofani,  Spiegazione  di  due  vasi  fittiti,  detti  etruschi,  pub- 
blicate in  francese  e  tradotte  in  italiano  dall'autore.  Parigi  1807  in-8°. 

Bar.  Gàbr.  ludica,  I  vasi  greco-sicoli  di  Acre,  scoperti  e  descritti. 
Mess.  1819,  in  fol. 

—  Lettera  al  prof.  Gerhard  sopra  alcuni  vasi  di  Acre  :  negli  An- 
nali dell'Istituto  di  corrispondenza  archeologica,  1854,  tom.  VII  p.  48. 

Gius.  Bertini,  Illustrazione  d'un  vaso  greco-sicolo:  nel  t.  II  del 
Giornale  di  scienze  ecc.  Pai.  1825,  p.  178. 

—  Lettera  ah'  ab.  Maggiore  su  1'  Illustrazione  di  un  vaso  fittile 
agrigentino  di  Ralf.  Politi.  Sta  in  d.  Giorn.  t.  XXIII,  n.  69,  pag.  505. 


22  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  — SEZ.    II.    ARTISTICHE 

Gius.  Lanza,  principe  di  Trabia,  Lettera  sopra  un  vaso  greco- 
sicolo  :  nel  t.  Ili  di  detto  Giornale,  n.  9,  pag.  5H. 

Dom.  lo  Faso,  duca  di  Serradifalco,  Illustrazione  d'  un  antico  vaso 
fittile  :  nel  toni.  XXVIII,  n.  82  p.  49  di  detto  Giorn. 

M.  Ben.  Denti,  Illustrazione  d'un  vaso  greco-sicolo.  Pai.  1825 
in-4°.  *  Esiste  nel  museo  di  s.  Martino,  dove  l'autore  era  priore, 
indi  promosso  al  vescovado  di  Caltagirone. 

De  vasi  greci,  comunemente  chiamati  etruschi,  delle  lor  forme  e 
dipinture,  de'  nomi  ed  usi  loro  in  generale  :  colla  giunta  di  due 
ragionamenti,  Su'  f.ndam-ntali  principi  de' Greci  nell'arte  del  disegno, 
e  Sulla  pittura  all'  encausto.  Pai.  1823  iu-8°.  *  Opera  del  march. 
Gius.  Haus,  già  istruttore  de'  nostri  reali  Principi.  Di  lui  pur  è  il 
seguente: 

—  Indirizzo  agi'  imitatori  de'  vasi  antichi  greci,  volgarmente  chia- 
mati etruschi  :  nel  tom.  XXVIII,  n.  82,  p.  55  del  suddetto  Giornale. 

Nic.  Maggiore,  Illustrazione  di  un  vaso  greco-sicolo.  Sta  nel  Giorn 
di  Se  lett.  ed  ar.  Pai.   1823  t.  II,  n.  6,  p.  257. 

—  Osservazioni  intorno  ad  un  vaso  del  museo  martiniano.  Pai 
d324  in-8°. 

—  Spiegazione  intorno  ad  un  vaso  greco-sicolo.  Pai.  182",  in-8#. 

—  Festa  nuziale  nel  dipinto  d'un  antico  vaso  plastico  greco-sicolo, 
descritta  e  pubblicata  a  Pai.  1832  in-8°. 

—  Descrizione  di  un  vaso  di  Centorbi:  nel  Bullettaio  di  Correspon- 
denza  Archeologica,  1833,  pag.  5, 

—  Vasi  dipinti.  Ivi  1^,35  in  fol.  fig.  *  Quest'  è  la  prima  dispensa 
de'  «  Monumenti  antichi  siciliani  »  che  1'  autore  meditava  spiegare, 
ma  che  per  morte  non  potè  attenere.  Ved.  sopra  la  pag.  4. 

—  Notizia  di  un  antico  vaso  greco-sicolo  dipinto  ad  encausto:  nel 
Giorn.  di  Se.  t.  XLII,  p.  155. 

Can.  Ign.  Avolio,  Sulle  pitture  greche  del  medio  evo  in  Sicilia  : 
nel  t.  XVII  del  Giornale  di  scienze  ecc.  n.  51,  p.  304. 

Teod.  Panofka,  Lettera  all'  ab.  Maggiore  su  un  vaso  del  museo 
martiniano  rappresentante  l'educazione  di  Bacco:  in  detto  Giorn.  di 
se.  tom.  X,  n.  30,  pag.  351. 

—  Illustrazione  di  un  vaso  agrigentino  rappresentante  la  contesa 
d'Ercole  ed  Apolline.  Sta  negli  Annali  Archeologici  di  Roma,  toni.  II, 
pag.  194. 

Ant.  Guati  ani,  romano.  Sopra  un'antica  figulina,  lettera  all'esimio 
architetto  Leone  Dufourny.  Senza  data,  ma  è  a  Palermo,  dove  fau- 
tore vide  il  vaso  da  lui  descritto,  esprimente  una  Minerva  guerriera. 


ART.    III.    SCULTURA  25 

Cav.  Agatino  Longo,  Sopra  tre  dipinti  di  antica  data  ,  apparte- 
nenti al  periodo  delle  arti  greche  in  Sicilia.  Cat.  4850  e  49  in-8*. 

Gius.  Politi,  Sul  ritrovamento  d'  un  vaso  fittile  greco-sicolo:  me- 
moria a  Nic.  Fucile,  nel  t.  X.LV1I1  delGiorn.  di  scienze  ecc.  n,  143, 
p.  154. 

Raff.  Politi,  Illustrazione  della  pittura  d' un  vaso  greco-sicolo  rap- 
presentante Nemesi.  Pai.  4826  in-8°  fig. 

—  Slancio  artistico  all'ombra  di  Flaxman  famoso  scultore  inglese 
e  sublime  imitatore  delle  dipinture  greco-sicole,  che  si  osservano 
ne' vasi  fittili.  Girg.  1826  in-S°. 

—  Cenni  su  d'  un  vaso  fittile  greco-agrigentino ,  rappresentante 
Achille  vincitore  di  Ercole.  Mess.  1828  in-8°. 

—  Illustrazione  di  un  vaso  fìttile  agrigentino  :  nel  d.  Giorn.  di 
se.  toni.  XXIII,  n.  68,  p.  185. 

—  Descrizione  di  due  vasi  fittili  greco-sicoli  agrigentini.  Girg.  1851 
in-S°. 

—  Esposizione  di  sette  vasi  greco-sicoli  agrigentini.  Pai.  1852  in-8°. 

—  Due  parole  su  tre  vasi  fittili.  Pai.  4855  in-8°. 

—  Descrizione  d'  una  deinas,  o  vaso  di  terra  cotta.  Girgenti  1857 
in-8*. 

—  11  mostro  di  Lerna,  lekitos  agrigentino.  Ivi  1840  in-S°. 

—  Sopra  un'anfora  panatenaica.  Ivi  1840  in-8*. 

—  Illustrazione  di  cinque  vasi  di  premio,  rinvenuti  in  un  sepolcro 
agrigentino,  con  tavole.  Ivi  4841  in-4°. 

*  Di  più  altri  vasi  recentemente  scoverti  ha  egli  spiegate  le  di- 
pinture. Così  pubblicava  egli  quello  esprimente  Apollo  Citaredo ,  a 
Pai.  4826;  Nemesi,  Pai.  1826-,  Demetrio  Falereo,  a  Girg.  48i6;  Ore- 
ste, a  Venezia  4828;  Pugna  de' Giganti,  Pai.  1828-,  Aiace  e  Cassan- 
dra, ivi  4828;  Ercole  ed  Apollo,  Girg.  1829;  Ercole  e  Nereo,  Pai. 
1854;  una  Tazza  all'Amicizia,  ivi  1854,  ecc.  ecc. 

Welcker,  Illustrazione  di  un  vaso  agrigentino  rappresentante  il 
combattimento  d'  Ercole  a  Pilo.  Sta  nel  Bullettino  di  Corrispondenza 
archeol.  di  Roma  n.  8,  1851. 

—  Les  Paiiques  Siciliens  :  negli  Annali  di  detto  Instituto,  1829, 
t.  1,  p.  245. 

G.  Rathgeber,  Sopra  un  vaso  dipinto  della  raccolta  Panettieri  (di 
Giranti).  Sta  nel  Bullettino  di  Corrispondenza  archeologica.  Roma 
4858  p.  17. 

Leone  Foucher,  Illustrazione  di  un  vaso  rappresentante  Cerere  e 
Triptolemo:  negli  Annali  di  detta  Corrispondenza,  4829,  1. 1,  p.  261. 

Duca  di  Luynes,  Ulisse  presso  Polifemo,  illustr.  di  un  vaso  di- 
pinto. Ivi  p.  278. 


24  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    II.    ARTISTICHE 

M.  Laglandiere,  Ulisse  e  le  Sirene  vaso  dipinto.  Ivi  p.  284. 

Odoardo  Gerhard,  Intorno  i  monumenti  figulini   della    Sicilia    al 
Duca  di  Serradifalco.  Ivi  1834,  tom.  VII,  p.  26. 

Maler,  Pitture  antiche  di  una  camera  in  Catania.  Negli  Annali  del- 
l' Instituto  di  Corrispondenza  archeologica,  voi.  IX,  Roma  1857,  p.  60. 

Em.  Braun,  Alfeo  che  raggiunge  Àretusa  pittura  in  muro  antico 
presso  S.  Martino.  Ivi,  tom.  XI.  Roma  1839,  p.  229,  et  seg. 


Gio.  Evang.  di  Blasi,  Descrizione  di  un  antfco  trittico  di  legno 
figurato:  nelle  Mem.  lett.  di  Sic.  tomo  II,  pag.  271. 

Dom.  Schiavo,  Descrizione  di  due  sacri  trittici  antichi,  che  si  con- 
servano ne'  musei  salnitriano  e  martiniano  :  nelle  dette  Memorie  , 
tom.  I,  P.  Ili,  p.  28. 

Ces.  Gaetani,  conte  della  Torre,  Osservazioni  sopra  un  antico  sa- 
cro dittico:  nella  Nuova  race,  di  Opusc.  sic.  tom.  VI,  Pai.  1795, 
pag.  6. 

*  A  dir  vero,  le  dipinture  da  più  altri  autori  descritte,  sono  anzi 
moderne  che  no.  Delle  stesse  tre  arti  del  disegno,  quali  son  coltivate 
oggidi,  saranno  altrove  allegate  le  opere,  dove  d'arti  e  mestieri  ra- 
gionerai. V.  la  Classe  XXIX. 

SEZIONE    III. 

antichità'  filologiche 

A  quattro  rami  riduciamo  le  filologiche  vetustà-,  e  sono  Numisma- 
tica, Epigrafìa,  Diplomatica,  Manoscritti. 

ARTICOLO   I.    NUMISMATICA 

La  dottrina  delle  medaglie  è  assai  favorita  agli  antiquari,  che  in 
esse  rinvengono  i  più  autentici  documenti  de'  fotti,  de'  popoli ,  dei 
principi,  e  degli  dei  dell'antichità.  Né  di  tai  dovizie  è  scarsa  Y Isola 
nostra,  e  né  desidera  intendenti  dilucidatori  di  esse. 

Scompartiamo  questo  articolo  in  due  paragrafi  :  1'  uno  vi  darà  gli 
fipositori  delle  antiche  Medaglie,  1'  altro  delle  moderne,  che  meglio 
*i  posson  dire  Monete. 


ART.    1.    NUMISMATICA  rio 


§.    I.    NUMISMI    ANTICHI 

Essendo  le  prische  nostre  medaglie  un  ramo  non  infimo  della  scienza 
numismatica,  non  parrà  strano  che,  non  pure  i  nostri,  ben  anco  gli 
estranci,  quanti  cioè  di  essa  ne  lasciaron  trattati,  alle  nostre  asse- 
gnarono un  posto  distinto.  Noi  solo  faremo  qui  menzione  di  pochi 
che  per  cagione  di  onore  premettiamo  ai  nazionali,  comunque  i  più 
di  loro  sien  posteriori  di  tempo. 

4.    NUMMOGRAFI    ESTERI 

Huberti  Goltzii,  Sicilia  et  Magna  Graecia,  t.  IV.  Antuerpiae  1617, 
in  fol.  *  Questa  è  propriamente  una  Storia  delle  antiche  città,  illu- 
strata colle  medaglie.  Una  nuova  edizione,  con  suoi  scoli,  procuronne 
il  gesuita  Andrea  Scotti,  nella  stessa  città,  46 44,  in  fol. 

lac.  Phil.  <f  Of'ville.  Siciliae  veteris  numismata,  XX.  tabulis  aeneis 
incisa,  edidit  et  commentarium  adiecit  Petrus  Burmannus  secundus, 
t.  II.  Amstelodami  1764  in  fui. 

Io.  Christ.  Basche,  Lexicon  universae  rei  nummariae  vet.  et  prae- 
cipue  Graecorum  et  Romanorum,  cum  observ.  Lipsiae  1785  et  seq. 
tom.  VII,  in  voi.  XIV,  in-8°.  *  Vari  articoli  di  questo  eccellente  di- 
zionario appartengono  alle  nostre  antiche  monete. 

Ios.  Eckhel  Numismata  sicula.  *  Sono  dottamente  dilucidati  nel  l 
volume  dell'eccellente  sua  opera  «  Doctrina  nummerum  veterum  ». 
Vindebonae  1792  in-4°. 

Frider.  Munteti,  Auctarium  Siciliae  numismaticae.  Kafniae  4816 
in-S*. 

Anton  Maria  Lupi  fiorentino,  Descrizione  di  alcune  medaglie  an- 
tiche (la  maggior  parte  sono  siciliane).  Sta  nel  tom.  Il  delle  Dis- 
sertazioni del  medesimo.  Faenza  1785  in-4°,  p.  98. 

Duca  di  Luynes.  Sopra  alcune  medaglie  de' Campani  di  Sicilia: 
nel  Giorn.  di  se.  ec.  tom.  XXVIII,  n.  85,  p.  498. 

—  Illustrazione  della  medaglia  di  Demarata  moglie  di  Gerone  I: 
negli  Annali  di  Corrispondenza  archeologica,  tom.  II. 

Ennio  Quirino  Visconti,  Cerere  che  riconduce  Proserpina  all'in- 
ferno :  rovescio  d'  una  medaglia  d'oro  di  Antonino  Pio  :  nel  Museo 
Pio  dementino.  Milano  1818,  t.  I,  p.  273. 

—  Medaglia  di  Laide  :  nella  Iconografìa  greca,  1. 1,  p.  409,  iav.  27. 


26  CLASSE   IX.    AKCHE0L0G1E  —  SEX.  Ili.    FILOLOGICHE 

—  Terone  principe  di  Agrigento,  medaglia  in  argento.  Ivi  t.  II, 
p.   18,  tav.  I. 

—  Due  medaglie  di  argento  di  Gelone  :  ivi  p.  22. 

—  Due  medaglie  di  bronzo  di  Gerone  I:  ivi  p.  27. 

—  Liparo,  medaglia  di  argento  :  ivi  p.  56. 

—  Geronimo,  medaglia  di  argento  :  ivi  p.  39. 

—  Filistide,  due  medaglie  di  argento  :  ivi  p.  44. 

—  Stesicoro  poeta  imerese  :  ivi  p.  90. 

March.  Gius.  Hans,  Ricerche  sopra  la  celebre  medaglia  antica 
che  port*>  V  epigrafe  2c*sXt&t»y.  Pai.  1827  in-8°. 

Ferd.  lacobs.  Sopra  un'  antica  moneta  di  Zancle  :  memoria  dal 
tedesco  tradotta  per  Nicc.  Maggiore  :  nel  t.  XXXIII,  del  Giornale 
di  scienze  ecc.  n.  Ì12,  p.  54. 

C.  0.  Miiller,  Medaglie  di  Selinunte  :  negli  Annali  di  Corrispon- 
denza archeologica,  tom.  VII,  1855,  p.  265. 

Raoul-Rochette,  Memoires  de  mimismatique  et  d'  a  n  ti  qui  té.  Pa- 
ris 1840  iiì-4°,  con  XI  tavole.  *  La  prima  memoria  concerne  le  mo- 
nete di  Caulonia  e  d'altre  città  della  Magna  Grecia  e  della  Sicilia; 
la  seconda  riguarda  le  monete  siciliane  di  Pirro  re  dell'  Epiro  od 
alcune  iscrizioni  sicule  di  quei  tempi.  Le  altre  due  si  occupano  in 
antichità  della  Magna  Grecia. 

2.    KL'MMOtiRAFI    NAZIONALI 

Anco  tra'  nostri  dovrà  comparire  un  qualche  straniero,  per  avere 
o  riprodotte  o  illustrate  le  fatiche  de'  nazionali.  Tali  sono  i  seguenti: 

Phil.  Parutae,  Siciliae  numismata.  Pan.  4602  in  fol.  *  Prima  edi- 
zione, ma  molto  imperfetta. 

—  La  Sicilia  descritta  con  medaglie,  parte  I.  Pai.  1612  in  fol. 
*  Quest'  opera  composta  ad  istanza  del  viceré  duca  di  Ossuna  fu 
rimpnssa  a  Roma  4649,  con  aggiunte  di  Leon.  Agostini  sanese^  e 
di  nuovo  a  Lione  4697,  da' tipi  di  Marco  Maycr ,  che  vi  aggiunse 
una  Descrizione  della  Sicilia,  ed  una  Spiegazione  delle  sue  medaglie. 
La  11  parte  dell'  opera  rimase  inedita. 

*  Altra  edizione  più  ricca  e  piti  splendida  ne  adornò  poi  Sigeberto 
Avercamp,  il  quale  riunì  alle  medaglie  del  Parata  e  dell'  Agostini 
quelle  del  Goltzio  e  d'altri  in  voi.  111.  Lugd.  Bat.  4725,  fol.  Vedi 
voi.  I,  pag.  459. 

Vìnc.  Mirabella,  Dichiarazione  delle  siracusane  medaglie.  *  Sta  in 
fondo  alla  sua  «  Pianta  delle  antiche  Siracusc.  Nap.  4615  in-i°. 


ART.    I.    NUMISMATICA  — §    I.    ANTICHI  27 

Pietro  Carrera,  Iscrizioni  e  medaglie  catanesi  :  nel  voi.  I  delle  sue 
«  Memorie  storiche  di  Catania.  Quivi  1639  in  fol. 

Mariano  Perrelli,  Dichiarazioni  d'alcune  scelte  medaglie  della  re- 
pubblica mamertina  e  d'altre  falsamente  appropriate  a  Mamerco  ti- 
ranno di  Catania  dall'  autore  (Pietro  Carrera)  delle  «  Memorie  isto- 
riche  »  di  essa  città.  Nap.  1041  in-4°.  *  Il  Carrera  da  lui  impugnato 
rispose  colia  seguente  : 

Censura  delle  opposizioni  di  Mar.  Perrello.  Mess.    1643  in~S9. 

Frane*  M.  Emanuele,  Sulle  antiche  monete  della  Sicilia.  *  Sta  nel 
voi.  I,  n.  7  de'  suoi  Opuscoli  palermitani  mss.  nella  libreria  comu- 
nale. Qq  E  77. 

—  Medaglie  appartenenti  ad  illustri  siciliani  :  nel  voi.  XVII,  n.  2 
de'  medesimi.  Qq  E  93. 

Nic-  Tedeschi,  cat.  ord.  s.  Ben.  Diatriba  de  numismatum  origine, 
maximeque  in  iis  cblectamento  et  utilitate  :  nel  t.  Ili  degli  Opuscoli 
sic.  Pai.  1760,  p.  197. 

Dom.  Schiavo,  Dissertazioni  sulle  monete  e  zecche  di  Sicilia. 
*  Questa  grand'  opera,  che  scorre  i  tempi  antichi  e  di  mezzo,  rimase 
incompiuta,  in  detta  libreria.  Qq  F  28. 

—  Spiegazione  del  Tari  d'oro  e  dell'  Agostale,  monete  di  Sicilia: 
sta  nel  t.  XVI  degli  Opuscoli  sic.  p.  215,  ove  dimostra  che  il  va- 
lore del  primo  montava  a  tari  quattro  di  argento,  e  del  secondo  a 
tari  trentuno  in  circa. 

Gabr.  Castelli,  principis  Turrismutii,  Siciliae  veterum  populorum 
et  urbium,  regum  quoque  et  tyrannorum  numismata  ,  quae  extant 
in  eius  cimelio.  Pan.  1767  in-S°.  *  Descrive  medaglie  16  d'ero,  257 
di  argento,  798  di  bronzo  da  sé  possedute. 

—  Memorie  delle  zecche  di  Sicilia  e  delle  monete  in  esse  a  vari 
tempi  coniate  :  stanno  nel  t.  XVI  di  detti  Opusc.  Pai.  1773,  pag.  261. 

—  Aggiunte  V  alia  Sicilia  numismatica  del  Paruta  pubblicata  da 
Sig.  Avercampio  :  stanno  ne'  voli.  XI  e  segg.  di  essi  Opuscoli. 

—  Siciliae  populorum  et  urbium,  regum  quoque  et  tyrannorum 
veteres  nummi,  Saracenorum  epocham  antecedentes.  Pan.  1781  in 
fol.  *  Quest'  è  la  più  accurata  e  la  più  ricca  collezione  che  abbiamo 
in  107  tavole,  corredate  di  opportune  illustrazioni,  delle  monete  così 
generali  come  particolari  de' popoli  e  de' principi  anteriori  all'epoca 
saracenica. 

—  Ad  veteres  Siciliae  nummos  Àuctarium  primum.  Ibi  1789. 

—  Àuctarium  secundum,  1791  in  fol. 

*  Queste  due  Aggiunte  alla  raccolta  anzidetta,  ciascuna  in  9  ta- 
vole, presentano  altre  200  monete  nuovamente  scoperte  :  per  cui  fu 
V  autore  lodato  a  cielo  da  un  Eckhel  nella  sua  «  Doctrina  nummorum 


2$  CLASSE    IX.  ARCHEOLOGIE  —  SEZ.  III.  FILOLOGICHE 

veterani,  t.  I-,  e  dal  Basche  nel  suo  «  Lexicon  universae   rei  num- 
mariae,  art.  Sicilia  ». 

Catalogus  veterum  et  recentiorum  nummorum ,  qui  in  Gabr. 
LancelloÙi  Castelli  gazophylacio  servantur.  Pan.  1793  in-8\  *  Questo 
catalogo  fu  composto  dall'amico  dell'autore,  il  cassinese  Salv,  M. 
di  Masi. 

*  11  cav.  Miài.  Calcagno  scrisse  Annotazioni  al  secondo  «  Auota- 
riuni  »  che  poi  F.  Schlichtegrol,  voltate  in  tedesco,  inserì  negli  An- 
nali di  collezione  numismatica.  Gota  4806.  Quegli  inoltre  pubblicò  : 

—  Plutei  veterum  Siciliae  nummorum  penitus  expoiiti.  INeap.  1804, 
in-4°. 

—  Viaggio  numismatico  per  la  Sicilia.  Pai.  1S10  in-8°.  *  Quest'è 
il  progetto  di  più  vastg  lavoro  in  tal  genere,  diviso  in  V  classi,  che 
per  morte  dell'autore  abortì.  Vedine  il  Prespetto  nel  Giornale  di 
scienze  ecc.  t.  1.  p.  114. 

*  Avendo  il  Calcagni  raunato  un  ricco  medagliere,  lord  Drummond, 
allor  ministro  di  S.  M.  Brittannica  in  Palermo,  pubblicò  poi  a  Lon- 
dra una  ce  lilustration  of  some  ancient  coins  in  the  gabiuet  of  sir 
Calcagni  ». 

*  Anco  il  prof.  Carlo  Gagliani  promise  un  Supplimento  alla  rac- 
colta del  Torremuzza,  che  non  sappiamo  se  lo  fornisse. 

los.  Logothetae,  Prodromus  ad  Svracusana  numismata.  Syrac.  1807 
in-8°. 

*  Quest'è  un  annunzio  di  più  vasto  lavoro,  che  l'autor  promet- 
teva sulle  più  rare  monete  della  sua  patria  da  lui  possedute ,  una 
co' temi  di  50  dissertazioni  su  tale  materia. 

—  Osservazioni  sopra  un'antica  medaglia.  Sirac.  1786. 

—  Osservazioni  intorno  ad  Esculapio,  rappresentato  da  un'antica 
medaglia  di  Siracusa  :  nella  ÌNuova  raccolta  d'Opusc.  sic.  t.  Ili, 
pag.  264. 

los.  Alessi,  De  nummo  tauromenitano  inedito  :  sta  nel  t.  XXXV 
del  Giornale  di  scienze  ecc.  n.  103,  pag.  78. 

—  De  nummo  argenteo  Morgantinorum  maximi  moduli  :  nel  to- 
mo XXXVll,  n.  HO,  p.  166. 

—  De  nummo  velcri  aureo  syracusano  :  nel  t.  XXXVIII,  n.  114 
p.  299. 

—  Lettera  al  cav.  Fr.  M.  Avellino  sopra  una  medaglia  greco-si- 
cola  :  nel  t.  XXXIX,  n.  116,  p.  24. 

—  De  nummo  syracusano  inedito  :  nel  t.  XLII,  n.  124,  p.  47. 

—  De  nummo  Hieronis  H  :  nel  t.  XLV,  n.  134,  p.  154. 

—  De  tribus  nummis  hadranitanis  :  nel   t.  XLV1.  n.  136,  p.  77. 

—  Epistola  ad  equitem  Caesarem  Borgia.  Catanae,  1828,  in-8\ 


ART.  1.  NUMISMATICA  —  §  I.  ANTICHI  *2'3 

—  Epistola  ad  Marcellum  Fardella.  Catanae,  1831,  in-S°. 

—  Epistola  ad  Carolimi  Gagliani.  Catanae,   4832. 

—  Lettera  al  prof.  Gerhard.  Sta  nel  Bullettino  dell'  Instituto  di 
corrispondenza  archeologica,    1832,  p.   ISO. 

*  Queste  quattro  lettere  contengono  illustrazioni  di  antiche  meda- 
glie siciliane. 

Dilucidatio  numismatis  aetnei.    Sta   nel  Giornale  del  Gabinetto 

Gioenio,  1854,  tom.  I,  pag.  210. 

—  De  nummo  urbis  Galarinae.  Sta  in  detto  Bullettino,  1837, 
p.  113-,  é  Dell'Effemeridi  Sic.  tom.  XVII,  p.   139. 

—  De  nummo  aetneo  inedito  :  leggesi  negli  Atti  della  Società  let- 
teraria volsca-veliterna,  voli.  11.  Velletri  1837  in-S°. 

Giacinto  Recupero,  Lettera  al  can.  Gius.  Alessi  intorno  ad  una 
moneta  inedita  di  Taormina:  nelGiorn.  di  se.  ecc.  tom.  XLVI,  n.  141, 
p.  286.  *  Nel  tom.  XL1X,  pag.  232,  e  tom.  L,  p.  32,  si  legge  la 
risposta  del  can.  Alessi  a  questa  lettera. 

S:dv.  Morso,  Series  nummorum  regimi  Siciliaè  Aglabitharum  et 
Fatlvmitharum.—  Nummi  Christian-!  Normanni.  —  Nummi  recentiores. 
—  Nummi  carentes  loco  vel  anno.  *  Queste  monete  possedevano  dal 
comandante  Sav.  Poli  :  la  illustrazione  del  Morso  sta  ms.  nella  li- 
breria comunale  (Qq,  E  172,  n.  8-15). 

Dom.  Ant.  Gagliani,  Memoria  sull'  utilità  delle  medaglie.  Cata- 
nia, 1795,  ìn-4*. 

Barone  di  Pedagacgi,  Dissertazione  sopra  alcune  medaglie  cata- 
lisi. Pai.  1811. 

Index  veterum  et  recentiorum  nummorum  qui  apud  Ant.  Astuto 
netinum  equitem  extanc.  Senza  data,  ina  è  Palermo  lbi22  ,  in-4\ 
*  Questo  monetario,  il  più  ricco  che  fosse  in  Sicilia,  dopo  morte  del 
barone  suo  possidente  fu  venduto  e  disperso. 

Catalogus  veterum  nummorum  siculorum  qui  in  gazophylacio  mar- 
chionis  Ant.  Cardilii  servantur.  Pan.  1832,  in-8°. 

Agost.  Scilla,  Cento  città  di  Sicilia  descritte  colle  medaglie.  *  Que- 
sto lavoro  d'autor  Messinese  rimase  ms.  in  Pioma,  dov' egli  esercitò 
P  arte  pittorica. 

March.  Henr.  Forcella,  Numismata  aliquot  sicula  inedita.  Neap. 
1825  fui.  *  Più  altre  illustrazioni  e  ricerche  erudite  e  filologiche 
questo  cavaliere  ritiene  presso  di  sé,  che  non  hanno  per  anco  veduta 
la  luce. 


30  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    111.   FILOLOGICHE 

Gius.  Lanza,  principe  di  Trabia,  Sopra  un' antica  medaglia  inedita 
di  Palermo  :  nel  t.  XXII  del  Giornale  di  scienze  ecc.  n.  64,  pag.  97. 

Nìcc.  Maggiore,  Ricerche  intórno  ad  alcune  medaglie  di  Camarina, 
al  sig.  march.  Hans  :  nel  t.  XXVIII  di  detto  Giornale,  n.  83,  pa- 
gina 269. 

Can.  Emm.  Mazzola  Falcone,  Illustrazione  d'  una  medaglia  Ennese 
greco-sicola  :  nel  t.    LUI  del  Giorn.  medesimo,  n.  157,  pag.  109. 

Vinc.  Stella  Bordone,  Illustrazione  d'  una  medaglia  di  Gerone  I: 
nel  t.  L1X,  n.  175,  p.  21. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Lettere  sugli  studi  del  cav.  Sav.  Landò- 
lina  per  le  medaglie  greco-sicole  ecc.  nel  t.  cit.  e  seg. 

Gir.  Dotto  de'  Dauli*  Sopra  una  medaglia  attribuita  ad  Acre:  nel 
t.  L1X  di  detto,  n.  175,  p.  50. 

*  Prova  dover  appartenere  a  Siracusa  contro  il  parere  di  Piazza 
Ciantar  da  Catania. 

—  Sopra  alcune  lettere  aggiunte  alla  epìgrafe  delle  monete  di  Se- 
gesta  :  nell'Effemeridi  sicole,  marzo  e  aprile  1833,  tom.  V,  n.  15, 
p.  189-,  VI,  n.  16,  p.  14. 

—  Su  le  medaglie  di  Gelone  e  di  Gerone  tiranni  di  Siracusa.  Pai. 
4832  in-8\ 

—  Illustrazione  d'  una  medaglia  inedita  d'  Imera.  Ivi  1847,  in-8% 

Ab.  Frane.  Ferrara,  Sopra  alcune  medaglie  del  re  Pirro  coniate 
in  Sicilia. —  Sopra  una  medaglia  di  Leontini  :  nel  t.  LXIV  del  Gior- 
nale di  scienze  ecc.  n.*192,  p.  264. 

&-  Sopra  le  medaglie  di  Gelone  e  de' due  Ceroni.  Cat.  1840,  in-8\ 

—  Medaglie  antiche  delle  città  di  Sicilia  descritte.  Ivi  in-8°. 

Carlo  Gemmellaro,  Delle  monete  sicole  da'  tempi  normanni  fino  ai 
nostri.  Catania  1830  in-8°.  *  Quest'  opera  interessante  continua  quella 
del  Torremuzza. 

—  Sopra  un'antica  moneta  inedita  di  Enna  :  nel  Giornale  del  Ga- 
binetto Gioenio  di  Catania,  1850,  bim.  VI. 

Gasp.  Vivìani,  Sopra  un'  antica  moneta  ritrovata  in  Selinunte  : 
nel  t.  V  delle  Effemeridi  sicole,  n.  13,  pag.  82. 

Gio.  Galbo  Paterno,  Sopra  un'  antica  medaglia  greca*  Pai.  1846 
in-8». 

Vinc.  Mortillaro,  Monete  dell'  epoca  arabo-sicola  :  nel  III  volume 
delle  sue  Opere.  Pai.  1846,  in-4°.  *  Ne  illustra    circa  200  :  a  che 


ART.    I.    NUMISMATICA  — §    I.    ANTICHI  51 

più  altre  ne  aggiugne  nel  voi.  IV,  esistenti  nel  museo  salnitriano  eli 
questo  Collegio  massimo. 

*  Il  p.  Gius.  Romano,  attuale  prefetto  di  questo  museo,  oltre  ad 
averlo  indocilito  di  tante  altre  medaglie  antiche  e  moderne,  ha  tolto 
ad  illustrarne  parecchie  o  inedite  tuttavia  o  mal  conosciute. 

§    II.    MONETARIO   MODERNO 

*  Ci  sia  lecito  alle  monete  antiche  annettere  alquante  produzioni 
su  le  moderne. 

Mario  Gatta  e  Flaminio  Godano,  Tariffa  del  valor  dell'  argento 
che  si  porta  nella  R.  Zecca  di  Sicilia,  fatta  d'ordine  del  Viceré  D. 
Pietro  Giron,  duca  d'Ossuna,  Pai.  1614,  fol. 

Consulte  e  pareri  sopra  la  riforma  e  fabbricazione  delle  monete  in 
Sicilia,  voli.  Ili,  in  fol.  *  Stanno  ms.  nella  libreria  del  Comune.  Au- 
tori ne  sono  Ant.  Lucchesi  Palli  principe  di  Campofranco  ,  Aless. 
Torre  principe  della  Torre,  Gasp.  Catalani,  Fil.  Corazza  ec.  Qq  F 
112-414. 

Dom.  Schiavo,  Diss.  sulle  monete  e  zecche  di  Sicilia  da'  secoli  più 
vetusti  fino  al  secolo  XVIll.  *  Stanno  in  detta  biblioteca,  e  dovean 
servire  di  materiale  ad  una  grand' opera  che  l'autore  meditava  su 
questo  argomento:  vedi  sopra  pag.  27. 

Ant.  della  Rovere,  Memorie  storiche  ed  economiche  sopra  la  mo- 
neta bassa  di  Sicilia.  Pai.  1814,  in-8°. 

Salv.  Rasso-Ferruggia,  Saggio  storico-politico  sopra  la  moneta. 
Pai.   1848,  in-8°. 

—  Diss.  su  la  legge  de' 20  aprile  1818,  per  la  monetazione  del 
regno.  Ivi,  1819,  in -8°. 

*  Agi'  illustratori  delle  monete  nostre  degno  è  che  si  aggiunga  il 
messinese  Sav.  Scilla,  che  passato  a  Roma  vi  pubblicò  una 

Breve  notizia  delle  monete  pontificie  antiche  e  moderne ,  raccolte 
e  poste  in  ordine  con  particolari  annotazioni  ed  osservazioni.  Roma 
1715  in-4°.  *  Lasciò  pur  disegnate  e  spiegate  in  III  volumi  fino  a 
3200  monete  pontificie. 

*  Anco  il  catanese  Alessandro  Recupero,  barone  di  Alminusa,  stan- 
ziato in  Roma,  vi  fece  una  delle  più  ricche  collezioni  di  medaglie, 
lodala  dal  Visconti  in  una  Lettera  su  due  monumenti  antichi,  Roma 
anno  VII,  e  nel  voi.  Ili  degli  Antichi  monumenti  di  Gubbio,  del  prin- 
cipe Borghesi,  ivi  1789*,  dal  Marini,  Atti  de' fratelli  Arvali ,  t.  li  . 


32  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  SEX.    III.    FILOLOFICHE 

ivi  1795;  dagli  Annalisti  di  Lipsia  4804,  pag.  92.  Egli  poi  scrisse: 

—  Da  Asse  Urbis  et  Gentium  romanarum,  lib.  HI. 

—  Catalogus  nummornm  familiarum  romanarum. 

—  Vetus  Romanorum  numerandi  modus  nunc  primum  detectus. 

—  Institutio  antiquaria  numismatica. 

—  Annales  Romanorum  historico-numismatici. 

*  Queste  dotte  fatiche,  rimaste  inedite  per  morte  dell' autore,  av- 
venuta a  Roma  1803,  ci  vengono  annunziate  da  Giacinto  Recupero 
nella  Biografia  di  lui  al  t.  XLV11I  del  Giorn.  di  Scienze  ec.  n.  143, 
p.  158.  Onesti  altresì  nel  tomo  seg.  ci  dà  la  classificazione  delle 
10,000  medaglie  romane  da  lui  possedute  e  in  dieci  classi  distinte, 
coni'  egli  stesso  indicollo  in  una  Lettera  a  M.  de  Fauris  conte  di  s. 
Vencians,  riportata  nel  «  Magasin  encyclopédique  de  Paris,  an  VII , 
n.  3,  pag.  340. 

Can.  Carlo  Rodriguez  di  Lipari,  Sulle  monete  ebree:  nel  t.  LXVI 
del  predetto  Giornale,  n.  198,  p.  265.  «  Dimostra  contra  la  opinione 
d'Ezecch.  Spanhymio  aver  gii  Ebrei  coniato  moneta  e  pi-ima  e  dopo 
la  loro  cattività. 

ARTICOLO    li-    EPIGRAFIA 

Niente  men  importante  di  quello  delle  medaglie  si  è  lo  studio  della 
lapidaria,  siccome  quella  che  ne  tramanda  le  più  vetuste  memorie 
non  su  papiri  o  membrane,  ma  su  tavole  di  marmo  o  di  bronzo.  A 
tale  studio  pertanto  rivolti  si  sono  i  seguenti  epigrafisti. 

§.    I.    ISCRIZIONI    ANTICHE 

Non  disuniremo  qui,  come  dianzi,  i  pochi  esteri  dai  molti  nostrani: 
anzi  da  un  di  loro  prendiamo  le  mosse. 

Georgii  Gualterii,  Siciliae  et  obiacentium  insularum  tabnlae.  Mess. 
1624,  in-4°.  *  Queste  antiche  Iscrizioni,  insieme  alle  Ani  ma  v  versioni 
dello  stesso  Gualterio ,  furon  poi  riprodotte  da  Sigeberto  Avercam- 
pio,  con  sue  nuove  illustrazioni,  nella  ristampa  della  «  Sicilia  numi* 
smatica  »  di  Fil.  Paruta.  Lugd.  Bat.  17w23  fui.  Vedi  toni.  I,  p.  87 
e  139. 

Ani.  Mungitore,  Antiquae  inscripliones  addendae  ad  tabulas  Gual- 
terii.  *  Stanno  mss.  nella  libreria  comunale  (Qq  D  203). 

Ant.  M.  Lupi,  Dissfrtatio  et  animadversiones  ad  nuper  inventum 
Severae  martyris  Epitaphium.  Pan.  1734  fol.  *  L'autore,  benché 
straniero,  pubblicò  questo  volume  a  Palermo,  cdedicollo  al  Convitto 
de'  nobili,  di  cui  era  istruttore. 

—  Spiegazione  d'  una  iscrizione  greca  del  re  Gerone.  *  Sta  nelle 
Memorie  lett.  di  Sicilia.  Pai.  1750,  t.  I,  par.  IV,  pag.  17. 


ART.    11.    EPIGRAFIA  —  §~|J    ANTICA  35 

Ign.  de  Yio,  Note  sopra  Y  iscrizione  del  duomo  per  la  coronazione 
di  Vittorio  Amedeo.  Pai.  1714  in-4*. 

Gaet.  Noto,  Delle  iscrizioni  antiche  di  Palermo  raccolte  e  breve- 
mente spiegate.  Ivi  1721  in-8°. 

Frane  Caruso,  Difesa  della  iscrizione  dell'  antica  torre  di  Baych 
di  Palermo.  *  Sta  tra'  suoi  Discorsi  accademici  in  questa  libreria 
della  città  (Qq  F  47,  n.  10). 

Frane.  Tardia,  Iscrizioni  greche,  arabiche  e  latine  con  alcuni  di- 
plomi delle  città  di  Marsala  e  di  Mazzara  :  ms.  in  detta  libreria  (Qq 
E  171  ). 

Frane.  Serio,  Novus  thesaurus  inscriptionum  Siciliae  iuxta  mentem 
L.  A.  Muratori!  dispositus  et  notis  illustratus.  «  Collezione  incoata 
ms.  in  detta  libreria  (  Qq  E  158,  n.  7,  140). 

—  Sopra  un'  antica  tavola  di  marmo  nella  quale  si  descrivono  i 
giuochi  fatti  nel  teatro  di  Palermo  dal  proconsole  Aureliano.  Pai.  1748 
in-4°. 

—  Sopra  un'  iscrizione  sepolcrale  della  città  di  Palermo.  *  Sta 
nella  Raccolta  d'opuscoli  del  Calogerà,  t.  XLVIL  Ven.  1752  in-120, 
pag.  447. 

Gabr.  Lancillotto  Castello,  principe  di  Torremuzza ,  Le  antiche 
iscrizioni  di  Palermo,  raccolte  e  spiegate  sotto  gli  auspici  dell'Eccmo 
Senato  palermitano.  Ivi  1762  fol.  *  In  questa  raccolta  v'ha  pure  più 
diss.  di  Dom.  Schiavo,  di  Salv.  di  Blasi  e  di  Giamb.  Passeri  sopra 
varie  iscrizioni. 

Siciliae  et  obiacentium  insularum  veterum  inscriptionum  nova 

collectio,  prolegomenis  et  notis  illustrata.  Pan.  1769,  fol.  *  Sono  le 
iscrizioni  tutte  ripartite  in  20  classi,  conforme  all'  ordine  osservato 
già  da  Grutero,  Muratori  ed  altri  epigrafisti  :  opera  di  sommo  ri- 
lievo e  di  non  volgar  lavorio. 

-— Iterum  cum  emendationibus  et  auctariis  evulgata.  Ibid.  1784,  fui. 

lac.  Phil.  $  Ormile,  Sicilia.  Amstelodami  1764,  fol.  fig.  *  Vi  ha 
parecchie  iscrizioni  antiche  illustrate,  cui  nuove  dichiarazioni  ag- 
giugne  Pietro  Burmanno  secondo. 

Io.  Ant.  Ciantar,  Diss.  de  antiqua  inseriptione  nuper  effossa  in 
Melita  urbe.  Neap.  1749  in-4°.  *  La  stessa  iscrizione  fu  pur  illu- 
strata da  Stef.  Borgia  nel  Giorn.  de'  Letterati  di  Roma  1751,  e  da 
Frane.  Agius  de  Soìdanis  nellt  Meni,  letter.  per  la  Sic.  toni.  Il, 
pag.  49. 


34  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    III.    FILOLOGICHE 

Ign.  Cartella,  Illustrazione  d'  una  iscrizione  greca  di  Costantino 
Patricio,  che  si  legge  nel  castello  della  Mola  presso  Taormina:  nelle 
Memorie  lett.  di  Sic.  Ivi  1756,  t.  I,  par.  Ili,  pag.  14. 

—  Iscrizioni  di  Taormina:  ivi,  t.  II,  par.  II,  pag.  111. 

Dotn.  Schiavo,  Illustrazione  dell'iscrizione  del  duumviro  Aulo  Leto- 
rio  :  ivi  pag.  7. 

Vito  Amico,  Iscrizione  di  Catania  :  ivi  tom.  II,  p,  131. 

]gn.  Paterno  Castello,  principe  di  Discari,  Diss.  accad.  sopra  una 
antica  iscrizione  trovata  nel  teatro  di  Catania.  Quivi  1771  in-4°. 

—  Iscrizioni  di  Catania  :  nel  t.  II  di  dette  Memorie,  pag.  310. 

Ces.  Gaetani,  Illustrazione  di  due  iscrizioni  di  Siracusa  :  ivi  t.  II, 
pag.  496. 

Gio.  Evang.  di  Blasi,  Spiegazione  d'una  iscrizione  greca:  ivi  tom.  II, 
pag.  235. 

Salv.  M.  di  Blasi,  Illustrazione  d'una  iscrizione  greca  di  Segesla, 
che  si  conserva  nel  museo  martiniano  :  ivi  t.  I,  P.  VI,  p.  44,  55. 

—  De  nonnullis  inscriptionibus  martiniani  musei  :  nel  t.  XVII  de- 
gli  Opuscoli  siciliani,  pag.  325. 

Vinc.  Gaglio,  Diss.  sopra  un'  iscrizione  agrigentina  de  tempi  di 
mezzo  :  nel  t.  XI  di  detti  Opuscoli.  Pai.  1770,  pag.  287. 

—  Lettera  per  servire  di  risposta  alle  a  Notizie  dei  Letterati  n.  7 
di  Andrea  Rapetti  :  nel  t.  XIII.  Pai.  1772,  pag.  271. 

Mich.  Calcagno,  Apologia  dell'iscrizione  «  Decemviri  Procurato- 
rum.  Cat.  178Ò  ih-4°. 

*  Il  vero  autore  di  questa  è  Mr  Salv.  Ventimi glia ,  vescovo  di 
Catania. 

Camillo  Genoese,  Riflessioni  sopra  alcune  antiche  iscrizioni  lapi- 
darie ritrovate  in  Caltanissetta  :  nel  t.  VI  della  Nuova  raccolta  di 
Opusc.  sic.  Pai.  1793,  pag.  283. 

Dom.  Ant.  Gagliano,  Breve  notizia  d'un  antico  cimitero  e  di  due 
iscrizioni  da  esso  estratte  in  Catania.  Ivi  1794  in-4°. 

Sav.  Landolina,  Iscrizione  di  Nereide,  regina  di  Siracusa  :  nel 
«  Magasin  encyclopédique.  Paris  1805,  t.  VI,  p.  380  e  seg. 

Ennio  Quirino  Visconti ,  Illustrazione  dell'  iscrizione  di  Nereide* 
Nell'Iconografìa  greca,  toni.  Il,  pag.  41. 


ART.  II.  EPIGRAFIA  —  §  I.    ANTICA  55> 

Salv.  Morso,  Spiegazione  di  due  lapidi  esistenti  nella  chiesa  di 
s.  Michele  Arcangelo.  Pai.  1813  in-4*.  *  Sono  ?  una  trilingue,  qua- 
drilingue T  altra. 

—  Sopra  alcune  iscrizioni  greche  di  Taormina,  nel  t.  IV  del  Giorn. 
di  scienze  ecc.  n.  41,  p.  466.  *  Molte  altre  iscrizioni  greche,  arabe, 
cufiche  da  lui  illustrate  parte  si  trovano  nel  suo  Palermo  antico, 
parte  ne'  giornali  letterari,  parte  mss.  nella  libreria  comunale  (Qq  E 
172,  n.  2-9). 

Teod.  Panofka,  Lettera  sopra  un'  iscrizione  del  teatro  siracusano. 
Fiesole  4825  in-8°. 

Bald.  Romano,  Lettera  sopra  le  iscrizioni  antiche  inedite,  appar- 
tenenti alla  città  di  Termini  imerese.  Pai.  4830  in-8°}  e  nel  t.  XXVIII 
del  Giorn.  di  scienze  ecc.  n.  84,  p.  289. 

—  Illustrazione  d'un' antica  gemma  iscritta  ,  trovata  in  Sicilia. 
Ivi  1830  in-8°. 

—  Illustrazione  di  un'  antica  iscrizione  trovata  in  Termini.  Nel- 
1'  Effemeridi  sicule,  tom.  IV,  n.  42,  p.  487. 

—  Illustrazione  di  un  manico  fittile  con  greca  iscrizione  trovato 
in  Termini.  Ivi  tom.  VI,  n.  48,  p.  251. 

—  Iscrizione  greca  di  un  caduceo.  Ivi  t.  LUI,  p.  217. 

Nicc.  Maggiore,  Breve  comentario  su  alcune  iscrizioni  latine  ri- 
trovate in  Tindari.  Pai.  4830  in-8°;  e  nel  t.  XXV11  dell'anzidetto 
giornale  n.  81,  p.  391. 

—  Lettera  sopra  un'  iscrizione  greca  incisa  in  un  elmo  di  bronzo 
trovato  nelle  rovine  di  Olimpia.  Ivi  tom.  XXVIII,  n.  83,  p.  206. 

—  Lettera  all' ab.  Bertini  sopra  tre  iscrizioni.  Ivi  t.  XXXVI,  n.  108, 
p.  310. 

—  ìSotizia  di  un  frammento  di  una  iscrizione  greca  trovata  in  Pa- 
lermo presso  porta  di  Ossuna.  Sta  nel  Bullettino  dell' Instituto  ar- 
cheologico, 1833,  p.  5. 

Gius,  Alessi,  Lettera  su  di  una  ghianda  di  piombo  inscritta  col 
nome  di  Acheo  condottiere  degli  Schiavi  ribelli  in  Sicilia:  nel  cit.  giorn. 
t.  XXVI,  n.  76,  p.  72. 

—  Iscrizioni  varie  catanesi,  poste  in  una  lettera  al  Segretario  del- 
l'Istituto archeologico  di  Roma  :  nel  t.  XLII,  n.   426,  p.  225. 

—  Su  d'una  lapida  centuripina,  con  osservazioni  sopra  un'altra: 
nel  t.  LVI,  n.  167,  pag.  97. 

—  Lettera  sopra  un  cippo  sepolcrale  (  con  iscrizione)  disotterrato 
ne'  dintorni  di  Catania:  nelle  Effemeridi  sicule,  t. Ili,  n.  9,  pag.  139, 

—  Iscrizioni  di  Catania  ;  nel  Bullettino  dell'  Instituto  di  Archeo 
logia  4833,  p.  472. 


56  CLASSE  IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEX.    111.    FILOLOGICHE 

Mieli*  Stella,  Lettera  al  cari.  Gius.  Alessi  sulla  detta  lapida  cen- 
turipina  :  nel  t.  LXI,  n.  481,  pag.  81. 

.  Carm.  la  Farina,  Sposizione  di  alcune  lapide  sepolcrali  rinvenute 
a  Messina.  Ivi  1832  in-8°. 

—  Di  una  antica  greca  iscrizione  scoperta  in  Messina:  in  d.  Giorn. 
di  se.  t.  XXV,  n.  75  p.  76. 

March.  Gius.  Haus,  Sopra  un'  iscrizione  trovata  a  Segesta  :  nel- 
V  Effemeridi  sicole,  settembre,  1852,  torn.  Ili,  n.  9,  p.  153. 

M,  Gius.  Crispi,  Monumenta  graeco-sicula  explicata  :  nel  t.  Ili 
e  IV  e  seg.  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  é 

—  Spiegazione  di  varie  epigrafi  greche  :  tra'  suoi  Opuscoli.  Pai. 
1836  in-8. 

—  Explanatio  marmoris  inscripti  figurisque  exornati.  Pan.  1846 
in  fol. 

Vìnc.  Mortillaro,  Intorno  ad  una  iscrizione  cufica  ,  lettera  al  eh. 
Ippolito  Roseìlini  :  nel  t.  XLI1I,  n.  128  di  detto  giornale,  p.  178. 

Lor.  Coco-Grasso,  Maniera  di  leggere  un'iscrizione  sepolcrale  tro- 
vata in  provincia  di  Catania  :  nel  t.  LI,  n.  152  di  detto,  p.  209. 

—  Sopra  un'  antica  iscrizione  latina  letta  altrimenti  dal  can.  Gius. 
Alessi,  polemica  1  :  ivi  tom.  LV1I,  n.  171,  p.  278. 

Àgost.  Gervasio,  Osservazioni  intorno  a  due  iscrizioni  messinesi. 
Nap.  1840  in-4°. 

Onofrio  Abbate,  Illustrazione  d'  una  inedita  iscrizione  gotico-nor- 
manna. Pai.  1840  in-8°. 

Paolo  Cultrera,  Su  d'una  lapide  sepolcrale  rinvenuta  a  Messina, 
1845  in-8°.  *  Essendo  stata  l'interpretazione  di  questo  marmo  at- 
taccata dal  prof.  Ant.  Migliorini,  che  pubblicò  ancora  una  simile  spie- 
gazione in  dett'anno,  contro  lui  venner  in  difesa  dell'autore  i  due 
seguenti  : 

Nicc.  Buscemi,  Sulle  varie  spiegazioni  d'  una  lapida  sepolcrale  rin- 
venuta in  Messina,  lettere  due.  Quivi  1845  in-8°. 

—  Illustrazione  d'  una  iscrizione  latina  antica  della  collegiata  di 
Randazzo  :  nella  Bibl.  sacra,  t.  II,  p.  275. 

Vinc.  Fed.  Pogwisch,  Risposta  ad  una  lettera  di  Paolo  Cultrera 
su  d'  una  lapide  sepolcrale  rinvenuta  a  Messina.    Quivi  1845  in-8°. 

—  D'  una  lapide  ritrovata  in  un  cimitero  di  Roma,  poi  trasportata 
a  Messina  :  nel  fase.  II  delle  sue  Disquisizioni  archeologiche.  Mess. 
1845  in-8*. 


ART.    II.    EPIGRAFIA  —  §  ti    ANTICA  57 

Frane.  Ferrara,  Illustrazione  di  una  iscrizione  sepolcrale  trovata 
in  Catania:  nel  Gìorn.  di  se.  Pai.  1825,  tom.  X,  n.  30,  p.  299. 

Agost.  Gallo,  Lettera  sopra  un'  antica  iscrizione  (  di  Cefalù  ).  Ivi 
t.  XIV,  n.  44,  p.  216. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Sopra  una  base  di  marmo  ov' è  scolpito 
il  nome  di  Febo.  Ivi  tom.  XIX,  n.  57,  p.  290. 

—  Su  IP  iscrizione  di  Nereide  del  Teatro  di  Siracusa  :  Ivi  t.  LVI, 
n.  166,  p.  5. 

—  Su  l'iscrizione  di  Perpenna.  Ivi  t.  LVII.  n.  171,  p.  185. 

Dottor  Thorlacius,  Saggio  intorno  ad  una  iscrizione  greca  dell'an- 
tica città  di  Acre.  Ivi  t.  XXXIII,  n.  98,  p.  195. 

Gio.  Franz,  Iscrizioni  (IV  greche)  taormitane:  negli  Annali  del- 
l' Instituto  di  archeologia,  voi.  X.  Roma  1858  in-S*.  p.  65, 

Vito  Capialbi,  Saggio  delle  iscrizioni  Vibonesi.  Mess.  1846  in-S#. 

§.    II.    ISCRIZIONI    MODERNE 

Come  a'  trattati  sulle  medaglie  antiche  u  aggiungevamo  alquanti 
sulle  monete  odierne,  altresì  alle  raccolte  delle  vetuste  epigraG  vo- 
gliamo connetterne  alquante  d'iscrizioni  recenti,  così  latine  come  vol- 
gari. 

Escurialense  Pantheon  Hispaniarum  ,  ac  novi  Orbis  monarchis  a 
Philippo  IV  absolutum,  dedicatimi,  consecratum,  eiusque  iussu  a 
Martino  la  Farina  abbate  pan.  inscriptione  donatum.  Matriti  1648, 
in  fot.  *  Fu  questi  a  Madrid,  e  compose  le  iscrizioni  annesse  a'  ri- 
tratti de  re  cattolici,  posti  nella  galleria  dello  Scoriale. 

Nic  los.  Preseirnoni,  Inscriptiones,  Epitaphia,  Elogia,  ac  Symbo- 
la.  *  Leggonsi  tra  le  altre  sue  poesie  postume.  Pai.  1745  in-4#. 

Caiet.  Grano,  Inscriptiones  et  carmina,  a  lo.  Rosso  collecta. 
Mess.  1829  in-4° 

Frane.  JSascè,  Inscriptiones  et  carmina.  Pan.  1855  in-8°. 

fine.  Raimondi,  Inscriptiones  in  funeribus  Francisci  I  regis ,  in 
R.  Capella  Palatina  :  nel  Giorn.  di  se.  tom.  XXXII,  n.  95,  pag.  221. 

Aloy.  Garofalo,  In  obitu  ci.  v.  Ios.  Haus  inscriptiones:  nell'Effe- 
meridi sicole,  t.  VI,  n.  16,  p.  95. 


OS  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    IH.    FILOLOGICHE 

Dom.  Avella,  In  funere  Doni.  Scimi  inscriptiones:  nell'Effetti,  sicil. 
t.    XX,  p.  122. 

—  lo  funere  losephi  Rizzo  et  Scafiti  sacerdotis  Brontensis  inscrip- 
tiones :  nel  Giorn.  di  se.  toni.  XL1Y,  n.  450,  p.  18. 

Io.  Bapt.  Castiglia,  Inscriptiones  ultra  Oreti  pontem  prope  urbcm 
(  Pannrmi  )  extra  portam  Thermensem  ec  Ivi  toni.  XLV1I,  n.  140, 
p.  208. 

Mariani  Rossi,  Carmina  et  inscriptiones.  Pan.  1854  in-8°. 

Nic.  de  Carlo,  Inscriptiones  et  carmina.  Pan.  1858  in-8%  et  1845 
in-4°. 

—  Opere.  Pai.  1849  in-8\  *  Contiene  versi  latini,  inscrizioni,  ora- 
zioni ec. 

Vinc.  Mortillaro,  Inscriptiones  variae.  Pan.  1858  in-8\  *  Molte 
da  sé  composte  a  diverse  occasioni  n'ha  riunite  nel  voi.  II,  ed  altre 
nel  IV  delle  sue  Opere,  ristampate  a  Pai.  1844-48  in-4*. 

Jos.  Noto  Scliol.  Piar.  Inscriptiones  et  carmina.  Pan.  1851  in-8*. 
*  Son  quasi  tutte  in  laude  di  M.  Dom.  lo  Jacono  vescovo  di  Girgenti, 
dove  l'autore  stanziava. 


Iscrizioni  moderne  di  Palermo.  *  Come  le  antiche  dal  Torremu zza, 
così  le  moderne  Iscrizioni  civiche  sono  state  raccolte  da  Ant.  Mongi- 
tore*  le  sepolcrali  da  Onofrio  Manganante  -,  le  poetiche  da  Valerio 
Rosso.  Tutte  poi  sono  state  comprese  in  X  tomi  dal  marchese  di 
Villabianca.  Le  loro  raccolte  si  trovano  mss.  in  questa  libreria  co- 
munale. Qq  D  118-125. 

Ben.  Sav.  Terzo,  Saggio  d' iscrizioni  latine  ed  italiane:  nel  t.  VII 
dell'Effemeridi  sicole,  pag.  22. 

—  Iscrizioni  italiane  per  Maria  Vittoria  Bonanno  de'  principi  di 
Linguagrossa  :  nel  toni.  XLUI,  n.  127,  del  Giornale  di  scienze  ecc. 
pag.  71. 

Pompeo  Inzenga,  Epigrafia  italiana  :  nel  t.  XLVIII  del  medesimo, 
n.  143,  p.  154. 

Gius.  Ortega,  Iscrizioni  sulle  antichità  di  Girgenti.  Quivi  1820  in-8°. 

Sai.  Bossi  e  Bonanno,  Iscrizioni  della  città  di  Aci-Reale,  raccolte 
nel  1828  :  serbansi  mss.  in  questa  libreria  del  Comune.  Qq  D  181. 

Ferd.  Maìvica,  Iscrizioni  italiane  precedute  da  un  discorso  intorno 
a' sepolcri  ed  alle  epigrafi  di  lingua  volgare.   Pai.   1850  in -8°. 


ART.    II.    EPIFRAFIA  —  §    II.    MODERNA  39 

*  A  lui  pure  dobbiamo  !'  edizione  romana  d'  alcune  Iscrizioni  di  Litigi 
Muzzi  fatta  nel  1826;  e  la  palermitana  di  quelle  del  toscano  Mel- 
chior Missirini  già  fatta  a  Roma  1825,  e  con  altre  a  Palermo  1854 
in-8'.  Vi  premette  un  lungo  discorso  su' pregi  delle  medesime,  e 
sulla  convenienza  di  scriverle  in  lingua  comune  *,  di  che  dierooo  il 
primo  esempio  Guido  Ferrari  e  Giamb.  Giovio  nel  secolo  andato,  Pie- 
tro Giordani  e  Luigi  Muzzi  nel  nostro. 

—  Altre  Iscrizioni  italiane,  si  leggono  neir  Effemeridi  sicole  da  lui 
compilate,  tom.  V,  1833  n.  13,  pag.  38-,  toni.  IX,  n.  25,  p.  99-, 
t.  XIV,  n.  40,  p.  190-,  t.  XXXI,  n.  84,  p.  50. 

—  Iscrizioni  funebri  per  M.  Cristina  di  Savoia  regina  delle  due 
Sicilia.  Pai.  1836. 

G.  Giac.  Rol,  Iscrizioni  italiane,  francesi  ed  inglesi.  Mess.  1832  in-8\ 

Pietro  Vento,  Iscrizioni  italiane.  Pai.  1835  in-12*. 

Can.  Carlo  Rodriguez,  Iscrizioni  latine  ed  italiane.  Mess.  1835 
in-8\ 

Cav.  Melch.  lo  Faso  Mira,  Saggio  d1  iscrizioni  italiane.  Pai.  1810 
ìn-12a. 

Gius,  la  Farina,  Iscrizioni  apposte  nella  R.  Àccad.  Peloritana  , 
festeggiandosi  F  assunzione  alla  sacra  porpora  del  sub  presidente 
perpetuo  ecc.  Mess.  1815  in-S\  *  Pubblicate  con  un  Inno  del  se- 
guente autore  suo  germano. 

SU»,  la  Farina,  Iscrizioni  in  morte  del  prof.  Ant.  Arrosto,  appo- 
ste nella  gran  sala  della  R.  Accademia  Peloritana.  Mess.  1847  in-8a. 

Angelo  Faglisi  Allegra  da  Messina,  Saggi  d'  iscrizioni  e  versi  la- 
tini :  nel  Giorn.  di  se.  ec.  tom.  XLIII,  n.  128,  p.  126. 

Nicolai  Maioris,  Inscriptiones  in  funeribus  Henricae  XX  milliae 
et  Moncadae  Serraefalci  dinastae.  Panormi  1836,  in-4°. 

—  In  funeribus  Caietani  Vigintimillii  et  Alliatae  Comitis  :  nell'Ef- 
fem.  sicil.  tom.  XXVIII,  p.  127. 

Stef.  Mira,  Iscrizioni  in  morte  del  Marchese  di  San  Giacinto  scritte 
da  Stefano  suo  figlio.  Stanno  nell'anzidetto  Giorn.  tom.  LXIV,  n.  191, 
pag.  190. 

Salv.  Barbaqallo  Pitta,  Iscrizioni  pel  mortorio  parentale  di  Vinc. 
Bellini:  nelP  Effemeridi  sicole,  t.  XIV,  pag.  111. 

Ant,  Galatti,  Iscrizioni.  Ivi  tom.  XXIV,  pag,  196. 


40  CLASSE   IX.    ARCHEOLOSIE — SEZ.    111.    FILOLOFICHE 

Pietro  Sxmpolo,  Iscrizioni  latine  di  Antonino  Turretta.  Ivi  t.  XXVI I, 
pag.  71. 

*  Molte  inscrizioni,  latine  e  italiane,  dedicatorie,  onorarie,  funebri, 
abbiam  dettate  anche  noi  per  diverse  occorrenze  e  per  varie  inchie- 
ste-, le  quali  si  trovano  sparsamente  or  pubblicate  in  libri,  or  incise 
in  marmi,  od  impresse  in  fogli  volanti  :  ciò  che  di  molt' altri  va  in- 
teso. 

ARTICOLO   IH.    DIPLOMATICA 

Non  v'  ha  elemento  più  sincero,  non  fondamento  più  solido ,  non 
più  autentico  documento  per  la  verità  della  storia,  quanto  i  Diplo- 
mi :  sotto  il  qual  nome  intendiamo  bolle  e  costituzioni  di  Papi,  leggi 
e  rescritti  di  Principi,  editti  e  sentenze  di  Magistrati,  lettere  e  cor- 
rispondenze, testamenti  e  donazioni,  atti  pubblici  e  memorie  private, 
quali  conservansi  negli  Archivi  delle  chiese  e  delle  città,  de  conventi 
e  de*  monasteri,  delle  curie  e  degli  stati. 

Non  pochi  amatori  delle  storie  patrie  si  son  dedicati  fra  noi  a 
trarre  dalla  polvere  alla  stampa,  dalle  tenebre  alla  luce,  e  dall' ob- 
blio  alla  conoscenza  del  pubblico  quei  ricchi  tesori,  di  che  va  lieta 
Sicilia-,  non  pochi  vi  si  sono  accinti,  benché  non  tutti  con  pari  for- 
tuna. Li  ripartiamo  in  due  classi  :  altri  dierono  generali  raccolte  di 
tai  diplomi,  riguardanti  V  intera  nazione*,  altri  ne  dettero  particolari 
d'alcuna  chiesa  o  città. 

^    I.    DIPLOMI    GENERALI 

La  Sicilia  sacra  di  Rocco  Pirro,  colle  continuazioni  e  i  supplimenti 
di  Ant.  Mongitore  e  di  Vito  Amico  non  è  altro  che  una  raccolta 
di  bolle,  statuti,  editti,  donazioni,  classate  nel!'  ordine  doppio  dei 
tempi  e  delle  diocesi.  Di  essa  già  altrove  si  è  detto  (  Vedi  le  pa- 
gine 157,  278  e  279  del  voi.  ì). 

Ant.  de  Amico,  Monumenta  sicula  colicela.  *  Quest'è  la  prima 
raccolta  di  diplomi  inediti  sulle  varie  chiese  e  abbazie  di  Sicilia.  Ma 
rimase  poi  essa  inedita  nella  libreria  Giarratana,  come  si  ha  dalle 
Memorie  per  servire  alla  storia  letteraria  di  Sicilia,  t.  Il,  pag.  -412, 
ove  parecchi  documenti  fur  messi  in  luce  da  Dom.  Schiavo.  Oggi 
buona  parte  si  serbano  nella  libreria  del  comune. 

*  De'  diplomi  poi  pubblicati  in  dette  Memorie,  abbiam  noi  già  porto 
il  catalogo  nella  classe  VII,  sez.  I,  art.  I.  (Voi.  I,  p.  524  e  526). 

Scip.  Maranta,  Expostulatio  in  Barth.  Germonium  prò  antiquis 
diplomatibus  et  codicibus  mss.  Messanae  1708  in-S°. 


ART.    111.    DIPLOMATICA  —  §    1.    GENERALE  41 

lo.  Bapt.  Carusii,  Historiae  saracenieo-siculae  varia  monumenta» 
Pan.  1720  fol. 

—  Monumenta  ex  variis  auctoribns  cum  graecis  tum  latinis  ev- 
cerpta.  *  Trovansi  in  fondo  alla  sua  Biblioteca  istorica.  Pai.  1725  fol. 

*  Alle  collezioni  diplomatiche  nazionali  ne  vogliamo  frapporre  due 
amplissime  di  due  dotti  Alemanni  contemporanei,  che  cominciarono 
pubblicarle  a  Francfort,  e  terminaronle  a  Lipsia.  Eccone  le  intitola- 
zioni : 

Reliquiae  manuscriptorum  omnis  aevi  diplomatimi  ac  monumento- 
rum  adhuc  ineditorum,  ex  Museo  lo.  Vetri  Ludeicig.  voli.  X.  Fran- 
cofurti et  Lipsiae  4 720-54  in-4°  picc. 

*  Codesta  prima  collezione  d' inediti  documenti ,  d'  ogni  gente  e 
d' ogni  età,  ne  contiene  parecchi  spettanti  ai  nostri  monarchi  e  a 
qualche  illustre  famiglia  siciliana.  Se  ne  parla  nelle  Memorie  testò 
citate,  t.  Il,  pag.  168. 

Codex  Italiae  diplomaticus,  etc.  Collegit  ac  Elencho  instruxit  lo. 
Christianus  Lunig,  voli.  IV.  Francofurti  et  Lipsiae,  1726,  in  fol. 

*  Questa  immensa  compilazione  comprende  ogni  genere  di  Diplo- 
mi, editi  ed  inediti,  emanati  da' Papi,  da' Cesari,  da' Sovrani,  giusta 
1'  ordine  doppio  e  de'  tempi  e  de'  luoghi,  essendo  classificati  secondo 
i  differenti  Stati  italiani. 

*  La  Sezione  II  del  tomo  II  è  consecrata  ai  Diplomi  riguardanti 
F  una  e  l'altra  Sicilia.  Son  tutti  CLXII,  che  cominciano  dal  1080, 
eon  un  documento  d  investitura  di  Roberto  Guiscardo  normanno, 
Duca  di  Calabria  e  di  Sicilia-,  e  forniscono  al  1720,  con  una  con- 
venzione tra  i  due  comandanti  cesareo  ed  Ispano:  sicché  questa  rac- 
colta che  toglie  le  mosse  di  là,  dove  termina  quella  del  di  Giovanni, 
può  ben  aversi  in  conto  d'  una  vera  continuazione  al  suo  Codice , 
che  qui  annettiamo. 

Io.  de  loanne,  Codex  diplomaticus  Siciliae.  Pan.  1743  fol.  *  Que- 
sto volume  comprende  500  diplomi  autentici  e  nell'appendice  altri 
20  dubbi  o  apocrifi  de'  primi  dieci  secoli  cristiani,  e  parecchie  Dis- 
sertazioni dell'  autore  sulla  fondazione,  polizia,  disciplina  delle  Chiese 
sicole. 

Secondo  il  Prospetto  (annunziato  nel  1741)  questa  grand'  Opera 
dovea  costare  di  cinque  tomi,  contenenti  le  scritture  e  gii  stromenti 
de'  secoli  appresso  :  ma  ne  fu  frastornata  la  stampa  dai  Mongitore, 
che  volle  notarvi  degli  errori  e  pregiudizi  fatti ,  'secondo  lui ,  alla 
chiesa  di  Palermo  ed  alle  glorie  di  Sicilia. 

Solo  è  rimasto  un  volume  ms.  contenente  diplomi  della  pi-ima  metà 
del  secolo  scorso,  che  serbasi  con  più  altre  scritture  dello  stesso  au- 
tore, in  questa  libreria  del  Comune.  Qq  H  52. 


42  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE — SEZ.    Iti.    FILOLOGICHE 

Ben.  Patti  et  Roccaforte,  panormit.  Observationes  sacro-hist.  crit. 
in  can.  Io.  de  Ioanne  correctiones  ad  eiusdem  Codicis  diplomatici  emen- 
dationem.  Romae  1748  in-4°.  *  Quest'  autore  avea  pure  contraddetto 
al  Di  Giovanni  con  altro  libro  intitolato  «  11  metropolitano  restituito 
alla  Sicilia  ed  a  Palermo  ».  Ivi  1745  in-4°. 

—  Lettere  apologetiche  della  città  e  chiesa  di  Palermo  nel  voler 
proibita  la  pubblicazione  del  Codice  diplomatico.  Pai.  1745  in-4°. 

Frane.  Serio  et  Mungitore,  Summorum  Ponti ficum  monumenta  Si- 
ciliani respicientia,  notis  ac  criticis  dissertationibus  illustrata,  voli.  IV 
in  fol-  *  Si  trovano  mss.  nella  libreria  del  Comune  (Qq  E  157-140). 

*  Il  I  volume  riporta  diplomi  o  lettere  pontificie  dall'  anno  198  al  582: 
il  II,  l'epistole  di  s.  Gregorio  Magno  ai  vescovi  di  Sicilia  :  il  111  va 
dal  040  al  1254  :  1'  ultimo  da  Bonifacio  IX  fino  a  Benedetto  XUI 
nel  1729.  Le  dissertazioni  sono  dieci  nel  t.  I  compiute,  e  i  soli  ti- 
toli di  esse  nel  II.  Anco  i  diplomi  altri  riportansi  per  intero,  altri 
si  citano  come  già  divolgati  in  altre  opere. 

—  Thesauri  Siculi  pars  II,  in  qua  diplomata,  privilegia,  litterae, 
aliaque  monumenta  imperatorum,  regum,  principimi ,  ducum,  ur- 
biumque,  quoquomodo  Siciliani  respicientia  exhibentur,  notis  ac  dis- 
sertationibus illustrantur,  voi.  IV,  fol.  (Qq  E  141-144).  *  Quest'opera, 
che  continua  la  precedente,  contiene  documenti  parte  inediti,  e  per 
esteso  riportati,  parte  già  editi,  e  però  citati  soltanto.  Quei  del  voi.  I 
cominciano  dall' anno  514,  e  tirano  al  1197  :  nel  II  continuano  fino 
al  1558  :  nel  III  fino  al  1710.  11  postremo  è  diviso  in  V  classi,  e 
contiene  monumenti,  1°  di  arcivescovi  e  vescovi  di  Sicilia,  2°  di  pa- 
triarchi, 5°  di  concili,  4°  d'  uomini  illustri,  5°  di  cardinali,  tutti  re- 
lativi alla  Sicilia. 

*  Questa  doppia  collezione  in  mano  di  persona  intelligente  ministra 
ricchi  materiali  alla  continuanza  del  nostro  Codice  diplomatico,  ag- 
giuntavi la  collezione  seguente,  che  pur  serbasi  ms.  nella  medesima 
biblioteca  : 

lo.  Bapt.  Carusi,  Apparatus  ad  Codicem  sacrimi  Eeclesiae  siculae. 

*  Contiene  dissertazioni  simili  a  quelle  del  di  Giovanni  ,  e  pezzi  e- 
stratti  da  diversi  autori  intorno  alle  origini ,  alla  disciplina  ,  ai  ve- 
scovi di  nostre  chiese  (  Qq  F  42). 

—  Codex  canonum  Eeclesiae  siculae,  t.  Ili,   fol.    (  Qq  F  45-44  ), 

*  Opera  divisa  in  HI  parti  :  la  I  contiene  canoni  di  concili  e  bolle 
di  papi  :  la  11,  lettere  de' papi  s.  Leone  e  s.  Gregorio  ai  vescovi  di 
Sicilia  :  la  111,  diplomi  di  pontefici  da  Gregorio  VII  fino  a  Clemen- 
te Vili.  Molti  di  essi  furon  già  inseriti  dal  Pirri  nelle  Notizie  di  varie 
Chiese  sicole. 

Diplomata,  privilegia,  fundationes,  literae,  chartae  principiai,  pon- 
tificum  aliarumque  personarum  ad  ius  et  historiam  Siciliae  perti- 
nentia,  voli.  Ili  in  fol.  (Qq  F  09-71). 


ART.    III.   DIPLOMATICA  —  §  I.  GENERALE  45 

*  Ecco  un'altra  interessante  raccolta  eompilata  nel  secolo  XVII,  e 
passata  per  le  mani  del  can.  Frane.  Tardia,  del  cav.  Greg.  Speciale^  e 
del  can.  Bald.  Palazzotto,  il  quale  donolla  alla  detta  libreria  comu- 
nale. Il  I  volume  ha  carte  dal  10-40  al  1250;  il  II  dal  1252  al  1358; 
il  111  dal  1560  al  1670  :  in  alcune  greche  v'  ha  la  versione  latina 
con  note. 

Diplomi  appartenenti  ai  Giudei  di  Sicilia.  *  Serbansi  mss.  in  detta 
libreria  (Qq  F  72),  e  credonsi  raccolti  dal  can.  di  Giovanni ,  che  li 
cita  nella  sua  Opera  dell'Ebraismo  in  Sicilia.  Pai.  1748  in-i°. 

Dom.  Schiavo,  Lettera  intorno  a  vari  punti  della  Storia  letteraria, 
diplomatica  e  liturgica  di  Sicilia.  *  Sta  nel  t.  IX  degli  Opusc.  d'au- 
tori Sic.  pag.  77,  dove  annunzia  i  Documenti  da  sé  raccolti  per  la 
continuazione  del  Codice  diplomatico. 

Frane.  Tardia,  Diplomi  vari  greci  arabi  e  latini,  tradotti  ad  illu- 
strati. *  Stanno  mss.  nella  suddetta  libreria  comunale.  Qq  E  159  lui. 

Codex  diplomatieus  Siciliae  sub  Saracenorum  imperio  ab  827  anno 
ad  1072,  nune  primum  depromptus  cura  et  studio  Airoldi  ALphmsi 
archiepiscopi  Heracleensis,  t.  I.  Pan.  1788  fol. 

Codice  diplomatico  di  Sicilia  sotto  il  governo  degli  Arabi,  pubbli- 
cato per  opera  e  studio  di  Alt.  Airoldi  arciv.  di  Eraclea,  voi.  VE 
Pai.  1789-92  in-ì°.  *  Se  genuino  fosse  tal  codice,  avremmo  in  esso 
la  continuazione  di  quello  del  di  Giovanni.  Ma  egli  è  ornai  a  tutti 
nota  la  impostura  dell'  abate  Gius.  Velia,  che  si  finse  traduttore,  e 
fu  V  inventore  di  tal  codice,  che  AL  Airoldi  prese  ad  illustrare  e  a 
pubblicare  nelle  due  lingue.  Se  non  che,  scoperta  la  fraude,  fu  so- 
spesa la  pubblicazione  della  versione  Ialina. 

Libro  del  Consiglio  di  Egitto,  tradotto  da  Gius.  Velia  ,  abate  di 
s.  Pancrazio,  e  professore  di  lingua  araba  nella  lì.  Accademia  di 
Palermo  1795  in  fol.  ed  in-i°.  *  Ecco  un  altro  codice  coniato  dalla 
stessa  mano  che  l'antecedente,  e  di  cui  parimenti  fur  intraprese  due 
edizioni  contemporanee,  1' una  col  testo  àrabo,  l'altra  della  sola  ver- 
sione. Ma  discoverta  la  finzione,  e  processatone  l'architetto  dell'una 
edizione  e  dell'altra,  non  fu  pubblicato  se  non  il  primo  volume.  Il 
processo  di  questa  causa  è  stato  diffusamente  descritto  dallo  Scinà 
nel  Prospetto  della  Storia  letteraria  di  Sicilia,  t.  Ili,  capi  IV  pa- 
gina 296-385. 

Diplomata  ad  ius  publicum  siculum,  imperantibus  Aragonensibus, 
pertincntia.  *  Furon  raccolti  da  Ros.  Gregorio,  e  pubblicali  in  fondo 
alla  sua  Biblioteca  aragonese.  Pai.  1792  fol.  tom.  II,  pag.  425.— 
E  molti  diplomi  inediti  tratti  dagli  archivii  di  Sicilia  si  trovano  nello 
sue  Considerazioni  sopra  la  Sicilia. 


44  CLASSI   IX.    MUSEOLOGIE  — SEX.  III.    FILOLOGICHE 

Vinc.  Emm.  Sergio,  Piano  del  Codice  diplomatico  del  commercio 
di  Sicilia.  Pai.  1776  in-12°.  *  Questo  piano  che  porta  in  fronte  l'ap- 
provazione del  Viceré  e  il  suffràgio  delle  Accademie,  a  cui  l'autore 
apparteneva,  ci  annunzia  che  la  grand'  opera  dovea  costare  di  VI 
volumi  in  folio  :  ma  essa  per  isciagura  non  venne  a  luce. 

Mario  Musumeci,  Dell'antico  uso  di  diverse  specie  di  carta  e  del 
magistero  di  fabbricarla.  Cat.  1829  in-8°.  *  Riponghiamo  qui  que- 
st'opera per  ragion  della  materia,  onde  formavansi  i  diplomi  :  un 
estratto  di  essa,  dato  dal  Giornale  di  Pisa,  è  stato  trascritto  nel 
nostro  di  Scienze  lettere  ed  arti,  t.  XXIX,  n.  85,  pag.  72. 

*  Infiniti  altri  diplomi  si  trovano  nel  Codice  ecclesiastico  sicolo , 
compilato  per  Andrea  Gallo,  di  cui  appresso  diremo  ;  ed  in  gran 
parte  nelle  nostre  Istorie  così  generali,  come  particolari ,  da  noi  a 
suo  luogo  rappresentate. 

*  Poiché  i  diplomi  d'  ordinario  serbansi  negli  archivi ,  non  saia 
fuor  di  luogo  accennar  qui  qualche  scrittura  sulla  loro  islituzione. 

Lion.  Vigo,  Degli  Archivi  di  Napoli  e  di  Sicilia.  Pai.  1847  in-8*, 
estratto  dal  giornale  la  Falce,  Anno  III  n.  52-54  in-4°,  pag.  26,  54,  41. 

*  Degli  Archivi  napoletani  discorre  Ant.  Spinelli,  direttore  del 
grande  Archivio  del  regno,  in  un  Ragionamento  stampato  a  Napoli, 
1845  in-8°. 

Frane,  di  Paola  Bertucci,  Discorso  sull'  importanza  degli  Archivi 
provinciali  in  Sicilia.  Cat.  1847  in-8«. 

—  Sul  discorso  del  prof.  Gius.  Genovesi  intorno  allo  studio  della 
paleografia.  Ivi  1850  in-8°.  *  Questo  discorso  fu  recitato  nella  inau- 
gurazione della  cattedra  aperta  a  Napoli  nel  Grande  Archivio  del  regno. 

§    li.    DIPLOMI    PARTICOLARI 

I.  Palermo 

Mieli,  de  Vìo,  Urbis  panormit.  Privilegia,  per  instrumenta  varia 
Siciliae  a  regibus  sive  proregibus  collata.  Pan.  1706  in  fol. 

Ant.  Mongitoris,  Monumenta  historica  sacrae  domus  Mansionis  ss. 
Trinità lis  militaris  ordinis  Theutonicorum.  Pan.  1721  in  fol. 

—  Bullae,  privilegia  et  instrumenta  panorm.  metrop.  Ecclesiae,  no- 
tis  illustrata.  Ibi  1754  fol. 

Appendice  all'  opera  del  Mongitore  «  Bullae,  privilegia  ole.  »  in- 
sci ita  da  Gius.  Caruso  nel  voi.  II  della  Biblioteca  sacra.  Pai.  1831 
in-8%  pag.   ì(). 


ART.  111.  DIPLOMATICA  —  §  II.  PARTICOLARE  45 

*  Più  altri  diplomi  spettanti  al  duomo  di  Palermo  riporta  il  p.  Gio. 
M-  Amalo  ne'  libri  XIII   a  De  principe  tempio  panorm.  1728  in  fol. 

Giamo,  la  Rosa,  Scritture  pel  capitolo  della  cattedrale  di  Palermo. 
*  Serbansi  nella  libreria  del  Comune  (Qq  E  445),  eltre  le  tante  che 
stanno  neir  archivio  capitolare,  e  nella  cancelleria  arcivescovale. 

Frane.  Tardia,  Diplomi  greci  ed  arabici  della  cappella  del  regio 
palazzo.  *  Mss.  nella  libreria  suddetta  (Qq  E  170).  Alcuni  di  essi 
diplomi  fur  pubblicati  da'  seguenti  autori. 

Steph.  di  Chiara,  De  capella  regis  Siciliae.  Pan.  1843  in  fol.  *  Quivi 
riportansi  i  tanti  diplomi  regi  e  pontifici  concernenti  i  privilegi  e  le 
preminenze  della  R.  Cappella  palatina. 

Salv.  Morso,  Diplomi  greci  riguardanti  la  sua  Descrizione  di  Pa- 
lermo antico.  *  Sono  46  di  numero  con  versione  e  note,  e  leggonsi 
in  fondo  alla  sua  opera  riveduta  ed  ampliata  a  Pai.  1827  in  -8°.  *  Mol- 
tissimi altri  Diplomi  greci  e  latini  spettanti  a  varie  chiese  stanno  mss. 
nella  libreria  del  Comune  (Qq  E  172  n.  16-22). 

Tabularium  regiae  ac  imperialis  capellae  collegiatae  divi  Petri  in 
regio  panormitano  palatio,  Ferdinandi  li  regis  iussu  editum,  ac  no- 
tis  illustratimi.  Pan.  1835  in  fol.  *  Di  questi  diplomi,  che  serbansi 
nell'archivio  della  R.  Cappella  palatina,  ne  fu  raccoglitore  ed  illustra- 
tore il  beneficiale  di  essa  Luigi  Garofalo,  che  riportonne  quei  di  mag- 
giore importanza,  e  sono  capitoli,  lettere,  editti,  stromenti  di  vario 
argomento,  per  ordine  di  tempi  dal  1048  al  1850. 

Appendi*  ad  Tabularium  R.  ac  I.  Capellae,  curis  Nic  Bnscemi. 
Pan.  1833  in  fol.  *  Vi  si  aggiungono  altri  diplomi  antichi  ed  altri 
posteriori  alla  edizione  del  Tabulano.  Lo  stesso  Buscemi  poi  divulgò 
la  seguente 

Lettera  bibliografica  al  sac.  Gasp.  Rossi  sopra  i  privilegi  di  Pa- 
lermo ms.  ed  altri  codici  ecc.  nel  t.  XL111  del  Giorn.  di  scienze  ecc. 
n.  128,  p.  428. 

Vino.  Mortillaro,  Lettera  al  p.  d.  Giamb.  Tarallo  cassinese  intor- 
no al  Tabulano  della  chiesa  palatina.  Pai.  1836in-8°;  e  nel  voi.  I. 
Pai.  4843  in-i°,  pag.  99  e  seg.  delle  sue  Opere.  *  Quest'  è  una 
censura  delle  mende  corse  in  quella  edizione,  e  una  risposta  ad  altra 
Lettera  dello  stesso  Garofalo,  diretta  già  allo  stesso  Tarallo  contra 
un'  anteriore  censura  del  Mortillaro,  il  quale  ancor  la  riporta  in  fondo 
a  questa  sua  lettera,  insieme  alla  contrarrisposta  da  lui  criticata. 
Critica  somigliante  del  medesimo  leggesi  nel  t.  L1I  del  Giornale  di 
scienze  ecc.  da  essolui  diretto,  n.  155,  p.  144. 


46  CL.4S&E    IX..  ARCHEOLOGIE  —  SEX.  III.    FILOLOGICHE 

—  Catalogo  ragionato  de'  diplomi  esistenti  nel  Tabulario  della  cat- 
tedrale di  Palermo,  da  lui  coordinali  per  ordine  del  Governo.  Ivi  1S42 
in-S\  *  Questo  catalogo  fu  estratto  dal  Giornale  di  scienze  ecc.  dal 
t.  LXXV  num.  224,  sino  al  t.  LXXIX  n.  237,  e  riprodotto  con  cor- 
rezioni ed  aggiunte  nel  voi.  I  delle  sue  Opere.  Pai.  1845  in-4°.  Sono 
200  i  diplomi  da  lui  noverati,  come  ivi  esistenti,  ed  altri  100  ne 
ricorda  neh"  Appendice,  de'  quali  altri  sono  inediti  ed  altri  più  non 
esistono. 

—  Lettera  all' ab.  Paolo  Vagliasindi  su  la  Carta  più  antica  fra  le 
diplomatiche  di  Sicilia  de'  tempi  normanni.  *  È  la  prima  delle  com- 
prese nel  voi.  IV  delle  sue  Opere,  Pai.  1848  in-4°. 

Paolo  Vagliasindi  abbate  basiliano,  Osservazioni  alla  detta  Carta. 
Nella  Falce,  anno  III,  n.  65,  pag.  129. 

Giacinto  Agnello,  Notizie  intorno  ad  un  codice  dell'  epoca  sveva-ara- 
gonese  della  biblioteca  del  principe  di  Fitalia.  Pai.  1832  in-4°.  *  Con- 
tiene bolle  di  Papi,  diplomi,  circolari,  ordinanze,  lettere  di  Principi 
e  di  Ministri,  ecc.  Vedi  voi  I,  pag.  300. 

II.  Messiiia 

Gius.  Vinci,  Documenti  dell'  insigne  collegiata  di  s.  Maria  del  Graf- 
feo,  detta  la  Cattolica  di  Messina.  Ivi,  1736  in-4°. 

Salv.  Morso,  Ventidue  diplomi  greci  con  la  versione  latina,  per- 
tinenti alla  chiesa  di  Messina  (Qq  E  172  n.  22).  *  Serbansi  mss.  con 
altri  raccolti  da  Frane.  Tardia  (Qq  E  173  F  143)  nella  libreria  co- 
munale. Quivi  pur  trovansi  molti  diplomi  delle  abbadie  di  s.  Gre^o 
rio  di  Messina,  e  di  s.  Filippo  di  Fragalà,  greci  tradotti  da  ess<» 
Tardia,  e  da  Frane.  Serio  (Qq  F  142  144). 

III.  Monreale 

Sommario  de'  privilegi  dell'arcivescovado  di  Monreale  per  ordine 
di  anni,  con  le  dichiarazioni  di  Gio.  Luigi  Lello.  Roma    13UG  in-ì'. 

Privilegi  e  bolle  della  metropolitana  chiesa  e  monastero  di  Monreale. 
*  Pubblicate  colle  Notizie  dello  stato  antico  e  presente  di  delta  ch'u- 
sa, da  Mich.  del  Giudice  Pai.  1702  fol. 

Elenco  de'  diplomi,  bolle  e  pergamene  de!  duomo  di  Monreale,  or- 
dinato   dairabb.  cassinesc    don    Giambi    Tarullo.  *    È    inserito    nei 
voli.  XLVl-VIll  del  Giornale  di  scienze  ecc.  1  diplomi  greci  ed  ara 
bi  sono  stali  in  latino  traslati  da  M.  Crispi  e  dal  prof.  Caruso. 


ART.    TU.    DIPLOMATICA  —  §    If.    PARTICOLARE  47 

Catalogo  de'  codici  della  Biblioteca  de'  pp.  Benedettini  di  Monreale, 
compilato  dallo  stesso  Tarullo,  Pai.  1835  in-8°,  e  nel  voi.  LV  di  detto 
Giornale,  n.  165,  p.  252. 

IV.  Catania 

lo.  Bapt.  de  Grossis,  Monumenta  recondita  ecclesiae  eatanensis, 
Riportali  si  nella  sua  «  Catana  sacra  ».  Ibi  1654  fol. 

Viti  Coco,  Gollectio  monumentorum  ad  tuencla  ecclesiae  catanensis 
iura.  Pan.  4776  fol. 

—  Leges  a  Ferdinando  111  latae  prò  catanensi  gymnasio ,  quibus 
adiiciuntur  superiorum  regum  monumenta.  Catanae  1780  Ibi. 

V.  Altrove 

Monumenti  inediti  della  città  di  s.  Filippo  d'  Argira.  *  Riportatisi 
nella  Storia  di  essa  da  Bonav.  Attardi.  Pai.  1742  in-4°. 

Raccolta  di  diplomi  ed  altri  documenti  relativi  al  vescovado  di  Troi 
na,  eretto  da'  Normanni.  *  Sta  in  calce  alle  Memorie  di  detta  città 
descritte  da  Frane.  Bonanno.  Catania   1789  fol. 

*  I  diplomi  spettanti  ad  altre  chiese  e  città  di  Sicilia  si  trovano 
d'  ordinario  nelle  rispettive  loro  istorie,  più  innanzi  commemorate. 

ARTICOLO    IV.    MANOSCRITTI 

Avvegnaché  per  tutto  il  corso  di  questa  nostra  Bibliografia  fossi- 
mo andati  inserendo,  e  seguirem  tuttavia  a  frapporre  tra  le  opere 
pubblicate,  non  poche  tuttor  mss.  per  compimento  delle  trattate  ma- 
terie :  qui  nondimeno  ci  giova  darne  appositamente  un  distinto  rag- 
guaglio, come  di  un  ramo  non  ultimo  di  nostra  Storia  letteraria. 

Sciagura  non  lieve  per  la  storia,  per  la  diplomatica,  per  l'antiqua- 
ria, per  la  letteratura  siciliana,  ella  è  stata  l'essere  una  infinità 
d'opere  ragguardevoli  in  ogni  genere  e  d' ogni  argomento,  meritevo- 
lissime della  pubblica  luce,  rimaste  nel  buio  degli  archivi  o  nella 
polve  delle  biblioteche.  Moltissime  più  non  esistono  per  incuria  degli 
eredi-,  altre  giacqner  sepolte  tra  le  rovine  de'  tremuoti;  altre  incenerite 
da  fortuiti  incendi-,  altre  disperse  per  incursione  di  barbari*,  altre 
carpite  da  mani  furtive-,  altre  finalmente  uscite  di  patria,  e  tradotte 
a  contrade  straniere. 

Di  tante  perdite,  di  tanti  eccidi,  di  smarrimenti  d'opere  così  pre- 
ziose, amari  lamenti  fanno  e  il  Gaetani  e  il  Pirro  e  Y  Amico  e  quan- 
t'  altri  abbiamo  raccoglitori  delle  prische  nostre  memorie.  Il  Ragusa 
e  '1  Mongitore,  nelle  Sicole  loro  Biblioteche,  ci  han  tramandato  con 
diligenza  squisita  gli  elenchi,  non  pur  delle  opere  messe  a    luce  da 


4$  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    III.    FILOLOGICHE 

ciascuno  scrittore,  ma  di  quelle  altresì  che  stavan  preparate  alla 
stampa,  e  per  morte  o  per  altro  si  lasciarono  inedite.  Essi  amendue 
avean  raccolti  a  gran  copia  di  tali  manoscritti,  che  poi  passarono 
alle  due  pubbliche  librerie  del  Collegio  massimo  e  del  Comune  di 
Palermo. 

§.    I.    DELLA    BIBLIOTECA    REALE 

La  prima  di  queste  due  Biblioteche,  dopo  la  estinzione  della  Com- 
pagnia, avvenuta  nel  1767  in  Sicilia,  fu  da  re  Ferdinando  III  ren- 
duta  pubblica  e  denominata  Reale.  Restituita,  nel  1803,  alla  rediviva 
Compagnia,  e  commessane  a  noi  la  prefettura,  curavamo  innanzi 
tratto  la  compilazione  d'  un  indice  doppio  de'  mss.  ivi  esistenti-,  V  uno 
cioè  de'  più  antichi,  i'  altro  de'  più  recenti.  Ecco  però  un  sunto  dei 
codici  più  pregevoli,  che  giova  dar  a  notizia  degli  studiosi.  Li  ri- 
partiamo in  due  classi*,  all'  una  diamo  i  dettati  in  esotiche  lingue  , 
all'  altra  i  descritti  in  latino  o  in  volgare. 

I.    CODICI    D'IDIOMI    STRANIERI 

Ve  n'  ha  in  ebraico,  greco,  etiopico,  arabico,  turchesco,  maurita- 
no,  armeno,  illirico,  francese,  castigliano,  portoghese,  e  cinese. 

In  ebreo,  sol  avvi  la  Cantica  di  Salomone,  di  bei  caratteri  tondi 
e  in  ampia  pergamena. 

In  greco,  le  Òdi  d' Anacreonte,  l'Epistole  tribuite  a  Falaride  e  a 
vari  antichi  filosofi-  le  gramaliche  di  Emm.  Grisolora  e  di  Costan- 
tino Sofia;  di  questo  inoltre  una  retorica,  una  logica,  un'aritmeti- 
ca, una  centuria  di  sentenze  morali. 

In  greco  altresì  le  Omelie  di  Basilio  Magno,  di  Gregorio  Nazianze- 
no,  del  Nisseno,  di  Gio.  Grisostomo,  e  di  questo  pure  la  Liturgia  : 
quelle  ancora  di  Teofane  Cerameo,  arcivescovo  di  Taormina  sopra  i 
santi  Evangeli,  che  poi  furon  tradotte  e  pubblicate  a  Parigi  dal  p. 
Frane.  Scorso. 

In  greco  parimente  il  Panegirico  di  Gregorio  taumaturgo  in  laude 
d'Origene;  un'  Orazione  di  s.  Pietro  antico  vescovo  d'  Argo  sulla  Con- 
cezion  della  Vergine;  gli  Opuscoli  di  s.  Efrem;  l'Enchiridio  ascetico 
d'incerto  autorp;  le  Vite  di  vari  Santi  siciliani;  e  in  fine  un'Arte 
retorica  e  lucubrazioni  accademiche  del  p.  Andrea  Perzivale. 

In  greco  volgare,  il  Parthenophilos,  o  sia  sul  culto  della  B.  V. , 
opera  del  p.  Stanislao  Chio. 

In  etiopico,  v'ha  l'alfabeto  di  quest'idioma. 

In  arabo  una  ventina  di  codici  intorno  il  culto  del  sommo  Iddio, 
le  laudi  del  profeta  Maometto,  un'epitome  del  suo  Corano;  parec- 
chie istorie  originali,  e  versioni  parecchie  d'opere  ascetiche,  oltre 
a  qualche  gramatica  di  questa  lingua. 

In  turcico  idioma  (  eh'  è  un  dialetto  dell'arabo,  che  si  usa  in  Tur- 
chia ),  oltre  V  Alcorano,  alquanti  manuali  di  preghiere,  e  la  legge 
civile  di  quella  gente. 


ART.    IV.    MANOSCRITTI  —  §   1.    BIBL.    REALE  49 

In  moresco  (altro  dialetto  arabico,  che  parlasi  in  Mauritania)  al- 
quanti capi  di  detto  Corano,  ed  alcune  istorie  del  suo  autore  Mao- 
metto. 

In  armeno,  gli  Esercizi  di  s.  Ignazio,  tradotti  dal  p.  Ign.  Fede- 
rici, e  certe  forme  di  dire  sposte  a  dialogo  per  gli  studiosi. 

In  illirico,  un  Direttorio  de'  confessori  e  de'  penitenti,  impresso  pei 
tipi  di  Propaganda. 

In  francese,  Considerazioni  per  un  ritiramento  di  dieci  giorni. 

In  ispano,  Itinerario  della  perfezione  cristiana,  d'Antonio  Cordeses: 
Epitome  delle  storie  di  Biscaglia,  di  Ant.  Navarro:  Origine  de'  prin- 
cipati del  mondo,  di  Ferdinando  Dispeco. 

In  lusitano,  Gramatica  della  lingua  più  usitata  nel  Brasile ,  del 
yen.  Gius.  Anchieta,  primo  apostolo  di  quella  gente. 

In  cinese  finalmente  serbansi  tra'  manoscritti  cinque  volumi  im- 
pressi a  carattere  e  carta  di  seta,  con  rami  ed  incisioni  proprie  di 
quella  originale  nazione. 

Il  primo  volume  comprende  la  Vita  di  Cristo  figurata  :  due  altri 
sono  la  k  Sapienza  cinese  e  la  Scienza  politico-morale  della  Cina  » 
del  p.  Prospero  lntorcetta  ,  gesuita  siciliano  :  i  due  ultimi  vertono 
sulle  note  controversie  de'  riti  cinesi,  che  tanto  rumore  menarono 
per  tutta  Europa. 

La  più  parte  di  codeste  straniere  produzioni  son  opera  de'  nostri 
missionari,  che  con  esse  intendeano  alla  istruzione  de'  popoli  al  loro 
zelo  affidati. 

II.   CODICI   DI   LINGUE   NOSTRALI 

Ripongo  in  questa  categoria  i  descritti  in  latina  o  volgare  favella: 
ma  perciocché  questi  montano  a  più  centinaia  ,  in  questo  saggio  ci 
fia  più  mestieri  di  scelta.  Terrem  dunque  sol  conto  di  quelli  che  so- 
no o  d'  autori  o  di  materie  sicole,  lasciando  da  canto  i  tanti  più  d'ar- 
gomenti o  di  scrittori  stranieri.  A  far  presto,  seguiremo  V  ordine  al- 
fabetico, estratto  dall'  Indice  che  ne  dettammo. 

Nel  volume  ms.  dell'  «Accademia  Partenia  »  abbiamo  inserito  due 
nostri  discorsi-,  1'  uno  de'  quali  vi  ragguaglia  de'  mss.  antichi,  1'  altro 
de'  più  recenti. 

Abela  Melchiore,  Ragioni  a  prò  della  giuridizione  vescovile  del  re- 
gno di  Sicilia. 

Aegydii  panormitani  Opuscula. 

Alberti  Doni.  Stan.  Tesoro  di  lingua  toscana. 

Allegationes  iuris  ecclesiastici  siculi. 

Amico  Ant.  De  servato  apud  Beneventanos  apostoli  Bartholomaei 
corpore. 

Andrea  Pietro,  Maniscalcheria. 

Ansatone  Frane.  Vita,  martirio,  e  traslazione  di  s.  Agata  in  ottava 
rima  siciliana. 

8 


50  CLASSE   IX.    APCIIE0L0GIE — SEZ.    UT.    FILOLOGICHE 

Artale  Caroli,  Collodio  allegatiònum,  ncc  non  dccisionum  regni  Si- 
ciliae de  rebus  eeclesiasticis. 

Atti  e  memorie  dell'  Accademia  Partcnia  e  della  Luigina  ,  fondate 
da  noi  in  questo  Collegio  massimo  d.  C.  d.  G. 

Auria  Yinc.  Storie  di  Palermo  e  di  Sicilia-,  e  scritture  sull'  inven- 
zione di  s.  Rosalia. 

Bandi  de'  Viceré  e  del  Senato  di  Palermo. 

Barberii  Io.  Lucae,  Hegium  Capibrevium,  sive  marchionatuum,  eo- 
mitatuum,  feudatariorum,  aliarumque  notitiarum  regni  Siciliae  ultra 
pharum,  ab  anno  1106  usque  ad  1553. 

—  Capibrevium  ecclesiasticorum  Siciliae. 

—  Capibrevium  feudorum  Valiis  Mazariae  — Vallis  Seti—  Vallis  N;> 
morum,  voli.  III. 

Bazan  Ferd.  arciv.  di  Palermo,  Varie  istruzioni  sopra  diverse  ma- 
terie. 

Belli  Paoli,  Encomiastes  marianus. 

Bernardini  Senensis,  Opuscula  sicule  versa. 

Biglietti  ed  ordini  regii  e  viceregii. 

Bilancio  reale  ed  effettivo  del  real  Patrimonio  di  Sicilia  nel  1770. 

Bonadies  Felix,  De  monarchia  Siciliae. 

Caietani  Octavii,  Isagoge  ad  historiam  siculam,  et  Vitae  SS.  Sicu- 
lorum.  *  Sono  gli  autografi  delle  due  opere  già  stampate. 
Camilliani  Camillo,  Descrizione  di  tutte  le  marine  di  Sicilia. 
Campis  Pietro,  Storia  di  Lipari. 
Canzoni  siciliane  di  vari,  voli.  VI. 
Capitoli  del  Collegio  degli  speziali. 

—  Del  Seminario  de'  dispersi  in  Palermo. 

Capitula  canonicorum  pan.  eccles.  facta  et  iurata  die  U  mar- 
ti? 1422,  t.  .  ,.    ., 

Cai-avita,  Compendio  degli  statuti  della   religione  gerosolimitana. 

Carrera  Frane.  Gli  atleti  della  chiesa  di  Sicilia,  o  sia  i  suoi  Santi. 

Carrera  Petri,  Ànimadvcrsiones  in  èpistolam  Theodosii  monachi  de 
captura  Svrac  usar  uni. 

Caruso  Giamb.  Discorso  ist.  appi,  della  Monarchia  di  Sicilia. 

Cascini  Giordano,  Memorie  spettanti  a  s.  Rosalia. 

Castelli  Gabr.  principe  di  Torremuzza,  Giornale  istorico  di  Paler- 
mo, dal  1072  al  1780. 

Chioccarclli  Barili.  De  investituris  regni  ìSeapolis. 

—  De  nuntio    apostolico  et  spoliis.  —  De  regio   capellano  maiorc. 

—  De  regio  Exequatùr^  —  De  India  in  coena  Domini.  —  De  visìtatio- 
nibus  apostolicis.  —  De  s.  Inquisitionis  officio.  —  De  ritu  magnar  Cu- 
riae.  —  De  Conservatoriis  regiis,  —  De  hospitalibus,  aliisque  pus  lo- 
cis.  —  De   remissione   clericorum.  —  Do   iriimunitatibus    clencorum, 

—  De  poriiunead  regem  spectante  in  decimis  impositis  a  rom.  Poni. 


ART.   IV.    MANOSCRITTI  —  §   1.    BIBL.    REALE  5i 

—  Tactatus  varii  etc.  etc.  *  Sono  in  tutto  una  ventina  di  volumi. 
De  Ciocchis  Io.  Angeli,  Sancta  regalis  visitatio  ecclesiarum  Siciliae, 

voli.  VI. 

#  Quest'opera  è  stata  testé  pubblicata,  per  ordine  del  Governo, 
da  Vinc.  Mortillaro  in  voli.  Ili  in-i°. 

Commentaria  variorum  in  sacram  scripturam. 

Compendio  del  Rito  di  Sicilia,  stabilito  dal  re  Alfonso. 

Conclavi  de5  Pontefici,  da  Paolo  111  ad  Alessandro  VII- 

Cutelli  Marii,  Vindiciae  Siculae  nobilitatis. 

Daidone  Agatino,  I  cinque  ordini  dell'  architettura. 
Decisioni  di  varie  cause  nel  supremo  magistrato  di  Sicilia. 
Diario  pel  contagio  di  Messina  nel  1745. 
Difesa  del  parlamento  del  1754. 

—  Per  la  capitale  Palermo  contra  le  proposte  de'  principi  Corsini 
e  Santini. 

Digiovanni  Vinc.  Palermo  ristorato,  poema. 
Digregorio  Gius.  Poesie  latine,  italiche  e  sicule. 
Dispacci  e  decreti  vari  su  cose  ecclesiastiche. 

Editti  e  lettere  pastorali  di  vescovi  ed  arcivescovi» 
Elogi  di  vari  scrittori  e  servi  di  Dio, 
Esame  de  privilegi  di  Messina. 

Fassari  Vinc.  Deiparae  Virg.  Conceptio  scholasticae  trutinae  coro- 
missa,  voli.  VII.  *  Quest'  opera  uscì  postuma  in  luce  a  Lione  4606. 

Ferruggia  Ios.  De  potestate  siculae  missionis. 

Fondazione  ed  antichità  delle  chiese  sotto  f  invocazione  di  N.  Si- 
gnora in  Sicilia. 

Fontanella  Caroli,  Allegationes  et  decisiones  variae. 

Formularium  litterarum,  quae  nomine  Senatus  scribuntur. 

Genealogia  di  famiglie  diverse. 

Giacalone  Iacopo,  L'  apogeo  di  Parnaso,  o  Poesie  di  vari   autori: 

Grimaldi  Giacinto,  Libro  di  secreti  diversi. 

Inventari  delle  torri  del  littorale  di  Sicilia. 

Istruzione  e  pratica  de'  parlamenti  di  Sicilia. 

Iura  romanae  Ecclesiae  in  regno  utriusque  Siciliae. 

Lettere  reali  dall' anno  1600  al  4700,  voli.  VII. 
Littarae  Vinc.  De  urbis  et  eccl.  pan.  primato. 
Locaselo  Frane.  Storia  delle  guerre  civili  di  Messina. 

Ven.  Maria  Crocifissa  da  Palma  ed  altre  sue  sorelle  woniali.  Me- 
morie e  lettere, 


52  CLASSE  IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    111.    FILOLOGICHE 

Massa  Gio.  Andrea,  La  Sicilia  in  prospettiva,  voli.  III.  *  Di  que- 
st' opera  venne  in  luce  solo  la  prima  parte-,  rimangono  inedite  le  se- 
guenti. 

—  Autori  antichi  siciliani.  —  Scrittori  da  leggersi  per  la  Sicilia. 
— Abbazie,  prelature,  benefici  e  titoli  nobiliari  della  Sicilia. 

—  Istoria  di  quest'  Isola,  voli.  IV. 
Menologio  della  Compagnia  di  Gesù. 

Neocastri  Barth.  Historia  Sicula. 

*  Quest'  è  V  esemplare  che  fu  pubblicato  poscia  dal  p.  Gio.  M.  A- 
matc,  e  appresso  dal  can.  Ros.  Gregorio. 
Nostradamo  Mich.  Profezie  in  versi  italiani,  centurie  X. 
Notizie  della  Camera  reginale  e  delle  terre  e  città  di  Sicilia. 

Ottave  rime  siciliane  di  vari. 

Paramo  Ludovici,  Defensio  S.  Inquisitionis  oflìcii. 

—  De  regia  monarchia  Siciliae. 

Perlongo  Ign.  Del  regio  patronato  di  Sicilia. 

Poesie  in  varie  lingue  di  vari  autori. 

Praxis  M.  R.  C.  Siciliae  in  causis  criminalibus. 

Preminenze  della  corona  di  Sicilia. 

Privilegio  di  Carlo  V  al  collegio  degli  aromatari  in  Sicilia. 

Processi  informativi  della  causa  per  la  beatificazione  del  ven.  Luigi 
la  Nuza,  voli.  V  in  fol. 

Psalmi  Davidis  et  Scripturae  Cantica,  elegiaco  Carmine  reddita  a  los, 
Scammacca. 

Ragusa  Hier.  Siciliae  Bibliotheca  recens,  cum  appendice,  voli.  Ili 
fol.  *  Di  questa  abbiam  dato  ragione  altrove:  vedi  tona.  I,  pag.  530. 

Reali  sepolcri  del  duomo  di  Palermo  illustrati. 

Relazione  del  patrimonio  di  Palermo,  degli  anni  1755-58. 

Riera  Bern.  De  regno  Siciliae  —  De  origine  haeresum. 

Risico  Silvio,  Proverbi  siciliani  e  latini. 

Romano  Giamb.  Storia  della  congiura  de'  ministri  di  Spagna  con- 
tra  la  città  di  Messina. 

Scritture  spettanti  a  cose  ecclesiastiche. 

Settimo  Girol.  marchese  di  Giarratana,  della  Sovranità  de' re  di  Si- 
cilia, indipendente  dalla  corte  romana. 

Spinae  Afranii  Siculi,  Microcosmicum. 

Spinelli  Iac.  Vita  ven.  Hieronymi  de  Panormo. 

Storie  sacre  di  Palermo,  e  profane  d'Italia. 

Strozzi  Tomm.  Controversia  sull'  Immacolata  Concezione  di  M.  V. 
voli.  II.  *  Quest'opera  fu  poi  stampata  a  Pai.  1700  in  fol. 

Tommasini  Filippo,  Ritratti  di  cento  Capitani  illustri. 


ART.    IV.    MANOSCRITTI  —  §11.  BIBL.   COMUNALE  53 

Vaccari  Ben.  Racconti  sacri  di  Santi  siciliani. 
Veneziani  Ant.  Canzoni  siciliane. 
*  Quest' è  l'autografo  che  poi  fu  messo  in  luce. 
Vite  di  vari  santi  ed  uomini  illustri  di  Sicilia. 

Xibecca  Ant.  De  regia  monarchia  Siciliae. 

§.    II.    MSS.    DELLA   BIBLIOTECA   COMUNALE 

Notizie  istoriche  di  questa  doviziosa  libreria  vi  daranno  gli  autori 
che  saremo  per  nominare  nella  Classe  X,  Sez.  II,  Art.  II,  §  I. 

Venendo  ai  preziosi  mss.  in  essa  esistenti,  il  capo  bibliotecario 
can.  Baldassare  Palazzotto  è  stato  il  primo  a  compilarne  tre  indici} 
uno  topico  dei  volumi,  altro  onomastico  degli  autori,  ed  altro  prag- 
matico delle  materie.  Essi  però  rimasero  inediti  a  solo  uso  di  quei 
custodi.  Solo  pubblicò  «  Notizie  d'  alcuni  mss.  nel  t.  LXI,  n.  182, 
pag.  192,  del  Giorn.  di  scienze  ec. 

Un  altro  prefetto  di  essa  biblioteca,  il  can.  Gaspare  Rossi  (da  noi 
lodato  a  principio  di  questo  volume  ),  giovandosi  in  parte  delle  fa- 
tiche del  suo  collega,  ma  nel  tutto  valendosi  della  vasta  sua  erudi- 
zione, ne  ha  adornato  un  nuovo  Catalogo,  che  ha  cominciato  mandar 
alle  stampe  in  due  buoni  volumi,  quante  son  le  scansie  de'  codici 
mss.  eh'  ei  prende  a  dilucidare  per  singulo,  assegnando  di  ciasche- 
duno 1'  autore,  1'  età,  il  contenuto,  la  provegnenza ,  ecc.  Ne  indica 
quali  di  essi  codici  sono  autografi  od  originali  ,  e  quali  apografi  o 
semplici  copie-,  quali  tuttavia  inediti,  e  quali  e  quando  e  dove  stam- 
pati. Addita  in  fine  altri  mss.  trattanti  la  stessa  materia. 

Questo  studiato  lavoro  serba  1'  ordine  meramente  topografico  è 
progressivo  dei  libri  :  ma  in  fondo  al  secondo  volume  annette  due 
alfabeti,  degli  autori  l'uno,  l'altro  degli  argomenti. 

Giovandoci  noi  delle  dotte  fatiche  dell'uno  e  dell'altro  biblioteca- 
rio, ne  diamo  qui  un  estratto,  che  in  due  serie  compartiamo,  nove- 
rando nell'una  gli  scritti  di  argomento  siciliano,  nell'altra  quelli  di 
materie  eterogenee  :  con  che  riputiamo  di  far  cosa  grata  ai  lettori, 
e  agevolare  gli  studi  bibliografici  indicandone  anche  il  sito. 


M  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  — SFZ.    III.    FILOLOGICHE 

IMDICB    I. 

SCRITTI   DI   COSE    SICILIANE 

Adria  Io.  Iac.  De  valle  Mazariae,  de  Siciliae  laudibus ,  de  Viri» 
illustribus.  Qq  C  85. 

Agostino  (d')  Greg.  Discorso  sulla  divisione  del  regno  pretesa  da 
Messina.  D  80. 

Airoldi  Alfonso,  Dissertazioni  sulla  storia  antica  di  Sicilia.  G  75. 

Alessi  Gaet  Diario  dal  1789  al  1819.  B  7.  «  È  una  continuazione 
di  quello  del  Yillabianca. 

—  Raccolta  di  vari  aneddoti  siciliani.  II  45,  44. 

Àllegranza  Gius.  Osservazioni  antiquarie  critiche  e  fisiche  fatte  nel 
regno  di  Sicilia.  F  54  n.  16,  H  42. 

Allagazioni  raccolte  da  M.  Michele  Schiavo  dal  1747  al  64y 
Voi.  XXIV,  D  155-156. 

Amato  lo.  M.  Monumenta  Abbatiae  s.  Mariac  de  Crypta.  E  14. 

Amico  Ant.,  Rerum  a  Martino  Siciliae  rege  et  ab  eius  patre  ge- 
starum.  D  47  n.  11. 

Amico  Vito,  Sulla  materia  dei  fuochi  del  Mongibello.   F   6  n.  14. 

Angelo  (d'j  Giov.  Memorie  per  servire  alla  storia  profana,  ec- 
clesiastica, letteraria  di  Sicilia.  E  153-152. 

—  Addizioni  e  correzioni  da  farsi  al  Pirro  pel  monastero  di  san 
Martino.  F  148. 

—  Continuazione  al  Giornale   del  principe  di  Torrcmuzza.  E  149. 

—  Stato  della  Sicilia  al  tempo  del  dominio  de'  Romani,  cavato  dalle 
Verrine  di  Cicerone.  F  208  n.  25. 

Auria  Vinc.  Itinerario  marittimo  della  Sicilia,  cavato  da  Tolom- 
meo,  Goltzio,  Oliverio  e  altri  antichi.  A  5. 

—  Diario  di  Palermo  ,  degli  anni  1647-48.  A  6-8.  —  Altro  dal 
1408  al  1596  C  2.— Altro  dal  K>28  al  1679.  C  6i,  65. 

—  Uomini  illustri  di  Sicilia  dell'epoche  greca,  romana  e  bizanti- 
na. A  11. —  Miscellanee  diverse.  A  16,  B  5,  C  1  16.  —Croniche 
di  varie  cose  di  Sicilia  C  28.  —Descrizione  del  littoralc  di  Sicilia, 
C  46. 

—  Catalogo  de'  titoli  del  regno  di  Sicilia  e  di  quei  che  interven- 
gono nel  parlamento,  C  21.  —  Famiglie  siciliane  antiche  nobili,  e- 
stratte  dalla  R.  Zecca  di  Napoli.  A  22. 

—  Storia  varia  di  Palermo.  G  14,  15,  80,  85.  —  Teatro  dei  let- 
terati palermitani.  D  19.  —  Memorie  dei  Santi  palermitani.  C  25, 
59,  62. 

—  Discorsi  storici  sopra  Palermo.  C  54.  —  Opuscoli  vari  contro 
Messina.  C  25  27,  D  42. 

—  Arcadia  siciliana,  o  delle  antiche  favole  di  Sicilia  secondo  i  piti 
celebri  poeti.  D  81,  n.  2. 


ART.  IV.  MANOSCRITTI  —  §  II.    B1BL.   COMUNALE  QJ 

— -  Notizie  sul  monacato  di  S.  Rosalia.  Qq  C  5.— Altre  sulla  patria 
di  S.  Agata.  F  13.  —  Apologia  di  diversi  Santi  palermitani.  C  25. 

—  Notizie  di  Modica,  Mineo,  Piazza  ,  Mazzata  ,  Solunto ,  Iccara  , 
Erice,  ecc.G  16  50  51.  —  Vocabolario  siciliano  ed   italiano.   A   20. 

Avolio  (Frane,  di  Paola),  Memorie  intorno  all'  antica  carta  del  pa- 
piro siracusano  rinnovata  dal  cav.  Sav.  Landolina.  E  177  n.  1,  H  52. 

Barberi  Lucae,  Capibrevium  ecelesiarum  Siciliae ,  voli.  XXVII. 
H  68-94. 

Baronio  e  Manfredi  Frane.  Palermo  glorioso,  Vite  de'  suoi  santi 
e  beati.  C  52. 

Battaglia  Giamb.  Uffìzi  vendibili  della  Sicilia  per  conto  della  R. 
Corte  :  "relazione  scritta  nel  1680.  1  D  57. 

Bianco  (lo)  Gius.  Avvenimenti  di  Palermo  dal  1820  al  4856. 
F  162-166. 

Benesio  Biadetti  (  cioè  p.  Biagio  di  Benedetto  )  Fontaneo,  otvero 
Descrizione  della  fontana  del  pretore  ecc.  C  45. 

Bologna  Bald.  Geremoniale  della  città  di  Palermo.  D  45. 

Blasi  (Salv.  M.  di)  Vita  di  se  stesso.  H  119. 

Bono  (del)  Ant.  Ritus  M.  R.  Curiae.  F  54. 

Cafora  Ant.  Gius.  Memoria  sulla  fondazione  ed  azienda  dello  Spe- 
dale grande,  scritta  nel  1701.  Qq  D  187. 

Cali  Agost.  Introito  ed  esito  del  R.  Patrimonio  di  Sicilia,  e  della 
sua  origine-,  relazione  scritta  nel  1694.  D  60. 

Camilliani  Camillo,  Descrizione  del  littorale  di  Sicilia,  fatta  verso 
il  1650.  D  188,  E  27. 

Candela  Ang.  Caso  di  Sciacca.  B  11,  C  22,  D  9,  F  77. 

Candia  Dcm.  Relazione  dello  Spedale  grande.  D  50. 

Cannizzaro  Petri,  De  religione  Christiana  Pancrmi,  libri  VP,  ubi 
de  eius  ecclesiis,  monasteriis,  sanctis,  archiepiscopis  ac  viris  iilu- 
stribus.   Qq  E  56  57. 

Caruso  Frane.  Memorie  di  Pclizzi  e  di  Cammarata.  D  5. 

—  Discorsi  accademici  sub"  antica  Sicilia.  F  47. 

Caruso  Io.  Bapt.  Apparatus  ad  codicem  ecclesiae  Siculae.  F  42. 
—  Codex  Canonum  ecclesiae  siculae,  tom.  Ili,  in  voi.  11.  F  45  44. 

—  Historia  litteraria  Sicula,  sive  Bibliotheca  Ant.  Mongitore  or- 
dine chronologico  disposita  ac  divisa  in  tres  partes.  F  48-49. 

—  Discorso"  storico  della  monarchia  di  Sicilia.  G.  25. 

Castelli  Gabriello,  principe  di  Torremuzza,  Giornale  storico  di  Pa- 
lermo dal  1072  al  1791,  H  2.  —  Suo  carteggio  con  molti  eruditi 
nazionali  e  stranieri.  E  156, 

Cataloghi  di  capitani,  pretori,  baioli,  giurati,  viceré  e  presidenti 
del  regno  dal   1500  al  1700,  compilati  da  vari  in  molti  volumi. 

Cava  (della)  Sam.  Discorso  sulla  oscillazione  del  campanile  di  Mar- 
sala. F  6  n.  15. 

Ciocchis  (de)  Io.  Angeli,  Sacrae  R.  Visitationis  ecclesiarum  Si- 
ciliae, voi.  III.  G  14.  *  Quest'  opera  fu  poi  pubblicata  nel  1856. 


56  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE —  SEZ.    III.   FILOLOGICHE 

Cisneros  (de)  Pietro,  Relazione  del  governo  di  Sicilia,  scritta  nel 
4585.  Qq  D  180. 

Collectanea  de  rebus  Siciliae  ex  Polybio,  Diodoro,  Thucidide,  Li- 
vio eie.  ab  Ànt.  Amico  collecta.  D  75. 

Condurella  Gir.  Memorie  di  Palermo  dal  1085  al  4619,  continuate 
da  Pietro  il  figlio  e  da  altri  fino  al  1756.  E  41. 

Consulte  intorno  a  materie  interessanti  per  la  città  di  Palermo  e 
per  lo  regno  di  Sicilia.  D  56. 

Corazza  FU.  Mescolanze  siciliane  voti.  CCXX.  *  Contengono  atti 
governativi  e  giudiziari,  bandi,  consulte,  ordinazioni,  istruzioni,  let- 
tere viceregie,  prammatiche,  discorsi  sopra  materie  civili,  criminali, 
ecclesiastiche,  economiche  ecc. 

Cordici  Ant.  Storia  del  monte  Erice.  D  48. 

Corvaia  Tommaso,  Descrizione  del  regno  di  Sicilia.  —  Discorsi  sul 
sito,  reggimenti,  dominanti,  tribunali  di  essa.  C  52. 

Costanzo  Saìv.  Indice  di  tutte  le  opere  edite  ed  inedite  lasciate 
da  illustri  defunti  nel  colera  del  1857.  H  52. 

Croniche  di  Sicilia  dall'anno  660  innanzi  G.  C.  sino  al  1528,  in 
dialetto  sicolo,  tratte  da  diversi  autori.  C  48  n.  1. 

ditelli  Marii,  Yindiciae  siculae  nobilitatis.  H  57.  F  240. 

Danè  Giac.  Cronica  di  Palermo  da  taglio  ad  ottobre  del  1820. 
F  162  n.  1. 

Dichiara  Stef.  Diritto  ecclesiastico  siculo.  H  155,  156. —  Miscel- 
lanee sul  Cappellano  maggiore,  H  150.  —  Cappella  palatina,  H  155. 
—  Giudice  della  monarchia,  H  152.  —  Regii  visitatori,  H  152.— 
Altre  materie  ecclesiastiche,  H  151. 

Diplomata,  privilegia,  fundationes,  litterae,  chartae  principini^,  pon- 
tifìcum,  aliarumque  personarum,  ab  anno  1040  ad  1670,  ad  ius  et 
historiam  Siciliae  pertinentia,  tom.  Ili,  in  fol.  F  69-71.  *  Questa  pre- 
ziosa raccolta,  compilata  da  vari  e  da  vari  posseduta,  può  servire  di 
continuazione  al  Codice  diplomatico   del  can.  Di  Giovanni. 

Discorsi  accademici  de'  Soci  Geniali,  degli  Ereini,  del  Buongusto, 
e  d'  altre  adunanze  letterarie  di  Palermo. 

Domenichi  Vinc.  Prima  relazione  cavata  da'  precessi  della  inven- 
zione e  miracoli  di  s.  Rosalia.  A  9. 

—  Governo  della  Sicilia,  composto  per  istruzione  del  nuovo  viceré, 
duca  di  Ossuna.  F  80  n.  7. 

Doria  card,  arciv.  di  Pai.  Lettere  sugli  abusi  della  monarchia  di 
Sicilia,  e  riposte  alle  stesse.  D  65. 

Emanuele  e  Gaetani  Frane.  M.  marchese  di  Villabianca,  Diari  pa- 
lermitani dal  1745  fino  al  1802,  anno  di  sua  morte,  voli.  XXV  io 
fol.  D  95-117.  «  Continuano  quelli  del  Mongitore. 

—  Notizie  diverse  degli  uffici,  stabilimenti,  dignità,  feste,  usanze 
di  Palermo,  e  d'altre  città,  voli.  X.  E  77  e  segg. 

—  Iscrizioni  moderne,  civiche  e  sepolcrali  delle  città  di  Sicilia  , 
voli.  X.  D  118-125  F  20  21. 


ART.    IV.    MANOSCRITTI  —  §    II.    BIBL.    COMUNALE  37 

—  Memorie  siciliane;  fabbriche  ed  edifizì  pubblici ,  baluardi,  for- 
tezze, porte  della  città  di  Palermo,  voli.  V.  Qq  D  153-163. 

—  Palermo  d'  oggi  giorno,  voli.  II.  E  91  92. 

—  Chiese  e  monumenti  sacri  di  Palermo.  D  463. 

—  Criterio  sopra  V  origine  e  discendenze  di  molte  famiglie  nobili 
di  Sicilia.  D  164. 

—  Ritratti  di  persone  celebri  in  dignità,  cioè  arcivescovi,  vescovi, 
abbati,  canonici  e  ministri  togati.  E  94  n.   1,  8,  9. 

—  De' baroni  feudatari  del  regno.  E  98,  n.  1. 

—  Delle  fiere  ossia  de' mercati  pubblici  di  Sicilia.  E  102,  n.  1. 

—  Storia  ricercata  di  Sicilia  ne'  suoi  passi  oscuri  e  più  difficili , 
voi.  111.  E  105-107. 

—  Notizie  di  varie  chiese  e  compagnie  di  Palermo.  E  108. 

—  Memorie  storico-diplomatiche  della  milizia  urbana  di  Sicilia. 
E  113,  n.  2. 

—  Cronologia  isterica  delle  famiglie  reali  di  Sicilia.  E  114,  n.  1. 

—  Delle  famiglie  magnatizie  siciliane  decorate  della  dignità  di  Grandi 
di  Spagna.  E  114,  n.  2. 

—  Appendici  varie  alla  Sicilia  nobile,  voli.  XII.  E  98,  120-130. 

—  Opuscoli  palermitani,  o  sia  raccolta  di  storie,  notizie,  memorie 
concernenti  questa  città,  voi!.  XLV1II.  E  77-124. 

*  Più  altri  suoi  scritti  andiamo  commemorando  in  più  luoghi  di 
questi  volumi. 

Federicis  (de)  Nic.  Ant.  Storia  di  Selinunte  e  di  Mazzara.  D  36. 

Fiore  (di)  Gius.  Diario  sacro  e  civile  di  Polizzi.  C  84. 

Fortunii  Hyacinthi  M.,  Aurea  concha  gemmis  ornata  a  pontifì- 
cibus,  imperatoribus,  regibus,  historicis,  cosmographis,  geographis, 
chronistis,  oratoribus,  etc.  graecis,  latinis,  italis  etc.  F  40. 

Franchis  (de)  Gir.  Privilegi  del  senato  di  Palermo.    F  36. 

—  Memoria  storico-diplomatica  sulla  milizia  urbana  di  Palermo, 
scritta  nel  1796.  E  413  n.  2,  F  36  n.  2. 

Franco  Frane.  Correzioni  e  note  all'  Inveges.  D  200  n.  1.  E  52, 
n.  1  2. 

Frangipane  Ros.  Sulle  tratte  ed  estrazioni  dei  frumenti ,  del  ta- 
bacco, d'altri  generi  di  Sicilia.  F  24  25. 

—  Sul  diritto  proibitivo  e  di  mezz'annata.  H  107. 

—  Relazione  di  tutti  gli  uffizi  vendibili.  FI  405  106. 

—  Sulle  segrezie  ed  uffici  dipendenti.  H  408. 

Garzia  Frane.  Glorie  della  insigne,  esemplare  e  fedele  città  di  Mes- 
sina. C  32. 

Giardina  Gaet.  Discorso  contra  Messina.  C  92.  —  Discorsi  acca- 
demici detti  nell'adunanza  de' Geniali  da  lui  fondata.  E  32. 

Gioeni  Frane.  Discorso  sul  regno  di  Sicilia  e  sue  città,  prelazie  , 
principi,  uffici  e  tribunali.  C  7. 

Giovanni  (di)  Giov.  Opere  diverse  e  miscellanee  sicole.H  126-129. 

9 


58  CLASSE    IX.    ARCHEOLOGIE  SEZ.    III.    FILOLOGICHE 

—  Storia  di  Taormina.  Qq  H  1-26,  127,  129.— Vita  di  s.  Panteno. 
E  22. 

Giovanni  (di)  Vinc,  Palermo  ristorato,  poema.  E  58-59. 
Giudice  (del)  Mich.  abbate  cassinese,  Sopra  certe  produzioni  na- 
turali della  Sicilia.  F  81  n.  26-29. 

—  Idea  della  Sicilia  illustrata,  sua  storia  ordinata  in  sene  cro- 
nologica. F  35  n.  7. 

Grandis  (de)  Bart.  Descrizione  della  Sicilia-,  sue  citta,  abitanti,  uo- 
mini illustri,  imprese  militari,  ec.  in  latino.  C  13. 

Gregorio  Ros.  Miscellanea  ad  historiam  siculam  pcrtinentia.  E  57. 

—  Gonsuetudines  diversarum  Siciliae  civitatum.  F  55. 

—  Excerpta  ex  variis  rerum  sieularum  scriptoribus.  F  56. 

—  Rappresentanze,  Memorie,  Erudizioni  diverse.  F  57. 

Imperatore  Caesaris,  Repertorium  actorum  omnium  consorvatormn 
in  archivio  Iuratorum  Panormi  ab  anno  1411  ad  1525.  D  41. 

Littara  Vinc.  De  urbis  et  ecclesiae  pan.  primatu.  D  52  66  67. 

Lo  Bianco  Gius.  Avvenimenti  della  città  di  Palermo  dal  1820  al  42, 
voli.  V  in  fol.  F  162-166. 

Longo  Giac,  Compendio  delle  leggi  municipali  del  regno,  h  b7 
ti,  17,  H  49.  ■      ■  , 

*  Compendia  il  primo  volume  delle  nostre  Prammatiche  :  il  secondo 
fu  compendiato  dal  Quingles  infrascritto. 

Lucretto  Cesare,  Catalogo  dei  privilegi  di  Palermo.  C  SI,  D  lbJ. 

Manganante  Onofrio,  Notizie  diverse  sulla  storia  sacra  di  Paler- 
mo. D  7-17.  .      .  .     .    ' 

—  Iscrizioni  sepolcrali  di  Palermo.  C  49.  —  Altre  iscrizioni  den- 
tro e  fuori  Palermo.  D.  8.  —  Reggenti  siciliani  nel  supremo  Con- 
siglio d'Italia  dal  1525  al  1680.  E  45.  —  Sacro  Teatro  palermitano, 
o  'Storia  delle  chiese  e  degli  arcivescovi  di  questa  città.   D  11-15. 

—  Notizie  degli  arcivescovi,  \icarì  generali,  capitolo  e  canonici  di 
Pai.  dal  1553  al  1695.  D  2. 

Marchese  Andrea,  Istruzione  e  pratica  del  parlamento  di  Sicilia. 
D  40. 

—  Nota  sopra  la  formazione  dei  parlamenti.  E  2o  ri.  4. 
Marchese  Frane.  Praxis  ecclesiastica  pan.  curiae.^E  60. 

—  Additioues  ad  Pirrum  de  ecclesia  panorm.  F  58. 

Martines  M.  Ant.  De  sita  Siedine  et  insularum  adiaccntium  li- 
bri 111.  F  10. 

Martines  Giov.  Relazione  de' feudi  data  al  re  Martino.  D  XX. 

Masbel  Beni.  Epitome  cronologica  delle  cose  di  Sicilia  dal  1  -i-u* 
al  79,  in  castigliano.  E  21. 

Mava  Frane.  Ambrogio,  La  Sicilia  passeggiata.  D  87. 

—  Relazione  della  peste  di  Palermo  nel   16-'».  C  53. 
Monarchia  di  Sicilia:  dócumèrnl;  ragguagli  ,  controversie  ,  unpu 

gna/.ioni  e  difese  di  essa,  in  molli  volumi. 


ART.  IV.  MANOSCRITTI  —  §  II.  B1BL.    COMUNALE  59 

Mongitore  Ant.  Diari  diversi  dal  1561  al  1745,  anno  di  sua  mor- 
te* Qq  C  65-70. 

—  Effemeridi  palermitane.  C  99  n.  4.  —  Museo  palermitano.  D  1* 
*4  Vite  dei  venerabili  palermitani.  G  57-61. —  Notizie  della  cattedrale 
di  Palermo.  E  5. 

—  Storia  cronologica  degli  arcivescovi  di  Palermo.  D  5  6.  —  Me* 
morie  de'  ciantri,  dignità  e  canonici  della  cattedrale.  E  147.  —  Sto- 
rie di  tutte  le  chiese,  parrocchie,  conventi ,  monasteri ,  reclusori , 
confraternite,  compagnie,  congregazioni  di  Palermo,  voli.  IX  in  fol. 
E  5-11* 

—  Relazione  dei  benefici  ecclesiastici  delle  chiese  di  Palermo.  E  1. 

—  Cronologia  dei  capitani,  pretori  ed  altri  uffìziali  di  Palermo 
dal  1500.  C  55. 

—  Giudici  della  R.  Monarchia  dal  1640,  reggenti  e  presidenti,  pro- 
tomedici e  protonotari.  G  10* 

—  Additiones  et  correctiones  ad  Chronologiam  regum  Siciliae  Ro- 
chi  Pirri.  E  55.  n.  1. 

—  Memorie  storiche  sui  parlamenti  di  Sicilia.  F  12. 

—  Notizia  di  varie  città  di  Sicilia.  C  8  29  44  95. 

—  Accademie  italiane,  lor  fondatori  ed  imprese.  B  18.— Iscrizioni 
lapidarie  dei  pubblici  edifici  di  Palermo*  D.  24. 

—  Discorsi  accademici*  E  20  —  Miscellanee  sicule.  C  78.  79. 

—  Memorie  de  pittori,  scultori,  architetti  ed  artefici  in  cera  sici- 
liani. C  65. 

—  Censura  di  vari  autori  che  scrissero  la  storia  di  Sicilia.  E  52. 

—  Materiali  per  la  continuazione  della  Biblioteca  sicula.  H.  95. 

—  Scrittori  anonimi  e  pseudonimi  raccolti  e  scoperti.  G  76  n.  1» 
D  81  n.  5,  178,  E  158  n.  1. 

— -Estratti  di  opere  concernenti  la  storia  sicola.  D  81,  n.  5. 
^-Lettere  ed  opuscoli  eruditi.  F  222. 
Mugnos  Filadelfo,  Leggendario  di  Santi  siciliani.  C  45. 
Muxa  Pauli,  Notitiae  variae  M.  Curiae  archiep.  E  15* 

Negro  Frane*  Littorale  della  Sicilia,  luoghi  d'essa  importanti.  A  §, 
Noto  Andreae,  Elogia  historica  regum  Siciliae.  D.  72. 

Odierna  Giamb.  Memorie  varie  di  Storia  naturale  sicola.  F  6  n.  1. 
2.  5. 

Palmerino  Nic.  Diario  di  Palermo  dal  1557  al  99*  C  72. 

Pantò  Ant.  Gommentarium  ad  constitutiones  pragmaticales  Io*  Bapt. 
Grossi.  D.  59. 

Partita  Phil.  Elogia  siculorum  poetarum,  notis  illustrata  ab  eodem, 
et  a  Mongitore.  C  97. 

—  Collectanea  de  urbibus  aliisque  Siciliae  locis,  ex  Ortelio  et  aliis. 
A  17. 

—  Cronica  di  Sicilia  dalla  nascita  di  G.  G.  fino  al  1615.  Qq  F  4  n.  11* 


CO  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.  111.    FILOLOGICHE 

—  Cronica  de' re  di  Sicilia  dal  conte  Ruggiero  a  Federico  II.  F  81 
n.  4.  —  Lettere  a  nome  del  Senato  di  Palermo.  D  182. 

Paterno  Ferd.  Vite  de'  re  di  Sicilia.  C  17,  n.  2. 

Perino  e  Conclorella  Gir.  Memorie  antiche  di  Palermo  dall'anno  1083 
fino  al  1619-,  continuate  da  suo  figlio  Pietro  fino  al  17-29,  e  da  al- 
tri sino  al  1736.  E  41. 

Perno  Gngl.  Sommario  de^li  abitatori  di  Sicilia  da'  tempi  favolosi 
fino  a  Carlo  V.  F  81  n.  12. 

Perrello  Mariano,  Descrizione  della  Sicilia  greca,  o  sia  Dichiarazio- 
ne delle  sue  antiche  medaglie.  D  18. 

—  Sopra  san  Marziano  vescovo  di  Siracusa.  C  55. 

Perrelli  Pietro,  Storia  ed  apologia  dell'  apostolica  legazia  di  Sici- 
lia. E  162. 

—  Comento  alla  bolla  di  Benedetto  XIII  per  la  monarchia  di  Sici- 
lia. F  140,  n.  5. 

Prelazie,  abbadie,  priorati  ed  altre  dignità  ecclesiastiche  di  patro- 
nato regio.  C  12. 

Presti  (lo)  Pietro  Leon.  Descrizioni  e  piante  di  Catania,  Aci,  Taor- 
mina, Mascali,  Nasso,  Milazzo  e  Messina.  C  86. 

Privilegia  et  alia  quae  ad  remp.  pan.  scita  digna  sunt ,  collecta 
inssu  Fabr.  Valguarnerae  Praetoris  an.  1585.  D  54  n.  5. 

Pugnatore  Giov.  Frane.  Sopra  il  titolo  di  Senato  del  magistrato  mu- 
nicipale di  Palermo.  D  51. 

—  Le  antichità  di  Palermo.  E  61  62. 

Quingles  Frane.  Compendio  del  secondo  tomo  delle  prammatiche 
e  leggi  municipali,  ordinato  nel  1714  dal  re  Vittorio  Amedeo.  D  76. 

—  Sopra  alcuni  fenomeni  osservati  nelV  Etna.  F  6  n.  15. 
Ragazzoni  Placido,  Relazione  del  regno  di  Sicilia.  D  47  n.  li. 
Ragusa  Hier.  Historia  controversiae  R.   Monarchiae  siculae.  B  14. 

*  Scritta  nel  1710,  e  dedicata  a  Filippo  V. 

Relazioni  varie  del  governo  del  regno. 

Registro  di  ciò  che  riguarda  la  città  di  Palermo,  estratto  da' libri 
del  Senato.  D  40  41  54  n.  1,  E  lo  29. 

Repertorium  regni  feudorum  aliarumque  rerum  in  Cancellarla  esi- 
stenti um.  D  55. 

Ritus  si  ve  modus  procedendi  in  tribunalibus  regni  Siciliae.  F  54. 

Rocca  (la)  Stef.  Storia  di  Sicilia  fino  al  1785  preceduta  da  una 
descrizione  gegrafica  dell'Isola.  F  52  55. 

Rosa  (la)  Giamo.  Notamenti  di  pretori  e  giurati  dal  1500  fino  al 
1629.  G  71. 

—  Cose  degne  di  memoria  dal  1550  al  1652.  F  4  n.  10. 

Russo  Frane.  Descrizioni  degli  uccelli  conosciuti  in  Sicilia.  F  6  n.5. 

Russo  Valerio,  Descrizione  de'  luoghi  sacri  di  Palermo,  libri  VI, 
D  4,  che  dan  notizia  delle  parrocchie,  conventi,  monasteri,  compa- 
gnie ecc. 


ART.    IV.    MANOSCRITTI  —  §    II.    RIBL.    COMUNALE  61 

Salvo  Alfonsi,  De  antiqua  urbis  Panormi  religione.  Qq  C  93. 

Sammarco  Desiderio,  Dritto  del  R.  Patronato  sull'abbadia  di  Santo 
Spirito  di  Caltanissetta.  D  77. 

Sancetta  Gius.  Nobiliario  di  Sicilia,  raccolta  di  blasoni  delle  fami- 
glie nobili.  A  15  19.  D  25. 

Schiavo  Dom.,  Opuscoli  appartenenti  alla  Sicilia.  C  88. 

—  Frammenti  storici  per  la  Sicilia.  D  22. 

—  Saggi  sulla  storia  letteraria  di  Sicilia.  D  35. 

—  Notizie  diverse  sulla  Sicilia.  H  42. 

—  Documenti  vari  per  la  cattedrale  di  Palermo.  E  49  50. 

—  Monumenta  selectiora  ad  Monarchiam  Siculam  spectantia.  G  27. 
Schiavo  Mich.  Allegazioni  e  consulte  varie.  D  153-156. 

—  Documenti  per  il  santo  Uffizio.  H  62-64. 

—  Repertorio  sulla  Storia  di  Sicilia.  F.  59. 

—  Opuscoli  di  matprie  diverse,  voli.  II.  E  66.  67. 

Serio  Frane.  Bibliotheca  sicula  Ant.  Mongitorii,  cum  additionibus. 
Voli.  V  in  fol.  «  Ne  abb!am  dato  conto  altrove.  Vedi  tom.  I,  p.  349 
e  seg. 

—  Monumenta  snmmorum  Pontificum  Siciliani  respicientia,  notis  ac 
criticis  dissertationibus  illustrata.  Voli.  IV  in  fol.  E  157-140. 

—  Thfsauri  siculi  pars  li,  in  qua  diplomata,  privilegia,  litterae, 
aliaque  monumenta  lmperatorum,  Imperatricum,  Regum  et  Regina- 
rum,  Principum,  Ducum,  Urbiumque,  quoquomodo  Siciliani  respieien- 
tia  exhibentur,  notis  ac  dissertationibus  illustrantur.  Voli.  IV  in  fol. 
E  141-144. 

—  Novus  thesaurus  inscriptionum  Siciliae  iuxta  mentem  Lud.  Ant. 
Muratorii,  collectus  et  illustratus.  E  158  n.  7,  E  140  in  fine. 

—  Historia  monasterii  S.  Philippi  Fragalatis.  F  144. 

—  DeCalogeris  orientalibus,  qui  Siciliam  insulam  illustrarunt.  C  98. 

—  Memorie  storiche  del  tribunale  dell'Inquisizione.  E    158  n.  2. 

—  Continuazione  degli  Annali  d' Inveges  dal  1280  all' 85.  E  158 
n.  3. 

Serio  Marco,  Veridica  relazione  de' tumulti  di  Palermo  nel  1647-48. 
C50. 

Settimo  Gir.  Discorso  sulla  Sovranità  de'  re  di  Sicilia  F  14. 

—  Sopra  l'origine  del  Parlamento  di  Sicilia.  E  158  n.  6. 
Sorba  Viti,  De  rebus  drepanitanis.  D  47  n.  10. 

Talamanca  Vinc.  Elenco  universale  dei  re  di  Sicilia.  D  89. 
Tardia  Frane.  Raccolta  d' iscrizioni  greche,  latine,  arabe,  con  il- 
lustrazioni. C  17  a. 

—  Raccolta  di  diplomi  con  note.  F  142.  143. 

Trosilli  Petri  de  Valentia,  Libellus  regiae  successionis  regnorum 
Siciliae,  Ierusalem  et  aliorum.  D  79. 

Veneziani  Ant.  Descriptio  fontis  praetorii,  latine  et  italice.  C  41 
42  56. 


63  CLASSE   IX.  ARCHEOLOGIE  —  SEX.  III.    FILOLOGICHE 

Yentimiglia  Alfonso,  Idea  del  capitan  generale  Qq  D.  74  —  Descri- 
zione dell'  Isola  di  Sicilia  D.  74  n.  1  —  Notizie  dei  suoi  baroni,  dei 
negozio  frumentario,  della  numerazione  delle  anime,  ecc.  1)  74  n.  2. 

Yentimiglia  Carlo,  Osservazioni  geometriche  sopra  diverse  altezze 
e  monti  di  Sicilia.  D  8-2. 

Yentimiglia  Luigi,  Senatus  vindicatus  a  siculae  Inquisitioms  moni- 
torio. D  54. 

Yia  (Emm.)  Progetto  per  la  colonna  frumentaria.  F  08. 

YiUabianca.  Y.  Emanuele. 

Xibecca  Ant.  De  origine  progressi!  et  iurisdictione  R.  Monarchiao. 
F  79. 

Zampandone  Baldassare,  Diario  di  Palermo  dal  1528  al  1605.  C  9, 
n.  5.  48  n.  5. 

—  Memorie  delle  chiese  di  Palermo.  F  16. 

OBICE    II. 

SCRITTORE   DI   MATERIE   DIFFERENTI 

Afflictis  (de)  Matthaei,  De  natura  successionis  feudorum.  2Qq  A  10 

n.  1. 

Albrizzi  Frane.  Posposta  contra   il  trattato  di   Paolo  Sarpi  sulla 

Inquisizione.  D  111. 

Alias  Yinc.  Trattato  di  algebra  numerosa.  B  29. 

Alimena  Orazio,  Risposte  all'epistole  eroiche  del  Bruni.  G.  12. 

Amiclerii  Theodori,  Gloria  summorum  pontincum  ab  anno  1558  ad 
4655.  H  22. 

Aprile  Carlo,  Poesie  latine  ed  italiane.  G  50. 

Avita  (d')  Gir.  Ganzai»  siciliani.  G  5. 

Amia  Vinci  Osservazioni  sulla  lingua  italiana.  A  24. 

—  Breve  compendio  del  modo  di  scriver  epistole.  A  28  n.  2. 

—  Rime  varie  G  22  —  Discorsi  accademici  G  25.  24. 

ruolino  Seb.  Poesie  latine.  B  24—11  Moncada,  dialogo  B  25. 
Barcellona  p.  Ant.  Tragedie.  G  42. 
Barone  Eutichio,  Lezioni  di  Botanica.  C  46. 
Boccone  Paolo,  Erbe  aromatiche  di  Sicilia.  Qq  F  6  n.  11. 
Bonanni  Yincentii  et  Antonii,  Scripta   botanica  ex  openbus  Frane, 
dipani.  2Qq  D  49-02. 
Broggia  Carlo  Ant.  La  coltivazione  del  commercio.  D  Ilo. 

—  La  vita  civile  economica,  voli.  111.  D  114  116. 

Campanella  Thom.  Epilogismus  physiologiae.  D  21. 
Cangiamela  Emm.  Miscellanea  ecclesiastica.  Il  9.  10. 

Trattato  de'  parrochi  e  delle  parrocchie.  II  S. 

Caramella  Honorii  Dom.  Ephemcrides  historiae  univcrsalis.  D   '.  1 


ART.    IV.    MAN0S8R1TT1  — §  II.  B1BL.  COMUNALE  63 

—  De  latinis  grammaticis,  rhetoribus  et  oratoribus.  2Qq  D  39. 

—  Museo  de'  poeti  latini.  D  -10  —  Opere  in  prosa  ed  in  versi.  G.  4. 
Catalano  Ios.  Philosopbia  naturalis.  D  101. 

Catenese  lo.  Novum  medicinae  system  a.  C  52.  53. 
Cento  Nic.  Algebra  e  fisica  generale.  D  -4-7. 
Cupani  Frane.  Miscellanee  di  storia  naturale.  F  32. 
Cusani  Marcelli  Papiniani  arci.  pan.   Institutiones   iuris   ecclesia- 
stici. B  51. 

Defrancisci  Ign.  Carmina  varia.  C  78. 

Donia  Matteo,  Poema  sacro,  11  san  Giorgio.  C  33. 

Eredia  Luigi,  Rime  varie.  C  35. 

Faccii  Bart.  Rerum  gestarum  Alphonsi  regis.  E  2*. 

Falce  Mariani,  Elucidationes  ad  vitanda  dissidia  inter  ecclesiasti- 
cam  et  politicam  potestatem.  D  107. 

Flores  Yinc,  Tractatus  canonicus.  D  97  —  Instituzioni  del  dritto 
naturale.  II  35. 

Fiori  Lud.  Compendio  dell'arte  della  memoria.  A  16. 

Giorgio  (di)  Gaet.  Trattato  della  negoziazione  frumentaria.  H.  15. 
Gregorio  e  Russo  (de)  Ios.  Dissertationes  pbysico-medicae.  D.  79. 
Gregorio  Ros.  Dissertationes    theologicae ,    academicae ,  philologi- 
cae,  etc.   IQq  F  62. 

Ingrassia  Phil.  Methodus  dandi  relationes  prò  mutilarìdis,  torquen- 
dis,  aut  a  tortura  excusandis.  2Qq  F  2. 

La  Rocca  Yinc.  Trattato  degli  orologi  solari.  A  33. 

Marino  Nic.,  Rhetoricae  institutiones.  D  95. 

olendola  Yinc.  Principia  medicinae  practicae  et  theoreticae.  B  50. 

Moncada  Yinc.  De  fide  spe  et  charitate.  B.  13. 

Nascia  Carlo,  1  quattro  banchetti  per  le  stagioni.  C  38. 
^egro  Frane.  Osservazioni  geometriche,  sopra  diverse  altezze  di  cit- 
tà e  monti  di  Sicilia.   IQq  D.  82. 

Nicotra  Andreae,  Chronologia  mundi  ab  orbe  condito.  IQq  A  23. 

Odierna  Io.  Bapt.,  Floris,  mellis  et  apis  anatome.   IQq  F  6  n.  1. 
— Genealogia  temporum,  si  ve  anni  romani  civilis  historia.  2Qq  C  29. 

Palazzotto  can.  Bald.  Materiali  di  ornitologia  sicula.  H  30. 
Pantò  Aug.  Institutiones  iuris  civilis.  F  15. 

—  Tractatus  varii  de  iure  et  de  ritu.  F  17.   18. 
Pardo  Yinc.  De  lebribus.  B.  26. 


64  CLASSE   IX.    ARCHEOLOGIE  —  SEZ.    III.    FILOLOGICHE 

Paruta  FU.  Poesie  latine  ed  italiane.  2Qq  A  18,  D  67. 
Pipitone  Steph.  Institutiones  historiae  ecclesiasticae.  H  13.  14-. 
Pizzuto  Ant.,  Quarta  parte  del  compendio  storico  delle  monarchie 
del  mondo.  D  24. 

Piata  Frane.  Institutiones  philosophiae.  C  47-49. 
Priolo  Giamb.  Tractatus  contra  ludaeos.  D  21. 

Rau  Simone,  Raccolta  di  poesie.  D  3. 

Recca  Santu,  La  mula,  canzuni  burlischi.  D  73. 

Rizzari  lo.  Commentarla  in  leges  aliquas.  G  7. 

Saccano  Lud.  Elogio  di  Alfonso  re  di  Sicilia,  e  rapporto  d'una  am- 
basceria. B  28. 

Schiavo  Dom.  Lezioni  sopra  la  sacra  Scrittura.  G  6. 

Schiavo  Mieli.  Commentarla  in  ius  civile.  F  19. 

Schifaldo  Thomae,  Commentarla  in  Persii  Satyras.  D  69,  et  in  Ho- 
ratii  Artem  poeticam.  D  70. 

Speciale  Greg.  Catalogo  ragionalo  della  sua  biblioteca,  voli.  Ili  in 
fog.  F  33-35.  *  Questa  dopo  sua  morte  passò  alla  città  di  ISicosia 
sua  patria. 

Tognini  Ant.,  Miscellanee  di  storia.  H  15. 

Traina  Nat.  De  fide,  de  divina  gratia,  de  iustitia  et  iure.  D  98-100. 

Torre,  Storia  d'Italia.  H.  34-37. 

Veneziano  Ant.  Epigrammi  e  rime  varie.  D  67  68. 

Venliifiiglia  Carlo,  Fisiologia.  A.  22. 

Uffici  vari  vendibili  in  Sicilia. 

Vignoli,  De  Corneliis,  de  Perusio,  de  agricultura.  E  21. 

Zenil  Gioach.  L'economia  della  riparazione,  giustificazione  e  san- 
tificazione dell'  uomo.  F  22. 

§.    IH.    MANOSCRITTI    DIVERSI 

Dopo  indicati  i  più  pregevoli  codici  delle  due  principali  biblioteche 
di  questa  capitale,  sarebbe  da  far  cenno  ancora  di  quelli  che  pur  in 
altre  conservatisi-,  quali  sono,  in  Palermo  medesimo,  quelle  d»^  pa- 
dri dell'Oratorio,  del  monastero  di  s.  Martino,  del  convento  di  S.  Do- 
menico, e  di  varie  comunità-,  quelle  di  Monreale,  di  Messina,  di  Ca- 
tania, di  Siracusa,  di  Girgenti,  e  d'altre  città. 

Ma,  oltreché  non  fu  a  noi  dato  né  l'ozio  nò  l'agio  richiesto  por 
rovistare  quelle  librerie,  per  rifrustar  tante  polverose  carte  e  cotante 
corrose  membrane-,  noi  crederemmo  di  rendere,  per  tal  enorme  tra- 
vaglio, un  troppo  meschino  servigio  al  comune  de'  letterali,  che  poco 
in  oggi  si  curano  di  svolger  carte  condannate  all'obblio  e  ad  esser 
pasto  delle  tignuole. 


ART.    IV.    MANOSCRITTI  —  §    III.  DIVERSI  65 

Pei*  altro  è  stata  nostra  cura  di  venire  nel  corso  di  quest'opera, 
citando  or  uno  or  altro  manuscritto  di  quei  che  furono  a  nostra  co- 
noscenza :  ciò  che  seguiremo  a  praticare  nel  rimanente. 

Non  sarebbe  però  altro  che  utilissima  impresa,  chi  dotato  di  cri- 
tica, di  pazienza  e  di  forze,  togliesse  a  registrare  per  uso  dei  dotti 
e  donare  al  pubblico  un  Inventario  universale  delle  tante  dovizie,  dei 
tanti  tesori  che  ignoti  e  negletti  si  giacciono  nelle  diverse  librerie  di 
Sicilia,  ove  per  fermo  si  trovano  tante  e  tali  scritture  a  pezza  pre- 
ziose più  di  tante  stampate.  Così  veggiamo  lodevolmente  da  molti  pra- 
ticato per  conto  di  quelle  assaissimo  della  culla  Europa. 

E  per  mentovarne  sol  poche  tra  le  principali,  a  cominciar  dall'I- 
talia, chi  non  conosce  i  voluminosi  ragionati  Cataloghi  de'  mano- 
scritti della  Vaticana,  compilati  da'  fratelli  Assemani  ?  e  da  uno  di 
questi  pur  dirizzato  quello  della  INaniana  veneta,  e  da  un  altro  quello 
della  fiorentina  Laurenziana  V  Q'uest'  ultima  è  stata  pur  rassegnata 
dal  Bandini,  come  Y  altra  era  stata  da!  Morelli  -,  il  quale  inoltre  ha 
dato  i  mss.  della  gran  libreria  di  s.  Marco,  ciò  che  avea  già  fatto 
il  Zanetti.  Il  Bandini  altresì  presentaci  quei  della  Leopoldina  di  Fi- 
renze; il  Mittan  Ili,  quei  di  s.  Michele  a  Vinegia*,  il  Muccioli,  di  Ce- 
sena*, il  Pasini,  di  Torino-,  il  Lami,  della  Riceardiana;  altri  à!  altre 
Italiche. 

In  Germania,  i  Codici  della  Cesarea  di  Vienna  ci  vengon  descritti 
da  Lamb'cio,  da  Nessel,  da  Denis-,  quei  della  Real  di  Baviera,  da  A- 
retin-,  quei  di  Norimberga,  di  Lipsia,  di  Berlino  e  d'altrove,  da  cen- 
t'  altri. 

In  Francia,  molti  hari  ripieni  de' grossi  volumi  sui  tanti  mss.  della 
Biblioteca  Regia  di  Parigi,  della  Coisliana,  della  Segueriana,  della  Col- 
bertiana,  della  Vallienana,  della  Lionese,  della  Marsigliese,  ecc. 

La  Svizzera  ci  mostra  i  Cataloghi  de'  mss.  di  Berna  e  di  Ginevra 
—  La  Spagna  quei  di  Madrid  e  dello  Scuriale.  —  Il  Portogallo  quei 
di  Lisbona  e  di  Coimbra.  —  L' Inghilterra  gì'  innumerevoli  di  Londra, 
Oxford,    Cambridge,  ecc.  ecc.  di  cui  vedine  i  titoli  appo  il  Brunet. 

Ottimo  consiglio  dunque  sarebbe  che  alcun  de'  nostri  seguisse  sì 
nobili  esempli.  Le  due  Biblioteche  nostre  di  Mongitore  e  Ragusa,  ol- 
tre alle  opere  sino  a  dì  loro  stampate,  ci  danno  pur  conto  delle  in- 
finite altre  inedite  da  ciascun  autore  lasciate:  ma  della  più  parte  di 
queste  non  si  ha  oggimai  nessun  sentore,  né  altri  potrebbe  più  in- 
dicarne la  esistenza.  Di  parecchie  noi  diamo  bensì  per  queste  carte 
notizia,  ma  di  tutte  non  è  nostro  divisamento,  né  l' istituto  dell'  o- 
pera  cel  comporta. 

Riserbando  dunque  ad  altro  tempo,  ad  altro  lavoro,  ad  altra  pen- 
na il  dar  conto  di  tutti  quei  codici,  lasciam  qui  da  canto  le  cose  an- 
tiche, per  volger  ornai  lo  sguardo  alle  moderne,  che  vieppiù  l'inte- 
resse risvegliano,  e  meglio  si  attirano  l'attenzione  dell'universale. 


10 


CLASSE   X- 

ISTITUZIONI 

Alla  prospettiva  de' Monumenti  antichi  ragionevole  cosa  è  clic 
succeda  il  quadro  degli  Stabilimenti  moderni  :  che  troppo  in  vero 
sarebbe  meschino  il  vanto  d'una  nazione,  la  qual  tutta  sua  gloria 
riponesse  in  quello  che  fu,  e  nulla  mostrasse  di  quello  che  e. 

Or  di  cotai  stabilimenti  non  pure  n  abbiamo  un  buondato,  ma 
ne  possiamo  altresì  e  allegare  i  benemeriti  istitutori  e  produrne 
gli  ornamenti  onde  vennero  corredati.  Ciò  fornirà  1  argomento 
delle  Sezioni  seguenti;  la  prima  delle  quali  agli  Stabilimenti  Uvm, 
la  seconda  agli  Scientifici,  la  terza  agli  Ecclesiastici  e  destinata. 

SEZIONE    1. 

ISTITUZIONI     CIVICHE 

Molte  sono  le  categorie,  molte  le  magistrature,  molti  gli  uffici 
spettanti  al  politico,  al  civile,  al  giudicale,  ali  amnim^trat^o  al 
militar  redimento  :  sopra  che  scrivono  eh  proposito  e  Berna rdino 
Masbel  nella  Relazione  del  governo  di  stato  e  guerra  di  Sicilia,  e 
Francesco  Emanuele  marchese  di  Villabianca  nella  Sicilia  nobite,  e 
Vincenzo  Castelli  principe  di  Torremuzza  ne'  Fast,  d,  Smila , .  qua  i 
non  solo  vi  danno  la  storia  di  ciascuno  stabilimento,  ma  la  lista  al- 
trui di  co  oro  che  l'hanno  occupato.  Noi  che  non  tanto  d.  colai,  fon- 
dazioni trattiamo,  quanto  delle  opere  che  le  concernono,  d' alcune 
abbiamo  già  data  contezza  in  avanti,  d'altre  la  daremo  io  appresso 

Scompartiamo  la  presente  sezione  in  soli  due  articoli,  Imi  de;  quali 
fa  cenno  d'alquanti  istituti  d' industria,  l'altro  d'alquante  fondazioni 
di  carità. 

ARTICOLO   I.   ISTITUTI   DI   CIVILTÀ' 

Diam  questo  titolo' a  quelle  utilissime  istituzioni  che  il  bene  pro- 
movono della  civil  comunanza  :  tali  sono  P  Istituto  d'  .ncoraggiamento 
colle  subordinate  Società  economiche  ,  e  cotal.  che  siamo  qui  per 
enumerare. 

§    I.    ISTITUTO    D'  INCOKAGGUMIÌNTO 

Onesto  Istituto  ho  per  obbietta  il  promuovere  V  industria  e  le  ma- 
nifatture, le  arti  e  i  mestieri,  l'agricoltura  e'1 i  commercio.  Fu  fon- 
dalo a  Palermo  per  r.  decreto  de'  9  nov.  1831. 


ART.    1.    ISTITUTI    DI    CIVILTÀ' —  §  I.  D*  INCORAGGIAMENTO      67 

Statuti  del  R.  Istituto  d7  Incoraggiamento,  approvati  da  re  Ferdi- 
nando li.  Pai.  1832  e  40  in-8°. 

Lavori  di  detto  Istituto*  *  Vennero  da  principio  inseriti  nell' Effe- 
meridi scientifiche  e  letterarie  degli  anni  1854  e  55,  voli.  1X-XVI.  In- 
di pubblicaronsi  in  separato  Giornale  che  ne  porta  il  nome.  Di  essi 
daremo  conto  nella  classe  XVI,  s?jz.  Ili,  art.  1. 

Una  nuova  serie  di  questo  Giornale  fu  cominciata  nel  1842,  ma  lun- 
go tempo  rimase  interrotta. 

Emm.  Vaccaro,  segretario  generale  dell'Istituto,  ha  pubblicato  d'an- 
no in  anno  il  Rapporto  de'  lavori  dell'  Istituto,  i  Cataloghi  de'  sag- 
gi d'industria  nazionale  presentati  nelle  solenni  Esposizioni  biennali, 
colla  notizia  degli  artisti  premiati, 

Ferd.  Malvica,  Considerazioni  intorno  al  detto  Istituto.  Pai.  1852 
in-8°.  e  nel  t.  Ili  delle  suddette  Effemeridi  da  lui  compilate  ,  n.  9, 
pag.  163. 

Raff.  Busacca,  Sull'Istituto  d'incoraggiamento  e  sull' industria  si- 
ciliana. Pai.  1855  in-8°.  *  Opera  divisa  in  IV  partì  di  cui  un  estratto 
cri  lieo  ne  dà  Pompeo  Inzenga  nel  t.  LUI,  n.  158,  p.  175,  del  Gior- 
nale di  scienze  lettere  ed  arti  ;  ed  un  altro  il  prof.  Ign,  Sanlììippo, 
nel  n.  3,  par.  3  del  Giorn.  dello  stesso  Istituto. 

§  II.  società'  economiche 

^  Al  sopraddetto  Istituto  vennero  aggregate  sei  Società,  erette  nelle 
città  capitali  di  province,  come  in  ogni  Comune  fondaronsi  delle  Com- 
missioni parimente  economiche  ,  tutte  tendenti  al  medesimo  fine  di 
vantaggiare  l' industria. 

Alla  Società  di  Messina  dato  a  primier  Presidente  il  cav.  Paolo  Cum- 
bo  ,  oltre  ad  inaugurarla  con  una  orazion  parenetica  ,  mandata  alle 
stampe  nel  1855,  esibiva  ai  soci  un  suo  podere  ad  uso  di  campo  spe- 
rimentale per  un  decennio*,  ed  un  premio  proponea  alla  migliore  Mo- 
nografìa degli  agrumi,  trattata  relativamente  alla  botanica,  all'agri- 
coltura, ed  alla  economia  commerciale  :  premio  conseguito  dal  socio 
onorario  Frane.  Arrosto,  la  cui  Memoria  in  sfli  sezioni  tutte  adem- 
pie le  condizioni  del  Programma,  e  leggesi  nell'anno  1834  del  Moni- 
tore Economico  ,  e  poi  la  ristampò  nel  medesimo  anno  a  Messina 
in- 12.  Altri  laboriosi  soci  si  sono  cooperati  ad  introdurvi  delle  piante 
novelle:  le  cui  scritture  geoponiche  annunziate  ci  vengono  dal  Mo- 
nitore economico—  tecnologico  —  agrario  di  detta  Società,  dal  Faro  e 
da  altri  periodici  di  Messina. 

Alla  Società  di  Catania  dato  a  Presidente  il  prof.  Salv.  Scuderi , 
vi  lesse  il  Discorso  inaugurale  e  due  Memorie  che  fur  fatte  pubbliche 


68  CLASSE  X.    ISTITUZIONI  —  IBI.    1.   CIVICHE 

per  le  stampe  nel  1838.  Il  suo  vice-presidente  prof.  Ani.  di  Gia- 
como vi  lesse  pure  un  Discorso  sul  miglioramento  delle  piante  indi- 
gene e  sull'introduzion  delle  esotiche,  qual  si  legge  nel  voi.  \  del 
catanese  giornale  lo  Stesicoro.  Il  Segretario  perpetuo  di  essa  dott  Al- 
fio Bonanno,  stendea  le  Relazioni  accademiche,  da  lui  lettevi  nel  dì  50 
maggio  d'ogni  anno,  tramandate  pur  esse  alla  pubbaca  luce  descri- 
venti le  fatiche  e  gli  studi  de'  dotti  soci. 

Altri  discorsi  letti  in  questa  società  nell'adunanze  general,  del  ó) 
maggio  han  veduto  la  luce  a  Catania  1850-51  in-S°,  con  esso  le 
Relazioni  dei  medesimo  segretario. 

La  Società  di  Girgenti  non  ha  mostrato  minor  attività  nel  promuo- 
vere così  le  arti  come  1'  agricoltura  in  un  paese  eminentemente  agri- 
cola: di  che  fan  fede  gli  'Atti  che  ha  pubblicati  de'  suoi  interessanti 
lavori,  compilati  dal  dott.  Baìd.  Drago. 

La  Società  di  Trapani  si  onora  dei  nomi  di  Salv.  Rufso-Ferruggia 
e  di  Vito  Mannone,  l'uno  socio  onorario  e  l'altro  attivo ,  chiari  a- 
mendue  per  iscritti  che  poscia  ricorderemo.  Gli  altri  poi  han  preso 
a  cuore  1'  introduzion  degli  aratri  Lambrusehini  Gange,  di  che  in  più 
terreni  han  fatto  sperimento.  Oltreché,  e  quel  Consiglio  provinciale  e 
quel  Consiglio  civico  han  profferte  de'  premi  a  chiunque  ne  suoi 
fondi  pianterà  un  mille  piedi  di  gelsi. 

La  Società  di  Siracusa  venne   inaugurata  da  M.    Ign    Avolio  con 
un  bai  Discorso  di  apertura,  che  fu  quivi  medesimo  pubblicato   ne 
4852.  Ed  essa  così  quivi,  come   a  Noto  (  dove  quel!  Intendenza    In 
traslocata  )  ha  continuata  con  lode  la  sua  missione. 

La  Società  di  Caltanissetta  ebbe  a  primo  suo  Presidente  il  prior 
cassinese  Greg.  Barnaba  la  Via,  nome  illustre  ne  fasti  delle  natu- 
rali scienze,  il  quale  la  inaugurò  con  un  suo  Discorso  confortatore 
di  liete  speranze  per  la  floridezza  rurale  di  quel»  ampio  tenitore,  che 
leggesi  in  cima  al  t.  XL111  del  Giornale  di  scienze  ecc.  Vi  recitala 
poi  due  Memorie  sulla  potatura  degli  ulivi  e  sull  uso  del  erpice  che 
leggonsi  ne'  tomi  XLIV  num.  152  pag.  257,  e  LI\  0.  462  p.  321 
del  Giornale  medesimo:  senza  dire  le  tante  altre  inserite  negli  Atti 
dell'  Accademia  Gioenia,  che  lui  vanta  tra'  suoi  fondatori. 

§111.  ISTITUTO  OMIOPAT1CO 

La  nuova  teoria  medica,  escogitata  dal  dottor  Saro.  Hahnemann 
ed  in  breve  diffusa  per  Europa,  ha  pur  trovato  un  seggio  in  Paler- 
mo, dove  una  società  di  medici  ha  fendato  l'Istituto,  ne  ha  sancite  le 
leggi,  e  perfino  ne  ha  un  Giornale.  Delle  opere  che  illustrano  que- 
sto metodo  si  darà  conto  nella  classe  della  medicina.  Qui  solo  ricor- 
diamo quelle  che  concernono  il  suo  stabilimento. 


ART.    I.    ISTITUÌ   DI    CIVILTÀ'  —  §   HI.    031I0PATIC0  69 

Statuti  del  Dispensatone  omiopatico.  Pai.  18-40  in-4°. 

Considerazioni  sul  Rapporto  del  Collegio  medico  contro  una  diman- 
da degli  omiopatici  di  Sicilia.  Ivi,  1840  in- 8°. 

Statuti  fondamentali  per  l'Accademia  sicola  omiopatica  di  Pai.  1844 
in-8°. 

Gius.  Bandiera.  Atti  di  detta  Accademia  inseriti  nella  Gazzetta  dei 
Saloni,  num.  1  e  8,  e  nella  Fata  Galante  n.  5,  del  1845,    pag.  8. 

Ant.  de  Blasi,  Atti,  notizie,  memorie  di  essa  Accademia:  ne'  suoi 
Annali  di  medicina  omiopatica  per  la  Sicilia.  Pai.  1838  e  segg.  in-8*. 

Rapporto  de'  travagli  dell'Accademia  omiopatica  di  Palermo  nella 
presidenza  d<jl  dottor  Andrea  Bartoli,  scritto  dall' ab.  Frane.  Paolo 
Filocamo  vice-segretario.  Pai.  4847  in-8°.  *  Evvi  la  storia  di  questo 
stabilimento,  il  rapporto  delle  sue  sedute,  ed  il  catalogo  de'  soci  na- 
zionali e  stranieri. 

§  IV.    ISTITLTl    SOCIALI 

Capitoli  dell'Unione  de'  musici.  Pai.  4  762  in-4°.  *  Fondatore  di  que- 
st'  unione  fu  un  sacerdote  Micheìang.  Falvetti  che  nel  4679  ne  pro- 
mulgò i  primi  statuti,  riformati  più  volte  negli  anni  appresso  fino  alla 
presente  edizione  che  premette  la  storia  dell'opera. 

Capitoli  della  nuova  Compagnia  di  commercio,  promossa  nella  cit- 
tà di  Messina  dal  viceré  Eustacchio  duca  de  la  Viefuille.  Quivi  1755 
in  fol. 

Saìv.  Russo  Ferruggia,  Progetto  per  istituirsi  nelle  province  una 
Società  di  economia  rurale.  Pai.    1818  in-8°. 

Errante  del  Giudice,  Degli  incendi  e  della  necessità  d'una  Compa- 
gnia di  pompieri  in  Palermo.  Senza  data,  in-8°. 

M.  Bonocore,  Pel  progetto  di  Regìa  di  alcuni  dazi  civici.  Pai.  1855 
in-4\ 

Contratto  dell'  appalto  de'  dazi  civici  di  Palermo,  stipolato  col  sig. 
Maurizio  Dupont:  da  luglio  4859  a  dicembre  4844  in-4\ 

Regolamento  per  l'amministrazione  de'  zolfi  in  Sicilia.  Pai.  4859 
in-8°. 


70  CLASSE    X.    ISTITUZIONI — SEZ.    1.    CIVICHE 

Patti  e  tariffa  estratti  dal  Contratto  di  appalto  de'  procacci  e  dei 
prodotto  delle  piazze  de'  viaggiatori  nelle  vetture  corriere.  Pai.  1842 
ìn-4°. 

Contratto  di  appalto  per  la  costruzione  del  nuovo  palazzo  di  Fi- 
nanze. Pai.  1842  iii-4°. 

Documnnti  relativi  alla  Società  de'  battelli  a  vapore  siciliani.  Pai. 
1840  in-4°. 

Società  de'  battelli  a  vapore  siciliani:  documenti  riuniti  perla  in- 
telligenza de'  soci.  Pai.  1842  in-4". 


v . 


Alcune  notizie  intorno  alla  Percettoria  di  Palermo.  Ivi  1845  in- 

Raccolta  di  dispacci  riguardanti  l'amministrazione  dell'eredità  di 
Pietro  di  Lorenzo  Busacca.  Pai.  1843  in-4°. 

Contratto  della  Regìa  interessata  por  le  dogane  della  Sicilia,  sti- 
polato  con  D.  Dom.  Ben  ucci  per  gli  anni  1845-50.  Pai.  1844  in-4  . 

§   V.    ISTITUTI   VARI 

Costituzioni  e  le^gi  per  la  notturna  illuminazione  di  Palermo,  di- 
sposte per  ordine  delia  Suprema  Giunta.  Ivi  1747  iu-b°.  *  Quesia 
generale  illuminazione  s'  introdusse  nel  1744  sotto  il  viceré  Bart. 
Corsini,  per  cura  del  marchese  Tomm.  Schacon  :  oggi  e  diretta  da 
una  Deputazione  speciale,  di  cui  è  capo  il  Pretore. 

Istruzioni  della  notturna  generale  illuminazione  per  gl'impiegati 
in  servizio.  Pai.  1841  in-8°. 

Ces.  d'Amico,  Memorie  sul  lume  a  gas  condensato.  Nap.  1844  in  fol. 

Osservazioni  intorno  al  nuovo  lume  proposto  dalla  città  di  Paler- 
mo 18 1 5  in-8°. 

Risposta  a  dette  osservazioni.  Ivi  1845  in-S°. 

Secondo  cenno  sul  nuovo  lume.  Ivi  1815  in-S°. 

Contratto  di  appalto  tra  il  Pretore  e  la  Società  Robaglia  per  V  il- 
luminazione a  gas  della  città  di  Palermo  1847  in-8°. 

Statuti  sociali  della  compagnia  Robaglia  in  conformità  al  Contratto 
di  appalto.  Ivi  1847  in-8°. 


ART.  I.   IST  T!T£  DI  CIVILTÀ1  —    §    V.    VAF.t  71 

Vt'nc.  Emm.  Sergio,  Lettera  sulla  polizia  delle  pubbliche  strade  di 
Sicilia.  Pai.  1777  in-4°.  *  Per  lo  mantenimento  delle  pubbliche  vie 
di  questa  capitale  esiste  una  Deputazione  di  sei  nobili  sotto  un  Pre- 
fetto che  ne  amministra  le  rendite. 

Carm.  Guerra,  Memoria  sulle  strade  pubbliche  della  Sicilia.  Nap. 
1784  in-8°. 

Regolamento  per  lo  duplice  servizio  delle  strade  e  foreste  di  Si- 
cilia, da  prestarsi  dagl'  ispettori  de'  valli  maggiori  e  delle  guardie 
generali  de'  distretti.  Pai.  4850  in-8°. 

Gius.  Giliberto,  Sul  Lazzaretto  di  Palermo.  Ivi  4840  in-8°.  *  Altra 
relazione  su  questo  leggesi  nel  t.  XL1V  del  Giorn.  di  scienze  ec. 
n.  451  p.  157. 

Pietro  Rapisar di- Consoli,  Osservazioni  sulla  legge  forestale,  e  de- 
scrizione degli  alberi  che  trovatisi  ne*  boschi  etnei,  ed  altrove  in  Si- 
cilia. Pai.   1842  in-8°. 

Regolamento  provvisorio  per  l'Istituto  agrario  de' Colli,  fondato 
dal  principe  di  Castelnuovo,  approvato  da  S.  R.  M.  con  rescritto 
de'  16  luglio  1847,  in-S°. 

Istruzione  pel  servizio  de' posti  di  guardia  di  polizia.  Pai.  4819  in-4°. 

Concessione  di  Carlo  VI  imp.  al  principe  di  Villafranca  sull'am- 
ministrazione delle  poste  di  Sicilia,  e  Difesa  di  esso  principe  nella 
causa  della  pretesa  ricompra  di  quella.  Nap.   1786  in  fol. 

Stato  generale  delle  regie  poste  e  del  servizio  del  procaccio  in 
Sicilia,  organizzato  l'anno  1859.  Palermo  in-8°. 

ARTICOLO    II.    ISTìTCTi    DI   CARITÀ' 

Se  gì' Istituti  anzidetti  son  frutti  d'industria,  i  susseguenti  han 
per  obbietta  il  bene  dell'indigente,  dell'inferma,  della  penante  uma- 
nità. 

§    I.    MONTI   DI   PIETÀ' 

Capitoli  ed  ordinazioni  del  yen.  Monte  della  Pietà  di  Palermo , 
1686  Ibi. 

—  Nuovi  capitoli  aggiunti  a' primi.  Ivi  4712  fol. 

—  Altri  aggiunti  nel  1725  :  altri  nel  4752  :  altri  nel  4754  fol. 

Capitoli  pubblicati  da  Frane.  Ant.  Romagnolo,  con  un  breve  Rag- 
guaglio dell'  origine  e  progresso  di  esso  Monte.  Ivi  4742,  in  fol.  fìg. 


7-2  CLASSE   \.    ISTITUZIONI  SEX.    I.    CIVICHE 

Frane.  Emanuele  marchese  di  Yillabianca,  Serie  cronologica  dei 
Governatori  del  Monte  di  Pietà.  Pai.  1759  e  68  in-ì°.  *  Egli  pure 
lasciò  ms.  una  Continuazione  di  detti  Governadori  (Qq  E  80  n.  4) 
ed  un  Compendio  de  predetti  capitoli  nella  libreria  comunale.  (Qq 
E  87  n.  2). 

Nuovi  capitoli  disposti  da  Vino.  Parisi  de'  marchesi  dell'  OgUastro, 
con  un  breve  Ragguaglio  dell'origine  e  progresso  di  esso  Monte, 
voli.  IH.  Pai.  1768-79  fol. 

—  Supplimento  al  t.  Il  di  detti  capitoli.  Ivi  1777,  fol. 

Costituzioni  del  Monto  di  Pietà.  Ivi    1779  fol. 

—  Nuove  Costituzioni  disposte  dal  presidente cav. Giamo.  Asmundo 
Paterno,  ed  approvate  dal  Governo.  Ivi  4786  fol. 

Monte  di  s.  Rosalia  :  non  essendo   questo    che    un'  appendice  del 

sopraddetto,  da  cui  dipende  ed  è  governato,  non  ha    capitoli  e  co- 
stituzioni distinte. 

Costituzioni  o  capitoli  del  monte  di  s.  Venera,  dispesti  nel  1775, 
e  coordinati  per  Andrea  Noto,  suo  cancelliere.  Pai.  178-2  in  fol. 
*  Evvi  qui  anco  la  storia  di  questa  fondazione  e  la  cronologica  sene 
de' suoi  rettori,  che  poi  dal  Yillabianca  fu  continuata  fino  ai  1798, 
che  ms.  si  conserva  nella  biblioteca  comunale  (Qq  E  78  n.  5). 

Capitoli  delle  costituzioni  del  pio  Monte  delle  vedove  de  ministri, 
avvocati,  procuradori,  causidici  ecc.  approvato  da  S.  M.  Pai.  1/iS 
in-8*. 

Capitoli  ed  ordinazioni  della  pia  Opera  di  Andrea  Navarro.  Pai. 
1662  iì>-4°. 

—  Con  aggiunte  di  nuovi  capitoli.  Ivi   1714  in-4».        m  < 
-Con  nuovi  capitoli.  Ivi  1719  in  fol.  *  Si  premette  l'origine  e  fon- 
dazione di  detta  opra.  Le  aggiunte  sono  eh •'  rettori  Simone  Sanmi- 
niati,  Michele  Busacca,  Simone  Arias  Giardino. 

Frane  M.  Emanuele,  Memorie  storiche  dell'origine,  fondazione  e 
processi  della  pia  Opera  di  Andrea  Navarro,  con  un  indice  ilei  suoi 
rettori  dal  1*83  fino  al  presente.  Pai  1778  fol.  *  Lascionne  ms.  la 
continuazione  fino  al    1799.  (Qq  E  80  n.  6  7). 

—  M  moria  intorno  all'origine,  alla  fondazione  ed  ali  istituto  della 
pia  Opera  detta  di  Abbatellis.  *  Sta  ms.  nella  libreria  del  Senato. 
(Qq  E  87,  n.  4).  I  capitoli  però  far  impressi  nel  1ì9o. 

Regolamenti  del  monte  ausiliario  stabilito  Dell'  amministrazione  ge- 
nerale del  regio  Lotto.  Pai.   1859  in-8°. 


ART.    II.    ISTITUTI    Di   CARITÀ*  —  §    li.    POVERI  73 

§    li.    ALBERGHI    DI    POVERI 

Disegni  della  nuova  fabbrica  dell'Albergo  generale  de' poveri,  di- 
rizzata da  Carlo  IH  re  delle  due  Sicilie.  *  Questa  Icnografia  è  incisa 
in  quattro  gran  fogli. 

Lor.  Migliaccio,  Orazione  sacra  per  l' apertura  di  esso.  Tal.  1735 
ra-4". 

Relazione  del  solenne  trasporto  de'  poveri  nel  grande  nuovo  Alber- 
go, eseguito  agli  8  agosto  1772.  Ivi  in-4*. 

Capitoli  e  regolamenti  del  medesimo  Albergo.  Ivi  1772  fol.  *  Pre- 
cede la  storia  di  sua  fondazione  avvenuta  in  dett'anno  1733:  in  fine 
v'ha  la  Serie  cronologica  de' Deputati  governatori.  Questa  serie  con- 
tinuata dal  Yillabianca  fino  al  1797  ,  sta  nel  voi.  X  de'  suoi  mss. 
Opuscoli  palermitani.  (Qq  E  86  n.  5). 

Stef.  Romeo,  Istoria  della  fondazione  ed  apertura  dell' Albergo  dei 
poveri,  col  direttorio  de'  suoi  deputati  e  ministri,  «  Citasi  dal  Serio 
come  prossima  a  venire  in  luce. 

Su  i  poveri  del  1832,  Breve  relazione  accompagnata  dai  conti 
della  Commissione  centrale  e  dalla  lista  delle  soscrizioni.  Pai.  1832 
in-8\  *  Descrive  il  nuovo  raunamento  de' mendici,  che  in  quell'anno 
di  carestia  fur  rinchiusi  nel  Pi.  Albergo  de'  poveri,  donde  poi  furono 
traslocati  nel  nuovo  stabilimento  allo  Spasimo. 

Istruzioni  per  li  deputati  e  ministri  dell'  Ospitaletto,  eretto  il  1646 
nella  contrada  chiamata  delli  Divisi,  pubblicate  da  Ottavio  Corsetto. 
Pai.  1648  n>4°. 

Statuti  per  1'  Albergo  de'  poveri  fondato  e  dotato  in  Monreale  da 
M.  Dom.  Ben.  Balsamo  suo  arcivescovo.  Pai.  1836  in-4°. 

*  Simili  Ospizi  ve  n'  ha  in  assai  città  di  Sicilia  -,  ma  non  mi  son 
conti  per  le  stampe  i  loro  Regolamenti. 

§    III.    CASA    DE'  MATTI 

Istruzioni  per  la  novella  R.  Casa  de'  matti ,  compilate  dal  bar. 
Pietro  Pisani,  suo  istitutore.  Pai.  1827  in-4°.  *  Premettesi  la  storia 
di  questo  meritamente  rinomato  stabilimento. 

Tomm.  Gar gallo,  Lettera  al  bar.  Pisani  intorno  alla  R.  Casa  dei 
matti  :  nel  t.  Ili  dell'  Effemeridi  sicole,  n.  9,  p.  190. 

11 


7Ì  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEZ.  1.    CIVICHE 

Ant  Greco,  Saggio  sulla  statistica  medica  di  detta  Casa,  dall'anno 
4825  a  tutto  il  1832  e  34.  Pai.  1853  e  35  in-8°.  *  Di  questo  scritto 
ne~dà  giudizio  Vinc.  Navarro  nelle  sue  Prose.  Ivi  1841  in-8*. 

Frane.  Pignocco,  Continuazione  di  detta  Statistica.  Ivi  1838  in-8*. 

—  Osservazioni  sull'alienazione  mentale,  e  Cenni  statistici  del  1839. 

—  Trattamento  morale  de'  diversi  generi  di  follia,  e  Cenni  stati- 
stici dall'anno  18fcl  al  49  raccolti  in  essa  Casa,  parte  I.  Ivi  1850 
in-8'. 

Celso  Alberti,  Un  poeta  toscano  alla  Casa  suddetta  ,  sestine  con 
note  dilucidativi  del  luogo.  Ivi  1832  in-8*. 

Pompeo  Inzenga,  Descrizione  della  R.  Casa  de' matti,  e  del  nuovo 
metodo  tenuto  dal  bar.  Pisani  nel  curar  la  follia  :  nel  t.  XXXIX 
del  Giorn.  di  scienze  ec.  n.  117,  p.  265.         ..  ■  . 

—  La  cura  morale  della  follia  introdotta  dal  Pisani  anteriore  a 
quella  di  Vanves  presso  Parigi  :  nel  t.  XL1V,  n.  132,  p.  278. 

Guida  per  la  R.  Casa  de'  matti,  scritta  da  un  frenetico  nella  sua 
convalescenza.  Vi  si  aggiunge  una  lettera  del  direttore  Pisani  a] 
dott.  Moore  di  Londra  sul  trattamento  morale  della  follia.  Pai.  lfeao 
in-8°. 

Ben.  Naselli,  Sulla  Casa  de' matti  :  art.  nell'Occhio,  giorn.  di 
Pai.   1839. 


Bern  Serio,  Biografia  del  barone  Pietro  Pisani,  direttore  di  esso 
stabilimento.  Pai.  1839  in -8°.  *  Vi  si  contengono  adeguate  notizie 
di  questa  Casa,  divenuta  modello  alle  tante  aperte  nel  Continente  : 
vi  si  aggiungono  gli  elogi  fattine  da' dotti  stranieri  che  l'hanno  vi- 


§    IV.    OSPIZI    DI    PROIETTI 


*  Esisteva  fin  dal  secolo  XV  un  deposito  di  proietti  a  Palermo , 
che  faceà  parte  dello  Spedale  grande,  come  apparisce  da' capitoli  di 
questo,  scritti  nel  1440,  e  da  una  reale  ordinanza  del  18  giugno  1445. 
Ivi  mantonnesi  fino  al  1825,  quando  per  reale  rescritto  di  France- 
sco 1  fa  trasferito  nel  già  vuoto  spedale  di  s.  Bartolommeo,  ove  oggi 
prosperoso  sussiste.  Di  esso,  come  degli  altri  stabiliti  per  l'isola,  ci 
abbiamo  gli  scritti  seguenti. 

Stabilimenti  per  le  case  de' bambini  proietti.  Pai.  4751-75-83-9*, 
Ibi.  *  Si  debbe  tale  istituzione  allo  zelo  del  can.  Frane  l&WH.  Can- 
giàmila,  rinomato  per  la  sua  Embriologia  sacra. 


ART.    II.    ISTITUTI   DI   CARITÀ' —  §    IT.   PROIETTI  75 

Raccolta  di  tutti  i  regolamenti  Onora  dati  dal  Governo  intorno 
alla  pia  opera  de' bambini  proietti  in  Sicilia,  con  un  discorso  sopra 
T  origine  e  progresso  di  questo  pio  istituto.  Pai.  1784  fol. 

Raccolta  degli  articoli,  intorno  ai  quali  far  si  debbono  le  relazioni 
semestri  de'  proietti,  parti  cesarei  ecc.  da  tutti  i  RR.  Arcipreti  e 
Parrochi  di  questo  regno.  Senza  data,  fol. 

Regolamento  relativo  al  mantenimento  de*  proietti  nelle  province, 
50  aprile  1810. 

Istruzione  pel  buon  regolamento  de'  bambini  proietti ,  19  settem- 
bre 1816. 

Altre  istruzioni  date  dalla  suprema  Deputazione  de' proietti,  50 
aprile  1817. 

Decreto  relativo  al  mantenimento  de'  proietti,  21  settembre  182(3. 

Gio.  Lanza  e  Ventimiglia,  principe  governatore,  Memorie  tre  per 
lo  Stabilimento  de'  proietti.  Pai.  1840  ,41  e  42  in-4°.  «  Premessa 
la  fondazione  di  esso,  ne  provoca  V  aumento  di  dote. 

Memoria  per  V  istituto  degli  esposti,  presentata  al  decurionato  di 
Palermo  1847  in-4°.  *  Scritta  dal  deputato  principe  di  Brunaccini, 
che  presenta  lo  stato  discusso  del  conservatorio,  e  ne  implora  l'au- 
mento. 

Sullo  stabilimento  degli  esposti,  sotto  titolo  di  Conservatorio  di 
s.  Spirito.  Pai.  1845  in-8°.  *  È  frammento  d'  un  viaggio  di  Frane. 
Vigano,  pubblicato  a  Milano  4844,  con  appendice  d'altre  contezze. 

§    V.    SPEDALI 

Frane.  Ssrio  et  Mongilore  pan.  Historia  magni  et  novi  Hospitalis 
s.  Spiritus  urbis  Panormi.  *  Serbasi  ms.  in  questo  Spedale  civico,  ed 
ha  III  parti  :  la  I  porge  notizie  degli  antichi  spedali  di  questa 
città-,  la  II  narra  1'  origine  e  'i  progresso  di  questo-,  la  III  parla  de- 
gli aggregati  al  medesimo,  quali  erano  quel  de'  Leprosi,  degl'  Incu- 
rabili, delle  Prigioni,  de'  Cappuccini:  a  che  soggiugne  Notizie  sugli 
spedali  di  s.  Giacomo,  di  s.  Gio.  di  Dio,  di  s.  CrisUna  pei  pellegri- 
ni, e  dei  ss.  Pietro  e  Paolo  pei  sacerdoti. 

Capitoli  dello  Spedale  grande  e  nuovo  di  Palermo,  stabiliti  dal  Se- 
nato sotto  la  direzione  del  B.  Giuliano  Majali,  ed  approvati  da  re  Al- 
fonso nel  1442. 


76  (LASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEI.    I.   C.IVICIIE 

Nuovi  capitoli  per  lo  buon  governo  di  detto  Spedale.  Pai.  1723  in 
fol.  *  Evvi  a  principio  una  Notizia  istorica  dell'origine  e  del  pro- 
gresso di  questo  Spedale,  scritta  dal  doti.  Ant.  Puntò. 

Ordinazioni  allo  Spedale  grande  pel  buon  regolamento  dell'  Infer- 
meria de'  feriti.  Ivi  1754  fol. 

Rettori  e  spedalicri  dello  Spedale  grande  dalla  sua  fondazione  il 
1451  sino  al  1708,  descritti  da  Frane.  M.  Emanuele,  nel  voi.  Il 
de'  suoi  Opuscoli  pai.  mss.  nella  libreria  comunale  n.  4.  (Qq  L,  *»/*• 

Statuti  per  lo  servizio  interno  dello  Spedale  civico.  Ivi  4845  in-8°. 
*  Son  compresi  in  13  titoli,  cui  precede  un  cenno  storico  del  me- 
desimo. 

Capitoli  ed  ordinazioni  del  ven.  Spedale  di  s.  Bartolomeo  degl'in- 
curabili. Pai.  1723  fol.  *  Si  premette  anche  qui  la  relazione  distia 
origine  e  de'  suoi  progressi,  opera  di  Ant.  Puntò  alcamese. 

Nuovi  Capitoli  di  detto  Spedale.  Ivi   1756  fol. 

Serie  cronologica  de'  rettori  e  spedalieri  di  s.  Bartolomeo  dal  1541 
fino  al  1775,  descritta  dal  march.  Frane.  M.  Emanuele  e  Gaetam. 
Ivi  in  dett'anno  in-4°.  ;  .  , 

*  Questo  spedale  esistea  dove  oggi  è  l'Ospizio  di  s.  bpinio:  ai 
4818  venne  traslato  nelle  sale  del  grande  Spedale  civico  di  cui  la  par- 
te. 11  Villabianca  continuò  la  serie  de'  suoi  rettori  ed  ospedalieri  tino 
al  1798,  nel  voi.  VII  n.  1  ms.  de'  suoi  Opuscoli  pai.  [Qq  L  n.  i). 

Spedale  de'  sacerdoti  fondato  e  diretto  da  M.  Fcrd.  Bazan  arcive- 
scovo di  Pai.  1696. 

Capitoli  ed  istruzioni  dello  Spedale  dei  Lebbrosi  in  s.  Giovanni  fuo- 
ri le  mura.  Pai.  1557  fol. 

Nuova  edizione  di  essi  al  1741,  fol.  . 

*  Questo  spedale  fu  poi  trasferito  nell' abolita  casa  del  noviziato 
de'  Teresiani.  Ma  quando  quivi  fu  aperta  la  B.  Casa  de  matti,  gì  in- 
fermi di  lebbra  o  d'altri  mali  cutanei  passarono  allo  Spedale  grande, 
e  pe'  tisici  un  altro  ne  fu  ap.rto  fuori  le  mura  vieni  della  Zisa. 

Istruzioni  pe'  deputati  e  ministri  dello  Spcdaletto  ,  erotto  V  anno 
4646  nella  contrada  chiamata  delli  Divisi.  Pai.  1648,  m-4°. 

*  Composte  dal  cav.  Ottavio  Corsetti,  deputato  perpetuo  del  me- 
desimo. 

Istruzioni  per  lo  B.  Ospedale  di  Baida,  dato  dalla  Deputazione  dello 


ART.    II.    ISTITUTI    Di    CARITÀ'  —  §    V.    SPEDALI  77 

Spedale  grande.  Pai.  1833  in-4°.  *  Evvi  in  fronte  la  Notizia  del  con- 
vento, un  tempo  ospizio  de'  Cassinesi,  ed  oggi  ritiro  de'  Minori  os- 
servanti. 

Regolamenti  per  lo  R.  Ospedale  militare,  aperto  nella  casa  dì  s. 
Francesco  Saverio.  Pai.  1800,  in  4°. 

Istruzioni  per  lo  regolamento  dei  reali  Spedali  militari  delle  due 
Sicilie,  disposte  dal  cav.  Gio.  Vivenzioe  approvate  da  S.  M.  Pai.  1808 
in  4°. 

Gius.  Pi&one,  Descrizione  del  R.  Spedale  militare  di  Palermo  e  della 
sua  interna  amministrazione.  Pai.  1854  in-8°. 

Breve  ragguaglio  di  quanto  praticano  in  questa  capitale  le  Figlie 
della  Carità," serve  delle  povere  donne  inferme,  nella  loro  pubblica 
casa  di  misericordia  ed  infermeria,  sotto  la  protezione  di  s.  Vincen- 
zo de'  Paoli,  disposto  da  don  Ignazio  Filippone.  Pai.  1772  in-4°. 

Frane.  Tardia,  Notizie  degli  antichi  ospedali  di  Palermo,  e  diplo- 
mi appartenenti  a'  medesimi.  *  Stanno  mss.  nella  libreria  comunale 
(Qq  E  159),  e  descrivono  nove  spedali,  quelli  cioè  di  s.  Teodoro,  di 
s.  Maria  la  Ma  zara,  di  s.  Leonardo  fuori  le  mura,  di  tutti  i  Santi, 
di  s.  Gio.  Battista,  presso  il  real  Castello ,  di  s.  Gio.  Evangelista, 
presso  il  duomo,  di  s.  Anna  di  Seralcadi,  di  s.  Bartolommeo,  e  di 
s.  Maria  della  Candelaia.  I  documenti  son  42  lettere  di  papi  e  prin- 
cipi che  li  concernono. 

Cenni  sugli  Ospedali  civili  di  Palermo  ,  leggonsi  in  fondo  al  t.  I 
della  Rivista  di  scienze  mediche.  Pai.  1847  in-8°. 

Antidotarium  speciale  sacrae  domus  magni  Hospitalis  nobilis  urbis 
Messanae  sub  titillo  s.  Mariac  Pietatis.  Yen.  1646  in-4°.  *  Autore 
ne  fu  il  protomedico  Pietro  Paolo  Pisano  messinese,  professore  pri- 
mario di  medicina  pratica  in  quel  liceo,  e  curatore  di  quel  magnifico 
spedale. 

Real  Decreto  e  Istruzioni  annesse  sullo  Spedale  civico,  e  l' Istituto 
clinico  di  Messina,  21  agosto  1825. 

Riccardo  Mit cheli,  11  grande  ospedale  di  Messina,  descritto  in  versi. 
Ivi  1846  in-8°. 

*  Ogni  aìtra  città  di  Sicilia  conta  uno  o  piti  spedali,  governati  da 
ecclesiastici  o  laici.  Oltre  a  questi  ve  n'ha  di  molti  amministrati  dal- 
l' Ordine  spedaliere  de'  Fate-ben-fratelli,  fondato  da  s.  Giovanni  di  Dio: 
la  cui  Vita  ed  istituto  è  descritto  da  Barione  Perdicaro.  Pai.  lbOti 
iu-  K 


78  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  —  SILI.    I.    ClTICHE 

§    TI.    PRIGIONI 

Capitoli  della  veri.  Opera  di  N.  Signora  s.  Maria  di  Visita-carceri 
fondata  nella  R.  Vicaria  di  Palermo,  col  breve  ragguaglio  di  sua  o- 
rigine  e  progresso,  raccolti  da  Frane.  Giardina  procuratore  di  det- 
t'  opera.  Pai.  1747  fol. 

Nuove  ordinazioni,  ovvero  aggiunta  di  nuovi  capitoli  di  essa  Opera. 
Ivi  1749  fol. 

*  Una  nuova  edizione  se  n'  è  veduta  del  1817  fol. 

Gius,  di  Martino,  Memoria  intorno  al  progetto  d'un  nuovo  carcere 
in  Pai.  1822  in-4°. 

Giamb.  Castiglia,  Sul  metodo  di  fondazione  da  seguirsi  e  su1  gua- 
sti accaduti  nella  costruzione  del  nuovo  carcere  di  Palermo  ,  1759 
in-8°. 

*  Ragiona  di  quello  recentemente  costruito  al  Borgo-,  giacché  1  an- 
tica vicaria  fu  convertita  in  palazzo  delle  finanze,  la  cui  prima  pie- 
tra era  stata  gittata  nel  1578,  sotto  il  viceré  M.  Antonio  Colonna, 
e  condotta  a  compimento  nel  1595,  sotto  il  governo  del  conte  d'O- 
livares. 

Cav.  Mario  Rizzavi,  Cenno  storico  sulle  prigioni.  —  Sulle  prigioni 
di  Sicilia  e  sulla  loro  riforma.  Cat.  18... 

Luigi  Tirrito,  Prospetto  fisico-morale  delle  prigioni  della  Sicilia, 
con  osservazioni  sulla  maniera  di  riformarle,  di  classare  e  trattare 
i  carcerati,  e  di  amministrare  le  pene.  Napoli  1859  in-8°. 

*  Discute  la  teoria  sotto  novelli  aspetti ,  e  sparge  de'  lumi  sulla 
disciplina  delle  carceri. 

Riflessioni  sulle  carceri  correzionali ,  del  signor  Dumont,  tradotte 
e  inserite  nel  t.  IX  del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  ar.  Pai.  1823,  n.  25, 
p.  75. 

SEZIONE    II. 

ISTITUZIONI    LETTERARIE 

Sono  di  tre  ragioni  :  le  prime  (ormano  il  letterato,  e  le  eliiamiam 
pedagogiche;  le  seconde  lo  perfezionano,  e  le  domandiamo  scientifica} 

le  ultime  V esercitano,  e  queste  sono  accademiche.  Utile  niente  meno 
che  dilettevole  dovrà  venire  la  presente  enumerazione  de'  nostri  let- 
terari stabilimenti,  donde  potrà  e  il  nazionale  e  lo   straniero  scan- 
dagliare il  grado  di  nostra  civilità. 


79 

ARTICOLO   I.    ISTITUZIONI    PEDAGOGICHE 

Eccoti  una  succinta  rassegna  degli  stabilimenti  scolastici  di  que- 
st'  Isola  che  vanta  sopra  ogni  paese  il  primato  di  tempo  nell'  inse- 
gnamento gratuito. 

§    I.    UNIVERSITÀ* 


pubbliche  Università,  dette  un  tempo  Accademie  di  studi.  Comincia 
da  quella  di  Platone  che  ha  dato  il  nome  alle  altre:  il  capo  VI  del  sin- 
tagma  VI  vi  tratta  della  Sicilia  accademica. 

Gius.  Santacroce,  Diss.  delle  Universi  tea  di  Sicilia,  letta  nell'  acca- 
demia del  Buon-Gnsto,  ed  inserita  nel  voi.  I  dei  Saggi  di  essa.  Pai. 
1735  in-4°.  *  Vi  ragiona  delle  antiche  e  moderne  scuole   dell'  Isola. 

*  La  più  antica  Università  nostrale,  e  per  più  d'un  secolo  l'unica, 
quella  fu  di  Catania,  fondatavi  da  re  Alfonso  il  Magnanimo  e  confermata 
da  papa  Eugenio  IV  con  bolla  dell'  anno  1444.  Intorno  ad  essa  po- 
tran  riscontrarsi  (  oltre  gli  storici  e  generali  dell'  Isola  e  particolari 
di  quella  città,  da  noi  mentovati  a  suo  luogo)  le  opere  susseguenti. 

lgn.  Gastone,  Disceptationes  iuridicae,  quibus  propugnato  cata- 
nensis  Gymnasii  singularis  erectio,  et  privata  possessio,  quo  adom- 
nes  alias  civitates  in  toto  Siciliae  regno.  Mess.  1686  fol. 

Leges  latae  a  rege  Ferdinando  III,  ad  augendum  et  exornandum 
Siculorum  gymnasium  Catinae:  quibus  adiiciuntur  superiorum  regum 
monumenta.  Cat.  1780  fol.  *  Compilatore  di  quest'  ampia  raccolta  fu 
il  can.  Vito  Coco,  che  vi  premise  la  Storia  della  fondazione,  delle 
vicende  e  dello  stato  attuale  di  quel  liceo-,  e  vi  raunò  con  ordine  cro- 
nologico i  reali  rescritti  da  Alfonso  fino  a  Ferdinando,  concernenti  le 
dotazioni,  gli  statuti,  le  cattedre,  le  prerogative  di  detta  Università. 

FU.  Corazza,  Notizia  storica  cronologica  della  università  degli  stu- 
di di  Catania.  *  Sta  ms.  nel  voi.  XVI  di  sue  Miscellanee,  Qq  F  101, 
nella  l.breria  del  Comune,  n.  10  fog.  851,  ove  più  altre  scritture  a- 
naloghe  rinvengonsi  nel   voi.  XXXV  (Qq  F  120). 

^  Gius.  Rapisardi,  Per  1'  alma  regia  generale  Università  degli  studi 
di  Sicilia,  al  tribunale  supremo  del  Real  Patrimonio.  Pai.  1805  in-4#. 

Difesa  dei  dritti  e  privilegi  dell'  università  di  Catania  col  collegio 
di  medicina  di  Salerno,  stesa  da  Gius.  Maria  di  Leone  e  Stef.  Pa- 
trizi. Napoli  1745  in-4°. 


gO  CLASSE   K.    ISTITUZIONI  —  SEX.  II.    LETTERARI E 

Copia  di  consulta  del  Tribunale  della  R.  G.  C.  di  Sicilia  per  del- 
la causa.  Pai.  1744  iu-4\ 

Altra  difesa,  scritta,  da  Goffredo  de  Bellis.  Nap.  1781  in-4\ 

Carlo  Gemmdlaro,  Abbozzo  storico  dell'Ateneo  catanese,  Prolusione 
all'anno  scolastico  1856-57;  estratta  dal  giornale  del  Gabinetto  lettera- 
rio dell'Accademia  gioenia,  t.  V,  bimestre  I,  pag.  37.  Cat.  1§59  in-8°, 
e  ristampata  nelGiorn.  di  scienze  ec.  t.  I.XXIV,  n.  2-20,  pag.  53.  *  ln- 
tesse  la  storia  di  quel  ginnasio,  movendo  dai  tempi  del  eatanese  Ca- 
nnula, che  il  primo  ordinò  pubbliche  scuole,  e  scendendo  fil  filo  to- 
sino a  dì  nostri. 

Vino.  Cordavo  Clarcnza,  Su  alcuni  particolari  dell'  Università  di 
Catania.  Ivi  18-40  in-i°. 

*  Riepiloga  le  memorie  di  essa,  i  suoi  privilegi,  i  suoi  professori 
più  insigni:  ciò  che  pur  fa  il  cav.  Frane.  Paterno  Castello  nella  re- 
cente sua  Descrizione  di  Catania,  tomo  II,  1847  in-8°. 

*  Gli  storici  di  quella  città  tutti  pur  narrano  di  queir  Ateneo. 


*  La  seconda  università  per  ordine  di  tempo,  fu  quelki  di  Messi- 
na, implorata  da  s.  Ignazio  (che  vi  mandò  i  professori  da  Roma 
per  fondarvi  il  Collegio  primario  dell'  ordin  suo  a  richiesta  del  viceré 
Gio.  de  Vega),  e  conceduta  da  papa  Paolo  111  con  bolla  del  1550, 
che  vien  riportata  dal  Pirro  nelle  Notizie  di  quella  chiesa,  e  da  prù 
storici  di  quella  città.  Cresciuta  poi  di  nuove  cattedre  e  restaurata, 
se  ne  festeggiò  V  apertura  dal  seguente  professore  di  medicina. 

Barth.  Castelli,  Oratio  ad  HI.  Messanensem  Senatum  habita  in  no- 
va almi  studii  erectkme,  Mess.  1596  in-4*. 

Si  tenne  essa  in  piedi  fino  al  1676,  quando  in  pena  delle  succe- 
dute rivolte  fu  abolita,  insieme  con  altri  privilegi  di  detta  città.  Av- 
venuta nel  1767  l'abolizione  della  Compagnia  di  Gesù,  il  suo  colle- 
gio primario  fu  elevato  alla  dignità  di-fi.  Accademia  Carolina,  e  quin- 
di fornito  di  nuove  cattedre  legali  e  mediche.  Nel  18:22  un  decreto 
de'  25  novembre  1'  affidava  ad  una  Deputazione  composta  dall'  arci- 
vescovo, dal  sindaco,  e  da  due  deputati  biennali.  —  Un  altro  del  21 
agosto  1825  approvava  le  Istruzioni  per  le  cattedre  di  ostetricia  , 
di  notomia  e  di  clinica  cerusica.  — -  Un  terzo  de1  20  marzo  1829  vi 
destinava  un  teatro  anatomico*,  ed  un  altro  del  li  marzo  1836  di- 
stingueva due  scuole  per  gli  studi  del  disegno  e  dell'  incisione.  —  Ma 
nel  1838  da  Ferdinando  11  è  stata  postliminio  rinterrata  V  antica  con 
decreto  del  20  luglio,  per  cui  comparvero  gli  scritti  seguenti. 


ART.  I.  ISTITUZIONI  PEDAGOGICHE — §  I.  UNIVERSITÀ'  81 

Mauro  Granata,  Orazione  inaugurale  della  R.  Università  di  Mes- 
sina. Ivi  4839  in-4°. 

*  Contiene  in  iscorcio  la  storia  di  essa  e  le  notizie  dei  più  chiari 
suoi  dottori. 

Dim.  Ventimiglia,  Storia  documentata  di  detta  Università  ripristi- 
sina.  Ivi  1839  in-8°. 


La  terza  è  questa  di  Palermo  5  la  quale,  dopo  la  estinzione  della 
Compagnia,  sorse  dentro  questo  Collegio  massimo,  col  titolo  di  R. 
Accademia  nel  1779.  Con  vari  dispacci  si  vennero  aumentando  le  cat- 
tedre, finché,  tornata  nel  1805  la  Compagnia  e  restituito  ad  essa  il 
collegio,  l'Accademia  passò  nella  casa  de' Teatini  a  S.  Giuseppe,  ed 
acquistò  titolo  e  diritti  di  R.  Università.  Ecco  alcune  opere  che  ne 


Regiae  Panormitanae  Academiae  studiorum  conspectus.  Pan.  1781 
et  seq.  in-8°. 

*  Ogni  anno  Uscivano  in  luce  dei  prospetti  che  notificavano  le  cat- 
tedre, coi  trattati  da  spiegarsi  in  ciascuna. 

Istruzioni  per  gli  studenti  delle  Facoltà  teologica,  legale,  medica, 
e  filosofica  della  R.  Accademia,  disposte  per  ordine  della  Deputazione 
de'  regi  studi.  Ivi  1783  fol. 

*  I  Deputati  eletti  a  sèpran  tendere  la  pubblica  istruzione  furono, 
M.  Salv.  Ventimiglia,  inquisitore  di  Sicilia;  M.  Alfonso  Airoìdi,  ar- 
civ.  di  Eraclea,  e  giudice  della  R.  Monarchia*,  Gabr.  Lancellotto  Ca  - 
stelli,  principe  di  Torremuzza-,  Pietro  Lanza,  principe  di  Trabia*,  Eniin. 
Bonanno,  duca  di  Misilmeri. 

Vìnc.  Genuardo,  Memoria  sulla  riforma  delle  Cattedre  di  medici- 
na, presentata  alia  general  Deputazione  de' regi  studi,  Ivi  1801  in-4°. 

Regolamenti  generali  per  la  R.  Università  nuovamente  eretta  in  Pa- 
lermo. Ivi  1805  in-4°. 


Gius.  Indelicato,  Notizia  dell'Università  degli    studii    di  Palermo. 
Nell'Ape  gazzetta  letter.  Pai.  Ì822  toni.  I,  pag.  15,  38,06,  89,  111. 


Ign,  de  Contreras,  Discorso  sullo  stato  attuale  della  R.  Universi- 
tà degli  studi.  Ivi  1830  in-8°. 

FU.  Termini,  Sulla  necessità  d'  un  collegio  medico  cirusico  in  Pa- 
lermo, rassegnato  a  S.  M.  Ferdinando  II.  Ivi  1814  in-8°. 

42 


82  CLASSE   X.    ISTITUZIONI — SE2.    II.    LETTERARIE 

Regolamento  per  la  elezione  de  professori  dell'  università,  40  ago- 
sto 1850. 

Regolamenti  per  le  tre  regie  università  degli  studi  di  Sicilia. 
Pai.  1841  in-8°, 

§    lì.    COLLEGI 

Il  pubblico  insegnamento  cominciò  dilatarsi  in  Sicilia  e  prendere 
stabile  consistenza,  posciachè  fu  dal  Governo  introdotta  la  Compa- 
gnia di  Gesù,  che  per  primario  suo  istituto  professa  la  istruzione 
gratuita.  Allora  per  le  principali  città  dell'  isola  fur  aperti  Collegi 
di  studi,  dove  con  più  e  dove  con  meno  oamero  di  cattedre, 
maggiori  collegi  ve  n'erano  dall'infima  gramatica  fino  alle  facoltà 
supreme-,  ne'  minori  quella  di  filosofìa  teramane  il  corso. 

Diamo  qui  la  semplice  numerazione  di  tali  Collegi  ,  indicando  in 
un  medesimo  gli  anni  di  loro  fondazione,  il  numero  delle  scuole  aper- 
te in  ciascuno,  e  la  somma  de' 


soggetti  che  li  coltivavano. 


COLLEGI 

Messina 

Palermo 

Monreale 

Siracusa 

Bivona 

Catania 

Caltagirone 

Trapani 

Mineo 

Caltanissetta 

Marsala 

Malta 

Piazza 

Sciacca 

Noto 

Modica 

Naro 

Castrogiovannì 

Termini 

Scicli 

Vizzini 

Salemi 

Alcamo 

Mazzara 

Polizzì 

Mazzarino 

Kecalbuto 


NDAZIONI 

CATTEDRE 

SOGGET' 

1548 

14 

U 

1530 

20 

180 

1553 

5 

10 

155Ì 

6 

17 

1555 

2 

9 

1550 

6 

20 

1570 

7 

li 

1580 

8 

50 

1588 

2 

9 

1588 

5 

12 

1592 

5 

12 

1592 

6 

21 

1602 

6 

12 

1607 

2 

16 

1608 

5 

15 

1610 

5 

lo 

1619 

o 

9 

1619 

2 

11 

1620 

5 

11 

1651 

5 

10 

1651 

2 

8 

1612 

5 

15 

1656 

2 

14 

1671 

5 

13 

1681 

1 

11 

1694 

<2 

9 

1740 

1 

7 

ART.   I.   ISTITIZ10M  PEDAGOGICHE  —  §   II.   COLLEGI  85 

*  Usanza  universale  e  costante  della  Compagnia  fu  di  stampare 
ogni  anno  i  Cataloghi ,  così  generali  di  tutto  l'Ordine ,  come  parti- 
colari di  ciascheduna  provincia-,  ne' quali  leggonsi  registrati  i  nomi 
e  gli  uffici  delle  persone  addette  alle  cattedre  e  ai  ministeri  ne' sin- 
goli domicili*  La  presente  statistica  è  tratta  dal  Catalogo  di  questa 
provincia  impresso  nel   1767,  che  fu  l'ultimo  di  sua  esistenza. 

Le  notizie  concernenti  ai  mentovati  Collegi  si  posson  trarre  dagli 
storiografi  generali  della  Compagnia,  quali  sono,  Nic.  Orlandini,  Frane, 
Sacchini,  Pietro  Possino,  Gius,  luvencio,  Giulio  Cordaro  in  latino,  e 
Daniello  Bartoli  in  italiano-,  e  più  stesamente  dagli  storici  peculiari 
di  questa  provincia  Dom.  Stan.  Alberti  ed  Enim,  Aguilera  ,  che  ne 
descrissero  minutamente  le  origini  e  le  geste,  questi  latinamente  e 
quegli  italianamente*,  benché  amendue,  rimasti  a  mezza  via,  non  per- 
venissero alla  narrazione  degli  ultimi  stabilimenti. 


>oo<x 


Oltre  la  Compagnia  ,  un  altro  religioso  Istituto  fu  chiamato  ad 
aprir  pubbliche  scuole  in  Sicilia,  ed  è  quello  de1  Cherici  poveri  della 
Madre  di  Dio,  cognominati  delle  Scuole  Pie,  fondato  da  s.  Giuseppe 
Calasanzio,  ed  approvato  primamente  da  papa  Paolo  V  nel  1617. 

Novera  esso  nell'Isola  i  setti  collegi  seguenti  : 

Messina  1616.  —  Palermo  1618.  —  San  Mauro  1621.  —  Leonfor- 
te  1690.  —  Aderirà  17-28.  —  Palma  1730.  —  Girgenti  1740. 

Hanno  inoltre  questi  Padri  la  direzione  di  quattro  convitti  ,  dei 
quali  dirassi  più  innanzi. 

Notizie  della  diffusione  di  questo  Istituto  ne  dà  il  p.  Alessio  della 
Concezione  nella  Vita  del  santo  Istitutore,  Giuseppe  Calasanzio,  stam- 
pata a  Roma  1695,  ed  ivi  compendiata  nel  1697.  Altri  cenni  de'  suoi 
Stabilimenti  in  Sicilia  ci  vengon  dati  dal  p.  Vinc.  Castronuovo  nel 
Discorso  sugli  Ordini  regolari  di  Sicilia,  stampato  a  Napoli  18Ì3-,  e 
dal  ben.  Lor.  Coco- Grasso  nelle  Memorie  sugli  Ordini  religiosi  di  Si- 
cilia, inserite  nel  Gerofilo,  a  Palermo  1847. 

§  ni.   LICEI 

Succeduta  nel  1767  la  estinzione  della  Compagnia,  le  cattedre  dei 
prenominati  collegi  furono  dal  Governo  affidate  a  professori  ecclesia- 
stici e  laici.  Parecchi  mutamenti  di  esse  cattedre  ebber  luogo  a  tem- 
pi diversi:  il  Collegio  massimo  di  Palermo  e  '1  primario  di  Messina 
furono  levati  alla  dignità  e  cognominazione  di  R.  Accademie:  que'  di 
Trapani,  Siracusa,  Caltagirone  assunsero  il  titolo  di  Licei,  e  però  di 
nuove  scuole  vennero  aumentati-,  poiché  in  altri  vi  fur  introdotte  quel- 
le di  diritto  e  di  medicina,  in  altri  di  fisica  e  matematica,  in  altri 
di  economia  ed  agraria,  dove  quelle  di  teologia  e  di  canoni,  dove  an- 
cor quelle  delle  arti  del  disegno. 


84  CLASSE  \.    ISTITUZIONI  — SM.    II.    LETTERARIE 

Contezze  intorno  le  fondazioni  di  siffatti  licei,  e  su'  professori  che 

vi  fur  destinati,  re  le  porge  il  regio  storiografo  Dom.  Scinà  ne'  tre 
volumi  del  suo  Prospetto  "della  storia  letteraria  di  Sicilia  noi  seco- 
lo XVIII,  Pai.  1824-27  in-8°. 

Or  è  da  soggiugnere  come  al  principio  del  secolo  andante  parec- 
chi de'  mentovati  collegi  furono  restituiti  alla  reduce  Compagnia-,  la 
quale  ha  riaperto  le  antiche  cattedre  a  Palermo  1805,  ad  Alcamo  180G, 
a  Caltanissetta  1808,  a  Salemi  e  a  Modica  1812,  a  Noto  e  a  Mar- 
sala 1819:  taccio  Trapani,  Mazzara,  Termini,  Siracusa,  dov'  ella  ha 
pur  residenze,  ma  non  ha  scuole. 


IV.    SCUOLE 


Ratio  tradendae  philosophiae  in  scholis  provinciae  Siculae  S.  I.  a 
Vespasiano  M.  Trigona  eiusdem  provinciae  moderatore  praescripta  , 
et  a  Praeposito  generali  approbata.  Pan.  1751  in-ì°. 

Regolamenti  per  le  scuole  private  disposti  dalla  suprema  Deputa- 
zione de'  regi  studi,  ed  approvati  da  S.  M.  Pai.  180G  in-*». 

Regolamenti  per  le  scuole  comunali  e  per  le  private,  disposti  dalla 
Commessione  dell'istruzione  pubblicativi  18-21  fol. 

Mercurio  Ferrara,  Sul  metodo  normale  che  si  osserva  in  Sicilia 
e  sul  metodo  lancastriano:  Memoria  stampata  per  ordine  di  detta  Com- 
messione. Ivi  1822   in-8°. 

Frane.  Pizzolato,  Difesa  del  metodo  normale  di  Sicilia.  Pai.  1823 
in-8'. 

Dom.  Parisi,  Piano  d'educazione  circa  le  pubbliche  scuole,  hi  18i:> 
in-8°. 

Piano  di  riforma  che  dalla  Commissione  di  pubblica  istruzione  si 
propone  al  Governo  per  le  accademie  e  collegi  dell' Isola.  Pai.  1825 
in  Ibi.  *  Fu  approvato  dello  stesso  Governo  ai  46  ottobre  di  dett  anno. 

Frane.  Mostrati,  Manuale  del  sistema  di  Bell  e  Lancaster,  o  Mu- 
tuo e  simultaneo  insegnamento  di  leggere,  scrivere,  conteggiare  e  la- 
vorare di  ago  nelle  scuole  elementari:  Opera  dall'inglese  tradotta  e 
cementata.  Napoli  1819  in-8°. 

•  Alloghiamo  tra  le  nostre  questa  scrittura;  perocché  un  tal  me- 
todo, di  cui  V  ab.  Mastroti  fa  il  direttore  primiero  a  Napoli,  è  sta- 
to ugualmente  introdotto  in  Sicilia  per   opera  del   seguente  autore. 


ART.  I.  ISTITUZIONI   PEDAGOGICHE  —  £  IV.    SCUOLE  85 

Nic*  Scovazzo,  Sopra  il  metodo  di  mutuo  insegnamento,  applica- 
to al  disegno  lineare,  alla  lingua  italiana,  ed  al  progresso  dell'  arit- 
metica. Pai.  1855  in- 12°. 

Michclang.  Vita,  Estratto  delle  materie  piii  interessanti  contenute 
nel  sistema  di  EHI  eLancaster,  per  uso  dei  novelli  maestri.  Calta- 
ili  ssetta  1825  in- 12°. 

fine.  Mortili  aro,  Sulle  scuole  pubbliche  del  sac.  Dom.  Campione: 
nel  t.  IV  dell' Effemeridi  sicole. 

Ignazio  Dominclli,  Memoria  per  lo  stabilimento  d'  una  scuola  ve- 
terinaria. Pai.  1815  in-8°. 

Mario  Musumeci,  Discorso  per  lo  ristabilimento  della  cattedra  d' a- 
sricoltura  in  Catania.  Ivi  1850  in-8°. 

© 

Gius.  Romeo,  Piano  per  la  scuola  di  chimica  applicata  alle  arti. 
Pai.  1857  in-8°. 

Beìi.  Cartiglia,  Sulla  filologia  e  i  metodi  convenienti  nel  presente 
secolo  alle  lettere,  e  sulla  riforma  delle  scuole  elementari.  Ivi  1858 
in-8°. 

Carm.  Preslogiovanni,  Cenno  su  le  scuole  e  i  collegi  di  Messina- 
nello  Spettatore  Zancleo,  Mess.  1854,  pag.  84-90. 

Cenni  sui  progressi  in  Catania  della  scuola  di  mutuo  insegnamento 
sul  disegno  lineare,  geografia,  ed  aritmetica:  nello  Spettore  Zancleo 
1855  p.  101. 

Regolamenti  delle  regie  pubbliche  scuole  di  donne,  istituite  in  Bron- 
te  da  Pietro  Calanna,  e  dirette  da  Gaet.  Rizzo.  Cat.  1855  in-8°.  *  La 
cura  di  queste  scuole  è  affidata  a'  direttori  del  Collegio  Borbonico  ivi 
esistente,  che  ne  han  pubblicate  le  leggi  regolatrici  secondo  un'or- 
dinazione de'  14  maggio  4851. 

Siili'  istituto  di  madama  Grosso  in  Messina.  Ivi  p.  127  187  245-, 
e  nel  Maurolico  1855  p.  126. 

*  D'altre  scuole  tornerà  discorso  nella  classe  XV,  sez.  IV,  ove  di 
Pedagogia  e  di  Metodologia  sarem  per  trattare. 

ARTICOLO    II.    ISTITUZIONI    SCIENTIFICHE 

Intendiamo  per  queste  i  santuari  di  Pallade,  i  depositi  dell'umano 
sapere,  gli  empori,  diciam  così,  e  i  magazzini  di  quelle  scienze,  i 


<%  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  -— SEZ.    II.    LETTERALE 

cui  dementi  acquistaronsi  nelle  scuole  ,  nei  licei  ,  ne' collega  nelle 
università,  di  cui  abbiam  già  ragionato.  Tali  sono,  per  primaria  loro 
designazione,  le  librerie,  gli  osservatori,  i  gabinetti,  i  musei,  i  tea- 
tri :  veggianne  i  rispettivi  descrittori. 

5    1.    LIBRERIE 

Nulla  diremo  delle  biblioteche  private,  esistenti  presso  le  religiose 
famiglie,  o  possedute  da  particolari  signori:  com'  eran  le  tanto  nomi- 
nate di  Filippo  Parata,  Mariano  Valguarnera,  Martino  la  Farina,  Giamb. 
Caruso,  Ant.  Mongitore,  del  marchese  di  Giarratana,  de1  principi  di 
Cutò,  di  Torremuzza,  di  Trabia;  e  le  più  altre  anteriori  che  oggi 
più  non  sussistono-,  delle  quali  potrà,  chi  n' è  vago,  attigner  con- 
tezze da  Vinc.  Mortillaro,  che  ci  notifica  delle  antiche  e  delle  mo- 
derne insieme  nel  suo  Studio  bibliografico,  impresso  a  Palermo  1850, 
e  riprodotto  tra  le  sue  Opere  varie  al  1856  e  al  45  in-ì°,  tom.  I , 
pag.  60  e  seg. 

Noi  qui  dunque  accenneremo  le  opere  pubblicate  intorno  alle  oggi 
esistenti,  cominciando  da  quelle  della  capitale.  Alcune  altre  analoghe 
al  presente  argomento  le  abbiam  noverate  di  sopra  all'  art.  Biblio- 
grafìa, voi.  I,  pag.  559  e  seg. 

Palermo 

Index  librornm  Bibliothecae  collegii  panormitani  S,  I.  Pan.  10S2 
in- 12°.  *  Quest'  indice,  ripartito  in  classi,  non  ci  ragguaglia  se  non 
dello  stato  primitivo  di  questa  libreria-,  la  qnale,  dopo  quel  tempo,  an- 
dò crescendo  di  mano  in  mano,  fin  alla  soppressione  della  Compagnia. 
Dopo  questa,  da  privata  divenne  pubblica  e  reale,  cresciuta  in  parte 
da'  libri  degli  altri  aboliti  collegi,  in  parte  da  quelli  del  Torremuzza, 
cui  fu  imperciò  dirizzato  un  medaglione  di  marmo,  qual  si  vede  al- 
l'ingresso. Il  teatino  alemanno  Gius.  Sterzinger,  primo  bibliotecario, 
e  riordinolla  di  fondo,  e  crebbela  di  molte  e  preziose  edizioni  fatte 
venire  dall' estero.  Egli  ne  ritenne  la  cura  fino  al  1805,  quando  fu 
quella  restituita  alla  Compagnia,  da  cui  ha  ricevuto  finora  continuati 
aggrandiamoti.  Dei  suoi  più  pregevoli  mss.  abbiam  dato  conto  nella 
cfasse  IX,  sez.  Ili,  art.  IV,  pag.  48  e  seg. 

Index  Bibliothecae  Oratorii  panormitanae  Congrega tionis.  Pan.  17  ìi 
in-i8.  *  Questa  fu  la  prima,  e  per  quasi  un  secolo  anche  Tunica  biblio- 
teca pubblica  della  Sicilia,  fondata  dal  sae.  Frane.  Sciatimi,  che  fin 
dal  HH7  lasciò  a'  Padri  dell'Oratorio  i  suoi  6000  e  più  libri  apatiti 
di  renderli  d'uso  comune.  Anche  questa  poi  per  nuove  dotazioni  è 
venuta  crescendo. 

Dom.  Schiavo,  Ragionamento  per  la  erezione  della  pubblica  libre- 
via  di  Palermo.  Ivi  1760  in-K  *  È  pur  inserito  nel  tomo  Vili  degli 


ABT.    II.    ISTITUZIONI   SCIENTIFICHE  —  §   I.    LIBRERIE  87 

Opusc.  Siciì.  pag.  109.  Nelle  annesse  note  ragiona  per  disteso  delle  an- 
tiche e  recenti,  private  e  pubbliche  biblioteche  di  Sicilia. 

*  La  libreria  comunale  di  Palermo  nacque  dalle  cure  e  da'  doni 
di  privati  cittadini,  sotto  la  protezion  del  Senato  che  lautamente  do- 
tolla.  Venne  in  seguito  aggrandita  da  quelle  di  Fi!.  Corazza,  Emm. 
Cangiamila,  Yinc.  Auria,  Ant.  Mongitore,  Frane.  Serio,  Dom.  Schia- 
vo, Aless.  Vanni,  Tommaso  M.  Tommasi,  Gio.  d'Angelo,  Gius.  Haus, 
Nicolò  Filingeri,  Cesare  Airoldi,  e  d'  altri  benemeriti  della  patria. 

Tomm.  Angelini,  Orazione  pel  riaprimento  della  pubblica  libreria  di 
Palermo,  recitata  nel  1775,  pubblicata  nel  1780  in-4°.  *  In  dett'  an- 
no fu  quella  trasferita  da  una  casa  a  pigione,  ov' era  nata,  nella  pro- 
fessa de'  Gesuiti,  ove  oggi  risiede,  notevolmente  accresciuta,  e  de- 
corata d'  un  portico  per  opera  di  Dom.  Scinà. 

*  A  questa  Orazione  inaugurale,  del  pari  che  alla  precedente,  son 
annesse  dotte  annotazioni  sulla  letteratura  sicola,  e  sulle  librerie,  non 
pur  nazionali,  eziandio  straniere  d'ogni  età:  in  fondo  si  noverano  i 
benefattori  più.  insigni  di  questa,  di  cui  il  disserente  era  custode. 

Regolamenti  pel  governo  ed  assistenza  di  detta  libreria.  Pai.  1780 
in-4°. 

Altro  Regolamento  approvato  da  S.  E.  Luogotenente  generale  il 
marchese  delle  Fa  vare.  Pai.  1830  in-8°.  *  Precedono  Cenni  storici 
di  quella,  per  Agost.  Gallo,  deputato  della  medesima. 

Yinc.  Mortillaro,  Breve  ra^uasrlio  della  Libreria  del  Comune:  si 
legge  in  fondo  al  summentovato  suo  «  Studio  bibliografico  »  Pai.  4827 
e  52  in-80;  e  di  nuovo  nel  voi.  I  delle  sue  Opere.  Ivi  1845  in-4°, 
pag.  72.  *  Discorre  ivi  la  fondazione,  la  traslazione,  la  storia  di  que- 
sta biblioteca,  le  donazioni  ad  essa  fatte,  gii  accrescimenti,  la  fab- 
brica e  il  buon  governo  fino  al  presente. 

Ign.  de  Contreras,  Stato  della  biblioteca  comunale:  leggesi  nel  suo 
Discorso  sullo  stato  della  R.  Università.  Pai.  1830  in-8°. 

Alfonso  Giustini,  Sull'  origine,  sui  progressi  e  sullo  stato  attuale 
della  biblioteca  comunale  di  Palermo:  nel  tome  LXXVH  n.  229  p.  93 
del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  ar. 

Gaspare  can.  Rossi,  I  manoscritti  della  libreria  comunale  descritti 
e  spiegati,  voi.  II.  Pai.  1847  e  seg.  in-8°.  *  Li  descrive  secondo  1'  or- 
dine delle  scansie:  ma  infine  li  classa  secondo  quel  delle  materie  e 
degli  autori.  Alquanti  di  essi  mss.  sono  stati  da  noi  citati  di  sopra, 
pag.  54  e  seg. 


«8  CLASSE   X.    ISTITUZIONI—  SEZ.    |I.    fcETTERAMB 

*  Una  quarta  libreria  pubblica  è  quella  della  li.  Università  degli 
studi  della  quale  ne  ha  disposto  un  elenco  il  march.  Vinc.  Morta- 
laro' che  ne  fa  cenno  nella  citata  sua  opera,  pag.  62,  nota   1,  con 

questo  titolo:  g  .*;.'« 

Catalogus  librornm  omnium  selectorum  in  R.  Lmversitatis  lan. 
Bibliotheca  existentium,  confectus  anno  1825,  mss. 

*  Oltre  di  queste  quattro  pubbliche  librerie,  ve  n'  ha  parecchie 
privale  presso  i  differenti  ordini  regolari.  Degna  è  di  ricordanza  quel- 
la de1  Benedettini  per  le  illustrazioni  fattene  da'  due  fratelli  Di  Blasi, 
e  sono: 

(,io.  Et,  di  Rasi,  Discorso  per  l'apertura  della  nuova  Libreria 
del  monastero  di  s.  Martino  delle  Scale:  si  legge  nel  tomo  XI  degli 
Opusc.  sicii.  Pai  1770  in-l°,  pag.  83, 

Sale,  di  Basi,  Relazione  di  detta  Libreria:  trovasi  nel  tomo  XII 
de'  suddetti  Opuscoli.  Ivi  1771  in-4°,  pag.   1-214. 

Catalogo  della  Libreria  privata  di  S.  M.  Ferdinando  re  delle  due 
Sicilie.  Pai.  1808  in-i°.  *  Esisteva  questa  nel  gabinetto  del  R.  Pa- 
lagio, quand'osso  Re  soggiornava  fra  noi.  Al  ritorno  di  lui  in  Napoli, 
essa  pure  fu  colà  trasportata:  il  Catalogo  è  di  Paulo  Balsamo. 

Catalogo  della  Biblioteca  privata  di  S.  E.  Giuseppe  Aragona-Cor- 
tes-Pignatelli  duca  di  Terranova  e  Monteleone.  Pai.  1851  iu-ò°.  *  Com- 
pilato da  Gius,  Cardile, 

ftlessSna 

Ant,  de  Francisci,  Catalogo  de'  mss.  della  Biblioteca  del  Salvado- 
re,  di  Messina,  composto  per  ordine  di  papa  Pio  IV  nel  1505-,  e  poi 
pubblicato  dal  Pos&evino,  dal  Burmanno,  dal  Montfaucpn. 

*  Questa  celebre  Biblioteca  di  Basiliani,  arricchita  fin  dal  LH 
Scolario  Graffeo  di  500  codici  greci,  e  seguentemente  da  Costantino 
Lascari  e  da  altri  Ellenofili,  venne  scia u ratamente  smembrala  dal- 
l'Abbate generale  dell'Ordine,  Pietro  M  uniti,  eh  ì  i  più  preziosi  codici 
seco  recò  a  Roma.  Dei  rimasti  ne  preser  cura  i  succeduti  abbati  D  >m, 
Fazzini,  Salv.  Omodei,  Demetrio  Grano?  per  cui  opera  fu  raccozzalo 
un  secondo  catalogo  de'  libri  superstiti, 

]}1.  Gaet.  Grano,  Nuovo  Catalogo  di  detti  colici  mss.  *  Fu  que- 
sto da  lui  dirizzato  dopo  il  1814*  posciacaè  gl'Inglesi  militari  che 
occupato  aveano  quel  monisb-ro  dal  1806,  si  furon  partiti,  lasciando 
scompigliata  quella  biblioteca  e  smarriti  gl'indici  antichi.  Q 
nuovo,  da  lui  inviato  a  Doni.  Scinà,  fu  riposto  nella  libreria  di  que- 
C<  ninne. 


ART.    11.    ISTITUZIONI   SCIENTIFICHE  —  §    I.    LIBRERIE  89 

La  Libreria  pubblica  di  Messina  si  dee  primamente  a  Giacomo 
Longo,  che  nel  4728  fé' alla  patria  dono  della  sua  destinandola  ad  uso 
del  pubblico.  Fu  poi  essa  cresciuta  da  quella  dell'  abolito  collegio 
della  Compagnia,  e  riposta  nel  seminario  carolino  sotto  la  direzione 
del  lodato  M.  Grano. 

lo.  can.  Mina,  Catalogus  bibliothecae  archiep.  seminarli.  Mess.  1840 
in-4°.  *  Questa  privata  libreria  fu  aumentata  da  lui  rettor  d'  esso  epi- 
scopio. 

Monreale 

Giamb.  Tarallo,  Catalogo  delle  edizioni  del  secolo  XV  e  de'  codici 
della  Biblioteca  de'  pp.  Benedettini  di  Monreale.  *  Sta  ne'  tomi  LI 
e  LII  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti  per  la  Sicilia. 

*  Abbiamo  di  sopra  fatta  menzione  del  Tabularlo  di  quella  chiesa 
metropolitana,  medesimamente  ordinato  da  esso  abbate  Tarallo,  e  ri- 
portato nello  stesso  giornale. 

Catania 

Primi  stabilitori  di  quella  pubblica  Biblioteca  si  furono  P  ab.  Vito 
M.  Amico  cassinese  e  '1  can.  Frane.  Testa  regio  Visitatore.  1  primi 
libri  fur  quelli  del  defunto  Giamb.  Caruso,  che  quella  università  eb- 
be comperati  dal  fratello  di  lui.  Indi  crebbe  gradatamente  a  segno, 
che  in  oggi  gareggia  colle  maggiori  dell'  Isola:  ma  il  suo  indice  non 
è  per  le  stampe,  composto  dal  bibliotecario  can.  Vito  Rapisardi^  morto 
nel  1835. 

Frane,  can.  Strano,  Catalogo  ragionato  della  Biblioteca  Ventimil- 
liana,  esistente  nella  R.  Università  di  Catania.  Ivi  1830  fol.  *  Può 
dirsi  quest'  altra  un'appendice  della  precedente,  cui  è  contigua,  ben- 
ché distinta-,  lasciata  in  dono  a  quella  università  da  M.  Salv.  Venti- 
ni iglia  nel  1783. 

Frane.  Toi-imbeiic,  Sopra  alcune  edizioni  del  secolo  XV  esistenti 
nella  biblioteca  de'  Benedettini  in  Catania:  nel  Giorn.  del  Gabinetto 
Gioenio,  serie  II,  t.  I  e  II,  1850-51. 

Altrove 

Altre  biblioteche  pubbliche  si  godon  oggi  più  altre  città:  come  a 
dire,  Girgenti,  quella  fondata  da  M.  Andrea  Lucchesi-Palli:  Siracu- 
sa, da  M.  Giamb.  Alagona:  Termini  ,  da  Vinc.  Daidone  e  Gius.  Ci- 
pri: Cannicattì,  da  Desiderio  San-Marco  la  Torre:  Trapani,  dal  Mi- 
nistro Giamb.  Fardella:  Marsala,  Nicosia,  Caltagirone,  Vizzini,  Mineo, 
Aggira,  ed  altri  Comuni,  quali  dal  proprio  Senato,  quali  da  beneme- 
riti cittadini:  non  poche  di  esse  poi  arricchironsi  dalle  spoglie  delle 

13 


90  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEX.    li.    LETTERARIE 

biblioteche  gesuitiche.  Di  esso  però  non  ci  abbiamo  cataloghi  pei-  le 
stampe,  e  però  non  altro  a  dirne  ci  occorre,  salvo  il  seguente  : 

Vinc.  Mortillaro,  Lettera  a  Bald.  Romano  sulla  Biblioteca  Kardel- 
liana  di  Trapani  (aperta  nel  1850  dagli  accademici  della  Civetta):  sta 
nel  voi.  IV  dell'Effemeridi  sicole,  n.  Il,  pag.  109. 

Quivi  pure  vi  son  c<  Lettere  dello  stesso  autore  su'  mss.  arabiei 
che  si  trovano  nelle  diverse  biblioteche  di  Sicilia. 

Anco  il  presidente  Fr.  di  Paola  Avolio  ci  fece  sperare  un  Catalo- 
go della  libreria  del  seminario  di  Siracusa,  fatta  pubblica  nel  1780, 
come  scrive  nelle  Memorie  del  parroco  Gius.  Logoteta  ,  suo  primo 
bibliotecario  (Effem.  sic.  t.  VII,  p.  96):  ma  non  venne  a  luce. 

§    II.    SPECOLE 

L'Osservatorio  di  Palermo,  dirizzato  nel  R.  Palazzo,  si  debbe  al  va- 
lore del  teatino  Gius.  Piazzi,  che  ne  diresse  il  maestoso  edificio  sotto 
gli  auspici  del  viceré  principe  di  Caramanico.  Molte  opere  di  astro- 
nomia scrisse  egli  per  questo,  e  molte  scoverte  vi  fece,  delle  (inali 
si  farà  la  rassegna  colà,  dove  di  Astronomia  ragioncrassi.  Qui  solo 
tocchiamo  i  due  stabilimenti  che  la  riguardano,  la  Cattedra  cioè  di 
essa,  e  la  Specola,  fondate  entrambe  da  lui,  ed  inaugurate  code  pro- 
duzioni seguenti: 

—  Discorso  recitato  nell'  aprirsi  la  prima  volta  la  cattedra  di  astro- 
nomia nell'Accademia  de' regi  studi  di  Palermo.  Ivi  1790  in-40. 

—  Della  Specola  astronomica  dei  regi  studi  di  Palermo,  libri  VI. 
Ivi  1792  e  segg.  in  fol.  *  Quest'  opera  è  stata  poi  continuata  dal  suo 
successore  Nicolò  Cacciatore,  autore  anch'  esso  di  molti  trattati  astro- 
nomici che  a  suo  luogo  diremo. 

Gius.  Indelicato,  Notizia  sulla  Specola  astronomica  di  Palermo:  nel- 
l'Ape,  gazz.  lett.  Pai.  1822,  t.  1,  p.  86. 

Annuario  del  R.  Osservatorio  di  Palermo,  18-12  e  segg.  *  Ogni  an- 
no un  volumetto,  ove  si  hanno  le  osservazioni  meteorologiche,  h  po- 
polazione Sicilia,  ed  altrettali  contezze,  raccolte  dal  direttore  Gaet. 
Cacciatore  e  dal  successore  Dom.  Ragona  Scinà. 


ABT.   II.    ISTITUZIONI   SCIENTIFICHE  —  §  HI.    GABINETTI         91 
§   III.    GABINETTI 

Sotto  tal  nome  compendiano  que'  luoghi  che  vengono  destinati  co- 
sì alla  lettura  de'  libri,  come  al  convegno  di  ceti  determinati.  Degli 
uni  e  degli  altri  assai  recente  si  è  V  introduzione  tra  noi,  mentre  son 
comunissimi  ad  ogni  città  europea.  Tocchiamo  qui  brevemente  gli  sta- 
biliti nelle  città  nostre,  indicando  insieme  gli  statuti  od  altro  che  li 
concerne. 

Salv.  Costanzo,  nel  1859,  pubblicò  una  Memoria  sui  Gabinetti  di 
lettura,  che  leggesi  nel  voi.  LXV,  num.  193  del  nostro  Giornale  di 
scienze  lettere  ed  arti.  Ad  essi  noi  annetteremo  e  gli  aperti  dappoi 
e  i  destinati  ad  altr'  uso  che  a  leggere. 

Palermo.  Gabinetto  di  lettura  promosso  dallo  stesso  Costanzo,  dal 
cav.  Emerico  Amari  e  dal  bar.  Vito  Ondes-Reggio  che  ne  sbozzaro- 
no i  primi  Statuti,  poscia  migliorati,  ma  rimasti  inediti.  Ne  fu  an- 
nunziato 1'  aprimento  dal  giorn.  ufficiale  la  Cerere,  50  agosto  1835-, 
indi  venne  dagli  associati  provvisto  di  opere  e  di  giornali  per  la  let- 
tura. 

Il  cav.  Nic.  Cacciatore,  direttor  della  specola  e  segretario  dell'ac- 
cademia delle  scienze  da  lui  testé  riformata  ,  progettò  di  collegare 
ad  essa  i  soci  del  Gabinetto  per  promovere  di  conserto  la  coltura 
patria.  Ma  questo  pensiere  abortì  ugualmente  che  f  altro  di  compi- 
lare un  proprio  Giornale:  anzi  il  Gabinetto  medesimo  non  guari  do- 
po si  chiuse.  . 

A  questo  succedea  un  novello  adunamento  sotto  nome  di  Gasino, 
destinato  a  leggere,  a  giuocare,  a  conversare ,  aperto  il  1  settem- 
bre 1840.  D'  esso  ragiona  la  Galleria  del  bon-ton,  giorn.  di  Pai.  1847, 
n.  li  e  d'esso  fur  messi  in  istampa  i  propri  Regolamenti  che  ne  di- 
rigono l'andatura.  . 

Nulla  qui  non  diremo  de'  tanti  altri  gabinetti  propri  d'alcuni  ceti, 
come  a  dire  de'  nubili,  de'  musici,  de'  negozianti,  de' sensali  ec.  cono- 
sciuti sotto  il  nome  di  Caffè,  che  non  sono  letterari. 

missina.  Gabinetto  scientifico  venne  promosso  dal  secretarlo  di 
quell'accademia  peloritana,  Carm.  la  Farina,  e  nel  1840  si  son  pub- 
blicate le  sue  «  Leggi  fondamentali,  una  cogli  Statuti  addizionali  »: 
per  cui  è  ito  prosperando  persino  a  pubblicare  un  Giornale  suo  pro- 
prio dal  1812  in  poi.  . 

Ivi  pur  esistono  le  così  dette  Stanze  della  Borsa-,  ì  cui  Regola- 
menti approvati  dal  Governo  vennero  in  luce  al  1825  e  57  in-8°. 

Catania.  Quivi  sorse  il  primo  Gabinetto  letterario,  nell'  agosto  del 
1827,  tre  anni  appresso  V  Accademia  gioenia,  da'  cui  soci  fu  aperto 


92  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  —  SEZ.    11.    LLTTEIUB1E 

od  è  oggidì  mantenuto,  e  di  opere  tante  arricchito,  quante  compon- 
gono la  nuova  libreria  d'essa  accademia. 

Esso  è  corredato  di  propri  Statuti,  ed  inoltre  ogni  bimestre  forni- 
sce un  fascicolo  di  Giornale  letterario,  cominciato  a  stamparsi  dal 
1854  in-8°,  di  cui  gli  accademici  stessi  sono  i  compilatori. 

sibacusa.  Un  Gabinetto  che  accoglie  gli  studiosi  delle  lettere  ed 
insieme  promove  la  storia  naturale,  ha  quivi  sortito  il  nascimento: 
i  cui  Statuti  han  veduta  ivi  medesimo  la  pubblica  luce  nel  1845 
in-16°. 

GiBGENTi.  Un  nuovo  ed  elegante  edifìcio  s'  è  dirizzato  da  que7  cit- 
tadini, cognominato  Casina  Empedoclea,  ove  convengono  a  mutui  in- 
tertenimenti-,  e  questo  ancora  è  munito  di  speciali  Regolamenti,  im- 
pressi a  Pai.  1838  in-12°. 

trjpjxi.  Anco  quivi  nel  1836  fu  destinato  alle  riunioni  un  luogo 
nomato  Caffè  della  Rotonda  ,  ove  si  legge  da  altri,  da  altri  si  ne- 
gozia. 

CALTAGinoxE.  Il  cav.  Emm.  Taranto-Bosso  e  creò  in  quel  liceo  e 
descrisse  il  Gabinetto  di  storia  naturale  e  di  archeologia,  stampato  a 
Cat.  1844  in  fol.  Oltre  al  quale  due  altri  ve  n'  ha  di  lettura  e  di  con- 
versazione, pe'  nobili  e  per  gli  ecclesiastici. 

s.  lucia.  Caffè  aperto  nella  piazza  del  duomo  con  discorso  inau- 
gurale di  Gir,  Pancaldo  nel  1846. 

bagheria.  In  questo  luogo  di  delizia  pur  sorge  una  Sala  dr  pub- 
blica adunanza,  di  cui  Frane,  Longo  ha  dato  un  suo  Cenno  a  Pai. 
1858  in-8°. 

*  Più  altre  città  o  hanno  di  già  aperti  o  vanno  aprendo  di  simi- 
li gabinetti. 

§    IV.    MUSEI 

Questi  son  altri  di  antichità,  altri  di  storia  naturale.  I  primi  son9 
più  antichi  :  diciamo  di  quelli  che  a  nostra  notizia  pervennero. 

I.    MUSEI    DI    ANTICHITÀ' 

Palermo 

Fin  dal  1730  il  gesuita  lgn.  Salnitro  ne  mise  in  piedi  uno  in  questo 
Collegio  massimo,  che  per  lui  fu  appellato  Salnitriano,  e  di  cui  ne 
lascio  una  descrizione  latina,  raccordata  da  Frane  Serio  nelle  Giunte 
mss.  alla  Biblioteca  del  Mongitore  suo  zio. 


ART.    II.    ISTITUZIONI   SCIENTIFICHE—  §   IV.   MUSEI  93 

Venne  seguentemente  arricchito  dalle  cure  di  Ant.  M.  Lupi,  d'Emm. 
Aguilera,  di  Gius.  Gravina,  e  d'  altri  padri  addetti  alla  sua  cura. 
Frane.  Ant.  Zaccaria  ce  ne  dà  de'  ragguagli  in  più  luoghi  della  sua 
Storia  letteraria  d'Italia. 

Questo  museo  soggiacque  a  vicissitudini  dopo  Y  eccidio  della  Com- 
pagnia, al  cui  ritorno  è  poi  stato  a  miglior  forma  ridotto  e  di  non 
pochi  oggetti  arricchito,  singolarmente  nel  ramo  numismatico,  per 
cura  del  p.  Gius.  Romano. 

Nel  1744  ebbe  coroinciamento  quello  di  s.  Martino  delle  Scale  per 
opera  di  Ant.  de  Requesens  :  aggrandito  poscia  notabilmente  dal- 
l' ab.  Sale,  di  Blasi,  il  quale  ancora  ne  pubblicò  un  breve  Raggua- 
glio nel  voi.  XV  degli  Opusc.  sicil.  Pai.   177»  in-4°,  pag.  45. 

Un  terzo  museo  è  nato  a  Palermo  dentro  la  nuova  Università  de- 
gli studi,  dove  si  son  raunati  parecchi  monumenti  di  antichità  re- 
centemente scoverti  od  altronde  acquistati.  11  marchese  di  Viilabianca 
nel  t.  1  della  Sicilia  Nobile  descrisse  già  le  cose  scoverte  ne' sepolcri 
fenici  e  cartaginesi,  rinvenuti  ne'  dintorni  di  Palermo.  Altri  vasi, 
pieni  di  antiche  monete,  disotterrati  vennero  e  descritti  nelle  Notizie 
de'  letterati,  nelle  Memorie  letterarie  di  Sicilia,  e  negli  Opuscoli  di 
autori  siciliani. 

Messina 

Fin  dal  secolo  XVI  si  celebrava  il  museo  di  Gio.  Pietro  Villadi- 
cani,  stimato  del  valore  di  20,000  scudi.  Vien  raccordato  dal  Mungi- 
tore, e  dal  Tiraboschi  che  cita  uno  scrittore  sincrono  (Stor.  della 
lett.  ital.  t.  VII,  1.  I,  in  not.  ).  11  Maurolico  in  lode  di  questo  mu- 
seo e  del  suo  possessore  compose  degli  Epigrammi ,  che  riportansi 
nelle  «  Memorie  per  servire  alla  Stor.  lett.  di  Sic.  t.  1,  p.  65. 

Andrea  Gallo  nel  secolo  andato,  ed  altri  nel  nostro  han  raccolte 
delle  antichità,  e  dirizzati  musei.  Uno  ne  sorgea  in  oggi ,  per  cura 
del  cassinese  Greg.  Cianciolo,  del  dott.  Carni,  la  Farina,  e  d'altri 
dotti-,  la  cui  custodia  è  affidata  alla  R.  Accademia  peloritana,  ed  ol- 
tre le  antichità  contiene  di  cose  naturali. 

Gius.  Grosso- Caco-pardi,  mio  cordiale  amico,  studioso  delle  anti- 
chità e  illustratore  delle  cose  patrie,  mi  avvisa  d'aver  pronta  alle 
stampe  un'  ampissima  Storia  de'  vetusti  musei  di  quella  città  e  degli 
oggetti  in  essi  contenuti*,  molti  de'  quali  n'  ha  raunati  in  sua  casa. 

Catania 

Due  splendidi,  quanto  doviziosi  musei  vanta  la  dotta  Catania. 
L'uno  sorse  nel  monastero  famoso  di  s.  Nicoìò  l'Arena  per  industria 
del  celebre  p.  d.  Vito  M>  Amico,  il  quale  ce  ne  ragguaglia  nella  sua 
Catana  illustrata  ,  ed  in  più  lettere  indirizzate  a  parecchi  letterati. 


Q,i  (LASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEI.  II.    LETTERARIE 

1/  altro  ancora  più  magnìfico  è  dovuto  allo  studio  ed  alla  munifi- 
cenza del  principe  di  Discari  lcjn.  Paterna  Castelli  che  gli  die  ricetto 
nitro  il  suo  palàgio.  Egli  stesso  n'ha  distesa  la  Descrizione,  che 
leggesi  nelle  «  Memorie  per  servire  alla  Storia  letteraria  di  Sicilia  ». 
Pah  175(3  in-8°,  tom.  I,  P.  VI,  pag.  17,  55-,  e  toni.  Il,  p.  45. 

Barn.  Bestini,  chiamato  dal  principe  alla  custodia  del  suo  museo, 
ne  stese  pur  egli  delle  Relazioni,  pubblicate  a  Firenze  1776  e  87 
in-4°.  Ne  ragiona  altresì  nel  t.  I  delle  sue  «  Lettere  scritte  dalla 
Sicilia  »,  e  divolgate  parimente  a  Firenze  1779  in-8°. 

Xon  è  da  trasandare  la  Collezione  archeologica  del  bar.  Alessandro 
Recupero,  di  cui  vedi  il  Giorn.  di  se.  tom.  XLIX,  n.  1  io,  pag.  52. 

Altrove 

A  Siracusa,  il  conte  Cesare  Gaetani  ne  fondava  uno,  dove  raccorre 
i  monumenti  che  dai  ruderi  cavansi  d'una  città  stata,  per  detto  di 
Tullio  la  massima  delle  grecaniche.  Ed  oggi  pure  ne  sorge  un  al- 
tro dentro  quel  seminario  arcivescovale,  di  cui  un  ragguaglio  se  ne 
legge  nel  Giornale   politico  e   letterario   di  Pai.  1811,  17  maggio, 

*  A  Noto,  il  bar.  Mt.  Astuto  raccolse  quante  potè  di  tali  antica- 
glie e  ranno  un  monetario  il  più  dovizioso  di  quanti  ve  n'era  in 
Sicilia  •  di  cui  una  piena  descrizione  ci  fa  il  can.  Vinc.  Messina  in 
detto  Giornale,  n.  88  e  80',  e  prima  di  lui  una  Lettera  n'  ayea  data 
il  dott.  Luca  Frane,  la  Ciura  nel  t.  VII  della  Nuova  raccolta  d  Opusc. 
sicil.  pag.  287. 

Altre  città  parimente  si  davan  pensiero  di  ragnnare  gli  sparsi  re- 
sidui della  sicana  ricchezza.  Vinc.  Caglio  a  Girgenti ,  Gir.  Bonanno 
a  Calataoirone,  Ant.  Carioti  a  Scicli,  Gius.  Beritelli  a  Nicosia,  Bald. 
Romano  °a  Termini,  ed  altri  dell'  andato  e  dell'  andante  secolo  pur 
quivi  ed  altrove  si  studiavano  di  raccor  le  reliquie  dell'antica  gran- 
dezza, e  illustrarle  di  apposite  descrizioni. 

11  presidente  Fr.  di  Paola  Avolio  in  una  lettera  al  duca  Paolo 
Impellizzeri  insinua  un'addizione  da  fare  alle  Tavole  statistiche  della 
Sicilia  rispetto  agli  antichi  avanzi  ed  a' nuovi  musei  da  innalzare 
in  alcune  città  dell'  Isola:  nel  t.  XLIX,  n.  Ilo,  pag.  08,  del  Giorn. 
di  scienze  lettere  ed  arti. 

II.    MISEI    DI   STORIA   RATDBALE 

I  mentovati  Musei,  per  la  più  parte,  oltre  i  monumenti  d'anti- 
chità, quali  sono  statue,  busti,  bronzi,  rilievi,  lapidi,  monete,  (nin- 
nici, ecc.,  contengono  eziandio  gli  Oggetti  di  storia  naturale,  o  sia 
de' tre  regni  della  natura-,  benché  queste  altre  raccolte  sicno  di  data 
posteriore  alla  prima. 


ART.    H.    ISTITUZIONI    SCIENTIFICHE  —  §    V.    TEATRI  95 

Lo  Schiavo,  il  di  Blasi,  1!  Amico  ed  altri  insigni  archeologi  furono 
niente  men  seduli  naturalisti,  di  che  ne  diedero  parecchi  saggi  nelle 
Memorie  per  servire  alla  Storia  letteraria  di  Sicilia,  e  tra  gli  Opu- 
scoli di  autori  siciliani  :  delle  quali  due  collezioni  avendo  noi  nel  l 
volume  presentato  le  contenenze,  qui  non  fa  mestieri  dir  altro.  Solo 
rammentiamo  il  Catalogo  dei  minerali  esistenti  nei  museo  di  questa 
Università,  pubblicato  da  Pietro  Calcara  a  Pai.  18  io  iu-4°. 

Aggiugniamo  un  altro  Museo  di  sola  storia  naturale,  creato  a  Ca- 
tania, verso  il  4780,  dal  celebre  cav.  Gius.  Gioeni;  da  cui  ha  poscia 
voluto  intitolarsi  la  sì  cospicua  Accademia  Giocnia  (  di  cui  a  suo 
luogo  diremo),  che  ebbe  redato  il  detto  museo,  ed  hallo  per  insigne 
maniera  nobilitato  e  cresciuto.  Se  ne  può  vedere  la  descrizione  nella 
Storia  di  Catania  del  cav.  Frane.  Ferrara.— Un  altro  recente  museo  è 
quello  del  prof.  Carmelo  Maravigna,  il  quale  ne  ha  dato  un  Cenno 
nel  t.  LIY  del  Giorni  di  scienze  ec.  n.  161,  p.  217. 

Più  recente  si  è  il  Museo  di  storia  naturale  ed  archeologia, 
eretto  nella  R.  Accademia  degli  studi  di  Calatagirone,  per  opera  del 
prof.  cav.  Emm.  Taranto- Rosso,  che  gliene  fece  dono,  e  pubbliconne 
un  volume  a  Catania  1844  fol.  Precede  il  discorso  inaugurale  da  lui 
letto  neir  aprimento  di  quel  gabinetto  :  indi  siegue  il  catalogo  ra- 
gionato degli  oggetti  che  lo  compongono. 

Altre  collezioni,  gabinetti,  musei  posseggonsi  da  private  persone 
in  varie  città  :  ma  di  esse  non  ci  son  conti  i  cataloghi. 

§   V.    TEATRI 

Furono  maisempre  e  da  per  tutto  i  teatri  sguardati  come  scuole 
pubbliche  di  civil  costumanza  e  tessera  di  popolare  coltura.  Però  è 
che  le  greche  città  n'  abbondavano ,  nò  punto  ne  scarseggiavan  le 
nostre  che,  colonie  essendo  di  Greci,  le  usanze  introdussero  della 
madre  patria. 

Degli  antichi  teatri  nostrani  si  ammirano  tutt*  oggi  gli  avanzi  a 
Siracusa,  a  Catania,  a  Segesta,  a  Termini,  a  Tindari,  a  Taormina  : 
de'  quali,  oltre  a  quanto  ne  dicono  i  descrittori  di  queste  antiche 
città,  si  possono  riscontrare  gV  illustratori  delle  vetuste  nostre  ar- 
chitetture, rammentati  di  sopra,  pag.  15  e  segg.  Ad  essi  qui  dob- 
biamo associare  i  pochi  seguenti  : 

Frane.  M.  Emanuele ,  Teatri  antichi  e  moderni  di  Sicilia  :  nel 
voi.  XII,  n.  4,  de  suoi  Opuscoli  pai.  mss.  nella  libreria  senatoria 
(Qq  E  88). 

Aq.  Gallo,  Sul  teatro  popolare  siciliano,  e  sul  talento  comico  di 
una  compagnia  plebea  palermitana  improvvisatrice  di  farse  e  com- 
medie :  Dell'  Indagatore,  voi.  1.  Pai.   1854  in-12°,  pag.  55,  54. 

—  Sul!'  arte  drammatica  in  Sicilia  nell'  epoca  greca.  Ivi  p.  84. 


96  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  — SEX.  II.    LETTERARIE 

Leon.  Vigo,  Lettera  al  principe  di  Granateli!  sullo  stato  presente 
de' teatri-,  e  dell'arte  drammatica  in  Sicilia:  nel  t.  V  dell* Effemeridi 
scientifiche  e  letterarie  per  la  Sicilia,  pag.  109.  *  Leggesi  pure  in 
fronte  alle  Commedie  dell' avv.  Vinc.  Cacioppo.  Pai.  1836  in-8°. 

Pietro  Lanza  principe  di  Scordia,  dell'Arte  drammatica  in  Sicilia: 
nell'Effemeridi  seient.  e  lett.  per  Sicilia,  tom.  X.  Pai.  18*55,  n.  30, 
pag.  330.  *  Quest'  è  un  supplimento  della  Lettera  precedente,  che 
scorre  per  le  età  e  anteriori  e  posteriori  teatrali. 

Palermo 

L'  or  lodato  Principe  di  Scordia  nella  Memoria  citata  ragiona  del 
Teatro  stabilito  verso  il  1573  nella  chiesa  dello  Spasimo,  del  famoso 
Atto  della  Pinta,  delle  nostre  sacre  rappresentazioni  del  secolo  XVII, 
e  poi  de'  tre  teatri  il  Carolino,    Santa  Cecilia,  e  San  Ferdinando. 

Salv.  M.  Di  Blasi,  Notizie  intorno  all'Atto  della  Pinta,  o  la  Pa- 
lermitana: nelle  Meni.  lett.  di  Sic.  Pai.  1756,  tom.  1,  P.  II,  pag.  44. 

*  Lasciati  da  canto  i  teatri  che  più  non  esistono ,  tocchiamo  di 
quei  che  sono  in  attività. 

Teatri  pubb'ici  nella  Capitale  ve  n'  ha  vari.  Il  primo  ebbe  nome  di 
s.  Lucia,  dal  titolo  del  Marchese  che  n'  era  il  padrone-,  ed  un  tempo 
chiamavasi  di  Travaglini  ossia  de'  Buffoni,  circa  il  1440  :  all'ultimo 
ha  ricevuto  il  nome  di  R.  Carolino  dalla  Reina  moglie  di  Ferdinan- 
do I,  dacché  fu  ricostruito  ed  ampliato  dal  regio  ingegnere  JNic. 
Puglia,  nel  1808.  Questo  è  oggi  1'  unico  teatro  di  musica. 

lì  secondo  si  appella  di  S.  Cecilia,  protettrice  de'  musici,  dalla  cui 
Unione  fu  edificato,  nel  1692,  sotto  gli  auspici  del  Viceré  duca  di 
Uzcda*,  e  poi  di  mano  in  mano  si  è  venuto  annobilendo,  per  rappre- 
sentar visi  dapprima  opere  musicali,  ed  oggi  opere  drammatiche  in 
prosa  o  in  verso. 

Il  terzo  che  dicesi  di  S.  Ferdinando,  è  di  data  recente,  e  serve 
alle  lurlicre  rappresentanze.  Di  questi  teatri  dà  conto  il  cav.  Gasp, 
Palermo  nella  sua  «  Guida  istruttiva  »  giornata  II. 

Altri  teatri  minori  si  sono  aperti  testé,  come  V  Orcteo,  il  Giulio, 
e  simili}  ma  sostenuti  da  dilettanti  privati  non  sappiamo  qual  du- 
rata si  avranno. 

Uno  più  grandioso  ne  vieti  progettato  a  spese  del  pubblico  Era- 
rio :  la  cui  esecuzione  stiamo  ad  attendere. 

Diciamo  alcuna  cosa  de'  teatri  privati. 

Il  Collegio  R.  Carolino  de'  Nobili,  aperto  da' Gesuiti,  ebbe  da'  pria- 
cipii  di  s'ia  fondazione  un  teatro,  dove  gli  allievi  rappresentavano 
annualmente  diverse  azioni  dramatichs  a  numerosa  e  scelta  coróna  di 

spettatori.  Per  tali  rappresentanze  fu  mandata  alle  stampe  la  seguente 


ART.    II.    ISTITUZIONI    SCIENTIFICHE  —  §    V.   TEATRI  97 

Lettera  d'  un  nobile  palermitano  ad  un  suo  amico  in  Venezia ,  in 
ragguaglio  d'  un  dramma  in  musica  e  di  altre  funzioni  teatriche  e 
letterarie  fotte  da'  sigg.  Convittori  del  R.  I.  Collegio  de' Nobili  d.  C. 
d.  G.  di  Palermo,  1731  in  fol. 

Gaet.  M.  Noto,  Funzioni  teatrali  de'  sigg.  Convittori  del  R.  I.  Col- 
legio de'  Padri  d.  C.  d.  G.  Pai.  1732  in  fol. 

*  Ritornata  la  Compagnia  nel  1803,  fu  rimesso  in  piedi  l'antico 
teatro,  dapprima  nello  stesso  Collegio,  e  dappoi  nella  Casina  ville- 
reccia de'  Colli,  ove  nelle  ferie  autunnali  si  sono  rappresentate  tra- 
gedie, commedie,  farse,  drammi  italiani  e  francesi,  e  talor  pantomi- 
mi, alla  presenza  della  regal  famiglia,  de'  nostri  prelati ,  e  de'  più 
cospicui  personaggi. 

Somiglianti  teatrini  pur  hanno  gli  altri  convitti  di  laici,  i  semi- 
nari de'  cherici,  gli  educa ndarì  eziandio  di  donzelle,  ad  onesto  ricrea- 
mento  non  meno,  che  ad  utile  ammaestramento.  Contro  essi  però  le- 
vossi  e  scrisse 

Ant.  M.  lo  Presti,  domenicano,  Lettera  al  rev.  N.  N.  contra  i 
teatri  e  le  commedie  de'  Regolari.  Pai.  17-48  in-4°.  *  Gli  rispose 

Arcadio  Catena,  cassinese,  Esame  istorico-canonico  intorno  a  detta 
Lettera.  Ivi  1748  in-4°.  *  Giustifica  il  teatro  che  per  onesto  sollazzo 
a  certi  tempi  aprivasi  nel  monastero  di  s.  Martino,  e  ribatte  la  se- 
vera critica  del  lo  Presti:  il  quale  nondimeno  gli  replicò,  pubblicando 

Esame  del  Saggio  istorico-canonico  ecc.  (appoggiato  all'  opera  del 
Concina  <c  De  spectaculis  theatralibus  »  ).  Ivi  1749  in-4°. 

Saggio  storico  canonico  intorno  la  Lettera  al  rev.  N.  N.  Pai.  4751 
in-4«.  *  A  quest'altro  fu  contrapposto  il  seguente 

Esame  del  detto  Saggio  storico  canonico  ec.  Ivi  1751,  in-4°. 

Ang.  Allegra,  Cenno  sull*  utilità  de'  teatri  :  nelì'  Osservatore  pelo- 
ritano  di  Mess.  1823. 

Ra/f.  Politi,  Ai  detrattori  del  teatro,  Lezione  apologetica:  nell'EiTem. 
sic.  t.  XXV,  n.  69,  p.  185. 

Pompeo  Inzenga,  Cenni  sul  teatro  comico  di  Palermo  dal  1800  in- 
sino  ad  oggi.  *  Stanno  in  fondo  al  t.  XXXIII  del  Giorn.  lett. 

Progetto  del  nuovo  teatro.  Pai.  1841  in-S°. 

Mich.  Patricolo,  Osservazioni  su  tal  progetto.  Ivi  1845  in-8\ 
—  Croniche tta  teatrale,  ove  principalmente  parlasi  del  mezzo  più 

efficace  ed  economico  per  l'  ingrandimento  del  R.  Teatro  S.  Cecilia. 

Pai.  1851  iu-8°. 

14 


9S  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEI.    II.    LETTERARIE 

Regolamento  per  la  Soprintendenza  de'  teatri  e  pubblici  spettaco- 
li. Pai.  4845  in-8*. 

Messina 

La  seconda  città  di  Sicilia  non  cede  gran  fatto  alla  prima  per 
antichità,  per  copia,  per  celebrità  di  teatri.  Fin  dal  1754,  un  Ma- 
gazzino di  munizioni  militari  fu  dal  Senato  convertito  in  teatro,  che 
appunto  dall'  uso  primiero  del  sito  il  nome  ritenne  di  Teatro  della 
Munizione.  Prende  titolo  di  Reale,  ma  è  proprietà  del  Comune,  de- 
stinato alle  compagnie  musicali. 

Nel  4825  sorse  il  teatro  la  Pnee  per  le  recitazioni  di  prosa:  esso 
è  dovuto  alla  casa  Galiani  che  l'ha  destinato  ad  uso  del  pubblico. 
Nel  1822  fu  eretto  il  teatro  san  Ferdinando  entro  il  recinto  dell'  uni- 
versità :  è  diretto  da  una  società  filodrammatica,  cui  nel  4844  ag- 
gregossi  P  accademia  filarmonica,  fondata  già  dianzi  da  Letterio  Aba- 
gnato; e  1'  una  e  l'altra  vi  eseguono  le  lnro  musicali  incumben/e. 

Oltre  a  questi  teatri  pubblici  ne  conta  Messina  de'  privati:  quali 
sono  gli  eretti  nelle  lor  case  da  un  Luigi  Wick  precettore  di  linguo 
nel  4852;  dagli  avv.  Gius,  la  Farina  e  Gius.  Pisano  nel  4853-,  dal 
principe  di  s.  Elia  nel  4844  :  ne'  quali  tutti  si  sono  diversi  drammi 
giuocati. 

Un  teatro  però  che  tutti  sorpassa  per  grandiosità,  ben  degno  d'una 
città  sì  famosa,  fu  decretalo  nel  4858,  architettato  dal  celebre  ar- 
tista P.  Valenti,  a  ciò  nominato  da  re  Ferdinando  II,  la  cui  costru- 
zione si  dice  montare  a  500000  ducati:  il  quale  si  apre  a  quel  pub- 
blico in  tempo  appunto,  che  noi  qui  ne  diam  questo  annunzio ,  ma 
lasciamo  ad  altri  appresso  il  darne  più  esatte  e  particolareggiate 
contezze, 

Siracusa 

Dom.  Schiavo.,  Del  teatro  di  Siracusa  fatto  costruire  dalla  regina 
Filistide.  *  Ms.  nella  libreria  del  Comune  (Qq  F  54  n.  8).  Dubita 
Y  autore  se  questa  reina  sia  slata  moglie  di  Gelone  o  di  Girone  I  : 
ma  T  Eckel  nell'opera  «  Nummorum  veterum  j>  la  fa  consorte  del 
primo  e  figliuola  di  Leptine. 

Ces.  Gaetanì^  Memoria  relativa  all' antico  teatro  di  Siracusa:  nel 
t.  VII  della  Nuova  raccolta  di  Opusc.  sic.  pag.   171. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Del  teatro  di  Siracusa:  nelle  Memorie  sulla 
vita  letteraria  del  cav.  Sav.  Landolina,  t.  LY  del  Giornale  di  scienze 
ecc.  pag.  k\. 

*  Di  dotto  teatro  parlano  e  il  duca  di  Serradifalco  e  gli  altri  il- 
lustratori delle  nostre  antichità.  Oggi  poi  v'ha,  come  altrove,  così 
in  questa  città  un  moderno  teatro  che  si  studia  di  rimpiazzare  co- 
meehessia  le  reminiscenze  dell'antico. 


ART.  II.  ISTITUZIONI   SCIENTIFICHE  —  §  Y.   TEATRI  99 

Altrove 

E  Catania  e  Girgenli  e  Trapani  e  Noto  e  Caltagirone  e  Nicosia  e 
Piazza  e  più  altri  Comuni  dell'  Isola  si  lodano  del  proprio  teatro , 
per  cui  nò  a  spese  han  perdonato  né  a  fatiche,  affai  d'  emulare  le 
avite  glorie  e  d'imitare  le  primarie  città.  Noi  rimandiamo  ai  sum- 
mentovati  scrittori  per  più  minute  contezze}  ai  quali  accoppiamo  i 
seguenti  articoli. 

Sul  nuovo  teatro  di  Barcellona  Pozzo  di  Gotto,  articolo  di  S.  P. 
nel  giorn.  Scilla  e  Cariddi,  Mess.  an.  Ili,  fase.  VI. 

Sul  nuovo  teatro  di  Adernò,  art.  di   Lion.  Vigo,  ivi ,  fase.  Vili. 

*  Se  costoro  han  descritto  i  teatri  nostri,  il  seguente  ci  guida  a 
quelli  della  Penisola. 

Ottavio  lo  Bianco,  Su  i  teatri  d*  Italia:  tra  le  sue  Prose  stampate 
a  Pai.  1840  in-iS0. 

*  Vogliamo  per  ultimo  avvertire  che  qui  abbiam  riportati  i  teatri, 
siccome  stabilimenti  letterari  che  promovono  la  civiltà  !  sarà  d'altro 
luogo  il  tornare  ad  essi  come  a  palestre  proprie  dell'  arte  dramati- 
ca.  Qui  riguardiamo  di  essi  la  esterna  e  materiale  costruzione,  a  suo 
tempo  ne  schiereremo  le  tragiche,  le  comiche,  le  meliche,  le  drama- 
tiche  produzioni  in  essi  medesimi  rappresentate. 

ARTICOLO    III.    ACCADEMIE 

Son  queste  V  erudite  palestre  dove  gl'ingegni  già  formati  si  eser- 
citano, né  più  vacano  ad  acquistare  le  lettere,  come  si  fa  ne'  gin- 
nasi, ma  sì  a  promuoverle.  Nulla  nazione,  nulla  provincia,  nulla  città 
mezzanamente  eulta  vi  ha  oggimai,  che  non  si  onori  d'  una  od  anco 
più  di  siffatte  assemblee*,  né  l' Isola  nostra  in  questo  si  rimane  da 
sezzo. 

Le  siciliane  accademie  sono  state  con  onore  rim^morate  e  descritte 
da  Giacinto  Gimma  nel  voi.  Il  della  Storia  d' Italia  letterata*,  da  Sa- 
verio Quadrio  nel  t.  I  della  Storia  e  ragione  d'ogni  poesia*,  da  Frane. 
Ant.  Zaccaria  negli  Annali  letterari  e  nella  Storia  letteraria  d' Italia*, 
da  Gir.  Tiraboschi  ne'  tomi  VII  e  Vili  della  Storia  della  letteratura 
italiana*,  da  Antonio  Lombardi  suo  successore  nel  t.  1  della  «  Conti- 
nuazione di  detta  Storia  »  stampata  a  Modena   18-27  in-8°. 

A  questi  stranieri  ne  soggiugniamo  quattro  nazionali  : 

Ant.  Mongitore,  Sopra  le  antiche  accademie  di  Sicilia ,  Discor- 
so da  lui  premesso  (sotto  1'  arcadico  nome  di  Mopso  Triseldo)  alle 
Rime  degli  Ereini.  Roma  (o  Palermo)  1754-  in-i«.  Ed  egli  e  il  suo 
amico  Vinc.  Auria  e  '1  marchese  di  Villabianca  più  altre  notizie  la- 


400  CLASSE  X.    ISTITUZIONI -— SEZ.    II.   LETTERARIE 

sciarono  sulle  accademie  d*  Italia  e  di  Sicilia ,  che  si  leggono  mss. 
nella  libreria  comunale. 

Vìnc.  Castelli,  Accademie  scientifiche  di  Sicilia  :  in  fondo  al  voi.  II 
de'  suoi  Fasti  di  Sicilia.  Messina  1820  in- 4°. 

Dom.  Scinà,  Accademie  sicole:  ne  descrive  lo  stato  e  ne  cita  le 
opere  nei  voli.  I  e  li  del  Prospetto  della  Stor.  lett.  di  Sicilia  nel  se- 
colo XVIII. 

Quadri  statistici  cronologici  di  tutte  le  accademie  antiche  e  mo- 
derne della  Sicilia,  compilati  dal  bar.  Plaeido  Arena-Primo:  in  cal- 
ce al  num.  G7  dell'  Effemeridi  scientifiche  e  letterarie.  Pai.  4838  in-8°. 

Noi  dunque,  de'  loro  lumi  giovandoci,  rassegneremo  le  riportate  da 
loro,  ed  altre  da  lor  pretermesse  ne  annetteremo,  schierandole  con 
ordine  doppio,  topografico  e  cronologico. 

Verran  dapprima  quelle  delle  città  principali,  secondo  lor  dignità-, 
quelle  dappoi  delle  città  secondarie,  con  un  terz'  ordine,  qual  è  ì  al- 
fabetico. 

§  I.  ACCADEMIE  PALERMITANE 

Degna  cosa  era  che  la  Capitale  si  fruisse  di  siffatte  palestre ,  che 
fossero  e  le  più  di  numero,  e  le  maggiori  di  merito  ,  e  le  migliori 
d'importanza.  Di  esse  tengon  ragione  peculiarmente  gli  storici  gene- 
rali dell'  Isola  e  particolari  della  Città. 

In  ispezieltà  han  trattato  delle  accademie  di  Palermo,  Vinc.  Panst 
in  un  Discorso  ossia  Ricerca  sulle  medesime,  recitato  nella  nascente 
Accademia  del  Bnon-ousto,  e  pubblicato  nel  1719  in-4*. 

Dom.  Schiavo,  Saggio  sulla  storia  letteraria  e  le  accademie  di  Pa- 
lermo, premesso  a'  Saggi  della  suddetta  del  Buon-gusto.  Pai.  1755 
in-4°' 

Frane.  Emanuele,  march,  di  Villabianca,  nel  voi.  I,  libro  1,  della 
Sicilia  nobile.  Pai.  1754  in  fol. 

Noi  ne  continueremo  fino  a  dì  nostri  la  serie,  avvertendo  pero  co- 
me i  laudati  scrittori  non  sempre  tra  loro  convengono  intorno  agli 
anni  delle  singole  fondazioni  -,  né  poi  di  questo  bisognerà  fare  gran 
caso. 

1.  1251.  Sveva,  fondata  dall'imp.  Federico  11  nel  suo  real  palaz- 
zo, dove  per  comun  sentimento  de'  dotti  nacque  la  lingua  e  la  poe- 
sia volgare,  siccome  attestano  e  Dante  nel  Volgar  eloquio,  e  Petrarca 
nel  Trionfo  di  amore,  e  Trissino  nel  Castellano,  e  Giambullarì  nel- 
1' Origine  della  lingua  fiorentina,  e  Diano  nell'Origine  della  lingua 
italica,  e  Fortunio  nelle  Regole  grammaticali,  e  Aldeani  nella  Poesia 
ludicra,  e  Stigliano  nell'Arte  poetica  ,  e  Castelvetro  ne  Conienti  al 
Petrarca  e  nelle  Giunte  al  Bembo,  e  Foi.tanini  nell'  Aminia  difeso  , 
e  Zeno  nelle  addizioni  alla  Eloquenza  italiana  di  esso  Kontanun  ,  e 
nella  Stòria  della  poesia  italiana,  e  Crescinibeni  così  nella  Stona  della 
volgar  poesia,  come  ne'  Comentarì  ad  essa  istoria,  ed  altri  stranieri 


AI5T.    III.    ACCADEMIE  —  §    IÌ    PALERMITANE  101 

scrittori:  ai  quali  tra'  nostri  fan  eco  l'Arezzo  nelle  Osservazioni  sulla 
lingua  sicola,  il  Fazello  nella  prima  deca,  il  Carnovale  nella  Storia 
sicola,  l'Orlandini  nel  discorso  sulla  Sicilia,  il  Baronio  nella  Maestà 
palermitana,  il  Giattini  e  l'Alliata,  il  Paìazzolo  e  l'Amato  nelle  lor 
Orazioni  inaugurali  degli  studi  ,  V  Auria  e  '1  Mopgitore  nella  Sicilia 
inventrice,  e  quanti  fino  al  dì  d'  oggi  han  trattato  la  storia  delle  no- 
stre  lettere. 

Or  dunque  i  fondatori  di  questa  primiera  accademia,  i  primi  crea- 
tori del  poetare  vernacolo  furono,  lo  stesso  Federigo,  Manfredi  ed  En- 
zo suoi  figliuoli,  Giulio  o  Vincenzo  d'Alcamo,  Odo  e  Guido  delle  Co- 
lonne messinesi,  Tommaso  e  Stelano  protonotaro  di  Messina,  fraine* 
ro  e  Ruggerone  palermitani,  Arrigo  Testa  leontinese,  Inghilfredo  da 
Palermo,  Iacopo  da  Lentini  e  Matteo  del  Riccio.  Gi  avanzano  tuttora 
vestigi  del  gusto  loro  e  saggi  di  quel  primitivo  linguaggio  in  al- 
quante canzoni  mandate  a  luce  nelle  raccolte  seguenti. 

Sonetti  e  canzoni  di  diversi  antichi  autori  toscani,  pubblicati  da 
Beni.  Giunta.  Firenze  1527  in-8°. 

Rime  d'antichi  poeti,  raccolti  da  Iac.  Corbinelli,  e  pubblicati  con 
quelle  di  Giusto  de'  Conti.  Parigi  1595  in-12°. 

Rime  di  diversi  antichi  autori  Toscani  in  XII  libri  raccolte.  Yen. 
1731,  in-8°. 

Poeti  antichi,  raccolti  da'  codici  mss.  delle  biblioteche  vatieana  e 
barbnina  da  M.  Leone  Allacci.  Napoli  AGGI   in-8°. 

*  Non  poche  rime  di  questi  primi  padri  dell'  italica  musa  riporta 
il  Grescimbenì  ne'  «  Gomentarì  alla  sua  Storia  della  volgar  poesia  », 
e  Rosario  Gregorio,  nel  Notiziario  di  Corte*  M?  anno  1790,  riprodot- 
te ne  Discorsi  del  medesimo,  stampati  negli  anni  1821,  1850,  e  1845. 
D'altre  raccolte  tornerà  discorso  nella  Classe  della  Poesia. 

±  1549.  Solitjkj,  adunati  da  Paolo  Gaggio,  secretano  del  senato, 
in  una  villa  del  cav.  Arrigo  Patella  presso  porta  di  Castro  :  la  cui 
divisa  era  un  usignuolo  cantante  in  folto  bosco,  col  motto  Non  so- 
lum.  Da  essi  emerse,  nel  1554,  l' Accademia  de'  Solleciti,  di  cui  però 
nulla  sappiamo. 

3.  1567.  Cavalieri  d'armi,  istituiti  dal  viceré  Garsia  de  Tole- 
do per  istruirsi,  non  che  nelle  amene  lettere,  eziandio  nella  militar 
disciplina:  riunivansi  nel  palazzo  d' Aiutamicristo,  di  mattina  per  le 
lezioni  di  matematiche,  di  giorno  pel  maneggio  dei  cavalli. 

4.  1568.  Accesi,  sotto  gli  auspici  del  viceré  Frane.  Ferdinando 
d'  Avalos,  marchese  di  Pescara,  net  convento  di  s.  Domenico  riunivan- 
si, de  quali  fan  menzione  di  onore  Vinc.  di  Giovanni  nel  libro  Xll 
del  Palermo  trionfante,  Leon.  Oiiandini  nel  libro  111  delle  Immagini, 
Rocco  Gambacorta  nella  parte  IV  del  Foro  cristiano,  Giacinto  Fortu- 
nio  nelle  Scintille  della  selce,  Riagio  Avitabile  ne'  Componimenti  di- 
versi de'  Pastori  arcadi  della  colonia  Scbczia. 


402  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SRI.    II.    LETTERARIE 

Da  questa  Accademia,  seguendo  lordine  alfabetico,  prende  appunto 
ceminciamento  la  Biblioteca  sicola  del  Mongitore,  che  ne  commemora 
le  sue  primigenie  pubblicazioni  seguenti: 

Rime  dell'Accademia  degli  Accesi  di  Palermo,  libro  I,  1571}  libro  II, 
4;>7r>  in-8°. 

Rime  di  diversi  begli  spiriti  della  città  di  Palermo,  in  morte  della 
Big.  Laura  Serra  e  Frias.  Ivi  1572  in-8°. 

Rime  degli  Accademici  Accesi,  divise  in  due  libri,  raccolte  da  Giamb. 
Caruso,  voi.  II.  Palermo  e  Venezia  1720  in-4*.  *  Premette  l'editore  la 
Storia  di  nostra  poesia  :  sieguon  per  ordine  cronologico  le  rime  dei 
poeti  nostri  del  secolo  XVI,  italiane  nel  l  libro,  siciliane  nel  II,  con 
varie  giunte. 

*  Quest'adunanza,  estinta  nel  4579,  tornò  a  vita  novella  col  ti- 
tolo di  Riaccesi,  come  diremo. 

5.  4570.  Risoluti,  da  Fabrizio  Valguarnera,  barone  del  Godrano, 
con  cui  ancora  finirono  nel  1581. 

6.  4577.  Opportuni,  dal  cav.  Girol.  di  Giovanni  in  sua  casa;  alla 
partita  di  lui  per  Madrid  terminati. 

7.  1588.  Sregolati,  di  cui  non  sappiamo  altro  che  il  nome. 

8.  4606.  Alati,  Spregiati,  Stravaganti',  tre  unioni  di  oscuro  no- 
me, di  corta  durata,  di  nessuna  rimembranza:  sol  ne  fa  motto  Mau- 
rizio di  Gregorio  nell'Opera  titolata  «  Rosario  delle  stampe  di  tutti  i 
poeti  e  poetesse,  antichi  e  moderni,  al  numero  di  500  ».  Napoli  1614 
in-12°. 

0.  4615.  Agghiacciati,  avean  per  impresa  una  ciotola  di  ghiaccio 
fumante  col  motto,  Spiritus  intus  alit. 

40.  4647.  Addolorati,  perchè  tratta van  materie  d'  amore  e  sven- 
ture di  virtù. 

41.  4621.  begl'  ingegni,  sotto  il  governo  del  viceré  conte  di  Ca- 
stro. 

42.  4624.  Notomia,  sotto  il  medesimo  principe,  nello  Spedale  gran- 
de, in  cui  Baldassare  Grasso  chirurgo  legò  un  annua  congrua  per  la 
cattedra  di  questa  facoltà. 

17).  4622.  riaccesi,  i  cui  Capitoli  originali  serbansi  mss.  nella 
libreria  comunale  (Qq  F  oi  n.  ti),  l'ondata  dal  principe  Filiberto  di 
Savoia  viceré,  dentro  il  regal  palagio  fino  al  1624,  poi  nella  casa  dei 
Teatini,  indi  nella  Confraternita  di  s.  Nicolò  lo  Beale,  appresso  nel  con- 
vento di  s.  Francesco,  dove  duraronla  lino  al  1682.  Animatore  ne  fu  il 


ART.    III.    ACCADEMIE    — §   I.    PALERMITANE  403 

famoso  giurista  Pietro  Corsetti,  è  poi  restauratore  il  celebre  storico 
Maiolino  Bisaccioni,  conte  di  Galeazzo.  Ne  scrissero  con  laude  Gir.  Ma- 
tranga  nel  «  Syntagma  VI  deAcademiis»  e  nel  Desio  prigioniero-,  Gio- 
vanni de  Sylva*  nell'opuscolo  spaglinolo  «  El  Embaxador  de  Apollo))*, 
Tomm.  Aversa  nel  libro  «  La  Corte  nelle  Selve  »*,  Deodato  Franzoni  nel- 
V  Oracolo  della  lingua  italiana.  11  Mongitore  art.  «  Reaccensorum  Aca- 
demia  »  della  sua  Biblioteca,  dinumera  fino  a  tredici  raccolte  di  Com- 
ponimenti poetici,  latini  e  volgari,  da  quest'accademia  recitati,  e  po- 
scia stampati  ad  onore  di  cospicui  personaggi,  dal  1633  fino  al  1700, 
in-4°,  in-8°,  in- 12°. 

Le  Scintille  della  selce,  saggio  dell'  Accademia  dei  Raccesi,  cioè  le 
Imprese  degli  accademici  ed  alcuni  poesie.  Pai.  1658  in- 12°. 

44.  1642.  Animosi,  dal  nobile  Giuseppe  del  Voglio,  sotto  gii  au- 
spici del  Senato:,  che  poi  rannodaronsi  ai  Riaccesi,  da  cui  s'  erano  di- 
partiti. 

45.  1645.  Ijtiìofisici,  o  sia  di  Medicina,  raunati  da  Paolo  Piz- 
zuto in  s.  Ninfa  de'  Padri  Crociferi,  poi  presso  il  monastero  della 
Martorana,  indi  in  s.  Lucia  dietro  Y  Ospedale  grande.  Nel  1701,  fur 
provveduti  d' un  aula  magnifica  per  industria  d'Ottavio  Cattano,  e 
insigniti  di  privilegi  dal  Senato  che  n'  era  il  mecenate,  e  che  e'  inter- 
veniva ogni  anno  ad  una  orazione  encomiastica.  Ecco  gli  scritti  da 
quest'  accademia  messi  a  luce: 

Relazione  delle  feste  che  ha  fatto  la  nuova  e  nobile  Accademia  dei 
dottori  in  filosofìa  e  medicina  per  le  vittorie  di  Barcellona  ricuperata 
dalle  armi  cattoliche.  Pai.  4653  in-4*. 

Funebres  honores  in  obitu  Marci  Antonii  Alaimi.  Pan.  4C62  in-4°. 
*  Era  costui  stato  uno  de'  fondatori,  come  il  seguente. 

Funebres  laudes  in  exequiis  Gerardi  Natalis  pilosophi  et  medici. 
Pan.  1667  in-4°. 

Thomac  lìon giovanili  et  Frane.  Pignocco,  Orationes  in  edicendis  Aead. 
Med.  legihus  regia  auctoritate  firmatis  habitae.  Pan.  1717  et  48  in-4°. 

Andrea  Gallina,  Saggio  sul  carattere  della  vera  medicina  e  de'  ve- 
ri medici,  recitato  nel!'  Accademia.  Ivi  1762  in-ì°. 

—  Avviso  medico-fisico  intorno  alla  ragione  delle  correnti  epide- 
mie, recitato  nelP  Accademia.  Ivi  1765  in-4°. 

los.  de  Gregorio  et  Busso,  Oratio  Aeademiae  inaugurali*  ,  habita 
anno  eiusdem  seculari.  Pan.  1745  in-4°.  *  Nelle  annotazioni  si  leg- 
gono molte  notizie  intorno  a  quest'  adunanza  ,  che  poi  è  stata  di- 
chiarata Reale,  e  sotto  nuove  forme  continua  fin  oggi,  come  dirassr. 

—  Chronicon  iatrieum  sive  Svllabus  f'aslorum  academicorum.  Pan. 
1748,  fol.  expanso. 


104  CLASSB    X.    ISTITUZIONI — SEX.    II.    LETTERARIE 

—  Synopsis  historica  de  ortu  cìcquc  incremento  regalis  Philiatro- 
rum  Aeademiac.  Pan.  1761  in-48.  *  Leggesi  nel  tomo  VI  degli  Opu- 
scoli siciliani,  pag.  1. 

—  Epistola  de  notatu  dignis  R.  Mediconim  Academiae.  *  Leggesi 
nel  voi.  VII  delia  stessa  raccolta,  pag.  257. 

*  I  nuovi  Atti  e  statuti  di  essa  verrai!  commemorati  più  sotto. 

16.  1667.  Offuscati,  Squinternati,  nello  stess'  anno  comparsi, 
e  poco  appresso  spariti.  De'  primi  nulla  sappiamo:  i  secondi  nati  in 
casa  il  baron  di  Gratteri,  indi  a  quella  del  cav.  Mariano  Ballo,  era- 
no per  istituto  improvvisatori. — Nulla  di  più  sappiamo  de'  Raffron- 
tati, che  per  alcuni  anni  ebber  voce  a  quella  stagione. 

17.  1691.  Ecclesiastica,  stabilita  dall' arciv.  Ferd.  Bazan  nel  suo 
palagio,  e  ripartita  in  VI  classi,  ciascuna  di  12  soci,  a  compiere  nel 
numero  e  adombrare  i  1±  discepoli  del  Salvadore.  Le  materie  da  loro 
trattate  erano  le  dogmatiche,  le  morali,  le  canoniche,  le  mistiche,  le 
catechetiche,  le  rituali,  una  per  classe:  morì  l'adunanza  nel  170-2  una 
col  suo  Prelato. 

18.  1700.  Scolastica,  nel  Collegio  massimo,  già  dianzi  vigente  per 
tutti  i  collegi  della  Compagnia,  ed  ora  viemeglio  ordinata.  Questa  al- 
tresì era  moltiplica  ripartita  in  tante  divisioni,  quant' erano  le  fa- 
coltà-, cioè  in  teologica,  in  filosofica,  in  filologica,  in  retorica,  poe- 
tica, ed  anco  grammaticale.  Aveva  ciascuna  il  suo  principe  e  i  suoi 
uffìziali:  tutte  si  esercitavano  ogni  settimana  nelle  materie  di  lor  per- 
tinenze-, e  tutte,  oltre  i  privati  esercizi,  davano  pubbliche  dimostrata 
ze  de'  loro  studi  nel  corso  e  nel  fine  d'  ogni  anno  scolastico  ,  e  ne 
mandavano  alle  stampe  i  rispettivi  prospetti. 

Le  leggi  di  tali  accademie  stanno  in  fondo  al  Codice  degli  studi 
intitolato  a  Ratio  atque  institutio  studiorum  S.  I.  »:  Colico  prima- 
mente formato  da  parecchi  professori  di  diverse  province  sotto  la  pre- 
sidenza del  p.  Stefano  T uccio  siciliano,  a  Roma  Lv>Sì:  ed  ora  rifor- 
mato per  opera  d'altri  padri  deputati  una  col  p.  Vinc.  Garofalo  pa- 
lermitano. Ivi   18Ó1   in-8°. 

Gli  atti  della  prima  compilazione  di  questo  codice  li  riporta  Frane. 
Sacciiini  nella  Storia  latina  della  Compagnia,  parte  V,  libro  IV. 

10.  1718.  B'wn-Gusio,  nome  asssunto  da  un*  opera  del  celebre  Mu- 
ratore, allor  uscita  col  titolo  di  <c  Riflessioni  sopra  il  buon  gusto», 
cui  appunto  si  prefissero  di  richiamar  gli  accademici,  dato  bando  al  d 
pravato  secento.  Nacque  in  casa  di  Pietro  Filangeri  principe  di  s.  Fla- 
via, e  vi  continuò  con  ardore  le  sue  funzioni.  La  componevano  i  mi- 
gliori ingegni,  che  peculiarmente  applicarono  ad  illustrare  le  cose  si- 
ciliane. Gli  statuti  doli' Accademia,  in  ialino  ed  in  italiano,  fnr  di- 
volgati a  Napoli  17-2-2  in-tt°,  ed  Ignazio  Colletta  vi  recitò  un  discorso 
su  1'  Impresa  della  medesima}  e  Vinc.  Parisi  un  altro  sulle  Accade- 


ART.    HI.    ACCADEMIE  —  §   h    PALERMITANE  103 

mie  antecedenti,  e  le  lodi  di  questa.  Molte  di  quelle  dissertazioni  ser- 
batisi tuttora  inedite  :  alcune  Dir  pubblicate   colla    intitolazione   se- 

gUSaVgi  di  dissertazioni  dell'  Accademia  del  Buon-gusto,  voi.  L  Pai. 
4755;  voi.  II.  1800  in«4°.  ..      .    , ,  . 

*  Son  otto  le  dissertazioni  del  tomo  I,  e  sei  del  II-,  di  cui  abbiam 
dato  l'elenco  nella  classe  VII,  sez.  IV,  art. I,  pag.  36*,  Nel  pnmp 

Diir  v'ha  le  le^gi  dell'  Accademia,  promulgatevi  da  Doni.  Schiavo-,  nel 
secondo  le  nuove  leggi  riformate  dal  cav.  Gasp.  Palermo  ,  principe 
d'essa  Accademia,  allorché  questa  nel  1791  ebbe  stanza  nel  palazzo 
pretorio  sotto  la  protezion  del  Senato,  che  l'ebbe  dotata.  Un  volu- 
me di  discorsi  quivi  recitati  esiste  ms.  nella  libreria  comunale  (Qq 

F  7^ 

*  Una  nuova  riforma  ha  poi  ricevuta  quest'accademia  nel  1822 
e  3=>  che  tosto  diremo.  Due  anni  prima,  Ign.  de  Contreras  nel  suo 
(e  Discorso  sullo  stato  attuale  della  R.  Università  e  della  Libreria  co- 
munale )>,  espose  pur  quello  di  quest'Accademia.  Pai.  '»8o0  in-b  . 

<>0  1719  Gevuli,  raunati  dal  chiaro  bibliografo can.  Ant.  Mon- 
itore, spaziavansi  a  ragionar  su  d'ogni  assunto:  venner  meno  colla 

morte  di  Gaet.  Giardina  ,  e  al  tutto  si  spensero  con  quella  del  lor 
fondatore.  Di  essi  abbiam  ciò  che  siegue: 

Le<™\  dell'Accademia  de'  Geniali.  Pai.  1/24  in-8  . 

Componimenti  recitati  per  la  solenne  acclamazione  di  Carlo  \I  imp. 
e  Ili  re  delle  Spagne  e  di  Sicilia.  Pai.  1720  in-8°.  j 

In  funere  111.  Dom.  Iosephi  Gasclii  panorm.  praesmis,  Oratio  ba- 
bita  in  Genialium  Academia  a  Sic.  Marini.  Pan.   1729  in-4\ 

*  Molti  altri  discorsi  recitativi  dal  Giardina  conservatisi  nella  li- 
breria del  Comune  (Qq  E  34),  oltre  ad  una  trentina  del  lodato  Mon- 
gìtore  (Qq  E  20)  sopra  temi  d'argomento  siciliano. 

91  1721.  Qrbtèa,  colonia  dell'Arcadia  romana,  a  cui  tante  altre 
in  "Sicilia  si  furono  aggregate,  adottandone  il  medesimo  istituto  Mie 
Vite  desìi  Arcadi,  e  nelle  Rime  degli  Arcadi,  raccolte  dal  (ondatole 
medesimo  Gian  Mario  Crescimbeni,  si  fa  menzione  delle  nostre  colonie 
e  de'  nostri  poeti. 

22.  1728.  Rassoditi,  eretti  nel  Collegio  massimo  dal  p.  Mieli. 
def  Bono," prof,  d'eloquenza  e  poi  prefetto  degli  studi,  per  utile  in- 
tertenimento  della  gioventù  studiosa,  la  quale  di  frequente  riumvasi 
a  recitare  in  diversa  lingue  componimenti  di  prose  e  di  versi. 

<>3.  1730.  Ereini,  stabiliti  nel  suo  palazzo  da  Federico  Napoli, 
principe  di  Resuttano,  e  poi  sostenuti  da  Bernardo  Montaperto,  prin- 
cipe di  Rafladale,  intesi  a  semprepiu  ripurgare  il  gusto  delle  lettere. 
li  Mungitore,  anima  di  quest'  assemblea,  ne  raccolse  i  prodotti  con 
questo  titolo: 


100  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  —  SEI.    II.    LETTERARIE 

Hime  degli  Ereini  di  Palermo,  tomo  I.  Roma  4754  in-4°.  *  In  ve- 
rità fur  impresse  a  Palermo  pe'  tipi  d'  Agost.  Epiro:  V  editore  can. 
Mongitore,  sotto  nome  di  Mopso  Triseldo,  vi  premette  una  diss.  Sulle 
antiche  accademie  siciliane.  A  questa  poi  dier  nome,  tra  gli  stranie- 
ri, un  Muratori,  un  Maflei,  un  Orsi,  un  Cova,  un  Rolli,  un  Meta- 
stasio,  ed  altri  di  simil  tempra.  Su  questa  modellarono  in  seguito 
gli  Ereini  di  Termini,  di  Cefalù,  di  Milazzo,  di  Tusa. 

Codex  legum  Academiae  Hereinorum  instauratus.  Pan.  4776  in  4*. 
Pubblicato  nel  richiamarsi  a  vita  novella  questo  corpo  illanguidito. 

24.  4754.  Argonauti,  istituiti  da' pp.  Anton  M.  Lupi  ed  Emm. 
Agui'era  nel  R.  Convitto  de1  Nobili  d.  C.  d.  G.  Costava  di  18  acca- 
demici, cioè  9  applicati  all' -esercizio  delle  lettere,  e  9  a  quel  delle 
armi.  Ogni  settimana  davan  de' saggi  privati,  ogni  mese  de'  pubblici, 
ogni  anno  de'  più  solenni,  con  intervento  de'  viceré  e  della  primaria 
nobiltà. 

Ogni  accademico  avea  la  sua  impresa  e  '1  motto  esprimente  il  suo 
esercizio,  che  incisi  in  rame  ripubblicavansi,  una  colle  materie  a  che 
si  esponevano.  Ecco  i  titoli  d'  alquante  produzioni  : 

Ragguagli  dell'Accademia  degli  Argonauti,  nuovamente  istituita 
nel  R.  I.  Collegio  de'  Nobili  della  Comp.  di  Gesù,  e  prime  funzioni 
pubbliche  della  nuova  assemblea.  Pai.  1752  fol.  *  Dettato  dal  ret- 
tore Aguilera,  come  forse  gli  scritti  seguenti. 

Contezza  delle  operazioni,  per  1'  Accademia  in  lettere  ed  in  armi, 
per  festeggiare  la  coronazione  del  re  Carlo  111.  Ivi  1755  in-4°. 

Componimenti  accademici,  recitati  da'  Nobili  Convittori  del  R.  Col- 
legio carolino  della  Comp.  di  Gesù,  per  le  nozze  di  S.  M.  Carlo  Bor- 
bone con  Maria  Amalia  Walburga.  Ivi  4758  in-4°. 

Serie  del'e  operazioni  per  le  otto  accademie  di  lettere  ed  armi  che 
si  tennero  da' signori  Convittori  del  nobil  Collegio  palermitano  nel  1754 
in  fol. 

*  Da  quest'anno  infmo  al  4767,  quando  fu  sciolta  la  Compagnia, 
continuaronsi  questi  accademici  trattenimenti,  e  se  ne  pubblicarono 
annualmente  i  prospetti.  Le  materie  quivi  trattate  erano,  1°  di  ma- 
tematiche pure,  aritmetica,  algebra,  geometria,  trigonometria,  ana- 
lisi, calcolo  sublime-,  2°  di  matematiche  miste,  ottica,  catottrica, 
diottrica,  gnomonica,  astronomia,  cosmografia,  meccanica,  dinamica, 
idraulica,  statica,  idrostatica,  nautica,  architettura  militare  e  navale; 
5°  di  fìsica  generale,  particolare,  chimica,  metereologia,  ccc.\  4°  di 
filosofìa,  dialettica,  ontologia,  ideologia,  psicologia,  critica,  ermeneu- 
tica ecc.',  5°  diritto  di  natura,  delle  genti,  civile,  canonico  ,  etica  , 
politica,  economia  ocv,  6°  storia  naturale,  zoologia,  botanica  ,  mine- 
ralogia, geologia*,  7°  teologia  naturale,  dogmatica,  morale,  polemi- 
ca, mitologica-,  8°  filologia,  eloquenza,  poesia,  lirica,  draniatiea  ecc.-, 
!j°  Storia  sacra  e  profana,  antica  e  moderna,  nazionale  e  straniera, 
e  suoi  sussidi,  geografìa  e  cronologia;  10°  archeologia,  numismatica, 
lapidaria,  diplomatica,  araldica  o  blasone*,  41°  lingue  dotte,  latina, 


ART.  III.  ACCADEMIE  —  §  I.  PALERMITANE  407 

greca,  ebraica*,  12°  lingue  viventi,  italiana,  francese,  spaglinola  ecc.; 
15°  arti  del  disegno,  prospettiva,  pittura,  scultura,  architettura  ci- 
vile, calligrafia  ece.r,  14°  arti  cavalleresche,  danza,  scherma,  musica 
vocale  e  strumentale,  maneggio  di  cavalli  e  d'armi  ecc. 

Relazione  delle  pubbliche  funzioni  letterarie  fatte  ne'  giorni  20  21 
e  22  sett.  1756,  dall' Accad.  degli  Argonauti  :  nelle  Mem.  lett.  sic, 
t.  Il,  p.  216. 

Universae  philosophiae  specimen  publice  disputationi  prepositum 
in  Carolino  nobilumi  collegio  S.  1.  sub  auspiciis  Exe.  Doni.  Marchio- 
nis  Io.  Fogliarli  de  Aragona.  Pan.  1759  in-4°.  *  È  un  apparato  di 
tutte  le  umane  scienze  distinto  in  un  centinaio  d'  articoli. 

25.  173-1.  Borbonica,  istituita  nel  R.  Convitto  di  questo  uomo 
presso  i  pp.  Teatini.  Nata  al  tempo  stesso  che  I'  anzidetta  ,  occu- 
pavasi  a  un  dipresso  nelle  accennate  materie,  delle  quali  dava  pur 
essa  al  pubblico  gii  annui  sperimenti  indicati  eoo  questo  titolo  : 

Saggi  accademici  de  Convittori  delR.  Collegio  borbonico.  Pai.  1754, 
e  segg.  in  fol. 

—  Orazione  e  comp.  poetici  per  la  morte  del  nobile  convittore 
Frane.  Asmondi  catanese.  Pai.  1755  in-4°. 

—  Rappresentazione  accademica  alla  presenza  della  sacra  R.  M. 
di  Carlo  Borbone  pel  suo  ingresso  e  coronazione  in  Pai.  1735  in-4°. 

—  Componimenti  accademici  de' sigg.  Convittori  per  la  coronazione 
diN.  S.  Clemente  XII.  Pai.  1757  io-4>. 

—  Altri  recitati  ad  onore  di  S.  E.  il  principe  di  Palagonia.  Na- 
poli 1757  in-4°. 

—  Altri  in  occasione  delle  felicissime  nozze  di  S.  M.  Carlo  111  con 
Maria  Amalia.  Ivi  1758  in-4°. 

26.  173i.  Giustinianea,  destinata  allo  studio  delle  leggi.  Era 
essa  stata  promossa  primamente  da  Giamb.  Caruso ,  che  d'  accordo 
col  Muratori  dettonne  le  leggi,  ed  afììdonne  la  direzione  ad  Agost. 
Pantò,  cui  succedette  suo  fratello  Antonio  ,  di  cui  sono  gli  scritti 
seguenti. 

Nata  da  principio  in  casa  il  principe  d'Aragona  ,  nel  detto  anno 
passò  a  quella  de  Teatini.  Ecco  le  opere  che  d'essa  ci  avanzano. 

Academiae  Iustiwianeae  leges,  in  XII  tabulas  digestae,  V  idus  ia- 
nuarii  1719.  Pan.  1724  in-4°.  *  Son  queste  le  prescritte  dal  Caruso. 

Can.  Agost.  Pantò,  De  recta  iuris  civilis  instituendi  ratione  ad 
cupidam  legum  iuventutem  oratio.  Pan.   1728  in  4°. 

—  Ragionamento  intorno  alle  lodi  del  gius  civile  e  canonico  e  delle 
genti,  e  retta  maniera  d'appararsi  dalla  nobile  gioventù  nel  Collegio 
de'rr.  pp.  Teatini.  Pai.  1754  in-4*. 

lo.  Paksii,  De  adolescente  nobili  ad  eloquentiam  insti tuendo,  Ora- 
tio habita  in  aula  coli.  imp.  Nobilium.  Pan.  1730  fol. 


408  CLASSE    X.    ISTITUZIONI  —  SEI.  II.    LETTBRAIUÉ 

Ant  Ponto  I.  C.  lectoris  utriusque  iuris  in  collegio  borbonico  no- 
bilumi' luris  naturae  et  gentium  summa  capita:  accedit  de  Iure  pu- 
blico  siculo,  libér  singularis.  Pan.  1736,  in-4°.  > 

-  Academiae  iustimaueae ,  in  coliegium  regale  borbomcum  mino 
dcmum  traslatae,  leges.  Ibi,  1736,  in-4».  _ 

Leees  ex  iure  civili,  canonico  et  siculo  depromptae,  qasex  tem- 
pore explanandas  suscipiunt  nobiles  adolescentes  U.  Collegi!  borbo- 
nici. Ibi  1736,  fol. 

*  11  terzo  convitto,  diretto  da1  pp.  Scolopì ,  siili' esempio  de'  due 
predetti  frequentò  pur  esso  le  private  insieme  e  le  pubbliche  eser- 
citazioni accademiche,  così  di  scienze  come  di  lettere,  delle  quali  non 
mancò  di  pubblicare  a  quando  a  quando  ì  programmi. 

27.  1755.  Ecclesiastica,  presso  Alessandro  Vanni,  prin  ripe  dis. 
Vincenzo,  che  raunò  in  sua  casa  quindici  letterati  per  illustrare  e 
cose  delle  chiese  siciliane.  A  cui  ben  tre  altre  successero ,  aventi  lo 
stesso  scopo:  luna  nel  1747,  sotto  Antonio  de  Requeseoi,  nel  mo- 
nastero di  s.  Carlo,  per  ricercare  i  monumenti  di  nostra  istoria,  scar- 
tando le  volgari  tradizioni  e  gli  apocrifi  documenti  -,  la  seconda  nel 
1760,  presso  Mariano  di  Napoli  e  Bellaeera,  parroco  di  s.  Giovanni 
li  Tartari-,  l'altra  nel  1764,  presso  Frane.  Tardia  ,  che  vi  lese  le 
sue  Istituzioni  ermeneutico-critiehe.  .'***,  i     n 

Altra  consimile  ne  fu  aperta  dentro  la  Libreria  del  Comune,  doyj 
tuttor  si  conservano  i  vari  discorsi,  che  vi  furono  recitati  sopra  di- 
versi subietti  concernenti  le  chiese  di  Sicilia,  per  continuare  la  Si- 
cilia sacra  del  Pirro,  e  la  storia  letteraria,  per  continuare  la  Biblio- 
teca sicola  del  Mungitore  (Vedi  toni.  I,  pag.  2/9). 

08  1745.  Pescatori  Oretei,  presso  Ferdinando  Tornatesi,  prin- 
cipe di  Lampedusa,  intesi  alla  coltura  del  dialetto  sicolo,  nel  quale 
perciò  avean  legge  di  verseggiare.  Di  loro  abbiam  per  le  stampe: 

Canto  cinico,  recitato  neir  aggiuntamente  de  Promotori  dell  Acca- 
demia di  rime  siciliane,  da  Mich.  Cardici.  Pai.  1748  in-8°. 

Canzoni  siciliane  sacre  morali  ed  indifferenti  scritte  da  Olao  Segne- 
ri  (cioè  Ano.  Serio),  e  dedicate  agli  accademici  Pescatori.  Ivi  1749 

'"  Raccolta  di  poesie  siciliane,  colle  versioni  latine  fatte  da  Yinc.  di 
Bìasi.  Ivi  1755  in-4°. 

^9    1752    Agricoltori  Orbtè^  presso  Nicolò  Diana,  duca  di 
fola,  nella  sua  villa  fuori  porla  di  Castro:  ove  annualmente  leg 
otto  discorsi,  quattro  d'agraria,  e  quattro  di  vario  argomento.  Uno 

soltanto  di  essi  venne  alla  luce,  composto  dal  socio  licrn.  Jknuuuto. 
in  lode  del  viceré  Ciò.  Fogliaiii. 


ART.   III.    ACCADEMIE  —  § ri.   PALERMO  109 

50  1752.  Arti  e  scienze,  appo  Giacinto  Tape  duca  di  Pratoa- 
meS  colava  di  sei  classi,  retti  ciascuna  da  un  *»«£  *£ 
nate  a  questi  sci  rami,  matematica,  canonica,  antiquaria,  tisica,  01  a 

•tjaSfSSS-i  -citati  negala   «**  ^ -J-* 

versarlo  del  dì  natalizio  di  re  Carlo  Borbone.  Pai.  i7o3,  in-4  . 

51  1750.  usili,  promossa  dal  Governo  sotto  la  vigilanza  de'  ma- 
gistrati supremi,  per  discuter  temi  di  naturale  diritto,^  rag  lon  pi D- 
blica  insieme  e  civile.  V'ebbe  le  prime  parti  1  avv.  ****£*£ 
di  cui  abbiam  per  le  stampe  una  Scelta  di  aringhe  composte   e  re 
ritito  ne'  tribunali.  Pai.  1760  in-4°.  , 

In  fonde >  à queste  aringhe  trovansi  «  Leges  atquetheses  academiae 
siculae  iurisconsultorum  «  composte  da  lui  medesimo  che  divulgane 
con  una  diss.  preliminare. 

o*  1760.  Gjljntb  Conversazione,  fondata  per  Antonio  Lucche- 
si-Palli principe  di  Campofranco,  che  presso  di  se  rauno  Nic.  Cento, 
Tomm!  Natale,  Frane.  Cari,  ed  altri  pregiati  ingegni  a  promovere 
1'  amena  letteratura:  quivi  addestrossi  a'  primi  canti  la  canora  musa 
di  Gio.  Meli. 

oo  1766.  Morale,  promossa  dall'  arcivescovo  M.  Gius.  Melendcz 
per  tutte  le  chiese  parrocchiali,  ad  istruzione  del  Clero,  ciò  che  fino 
ad  oggi  è  stato  da'  successori  continuato. 

54.  1776.  Scientifici  agricoltori,  intesi  a  perfezionare  la  col- 
tura de'  campi  secondo  i  principi!  delia  scienza.  Altri  collo  stesso  ti- 
tolo d'Agricoltori  della  montagna  sorsero  poscia  nel  1^4. 

55.  1790.  Siciliana,  destinata  a  ripulire  il  materno  idioma  in 
che  scriveansi  e  prose  e  rime,  tacque  in  casa  ilmtae  di  Roc- 
caforte-, indi  trasmigrò  in  quella  del  principe  di  Fumarii  ali  ultimo 

stanziò  in  quella  del  principe  di  Torremuzza,  Wenzo^  Castelli,  che 
appunto  con  essa  chiude  il  suo  catalogo  delle  Accademie,  e  con  essa 
i  suoi  Fasti  sicoli.  Un  saggio  di  essa  n'abbiam  per  le  stampe  dall  ab. 

^p^u^%Hanu,  chi  sirviu  d'offerta  'ntra  l'apirtiira  di  l'accade- 

mia    Pai    1807  in-i°. 

Ed  alcune  stanze  siciliane  di  Francesco  Maria  Giteli  sopra  Damone 
e  Pitia,  recitate  in  detta  accademia,  e  stampate  in  lai.  lòUò  in-ò  . 

56.  1796.  L-jnzj,  raunata  e  così  nominata  dal  principe  di  Trabia, 
dentro  il  suo  palagio,  per  esercizio  letterario  della  nobile  gioventù. 

57.  1806.  Scolastica,  ristabilita  dalla  reduce  Compagnia  nelle  sue 
scuole,  ciascuna  delle  quali  riprese  le  sue  funzioni  accademiche  ,  e 


HO  CLASSE   X.    ISTiTUXlOM  —  SEI.  li.    LETTERARIE 

stamponne  sul  finire  d'  ogni  anno  scolastico  i  prospetti.  Di  questi 
poi  il  più  magnifico,  il  più  ordinato,  ed  il  più  dovizioso  di  materie 
fu  quello  del  1810,  dedicato  al  Pretore  della  città  che  vi  presedette, 
e  compilato  dal  professore  di  umane  lettere  Gioach.  Ventura  ,  allor 
gesuita,  e  poi  ornamento  de'  Teatini. 

Oltre  le  accademie  letterarie  d<  Ile  classi  inferiori,  si  rianimarono 
le  scientifiche  delle  facoltà  superiori,  che  dal  1808  in  poi  pubblica- 
rono le  tesi  di  teologia,  di  filosotia.  di  fisica,  di  matematica,  ci  cui 
parecchie  contavano  più  centurie  di  proposizioni,  come  quelle  degli 
anni  1809-12-14-19  e  seg. 

38.  1822.  Paftenia,  detta  così,  perocché  sacra  alla  B.  V.  den- 
tro lo  stesso  Collegio  massimo,  da  me  procurala,  e  divisa  in  due  se- 
zioni, di  scienze  cioè  e  di  lettere,  alternandole  ogni  mese  la  tratta- 
zione. Le  leggi  di  quest'  accademia,  i  suoi  atti  e  le  sue  memorie  ser- 
bansi  tra'  mss.  della  Biblioteca  pubblica  di  esso  Collegio.  Solo  venne 
a  luce  il  Prospetto  dell'  Accademia  funebre  tenuta  invalide  di  Fer- 
dinando 1,  al  4824,  alla  presenza  del  Luogotenente  generale  Pietro 
Ugo,  marchese  delle  Favare,  ove  si  compose  in  dieci  lingue  diverse. 

59.  1822.  Luigina,  stabilita  parimente  ivi  da  noi  dentro  la  con- 
grega di  s.  Luigi,  al  cui  onore  era  intitolata.  1  discorsi  e  i  carmi  di 
varie  lingue  in  essa  recitati,  e  raccolti  a  decenni,  si  conservano  nel- 
1' anzidetta   biblioteca  e  nella  stessa  congrega. 

40.  1822.  Scienze  ed  Arti,  sotto  l'antico  nome  del  Buon-Gusto, 
rinnovellata  dal  dott.  Ignazio  Scimomlli,  che  fu  perciò  dichiarato  suo 
presidente  perpetuo.  Per  ministeriale  rescritto  del  principe  di  Cutò 
luogotenente  di  S.  M.  in  25  art.  venne  riorganizzata^  e  divisa  in  quat- 
tro classi,  1  di  Scienze  naturali  ed  esatte,  2  di  Politiche  ed  econo- 
miebe,  5  di  Morali  ed  isteriche,  4  di  Belle  arti. 

Gli  Atti  delle  sue  solenni  ed  ordinarie  sedute  venivano  registrati 
nel  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti,  tom.  XVII,  n.  50  e  seg. 

Nel  1828,  essendo  stato  eletti»  a  segretario  generale  il  bar.  Sav. 
Scrofani,  socio  dell'  Istituto  di  Francia;  il  dott.  FU.  Fodera  vice-pre- 
sidente gl'indirizzo  un  discorso  che  leggesi  nel  t.  XX111,  n.  08, 
pag.  207,  di  detto  Giornale. 

Dopo  un  decennio,  quest' Accademia  prese  nuove  sembianze,  con 
esso  la  intitolazione  seguente: 

41'.  1832.  Scienze  e  Bclle  Lettere,  da  quella  del  Buon-Gusto, 
rinnovellata  di  titolo  insiememente  e  di  leggi,  Dell'aula  senatoria:  di- 
visa in  tre  sezioni,  di  scienze  cioè  naturali  ed  esatte,  di  scienze  mo- 
rali e  politiche,  e  di  amena  letteratura.  Costa  di  soeì  attivi,  onora- 
ri, corrispondenti  e  collaboratori.  I  primi  60  attivi  (cioè  20  per  sezio- 
ne) fur  nominati  dal  Governo:  i  susseguenti  vengon  eletti  dal  corpo 


ART.    III.    ACCADEMIE  —  §    I.    PALERMO  ili 

medesimo.  Ne  fece  solenne  apertura  il  march.  Tomm.  Gar gallo,  con 
un  discorso  inaugurale,  di  cui  leggesi  un  sunto  nel  voi.  Ili  dell'Ef- 
femeridi sicole,  pag.  129,  e  nel  XXXIX  del  Giorn.  d*  scienze  ec.  pa- 
gina 50.  Ne  fu  mecenate  S.  A.  R.  Leopoldo  conte  di  Siracusa*,  pre- 
sidente, Gius.  Ivan  za  principe  di  Trabia;  segretario  generale,  Nic.  Cac- 
ciatore, direttor  della  specola-,  il  quale,  di  accordo  col  dottor  Fil.  Fo- 
dera direttore  della  seconda  classe,  rifuse  gli  antichi  e  promulgò  i 
novelli  Statuti  dell'Accademia  delle  scienze  e  belle  lettere  di  Palermo 
1852   in-S\ 

—  Elenco  de'  soci  di  detta  accademia,  Ivi  1833  in-8°.  *  Fu  pur  in- 
serito nel  t.  L  e  LI  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti-,  nel  quale 
ancora  si  leggono  i  sunti  delle  varie  tornate  di  quella. 

—  Atti  dell'  Accademia  di  scienze  e  lettere  di  Palermo,  nuova  se- 
rie, voi.  I.  Ivi  1843  in-4°  o^r.  *  Il  nuovo  presidente,  Franco  Mac- 
cagnone,  princ'pe  di  Granatelli,  nel  discorso  preliminare  vi  dà  la  sto- 
ria e  le  vicende  di  quest'assemblea-,  indi  i  nuovi  Statuti-,  l'elenco  dei 
soci-,  e  le  M  'morie,  che  la  più  parte  versano  sulla  storia  naturale 
dell'  Isola,  di  cui  però  a  suo  luogo  daremo  il  catalogo. 

*  In  questo  1850,  commesso  a  me  1'  ufficio  di  segretario  generale, 
diedi  un  sunto  delle  materie  trattate  dall'anno  della  sua  restaurazio- 
ne 1852,  e  cominciai  a  raccorre  i  materiali  per  un  secondo  volume 
degli  atti. 

*  Intanto  de'  lavori  accademici,  a  cominciare  da  detto  anno  1830, 
abbiam  dato  periodiche  notizie  al  pubblico  nel  Diadema  e  nell'Ar- 
monia, giornali  di  Pai.  1851  in-8°  e  in  fol. 

42.  1830.  Medica,  la  stessa  che  V  antica  summentovata  ,  ma  or 
di  novelle  leggi  corredata,  come  l'anzidetta  delle  Scienze,  al  pari  della 
quale  è  stata  ^innovellata,  secondo  un  decreto  del  18  ottobre  di  det- 
t'anno,  che  ne  autorizza  il  progetto  della  riforma.  Ecconealcuni  scritti: 

Nuovi  Statuti  della  R.  Accademia  medica  di  Pai.  1833  in-8°.  *  Ap- 
provati per  altro  decreto  del  3  giugno  che  la  decora  del  titolo  di  Ac- 
cademia Reale. 

Prospetto  della  storia  dell'  Accademia  Jatro-fisica,  ora  detta  delle 
Scienze  mediche,  col  primo  Rapporto  dei  lavori  accademici.  Pai  1835 
in-8°. 

*  Quest'  è  dettato  del  segretario  Andrea  Barbaccia  che  ne  descri- 
ve i  primordi  fin  dal  1621*,  donde  apparisce  esser  questa  la  più  an- 
tica accademia  di  medicina  che  vi  sia  in  Europa.  Sieguono  i  nomi 
degli  accademici  e  i  rapporti  delle  sedute. 

Lettera  di  Gaet.  Al qeri- Fogliarli  al  medesimo  segretario  intorno  al 
suo  Prospetto.  Ivi  1855,  in-8°.  *  Quest'  è  un'  acre  censura  di  esso. 

Cenno  necrologico,  scritto  dallo  stesso  segretario,  sulle  perdite  fatto 
dall'  accademia  pel  cholera  del  1857,  in-8°. 


112  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEZ.    li.    LETTfiBABlE 

Un  sunto  delle  sue  tornate  fu  cominciato  inserirsi,  per  ordine  del 
nuovo  presidente,  nel  Giornale  di  se.  lett.  ed  ar.  nuni.  5o  e  se-. 
tom.  XIX. 

43  4852.  Istituto  d1  Incoraggi amento,  per  promuover  le  arti, 
le  manifatture  e  V  agricoltura-,  stabilito  per  disposizion  del  Governo 
nella  capitale-,  e  Società  economiche  a  quello  corrispondenti  ne  capo- 

^11  Giornate  dì  esso,  cominciato  a  pubblicarsi  nel  1S56,  comprende 
eli  atti,  i  rapporti,  le  invenzioni,  i  progetti,  ed  ogni  altra  risoluzio- 
ne oresa  nelle  ordinarie  sedute.  I  discorsi  annui  poi  delle  Società  pro- 
vinciali vennero  a  luce  nelle  rispettive  città  :  ne  daremo  conto  a 
suoi  luoghi. 

U    1344.   Accademia  Omiopatica,  fondata  da  vari  medici  sotte 

la  presidenza  di  Andr.  di  Bartoli.  Pubblicò  dapprima  gli  Statuti  del 
suo  Dispensa  torio  nel  1840:  indi  gli  Statuti  fondamentali  delle  sue  se- 
dute nel  1844,  ed  inoltre  un  suo  proprio  Giornale.  11  segretario  tranc. 
Paolo  Filocamo  ha  pubblicato  il  Rapporto  de  suoi  lavori  nel  1*47, 
in-8\ 

§   li,    ACCADEMIE   MESSINESI 

Le  principali  tra  esse  ci  sono  narrate  da  Gaio  Doni.  Gallo  nell'  ap- 
parato previo  ai  suoi  Annali  di  Messina,  e  da  più  altri  storie,  di  quella 
illustre  città.  Diamo  un  cronologico  cenno  delle  venute  a  nostra  con- 
tezza. 

i.  1G36.  Abbarbicati,  promossi  dal  nobile  Alberto  Tuecari,  ed  in 
sua  casa  raccolti  per  vacare  a'  buoni  studi-,  furon  lodati  da  Doni.  Ar- 
gananzio  nelle  sue  «  Pompe  festive  per  la  solennità  della  sacra  Lettera  ». 
ìl  Morditore  nella  Biblioteca  (  art.  Radicatorum  Acafomia,  tom.  li, 
pag.  405)  ne  riporta  il  risorgimento  al  1053,  la  estinzione  al  Iblb, 
e  n' accenna  quest' unico  monumento: 

Festosi  presagi  dell' Accademia  degli  Abbarbicai,  per  la  nascila  !<•- 
lice  del  principe  delle  Spagne.  Venezia  1659,  in-4*. 


citai 
che 

muUi^pomicrTntainto  lascionne  non  pochi  lavori  e  poetici  e  prosa- 
stici eccone  i  titoli:  .     ,,,...       i>  i 

Le  Muse  festeggiaci  nell1  aprirsi  l'Accademia  della  lucana.  Bolo- 
gna 1642,  in-4°.  ..,,,,>■  .,  i    i 

Le  Stravaganze  liriche  degli  Accademici  della  Fucina,  parte  l.  Ivi 
1642:  parte  li,  Messina  1055:  parte  111.  Napoli  1661,  in-12 . 


ART.   IH.    ACCADEMIE  —  §11.    MESSINESI  115 

Poesie  volgari  della  Fucina,  parte  I,  Messina  1656-,  parte  li ,  Ivi 
1658;  parte  III,  Napoli  4659;  parte  IV,  Ivi  46(50,  iiM2\ 

Prose  della  Fucina,  libro  1,  Monteleone  1667:  lib.  II,  Napoli  1669, 
in-4°. 

Il  Duello  delle  Muse,  ovvero  Trattenimenti  V  carnevaleschi  della 
Fucina.  Monteleone  1668,  e  Napoli   1671,  in-4°. 

3.  1690.  Incogniti,  promessi  por  Ant.  Ruffo  de'  principi  di  Sca- 
letta*, il  cui  stemma  era  l'Ara  deli'  Areopago,  col  motto  Noto  J)eo. 

4.  1700.  Morale,  nel  medesimo  palazzo  Ruffo,  per  gli  avanzamenti 
della  morale  teologia. 

5.  1701.  Clizia,  risorta  dalle  ceneri  della  Fucina  sotto  gli  auspici 
del  viceré  ivi  stanziato ,  Gio.  Emm.  Fernandez  Paceco,  marchese  di 
Vigliena,  il  quale  ne  fu  il  mecenate  e  le  ottenne  regali  prerogative. 
Ebbe  stanza  da  prima  nel  seminario  arcivescovale,  poi  presso  i  Tea- 
tini, indi  nel  R.  Palazzo,  e  pubblicò: 

Applausi  nel  dì  natalizio  di  Filippo  V ,  espressi  ne'  componimenti 
della  R.  Società  delia  Clizia.  Messina  1704  in-8°. 

6.  1725.  Accorti,  stabiliti  da  Nicolò  M.  Atanasio  Ciampoli:  la  cui 
divisa  era  lo  Stretto  di  Messina,  con  un  navilio  che  a  vele  gonfie  il 
trapassa  tra  Scilla  e  Gariddi.  Cessò  un  anno  prima  di  fondarsi  la 
seguente,  che  redonne  lo  stemma. 

7.  17:29.  Peloritana  de  Pericolanti,  accolti  sul  nascere  nel  regio 
palazzo,  indi  traslati  nell'  aula  senatoria,  dove  han  goduta  finora  una 
durevole  sussistenza.  Furono  dal  Muratori  associati  a'  Dissonanti  di 
Modena,  e  senza  posa  continuarono  i  loro  lavori,  de'  quali  sono  a  luce 
i  seguenti: 

Fondazione  e  leggi  dell'  Accademia  Peloritana  de'  Pericolanti,  eretta 
sotto  la  protezione  di  Carlo  VI  imp.  e  re  di  Sicilia.  Messina  1729, 
in-4°. 

Componimenti  per  lo  Prosiegua  di  Eustachio  la  Yiefuille  viceré  di 
Sicilia.  Messina  1753,  in-4°. 

*  Ricordatisi  due  altre  poetiche  raunanze  sotto  i  nomi  di  Ramin- 
ghi e  deli'  Obblio:  ma  ci  è  ignoto  il  tempo,  il  luogo,  1'  ufficio  loro. 
ÌSè  più  che  tanto  sappiamo  dei  Candidati  peloni  ani,  che  diconsi  sorti 
nel  1806. 

8.  1761.  Ecclesiastica,  fondata  dall'  arcivescovo  Gabriello  di  Bla- 
si  coli'  aiuto  di  Salvadore  suo  fratello  ,  frequentata  da'  più  insigni 
per  sapere,  e  dedita  agli  studi  della  storia,  dell'  antiquaria  e  dell'  ec- 
clesiastiche discipline. 

16 


\{\  CLASSE   \.    ISTITUZIONI  —  8EZ.    II.    LETTERARIE 

[).  1827.  Peloritana  riformata  da  quella  de  Pericolanti,  e  ripar- 
tita in  quattro  classi,  di  scienze,  legislazione,  storia,  lettere  ed  ar- 
ti. La  nuova  forma  presa  da  questa  R.  Società  fu  espressa  nei 

Regolamenti  per  X  Accademia  peloritana  ,  sanzionati  dal  Governo. 
Messina  1827  in-4% 

Regolamenti  particolari  per  la  prima  classe.  Ivi  1846,  in-8\ 

10.  1840.  Filodrammatica  e  Filarmonica,  che  intende  agli  avan- 
zamenti della  musica  e  del  melodramma.  Esisteva  già  dianzi',  ma  or 
venne  anch'  essa  rimodernata  e  corredata  dei 

Nuovi  regolamenti  pubblicati  a  Messina  1840,  in-8°. 

§    III.  ACCADEMIE   CATANESl 

Delle  più  antiche  ci  parlano  e  il  de  Grossis  e  Y  Amico  e  '1  Ferrara 
e  gli  altri  descrittori  di  questa  dotta  città.  Eccone  sommariamente 
ì  titoli,  né  più  che  i  titoli  ci  son  conti. 


\.   1621.  Chiari, 
2.  1003.  Elevati. 
o.  1672.  Informi. 
4.  1073.  Incogniti. 


o.  1674.  Palladi. 

6.  1075.  Etnei. 

7.  1670.  Sregolati. 

8.  1088.  Cassinesi. 


9.  1728.  Gioviali  ,  nati  lo  stess'  anno  che  i  Rassodati  di  Pa- 
lermo, e  un  anno  innanzi  a'  Pericolanti  di  Messina.  Essi  non  pur  eb- 
bero }.iù  lunga  durala,  ma  ci  tramandarono  degli  argomenti  di  loro 
valore. 

Orazioni  accademiche,  recitate  da  Giacinto  M.  Paterno  Castello  per 
diverse  occorrenze  e  solennità.  Pai.  4  751-40  in-4°. 

Poema  recitato  in  lode  di  re  Carlo  111  da  Ignazio  Paterno  Castello 
principe  di  Discari.  Catania   17  40  fui. 

Componimenti  poetici  degli  Accademici  gioviali  consacrati  alla  R, 
M.  di  Carlo  Seb.  Borbone,  Catania   1740  ìi!-4°. 

Componimenti  consecrati  al  merito  di  Leopoldo  di  Gregorio,  mar- 
chese di  Squillaci.  Napoli   1700  in-4°. 

Componimenti  per  la  morte  di  Ignazio  Vinc.  Paterno  Castelli,  prin- 
cipe di  Discari.  Catania.    1787,  in-ò°. 

*  Questi  son  opera  degli  Etnei,  che  presero  il  nome  dal  sovrastante 
vulcano,  e  che  dal  laudato  principe  erano  stati  a  nuova  vita  rimessi. 

10.  18-2i.  Gioesia,  dirizzata  principalmente  dal  commendatore  Ce- 
sare Borgia,  dal  cassinese  Grog.  Barnaba  la  Via,  da  Carlo  Gemmel- 
laro,  da  Carmelo  Maraviglia,  e  da  altri  valorosi  professori  di  Quella 
università,  che  presero  a  coltivare  segnalatamente  le  scienze  naturali, 
dietro  le  orme  del  celebre  naturalista  cav.  Gius.  Gioeni ,  da  cui  si 
vollero  cognominare.  Quest1  è  1"  Accademia  che  ha  rcnduto  in    breve 


ART.   IH.   ACCADEMIE  — §   III.    CATANESI  Ho 

i  più  rilevanti  servigi  alla  scienza  de'  tre  regni  della  natura,  singo- 
larmente nel  suolo  siciliano;  e  fin  dal  primo  anno  di  sua  esistenza  ha 
mandato  periodicamente  alla  luce  i  Suoi  Atti,  de'  quali  daremo  a  suo 
luogo  un  particolareggiato  racconto.  Si  dà  contezze  di  quest'Acca-» 
demia  nel  voi.  XXVII  del  Giornale  arcadico  di  Roma  1825;  e  nel  Gior- 
nale di  scienze  lettere  ed  arti  per  la  Sicilia,  t.  VI  e  IX  e  sega  d>- 
ve,  oltre  il  verbale  d'ogni  seduta,  riportatisi  d'anno  in  anno  le  Re- 
lazioni accademiche  de'  segretari  generali  che  riassumono  le  Memorie 
lette  da'  soci:  le  quali  Relazioni  si  leggono  pure  in  fronte  a  ciascun 
volume  degli  Atti. 

Il  Giornale  del  Gabinetto  di  essa  Accademia,  compilato  dagli  stessi 
soci  vi  offre  altre  notizie  ed  altri  articoli  della  medesima. 

§    IV.    ACCADEMIE  SIRACUSANE 

Delle  antiche  ci  parlano  e  Mirabella  e  Bonanno  e  Logoteta  ed  al- 
tri storiali  di  quella  cotanto  eulta-,  quanto  vetusta  città,  noi  al  so- 
lito ne  toccheremo  ciò  che  ne  fu  dato  di  risapere. 

Igiié  Avolio,  Su  le  scuole  ed  accademie  di  Siracusa  dall'epoca  gre- 
ca sino  al  principio  dell'era  cristiana.  Ivi  1836  in-8°. 

—  Delle  medesime  dall'  era  cristiana  fino  al  secolo  XVIII  nel  Faro 
di  Messina  1838* 

4.  1650.  Ebbrti,  titolo  indirizzato  a  significare  l'opposta  virtù  pro- 
fessata dagli  accademici:  che  tale  fu  il  gusto  di  queir  età,  di  nomi- 
narsi per  antifrasi,  com1  abbiam  detto  gii  Sregolati*  gli  Spr  già  ti  5 
gli  Stravaganti,  gli  Agghiacciati,  gli  Offuscati,  gii  Squinternati,  e  co- 
tali  che  Dio  vel  dica.  Fur  essi  ravvivati  da  Ces.  Gaetani,  conte  della 
Torre,  autore  di  molte  opere  in  prosa  ed  in  verso. 

2.  1735.  Arutusei,  così  denominati  dalla  fontana  Arctusa,  cotanto 
celebre  nella  favola.  Pubbicarono 

Componimenti  per  la  morte  di  don  Filippo  Maria  Roffia,  maresciallo 
e  governadore  della  real  Piazza  di  Siracusa.  Ivi  1784  in-4°. 

3.  1750.  Anapei,  così  soprannomati  dal  fiume  Anapo  parimente 
dalla  favola  celebrato,  che  si  scarica  in  quel  porto..  Debbono  lor  esi- 
stenza al  mentissimo  mons.  Frane*  Testa. 

4.  1749.  Sicra,  ristabilita  dall'  istesso  vescovo  (che  poi  fu  arci- 
vescovo di  Monreale),  che  vi  promosse  nel  clero  gli  studi  morali  e 
liturgici,  e  ne  celebrò  1'  aprim.mto  colla  seguente 

Oratio  Syracusis  habita  in  sol  'mai  instauratone  Academiae  mora- 
lis  ac  sacrorum  rituum.  Pan.  1749  fol. 

In  quest'  accademia  il  cel.  Gius,.  LogoUta  lesse  le  tante  latine  dis- 
sertazioni che  abbiam  noverate  nel  t.  I,  p.  287-88. 


4  l C»  CLASSE    X.    1ST1TCII0.NI  —  SEX.    U.    LETTERARIE 

5.  1805.  Accademia  ageaiiia  ecclesiastica,  promossa  dal  can. 
Andrea  Zucchini,  direttore  di  agricoltura  in  Firenze,  che  di  R.  Or- 
dine viaggiava  in  Sicilia.  Per  tal  occorrenza  il  parroco  Gius.  Logo- 
teta  lesso  una 

Memoria  sopra  1'  utilità  di  tale  Accademia,  stampata  a  Pai.  480:2 
in-8*.  *  Tale  adunanza  durò  al  1808,  quando  morì  questo  promotore. 

§   V.  ACCADEMIE    AGRIGENTINE 

Agrigento,  Y  antica  emula  di  Siracusa  per  grandezza,  per  lusso  , 
per  sapere,  contenta  in  oggi  d'un  seminario,  d'  un  collegio,  d'un 
episcopio,  che  singolare  la  rendono  dalle  altre  città,  poco  ha  in  ve- 
ro curate  le  accademiche  assembranze.  Solo  alla  metà  del  secolo  XVII 
ne  vide  ad  un  tempo  sorgere  tre  colle  speciose  intitolazioni  di  Rischia- 
rati, di  Offuscati,  di  Mutabili)  di  cui  ed  effimera  fu  la  durata  e  nulla 
la  rinomanza. 

§    VI.    ACCADEMIE   TRAPANESI 

Fin  dal  4620  sorse  a  Trapani  la  prima  società  letteraria  per  ope- 
ra di  Vito  Sorba:  da  principio  s  intitolò  della  Lima',  poscia  della  Ci- 
vetta;  in  ultimo  degli  Occulti,  restaurati  nel  1760  da  Nic.  M.  Burgio. 

Funerale  accademico  celebrato  dalla  Civetta  nella  Chiesa  della  Ci 
d.  G.  alla  famosa  serva  di  Dio  Catarina  Burgio  e  Vincenzo.  Trap.  1686 
in-4°. 

Al  1710  vi  fu  organizzato  il  collegio  de'  Medici,  che  maneggiava 
le  materie  proprie  di  sua  professione. 

§    VII.    ACCADEMIE  TAR1E 

Detto  così  alla  spicciolata  degli  scientifici  e  letterari  congressi  delle 
sicane  città  di  prim' ordine,  rammassiamo  in  un  fascio  quelli  che  ri- 
mangono a  mentovare  degli  altri  comuni,  che  pure  si  studiarono,  se- 
condo lor  forze,  di  ripulire  gì'  ingegni  e  raffinare  la  patria  coltura. 
Gli  appelleremo  per  ordine  d'alfabeto,  indicando  qui  ancora  e  gli  an- 
ni di  loro  fondazione,  e  i  prodotti  (ove  ne  mandarono  a  luce)  di  loro 
fatiche. 

Aci-Iìeale.  4641.  Oscuri,  fondati  da  Fil.  Lercara,  Cherubino  Aliot- 
ta ed  altri:  ma  con  esso  loro  finirono. 

1671.  Zelanti,  che  durati  fino  a  dì  nostri,  han  ricevuta  una  for- 
ma novella,  a  simile  delle  anzidette  di  Palermo,  Messina  e  Catania. 
IV  abbiano  per  le  stampe 

Statuti  dell'Accademia  di  scienze  lettere  ed  arti  di  Acireale.  Cata- 
nia 1835  in-8°. 


ART.    Iti.    ACCADEMIE  —  §    VII.    VARIE  M7 

Conni  intorno  quest'  Accademia  ne  dà  Ferd.  Malvica,  nel  t.  VI  delle 
sue  Effemeridi.  Nel  VII  v'ha  un  Sunto  de  ragionamenti  ivi  letti,  dato 
dal  segr.  gen.  IJon.  Vigo,-  che  pur  ne  notifica  l'accademia  de'  Ge- 
niali, erettavi  dal  1777. 

Relazioni  accademiche  per  gli  anni  I  e  segg.  dell'  Accademia  degli 
Zelanti  di  Acireale,  scritte  dal  segretario  generale  Ani.  Cali- Sardo. 
Pai.  1856-38,  Nap.  18-41  in-8». 

Relazione  generale  de'  lavori  di  detta  Accademia  ,  di  Lìon.  Vigo, 
Messina  1841.  *  La  divide  in  quattro  epoche,  e  vi  ragiona  di  tutti 
i  dotti  acitani. 

Marco  del  Fabro,  Lettera  al  sig.  Lion.  Vigo  sulla  sua  Relazione 
generale.  Pai.  1843  in-8°.  *  Contri" questa  Lettera  un  tal  Parcagrasso 
diede  una  Critica  sanguinosa  nel  Giorn.  la  Farfalletta,  pag.  387.  Mes. 
1844. 

18*1.  Dnfnici,  testò  creati  da  Vino.  Bondice,  Salv.  Rossi-Bonanno, 
Salv.  Grasso-Cambino,  illustri  poeti  in  dialetto  patrio. 

Caltagirone.  1708  Calatina,  colonia  di  Arcadi,  di  cui  abbiamo 
Prose  e  poesie  recitate  per  la  sua  inaugurazione.  Ivi  1768  in-4». 
*  Oggi  quest'Accademia  è  risorta  per  le  cure  de' prof.  Emm.  Ta- 
ranto e  Fed.  Ardilio. 

Caltanisetta.  1723  Notturni—  1762  Pastori  lmerei,  eccitati  dal 
cassinese  Arcadio  Catena,  che  poi  preser  nome  di  Ereini  Imerei,  quando 
nel  1775  vennero  per  Camillo  Genoese  aggregati  agli  Ereini  di  Pa- 
lermo. 

Castelbuono,  1603  Curiosi, 
Castroreale,  1730  Pellegrini  Astatigati. 

CASTROGiovAityi,  1730  Pergusei,  così  detti  dal  prossimo  lago  di  Per- 
gusa,  celebre  nella  favola  pel  ratto  di  Proserpina:  restaurata  nel  1850. 

Cefali;9.  1753  Ereini,  promossi  da  Stefano  Turchi  da  Casalmon- 
ferrato. 

Erice,  o  Monte  s.  Giuliano.  1650  Difficili. 

Gasgi.  1550  Curiosi.— -1700  Incogniti, —  1743  Sfaccendati.  — ì~-& 
Sprovveduti  — 1750  Industriosi  restaurati  nel  175S  da  Frane.  Ben. 
Bongiorno.  Questi  ultimi  lasciarono  buone  memorie  di  sé  colle  se- 
guenti pubblicazioni. 

Corona  di  sonetti  in  lode  di  M.  Tomm.  Moncada  arciv.  di  Messina. 
Pai.  1758  in-4*. 

Rime  diverse  nell'elezione  del  medesimo  arciv.  a  protettore  dell'  Ac- 
cademia. Napoli  1762   in-4°. 


418  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEI.    II.    LETTERARIE 

Rime  con  1'  orazione  funebre  dei  barone  Frane.  Ben.  Bongiorno  1 
protettore  dell' Accademia.  Pai.  4769  in-4°. 

Altre  per  la  nascita  del  Principe  ereditario  delle  Sicilie.  Pai.  4775 
in  fui. 

La  musa  Enguina,  canti  tre  del  bar.  Gandolfo  Felice  Bongiorno  con 
altre  poesie.  Ivi  4777  in-4°. 

Epitalamii  raccolti  dal  medesimo.  Ivi  1777  in-4% 

Licodia.  1780  Accademia  poetica  ,  eretta  dal  bar.  Lor*  Vassallo 
celebre  giureconsulto  e  letterato. 

Marsala.  1671  Assodati.  —  1662  Arcadi  Lilibetani*  —  4700  So- 
ndati. —  1723  Vaticinanti,  per  opera  di  Frane.  Nuccio. 

los.  Damiani- Sar  zana,  Oratio  inauguralis  ad  soeios  Academiae  Li- 
lyboetanae:  nel  tom.  LXX1V,  n.  221  pag,  453  del  Giocale  di  scienze 
lettere  ed  arti. 

Mazzara.  4640  Offuscati,  —  4762  Selinuntini,  creati  da  M.  Gir, 
Palermo,  e  diretti  dal  can.  Ciac,  Gerard!. 

Milazzo,  4700  Incerti*—*  4710  Redivivi.  —  1733  Ereini.  Que- 
st'  ultima  colonia  degli  Ereini  di  Palermo,  condotta  per  Ugo  Frane. 
M.  Proto  barone  dell'  Albero,  mantennesi  fino  al  1770. 

Modica.  1673  Affumicati,  che  poi  cangiaronsi  in  Infocati  per  ope- 
ra del  cel.  ab.  Ant.  Gallo,  autore  di  presie  varie,  e  fondatore  d'al- 
tra accademia  in  Roma,  dove  soggiornò  lunghi  anni  pria  di  ridursi 
in  detta  sua  patria. 

Monreale,  quel  Seminario  sotto  V  influenza  di  M.  Frane.  Testa, 
e  la  direzione  di  Frane.  Murena,  mise  fuori 

Poesie  per  le  feste  fatte  in  occasione  d'  essersi  coronato  il  simu- 
lacro di  s.  Maria  la  Nuova,  inserite  nella  Descrizione  di  esse  feste. 
Pai.  4762   in-4°. 

Componimenti  recitati  per  le  nozze  di  re  Ferdinando  con  Maria  Ca- 
rolina d'  Austria.  Monreale  4768  fui. 

Naso.  4765  Audaci. 

Nicosia.  1650  —  Sviluppati.  —  1780  Simetina,  dal  vicino  fiume 
Simeto. 

Noto.  1672  Informati. —  1770  Trasformati,  di  cui  abbiamo 
Orazione  e  componimenti  poetici  in  laude  di  Corrado  Deodato  ve- 
scovo di  Catania.  Pai.  1775  in-4°. 


ABT.  III.  ACCADEMIE —  §  TU.    VARIE  119 

Ant.  Relltri,  Breve  cenno  sulle  belle  arti  recitato  nel  1859:  nel  Giorn. 
di  se.  ec.  tom.  LXll,  n.  214,  pag.  3. 

*  Quest'  Accademia  è  stata  restaurata  dal  cav.  Salv.  la  Rosa,  In- 
tendente di  quella  provincia*,  ed  inaugurata  dal  socio  Gio.  Ant.  lntri- 
gita  con  un  Discorso  sul  celebre  Gio.  Aurispa  netino,  ed  ivi  pubbli- 
cato nel  1851. 

Vietraterzia.  1756  Cauloniana,  stabilita  dal  giurisperito  Ros.  Bo- 
nanno. 

Recalbuto.  1690  Sementina. 

Scigli.  1630  Inviluppati. —  1691  Redivivi.  De'  primi,  detti  an- 
cor Involati,  ci  restano 

Gli  onori  de'  valorosi  guerrieri,  tessuti  in  varie  fogge  di  compo- 
sizioni, e  presentati  dagli  Accademici  di  Scicli  all'  Almirante  di  Ca- 
stiglia.  Pai.  1659,  in*4\ 

termici.  1765  Ereini  Imeresi. —  1774  Euracei,  stabiliti  da  Giu- 
seppe Cipri,  Giuseppe  Gargotta  ed  Antonio  Comella-Fileti ,  sotto  la 
protezione  di  Giuseppe  Gandolfo.  — -  Riaperta  al  I  maggio  1822  da 
Nic.  Palmeri  con  un  Discorso  inserito  nel  Giornale  di  se.  lett.  ed  art. 
t.  Vili.  n.  22,  pag.  5. 

Tortorici.  1750  Progettisti. 

Ju sa.  1755  Ereini,  inaugurati  da  Orazio  della  Torre  e  Montaperto, 
principe  della  Torre. 

Vizzi* i.  1793  Scientifica,  promossavi  dal  bar.  Lor.  Vassallo. 
1848  Acatei)  così  detti  dal  prossimo  fiume  Acate. 

SEZIONE    III. 

ISTITUZIONI  ECCLESIASTICHE 

La  Religione  anch'  ella  si  loda  dei  suoi  benefìci  stabilimenti.  Alcu- 
ni di  essi  mirano  a  formare  ed  allevare,  altri  a  mantenere  ed  alimen- 
tare lo  spirito  del  cristianesimo.  I  primi  son  luoghi  di  educazione  , 
i  secondi  sono  asi'i  di  pietà.  Ecco  1'  ultima  classe  di  stabilimenti,  con 
che  suggelliamo  l'inventario  delle  utili  Istituzioni  nazionali. 

ART.    I.    LUOGHI    D' EDUCAZIONE 

I  seminari  diocesani,  i  convitti,  gli  educandati  non  hanno  meramen- 
te a  loro  scopo  d'allevare  al  buon  costume  la  gioventù,  ma  sì  an- 
cora istruirla  nelle  scienze,  lettere  ed  arti  dicevoli  a  ciascun  ceto.  11 


420  CLASSE  X.    ISTITUZIONI —  SEZ.   111.  ECCLESIASTICHE 

perchè  ponno  essi  per  pari  diritto  appartenere  agli  stabilimenti  scien- 
tifici e  letterari.  Ma  poiché  in  essi,  giusta  la  inente  de'  fondatori,  la 
coltura  dello  spirito  è  subordinala  a  quella  del  cuore,  e  gli  studi  son 
considerati  quai  mezzi  che  conducono  al  fine,  (piai  è  di  perfezionar 
V  uomo  in  quello  stato  a  che  Provvidenza  il  destina*,  però  è  che  noi 
avuto  risguardo  a  questa  finale  destinazione,  gli  abbiami  computati 
più  come  religiosi  che  come  civili  o  letterari. 

§  i.  semina  ni 

Appena  ebbe  il  Concilio  Tridentino  con  suo  decreto  (Sess.  XXUI, 
cap.  18)  prescritta  la  erezione  de'  Seminari  chericali  por  ogni  dioce- 
si:, i  nosiri  vescovi,  di  là  tornati  alle  lor  sedi,  dieronsi  sollecita  cu- 
ra di  mandar  tostamente  ad  effetto  un  così  salutare  provvedimento. 
Quindi  al  secolo  XVI  sorsero  in  Sicilia,  come  per  tutto  altrove,  i  co- 
sì detti  Episcopii  o  seminari  diocesani-,  ne'  quali  però,  oltre  gii  alun- 
ni destinati  all'altare,  arnmetleansi  de'  convittori  per  la  istruzion  let- 
teraria e  per  1'  educazione  morale. 

1  vescovi  fondatori,  l'anno  delie  fondazioni,  e  i  benemeriti  di  cia- 
scun seminario,  veggansi  nella  Sicilia  sacra  del  Pirro,  alle  Notizie  delle 
rispettive  diocesi. 

Posteriormente  i  prelati  han  curato  dove  la  riformazione,  dove  V  im- 
megliamento  de'  medesimi  -,  ed  ora  gli  han  corredati  di  nuovi  rego- 
lamenti,  or  aumentati  di  nuove  cattedre.  Ecco  alcune  opere  uscite 
in  luce  per  tal  obbietto,  scorrendo  ordinatamente  per  quelli  di  cui  esse 
ragionano. 

Palermo 

Can.  Gio.  di  Giovanni,  Storia  de  Seminari  chericali.  Roma  1747 
in-4\  *  Questa  insigne  produzione  è  dedicata  a  Benedetto  XI V,  che 
1'  ha  molto  lodata  nelle  sue  opere.  Era  V  autore  a  quel  tempo  rettore 
del  Seminario  di  Palermo,  in  grazia  di  cui  distese  tale  Istoria:  la  qua- 
le, benché  tratti  de'  seminari  in  universale  narrandone  le  origini  e 
descrivendone  gli  esercizi,  i  doveri,  gli  studi,  gli  usi,  e  gii  abusi;  non- 
dimeno ha  egli  di  mira  il  suo,  di  cui  specifica  le  riforme,  le  scuole, 
le  provvidenze  da  sé  medesimo  procurategli. 

—  Discorso  istorico  del  Seminario  de'  durici  di  Palermo:  Notizie 
de*  suoi  rettori,  ministri  ed  alunni  celebri  in  santità  e  in  dottrina. 
*  Serbasi  mss.  così  in  esso  seminario ,  come  nella  libreria  del  co- 
mune (Qq  II  52). 

*  A  quest'  opera  noi  abbiam  fatte  delle  note,  vi  abbiam  premesse 
notizie  dell'  autore  e  degli  altri  suoi  scritti  editi  ed  inediti,  e  l' abbiam 
continuata  dal  17-48  fino  all'anno  1849,  nel  quale  mi  fu  dato  stan- 
ziare in  detto  seminario,  durante  lo  fatale  scioglimento  dell'Orditi  mio. 

Stabilimenti  per  il  Seminario  de1  oberici  di  Palermo,  ordinati  da  II. 
Doni.  Card.  Pignatelli  arciv.  Ivi  1805  in-T. 


ART.    I.    LUOGHI    D' EDUCAZIONE  —  §    l*   SEMINARI  121 

Regole  del  Seminario  de'  cherici  e  convittori  di  Palermo.  Senz'  an- 
no in-4\ 

Atti  di  pietà  che  si  esercitano  nel  medesimo  Seminario.  Ivi  1844 
in-12°. 

Regole  del  Seminario  italo-greco  albanese  di  Palermo,  approvate  da 
papa  Benedetto  XIV.  Roma  4757  in-4°.  *  Fu  esso  fondato  dal  filippi- 
no Giorgio  Guzzetta,  della  Piana  dei  Greci,  a  prò  de'  giovani  di  sua 
nazione,  ed  aperto  nel  1734,  presso  l'antica  chiesa  di  s.  Nicolò,  ele- 
vata a  parrocchiale  fin  dal  1554. 

Messina 

Can.  Gio.  Mina,  Saggio  sull'  origine  dei  Seminari  vescovili.  Mes- 
sina, 1845  in-8°. 

*  L*  autore,  eh'  era  insieme  vicario  generale  e  rettore  del  semina- 
rio arcivescovale  di  quella  città,  vi  premette  un  Prospetto  sullo  stalo 
presente  di  esso,  e  ne  ragguaglia  specificatamente  de'  suoi  studi. 

Cenno  sul  Seminario  arcivescovile  de  cherici  di  Messina  :  nel  Man- 
rolico  1835,  tom,  I,  pag,  125, 

Monreale 

Regole  del  Seminario  arcivescovale  di  Monreale,  seconda  edizione. 
Pai.  1845  in-12°. 

*  La  prima  era  stata  già  fatta  da  M.  Lud.  de  Torres,  arcivescovo  e 
poi  cardinale,  per  consiglio  di  s.  Filippo  Neri.  Di  tai  regole  volle  far 
uso  M.  Annibale  de  Afflitto  pel  suo  seminario  di  Reggio. 

*  Più  precise  notizie  del  Seminario  monrealese,  e  de'  suoi  stùdi  e 
professori  ed  allievi  insigni  che  ne  sono  usciti,  le  dà  1'  ab.  Ben,  Sav. 
Terzo  ne'  Preliminari  a'  Sermoni  da  sé  pubblicati  del  can.  Sav.  Guar- 
di. Pai.  1842  in-8°. 

Catania 

Si  debbono  allo  zelo  de'  vescovi  Salv.  Ventimiglia,  Conrado  Deo- 
dati, e  Dom.  Orlando  le  riforme  ed  i  miglioramenti  in  quest'  altro 
introdotti.  Le  notizie  di  esso  le  trarrai  dai  seguenti: 

Vino.  Morlillaro,  Cenno  sul  seminario  de'  cherici  di  Catania:  nella 
Biblioteca  sacra,  tom.  I,  p.  33, 

Statistica  letteraria  del  vescovil  Seminario  di  Catania:  nel  t.  LXlll 
n.  189  del  Giorn.  di  scienze  ec.  p.  352. 

Siracusa 

Quest'  è  forse  il  primo  de'  seminari  aperti  in  Sicilia  :  fu  poi 
vantaggiato  dai  vescovi  N.  Requesens,  Fr.    Testa,   Matteo  Trigona. 

17 


1<22  CLASSI   X.    ISTlTCMOfll  —  HM.  IH.  ECCLESIASTICHE 

Gius.  Logoteta,  Osservazioni  sull'origine,  decadenza  e  risorgimento 
de'  Seminari:  nel  t.  1  del  Giorn.  eccles.  da  lui  compilato,  pag.  5,  5-2 
e  04.  Cat.  1795  in-8°.  *  L'  autore  leggeva  teologia  in  quello  di  Si- 
racusa, ove  pur  fioriva  un'  accademia. 

—  Ragionamento  tool,  pólli,  adottato  alle  presenti  circostanze,  letto 
por  l'apertura  degli  studi  del  seminario  vescovile  di  Siracusa:  nel  t.  II 
d'esso  Giorn.  p.  187. 

—  Memorie  di  letteratura  ecclesiastica  proposte  ai  eberici  del  se- 
minario siracusano.  Mess.  1S0.4  in-8°. 

—  Discorso  sopra  gli  studi  dà  coltivarsi  nel  detto  seminario.  *  Re- 
citollo  da  prefetto  di  essi  studi  :  serbasi  con  altri  mss.  dello  stesso 
nella  pubblica  libreria  di' quella  città,  de  quali  ci  dà  giudizio  il  presid. 
Fr.  di  Paola  Avolio  nello  Memorie  su  la  vita  e  le  opere  di  quel  par- 
roco, al  t.  XI  deli'  Effem.  sic.  p.  259  e  segg. 

Girgenti 

Costituzioni  con  le  quali  deve  governarseli  Collegio  di  Girgenti,  e- 
retto  sotto  titolo  de'  ss.  Agostino  e  Tommaso,  da  M.  Frane.  Barn*. 
rcz  vescovo  di  detta  città.  Pai.  1736  in  Col.  *  Questo  Collegio  è  com- 
posto da  que  cheriei  che,  già  compiutoli  corso  degli  studi  nel  con- 
tiguo seminario,  sono  per  via  di  concorso  trascelti  a  perfezionarsi  per 
un  intero  sessennio  nelle  scienze  ecclesiastiche:  donde  poi  escono  ad 
occupare  le  prime  cariche  delle  diocesi  nel  reggimento  di  He  anime. 
Questo  collegio  fu  modellato  sopra  il  tanto  celebre  di  Salamanca,  do- 
ve il  Prelato  suo  fondatore  era  stato  allevato,  e  di  simili  privilegi 
lo  volle  distinto.  . 

I  succeduti  a  lui  M.  Lorenza  Giocai  e  M.  Andrea  Lucchesi  Palli 
splendidamente  ampliarono  quel  seminario. 

Gio.  Bat.  Picene,  Memoria  sulla  necessità  d'una  riforma  n ^1  i  stu- 
dii  del  Seminario  di  Girgenti:  nel  Giorn.  di  se.  t.  LX1X,  n.  206,  pa- 
gina   175. 

L'odierno  M.  Barn,  lo  Iacono,  oltre  a  questo,  ha  redintegrato  qirllo 
che  ivi  chiamasi  Episcopio,  che  n  è  quasi  appendice,  destinato  per 
la  convivenza  de' giovani  laici  che  colà  recansi  a  studiare:  e  così  per 
questo,  come  per  quello,  ha  pubblicato  de'  nuovi  Regolamenti  nel  \6ìo 
in-4°. 

Altrove 

Quelli  d'altre  diocesi  ricevetter  da  altri  prelati  de' bonificamenti  : 
ma  quanto  a  stampe,  non  ho  a  mano  se  non  le  seguenti. 

.4///.  Pecorella,  Orazione  e  componimenti  per  l'apertura  del  risto- 
rato seminario  di  Patti,  e  dello  moderne  scienze  introdottevi  da  M. 
Gio.  Gir.  (.Lavina.  Messina  175  i  fol. 


ART.    I.    LtOGHl    li  EDUCAZIONE—  §    I.   S2.MINARÌ  125 

Can.  Luigi  Natoli,  Piano  di  studi  pei  seminario  di  Patti.  Pai.  1854 
in-4°.  Nel  t.  XLVIll  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  pag.  197  ,  e  nella 
Bibl.  saera  t.  11  p.   155,  se  ne  legge  i'  estratto. 

Cav.  Ant.  Busacca,  Una  gita  al  seminario  di  Patti.  Mcss.  1S lp>  in-S°. 
—  Difesa  di  M.  tirsi  no  vescovo  di  Patti  per  un  discorse  ietto  neF- 
l' apertura  di  quegli  studi.  Ivi  -1S50  in-8f. 

lf.  Ign,  Avolio,  abbate  prelato  di  s.  Lucia,  Discorso  per  la  solen- 
ne apertura  del  suo  seminario,  tfess.   185G  in-8°. 

M,  Ant.  Salomone,  Regolamenti  del  seminario  di  Mazzata.  Quivi  1845 
in-4°. 

Altri  di  lettere  e  di  scienze  da  lui  proposti  agli  alunni.  Mazzara 
4847  in-S°. 

M.   Visconte  Proto,  Istruzioni  pel  seminario  di    Cefalu.  Pai.  1S15 


§  II.  CONVITTI  DI  PALERMO 

Quei  che  in  Francia  si  addimandano  Piccioli  Seminari  (a  differen- 
ziarsi da'  maggiori  che  son  propriamente  i  chericali  o  diocesani  de'  qua- 
li abbiam  detto),  appo  noi  si  chiamali  Convitti,  Pensionati,  Educan- 
dati, e  questi  s'aprono  ad  ambo  i  sessi. 

Istruzioni  pei  seminari  o  convitti  di  questa  capitale  e  del  regno. 
Pai.  1770  in-ì0.  *  Son  esse  comuni»  a  tutti  gì' istituiti  dal  Governo 

che  rimise  in  piedi  gli  aboliti,  e  li  fornì  di  dote,  di  scuole  e  di  pre- 
cettori. 

I.  de'  pp.  teatini 

I  più  antichi  convitti  di  Sioria  sono  i  due  aperti  nello  strss'  an- 
no 17-28  a  Palermo  per  la  nobile  gioventù,  1' uno  da' teatini,  l'altro 
da'  gesuiti.  Primier  fondatore  del  primo  fu  M.  Lor.  Ciò  ni,  de'  duchi 
di  Angiò,  pei  vescovo  diGirgentL  unitamente  a' suoi  fratelli  e  a  Fra  e. 
Bonanno,  principe  di  Cattolica,  ad  Ant.  V  niimiglia,  conte  di  Pra- 
des,  e  a  Matteo  Trigona,  vescovo  di  Siracusa. 

Istruzione  per  l'ingresso  de'  signori  Convittori    nel  collegio    il 
riale  de'  Nobili,  sotto  la  protezione  dell' a  ug.  imp,  Carlo  VI.  Pai.  1728 
in-i°. 

Costituzioni  ci  detto  collegio  più  ampie.  Ivi  1750  in-4°. 

*  Istruttori  primieri  furono  un  Val  tèse,  un  Lor'o'i,  un  Palese,  un 
Salvagnini,  fatti  venire  d'Italia.  Esso  però  non  (u  di  lunga  durata: 
ivi  fu  fondata  una  cattedra  ed  un'accademia  di  giurisprudenza,  di 
che  già  dicemmo. 


151  CLASSE   X.    ISTITUZIONI  —  SEX.  ili.    ECCLBSUCH1I 

li.   de'  pp.   gesuiti 

Aveva  il  p.  Giamb.  Oddo  palermitano  lasciata  una  rendita  per  un 
convitto  di  Nubili.  L'erezione  di  questo  a  petizione  del  general  Par- 
lamento del  1720  (come  si  legge  ne  suoi  Atti  ristampati  da  Frane. 
Serio  e  Mongitore,  t.  Il,  p.  *55  )  venne  sancita  dall' imp.  Carlo  VI 
re  di  Sicilia,  da  cui  primamente  prese  il  nome  di  Carolino.  Regola- 
tori primieri  ne  furono  i  pp.  Anton  M.  Lupi,  Emm.  Aguilera,  Gius. 
Gravina,  Vespasiano  Trigona,  tutti  noti  per  opere  pubblicate.  Ecco 
alquante  scritture  che  si  hanno  per  questo  stabilimento: 

Informazione  per  que'  signori  che  vorranno  mandare  i  giovani  al 
collegio  de'  Nobili  che  si  aprirà  da'  padri  della  Compagnia  di  Gesù 
neir  ottobre  17-28,  in  fol.  *  Scritta  dal  p.  Gius.  Tedeschi  fondatore  e 
lunghi  anni  rettore  di  detto  convitto. 

Sàggi  accademici  d'arti  e  di  lettere  de'  Convittori  del  R.  Collegio 
Carolino.  Pai.  1729  e  seg.  in-4*.  *  Da  quell'anno  in  fino  al  1707  (quan- 
do fu  espulsa  la  Compagnia),  pubblicaronsi  annualmente  i  prespetti 
delle  pubbliche  adunanze,  dedicate  per  lo  più  a'  Viceré.  Dell' Accade- 
mia quivi  aperta,  e  delle  sue  prove  fu  detto  già  innanzi,  pag.   106. 

Istruzioni  pe'  signori  Convittori  diretti  da'  pp.  Gesuiti.  *  Fur  esse 
scritte  in  francese  dal  p.  Gio.  Croiset  per  lo  Convitto  di  Lione.  Le 
tradusse  il  p.  Gius.  Gravina  per  uso  di  questo,  da  lui  regolato,  ag- 
giugnendovi  la  notizia  delle  sue  pratiche  peculiari.  Pai.   1755  in-12°. 

Pratica  di  orazioni  divote,  solite  recitarsi  da'  signori  Convittori  del 
R.  Collegio  Carolino  de'  nobili.  Pai.  1759  in-12°. 

*  Dopo  la  dipartita  de' Gesuiti,  questo  convitto  venne  affidato  alle 
cure  de'  pp.  Scolopì,  che  n'han  tenuta  la  direzione  lino  al  presente. 

*  Intanto  un  altro  Convitto  venne  riaperto  per  ordine  di  re  Ferdinan- 
do, che  gì'  impose  il  suo  nome,  e  che  promulgonne  le  Istruzioni  nel 
1770.  Ritornata  nel  1805  la  Società,  ne  prese  la  direzione  e  ne  stam- 
pò ciò  che  sieguc:  . 

Informazione  del  Collegio  de'  Nobili  riaperto  in  Palermo  1805,  m-i  . 

Regole  pe'  signori  Convittori  del  seminario  de'  nobili.  Ivi  1800,  e 
più  altre  volte.  .       . 

Prospetto  de  saggi  di  scienze  lettere  ed  arti  cavalleresche  dati  dai 
Nobili  allievi  del  Convitto  il.  Ferdinando,  e  dedicati  a  9.  A.  U.  il  du- 
ca delle  Calabrie.  Pai.  1816  e  segg.  *  Questo  piamo  prospt  Ho  tu  ste- 
so dal  p.  Vinc,  Garofalo,  quello  del  seguente  anno  da  me,  gli  altri 
da'  professori  prò  tempore. 

Regolamenti  e  pratiche  di  pietà  del  collegio  R.  Ferdinando.  Ivi  1850-, 
o  con  molte  aggiunte,  1844  in-8°.  *  Sono  del  p.  Luigi   Baiteli. 

Istruzioni  per  l'ingresso  nel  collegio  di  nobili  ec.  nel  tomo  LXVltl 
n.  ììUi  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti.  Pai.  !83ft 


ART.    I.    LUOGHI    D'EDUCAZIONE  —  §   II.    CONVITTI  12o 


III.    DE   PP.    SCOLOP1 

Come  all'educazione  del  primo  ceto  erasi  provveduto  co' due  con- 
vitti anzidetti,  così  per  la  istruzione  de  giovanetti  di  seconda  classe 
o  sia  di  civil  condizione,  fu  aperto  il  terzo  nel  1737  dallo  zelo  del 
teatino  Gaet.  Cottone,  chiaro  per  sangue  e  per  sapere,  che  affidon- 
ne  la  cura  ai  padri  delle  Scuole  pie,  sotto  titolo  di  Collegio  della  Con- 
cezione. Il  p.  Emm.  Manfredi  genovese  alla  presenza  del  viceré  Cor- 
sini X  inaugurò  colla  orazione  «  De  iucundidate  et  utilitate  linguae 
latinae.  Pan.  1737  ii:-S°. 

Àcademicae  exercitationes  collegii  patrum  Scholarum  Pianini,  quo 
die  regale  Reginae  Collegium  a  Carolo  111  denunciatum  est.  Ibi  1738 
in-ì°.  *  Fu  questo  Tanno  e  '1  dì  nuziale  di  re  Carlo  con  Maria  Ama- 
lia Walburga,  festeggiato  dal  convitto,  che  la  dinominazione  ritenne 
di  Regimile,  e  stanziava  presso  il  principe  di  Lampedusa.  Indi  si  unì 
al  Carolino  suddetto  ,  e  però  rimase  aperto  a'  giovani  del  primo  e 
secondo  ceto,  con  cui  ha  comuni  le  stanze  e  gli  esercizi. 

Carlo  Lenzi,  Prospetto  degli  studi  del  R.  Collegio  Carolino  Cala- 
Sanzio:  nel  Periodico  di  Sicilia,  4  maggio,  Pai.  1812,  n.  4.  *  Fu  egli 

rettore  del  medesimo,  donde  passò  al  vescovado  di  Lipari. 

Saggi  accademici  degli  studi  nelle  scienze  facoltà  ed  arti  cavalle- 
resche, esibiti  da1  nobili  convittori  del  R.  Collegio  Carolino.  Pai.  1830 
e  segg.  in-S0* 

Esercizi  di  pietà  ad  uso  del  R.  Collegio  Carolino  Calasanzio.  Ivi 
1842  in-.12e. 

IV.    DI   ALTRI   CETI 

Conservatorio  del  Bnon-Pastore,  detto  volgarmente  degli  Spersi: 
sue  Costituzioni.  Pai.  1748  in-4°.  *Fu  primamente  fondato  dalla C  n> 
pagnia  di  s.  Dionigi  nel  1565,  indi  restaurato  dal  viceré  conte  de  Ca- 
stro, ed  oggi  convertito  per  boila  pontificia  in  Collegio  di  musica  stru- 
mentale e  vocale. 

Carlo  Santacolomba,  L'  Educazione  della  gioventù  proposta  a'  fi- 
gliuoli del  Conservatorio  del  Buon-Pastore.  Pai.  1775  in-i°. 

Conservatorio  di  s.  Rocco.  *  Fondato  dal  viceré  Gio.  Vega  e  dal 
Senato  circa  la  mela  del  secolo  XVI,  prese  titolo  di  s.  Maria  Visita* 
Orfani,  perocché  designato  ad  accogliere  i  giovanetti  orfani:  oggi  è 
pur  destinato  alla  educazione  de  giovani  di  onesta  condizione.  Fu  a- 
perto  presso  la  chiesa  del  Santo,  di  cui  ritenne  il  nome,  eziandio  dap- 
poi che  fu  trasferito  ncl'a  casa  di  s.  Silvestro  de1  pp.  Scolopì  da  cui 
e  oggidì  governato. 


126  CLASS5    X.    ISTITUZIONI  —  SE*.    H.    ECCLBSIAST1CHE 

Piano  disposto  por  ordine  del  Senato  intorno  alle  leggi  e  regola- 
menti di  ni. a  nuova  C:»sa  di  educazione  per  la  gente  bassa,  da  Vi/ic. 
Emm.  Sergio.  Pai.  1779  in-8°. 

Collegio  Nautico.  *  Accoglie  quei  che  si  allevano  alla  marineria,  sta- 
bilito nel  1789,  e  dotato  da  li.  Gius.  Gioetii  e  Valguarnera  eh-1  du- 
chi di  Angiò,  che  V  aperse  primamente  in  una  sua  casi;. a  all'  Acqua 
santa,  donde  nel  1792  passo  ad  abitare  l'abolito  convento  de'  Mer- 
cedarì  scalzi  al  M<  k).  Quivi  apprendon  gli  alunni  le  lingue,  le  arti,  e 
le  scienze  conducenti  alla  professione  nautica. 

Ospizio  Ventimilliano.  *  Fondato  dal  conte  Gaet.  Ventimila  ed  Al- 
liata  p  r  accogliervi  lanciulli  abbandonati,  che  Yi  apprendon  le  arti. 
Dello  stesso  fondatore  son  le  seguenti 

Istruzioni  di  detto  Ospizio.  Pai.  1856  in  fol. 

Istituto  de'  Sordi-muti,  fondato  da  Ignazio  Dixitdominus:  suoi  Re- 
golamenti. Pai.  184-2  in-8°. 

Istituto  Tulliano:  suo  Regolamento,  scritto  dal  ben.  Frane.  San- 
tangelo  istitutore.  Pai.  1846  in-8°. 

Saggio  di  scienze  lettere  ed  arti  belle  che  davan  gli  allievi  di  esso 
convitto.  Pai.  1840  in-8°. 

Istituto  Stesicoreo,  fondato  dal  sac.  Gius.  Gandolfo  :  suo  Regola- 
mento. Pai.  1848  in-8°:  '       . 

Programma  del  saggio  degli  studi  che  davan  gli  allievi  deb  Isti- 
tuto Stesieoro.  Ivi  1850  in-8°. 

Pietro  Lanza,  principe  di  Scordia,  Lezione  accademica  sugli  Asili 
infantili.  Pai.  1840  in-8°. 

V.    CONVITTI    DEL   REGNO 

Per  disposizione  reale  del  1770  fur  eretti  tre  Convitti  di  nobile  gio- 
ventù, a  Messina,  a  Catania,  a  Siracusa-,  ed  a  ciascuno  assegnata  la 
propria  dote  e  le  cattedre  convenienti,  espresse  nelle  Istruzioni  stam- 
pate in  dett'anno.  Così  poi  in  queste,  come  in  altre  città  si  aperser 
case  per  vari  ceti.  Quelle,  Le  cui  istruzioni  stampate  son  giunte  a 
nostra  notizia,  son  le  seguenti. 

Messina.  Istruzioni  per  lo  regolamento  del  R.  Collegio  Carolino. 
Ivi  187)8  in -4°.  . 

*  Questo  convitto  risulta  dalla  riunione  di  due,  fondati  1  uno  nel 
secolo  andato  e  V  altro  nel  corrente,  sotto  la  direzione  de'  Padri  delle 
Scuole  pie. 


ART.  I.  LUOGHI   D*  EUUCAZION2  —  §  II.  CONVITTI  127 

Costituzioni  della  Casa  della  ss.  Vergine  della  sacra  Lettera  pei  Fi- 
gliuoli dispersi.  Messina  1765  fol. 

Regolamenti  ed  esercizi  di  pietà  del  R.  Orfanotrofio  de'  dispersi  di 
Messina,  dati  alla  luce  da  Paolo  M.  Mondio  patrizio  messinese.  Quivi 
4854  in-S°. 

Catania,  Collegio  Cutelliano.  *  Denominato  cesi  dal  celebre  giu- 
reconsulto, Mario  ditelli,  eh-1  legò  la  sua  eredità  per  testamento  fatto 
nel  1634,  ed  eseguito  nel  176:),  da  M.  Salv.  Venlimiglia  ,  vescovo 
delia  città,  per  la  educazione  della  nobile  gioventù:  suoi  Regolamenti. 

Paolo  Cultrera,  Informazione  del  collegio  Cutelli.  Cat.  1840  in-8°. 

Collegio  delle  arti  per  la  bassa  gente:  sue  Istruzioni.  *  Fu  aper- 
to neir  abolito  collegio  della  Compagnia  per  sovrano  dispaccio  di  Fer- 
dinando 111. 

Noto.  Informazione  del  Seminario  diretto  da*  padri  della  Compagnia 
di  Gesù.  Pai.  1816  in-4°. 

Altra  del  Convitto  annesso  a  quello  per  la  nobile  gioventù.  Ivi  1830 
in-8°. 

Caltanisetta.  Istruzioni  pel  Convitto  aperto  da'  padri  di  detta 
Compagnia.  Ivi  1818  in-8'. 

*  Altro  Convitto  fu  dagli  stessi  padri  aperto  in  Modica  nel  1815, 
e  di  nuovo  nel  1819,  unitamente  al  Seminario  che  dianzi  esisteva,  del 
pari  che  a  Noto.  L  e  Regole  però  da  me  dettate  per  esso  rimasero  ine- 
dite, ed  esso  medesimo  dopo  alquanto  tempo  fu  chiuso. 

Bronte,  R.  Collegio  Borbonio  e  Seminari©  chericale:  sue  Costitu- 
z:oni  lasciate  dal  ven.  Ign.  Capizzi,  che  ne  promosse  la  fondazione 
in  quella  sua  patria. 

§    III.    EDUCANDA!?! 

REGro  Educandario  Carolino.  *  Fu  questo  eretto  per  dispaccio 
de'  2  ottobre  1779,  accanto  al  monastero  della  Visitazione,  alle  cui 
cure  venne  aìlor  affidala  l'educazione  de'le  fanciulle  del  primo  ceto. 

Avviso  a'  signori  nobili  ,  che  vorran  collocare  le  loro  figliuole  in 
detto  Educandario.  Pai.  1785  in-4p. 

Nuovi  statuti  del  medesimo.  Ivi  1810  in-8°. 

Saggi  che  le  nobili  alunne  di  esso  davano  il  settembre  del  1847  in-8*. 

Altri  saggi  dati  in  presenza  di  S.  E.  il  principe  di  Satriano,  il  set- 
tembre del  1850  in-8°. 

*  Davan  prova  di  lingue  varie,  amene  lettere,  rettorica,  poetica, 
storia,  geografia,  aritmetica,  calligrafia,  disegno,  musica,  bailo,  la- 
vori donneschi. 


1-28         CLASSR    X.    ISTITUZIONI  —  SE7.    III.    ECCLESIASTICHE 

Conservatorio  del  Monte  di  Pietà,  detto  di  s.  Lucia:  suoi  Ca- 
pitoli ed  ordinazioni.  Pai.  1742  fol. 

Conservatorio  di  s.  Spirito,  o  sia  degli  Esposti:  Memorie  del  cav. 
Ciò.  Lanza  e  Ventimiglia.  Pai.  4840  in-4\ 

Statuti  ivr  lo  stabilimento  desili  esposti  sotto  titolo  di  Conserva- 
torio di  s.  Spirito.  Ivi  1844  in-b°.  *  Composti  dal  suo  amministra- 
dore  bar.  Gius.  Ferruggia  ,  contenenti  la  dir  /.ione  de'  tre  riparti- 
menti  ed  anco  le  Regole  dei  5  Ordine  di  s.  Domenico  ivi  introdot- 
to, e  V  Ascrizione  all'opera  del  ss.  Sacramento  e  di  Maria  ss.  degli 
Agonizzanti. 

Ristretto  delle  regole  delle  Sorelle  che  convivono  nella  Casa  d1  istru- 
zione e  d'  emenda,  dedicata  a  N.  S.  dei  Derelitti.  Pai.  18*2  in-8-. 

Regolamenti  ed  atti  di  pietà  per  le  Recluse  del  ritiro  della  Puri- 
ficazion  !  di  M.  V.  detto  della  Candelora.  Senza  data,  ma  è  Pai.  1819, 
quando  fur  approvati  da  M.  Salv.  Calcara,  vicario  generale. 

Collegio  di  civili  donzelle  fondato  in  Alcamo  nel  monastero  del 
ss.  Salvatore.  Senza  data,  ma  è  Pai.  1850  in-8*. 

ART.    II.    RIUNIONI  DI  PIETÀ 

Lo  spirito  d'associazione,  cotanto  proprio  dell'  uomo,  non  si  dispie- 
ga soltanto  o  ne'  convegni  politici  o  nelle  letterarie  assemblee  o  nei 
materiali  interessi  di  guadagno  di  traffico  di  commercio*,  ben 
esercita  la  salutare  sua  influenza  per  alimento  di  quella  pietà,  che 
a  detta  del  magno  Apostolo  a  ad  omnia  utilis  est  »,  perocché  torna 
a  profitto  della  temporale  insieme  e  della  eternale  felicità.  Ecco  p  r- 
chò  cagione  son  veduti  i  buoni  fedeli;  infin  da' primordi  della  Chiesa 
nascenfe,  riunirsi  in  luoghi  consacrati  alla  religiane  per  onorare  con 
comuni  ossequi  la  divinila,  per  esercitarsi  in  iscambiev>!i  offici  di  ca- 
rità, per  ridestare  sé  stessi  sull'altrui  esempio,  e  per  infiammare  al- 
tri sul  loro  alla  pratica  ttVogni  virtù.  Le  fondazioni  a  ciò  destinate 
possiamo  comodamente  ridurre  a  questa  quintuplice  categoria,  Con- 
fraternite, Compagnie,  Oratori,  Congregazioni,  Aggregamenti, 

§  I.  CONFRATERNITE 

Queste  sp'de  di  sacre  adunanz-  sono  presso  noi  le  più  anlidie,  fon- 
datevi infiu  da' tenni  aragonesi  e  castigliani.  Fin»  a  IO  ne  lascio  de- 
scritte il  Mongitore  delle  fondate  in  Palermo:  simile  dicasi  a  propor- 
zione delle  propagate  altrove.  Ecco  quelle  di  cui  ci  son  noli  per  la 
stampa  i  p  iculiari  statuii. 
Di  esseti  danno  peculiari  contezze  V  Anna,  d  Mongitore,  il  vii»- 
i  in  più  volumi  mss.  che  oggi  serbansi  nella  libreria  di  questo 
comune. 


ART.   II.   RIUNIONI   DI   PIETÀ'  — -  §  1.  CONFRATERNITE         129 

Capitoli  della  Confraternita  di  s.  Maria  de'  Naupattitesi  (o  sia  fab- 
bricatori di  navi).  *  Quest'  è  la  più  antica  raunanza,  eretta  nel  se- 
colo XI  nella  chiesa  oggi  detta  di  s.  Michele  Arcangelo.  Questi  ca- 
pitoli, scritti  grecamente  e  recati  in  latino  da  Frane.  Pasqualino,  fu- 
rori prociotti  dal  di  Giovanni  nel  diploma  298  del  suo  Codice  diplo- 
matico*, da  Salv.  Morso  nel  Palermo  antico,  dipi.  IV:,  da  Luigi  Ga- 
rofalo nel  Tabularlo  della  cappella  palatina  dipi.  1}  da  Me.  Buscemi 
nell'  Append:ce  al  detto  Tabulano.  Pai.  1S59  fol. 

Compendio  dell'ordine  e  regola  del  ss.  Rosario,  scritto  da  Maria- 
fio  Io   Vecchio.  Palermo   1571  in-S0. 

Statuti  ed  esercizi  di  pietà  delle  confraternite  del  ss.  Rosario.  Pai. 
4700  in- 12°. 

Storia  della  prima  Arciconfraternita  di  N.  S.  del  Rosario,  sotto  ti- 
tolo de'  ss.  Apostoli  Simone  e  Giuda  in  Messina,  scritta  dal  Minac- 
ciato, segretario  della  R.  Accademia  de'  Peloritani  (cioè  Gio.  Natoli 
principe  di  Sperlinga).  Napoli  1755  in-4°. 

Storia  dell' Arcicon fraternità  di  >\  S.  della  Pietà,  detta  degli  Azzurri, 
descritta  da  Filippo  Porco.  Messina   17 il  in-4°« 

Storia  dell' Arciconfraternita  del  ss.  Rosario,  sotto  titolo  de' Bian- 
chi e  della  Pace,  scritta  nel  compimento  del  secondo  secolo  di  sua 
fondazione  in  Messina,  1750  in-8°. 

Capitoli  della  prima  illustre  Arciconfraternita  di  N.  S.  del  Rosa- 
rio, sotto  titolo  della  Pace  e  Bianchi  in  Messina,  1850  in-8°. 

Capitoli  dell' Arciconfraternita  de'  Bianchi  di  Catania.  Pai.  4777 
in--4°. —  Ristampati  con  modificazioni  ordinate  dal  Governo.  Cat.  1829 
in-8°. 

Esercizi  spirituali  divisi  in  sette  missioni;  che  si  praticano  da'  fra- 
telli di  detta  Arciconfraternita.  Pai.  1795  in-i°. 

Origine  della  ven.  Arcicongregazione  eretta  sotto  la  volta  della  ba- 
silica gerosolimitana  di  s.  Giov.  Battista  —  Idea  del  vero  congregato 
istruito  con  la  guida  delle  leggi  e  costituzioni  di  detta  congregazione, 
per  Gius.   Grillo.  Mess.  1726  in-12°. 

Capitoli  dell'  Arciconfraternita  della  redenzion  de'  cattivi,  stampati 
per  ordine  de'  suoi  rettori.  Pai.   1655  in-4°. 

Breve  metodo  per  la  direzione  dei  confratelli  della  ss.  Trinità  per 
la  redenzion  degli  schiavi.  Roma  1719  in-120.  *  Scritto  dal  P.  M. 
Guida  provinciale  dell'  Ordine. 

Istruzione  familiare  pe'  fedeli  arrolati  nella  confraternita  de'  Ca- 
nonici regolari  della  ss.  Trinità  e  redenzion  de'  cattivi.  Palermo  in-24*. 

18 


IftO  CLASSE   X.    ISTITUZIONI—  SEZ.    111.  ECCLESIASTICHE 

Capito)!  scelti  dalle  Costituzioni  della  congr.  la  Carità  di  s.  Pietro 
per  la  redenzione  de  sacerdoti  fratelli,  presso  i  pp.  Crociferi  di  Pa- 
lermo, 1776  in-8°. 

Capitoli  o  Regolamenti  della  pia  Opera  dei  22  Preti  sotto  titolo 
dei  ss.  apostoli  ^Pietro  e  Paolo  in  Mess.   1834  m-8°. 

Relazione  storica  sopra  la  fondazione  della  ven.  Consororità  sotto 
Ulolo  di  N.  S.  della  Raccomandata,  eretta  fin  dall'anno  44ol  per 
eomrreoazione  delle  signore  Dame  di  questa  citta.  Pai.  4717  m-4°. 
*  Vi  Ira  pur  annesse  le  istruzioni,  gli  obblighi,  le  indulgenze  proprie 
di  quest'  adunanza. 

Frane.  Emanuele  marchese  di  Villabianca,  Memorie  storiche  della 
chiesa  e  pia  unione  di  dette  Dame,  con  la  serie  cronologica  di  quelle 
che  ne  furono  superiore.  *  Leggesi  tra  suoi  mss.  nella  libreria  co- 
munale (Qq  E  78  n.  5). 

Capitoli  dell'  Àrciconsregazione  de'  ss.  Martiri  Placido  e  Compagni 
in  Messina.  Ivi  1846  in-b°.  *  Pubblicati  da  Salv.  la  Rocca,  che  vi 
appose  sue  note. 

Gio.  Ant.  Ciantar,  Regole  ed  indulgenze  della  Confraternita  del 
ss.  Sagrameto  e  Cuor  di  Gesù,  eretta  neh'  insigne  collegiata  del.a 
Valletta,  sotto  titolo  di  s.  Paolo  apostolo.  Cat.  174o  in-8°. 

§    II.    COMPAGNIE 

Alle  confraternite  tenner  dietro  le  Compagnie,  nate  sotto  la  domi- 
nazione austriaca  nel  secolo  XVI.  Ma  non  tutte  stamparono  i  loro 
statuti:  quelle  di  più  rinomanza  son  le  seguenti: 

Ant.  Monnitore  ,  Storia  delle  Compagnie  di  Palermo.  *  Ms.  nella 
libreria  del  Comune:  ne  riporta  fino  a  92,  oltre  la  storia  di  ben  40 
Confraternite,  e  d'altrettante  Congreghe  (Qq  E  8  e  9). 

Capitoli  e  regolamenti  della  Compagnia  del  Crocifisso  ,  detta  dei 
Bianchi  Pai  4542  in-8*.  *  Quest' è  la  più  antica  tra  noi:  vi  si  pre- 
mette l'origine,  fondazione  e  line  di  essa,  che  quello  era  di  assistere  i 
giustiziati. —Gli  stessi  riformati  e  rimpressi  al  15U6,  in-<s<\ 

—  Altri  capitoli  stabiliti  nel  governo  del  principe  di  Castelnuovo. 
Pai.  17GG  in-4v  *  Precede  anche  qui  la  storia  di  detta  Compagnia, 
e  siegue  la  serie  de'  suoi  governatori  e  consiglieri. 

Direttorio  per  gli  esercizi  del  contorto  nella  eappella  de'  Bianchi, 
composto  da   Vini.  Parisi,  barone  di  Torrebianea.  Pai.  1.8/  io-IP*. 

Capitoli  della  Compagnia  della  Carità,  che  scrvia  gl'incurabili  nello 
Spedale  di  s.  Rartolommeo.  Pai.  1500  iu-8°. 


ART.    U.    RIUNIONI    DI    PIETÀ'  —  §  lf.    COMPAGNIE  151 

Origine  della  Compagnia  della  Carità,  descritta  da  Fine.  Auria  , 
nel  t.  II  delle  sue  Storie  di  Palermo,  mss.  nella  libreria  del  Comu- 
ne (Qq  C  15  n.  2). 

Capitoli  della  Compagnia  di  s.  Maria  della  Consolazione,  sotto  ti- 
tolo della  Pace.  Pai.   1(308  e  16  in-K 

Sulla  convenienza  ed  utilità  della  fusione  delle  tre  nobili  Compa- 
gnie, Pace,  Carità  e  Bianchi,  per  Fed.  Lancia  duca  di  Castel  Brolo 
già  governato!-  della  prima.  Pai.  1851  in-8°. 

Capitoli  della  Compagnia  dello  Spirito  santo,  sotto  titolo  di  s.  Tom- 
maso li  Greci.  Pai.  10(31  in-8°. 

Ragionamento  del  p.  Gius.  Perdicaro  nella  solennità  dell'anno  cen- 
tesimo di  detta  Compagnia.  Pai.   1660  in-120. 

Istoria  cronologica  di  detta  Compagnia,  descritta  da  Gius,  M.  Pol- 
lice. Pai.  1751  e  52  in-8°. 

Capitoli  della  ven.  Compagnia  deli'  Immacolata  Concezione  di  que- 
sta città.  Pai.  1710in-4°.  —Altri  Capitoli  per  la  sepoltura  dei  con- 
frati di  essa  Compagnia.  Ivi  1851  in-8e. 

Il  Simbolo  della  perfezione,  o  sian  Capitoli  della  nuova  Compagnia 
fondata  in  Messina,   1755  fol. 

La  Serie  cronologica  de'  superiori  delle  Compagnie  anzidette,  fu 
data  dal  marchese  di  Villabianca  nella  parte  Ili  libro  Ideila  sua  Si- 
cilia nobile.  Dienne  poi  le  continuazioni  fino  a  tutto  il  secolo  XVI II 
nel  voi.  IV  ms.  de'  suoi  Opuscoli  pai.  che  stanno  nella  libreria  del 
Comune  (Qq  E  80).  Nel  voi.  XXXU  ci  dà  notizie  distinte  delle  Com- 
pagnie dei  ss.  Nome  di  Gesìi  o  de'  Verdi-,  del  ss.  Sagramelo  dell'  Al- 
bergheria-, dell'  immacolata  Concezione-,  di  s.  Maria  del  Ponticello-,  delia 
Madonna  del  Carmine-,  del  ss.  Rosario  in  s.  Cita;  di  s.  Tommaso  li 
Greci;  delle  Dame  sotto  titolo  di  Betlemme  (Qq  E  108). 

J    III.   ORATORI 

Idea  degli  esercizi  dell' Oratorio  istituito  da  s.  Filippo  Neri.  Vene- 
zia 17 12  e  6G  in-12*.  *  Quest'opera  è  divisa  in  tre  parti,  che  ab- 
bracciano la  storia,  le  istruzioni,  le  pratiche  di  tali  raunanze.  Ben- 
ché straniero  sia  Y  autore,  lo  riportiamo  qui  perchè  descrive  gli  Ora- 
tori stabiliti  in  Sicilia. 

La  seconda  parte  di  qncsf  opera  vide  la  luce  a  Palermo  per  uso 
di  questo  nostro,  esistente  ali*  Olivetta. 

Esercizi,  regole  ed  osservanze  dell'  Oratorio  di  s.  Filippo  Neri,  del 
p.   Girolamo   Castelli.  Pai.  1757  e  68  in- 12°. 

Esercizi  di  pietà  per  uso  de  oberici  addetti  all'Oratorio.  Pai.   17S6 

Ristrette  delle   regole  dell'Oratorio  dei  secolari.  Pai.  1838  in-8°. 


152  CLASSE    X.    ISTITUZIONI—  SE2.    HI.  FXCLESIASTICHF. 

Preghiere  proposte  ai  fedeli  ascritti  alla  pia  Unione  di  Maria  ss. 
della  Provvidenza,  che  onorasi  nella  chiesa  di  s.  Matteo.  Pai.  1845 
in-24°.  *  Precedono  notizie  storiche  della  Immagine  e  dell'  Unione. 

Divote  salutazioni  alla  ss.  Vergine  della  Provvidenza  ,  solite  reci- 
tarsi neìl'  Oratorio  della  Sciabica  sotto  la  chiosa  di  s.  Giuseppe  dei 
pp.  Teatini.  Pai.  1816  in-M«.  *  Si  premette  qui  ancora  la  istoria 
dell'  Immagine  e  deir  Orator io. 

Capitoli  ossiano  Regolamenti  della  pia  Opera  de'  rr.  preti  sotto  ti- 
tolo de'  ss.  apostoli  Pietro  e  Paolo  in  Messina.  Quivi  18o4  in-b  . 

§    IV.    CONGREGAZIONI 

Le  primiere  Congreghe  mariane  furon  di  giovani,  che  frequentavan 
le  scuole  della  Compagnia  di  Gesìr,  ed  i  primi  embrioni  se  ne  vide- 
ro nel  collegio  di  Siracusa-,  il  cui  direttore  p.  Giovanni  Leonio  pas- 
sato di  là  in  Roma  l' introdusse  nel  Collegio  romano,  dove  prese  tor- 
ma e  consistenza  di  vera  Congregazione  sotto  titolo  di  Maria  ss.  An- 
nunziata. '.   ,  , 

Fu  alìor  questa  confermata,  di  privilegi  decorata,  e  d  indulgenze 
arricchita  da  papa  Gregorio  XIII,  per  bolla  del  5  dicembre  4584,  che 
dichiarolla  Prima  primaria,  con  facolià  d'aggregare  a  se  quante  al- 
tre se  ne  apriranno  per  tutto  r  orbe  cristiano.  I  succeduti  pontefici 
fino  al  presente  con  varie  bolle  son  vomiti  ampliando  le  grazio  già 
concedute,  onci'  è  che  le  pie  raunanze  a  quella  incorporate  montan 
oggi  a  più  migliaja.L 

"il  Preposi topgpnevale.  Claudio  Aquaviva  (a  cui  fu  riservata,  come 
a'  suoi  successori,  la  podestà  d'  aggregare)  dettò  alcune  «  Regole  co- 
muni alia  primaria  e  alle  subalterne  »  ristampate  a  Pai.  18U  in-S, 
e  1835  in-24°:  oltre  le  quali  però  ciascheduna  s' ebbe  le  proprie-,  ed 
ecconc  alquante-. 

Raccolta  di  varie  divote  pratiche  proposte  agli  scolari  che  frequen- 
tano le.  congreghe  ne'  collegi  della  Compagnia.  Roma  17o\> ,  e  Pai. 

1830  in-1S<  ,      „    .    ..  c. 

Regolamenti  delle  congregazioni  mariane,  erette  ne  collegi  di  bi- 
etta. Pai.  -1850  e  5G  in-2i°.  *  Furon  da  me  compilati  a  Roma,  ed 
approvati  dal  generale  Giovanni  Roothaan. 

Varie  istruzioni  per  indirizzo  spirituale  della  Congregazione  della 
ss.  Verdine  del  Fervore  nel  Collegio  d.  C.  d.  G.  Pai.    170-i  M**« 

*  Questa  primaria  congrega  di  lai  titolo  nacque  il  giorno  di  Pen- 
tecoste dei  1628  dal  p.  Pietro  Villafrates:  ma  queste  Istruzioni  fu- 
ron date  dal  suo  successore  p.  (Pio.  .SVor.se,  di  cui  ci  da  notizie  il 
p.  Ignazio  del  Viò  nella  biografia  premessa  a  questa  edizione,  oh  o 
la  settima;  cui  son  venute  dietro  tanle  altre  lino  a  dì  nostri  con 
varie  modificazioni  e  sotto  titoli  differenti,  imo  de  quali  o  : 


ART.  II.  RIUNIONI  DI  PIETÀ'  —  §  IV.    CONGREGAZIONI  153 

Istituzioni  della  ven.  Congregazione  di  Maria  ss.  del  Fervore,  esi- 
stente nel  Collegio  massimo  d.  C.  d.  G.  Pai.  \&%%  kir$4f« 

*  A  questa  edizione  premettemmo  la  breve  Storia  di  essa  congrega, 
riordinammo  le  regole  della  prima  parte,  ed  accrescemmo  le  prati- 
che della  seconda.  Tal  edizione  è  stata  poi  replicata  negli  anni  1828- 
34-44.  Da  questa  congr.  del  collegio  son  nate  più  altre  sotto  lo  stesso 
titolo  in  varie  città  di  Sicilia,  e  tre  spezialmente  a  Palermo,  che  per 
distinzione  assunsero  i  titoli  secondari  seguenti. 

Sommario  delle  regole  e  consuetudini  della  ven.  Congr.  del  Fer- 
vore dietro  la  chiesa  di  s.  Giuseppe.  Pai.  1765  in- 16°.  *  V  è  qui 
ancora  la  storia  d'essa  congrega.  —  Ristampato  nel  1837  in-24°. 

Istruzioni  per  indirizzo  alla  vita  spirituale  di  detta  congrega.  Ivi 
4777  in-12s 

*  Quest'  è  delle  tre,  nate  dall'anzidetta,  la  prima  per  opera  del 
ven.  Ignazio  Capizzì^  nel  1749. 

Pratica  di  perfezione  cristiana  ad  uso  de'  cherici  della  ven.  Congr. 
della  Disciplina  ecclesiastica  sotto  nome  de'  ss.  Carlo  Borromeo  e  Fran- 
cesco di  Sales.  Pai.  1732  in-12°. 

*  Qu^st'  è  la  seconda,  nata  in  dett'  anno,  per  opera  di  M.  Isido- 
ro Castiglia  vicario  generale  di  M.  Giuseppe  Melendez. 

Compendio  delie  costituzioni  di  detta  congrega.  Ivi  1754  in-12°. 
*  Le  costituzioni  intere  date  da  M.  Melendez  nel  1732,  e  poi  altre 
dal  suo  successore  Seraf.  Filangeri  nel  1764,  serbatisi  mss. 

Regole  della  ven.  Congr.  di  Maria  ss.  del  Fervore  sotto  titolo  dei 
ss.  Pietro  e  Paolo.  Pai.  1818  in-12°.  #  Quest'  è  la  terza,  dimembrata 
nel  1814  da  quella  del  collegio  con  cui  ha  comuni  lai  regole. 

R  'gole  ed  esercizi  di  divozione  pe'  fratelli  della  Unione  del  ss.  No- 
me di  Maria  eretta  in  s.  Domenico  di  Palermo.  Ivi  1678  in-12°.  *  De- 
scritti da  Pietro  Donzella  suo  fondatore,  il  quale  pur  altri  Esercizi 
di  pietà  pubblicò  nel  1685  e  98  in-12°. 

Vita  angelica,  ovvero  Ristretto  delle  regole  della  primaria  Congre- 
gazione secreta  di  Gesù  e  Maria,  della  Loggia.  Pai.  1715  in-12\  *  N' è 
autore  il  sac.  Frane.  Albamonte,  fondator  di  detta  adunanza. 

Esercizi  della  primaria  Congregazione  della  Croce  e  martoro  di  N. 
S.  G.  C.  sotto  titolo  del  Sabato.  Pai.  1824  e  40  in-16°.  *  Nata  er^ 
tro  il  convento  di  s.  Niccolò  Tolentino,  nel  1626  si  trasferì  in  quello 
del  Carmine,  donde  al  1806  è  passata  nella  casa  professa  della  Com- 
pagnia. 

Capitoli  della  Congregazione  universale  del  ss.  Sacramento  stabi- 
lita da' pp.  Missionari  d.  C.  d.  G.  per  l'accompagnamento  del  s. 
viatico.  Pai.  1698  in  8°. 


\òK  CLASSE  X.  ISTITUZIONI SKZ.    Ittt    KCCLESIASTICIIE 

Redole  della  Congregazione  della  Dottrina  cristiana  sotto  il  titolo 
della'Vergine  presentata  al  tempio,  fondata  dall'  areiv.  Gius.  Gasch, 
a  Pai.  1722  in-12°. 

Capitoli  della  Congregazione  del  ss.  Crocifisso,  eretta  presso  i  pp. 
Teatini  di  Palermo,  1606  in-4». 

Direttorio  degli  esercizi  spirituali  detta  ven.  Congrega,  detta  del 
Sabato,  sotto  la  chiesa  di  s.  Giuseppe.  Pai.  1825  ia-4». 

Redole  della  ven.  Congr.  del  Venerdì  ,  sotto  titolo  de'  Peccatori 
pentiti,  fondata  nel  1621,  e  traslata  sotto  la  chiesa  di  s.  Giuseppe. 
Pai.  1699  in-8». 

Orazioni  che  si  recitano  dalla  Congregazione  de'  Trentatre  ,  sotto 
titolo  delle  Lacrime  di  Maria  e  della  Mortificazione  e  Penitenza-,  esi- 
stente dietro  la  casa  de  pp.  Teatini  di  s.  Giuseppe.  Pai.  1819  in-l-°. 

Obbligazioni  particolari  de' fratelli  della  Congregazione  di  s.  M. 
degli  Agonizzanti.  Pai.  1806  e  45  in-18°. 

Pratica  istruzione  degli  esercizi  di  pietà  che  si  fanno  nel  Gesù  di 
Palermo  ogni  venerdì  per  la  divozione  della  buona  morte,  descritta 
dal  p.   FU.  Scafili.  Ivi  168-2  et  88  in-12». 

Esercizi  di  pietà  per  gli  ascritti  alla  Congr.  della  buona  morte 
nella  chiesa  del  Gesù  di  Palermo,  1845  io-18°. 

*  Così  questa,  come  le  tante  altre  dello  stesso  titolo,  fondate  nelle 
chiese  della  Compagnia,  sono  aggregate  alla  primaria  del  Gesù  di 
Roma,  confermata  già  da  Benedetto  Xlll  nel  1729. 

Esercizi  spirituali  che  si  praticano  nella  congr.  di  Maria  ss.  del 
Rifugio  de'  miseri  peccatori  pentiti,  esistente  dentro  il  convento  ai 
s.  Anna.  Pai.  1846  in-18. 

Regole  della  Congregazione  de' giovanetti  di  s.  Luigi  Gonzaga  , 
esistente  nel  collegio  massimo  di  Palermo  1817,  in-lG°.  *  Furoo  det- 
tate dal  p.  Lui-i  Jiartoli  restauratore  di  quest' adunanza,  fondatala 
prima  volta  dal  p.  Mich.  Del  Bono  circa  la  mela  del  secolo  andato. 
Queste  regole  nelle  succedute  ristampe  han  ricevuto  notabili  accre- 
scimenti, quali  son  le  seguenti  :  . 

Istituzioni  di  della  Congrega,  sesta  impressione.  Pai.  1834  HH24. 
*  In  questa  succeduti  noi  al  BartoH  (di  cui  pubblicammo  l  elogio 
funebre  al  1842)  premettevamo  una  succinta  Istoria  dell  adunanza, 
simile  a  quella  che  avevamo  già  data  dell'anzidetta  del  Fervore,  e 
molte  pratiche  di  Cbsa  proprie  v  aggingnevamo. 


ART.  II.  BlUMQNI  DI  PIETÀ'—  §  IV.  CONGREGAZIONI  435 

Istituti  di  detta  Congregazione.  Pai.  1843  *  In  questa  settima  edi- 
zione, divisa  in  tre  parti,  comprendevamo  le  regole,  le  pratiche,  le 
preghiere-  e  gli  uffici  di  questo  eletto  drappello  di  gioventù  studiosa. 

*  Non  e  ingolferemo  nel  pelago  delle  tante  altre  congregarle  esi- 
stenti nella  capitale;  e  molto  meno  vorremo  entrare  nella  minuta  ed 
interminabil  rassegna  delle  sparse  per  tutto  il  reame.  Da  queste  po- 
che facciasi  un  saggio  per  le  rimanenti. 

§   V.    AGGREGAZIONI 

In  questo  le  semplici  aggreganze  si  differenziano  dalle  congreghe 
anzidette,  che  dove  queste  prescriveano  la  riunion  personale  a  certe 
ore  e  in  certo  determinato  oratorio,  quelle  non  esigono  di  rigore  sal- 
vochè  la  nuda  registratura  de'  nomi,  una  qualche  visita  alia  chiesa 
destinata,  e  l'adempimento  libero  delle  opere  ingiunte  per  f acqui- 
sto delle  annesse  indulgenze. 

Di  tali  associameli  ti  ve  n'  ha  differentissimi  per  ogni  dove,  singo- 
larmente introdotti  nel  secol  nostro,  che  dir  si  puoteil  secolo  più  so- 
cievole. La  Francia  che  aveva  porto  all'  Europa  lo  scandalo  delle  so- 
cietà tenebrose,  ha  dato  per  compenso  1'  esempio  delle  società  reli- 
giose. 

Tal  è  sopra  tutto  la  fondata  in  Lione,  al  1822,  per  la  Propaga- 
zion della  Fede:  Opera  affé  la  più  benemerita  della  religione,  e  quin- 
di la  più  dilatata  in  oggi  per  li  due  Emisperi.  In  Sicilia  fu  intro- 
dotta per  sovrano  rescritto  de'  22  maggio  1840,  quando  ne  fu  creato 
un  Consiglio  centrale  a  Palermo,  composto  di  dodici  membri  de'  due 
ordini,  ecclesiastico  e  patrizio.  La  solenne  apertura  ne  fu  da  me  ce- 
lebrata il  dì  3  dicembre,  sacro  all'  apostolo  delle  Indie  s.  Francesco 
Saverio,  protettore  della  grand' Opera,  colia  seguente 

Orazione  inaugurale  dell'  Opera  pia  per  la  propagazion  della  fede, 
detta  nel  Gesù  di  Palermo  ne'  solenni  pontificali  di  S.  E.  il  card.  Ar- 
civescovo. Ivi  1840  in-8°. 

—  Laudazione  funerale  nelle  prime  solenni  esequie  celebrate  per 
gli  associati  defunti  all'Opera  pia  nel  Gesù  di  Palermo,  1842  in-8°. 

*  Altre  contezze  di  quest'  Opera  abbiamo  inserite  nel  Proemio  agli 
Annali  della  medesima,  cominciati  ristamparsi  a  Palermo  sulla  prima 
edizion  di  Lione,  con  aggiunte  però  di  notizie  che  riguardano  la  sua 
propagazione  in  Sicilia:  dove  altresì  leggonsi  parecchi  ragionamenti 
recitati  nelle  tre  annue  funzioni  dell'  Opera  stessa. 

Notizia  sull' Opera  pia  della  Propagazion  della  fede.  Lione  1838,  e 
Pai.  1842  in-12°. 

*  Di  questa  inoltre  e  degli  Annali  suddetti  abbiam  ministrato  ul- 
teriori ragguagli  in  un  articolo  inserito  al  num.  IV  del  Gerofilo  si- 
ciliano. Pai.  1845  iw-8°. 


CO       r,r,\ss?.  %.  istith*iom  —  set.,  hi.  ecclesiastiche 
nivorsc  pie  Associazioni  si  sono  di  qwst'  ultima  età  propagate  fra 
„„     iyr  anìore  di  brevità  toccheremo  soltanto  quelle   che   r.sguar- 
dàlio  il  cullo  de'  sacrutissimi  Cuori  di  Gesù  e  di  Mana. 

la  pia  Unione  primaria  del  ss.  Cuor  di  Cesi,  nacque  a  Roma  al- 
l' "no  primo  del  secolo  andante,  per  opera  oel  gesuita  Luigi  Feli- 
ci   di  cui  corre  per  le  stampe  V  elogio.  •,•••,-  •„ 

A  quella  dunque  sono  canonicamente  aggregate  e  som.ghant.  .. no- 
ni stabilite  in  tutto  le  chiese  della  Compagnia,  ed  ni  più  altre  di  Pa- 

le'ì'wcchf  libri 'són  venuti  a  luce  su  questa  divozione  e  su  quella 
spedale  pratica  che  si  addimauda  del  Culto  perpetuo,  d,  che  non  ac- 
cade far  qui  ricordanza.  Saranno  rassegnai,  nella  Classe  XXIV,  sez.  I, 
art.  I,  §  -1. 

Simile  alla  suddetta  nacque  parimente  a  Roma  la  pia  Unione  pri- 
JZ  de ^  acro  Cuor  di  Maria,  nel  1807,  approvata  ugualmen  e  che 
la  prima  da  papa  Pio  VII;  ed  a  quesf  altra  sono  medesimamente  ag- 
gregate le  Unioni  consimili  sparse  in  Sicma. 

A  Palermo  poi,  entro  la  chiesa  del  Gesù,  fu  iniziato  il  «  Culto  per- 
petuo del  Cuor  di  Maria  »  ed  elevato  alla  dignità  d'Unione  pr.im- 
n,  per  Sicilia  da  papa  Gregorio  XVI,  per  rescritto  dell  agosto  lb-»b. 
*  A  promovere  questa  divozione  noi  promulgavamo 
11  triplice  culto  del  ss.  Cuor  di  Maria,  inaugurato  nel  Gesù  A  Pa- 

--iS^Si  sono,  la  pia  Unione,  il  detto  Perpetuo,  e  l'al- 
tra più  ivcente  società  per  la  «  Conversione  de'  peccatori  »  aggregata 

^  SSStMK,  demmo  due  Memorie,  ne'  volumi  li  e  III 
i  i  ri£fltó°« odiano-  1'  una  delle  quali  vi  da  notizie  della  primaria 
Sg?tS?SP«A  «•  -onda  d'  altre  40  stabilite  nel,  .sola 

òro  pochi  anni.  Ecco  i  titoli  di  dette  Memorie: 
dtl  Socie      del  ss.  Cuor  di  Maria  perla  conversione  de  peccatori, 

71  w  lui  d  -li  \nnali  dell'  Areicorfraternltà  di  Parigi,  pubblicati 

8»V5SS*9*1  M.  Carlo  ^jTJpsnE^ 

^an«aS1eÌe  !££££&  f  <*«  ^K*  '  ** 

.,,„,;    ip  nratiche  dello  medesime.  Ivi  4M/  in-icS0. 
™:  con  ^es te  WSto  produzioni  consacra  fautore  e  suggella 
la  seminata  serie  dello  siede  civili  letterarie  cristone    s  t.l.rz.om, 
per  cK  ormai  ne  vasti  campi  delle  scientifiche  Discipline. 


CLASSE    XI. 

DIRITTO    ANTICO 

Dal  vasto  campo  delle  moltipliei  Storie,  nostrali  e  straniere, 
greche  ed  arabe,  latine  e  volgari,  politiche  e  civili,  ecclesiastiche 
e  sacre,  letterarie  e  biografiche,  archeologiche  e  poligrafiche,  avan- 
ziamoci al  nobile  aringo  delle  umane  e  divine  scienze.  E  sia  di 
queste  la  prima  quella  che  prescrive  il  giure,  che  insegna  il  do- 
vere, che  garantisce  le  proprietà,  le  persone,  le  vite;  che  conserva, 
difende  e  prospera  le  famiglie,  i  popoli  e  le  nazioni. 

Varie  sono  le  partizioni  del  Diritto.  Avuto  riguardo  al  tempo, 
si  distingue  in  antico,  medio,  e  nuovo.  Per  rispetto  agli  oggetti 
che  contempla,  altro  è  il  diritto  della  natura,  altro  quel  delle  genti, 
altro  il  politico,  il  civile,  il  criminale,  il  marittimo,  l' economico, 
il  commerciale,  il  militare,  V  ecclesiastico,  ecc.  ecc. 

Il  Diritto  antico  presso  i  Romani  comprendeva  le  Dodici  Tavole, 
r  Editto  Flaviano,  1'  Eliano,  e  '1  Perpetuo;  il  Codice  Gregoriano, 
1'  Ermogeniano,  e  '1  Teodosiano:  il  medio  conteneasi  nell'  Instituta, 
Pandette,  Codice  e  Novelle  Giustinianee  :  il  nuovo  nelle  diverse 
legislazioni  che  per  ciascuna  nazione  son  oggi  in  vigore. 

La  Sicilia,  fin  dall'  epoca  greca,  ebbe  sue  leggi,  ebbe  suoi  legis- 
latori; di  che  trattano  alla  stesa,  oltre  i  tanti  nostri ,  due  dotti 
francesi,  il  bar.  de  Sainte-Croix  in  una  Memoria  sulle  antiche 
leggi  de'  Siciliani,  inserita  nel  tomo  XLVIII  dell'Accademia  d'Iscri- 
zioni e  belle  lettere;  e  '1  sig.  Raoul-Rochette  nella  Storia  critica 
dello  stabilimento  delle  Colonie  greche ,  che  introdusser  fra  noi , 
una  colla  lingua,  le  leggi  patrie.  Ma  di  queste  noi  non  faremo 
più  caso,  perocché  non  ci  abbiamo  né  quelle  leggi,  né  opere  che 
le  dilucidino,  salvo  le  poche  e  brevi  Storie  del  diritto  sicolo,  che 
porremo  qui  in  fronte  alle  trattazioni  legali. 

Le  leggi  sicole  che,  in  più  corpi  comprese  ,  si  son  serbate  in 
tutta  loro  integrità,  prendono  cominciamento  dagl'  inizi  della  Mo- 
narchia, fondata  da'  Normanni ,  e  continuata  dagli  Svevi,  dagli 
Aragonesi,  dagli  Austriaci,  da'  Castigliani.  Or  il  complesso  vario 
e  la  seguita  serie  di  codeste  leggi  formano  quello  eh'  io  dimando 
nostro  Diritto  antico;  che,  avuto  risguardo  al  romano  contempo- 
li; 


17)8         CLASSI   XI.    DIRITTO    ANTICO —  SEX.  1.    LEG1SLÀUONI 

ranco,  dovria  nomarsi  medio:  il  quale  ebbe  suo  vigore  fino  al  1819, 
quando  nacque  il  nuovo,  che  per  l'ampiezza  sua  fornirà  l'argo- 
mento della  Classe  seguente. 

La  presente,  al  pari  che  la  susseguente  ,  viene  spontaneamente 
partita  in  due  Sezioni,  comprendenti  l' una  la  Legislazione,  V  altra 
la  Giurisprudenza  sicola  :  la  prima  presenta  le  leggi ,  la  seconda 
le  interpreta,  le  applica,  V  eseguisce. 

SEZIONE    I. 

LEGISLAZIONE 

Sotto  tre  differenti  aspetti  presentasi  il  diritto  positivo  ed  umano 
(giacche  fia  d'  altro  luogo  il  trattare  del  divino,  del  naturale,  del- 
l'ecclesiastico).  0  esso  contempla  lo  Stato  intero  e  la  sua  Costitu- 
zione, e  diccsi  Pubblico  o  politico;  o  riguarda  i  cittadini  e  i  loro  in- 
teressi, e  s'  appella  Privato  o  civile-,  o  concerne  alcuni  ceti  soltanto 
od  alcuni  rami,  e  si  dimanda  Particolare  o  municipale.  Eccoti  dun- 
que il  ripartimento  di  questa  prima  Sezione  in  tre  articoli. 

Ammoniamo,  una  volta  per  sempre,  che,  sotto  la  generale  nomen- 
clatura di  Leggi,  comprenderemo  Decreti,  e  Statuti,  e  Regolamenti, 
e  Ordinanze,  e  Istruzioni,  e  Capitoli,  e  checché  altro  (dimanando  da 
pubblica  autorità),  come  ha  forza  obbligatoria,  cosi  presenta  forma 
giuridizionale. 

ARTICOLO    1.    DIRITTO   PUBBLICO 

Le  basi  fondamentali  d'ogni  ben  organizzata  nazione  costituiscono 
il  suo  Diritto  politico:  or  queste  basi  possiamo  dirittamente  ridurre 
a  tre  capi  potissimi,  che  sono,  la  Monarchia,  la  Rappresentanza,  la 
Costituzione.  Ed  ecco  la  nuova  suddivisione  di  quest'  Articolo  in  tre 
paragrafi:  a  che  un  quarto  terrà  dietro,  contenente  gl'illustratori  di 
questo  Diritto  politico. 

Benché  il  Diritto  sicolo,  attesa  la  moltitudine  delle  opere,  sia  qui 
ripartilo  in  due  classi,  onde  distinguere  1'  antico  dal  nuovo:  tale  di- 
stinzione vogliamo  però  inlesa  del  Diritto  privalo.  Quanto  al  pubbli- 
co, che  forma  il  subbietto  del  presente  articolo,  non  polendosi  disgiu- 
ngere Tuno  dall'altro  tempo,  intendiamo  trattarlo  seguitamente,  dai 
subì  inizi  fino  a  dì  nostri.  Fia  questa  un'eccezion  necessaria  alla  pro- 
posta distribuzione. 

§    I.    MONARCHIA 

Sicilia  ne'  secoli  primitivi  reggevasi  a  popolo:  ogni  Comune,  d'  or- 
dinario, uvea  suoi  reggitori,  ed  era  indipendente  da  altri.  Coli'  an- 
dare de'  tempi  sorsero  de'  re,  de'  tiranni,  de'  duci ,  de'  conquista- 


ART.    I.    DIRITTO   PUBBLICO  —  §    I.    MONARCHIA  130 

tori,  così  indigeni,  come  stranieri,  quali  furono  e  Sicani  e  Sicoli  -e 
Greci  ed  altri,  che  o  vi  stabilirono  il  governo  monarchico,  o  vi  so- 
stituiron  1'  aristocratico,  o  vi  organarono  il  democratico.  Tutto  ces- 
sò sotto  i  Romani,  i  Goti,  i  Bizantini,  che  quest'  Isola  ebber  misera- 
mente ridotta  a  condizione  di  provincia  tributaria. 

Soppravvenuti  i  Saraceni,  vi  costituivano  una  forma  di  dominio  as- 
soluto-, il  cui  capo,  detto  Emiro,  fermò  sua  residenza  in  Palermo,  che 
da  queir  epoca  divenne  la  capitale  dell'  Isola.  Discacciati  poi  questi 
dal  valor  de'  Normanni^  al  giogo  tirannesco  de'  barbari  fu  sostituito 
il  regimine  temperato  de'  principi  cristiani.  Allora  pertanto  ebbe  ini- 
zio la  Monarchia  sicola,  che  si  è  costantemente  serbata  la  stessa,  per 
quantunque  variassero  nell'  intervallo  di  otto  secoli  le  dinastie  delle 
famiglie  regnanti. 

Alla  Monarchia  nostra  due  maniere  di  podestà  si  competono ,  la 
Spirituale  e  la  temporale.  Compete  a  nostri  Sovrani  la  prima,  come 
a  Legati  apostolici:  ma  di  questa  diserbiamo  il  trattare  nella  Classe 
del  Diritto  ecclesiastico.  La  seconda  loro  compete  come  ad  eredi  le- 
gittimi della  Corona-,  e  di  questa  entriamo  ad  indicare  i  seguenti  trat- 
tati. 

Presentiamo  dapprima  i  Documenti  diplomatici,  consistenti  in  editti 
regi,  in  bolle  papali,  in  convenzioni  varie,  concernenti  la  Corona  di 
Sicilia:  terran  dietro  gli  Scritti  politici  die  la  rischiarano  o  la  im- 
pugnano o  la  propugnano. 

I.    DOCUMENTI    DIPLOMATICI 

Gio.  Cristiano  Ltinig,  nel  t.  II,  sez.  II;  del  suo  «  Codice  diploma- 
tico d'Italia  »  ha  radunati  i  Documenti  autentici,  i  Diplomi  regi  e 
le  Costituzioni  pontificie,  che  la  Sicola  Monarchia  concernono,  a' co- 
minciare dalla  sua  fondazione  sotto  i  Normanni,  fino  a  Carlo  VI  imp. 
nel  4720.  Noi  qui  ne  rassegneremo  alquanti  tra' più  importanti,  con 
esso  la  indicazione  degli  anni. 

Formula  iuramenti  fidelitatis  ac  obedientiae  a  Roberto  Apuliae, 
Calabriae  atque  Siciliae  duce.  Sedi  apostolicae  praestiti,  cum  literis 
Investiture  Gregorii  VII  P.  M.  5  kal.  iul.  1080. 

Innocentii  li  P.  M.  Bulla,  qua  Rogerio  II  regnum  Siciliae  cum 
dìgnitate  regia  contulit,  G  kal.  aug.  4139. 

Tabulae  pacis  inter  Fridericum  I  imp.  et  Wilhelmiim  11  regem  con- 
clusae,  an.  4  477. 

Instrumentum  pacis  inter  Richardum  I  Angliae,  et  Tancredum  Si- 
ciliae regem,  an.  4  490. 

FriderieiU  Diploma,  quo  Siciliae  regnum  in  filiinn  Ho-'nricnm  trans- 
fert, an.  Ì245* 


|40         (LASSE    XI.    DIRITTO   ANTICO  —  SEI.    I.   LEGISLAZIONE 

llunorii  III  V.  M.  ad  Fridericum  li,  exprobratorium,  an.  1218. 

Prineìpum  Germaniae  Diploma,  quo  Siciliao  regnum  Romano  im- 
perio nu'niqiiam  obstrictum  fuisse  profì  tentar,  an.   1220. 

Greaorii  IX  ad  Ottonem  cardinalem  legatum  ,  adversus  Frideri- 
cum  lì,  an.  123(J. 

Friderici  II  ad  Henricum  111  Angliac  regem,  de  iniuriis  sibi  a  pon- 
tifico impactis,  an.  1259. 

Innocenlii  IV  Bulla,  qua  Fridericum  li,  censuris  inustum,  dignitato 
imp.  privat,  an.  1245. 

Friderici  11  Edictum,  quo  imporatores  ac  reges  a  pontificum  po- 
tcstate  nequaquam  pendere  demonstrat,  an.   1245. 

Eiusdem  Imperatoris  regisque  Siciliae  testamentum,  an.   1250. 

lnnocentii  IV  Breve  ad  Ludovicum  IX  Galliae  regem,  de  regno  Si- 
ciliae in  fratrem  ipsius  Carolum  Provinciae  Comitem  transferendo  , 
an.  1252. 

Urbani  IV  ad  Ludovicum  IX,  ut  Carolo  fratri  suo  adversus  Man- 
fredum  opem  ferat,  an.  1260. 

Conradini  regis  Manifestimi,  quo  causas  erepti  sibi  regni  comme- 
mora t,  an.  1204. 

Clementi*  IV  Bulla,  qua  Carolo  1  Siciliae  regnum  in  feudum  tra- 
dii, an.  1265. 

Caroli  I  regis  Lilterae  ad  Clementem  IV,  de  Victoria  a  Manfredo 
relata,  an.  1206. 

Clementis  IV  ad  Archiepiscopum  Moguntinurn,  adversus  Conradi- 
num  eiusque  asseclas,  an.  1266. 

Caroli  1  provocata  adversus  Petrum  Arragonum  et  Siciliae  regem, 
Iiuiusque  responsio,  an.  12G6. 

Panormitanonun  ad  Mcssanonscs  Epistola  ,  adversus  Carolum  l  et 
Gallos,  an.  1268. 

Caroli  /Iuramentum  fidelitatis  Sedi  apostolica»  praeslitum,an.  1277. 

Martini  IV  Excommuniealio  atque  Interdictum  adversus  relrum 
Aragonium  eiusque  asseclas,  an.  1282. 


ART.   I.    DIRITTO    PUBBLICO  —  §  1.    MONARCHIA  141 

Honorii  IV Bulla,  qua  privilegia  libertatesque  Siculis  ademptas  re- 
stituì, an.  1285. 

Coelestini  V,  Transactionis  inter  Carolum  II  Neapolis  et  Iacobum  II 
Aragoniae  regeni  confirmatio,  an.  1294. 

Bonifacii  Vili,  De  interdicti  papalis  in  Sicilia  relaxatione,  an.  1295. 

Frideriei  regis  Invitatio  ad  coronationis  suae  solemnia,  an.  1296. 

Clementis  V  Bulla  adversus  hostes  regis,  regnique  Siciliae  invaso- 
res,  an.   Ì306. 


latobi  regis  ad  Ioannem  XXII  P.  M.  de  pace  inter  utriusque  Sici- 
liae reges  concilianda,  an.  1320. 


Frideriei  Literae  ad  Siciliae  proceres  prò  Petri  filii  sui  corona  tie- 
ne, an.  1320. 

Petri  11  Mandatum  legatis  suis,  ut  Sedi  apostolicae  fidelitatis  iu- 
ramentum  ac  censum  annuum  offerrent,  an.  1338. 

Ludovici  1  regis  Testamentum,  an.  1355. 

Gregorii  XI  Bulla  de  Siciliae  utriusque  obstrictione  Sedi  aposto- 
licae, deque  illi  succedendi  ratione,  an.  1372. 

Eugenii  IV  Bulla  ,  qua  Alphonso  regi  Aragoniaa  ac  Neapolis  re- 
gnimi Siciliae  adiecit,  an.  1443. 

Pii  II  Bulla,  qua  decretum  Calixti  III  adversus  Ferdinandum  re- 
geni  abrogatur,  an.  1458. 

Eiusdem  Breve  ad  cardinalem  Latinum,  ut  Ferdinando  de  Arago- 
nia  Siciliae  coronam  imponat,  an.  1458. 

Alexandri  VI  Breve,  quo  Ferdinando  Catholico  et  Isabellae  regi- 
bus eorumque  successoribus  personalem  iuranienti  praestationeni  re- 
mittit,  an.  1502. 

Ludovici  XIV,  Gallìae  regis,  Declaratio  de  causis  belli  a  se  in  Si- 
cilia contra  Hispanos  suscepti,  an.  1675. 

Conventio  inter  Catsareorum  atque  Hispanicorum  militum  Duces, 
de  evacuandis  Siciliae  atque  Sardiniae  regnis,  hactenus  ab  Hispanorum 
copiis  occupatis,  an.  1720. 


U2  CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO—  SE2.  I.    LEGISLAZIONE 

*  l  diplomi  fin  qui  rassegnati  contengonsi  nel  sopraccitato  volu- 
me Il  del  Codice  compilato  da  Lùnig:  ma  egli  poi  più  altri  ne  rin- 
venne e  riportò  nel  t.  IV,  sez.  II;  donde  ci  facciamo  un  debito  di 
estrarre  quelli  che  spettano  alla  Monarchia  siciliana-,  perocché  i  più 
di  essi  concernono  il  regno  di  Napoli,  detto  anch'  esso  Sicilia  citta 
Pharum.  Eccone  la  serie  cronologica: 

Innocentii  IV,  Conditiones  sub  quibus  Carolo  corniti  Andegaviae  Si- 
ciliani in  feudum  obtulit,  an.  4253. 

Urbani  IV,  Literae  salvi  conductus  Manfredo  regi  ad  reconciliàtio- 
nem  cum  ipso  instituendam,  an.  1263. 

Ctementis  IV,  Bulla,  qua  Carolum  Ludovici  IX  fratrem  de  regno 
Siciliae  infeudavit,  an.  1265. 

Nicolai  IV,  Confirmatio  iuramenti  a  Carolo  li  Sedi  romanae  pre- 
stiti, an.  1289. 

lìonifacii  Vili,  Diploma,  quo  in  cessionem  Siciliae  a  lacobo  Àrago- 
niae  rege  factam  consensit,  an.  1295. 

Eiusdem  Breve ,  quo  Siculi*  cessionem  praedictam  Sedi  romanae 
factam  significat,  an.  1296. 

Friderici  III,  Rescriptum  ad  Panormitanos  de  praelio  cum  hosti- 
bus  feliciter  commisso  agens,  an.  1299. 

Benedicti  VII,  Breve  ad  Fridericum  regem,  ut  sibi  debita  elien- 
tis  officia  praestet,  an.  1335. 

Friderici  Trinacriae  regis,  Sacramentum  ligium  sedi  romanae  prae- 
stitum,  an.  1374. 

Innocentii  Xlll,  Constitutio,  qua  coneeditur  Carolo  VI  Romanorum 
imperatori  rcgnum  Siciliae  et  Hierusalem  cum  terra  citra  Pharum  in 
feudum,  dat.  9  iunii  1722. 

*  Questa  solenne  bolla,  data  da  detto  Papa  nell'  anno  secondo  del 
suo  ponteficato,  riportasi  nel  t.  XI,  par.  Il  del  grand,  Mano  ro- 
mano, stampato  nel  173G,  ed  è  la  XXVI  delle  sue  Costituitoti!.  In 
essa  investe  X  imperatore  del  dominio  delle  duo  Sicilie,  sali  esèmpio 
dei  suoi  antecessori  che  viene  riepilogando,  e  sono  i  seguenti: 

Giulio  II  concedette  tali  domini  a  Ferdinando  re  d'  Aragona-,  Leo- 
ne X  a  Carlo  V  imp.-,  Giulio  111  a  Filippo  II-,  Clemente  Vili  a  Filip- 
po 111;  Gregorio  XV  a  Filippo  IV;  Alessandro  VII  a  Carlo  II  re  cat- 
tolico-, tutti' però  sotto  certe  condizioni  e  con  nuove  riserve. 


ART.  I.  D1BITT0   PUBBLICO —  §  I.  MONARCHIA  445 

Egli  è  però  da  notare  che  cotal  supremo  dominio  della  s.  Sede  sul 
nostro  reame  non  viene  più  riconosciuto  oggimai  né  da'  nostri  Prin- 
cipi, né  da' nostri  Pubblicisti,  de'  quali  ora  passiamo  a  intesser  l'e- 
lenco. 

II.    SCRITTI    INTORNO   ALLA   MONARCHIA 

Parecchie  opere,  affini  al  presente  subbietto,  furon  da  noi  ripor- 
tate nella  classe  V,  sez.  1,  art.  5,  dove  di  nostre  Istorie  parziali;  e 
nella  Classe  Vili,  sez.  I,  art.  I,  dove  di  nostri  Monarchi  fu  parola. 
Or  tocchiamo  dell'  altre. 

Phil.  Mazzera  siculi,  De  iurisdictione  regia  et  sacerdotali.  Pari- 
siis  14-91,  gallice*,  et  1503,  latine  sub  nomine  Philothei  Achillini.  Et 
iterum  in  tomo  l  «  Moiiarchiae  Sacri  Romani  Imperii  »  Melchioris  Gol- 
dasti,  pag.  58. 

Ant.  Xibecca,  De  regia  Monarchia  Siciliae.  *  Quest'opera  scritta 
nel  secolo  XVI,  per  ordine  del  viceré  M.  Ant.  Colonna  rimane  ms. 
nella  libreria  del  Comune  (Qq  F  79)  insieme  con  più  altre  sullo  stesso 
subbietto. 

Ant.  Montalti,  De  regia  Monarchia  in  regno  Siciliae.  *  Corre  ms. 
co*  trattati  di  Lud.  de  Paramo  e  di  Giamb.  Caruso  sullo  stesso  ar- 
gomento. 

Gir.  Settimo,  marchese  di  Giarratana,  Discorso  istorico  della  sovra- 
nità de'  re  di  Sicilia,  che  riconoscono  il  regno  immediatamente  da 
Pio.  Nel  voi.  XV  della  Raccolta  di  Opusc.  sic.  pag.  193. 

Discorso  storico  politico  dell'origine  progresso  e  decadenza  del  po- 
tere de'  cherici  sulle  signorie  temporali,  con  un  ristretto  della  Sto- 
ria delle  due  Sicilie.  Filadelfia  (falsa  data)  1770  in-8°. 

Ant.  Mongitore,  Discorso  storico  siili1  antico  titolo  di  Regno,  con- 
cesso alla  Sicilia;  offerto  alla  maestà  di  Carlo  III.  Pai.  1735,  e  di  nuo- 
vo 1821  in-4».  *  Dimostra  il  regno  di  Sicilia  precedere  per  antichità 
a  quello  di  Napoli,  il  quale  non  fu  a  principio  se  non  mero  Ducato, 
e  pure  volle  ridurre  quest'  isola  ad  infima  provincia. 

—  Note  circa  il  dare  e  ricevere  i  Re  il  giuramento  di  fedeltà.  *  Leg- 
gonsi  mss.  con  altre  somiglianti  «  Regole  da  osservarsi  nel  pubblico 
ingresso  e  nella  coronazione  del  re  e  della  reina  in  Palermo  »:  nella 
libreria  del  Comune  (Qq  F  4.  n.  13-14-16.) 

Dom.  Schiavo,  Descrizione  della  solenne  acclamazione  e  del  giura- 
mento di  fedeltà  prestato  al  re  di  Sicilia  Ferdinando  III  Borbone.  Pai. 
1760  in-4\ 


i44         CLASSE  XI.    DIRITTO   ANTICO—  8EZ.    I.  LEGISLAZIONE 

*  Prende  occasione  di  descrivere  a  principio  stesamente  la  sto- 
ria di  siffatte  acclamazioni,  usate  da'  nostri  antichi  nelle  coronazioni 
de'  principi. 

*  Avendo  certuni  scritto  che  questo  reame  fu  dato  dall'  imp.  Ar- 
rigo in  omaggio  al  papa,  tu  mosso  in  luce  per  un  anonimo  il  seguente: 

°Esame  della  pretesa  donazione  fatta  da  Enrico  imp.  alla  s.  Sede. 
Nap.  1785  in-4°. 

Breve  Istoria  del  dominio  temporale  della  Sede  apostolica  nelle  due 
Sicilie,  decritta  in  libri  III.  Roma  1788  e  89  in-4°. 

*  Questa  istoria  fu  dettata  da  M.  Stefano  Bornia  un  anno  prima 
d'  essere  assunto  alla  porpora,  per  rispondere  al}'  Esame  suddetto:  ma 
in  contrarrisposta  ad  essa  riuscirono  gli  scritti  seguenti: 

Analisi  critica  dell'opera  di  Mons.  Borgia.  Nap.  i789in-8° .  *  Ri- 
getta come  apocrifi  i  documenti  e  come  labili  gli  argomenti  da  quel 
prelato  prodotti  a  sostegno  del  supposto  dominio  di  Roma. 

Mich.  Vecchioni,  Della  pretesa  temporalità  della  Sede  apostolica 
nelle  due  Sicilie,  o  sia  Risposta  allo  scrittore  romano.  Ivi  I78Q  w-4-- 

—  Del  preteso  dominio  diretto  della  S.  Sede  in  ragion  feudale  sul 
reame  di  Napoli.  Ivi  Ì78*  e  88  in-4°. 

Onofrio  Ardizzone,  La  chiesa  romana  non  ha  mai  avuto  dritto  sul 
temporale  della  Sicilia.  Senza  data. 

Memoria  sulla  Chinea.  -Discorso  sulla  Ghinea  prelesa  da  Roma. 
Senz'  autore,  né  data,  in-4«>. 

*  A  tutte  codeste  opere  il  Borgia  suddetto  volle  opporre  la  se- 
guente: ,  .    ..  I,       ì        e-    • 

"  Difesa  del  dominio  temporale  della  Sede  apostolica  nelle  due  Sici- 
lie ,  in  risposta  alle  scritture  pubblicate  in  contrario.  Roma  IT91 
in-4\ 

Nic.  Vkenzio,  Ragioni  del  regio  fisco  della  Monarchia  di  Sicilia 
per  la  ricompra  delfofficio  di  Corriere  maggiore.  Ivi  1786  in  tol. 

Mich.  del  Giudice,  Diss.  sul  titolo  di  Re  di  Gerusalemme,  che  si 
conviene  ai  Re  di  Sicilia.  *  Nel  t.  Il  degli  Opuscoli    siciliani ,  pag. 

frane  Serio,  Dissert.  del  Ducalo  di  Atene  e  di  Neopatria  unito 
alla  C  runa  di  Sicilia.  *  Sta  nello  stesso  volume,  pag.  265. 


ART.    I.    DIRITTO   PUB3LICO  —  §    !•    MONARCHIA  14S 

Gaet.  Sarri,  Il  diritto  della  successione  reale  nel  regno  di  Sicilia. 
*  In  V  capi  esamina  il  dritto  delle  altrettante  famiglie ,  normanna  , 
sveva,  aragonese,  austriaca,  borbonia.  Si  leggono  sparsi  tra  gli  Opu- 
scoli d'autori  sic.  voli.  1II-YI.  Fur  poi  riuniti  e  l'impressi  nell'opera 
seguente: 

—  Gius  pubblico-sicolo,  parti  II.  Pai.  1786  in-K  *  La  parte  I 
contiene  i  V  capitoli  della  successione  reale:  la  li  ha  due  diss.-,  l'u- 
na  dell'autore,  Sull'inaugurazione  de'  nostri  monarchi-,  l'altra  di 
Gir.  M.  Sarri  suo  figlio,  su  i  titoli  e  regni  che  loro  competono.  La 
parte  111,  che  trattava  de'  governi  politici  e  della  nostra  legislazio- 
ne, per  morte  dell'autore  non  vide  la  lucei 

Frane.  Emanuele  e  Gaet  ani,  marchese  di  Yiìlabianca,  Notizie  sto- 
riche intorno  agli  antichi  uffizi  dei  regno  di  Sicilia.  *  Erano  sette, 
cioè  Gran  Contestabile,  Gran  Giustiziere,  Gran  Siniscalco,  Gran  Can- 
celliere, Grande  Almirante,  Gran  Protonotaro,  Gran  Camerlengo.  Ne 
tratta  in  altrettanti  capitoli,  sparsi  tra  gli  Opuscoli  sic.  dal  voi.  Vili 
al  XVIII. 

Gaet.  M.  del  Giudice,  La  scoperta  de1  veri  nemici  della  sovranità; 
sedicenti  realisti,  fatta  in  dieci  congressi  tenuti  da  un  presidente,  da 
un  teologo,  da  un  giureconsulto,  ed  uno  storico,  con  l' intervento  del- 
l' avvocato  de'  rei.  Roma  1"94  in-4c. 

Giov.  d'  Angelo  e  Cipriano,  V  autorità  del  monarca  trattata  secon- 
do le  massime  della  cristiana  filosofia.  Pai.  1791  in-4°.  *  Discorre 
nella  prima  parte  i  diritti  di  tal  autorità:  suggerisce  nella  seconda 
i  mezzi  per  conservarla. 

Giamo,  de  Cesari  crocifero,  Predica  in  difesa  della  monarchia  alla 
presenza  degli  augusti  Sovrani,  detta  nel  duomo  di   Pai.  1799   fol. 

M.  Carlo  Sanlacolomba,  abbate  di  s.  Lucia,  Istruzione  pastorale 
sulla  divina  origine  della  sovranità.  Nap.  1800  in-i°. 

Giamo.  Rocchetti,  Monarchia  ereditaria  di  Sicilia.  Pai.  1805  e  11, 
in-4\ 

Gius.  Donzelli,  Vantaggi  delle  monarchie  moderne.  Ivi  1804  in-i', 
è  1813  in-8'.  *  Discende  alla  nostra,  e  mostrane  il  vantaggio  sulle 
antiche,  per  essere  temperata  da  governo  costituzionale  a  suo  tempo 
introdotto. 

Ang.  Vinciprova,  Diss.  isterico-politica  sali'  eccellenza  della  monar- 
chia. Pai.  1811  in-i°. 


20 


446  CLASSI  XU  DIBiTXO    ANTICO SEZ.    I.    LEGISLAZIONE 

Frane.  Martorana,  Memoria  sulla  successione  alia  corona  di  Spa- 
gna e  delle  Indie.  Pai.  4814  in-4*.  *  Propugna  i  diritti  de'  nostri 
monarchi  a  quella  corona,  e  riporta  in  fondo  parecchi  documenti  di- 
mostrativi. 

Ant.  Sarao,  Cinque  dialoghi  sul  governo  democratico  e  costituzio- 
nale delia  Sicilia,  facendo  vedere  che  il  miglior  governo  è  il  monar- 
chico. Messi  1820  in-8b. 

Gio.  lo  Grasso.  Su  la  religione  e  la  monarchia,  Lettera  di  confi- 
denza ad  un  seminarista  d'  Italia,  in  risposta  a  due  suoi  quesiti.  Pai. 
48^1   in-8». 

Poche  osservazioni  sulla  Minerva  napolitana  per  l' indipendenza  della 
Sicilia.  Pai.  1821  in-S°. 

Midi.  Amari,  Intorno  un'opinione  del  signor  Dei-Re,  espressa 
nella  Descrizione  topografica,  tisica,  economica,  politica  de'  reali  do- 
mini al  di  qua  del  faro,  Nap.  1850:  nel  t.  Xll  p.  231  dell'Effètti,  si- 
cole.  *  Dimostra  che  il  titolo  regio  è  annesso  ab  antico  alla  dinastia 
(li  Sicilia,  e  non  al  ducato  di  Napoli* 

*  Scoppiata  la  rivoluzione  del  184S,  parecchie  scritture  sbucaro- 
no su  quelle  vertenze  politiche,  Noi  qui  ne  diamo  i  nudi  titoli ,  per 
compimento  di  questa  materia,  e  tacciamo  per  giusti  risguardi  i  no- 
mi degli  autori. 

F.  V.  Memoria  de'  diritti  della  Sicilia  per  la  sua  nazionale  indi- 
pendenza-, ¥  ediz.  corretta  e  accresciuta.  Pai.  1821  iu-ic,  e  di  nuo- 
vo 1848  in-8°. 

G.  V.  La  questione  sicola  net  1848,  sciolta  nel  vero  interesse  della 
Sicilia,  di  Napoli,   e  dell'Italia.  Roma  e  Pai.  1848  in-8°. 

Memoria  pel  riconoscimenao  della  Sicilia  come  stato  sovrano  ed 

indipendente.  Roma  e  Pai.  1848  tó-4*. 

—Cenni  politici  sulla  libertà  di  commercio  in  Sicilia.  Roma  1848in-8*. 

—  Le  menzogne  diplomatiche,  ossia  Esame  su'  diritti  della  Sicilia. 
Ivi  1848  in-8°. 

R.  lì.  La  Sicilia  considerata  politicamente  in  rapporto  a  Napoli  e 
all'Italia.  Pai.  1848  in-8». 

5.  A.  M.  Oli  ex-ministri  della  rivoluzione  siciliana  del  1S48  :  due 
edizioni  con  appendice.  Pai.  1849  in-8°. 

Ant.  Parisi,  Confutatone  della  Memoria  per  lo  riconoscimento  della 
Sicilia,  come  Stato  sovrano  ed  indipendente,  e  del  Discorso  fune- 
bre pe  morti  di  Vienna.  Pai.   1851  in-8\ 


ART.  I.  DIRITTO    PUBBLICO — §  I.  MONARCHIA  147 

*  Altre  opere  analoghe  al  presente  snbbietto  saranno  annunziate 
fra  i  trattati  di  Politica,  nella  Classe  XV,  sez.  111. 

§    II.    PARLAMENTI  ! 

Soleva  Sicilia,  fin  da'  primordi  della  Monarchia,  ratinare  in  gene- 
rali comizi  i  suoi  illustri  rapprese ntanti,  divisi  nelle  tfe  camere  o  brac- 
ci, che  allora  dicevansi,  baronale  cioè,  demaniale  ed  ecclesiastico. 

L'origine,  la  forma,  il  numero,  gli  atti  de'  Parlamenti  nostri  ci 
vengono  ampiamente  descritti  dalle  qui  appresso  scritture,  ove  si  bau 
le  storie  de'  medesimi  al  principio,  e  se  ne  continua  nelle  differenti 
edizioni  la  serie  fino  all'  ultimo  dei  1812-14  ,  che  ad  imitazione  del 
Parlamento  Britannico  ridusse  te  tre  Camere  a  due  ,  a  quella  cioè 
de'  Pari  e  a  quella  de'  Deputati. 

Accenneremo  per  ultimo  la  novella  forma  proposta  nel  18-48,  tras- 
formando i  Pari  in  Senatori,  aumentando  i  Deputati  de'  Comuni,  e 
adattando  a'  tempi  il  prisco  Statuto. 

Parlamenti  di  Sicilia,  estratti  dall' archivio  del  Protonotaro.  *  Ms. 
contenente  atti  viceregì,  o  sia  lettere  circolari,  che  mancano  nelle  col- 
lezioni seguenti:  sta  nella  libreria  del  Comune  (Qq  E   163), 

Parlamenti  generali,  ordinari  e  straordinari,  celebrati  nel  regno 
di  Sicilia  dal  4494  sino  al  presente:  raccolti  nelV  ufficio  di  Protono- 
taro  del  regno  per  Andrea  Marchese.  Pah  1639  fol.  *  Questa  pri- 
ma edizione,  approvata  da  re  Filippo  IV,  comprende  gli  Atti  di  LXXl 
Parlamenti  siciliani. 

—  Gli  stessi,  con  aggiunta  d* altri  dal  10G!  al  1711,  raccolti  da 
Pietro  Battaglia.  Ivi  1717  fol.  *  In  questa  edizione  precedono  eru- 
dite «Memorie  isteriche  del  Parlamento  di  Sicilia,  confrontato  con 
quelli  di  varie  nazioni,  notizie  della  sua  prima  origine,  delle  sue  vi- 
cende, delle  sue  prerogative,  compilate  dal  dottissimo  Ant.  Mungi- 
tore ». 

*  Siegue  indi  un  Compendio  cronologico  di  essi  Parlamenti,  con  in 
fine  tre" tavole,  cioè,  4°  de'  Re  e  Viceré,  degli  anni  e  luoghi,  ove  fur 
adunati-,  2°  de*  Deputati  del  regno,  eletti  in  ciascun  parlamento-,  5° 
delle  Materie  notabili  per  quelli  trattate. 

—  Gli  stessi,  ristampali  con  giunte  e  note  di  Francesco  Serio  e 
Mongitore  nipote  del  lodato  Antonino-,  voli.  Il,  Ivi  1749  in  fol. 

*  Questa  terza  edizione,  più  ricca  ed  accurata,  presenta  fino  a  CIX 
Comizi  celebrati  dal  1446  al  1748,  oltre  ad  alcuni  cenni  dulie  an- 
teriori adunanze. 

*  A  quest'  ultima  ristampa  si  son  poi  conformate  le  susseguenti  del 
congressi  posteriori,  sino  a  quello  del  1810,  che  fu  il  postremo  te- 
nuto sulla  forma  antica,  e  ripubblicato  in  disparte  al  1816  in-!2\ 


J48        CLASSE  M.    DIRITTO   ANTICO  —  SET.    I.    LEGISLAZIONE 

*  11  Parlamento  del  1842  assunse  nuove  sembianze  coli'  adottare 
la  forma  usata  nella  Gran  Brettagna,  sotto  la  cui  influenza  fu  cele- 
brato. 

*  Gli  atti,  gli  articoli,  i  decreti  di  queste  sessioni  fur  muniti  della 
R.  sanzione  di  Francesco,  qual  vicario  di  re  Ferdinando  suo  padre, 
che  indi  tornato  a  Napoli  annullava  per  via  di  fatto  quegli  atti  ed 
aboliva  il  medesimo  parlamento.  Da  questo  poi  era  emanata  la  «  Co- 
stituzione politica  »  che  qui  appresso  diremo. 

*  Essendo  triennale  la  convocazione  e  apertura  d'ogni  parlamento, 
pria  di  chiudersi  solevano  designarsi  dodici  membri  de'  più  qualifi- 
cati, cioè  quattro  d'ogni  braccio,  per  vegliare  l'adempimento  de  fatti 
decreti,  e  per  occorrere  ai  bisogni  urgenti  dello  Stato.  Questi  eletti 
chiamavansi  «  Deputati  del  regno  »  che  costituivano  quasi  un  Comi- 
tato o  sinodo  permanente,  con  facoltà  di  promulgare  suoi  ordini  in 
affari  governativi  ed  amministrativi.  Una  raccolta  di  essi  uscì  con  tal 
titolo: 

Ordinazioni  e  regolamenti  della  Deputazione  del  regno  di  Sicilia, 
raccolti  e  pubblicati  per  ordine  di  S.  M.  Ferdinando  HI.  Pai.  1782 
ibi.  *  La  serie  di  essi  muove  dal  1571,  quando  cioè  tale  Deputazione 
venne  riorganizzata.  Evvi  in  fondo  la  tavola  cronologica  de  Deputati 
triennali,  eletti  da'  tre  bracci  parlamentari,  dal  1499  fino   al  1778. 

Somigliante  catalogo  ne  presenta  Frane.  Emanuele,  march,  di  Yil- 
labianca,  nel  lib.  HI  della  parte  1  di  sua  Sicilia  nobile,  e  nel  toro.  VI 
de'  suoi  Opuscoli  mss.  si  trova  continuato  sino  all'anno  1798  (Qq 
E  82  n.  9). 

Vinc.  Castelli,  principe  di  Torremuzza,  nel  voi.  II  de  suoi  «Fa- 
sti di  Sicilia  »  descrive  ancora  i  nostri  parlamenti  così  antichi  come 
moderni,  ed  enumera  i  principi  feudatari,  i  duchi,  i  marchesi,  i  con- 
ti, i  baroni,  che  godevano  la  paria  del  regno,  e  quindi  formavano  il 
così  detto  Braccio  militare  o  baronale,  come  i  maestrali  e  i  deputati 
delle  città  il  demaniale,  i  vescovi  e  gli  abbati  mitrati  Y  ecclesiastico. 

*  La  rivoluzione  del  1820  avendo  raunato  un  parlamento  a  Na- 
poli, pretese  questo  di  annullare  una  concessione  stipolata  tra  '1  ge- 
nerale Florestano  Pepe,  comandante  1'  esercito  napolitano,  e  '1  princi- 
pe di  Paterno,  rappresentante  la  nazione  siciliana.  Per  tal  atto  far 
mandate  alla  luce  le  seguenti: 

Considerazioni  sul  decreto  del  parlamento  di  Napoli  che  dichiarò 
nulla  la  convention  di  Palermo  de'  11  ottobre.  Ivi  1821  in-4\  ♦Au- 
tore ne  fu  Nic.  Palmeri,  che  mise  fuori  pur  altri  scritti  su  tal  ma- 
teria, che  tosto  diremo. 

Poche  osservazioni  sulla  Minerva  napoletana  per  T  indipendenza  della 
Sicilia.  Pai.  1821  in-4°.  *  Opera  del  bar.  Mauro  Tunisi  da  Castel- 
buono. 

Problema  di  politica  sulla  indipendenza  delia  Sicilia.  Pai.  1821  in-i°. 
*  Dettalo  del  cav.  Lion.   Vigo  da  Aci-Reale. 


ART.    I.    DIRITTO    PUBBLICO  —  §  II.    PARLAMENTI  149 

*  Sopravvenuta,  noi  1848,  V  ultima  rivoluzione  che  scompigliò  la 
Sicilia,  l'antico  suo  Parlamento  si  riaperse  al  25  marzo.  Esso  però 
volendo  acconciarsi  a'  bisogni  ed  alle  esigenze  del  tempo,  la  prima 
cosa,  riformava  lo  Statuto  del  1812,  e  poi  di  mano  in  mano  promulgava 
altri  ed  altri  decreti;  uno  de'  quali  (di  sempre  acerba  memoria)  ema- 
nato a'  13  aprile,  dichiarava  caduta  la  dinastia  borbonica.  Per  tali 
procellose  vertenze  vennero  in  luce  gli  scritti  che  solo  rammentere- 
mo per  debito  di  bibliografo,  senza  per  questo  voler  parteggiare  con 
chicchesia. 

S    III.    COSTITOIONI 

Accenniamo  le  edizioni  che  furon  fatte  tra  noi,  così  di  quella  Co- 
stituzione che  promulgata  dal  parlamento  del  1812,  insieme  con  esso 
rimase  in  pendente;  come  di  qualche  altra  straniera,  su  cui  fu  mo- 
dellata la  nostra,  e  di  cui  furon  quivi  replicate  le  edizioni-,  ed  in  ulti- 
mo quella  che  al  1848  fu  riformata,  con  giunta  d'  altri  suoi  statuti 
e  trattati  analoghi. 

Costituzione  del  regno  di  Sicilia  ,  proposta  dal  generale  straordi- 
nario parlamento  del  1812,  sanzionata  con  due  reali  diplomi  de'  9 
febbraro  e  25  maggio  1815.  Palermo  in-12°.  *  Stanno  in  fronte  le  Basi 
di  essa:  questa  poi  è  compresa  in  tre  titoli  sul  triplice  Potere,  le- 
gislativo, esecutivo,  giudiziario.  In  fine,  la  partizione  dell"  Isola  in  25 
distretti,  la  nota  de1  Pari  spirituali  e  temperali,  e  la  mappa  de' rap- 
presentanti de'  Comuni. 

—  Altra  edizione  in  voi.  H.  Pai.  1S15  in-ic.  *  Precede  un  discorso 
sulla  nuova  Costituzione,  coi  diplomi  su  la  convocazione  del  parla- 
mento, la  sanzione  de'  suoi  decreti,  ed  un  compendio  della  costitu- 
zione britannica. 

Costituzione  della  Gran  Brettagna,  Pai.  1812  in-4°.  *  Fu  questa 
presa  a  modello  della  nostra  ,  che  venne  così  riformata  sotto  la  in- 
fluenza di  quella  nazione. 

Compendio  dHla  Costituzione  d'Inghilterra  e  dell'origine  di  sue 
lrggi,  cavata  dalle  opere  politiche  di  Blackstone,  con  aggiunte  e  note 
deli*  avv.   Gius.  Emm.  Ortolani,  Pai.  1812  in-S°. 

Raccolta,  de'  bills  e  decreti  dei  parlamenti  di  Sicilia  negli  anni  1815- 
14-15,  per  servire  di  continuazione  alla  Costituzione  politica  di  que- 
sto regno  formata  nel  1812.  Pai.  1815  in-4°. 

Costituzione  politica  della  Monarchia  spagnuola,  promulgata  in  Ca- 
dice 1812.  Messina  1813  in-8°.  *  Come  la  nostra  costituzione  di  det- 
t'anno  fu  modellata  sull'  anglicana,  così  quella  che  si  stabilì  nel  1820, 
tolse  per  tipo  quella  di  Spagna,  che  non  riconosceva  se  non  una  sola 
Camera  legislatrice:  e  questa  pur  venne  ristampata  a  Roma  1811,  e 
a  Palermo  1820  in-ì2°. 


450         CLASSE    XI.    DIRITTO    ANTICO  —  SEX.  1.    LIÌG1SLAI10NE 

Progetto  di  modificazione  alla  costituzione  di  Spagna,  con  un'  Ap- 
pendice sulla  Sicilia.  Nap.  1820  in-4\ 

Costituzione  politica  del  regno  delle  due  Sicilie  de  23  gennaro  182 1. 
Napoli  in-89.  *  Fu  poi  questa  abolita  V  anno  medesimo,  insieme  col 
parlamento  di  Napoli. 

Costituzione  di  Sicilia  del  4812,  ossia  Riforme  fondamentali  por- 
tate dal  parlamento  generale  del  1812  all' antichissima  Costituzione 
siciliana,  con  una  Raccolta  di  documenti,  sanzioni  ,  diplomi  e  regie 
allocuzioni.  Nap.  4848  in-18*. 

•  Scoppiata  nel  gennaro  del  4848  V  ultima  rivoluzione,  e  convocato 
il  parlamento  a'  25  del  marzo  seguente,  venner  fuora  gli  scritti  che 
solo  riportiamo  per  notizia  bibliografica. 

Gli  atti,  le  sessioni,  le  parlate,  i  decreti  delle  due  Camere  veni- 
vano dì  per  di  trascritti  ne'  diversi  giornali  di  queir  anno,  e  singo- 
larmente neir Indipendenza  e  Lega,  nel  Cittadino,  e  in  tali  altri,  dei 
quali  daremo  la  lista  nell'ultima  classe  di  questa  bibliografia.  Ma 
oltre  a  ciò  differenti  raccolte  e  distinte  edizioni  fur  fatte,  così  degli 
atti,  come  degli  statuti.  Tali  son  le  seguenti  giusta  la  successione 
de*  tempi: 

Raccolta  delle  proteste,  avvisi  ed  opuscoli  clandestinamente  pub- 
licati  avanti  la  rivoluzione  siciliana  per  cura  dell'  editore  Franco  Ca- 
rini. Pai.  4848  in-8*. 

Raccolta  di  varie  scritture  pubblicate  d-al  Comitato  generale  e  dai 
più  ardenti  cittadini  in  occasione  della  rivolta  succeduta  in  Palermo, 
per  cura  dello  stesso  editore.  Ivi  4848  in-8\ 

Atti  autentici  del  general  parlamento  di  Sicilia  nel  4848,  tom.  V 
in-4r.  *  Vi  si  contengono  i  pezzi  ufficiali  che  precedemmo ,  accom- 
pagnarono, seguirono  la  sua  convocazione,  le  sue  sedute,  le  sue  di- 
scussioni, i  suoi  decreti. 

Statuto  costituzionale  di  Sicilia  sancito  dal  general  parlamento  del 
4818.  Palermo  in-8*.  *  Fu  stampato  e  in  disparte  e  insieme  agli  atti 
del  medesimo  parlamento. 

Collezione  di  leggi  escreti  del  general  parlamento  del  1848.  Pai. 
in-8«. 

Collezione  di  atti  e  sessioni  del  general  parlamento  di  Sicilia,  colle 
leggi  e  decreti  sanciti  dalle  Camere  legislative:  nuova  edizione  par- 
tito ra  bimestri.  Pai.  4848  in-8«. 

Raccolta  di  regolamenti,  avvisi  ed  altri  atti  del  cessato  comitato 
generale,  del  comitato  di  guerra,  e  del  comando  generale  siili'  ordi- 
namento della  guardia  nazionale.  Pai.  4818  in-S\ 


ART.  I.  DIRITTO   PUBBLICO  —  §  III.  COSTITUZIÓNI  iòi 

Statuto  militare  penale,  richiamato  in  vigore  dal  comitato  generale, 
e  poi  confermato  dal  parlamento.  Ivi  1848  in-8°. 

Legge  sul  dritto  municipale,  sancita  dal  parlamento,  con  note  ed 
osservazioni.  Ivi  1848  in-$°. 

Le«gi  sulla  istituzione  de'  capitani  <T  armi,  della  guardia  munici- 
pale,*^ sulla  sicurezza  pubblica,  con  osservazioni  di  Luigi  Tirrito. 

Pai.'  4848  in-12°. 

Statuto  della  guardia  nazionale,  sancito  dal  general  parlamento.  Pai. 
4849  in-8°. 

Atti  autentici  del  potere  esecutivo,  ossia  del  Govèrno  di  Sicilia.  Ivi 

4849  in-4°. 

Raccolta  degli  atti  e  scritti  pubblici,  e  Cronaca  de'  principali  fatti 
avvenuti  in  Palermo  dopo  la  pubblicazione  dell'  Atto  di  Gaeta  o  ul- 
timatum del  £8  ftbbraro  al  22  maggio  1849,  ivi  in-12°- 

Raccolta  degli  atti  e  decreti  del  governo  dal  H  di  maggio  in  poi; 
Pai.  1849  in-8\ 

§    IY.    SCRITTORI 

A»li  atti  legislativi  della  pubblica  autorità  annettiamo  alquante  scrit- 
ture3 di  pubblicisti  che  di  quella  stagione  si  ebbero  non  piccola  in- 
fluenza nella  somma  degli  affari.  Gli  rassegniamo  collo  stess'  ordine 
de'  tempi,  che  seguito  abbiamo  nella  enumerazione  e  de'  parlamenti 
e  de'  loro  statuti. 

Giamb.  Nicolosi,  Catechismo  morale  è  politico  secondo  la  costitu- 
zione di  Sicilia  nel  1812,  ad  uso  delle  scuole.  Pai.  1814  in-8\ 

Cav.  Ant.  Inguaggiato,  Considerazioni  filosofiche  e  politiche  sullo 
Stato  civile,  con  un  prospetto  di  alcune  Costituzioni  dell'  Europa  mo- 
derna, ed  un'analisi  di  quella  di  Sicilia.  Pai.  1814  in-4è. 

Frane.  Romeo ,  Lo  specchio  del  disinganno  presentato  a  S.  M. 
Siciliana  ,  alla  Gran  Brettagna ,  ed  ai  Sovrani  alleati.  Londra  1820 
in-8\  *  Narra  gli  avvenimenti  politici  dal  1800  in  poi,  o-  schiarisce 
la  Costituzione  del  1812. 

Cav.  Gio.  Aceto,  Della  Sicilia  e  dei  suoi  rapporti  coli'  Inghilterra 
nell'epoca  della  Costituzione  del  1812.  Parigi  1826,  e  Londra  1827 
in-S».  *  Quest'  opera  fu  primamente  pubblicata  in  francese  dall'  au- 
tore, che  dopo  la  sommossa  del  1820,  rifugiatosi  in  Francia,  v'  in- 


152  CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO —  SEZ.  I.    LEGISLAZIONE 

seri  i  discorsi  detti  he),  parlamento  di  Londra  da  lord  Bentinck  ia 
difesa,  e  da  Castelreach  e  Mackintosh  in  contra  della  nostra  costitu- 
zione. • 

—  La  slessa  tradotta  in  italiano  da  Vinc.  Caruso.  Pai.  1848  in-8». 

j\7c.  Palmeti,  Saggio  storico-politico  della  Costituzione  di  Sicilia 
infiflo  al  181(5,  con  un'appendice  sulla  rivoluzione  del  1820:  opera,  po- 
si urna.  Losanna  1847  in-8°. 

—  Nuova  edizione  corredata  d'  una  introduzione  e  di  annotazioni 
di  anonimo.  Pai.  1848  in-8*.  *  Quest'anonimo  è  Mich.  Amari,  che 
ci  premette  ragguagli  e  dell'  autore  e  dell'  opera  e  della  costituzio- 
ne medesima. 

—  Altra  edizione  con  aggiunte  e  documenti  per  cura  di  Gius.  Mira. 
Pai.  1848  in-S*. 

Simone  Corteo,  Progetto  pei4  un*  adeguata  Costituzione  siciliana. 
Pai.  1848  in-8». 

Diego  Orlando,  Commentario  istorico  della  Costituzione  siciliana 
del  1848.  Pai.  in-8°. 

Gius.  Ni  Pipìtone,  Alcune  idee  sulla  Costituzione  di  Sicilia  del  1812, 
su  talune  modificazioni  a  farvisi,  ecc.  Pai.  184S  in-12. 

Giusi  Bandiera,  Sulle  vicende  della  Costituzione  e  dell'  indipenden- 
za di  Sicilia,  dalla  venuta  de'  Normanni  fino  al  1820.  Pai.  1848  in-8#. 

Gius.  Crescenti,  Osservazioni  di  dritto  pubblico  stili'  Atto  del  na- 
zional  parlamento  del  13  aprile.  Ivi  1848  in-8». 

Giamb.  de  Caro,  Diritto  che  ha  il  popolo  di  concedere  al  suo  rap- 
presentante in  parlamento  la  facoltà  di  nominare  un  sostituto,  e  quello 
di  ogni  elettore  di  poter  essere  procuratore  d'  un  pari.  Ivi  1848 
ìn-8-. 

Luigi  Tirrito,  Osservazioni  sulla  paria  temporale  ed  ecclesiastica 
del  regno  di  Sicilia.  Pai.  1848  in-8°. 

Osservazioni  e  note  sulla  legge  de'  municipi.  Ivi  1848  in-8#. 

—  Osservazioni  critiche  sulla  légge  della  istituzione  de'  capitani 
d'armi,  della  guardia  municipale,  e  della  sicurezza  pubblica.  Ivi  1848 
In -8*'.  *  Quest'  opera  fu  accennata  di  sopra. 


L 

naie 
in-8*. 


.'equilibrio  de'  poteri:  Memoria  inserita  nella  nuova  serie  del  Gior- 
i  di  scienze,  lettere  ed  arti    per  la    Sicilia  ,  num.  2.  Pai.  1848 


ART.    I.    D1BITT0   PUBBLICO  —  §    IV.    SCRITTORI  155 

Progetto  di  base  alla  nuova  legge  di  pubblica  istruzione  ed  edu- 
cazione per  la  Sicilia  ,  presentato  da'  professori  della  Università  di 
Palermo  alle  camere  legislative.  Pai.  1848  in-4°.  *  Altri  progetti  pur 
vennero  presentati  dalle  università  di  Catania  e  di  Messina,  e  dal  mi- 
nistro di  pubblica  istruzione,  che  poi  tutti  sfumarono. 

*  In  questo  intervallo  vennero  fra  noi  a  luce  alquanti  trattati  ana- 
loghi di  pubblicisti  stranieri.  Tali  sono: 

Beniamino  Constant,  Corso  di  dritto  costituzionale.  Pai.  4848  in-8°. 

Sismondo  de  Sismonde,  Teoria  delle  costituzioni  de'  popoli  liberi. 
Ivi   1848  in-8% 

Geremia  Bentham,  Tattica  delle  assemblee  legislative.  Ivi  18  i8 
in-8». 

Adolfo  Thiers,  Sul  comunismo,  trad.  da  Gazi,  di  Pasquali.  Pah 
1849  in-12*. 

ARTICOLO    II.    DIRITTO   PRIVATO 

Mandate  innanzi  le  nozioni,  le  opere,  gli  statuti  spettanti  al  pub- 
blico diritto  sicolo,  entriamo  a  veder  di  quelle  che  al  privato  e  cit- 
tadinesco pertengono.  Nel  che  deggio  avvertire  che  V  antica  nostra  le- 
gislatura non  appresenta  quelle  distinzioni  di  codici,  onde  la  moderna 
si  abbella.  Altro  è  in  oggi  il  codice  delle  leggi  civili,  altro  delle  pe- 
nali, altro  della  procedura,  altro  del  commercio.  Allora  tutte  materie 
comprendevansi  nello  stesso  volume,  alla  guisa  che  pur  veggiamo  i 
codici  e  le  pandette  teodosiane  e  giustinianee. 

La  distinzione  presso  noi  non  riguarda  le  leggi,  ma  i  legislatori  : 
conciossiachè  le  Costituzioni  abbraccian  quelle  de'  Re  Normanni  e  Sve- 
vi;  i  Capitoli  quelle  degli  Aragonesi  e  lor  successori-,  le  Sanzioni  con- 
tengon  lettere  de'  Principi  assenti*,  le  Prammatiche  han  prescrizioni 
de'  Viceré;  e  così  andate  via  dicendo  delie  altre  Ordinazioni. 

Imprendiamo  noi  dunque  la  rassegna  di  codesti  codici  succedanei; 
la  cui  conoscenza,  se  poco,  per  vero  dire,  potrà  giovare  oggimai  alla 
pratica  (essendo  già  stati  aboliti  appresso  la  promulgazione  de'  nuo- 
vi), ben  potrà  giovare  alla  scienza  in  uno  e  alla  storia  del  nostro 
diritto. 

Adunque  alle  leggi  universali  del  regno  annetteremo  sì  le  partico- 
lari emanate  a  tempi  diversi,  e  sì  le  municipali  proprie  dei  differenti 
Comuni. 

§    I.    COSTITUZIONI    DEL    REGNO 

Constitutiones  Regum  Siciliae,  libri  III.  «.  Eccoti  la  prima  pietra 
fondamentale  del  grand*  edificio  legislativo, 

21 


151         CLASSE  XI.    SJlMTTO   ANTICO—  BFZ.    1-  LEGISLAZIONE 

*  Quest'  è  il  primo  codice  delia  monarchia  siciliana;  compilalo,  per 
ordino  di  Federico  II  imo.  e  I  re  di  Sicilia,  dal  suo  cancelliere  Pier 
delie    Vigne*  Esso  comprendo  le  leggi  normanno  e  le  svovo. 

*  Primiera  edizione  l'è  quella  di  Napoli  1172  fol.,  coi  comentari 
di  Andrea  oV  Jscmia:  cui  tenne  dietro  quella  del  1475,  male  creduta 
da  altri  la  prima. 

*  Lo  stessa  Federico  ordinò  la  versione  di  questo  codice  in  greco 
idioma  per  l'intelligenza  di  quei  popoli  che  tuttavia  grecamente  tra 
noi  favellavano.  Di  tal  versione  un  esemplare  se  ite  serbava  nella  R. 
Biblioteca  di  Parigi  (al  num.  3370),  ricordato  da  Montfaucon  nella 
sua  «  Paleografia  greca  »  e  dal  marchese  Vargas  nel  suo  «  Esame 
delle  Carte  normanne  ». 

*  Assai  ristampe  seguirono,  in  diversi  luoghi,  di  queste  Costituzio- 
ni; delle  quali  fa  rassegna  Carlo  Pecchia  nella  «  Storia  dell'origine 
e  dello  slato  aulico  e  moderno  della  Gran  C<  rte  della  Vicaria  di  Na- 
poli »  t.  1,  lii).  Il,  cap.  7>2. 

Le  più  nominate  son  quelle  deiranno  1515,  co'  cementi  di  Mat- 
teo degli  Afflitti;  del  1Ò22,  con  quelli  dell*  Isernia\  1555,  e  io,  e  51, 
e  52,  colie  glosse  di  vari. 

Più  corrette  poi  sono  quelle  procurate  da  Gabr*  Sarraina,  con  sue 
chiose,  a  Lione  1568;  da  Gian  Ant.  Sazio,  coi  coni  Miti  deWAfftittOi 
da  se  annotati,  a  Vinegia  1580",  e  da  Fed,  Lindenbrogw,  che  le  ri- 
produsse nel  sno  «  Cedex  legnm  antiquarum  »  Francofurti  1(315  fol. 
con  le  varianti  ed  un  glossario. 

—  Constitutionum  Regni  Siciliarum  libri  Ili  cum  commentariis  ve- 
terum  iuriscoosultorum,  t.  II.  Neap.  1775  fol.  *  Curò  quest'  edizione 
D&m.  Anfeno  Vario,  clic  a'  suoi  volle  aggiungere  i  cementi  e  le  glosse 
dei  seguenti  giuristi: 

Marinus  deCaramanico,  Andreas  de  I sernia,  Neopodanus  Sebastiani!*, 
Nicolaus  de  Neapoli,  Bartholomaeus  de  Capua,  Lucas  de  Penna,  Ma*- 
taeus  de  Afilicto,  Nicolaus  Superantius,  Petrus  de  Monteforte,  Caesar 
de  Porinis,  Ioannes  Grillus,  Nicolaus  Ruffus,  NicolausCaposcrofa,  loan- 
nes  Crispanus,  Argentinus  Pansalius,  Pamphilus  Mollus.  Diomedes  Ma 
riconda,  Sergius  Domini  Ursonis,  Blasius  de  Murcone,  lacobus  Ruffus, 
Petrus  Piccolns,  Petrus  de  Arcamene.  Lai  1  us  de  Thuscia  ,  lacobus 
Ànellus  de  Bottis,  Ioannes  Angelus  Pisanellus,  Fabius  lordanus,  Bar- 
tholomaeus Martialis,  Marcus  Anlonius  Pulverinus. 

*  Questa  edizione  per  altro  è  stala  censurata  come  scorretta  da 
£f  intendenti,  e  singolarmente  dal  lodato  Pecchia*,  il  quale,  dopo  una 
lunga  analisi  di  queste  Costituzioni,  soggiugne  un' appendice  di  «  Emen- 
dazioni d'innumerevoli  mende  incorse  nel  testo». 

—  Constitutiones  Regam  regni  utriusque  Siciliae.  Neap.  1780  fol. 
*  Quest'eia  pili  castigala  ed  elegante  impressione,  curata  da  Gact. 
Coreani,  direttore  della  11.  Stamperia,  e  dedicata  al  re  Ferdinando  IV. 
Oltre  la  correzione  del  testo  latino,  avvi  di  riscontro  la  versione  gre- 
ca, ora  stampata  la  prima  volta;  ed  in  fondo  le  così  dette  Assise  dei 
nostri  monarchi,  il  Registro  dette  lettere  di  Federico  imp.  e  le  Va- 
rianti lezioni,  così  latine,  coiwc  greche. 


ART.    II.    DIRITTO    PRIVATO  1')) 


V>    li.    CAPITOLI   l)t.>    RKUNO 


Capitala  regni  Siciliae.  «  Eccoti  altro  corpo  di  leggi  nostrane. 

*  Quest'  è  il  secondo  codice  del  nostro  reame-,  e  come  nel  primo 
avvi  le  leggi  de'  Principi  normanni  e  svevi,  così  quest'  altro  contiene 
quelle  de'  succeduti  alla  corona  principi  aragonesi,  castigliani,  austria- 
ci, e  seguenti. 

*  La  primaria  edizione  fu  eseguita  a  Messina  1497  (e  non  già 
1485,  come  altri  scrisse  )',  per  cura  di  Gian  Pietro  Appaio,  per  or- 
dine del  viceré  Gio.  Laniiza.  Egli  dunque  raccolse  le  sparse  leggi  e 
rescritti,  le  divise  in  altrettanti  Capitoli,  donde  lor  venne  tale  inti- 
tolazione -,  benché  altri  tiene  che  così  s'  addimandino  da'  Capitoli  o 
sia  congressi,  ove  formarons'r,  e  classatoli  per  ordine,  non  di  mate- 
rie, ma  di  tempi,  prefissse  a  ciascuna  serie  de'  Proemii  che  dan  no- 
tizie de'  principi  legislatori}  di  cui  il  primo  in  qu  sia  edizione  pri- 
miera è  Iacopo  I,  nel  1286,  e  L'ultimo  Ferdinando  li,  assunto  al  tro- 
no di  Sicilia  nel  1479. 

—  Capitala  ordinata  ab  Alphonso  Caribdi.  Messanne  15-26  Ibi.*  Con- 
tiene le  leggi  da  Iacopo  I  d'Aragona  tino  a  Carlo  V  imp.,  con  che 
continua  V  antecedente  raccolta. 

—  Capitula  recognita  et  in  unum  redacta.  Venetiis  1573  fol.  *  Que- 
sta ristampa,  impresa  per  volere  del  viceré  Carlo  d'  Aragona  duca 
di  Terranova,  è  dovuta  allo  zelo  del  celebre  Raimondo  R&mondelta 
di  Sammartino.  Agli  antichi  Proemii  deli'  Appaio  vi  son  sopperiti  al- 
tri più  eleganti  ed  esatti  di   Gian  Pietro  Finamore. 

—  Capitulorum  regni  voli.  VI.  Pan.  1605-27  fol.  *  Editore  ne  Cu 
Mario  Muta  che  volle  annettere  al  testo  lunghissimi  contentar! ,  né 
per  altro  condusse  a  fine  il  lavoro;  giacché  l'ultimo  turno  chiosa  i 
Capitoli  di  re  Giovanni,  assunto  nel  1458,  cui  tre  altri  dovean  se- 
guire a  compimento  dell'  opera. 

—  Codicis  legum  sicularum  libri  IV.  Mess.  1630  lui.  *  In  questi 
libri  non  v'ha  se  non  i  Capitoli  di  quattro  re  aragonesi,  con  copioso 
glosse  dell'  editare  Mario  Catelli, 

—  Capitula  quae  ad  hodiernum  diem  leda  sunt,  cura  Deputatorum 
regni,  voli.  li.  Pan.  1711  fol.  *  Quest' è  la  più  ricca  e  castigata  ri- 
stampa, carata  dal  celebre  Frane.  Testa,  il  qual  vi  premise  due  dotte 
Dissertationi,  sopra  i  Progressi  del  nostro  diritto,  e  su'  Magistrati 
sicoii.  1  Proemii  allo  leggi  di  ciascun  principe  son  quelli  del  Fina- 
more: egli  poi  vi  aggingne  quelle  de'  re  successori  Uno  a  Carlo  111, 
e  correda  ogni  capitolo  di  critiche  annotazioni,  e  di  un  copioso  ra- 
gionato indice  in  line. 


Sì    III.    SANZIONI    SICOLE 


Siculae  Sanctiones,  mine  primum  typis  excusae,    ani  extra  coi 
pus  iuris  municipalis  vagantes,  voi.  VII.  Dan.  175t)-58. 


156       CLASSE   XI.    DIIÌ1TT0    ANTICO  — SEI.    I.    LEGISLAZIONE 

*  Questo  possiam  chiamare  il  terzo  compilamento  di  nostre  leggi 
che  vanno  sotto  la  intitolazione  di  Lettere  regiex  perocché  compren- 
de le  ordinazioni  de'  nostri  re,  non  contenute  ne'  sopraddetti  Capito- 
li, da  cui  per  altro  distinguonsi  pel  rito  della  promulgazione:  poi- 
ché i  Capitoli  sono  rescritti  dei  principi  a  petizione  de' parlamenti , 
dovecbè  !e  Lettere  regie  portano  degli  ordinamenti  inviati  da'  prin- 
cipi assenti  alla  nazione. 

*  Egli  è  però  da  avvertire  che  tal  distinzione  non  sempre  si  os- 
serva: che  spesso  si  trovan  commiste  le  sanzioni  co' capitoli,  e  i  ca- 
pitoli colle  prammatiche. 

*  Questa  voluminosa  compilazione  ,  intrapresa  per  ordino  del  vi- 
ceré Eustachio  duca  de  la  Viefuille,  fu  digesta  da  Nicola  Cavasi  , 
che  vi  premise  ad  ogni  titolo  gii  argomenti,  e  corredi  Ila  p- 
porluni.  11  vcl.  VI  non  è  che  Supplementi  a'  primi  V.  11  VII,  chrè 
un  Sommario  di  tutte  le  Sanzioni,  fu  adornato  per  Agostino  Tctunw, 
nipote  deli'  autore. 

Synopsis  sicularum  sancticnum.  *  Questo  compendio  fatto  da  linff, 
del  Bono  nel  175°,  serbasi  ms.  nella  libreria  comunale,  insieme  col 
Riassunto  delle  medesime,  raccolte  già  dal  Gervasi  (Qq  F  oì.) 

§    IV.    SANZIONI  PRAMMATICHE 

Pragmaticae  Sanctiones  Regni  Siciliae,  voli.  11.  Venetiis  457-i  fol. 

*  Quest' é  il  quarto  codice,  contenente  le  prescrizioni  de  Viceré, 
emanate  per  parere  del  sacro  Consiglio.  Questa  prima  loro  impres- 
sione è  dovuta  a  que'  medesimi  che  aveano  Tanno  innanzi  nella  stessa 
Venezia  pubblicati  i  Capitoli. 

*  Anco  Alf.  Cariddi  avea  preparata  una  pubblicazione  delle  Pram- 
matiche, come  fatto  avea  de  Capitoli,  secondochè  ne  avvisa  il  Reina 
nella  parte  li  delle  Notizie  di  Messina  :  ma  essa  non  venne  in  luce. 

Costituzioni  prammaticali  del  viceré  Marco  Ant.  Colonna.  Pai. 
fol.  *  Fur  queste  raccolte  per  Ant.  Xibecca,  ed  impresse  separala 
mente  dalle  aure-,  e  però  non  si  trovano  nelle  seguenti  edizioni.  I  na 
pa   ne  fu  eseguita  nel   1796  in  fol. 
Constitutiones  Ducis  Sermonetae.  Pan.  1666  in  fol.  *  Furon  raccolte 
ed  ordinate  dal  dr.  Frane  Magretti\  e  poi  da  Carlo  Caruso  i:i  t.  II. 
Ivi  1679  in  fol. 

Constitutiones  Comitis  Castrensis.  Cat.  1667  in-4\  *  Queste  altre 
prammatiche  del  viceré  conte  di  Casino,  fur  parimente  in  disparte 
impresse  dal  can.  Giani!;,  de  Grossis  catanese. 

Regni  Siciliae»  Pragmaticarum   Sanctionum  in  duas    partes  divisa- 
rum  tomus  1.  Pan.  1622  fol.  *  Editore  ne  fu  quel  Mario  M 
dicevamo  aver  pubblicati  e  comentati  i  Capitoli*,  ed  anco  alle  Pram- 
matiche aggiugne  de'  comentarl:  ma  questa  edizione  rimase  incom- 
piuta. 

Pragmaticarum  Regni  Siciliae  novissima  ci  Ih  elio ,  tom.  IH.  Pan. 
1656-57-57  fol.  *  Quest'altra,  per  mandato  del  Viceré  duca  u  Alcalà, 


ART.  II.  DIRITTO  PRIVATO  —  §  IV.   PRAGMATICHE  157 

fu  riordinata  da   Cataldo  Fimìa,  giudice  della  gran  Corte,  Ja  Rccco 
Polenzano,  maestro  razionale,  e  da  Pietro  Ami-co-,  avvocato  fiscale. 

*  Un  volume  III  diviso  in  due  parti  (u  poi  raccozzato  da  Gius. 
Cesino,  il  quale  non  solo  v'  inserì  parecchie  prammatiche  antiche  per 
altri  onunesse,  ma  vi  aggiunse  le  posteriori  all'  edizioni  antecedenti. 
Pai.  4700-1707  fol. 

*  Un  Volume  IV  fu  poscia  soggiunto  per  Agost.  letamo,  il  qua>o 
intralascio  le  già  viete  e  gite  in  disuso,  ed  in  ìor  vece  sostituì  le 
recenti  ch'erano  in  vigore.  Pai.   1775  fol. 

*  Un  volume  V  finalmente  fu  di  volga  to  da  Sav.  bicastro  e  Ficic- 
chia,  contenente  le  ultime  prammatiche  dal  1773  uno  all'anno  del- 
l' edizione,  che  fu  il  4800. 

—  Pragtnaticae  Sanctiones  regni  Siciliae,  quas  mssu  Ferdmandi  111 
Borbonii  mine  prinium  ad  fi  lem  authenticorum  exemplarium,  in  re- 
si is  tabulariis  existentium,  recensuit  Frane  Pcndiis  da  Piasi,  t.  II. 
Pan.  1791-93  fol. 

*  Questa  esser  dovea  la  meglio  disposta  ed  ordinata  edizione  delle 
Prammatiche,  come  quella  che  non  pure  riportava  le  tante  da  altri 
ommesse,  ma  le  sceverava  dalie  tante  che  tali  non  sono.  Siegue  il  ds 
Blasi  l'ordine  cronico:  ma  di  questi  dv^  tomi  il  primo  sol  contiene 
le  emanate  dal  1339  ai  1538}  il  secondo  dal  1539  al  1571;.  Parec- 
chi indici  in  fondo  n'agevolano  lo  studio.  La  grand' opera  rimase  in- 
terrotta per  le  sopravvenute  sciagure  del  compilatore ,  fratello  ger- 
mano de  due  cassinesi  Salvatore  e  Gio.  Ev.  di  Blasi. 

*  11  re  Vittorio  Amedeo  nel  4734  ordinò  una  ristretta  compilazio- 
ne delle  Prammatiche  e  leggi  municipali  del  regno,  li  1  volume  fu 
compendiato  da  Giacomo  Longo  ;  il  il  da  Frane.  Quingles:  trovansi 
mss.  nella  libreria  del  Comune  (Qq  D  76,  E  07  u.  47,  li  49  07). 

*  Chiudiamo  la  serie  de'  nostri  codici  con  uno  che  dovea  tutti  com- 
prenderli: 

Cedex  siculus,  ubi  Censtitutiones,  Capitula,  Pragmaticae,  ahacque 
leges  ordine  titulorum  continentur ,  additis  quamplurimis  histoncis 
legalìbusque  dissertationibus  ad  materias  illustrandas ,  studio  et  la- 
bore Bum.  Tìl.   Giarrizzo,  t.  I.  Pan.   1779  fol.  _ 

*  Di  lai  vasta  compilazione,  che  rifondeva  in  un  corpo  e  riordi- 
nava sotto  unica  serie  di  titoli  le  leggi  de  nostri  codici  summento- 
vati,  non  uscì  altro  che  il  primo  volume,  che  contiene  soltanto  una 
parte  del  1  libro,  ripartita  in  Vili  titoli,  con  in  fondo  IV  disserta- 
zioni «  De  rebus  sacris  ».  ., 

*  L'opera  veniva  divisa  in  tre  parti:  la  1,  in  XIII  libri,  sponea  il 
diritto  pubblico:  la  11,  in  IV  libri,  il  diritto  privato:  l'ultima,  in  un 
solo,  il  diritto  feudale.  Ogni  titolo  comprender  dovea  e  Costituzioni 
e  Capitoli  e  Prammatiche  e  Carte  reali  a  quello  spettanti:  e  tutta 
l'opera  dovea  costare  di  X  volumi.  «  Mors  omnia  solvi!  ». 


lt>K        CL.USfi    XI.   Dittino   AMICO  —  SEZ.   I.    LEGISLAZIONE 
§   Y.    PANDETTE   0   T  A  BIFFE 

Sotto  tal  nome  non  corre  già  un  qualche  Digesto,  coin*  è  (nullo  del 
diritto  romano,  ma  solo  una  tassazione  d'  uffici  u  di  onorari  corri- 
spondenti ad  ogni  atto  giudiziale. 

Pandectae  circa  solutionem  inrium  officiali um  regni  Sieiliae.  *  Que- 
st'  è  una  tariffa  de'  dritti  competenti  a'  giudici ,  ai  cancellieri,  agli 
avvocati,  ed  agli  altri  minori  (iniziali.  Promulgata  fin  da'  tempi  del 
viceré  Ettore  Pigliateli*!,  conte  di  Monteleono,  sotlo  1'  imp.  Curio  V, 
fu  a  tempi  diversi  dove  modificata,  dove  riformala,  ed  inseriia  trai 
Capitoli  del  Regno  nelle  posteriori  edizioni.  Compilatori  ne  furono 
Andrea  Alitata,  Vinc.  Platamone.   Gir.  de  Caprona  e  Aid,  Bologna, 

*  Altre  antecedenti  tariffe  si  leggono  tra  i  capitoli  di  re  Alfonso,  ed 
altrove. 

Conslitufciones  ,  ordinationes  et  pandectae  super  offìeiis  et  salaria 
omnium  ofiìcialium  felieis  urbis  Panormi.  Ibi  1558  in-4°. 

—  Aliae  super  salariis  publicorum  Ubellionum  huius  regni.  Ibi 
4588  et  1G60  in-4°. 

Antonii  de  Alexaniro,  catanensis  archiatri,  Constitutiones  et  Ca- 
pitala, nec  non  Iurisdictiones  regii  protomedici tus  officii  Siciliae.  quas 
approbarunt  Nic.  Specialis  et  Guil.  Moncada  proreges,  an.  1429;  re- 
cognitas  et  clucidatas  edidit  Io.  Phil.  Ingrassici,  eiusdem  regni  ar- 
chiater.  Pan.  1564  in-4°. 

—  Cum  pandectis  eiusdem  officii  reformatis,  ac  in  pluribus  reno- 
vatis  atque  clucidatis  a  Paulo  Pizzuto.  Ibi  1057  in-4".  *  Quesli  avea 
pur  pubblicate  le  sue  «  INotulae  protomedicatus.  Ibi  1G47  in-S°. 

Nic  Specialis,  netini  proregis,  Ordinationes  super  iuribus  solven- 
dis  offìeialibus  civitatis  Messanae:  in  Cap.  regni  sub  Alplionso  rege. 
Yen.  1575  fol. 

—  Capituli  e  statuti  ordinati  e  promulgali  supra  la  reformaliòne 
de  li  gabelli  de  la  regia  Secretia  de  la  citale  di  Palermo:  nel  citato 
volume. 

La  forma  di  stendere  le  clausule  cetcrate  de'  contratti,  istromentì 
ed  atti  de'  notari  in  Sicilia  ordinata  dal  viceré  M.  Ant.  Colonna.  Pai. 
1584  in-4°. 

§  vi.  uno  FOBENSI 

Ritus  Magnae  Regiae  Curiae  et  Curiarum  totius  regni  Siciliae. 
*  gnosi*  è  il  codice  della   procedura  anliea,  sancito  primamente 

da  re  Alfonso  il  Magnanimo,  tra'  cui  Capitoli  è  riputalo,  dal  cap.  96 


ART.  II.  DIRITTO  PRIVATO  —  §    VI.    RITO   FORENSE  159 

al  204,  benché  poi  soggiacesse  col  tempo  a  diverse  modificazioni  e 
riforme.  Compilatore  ne  fa  il  celebre  Nicolò  Tedeschi,  cognominato 
l'Abbate  palermitano,  autore  di  tanti  trattati  nell'un  diritto  e  nel- 
1'  altro,  che  ai  luoghi  loro  saremo  per  raccordare. 

Proeessus  iudiciarius  et  praxis  in  omnibus  Siciliae  curiis  ohser- 
vanda.  Yenetiis  1575  in-4*.  È  questa  la  prima  riformazione  portata 
al  rito  predetto  per  ordine  del  viceré  Lupo  Ximenes  de  Urrea,  per 
opera  dell'  insigne  Leonardo  JSartolommeo  signor  di  Trabia  e  proto- 
nota ro  del  regno. 

*  Posteriormente  son  venute  fuori  altre  innovazioni  ed  altre  ripubli- 
enzioni  del  rito,  contenenti  alcune  il  semplice  testo,  ed  altre  corredata 
di  comentarii,  quali  sm  quei  del  Curnia,  del  Corsetti,  del  Caruso, 
del  Barbagallo,  e  daltri  che  saremo  per  nominare  nella  seconda  se- 
zione. 

ART.    UT.    DIRITTO    PARTICOLARE 

Alla  legislazione  civile,  criminale,  amministrativa,  forense,  univer- 
sale di  tutto  il  reame,  degno  è  che  tenga  dietro  la  particolare,  «he 
tale  vuol  dirsi,  o  perchè  riguarda  talune  usanze  municipali,  o  per- 
chè si  limita  a  certe  determinate  materie.  Eccola  distribuita  in  sei 
paragrafi. 

§    I.    CONSUETUDINI   MUNICIPALI 

Conforme  a'  principi  più  ricevuti,  ogni  consuetudine  legittimamente 
introdotta,  costantemente  osservata,  superiormente  approvata,  acqui- 
sta vigore  di  dritto  e  forma  di  legge  per  quella  comunità  che  i' eb- 
be adottala. 

Ogni  città  si  godea  un  tempo  dei  privilegi  (cioè  delle  private  leg- 
gi) che  derogavano  in  parte  alle  leggi  comuni,  e  che  derivati  da  im- 
memorabile consuetudine  costituivano  legittima  prescrizione.  Alcune 
di  queste  vennero  ancor  sancite  dai  principi,  altre  soltanto  autoriz- 
zate dal  tempo. 

Or  di  tali  consuetudini  alcune  fur  mandate  per  le  stampe  alla  pub- 
blica luce,  altre  rimasero  inedite  negli  archivi  dei  rispettivi  comuni. 
Di  talune  più  ragguardevoli  abbiamo  inoltre  dei  cementar!,  che  po- 
scia diremo:  per  al  presente  faremo  sola  menzione  dei  testi. 

Quinternus  continens  gabellas  et  iura  Curiae  felicis  urbis  Panor- 
mi.  *  Doppio  ms.  che    serbasi    nella  libreria    comunale  (Qq  E   28. 

464). 

Consuetudines  felicis  urbis  Panormi.  Ibidem,  1478  ,  in-8\  *  Que- 
st'  è  il  più  antico  saggio  che  abbiamo  dì  sicoìa  tipografìa,  apertavi 
per  Andrea  da  Wormazia,  che  ci  venne  invitato  dal  pretore  e  se- 
nato della  città:  se  ne  conserva  un  esemplare  nella  libreria  del  Col- 
legio massimo.  Curatore  di  questa  primiera  edizione  fu  Gio.  Naso- 
ne corleonese,  segretario  di  esso  senato. 


160         CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO — 3BTL.    I.  LBSISLAZI0MB 

Altro  chic  ristampe  ne  die  dai  suoi    tipi  Gio.  Matteo  Maìda    negli 
anni  1547  e  58  in-4%  col    titolo  a  tura   municipalia    Panormi  »  cui 
se  una  prefazione    Paolo  Caio  0  Caggio  cancelliere  dello  stesso 
senato,  che  a  miglior  ordine  le  ridusse. 

—  Una  quarta  impressione  comparve  a  spese  di  Lor.  Pegoli  a  Ve- 
nezia, 1575  in-*0* 

Privilegia  felicis  urbis  Panormi  per  instrumenta  varia  Siciliae  a  re- 
gibus  sive  proregibus  celiata  et  in  unum  congesta  a  Mich.  de  Yio. 
Pan.  1706  in  foL  *  Un  riassunto  di  questa  raccolta  con  giunte  ed 
un  indice  del  march,  di  Villa  bianca,  leggesi  nel  voi.  Ili  dei  suoi  Opu- 
scoli pai.  che  arrivano  fino  a  48,  e  contengono  mille  altre  notizie  di 
questa  città   e  de'  suoi  privilegi. 

Consuetudines  nobilis  civitatis  Messanae.  Ibi  et  Pan.   1550  in-4*. 
*  Editore  ne  fu  Alf.  C ariddi  giudice  stradicò  di  sua  patria,  quel  desso 
ebe  dicevamo   aver  pubblicato  i  Capitoli  ,  e  raccolte    le  Prammati- 
che. 

—  Unp  ristampa  ne  procurò  V  or  detto  Lor.  Pegoli  a  Vinegia  lo  stes- 
s  anno  1575  in-l°. 

Consuetudines  urbis  Catanae.  Pan.  1594  fol.  *  Divolgolle  una  coi 
suoi  ed  altrui  conienti  Cosimo  Ncpita  ,  già  professore  di  dritto  in 
quella  università,  e  poi  giudice  della  gran  Corte,  protonotaro  e  re- 
gio consigliere. 

Consuetudines  urbis  Agrigento  *  Trasseìe  in  luce  M.  Francesco  Te- 
sta da  un  diploma  di  quella  cattedrale,  e  riportolle  tra' monumenti 
relativi  alla  vita  da  sé  descritta  di  Federico  11,  n.  27. 

Consuetudines  urbis  Syracusarum.  *  Fur  approvate  da  esso  re  Fe- 
rì rico  insin  dal  1518:  ma  rimasero  inedite. 

Consuetudines  urbis  Dr epani.  *  Trascritte  la  più  parte  da  quelle 
di  Messina,  e  confermate  talune  da  re  Martino  nel  1408,  anch'  esse 
restarono  mss. 

Consuetudines  urbis  Calataieronis.  *  Approvate  da  Federico  mede- 
simo nel  1299,  serbavansi  mss.  nella  R.  Scgrezia  di  quella  città. 

Consuetudines  urbis  Netinae.  *Le  cavò  in  luce  da  prima  Ynic. 
Liltara  nella  storia  di  quella  sua  patria  :  indi  le  riprodusse  ,  una 
con  detta  storia,  il  Burmanno  nel  voi.  XII  dell' Antichità  siciliane. 

Consuetudines  urbis  Bideni.  *  Leggonsi  nella  Storia  di  Vizzini,  de- 
scritta da  Gaetana  Noto,  libro  II,  cap.  18. 


ART.  II.  DIRITTO  PRIVATO— §  I.  CONSUKT.  MUNICIPALI         1  6  t 

Consuetudini  di  Castiglione  approvate  da  re  Martino  nel  1392. 

—  Di  Paterno  dalla  reina  Bianca  nel  1405. 

—  Di  Qorleone  da  re  Alfonso  nel  1-459. 

—  Di  Modica  e  della  sua  Contea  dal  conte  Bernardo  Cabrerà  nel 
4  406. 

—  Dell'  isola  Lipari  dal  proprio  vescovo. 

—  D'altri  Comuni  da  varie  podestà. 

*  Tutte  queste  serbatisi  mss.  ne'  rispettivi  archivi  degV  indicati 
Comuni. 

*  In  questa  libreria  comunale  serbasi  ms.  un  ampio  volume  inti- 
tolato a  Consuetudini  di  varie  città  e  terre  della  Sicilia  ,  ed  alcuni 
Consigli  di  antichi  nostri  giuristi  ,  raccolti  dal  can.  Ros.  Gregorio 
(Qq  F  oo),  di  cui  ecco  la  contenenza  : 

'  1.  Privilegi  di  Alcamo  concessi  da  Luigi  Enriquez  de  Cabrerà  conte 
di  Modica  e  delle  terre  di  Alcamo,  Cuccamo  e  Calatafìmi,  nel  1564. 

2.  Consuetudini  della  città  di  Trapani,  scritte  nel  secolo  XV. 

5.  Consuetudini  di  Catania,  approvate  dal  re  Ludovico  nel  1345. 

4.  Altre  di  Siracusa,  di  Caltagirone,  Trapani,  Girgenti,  Piazza,  Pa- 
terno, Lipari,  Castiglione,  Corleone,  e  Patti. 

*  A  parecchie  di  esse  vanno  annnesse  delle  illustrazioni:  ma  di  que- 
ste farem  parola  più  innanzi  tra'  Cementatori. 

§    II.   ORDINANZE    PALERMITANE 

Liber  Pandectarum,  ordinationum  et  constitutionum  Secretiae  felicis 
urbis  Panormi,  nec  non  nonnullarum  secretiarum  regni,  cum  nonnullis 
privilegiis  etc.  *  Sta  ms.  nella  libreria  comunale  (Qq  F  82). 

Capitula  gratiarum  a  Senatu  populoque  panormitano  postulata,  at- 
que  a  domino  Prorege  confirmata,  an.  1647,  25  augusti. 

Mandatimi  Petri  de  Zunica  proregis,  qu  >  capitula  antea  inserta 
nullius  roboris  esse  declarat,  18  sept.  eiusdem  anni.  *  Codesti  due 
documenti  riporta  Lùnig  nel  voi.  IV,  sez.  II,  del  suo  Codice  diplo- 
matico d'Italia,  n.  190  e  191  :  dopo  i  quali  riporta  parecchi  rescritti 
di  grazie,  privilegi,  indulti,  amnistie  degli  anni  1847  e  seguenti. 

Capitoli  ed  ordinazioni  di  M.  Ant.  Colonna  e  d'altri  viceré  spet- 
tanti al  pretore  e  giurati  ed  altri  ufficiali  di  Palermo ,  raccolti  dal 
senatore  Ido  Lercaro.  Pai.  1614,  fol.  *  Vi  si  comprendono  Atti,  let- 
tere, biglietti  ecc.  diretti  al  senato  ed  ai  suoi  uffiziali. 

—  Gli  stessi,  di  nuovo  ordinati  da  Carlo  SU aiuolo ,  maestro  no- 
taro  del  senato.  Ivi  1655  fol. 

—  Ristampati  nel  1695,  e  da  capo  nel  1715,  fol. 

93 


1  r» 2       classi:  xi.  marne  a.yiico —  s^i.  i.  lluslazione 

—  (all'aggiunta  ('«11:'  ordinazioni  emanalo  nel   1712.  Ivi  4745  fol. 

—  (ili  stessi  notabilmente  accresciuti,  voli.  IV.  Ivi  \ 700-77,  fol. 

*  Diquest'  ultima  edizione,  la  più  ricca  e  completa,  la  parte  I  fu  cor- 
retta e  continuata  fino  al  1700  da  Gius.  Emm.  la  Placa,  cancelliere  della 
città:  le  tre  altre,  da  Vinp.  Parisi  che  ranno  le  ordinazioni  diverse 
e  i  bandi  promulgati  fino  al  4  777.  E  queste  raccolte  fan  parte  non 
ultima  del  dritto  municipale  di  questa  capitale. 

Capitoli  ed  ordinazioni  del  Senato  pel  buono  e  perpetuo  governo 
del  caricatore,  e  per  la  retta  amministrazione  frumentaria.  Pai.  1085 

iii-r. 

Capitoli  del  maestro  Portulano  de)  caricatore  di  Palermo.  Ivi  , 
17  il  fol. 

Capitoli  ed  ordinazioni  del  Senato  pel  buon  governo  del  caricatore, 
compilati  da  Dom.  Garsia  e  Vanni,  sindaco.  Ivi,   4741  fot. 

Capitoli  del  governo  ed  amministrazione  ciglia  Tavola  di  Palermo, 
confermati  dal  viceré  Carlo  Fil.  Spinola  Colonna,  5"  ediz.  1719  in-4°. 
*  Nella  0a  ediz.  del  1750  si  aggiunge  in  fine  il  trattato  del  perfetto 
stabilimento  di  essa  tavola. 

('istituzioni  del  banco  pecuniario  di  Palermo,  disposte  dell'avv.  Ant. 
Crcsc intanilo,  de'  baroni  di  C apoda r so,  per  commessione  del  Senato. 
Ivi  1701,  e  di  nuovo,  4851)  in-4°.  *  Vi  sono  annessi  Atti  senatori, 
Lettere  regie  e  Prammatiche  viceregie,  concernenti  il  buon  regola- 
mento del  banco. 

Frane.  M.  Emanuele,  Memorie  storiche  dell'origine  fondazione  e 
progressi!  del  banco  pecuniario  di  Palermo,  con  la  serie  de  suoi  Go- 
vernatori dal  4552  al  4  799.  *  Stanno  nel  voi.  XLll  dei  suoi  Opusc. 
pai.  mss.  (Qq  E  118  n.  2). 

Capitoli,  ordinazioni,  lettere  ed  atti  re^ì  e  viceregi  diversi  della 
felice  città  di  Palermo,  nuovamente  raccolti  per  commessione  data  dal 
Senato  al  senatóre  Pietro  la  Placa  e  Rao.  Ivi   1727  in  fol. 

Cedole  ed  ordinazioni  regie,  alti  e  biglietti  viceregi  e  dispacci  rac- 
colti e  stampali  d'ordine  del  Senato.   Pai.  4712-iò  in  fol. 

Ordini  regi,  biglietti  viceregi,,  e  dispacci  del  tribunale  del  real  pa- 
trimonio, dopo  l'anno   1727  in  poi.  Pai.   17i2  fol. 

Editti,  proclami,  ed  ordini  reali  per  la  creazione  e  governo  del  su- 
premo magistrato  di  commercio,  e  de* consolati  di  mare  e  terra  sotto 
re  Carlo  MI.  Pai.   1741   fol. 


ART.  II.  DIRITTO    PRIVATO  —  §  11.  ORDINANZE    PALO?.        163 

Governo  generale  di  sanità  nel  regno  di  Sicilia,  e  istruzioni  del  Laz- 
zaretto. Pai.  1749  in  fol. 

Istruzioni  per  l'amministrazione  della  giustizia  nelle  occorrenze  della 
cause  e  materie  criminali.  Pai.  1787  in-4\ 

Raccolta  di  diversi  ordini  e  provvidenze  date  dal  Governo,  e  con- 
fermate da  S.  R.  M.  pel  buon  regolamento  della  R.  Segreteria  di  Si- 
cilia. Pai.  1792  fol. 

Notizie  sulla  Percettoria  di  Palermo  descritte  da  Gio.  Grasso.  Pai. 
1843  in-8°. 

§  III.    ORDINANZE  MAMERT1NE 

Arcadii,  primi  romanorum  in  or'nuitc  imperatoris  privilegium  civi- 
tati  messanensi  concessimi,  an.  407. 

Rogcrii  Siciliae  regis  privilegium,  quo  Messanae  prima tum  inter 
reliquas  regni  civitates  aliasque  praerogativas  atque  immunitates 
confirmat.  an.  1129. 

Wilhelmi  I  regis  confirmatio  privilegi*!  a  Rogerio  Messanae  con- 
cessi, an.  1164, 

Martini  iunioris  privilegium  civitati  messanensi  concessimi,  quo  di- 
strictus  et  iurisdictio  eiusdem  determinantur,  an.  1384. 

Philippi  HI  litterae  ad  senatum  messanensem ,  circa  illius  urbis 
privilegia,  et  in  primis  de  residentia  Curiae  regiae  in  eadem  Civita  te, 
an.  1605. 

Philippi  IV  resolutioncs  circa  eadem  privilegia,  an.  1633. 

Eiusdem  privilegium,  quo  portus  messanensis  ab  omnibus  mundi 
nationibus  libere  fivquentari  possit,  omnesque  proreges  una  cum  Guriu 
octodecim  menses  in  ea  urbe  resideant,  an.  1648. 

Eiusdem  rescriptum  ad  cardinalem  Trivultium  de  porta  libero  ibi 
erigendo,  an.  1648. 

Manifestimi  civitatis  Messanensis,  in  quo  rationes  recensct,  cuiibus 
mota  Hispanos  ministros  repulerit,  an.  1674. 

luramentum  fidelitalis  Ludovico  XIV  Galliarum  regi  a  Messanen- 
sibus  praestitum,  an.  1673. 


\(ì\  CLA8M   XI.    UlIìlTTO    ANTICO —  SLZ.  I.    LEGISLAZIONE 

Ludovici  XIV  confirmatio  iurisiurandi  praedicti,  an.   1670. 

*  Codesti  diplomi  vengono  riportati  dal  Lùnig  ne'  voli.  Il  e  IV  del 

suo  Codice  diplomatico  d'  Italia  ,  e  trascritti  dagli  storici  di  questa 
città:  ma  il  primo  di  essi  vien  riputato  spurio  dal  Pirro  nelle  Notizie 
della  chiesa  di  Messina  ,  e  rigettato  tra'  dubbii  dal  Di  Giovanili  nel 
suo  Ccd.  App.  dipi.  0. 

Capitoli  da  osservarsi  in  Messina  per  Y  amministrazione  delle  gabelle. 

*  Trovansi  tra'  Capitoli  di  re  Alfonso. 

Costituzioni  regie  per  lo  Porto  franco  di  Messina.  Ivi,  in-*t°. 

Tariffi!  degli  stallaggi  del  Porto  franco  di  Messina,  stabilita  da'  vi- 
ceré Gian  Frane.  Paceco  nel  1695,  e  Pietro  Emm.  Colon  duca  di  Ve- 
raguas  nel  1698.  Ivi,  in  Ibi. 

Capitoli  per  l'osservanza  e  diritti  dell'ammiraglio,  e  dichiarazione 
contra  gli  abusi  praticati.  Mess.  1095  Ibi. 

Istruzioni  della  corte  e  consolato  di  mare  di  Messina.  Ivi  ,  1096 
e  4724  in-/A°. 

Istruzioni  ed  ordinazioni  disposte  da  S.  E.  Gioacch.  Portocarrero 
pel  governo  di  Messina,  1727  in-4'. 

Istruzioni  per  lo  regolamento  della  Deputazione  delle  pubbliche  fonti 
Ivi,  1755  in-fol. 

Istruzioni  per  l'amministrazione  del  peculio  frumentario  di  Messina. 
Ivi,  1755  fol. 

—  Per  lo  regolamento  dell'opera  di  Maramma  di  Messina,  i  I  <9  tol. 

Regolamento  per  il  governo  economico  di  Messina,  1755  fol. 

—  Per  l'amministrazione  delle  gabelle  del  patrimonio  di  Messina, 
1755  fol. 

Capitoli  della  nuova  compagnia  di  commercio  promossa  in  Messina 
dal  viceré  duca  della  Viefuille.  Ivi,  1755  fol. 

Istruzioni  pel  consolato  di  mare  e  di  terra  di  Messina.  Ivi,   1781  fol. 

Editto  reale  per  lo  ristabilii™  nlo  ed  amplia/ione  de'  privilegi  <* 
dei  salvo-condotto  della  scala  e  porto  franco  eoo  le  istruzioni  e  la  ta- 
rili.. Nap.   178ì  fol. 

Privilegi  della  seda  r»  portofraneo  di  Messina.  Pai.   1784  Ibi. 


ART.    IL    DIRITTO   PRIVATO  —  §111.    ORDINANZE  405 

§  IV.  ORDINANZE    SANITARIE 

Istruzioni  e  statuti  particolari  pel  governo  della  Deputazione  di  sa- 
nila e  lazzaretto  in  Messina.  Ivi,  4695  e  4753,  fol. 

Istruzioni  e  governo  del  lazzaretto  di  Messina  per  la  scala  franca. 
Ivi,  4G95-,  e  Pai.  4714  fol. 

Statuti  del  supremo  Magistrato  della  sanità,  distesi  per  Àgost.  Ger- 
vasi.  Pai.  4703,  in-4*',  e  4728  in  fol. 

Regole  che  osserva  Gius.  Estremola  custode  della  sanità  nel  dar 
la  pratica  alle  imbarcazioni  che  procedono  da  fuori  regno.  Pai.  4745 
in-4*. 

Raccolta  di  ordinazioni,  bandi,  editti  emanati  per  riparare  questa 
capitale  e  regno  dal  contagio  occorso  in  Messina.  Pai.  4745-46  fol. 

Governo  generale  di  sanità  del  regno  di  Sicilia,  e  Istruzioni  del  laz- 
zaretto di  Messina,  per  comandamento  di  S.  R.  M.  riordinate  da  Pie- 
tro la  Placa.  Pai.  1749  fol. 

Editto  reale  pel  ristabilimento  del  lazzaretto  di  Messii**.  Ivi,  1786  fol. 

§   V.    ORDINANZE   ECONOMICHE 

Ordinationes  et  declarationes  comitis  Francisci  de  Castro  proregis, 
opera  Leonardi  Omini  editae.  Pan.  4650  in-4°. 

Capitoli  e  statuti  per  la  riforma  delle  gabelle  della  R.  Segrezia  di 
Palermo,  dati  dal  viceré  Nicolò  Speciale.  Ven.  4573  fol. 

Atti,  lettere,  biglietti,  capitoli  ed  ordinazioni  regie  e  viceregie  rac- 
colte da  Frane.  Serio.  Pai.  4647  in  fol. 

Ordinazioni  sopra  negozi  della  Deputazione  del  regno,  e  forma  della 
loro  esecuzione.  Pai.  4664  in*4°. 

Deputazione  di  nuove  gabelle,  fondala  nel  4648,  confermata  da  più 
ordini  reali,  conservata  da  più  atti  viceregì,  raccolti  dall'  ab.  Pietro 
Vitale  segretario  di  essa  e  del  senato.  Pai.  4716  fol. 

Ordinazioni  e  regolamenti  della  Deputazione  di  nuove  gabelle.  Pai. 
4  740,  e  96  fol. 

Raccolta  delle  varie  determinazioni  per  lo  Munte  frumenlario  (M 
regno.  Pai.  4780  fol. 


1G6  CLASSE  XI.  DIRITTO    ANTICO  —  SEZ.    I.    LEGISLAZIONE 

Piano  dell'amministrazione  frumentaria.  Ivi,  4816  in-4». 

Consulte  alla  maestà  del  Re  N.  S.  sulla  necessità  d'un  nuovo  cen- 
simento nella  Sicilia  (di  Sav.  Simonelti).  Pai.  1782  fol. 

Istruzioni  prudenziali  per  le  censuazioni  da  farsi  de'  feudi  e  tenu- 
te di  terre  che  si  possiedono  dalle  università  del  Regno  (del  viceré 
principe  di  Caramanico).  Pai.  1789  in  fol. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Riflessioni  sopra  le  leggi  siciliane  intorno 
la  caccia.  Pai.  1800  in-8°. 

—  Leggi  sulla  pesca  in  Sicilia.  Ivi,  1803  in-S°. 

Collezione  d' istruzioni  per  la  soprintendenza  generale  delle  strade 
del  regno  di  Sicilia.  Pai.  1808  in  fol. 

Conti  del  pubblico  patrimonio  in  Sicilia,  e  regio  deposito  delle  spese 
straordinarie  di  guerra  e  marina.  Pai.  4813  e  seg.  in  fol. 

§    VI.    ORDINANZE    MILITARI 

Ordinazioni  ed  istruzioni  della  nuova  milizia  di  Sicilia ,  riformale 
dal  viceré  Carlo  d'Aragona  duca  di  Terranova.  Yen.  1582  in-4». 

^  Trattato  delle  leggi  penali  della  milizia  spagnuola,  processi  e  con- 
sigli di  guerra,  con  alcune  notabili  risoluzioni  di  S.  M.  ed  avverti- 
menti per  qualsivoglia  uffìziale,  ecc.  disposto  da  D.  Francesco  de  Oya, 
tradotto  dall'  idioma  spagnuolo  nell'  italiano  da  D.  Emm.  ri1  Abaurre 
e  Salazar,  marchese  di  Montevergine.  Pai.  1737  in-4°.  *  Vero  tra- 
duttore si  fu  il  p.  Isid.  Montala,  gesuita  messinese. 

Ordinanza  di  Si  M.  sulla  formazione  e  maneggio  delle  armi.  Nap. 
1766  in- 4°. 

Ordinanza  pel  servizio  delle  piazze  Ivi  1788  in-8°. 

Ordinanza  per  V  esercizio  e  le  manovre  delle  truppe  di  fanteria.  Ivi, 
1788  in-8\ 

Ordinanze  di  S.  M.  intorno  ai  disertori  delle  reali  truppe.  Nap. 
1791,  e  Pai.  1792  in-4°. 

Giuseppe  Logoleta,  Istruzione  sopra  l'arte  militare,  proposta  i\  sud- 
diti di  S.  M.  Siracusa,  1798  in-8e. 

Istruzioni  dirette  agi'  Inglesi  per  opporsi  alle  invasioni  dot  nemico, 
tradotte  ed  annoiate  da  Gioii  Ant.  de  Tornònoia,  lenente  colonnello 
di  S.  M.  Siciliana.  Pai.  1799  in-80. 


ART.  11.  DIRITTO  PRIVATO —  §  VI.  ORDINANZE    MILITARI        467 

Ordinanza  di  S.  M.  per  V  esercizio  e  per  le  manovre  delle  sue  trup- 
pe di  cavalleria.  Pai.  4808  in-42. 

Istruzioni  dirette  agli  uffiziali  di  fanteria,  opera  del  sig.  de  Gaudi 
colle  annotazioni  del  sig.  de  Bdayr,  tradotta  dal  francese  con  atlan- 
te. Pai.  4808  in-8°. 

Reale  ordinanza  per  la  istituzione  e  regolamento  de*  novelli  eser- 
citi de'  volontari  siciliani.  Pai.  4808  in-80. 

*  Le  leggi  ed  istruzioni  militari  emanate  posteriormente  avran  luo- 
go nella  classe  seguente. 

SEZIONE    li. 

GIURISPRUDENZA 

Abbiamo  fin  qui  udita  la  voce  dei  legislatori:  or  è  tempo  di  con- 
sultare l'oracolo  dei. giurisperiti.  11  potere  dei  primi  forma  la  legge 
e  costituisce  il  diritto:  il  supere  de'  secondi  ne  spiana  1'  intelligenza, 
e  creane  la  scienza. 

Studio  non  lieve  n'ha  dovuto  costare,  in  prima,  l'andar  frugando 
gli  antichi  nostri  giureconsulti*,  dipoi  ,  il  doverli  classare  ,  a  cessar 
quella  confusione  che  da  un  numero  così  esorbitante  dovea  indispen- 
sabilmente seguirne.  Dopo  il  molto  pensarvi  sopra,  ci  siam  consigliati 
di  richiamarli  a  quattro  divisioni:  la  4a  di  proemiali ,  la  2a  di  cu- 
riali, la  oa  di  chiosatori,  la  4a  di  trattatisti-,  e  fian  questessi  gli  al- 
trettanti articoli  della  presente  sezione. 

Egli  è  veramente  notevole,  ma  pur  naturale,  che  le  scritture  legali 
di  tutto  questo  intervallo  (a  riserva  d'  alcune  poche  del  secolo  vali- 
cato) sien  dettate  nella  comune  favella  del  Lazio,  in  che  abbiam  ve- 
dute le  stesse  leggi,  così  generali,  come  municipali.  Tal  era  la  lin- 
gua del  foro,  che  non  si  scrivea  soltanto,  ma  ben  anco  parlavasi.  En- 
triamo dunque  senz'  altro  in  questa  rivista. 

ART.    I.    PRELIMINARI 

Sotto  questa  intitolazione  comprendiamo  gli  studi  preparatori  del 
diritto:  tali  sono  le  Istorie,  tali  le  Istituzioni  del  medesimo.  Ecco  que- 
glino  che  n'  han  fornite  così  le  une  come  le  altre. 

§    I.    STORIE    DEL    DIRITTO 

Alcune  di  queste  Istorie  narrano  le  vicende  del  diritto  comune  , 
altre  si  attengono  al  nazionale.  Riportiamo  qui  entrambe  indistinta- 
mente, perciocché  parecchie  di  esse  abbracciarono  1'  uno  e  1'  altro  : 
distingueremo  bensì  le  latine  dalle  italiane.  Alcune  di  loro,  a  dir  vero, 


468      CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO  —  SEX.    II.    GIL'RISPUDENZA 

non  formano  distinto  volume,  essendo  state    dagli    autori    poste    in 
fronte,  a  guisa  d'  introduzioni,  ad  altri  loro  trattati. 

Benché  in  questa  Classe  non  levighiamo  ragiono  se  non  del  Diritto 

antico,  ad  ogni  modo  le  Storie  pubblicate  dopo  il   181(J   contemplati 

anco  il  moderno  :  ond'  è  ch'esse  potriano  del  pari  aver  luogo  nella 
Classe  seguente. 

Latine 

Garsiae  Mastrilli,  De  magistratibus  eorumque  imperio  et  iurisdi- 
ctione,  voli.  II.  Pan.  1616',  Lugd.  1622  -,  Yen.  1667,  Ibi.  *  Questa 
importante  opera  riunisce  alla  parte  dottrinale  e  didascalica  la  spo- 
sitiva ed  istorica  dei  nostri  tribunali  e  maestra  ti,  rimontando  alle  loro 
istituzioni  ed  origini,  e  spiegandone  le  attribuzioni  e  i  diritti. 

Ant.  Pantò  I.  C.  luris  naturae  et  gentium  summa  capita:  accedit 
de  Iure  publico  siculo,  liber  singularis.  Pan.  1736,  in-4°. 

Frane.  Testae,  De  ortu  et  progressu  iuris  siculi.  —  De  magistra- 
tibus siculis.  Pan.  1741,  fol.  *  Queste  due  belle  dissertazioni  furono 
dall'  autore  premesse  in  cima  ai  Capitoli  del  Regno  da  lui  egregia- 
mente illustrati. 

Christiani  Thomasii,  Delineatio  historiae  iuris  romani,  addito  Com- 
mentario iuris  Christ.  Gothofr.  Hufmanni.  Pan.  1772,  in-8°.  *  Que- 
st' edizione  sicola  d'autori  alemanni  fu  dirizzata  ad  utile  de'  nostri 
studiosi  in  legge. 


'DO~ 


Frane»  Benigni  Tremoglie  ,  Delineatio  historiae  iuris  civilis  regni 
Siciliae.  Pan.  1780,  in-8°.  *  Lo  stesso  autore  che  forse  promosse  la 
stampa,  dell'anzidetta  Delineazione  della  storia  del  diritto  romano, 
delincò  quest'altra  del  sicolo,  ed  inoltre  a  questo  acconciò  gli  Ele- 
menti del  Voet  che  tosto  vedremo. 

Frane.  Pauli  de  Blasi  et  Angelo,  Historia  legum  sieularum.  Pan. 
1791  fol.  *  È  da  lui  premessa  alla  grandiosa  ristampa  deile  Pram- 
matiche sanzioni,  dove  in  più  punti  corregge  il  Testa,  e  gli  altri  an- 
tecedenti. 

*  Somiglianti  Storie  latine  del  diritto,  così  nostro  come  romano, 
si  leggono  in  fronte  alle  Istituzioni  del  Caudini,  del  Balsamo,  del  Ga- 
raio,  del  Sani,  e  d'altri  che  tosto  diremo. 

Job.  Alessi,  De  siculis  legibus  eum  sicula  historia  cornimeli*,  et  in 
epitomati  redactis:  ora  Lio  habita  in  athenaeo  catanensi.  *  Riporta  le 


ART.    li   PRELIMINARI  —  §  I.  STORIE   DEL   DIRITTO  1G9 

nostre  leggi  dall'antichità  fino  a  di  nostri  con  vasto  apparato  d'  e* 

rudizione:  leggesi  ne'  tomi  XLVIl-VIIl  del  giorn.  di  scienze  ecc. 

—  Le  leggi  di  Caronda  raccolse  egli  ed  illustrò  in  altra  orazione, 
detta  ed  impressa  a  CaL  182(3  in-4°. 

Italiane 

Gir.  Bonanno  bar.  di  Rosabia,  Storia  e  compendio  delle  leggi  ci- 
vili di  Sicilia  :  rimase  ms.  rammentata  nelle  «  Memorie  per  servire 
alla  Storia  lett.  di  Sicilia  »  t.  I,  par.  I,  pag.  23. 

Nic.  Gervasi,  Diss.  sulle  leggi  di  Sicilia:  sta  nel  voi.  I  de'  Saggi 
dell'accademia  del  Buon-gusto.  Pai.  1755  in-4°* 

Carlo  Melchionna,  Diss.  storica,  politica,  legale  sulle  novelle  leg- 
gi del  Re  N.  S.  per  le  sentenze  ragionate.  Napoli  ,  e  di  nuovo  col- 
ì'  aggiunta  de'  reali  dispacci,  a  Palermo,  1775  in-8°* 

Frane.  Paolo  di  Siasi,  Saggio  su  la  legislazion  di  Sicilia:  nel  voi. 
Ili  della  «  Nuova  raccolta  di  Opusc.  sic.  »  Pai.  1790  in-4°,  pag.  215. 

Ros.  Gregorio,  Introduzione  allo  studio  del  Diritto  pubblico  sici- 
liano. Pai.  1794  in-S°,  e  di  nuovo  in  tomi  II,  1850  in-lS\  *  Evvi 
non  pure  la  storia,  ma  V analisi  de'  nostri  antichi  codici,  la  critica  delle 
loro  edizioni  varie,  e  la  notizia  de'  principali  loro  conienti. 

4-  Considerazioni  sopra  la  Storia  di  Sicilia  da'  tempi  normanni  fino 
a'  presenti,  tomi  VI.  Pai.  1805-16  in-8°,  e  di  nuovo  colla  continuazio- 
ne dello  stesso  autore,  1851  tomi  IVin-18».  *  Fur  queste  propriamente 
lezioni  del  nostro  Diritto  pubblico,  la  cui  cattedra  fu  dall'autore  pri- 
mamente aperta  in  questa  R.  Accademia,  alle  quali  per  riguardi  po- 
litici appose  nome  di  Storia  della  Sicilia,  mentre  è  vera  storia  dei 
suoi  diritti  nazionali. 

*  Così  questa  come  l'antecedente  Introduzione  è  stata  colle  altre 
sue  Opere  scelte  ripubblicata  nel  1845,  in  un  volume  in-4°,  premes- 
sevi Notizie  dell'  autore  e  de'  suoi  scritti  editi,  colla  giunta  di  qual- 
cheduno  inedito. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Riflessioni  sopra  le  leggi  siciliane  intorno 
alla  caccia.  Pai.  1800  in-4°. 

—  Sopra  le  leggi  siciliane  intorno  alla  pesca.  Ivi  1805  in-4°. 

*  A  quest'  opera  volle  il  duca  Frane.  d'Amico  opporsi  colle  sue 
«  Osservazioni  critiche  sul  corso  de'  tonni,  stampate  a  Messina  sua 
patria.  A  lui  però  rispose  un  anonimo  con  certe  «  Riflessioni  sul- 
l'Opera di  esso  duca.  Sirac.  1817  in- 4°. 

—  Lettera  al  sig.  Ag.  Gallo,  sull'importanza  di  scrivere  le  vite 
de'  Giureconsulti  celebri  della  Sicilia,  e  sopra  le  cagioni  per  cui  fiorì 

25 


170       <:i.as:ì;ì  XI.  eucitto  antico  —  s:ìz.  n.  gii  ::isi'i;uuenza 

negM  nudali  te  ni  pi  la  Giurisprudenza  in  Siracusa  :  nel  voi.  XIII,  n.  57 
dell'effemeridi  siciliane,  pag.  420. 

FU.  Fodera,  Principi*!  della  legislazione  criminale,  parti  III.  *  La  I 
espone  l'origine  i  progressi  e  le  vicende  di  quella  in  generale;  la  II  ha 
quei  della  Siciliana  in  particolare^  la  III  ha  i  progetti  de' ire  codici, 
penale,  di  processura  e  di  polizia.  Pai.  1812  e  13,  toni.  Il  in-8e. 

Giamb.  Rocchetti,  Delle  leggi  in  osservanza  nella  Sicilia.  Pai.  181-2 
in-8°.  *  Più  altre  di  lui  opere  diremo  più  inua+L/.i. 

JVtp.  Palmari,  Sopra  le  magistrature  di  Sicilia.  Pai.  4812  in-8°. 

Emm.  Ortolani,  Le  antiche  leggi  della  Sicilia ,  e  principalmente  di 
Diodo  e  Caronda,  raccolte  e  tradotte.  Pai.   1815  ia-8°. 

Vinc*  Gagliano,  Discorsi  IV  sopra  lo  studio  del  dritto  pubblico  si- 
ciliano. Nap.  1817,  in-8°.  *  Discorre  le  leggi  emanate  dalle  quattro 
dinastie,  normanna,  sveva,  aragonese,  castigliana,  e  da'  lur  successori. 

Lion.  Vigo,  Storia  delle  opere  di  legislazione  pubblicate  in  Sicilia 
dal  4800  al  23:  nel  t.  1,  n.  5,  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed 
arti,  pag.  214. 

Letterio  de  Domenico,  Discorso  sulla  legislazione  siciliana  detto  nel 
riaprimento  della  G.  G.  Giv.  di  Galania  1851  i^-iv 

Salv.  Mahastra,  Discorso  sopra  le  vicende  del  dritto  romano.  Pai. 
4829  in-8°;  e  4831  in-12°. 

Salv.  Ursino,  Discorso  per  lo  stabilimento  ed  apertura  della  cat- 
tedra del  Codice  civile  in  Catania,  4853  in-4°.  *  Dà  notizie  storiche 
d'esso  Codice; 

G.  Flauti,  Memorie  intorno  ad  alcuni  nostri  sommi  giureconsulti 
del  secolo  XIII,  2a  ediz.  Nap.  4833,  in-S". 

Luciano  Fiorentino,  Considerazioni  su  la  storia  di  Roma  e  sid  di- 
ritto romano.  Pai.  4850  in-8°.  #  Le  dà  per  Introduzione  ad  un  suo 
Corso  di  studi  secondo  Lordine  delle  Istituzioni  di  Giustiniano. 

Pietro  Galvagno,  Storia  del  drillo  in  Sicilia:  premessa  ai  Principi! 
e  pezzi  scelti  di  eloquenza  giudiziaria  di  E.  Boinvilliers  da  Ini  tra- 
dotti. Pai.   1837  in-8°. 

Salv.  Seminara-,  Sopra  un  Saggio  storico  critico  della  scienza  del 
drillo  penale.  Pai.  1837  in-8°. —Trailo  dall'  Memcr.  sic.  t.  XYIIL 
n.  50,  pug.  125. 


ART.    I.    PRELIMINARI  —  §    I.    STORIE    DEL   DIRITTO  171 

*  Questo  Saggio  fu  poi  promulgato  in  Catania  nel  1840  in-8°. 
Un  estratto  dienne  il  prof.  Pietro  Sampolo  nel  t.  XXX  ,  n.  80  di 

dette  Effemeridi,  pag.  114.  Costui  avea  pur  quivi  inserite  «  Notizie 
storico-legali  intorno  ai  giureconsulti  Isernia  ed  Afflitto,  n.  79.  pag.  23. 
*  A  questi  due  cementatori  napoletani  di  nostre  Costituzioni  lunga  fila 
ci  annette  di  siciliani  giuristi. 

Ben.  Castiglia,  Alcune  idee  sulla  compilazione  della  Storia  del  dritto 
pubblico  di  Sicilia.  Pai.  1839  in-4°,  e  nell'Imparziale,  giorn.  an- 
no ili,  n.  2. 

—  Scienza  del  dritto  universale  e  speciale  romano  e  presente.  Ivi, 
1848  in-8°. 

Ces.  Marini,  Genesi  e  progresso  del  dritto  romano,  e  sua  influenza 
allo  svolgimento  della  società  moderna.  Cosenza,  1845,  in-8°. 

—  Progresso  legislativo  ne'  primari  stati  d'  Europa,  e  segnatamente 
nel  regno  delle  due  Sicilie,  dal  1  al  XIX  secolo,  t.  HI.  Ivi  1846  in-8°. 

Vinc*  Cor darò- Clarenzà,  Storia  del  dritto  sicolo  in  100  lezioni. 
Cat.  1840,  e  segg.  Finora  tomi  V  in-8°. 

*  Questa  istoria,  la  più  vasta  e  voluminosa  che  abbiamo  del  nostro 
dritto,  toglie  le  mosse  da'  tempi  eroici  e  via  via  discende  a'  susse- 
guenti: egli  però  prende  il  diritto  nella  più  estesa  significanza,  on- 
de abbracciar  tutti  rami  di  politica,  civile,  commerciale,  economica, 
ed  anche  scientifica  pertinenza.  Non  è  ancor  terminata. 

Frane.  Dias,  Legislazione  positiva  del  regno  delle  due  Sicilie.  Nap. 
1842  in-8°. 

Pietro  Ulloa,  Delle  vicissitudini  e  de'  progressi  del  dritto  penale 
in  Italia  dal  risorgimento  delle  lettere  fino  ad  oggi:  terza  ediz.  Pai. 
1842  in-8°. 

Dufey,  Rapporto  sulla  storia  del  cav.  P.  Ulloa  intorno  le  vicissitu- 
dini ecc.  con  note  di  Felice  Bisazza.  Mess.  1845  in-8°. 

Vinc.  Mortillaro  ,  Sulla  legislazione  dell'  antico  regno  di  Sicilia, 
lettera  a  Carlo  Botta:  ristampata  nel  voi.  11  delle  sue  Opere.  Pai. 
1844  in-/je,  pag.  99. 

Vinc.  lo  Monaco,  Storia  de'  principi!  della  legislazione.  Nap.  1844 
in-8*. 

Cav.  Pasquale  Stan.  Mancino,  Alcune  correzioni  essenziali  pei*  una 
Storia  del  dritto,  e  sopra  quella  di  V.  Lomonaco:  nella  Earfalletta, 
giuri),  di  Mess.  1847,  disp.  VI. 


472         CLASSE    XI.    DIRITTO   ANTICO— SEX.    li.  (ilUMSPUUDENZA 

Diego  Orlando,  11  potere  legislativo  a'  tempi  normanni,  storia  del 
drillo  pubblico  siciliano.  Pai.  1844  in-8«. 

—  Antologia  legale,  parte  I.  Cronologia  del  dritto  romano:  parte  li, 
Raccolta  di  regole  di  dritto  romano,  hi   1845  in-8°. 

—  Biblioteca  di  antica  giurisprudenza  siciliana.  Pai.  48òl  in-8°. 
*  È  una  rassegna  di  402  giuristi  con  alcuni  cenni  biografici,  e  16-2 
oliere  classate  in  sei  categorie  :  con  alla  fine  alquante  Illustrazioni 
delle  antiche  leggi  e  magistrature  patrie. 

Fine.  Calcaterra,  Storia  filosofico-politica  della  legislazione  del  re- 
gno delle  due  Sicilie.  ìSap.  4845  in- 8°. 

Giamb.  Ruffo,  Storia  progressiva  del  diritto  filosofico  da  Pittagora 
a  Kant-,  è  premessa  a'  suoi  Principii  del  dritto.  Pai.  4846  iu-b». 

Dupin,  Compendio  storico  del  diritto  romano  da  Romolo  fino  a  dì 
nostri:  versione  eseguita  sull'ultima  edizione  francese,  con  note.  Pai. 
4846,  in-8°. 


Anost.  Gallo,  Sulle  antiche  leggi  di  Sicilia  e  su  i  legislatori  gre-, 
co-sicoli.  *  Questa  diss.  è  un  supplimento  alla  Storia  letteraria  di 
Sicilia  antica  di  Doni.  Scinà  da  lui  ristampata.  Pai.  4847  in-4%  pagi- 
na 214, 

Salv.  Salafia,  Introduzione  storica  al  diritto  publico  e  privato  del 
regno  delle  due  Sicilie.  *  È  da  lui  premessa  al  Corso  di  dritto  ci- 
vile di  C.  S.  Zacchariae,  da  esso  illustrato  ed  accresciuto.  Pai.  4851 
iri-S*. 

*  Una  nuova  Storia  della  giurisprudenza  del  regno  ci  viene  annun- 
ziala dal  cav.  Ani.  BusucchìW  Messina,  autore  d' un  Dizionario  geor 
grafico,  biografico,  statistico,  e  d'  un  Compendio  storico  della  Sicilia, 
ivi  stampato  nel  4850  in-8°. 

Giornali 

Salv.  de  Luca  in  calce  al  t.  LVII  del  Giornale  di  scienze  ec.  di- 
scorre   sulla  a  Necessità  d'un  Giornale  di  giurisprudenza  siciliana  j» 
ch'egli  propose  di  compilare,  ma  non  effettuò:  e  quivi    pure  signi- 
ficava d'  aver  divisata  una  Storia  del  diritto  sicolo  lino  ai  tempi  pre- 
senti die  né  tampoco  ci  ha  data. 

A.  Brancato  nero  con  certe  sue  «  Idee  sul  manifesto  di  tal  Gior- 
nale »  riportate  nel  1.  LXX1  del  medesimo,  dimostra  l'arduità  di  que- 
st' opera,  e  n'addita  la  forma. 

Tali  giornali  di  giurisprudenza  servono  di  continuazione  alla  stona 
del  diritto  sicolo.  ì)i  essi  pertanto  uv<o  ne  apparve  a  Messina  IN  s- 
compilalo  da  Gius.  ''Amodeo,  cui  per  alcun  tempo  collaborarono  An- 


ART.  I.  PRELIMINARI  —  §  1.  STORIE  DEL  DIRITTO  175 

gelo  Aronne  e  Gius.  Grosso-  Cacopardi:  in  osso  notifica  varisi  e  le  nuove 
disposizioni  del  Governo  e  la  decisioni  della  Gran-corte  e  le  opere  di 
materie  legali. 

A  questo  è  oggi  colà  succeduto  1' «  Albo  giudiziario))  contenente 
le  massime  ritenute  in  materie  legali,  i  decreti,  i  rescritti,  le  mini- 
steriali ec.  Mess.   1850  in-4\ 

A  Palermo  il  giornale  officiale,  i  giornali  di  commercio,  quivi  e  in 
o«?ni  capo-valle  i  giornali  d' Intendenza,  riportando  gli  Atti  delle  pub- 
bliche autorità,  vi  danno  de'  supplementi  a  quello  di  giurisprudenza 
e  degli  elementi  alla  storia  di  questa. 

§    li.    ISTITUZIONI    DEL   DIRITTO 

Siccome  il  Diritto  giustinianeo ,  oltre  i  XII  libri  del  Codice  e  i  L 
del  Digesto,  n'  ha  IV  df  Instituta,  compilati  dal  celebre  Triboniano 
per  iniziare  i  candidati  in  questo  studio:  non  altrimenti  è  avvenuto 
al  diritto  nostro  che,  oltre  "i  testi  legislativi  compresi  nelle  Costitu- 
zioni, ne'  Capitoli,  nelle  Sanzioni  ,  nelle  Prammatiche  -,  ha  pur  esso 
le  sue  Istituzioni.  Se  non  che  queste  non  son  opera  che  di  dottori 
privati,  i  quali  dettarono  per  uso  de1  loro  addiscenti,  e  però  son  pri- 
va! di  pubblica  sanzione,  quali  pure  rimasero  le  Istituzioni  del  dritto 
canonico  compilate  già  dal  celebre  Lancillotto,  ma  non  autorizzate 
mai  da'  romani  pontefici. 

Qui  ancora  terremo  lo  stesso  metodo  che  delle  istorie  abbiamo  ser- 
valo, cioè  di  non  disgiugnere  le  Istituzioni  del  peculiare  diritto  no- 
strale da  quelle  del  comune  romano,  tra  perchè  indiviso  è  d'entrambi 
lo  studio,  e  perchè  parecchi  delle  seguenti  opere  congiuntamente  ne 
trattano. 

batiste 

Frane.  Metani  melit.  Insti tutionu ni  civilium  Iustiniani  imp.  liber 
I,  carWmibus  e-vpositus.  Neap.  165 i  in-8°. 

Didaci  de  Aghirre  salernitani,  Theorieae  praxis  ad  lnstitutiones  D. 
Iustiniani  imp.  liber  P,  seu  vera  docendi  methodus  prò  faciliòri  sefen- 
tiae  legalis  amplexu.  Romae  4693  in- 12°.  *  Lasciò  mss.  i  tre  libri 
seguenti,  siccome  altri  IV  d'  Istituzioni  canoniche  da  lui  lette  nel!'  Ar- 
chiginnasio romano. 

Aug.  Pantò,  lnstitutiones  maiores  iaris  civi'is  lib.  IV. 

—  lnstitutiones  minores,  ad  usum  R.  nobilumi  collegii  borbonici. 

—  Praecipua  iuris  civilis,  canonici  et  siculi  dogmata. 

—  De  iure  publico  siculo. 

—  In  universum  iuris  romano-siculi  institutionem  Prolegomena. 

*  Questi  ed  altri  suoi  scritti,  lodati  dal  Serio  nelle  giunte  al  Mun- 
gitore, furon  da  lui  letti  nella  cattedra  di  diritto  aperta  dai  Teatini 
nel  passato  secolo  al  lor  convitto  Borbonico*  ma  non  vider  la  luce. 


171         CLASSE  XI.    DIRITTO   ANTICO —  SEZ.    li.  GIUtlSPRUDE.VZA 

Frane,  Arrigo,  Codex  Arriganus,  voli.  II.  Calanac  1711  in  fui. 

lo.  Voet,  Elomenta  iuris  secundum  ordioem  Institutionum  lustiniani, 
cum  praefatione  Frane.  Benigni  Tromogìie  siculi  I.  ('..  Pauormi  1775 
in-8°*  *  Fece  costui  uso  per  la  sua  cattedra  d'un  autore  straniero, 
priacbè  venissero  in  luce  fra  noi  opere  nazionali. 

Frane.  Pauli  Bellrani  ,  Elemento  iuris  privali  siculi ,  l.  II.  Pan. 
1771  in-8°. 

Frane.  Caudini  pan.  Iuris  civilis  Institutiones,  ex  iure  nalurae  et 
genti  uni  deductae,  iure  siculo  adornatae,  usui  forensi  accommodatae, 
t.  II.  Pan.   1783  in-8°. 

—  Codiex  iuris  siculi  academicus  et  forensis  ,  t.  IV.  Pan.  1798- 
1807  in-l". 

*  Quesf  illustre  dottore,  non  contento  delle  Istituzioni  predette,  ci 
ha  fornito  un  pieno  Codice  magistrale  delle  nostre  leggi.  11  t.  1,  in 
45  libri,  abbraccia  il  dritto  privato:  il  11  ,  diviso  in  due  parli  B  in 
42  libri,  comprende  il  diritto  pubblico,  con  esso  il  rito  delle  nostre 
curili  maggiori:  il  III,  anch'esso  bipartito,  in  li  libri,  vi  spiega  la 
procedura  delle  curie  minori,  e  gli  uffici  di  tutti  i  magistrati;  il  IV, 
in  46  libri,  espone  le  regalie,  i  feudi,  i  commerci,  e  le  cose  sacre. 

Nic*  Amedei  Balsamo,  Institutionis  Iuslinianaoae  expositio,  ex  iuris 
naturae  et  gentium  fontibus  ha  usta,  patriis  ubique  legibus  produ- 
ctis:  praecedit  Diatriba  isagogica  de  origine  et  progresso  iuris  natu- 
rae et  gentium,  iurisprudentiae  Ilomanorum,  et  iuris  Siculi,  t.  11.  Pan. 
4785  in-l°. 

Ant.  Garaio,  Iuris  romano-siculi  Institutiones  ad  usura  lì.  Aeade- 
raiae,  t.  II.  Pan.  1789  iu-8°.  *  Queste  Istituzioni  sono  poi  stalo  ri- 
fuse e  accomodate  al  dritto  novello  da  suo  tiglio  Cor  radino,  succe- 
dutogli nella  stessa  cattedra.  Ivi  1825  e  17  in-8°. 

Frane.  Bossi,  Conspectus  iuris  publici,  feudalis,  ci mmunis  ac  si- 
culi in  tliescs  redaetus,  epias  public»)  primum  ocrtamini  in  Siculo*- 
rum  gymuasiis  exposuit,  in  usum  academicarum  praetectionum  a  m- 
pluribus  adnotationibus  illuslravit.  Neap.   171)2  in-N°. 

Kalianc 

Gaet,  Sarri,  Gius  pubblico  sicolo,  con  noie  ed  aggiunte  di  (.io. 
M.  Sarri  suo  tiglio,  t.  II.   Pai.    1786,  in- i*. 

AVc.  Seialcs,  La  filosofia  del  dritto,  ossia  Analitico  esane  del  Por- 
dine,  spirito  e  filosofìa  delle  Istituzioni  di  Giustiniano,  coir  aggiunta 
ragionala  delle  innovazioni  e  moditicazioni  fatte  dalla  vigente  legisla- 
zione, voi.  11.  Pai.  1823  in  8°. 


ART.  I.  PRELIMINARI — §  II.  ISTITUZIONI  DEL  DIRITTO         1  75 

Vinc.  Costarelli,  Diritto  civile  ridotto  io  quadri  sinottici.  *  Di  que- 
st'  opera  ne  pubblicò  un  annunzio  col  titolo  <c  II  sinotticismo  applicato 
alla  legislazione:  nel  t.  IV  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti,  n.  10 
p.  50. 

Nic  Amico,  La  Giurisprudenza  rappresentata  in  tavole  sinottiche: 
nel  t.  XX  di  detto  Giornale,  n.  59,  pag.  125. 

Nic.  Uzzo,  Introduzione  generale  allo  studio  del  diritto.  Pai.  4850 
in-8°. 

Agat.  Longo,  Sulla  nozione  del  dritto,  e  sulle  varie  specie  di  esso, 
memoria.  Cat.  1850  in-8°. 

ART.   II.    CURIALI 

Parte  potissima  di  giurisprudenza  sono  le  Decisioni  delle  Gran  Gorti, 
le  Sentenze  de'  Magistrati  supremi.  Esse  ebiariscon  la  legge,  esse 
rassodano  il  dritto,  esse  sono  meritamente  dette  il  codice  vivo,  come 
per  converso  i  Codici  sono  l'oracolo  morto. 

Ma  codeste  Decisioni  ,  pria  di  pronunziarsi  ,  son  precedute  e  da 
Consultazioni  e  da  Allegazioni:  le  une  si  danno  ai  consulenti,  le  al- 
tre si  fanno  dai  con  tendenti:  quelle  servono  ad  indirizzare  le  parti, 
queste  a  muovere  i  giudici:  le  prime  si  scrivono  per  ammaestrare  , 
le  seconde  per  perorare.  Ricevete  dunque  i  titoli  delle  tante  che  se 
ne  son  pubblicate  ,  e  di  qualcuna  ancora  che  corre  inedita  ,  senza 
però  darci  carico  d' infardar  queste  carte  di  nomi  oscuri  e  di  scritti 
secondari. 

§    I.    DECISIONI 

Frane.  Milanensis  cat.  Àureae  decisiones  R.  C.  regni  Sic.  in 
quibus  varii  casus  diversis  temporibus  discussi  atque  decisi  in  dicto 
Trib.  continentur,  partes  li.  Venetiis,  1596,  et  1602*,  ac  Francofurti, 
4600,  fol. 


Garsiae  Mastrilli  pan.  Decisiones  Consistorii  S.  R.  C.  regni  Sici- 
liae,  libri  IV.  Pan.  4606-24-  Venetiis,  1609-24;  Spirae,  1615  et  19-, 
et  Coloniae,   1660,  in-4°. 


Nic.  lntriglioli  cat.  Decisionum  aurearum  M.  R.  C.  regni  Siciliae, 
liber  unicus.  Pan.  1609  et  5P,  et  Lipsiae,  1624,  fol.  *  Altri  IX  vo- 
lumi di  decisioni  lasciò  mss.  secondo  il  Mongitore. 

Io.  Frane,  de  Castillo  pan.  Decisionum  tribunalis  Goncistorii  S. 
R.  C.  regni  Siciliae,  libri  li.  Pan.  1615-22,  fol.  *  Il  libro  l  con  ag- 
gi «iute  ricomparve  nel  4626, 


176         CLASSE  XI.   DIRITTO  ANTICO  —  SF.7.  li.  GIURISPRUDENZA 

—  Decisiones  M.  R.  C  quibus  aecedunt  aliquae  cansarum  delc- 
ffatarum.  Pan.   16-20  fol. 

Morii  Mutae  pan.  Decisiones  novissimac  M.  R.  C.  supr<jmique 
Magistratus  regni  Sicilia:1,  sedis  quidem  nedum  crimioalis  el  civilis, 
sed  praeterea  cansarum  delega  tara  m  ,  t.  1.  Pah.  1649  et  55  ,  fol. 
*  Rimase  inedito  il  volume  11  presso  Aut.  del  Giudice. 

Marii  Giurbae  mess.  Decisionum  novissimarum  Concistori*!  S.  Rf 
C.  pegni  Siciliae  voi.  I.  Pan.  1621;  Genuae  1653,  fol. 

—  Consilia  seu  Decisiones  criminales.  Mess.  !626j  Genuae  1645, 
et  54,  fol. 

—  Tribunalium  regni  Siciliae  decisae  observaliones.  Mess.  1646; 
ci  Amstel.   1652,  fol. 

Marii  C  nielli  cai.  Decisiones  su  premorrai  buius  regni  Siciliae  tri- 
bunalium iuxta  orationes  edilae,  voi.  II.  Mess.  1052}  et  Pan.  1636-52, 
Ibi, 

Octavii  Covaccioli  et  Lancea  Montismellis,  Decisiones  R.  C.  Prae- 
torianae  felicis  urbis  Pa Dormi,  1641,  fbl. 

—  De  fori  privilegialorum  remissione.  Ibi  4641,  fol. 

Annibali*  Ruba  mess.  Summarium  notabilium  decisionum  Trib. 
S.  R.  C.  Neapolitanae.  Yen.  \(io\,  in-4°.  *  Benché  queste  decisioni 
pertengadQ  ad  estero  tribunale,  qui  vanno  menzionate  in  grazia  del- 
l'autore  ch'era  patrizio  messinese. 

Seb.  Giusini  pan.  Deeisio  tribunalis  M.  R.  C.  Reg.  Sic.  in  causa 
successionis  principatus  Buterae.  Pan.  1662,  fol. 

Inc.  Longi  mess.  Linea  triumphans  de  gradii  in  primogcnialibus 
f'udorum  successionibus,  sive  deeisio  Trib.  M.  R.  C.  in  causa  succes- 
sionis principatus  Buterae,  Pelraeperliae  eie.  Pan.  1706:  fol. 

—  Codex  rerum  iudicatarum  supremorum  regni  tribunalium  in  eau- 
sis  executivi»  etc.  *  Lasciollo  ms.  con  altri  XX11  volumi  di  allega- 
zioni. 

Hier.  Basilico  mess.  Decisiones  criminales  M.  R.  C.  Regni  Siciliae. 
Florentiae,  1601;  et  Hispali,  1699,  ibi. 

Caroli  de  Néàpoli  pan.  Deeisio  tribunalis  Concistori'!  S.  R.  C.  in 
causa  reTcndicaloria  feudi  Cifalis.  Pan.  1750,  ibi. 

Phil.  Flores  savoeensis.  Additiones  inrium  et  recent ioruni  dotto- 
rum  ima  cimi  nonnullis  exiffliis  obscrvationibns  rerum  notabilium, 
ad  decisiones  Marii  Giurbae,  novissimis  dilfinilionibus  causarum  il- 
lustratas.  Pan.  17i5,  fol. 


ART.    II.    CURIALI  — §    I.    DECISIONI  177 

Philad.  Artalis  pan.  Feudales  decisiones  regni  Siciliae.  Pan.  1752  fol. 

Ant.  Neapolis  pan.  Decisiones  M.  R.  C.  sedis  plenae.  Tan.  1780,  fol. 

Decisioni  di  varie  cause  ne'  supremi  tribunali  di  Sicilia  :  trovatisi 
raccolte  nei  mss.  delle  librerie  pubbliche  di  Palermo* 

5    II.    CONSIGLI   OSSIA    CONSULTE 

Selecta  diversorum  illustrimi]  Siculorum  Consilia  decisiva  et  alle- 
ga tiones  a  Petro  de  Luna  collectae.  Pan.  4627.  *  Raccoglie  le  Con- 
sulte di  vari  che  qui  seguiranno-,  tra  cui  ve  n'  ha  XVI  dello  stesso 
raccoglitore.  Gli  altri  sono: 

Blascus  Lancea,  cat. 
Io.  Àloysius  de  Septimo,  pan. 
Ferd.  Bongiornus,  pan. 
Raymundus  Raimundetta,  cat. 
Modestus  Gambacurta,  pan. 
Odavi us  Corsettus,  pan. 
Augnstinus  Martius,  mazariensis. 
Io.  Ant.  Cannetius,  ragusanus, 
Frid.  Campixàanus,  cat. 
Ant.  Xibecca,  pan. 
Io.  Dom.  Cavallarius,  pan. 
Marianus  de  luliana,  pan. 
Tobias  Bonfaris,  pan. 
Yespasianus  Spucces,  pan. 

Consilia  diversorum  Siculorum  super  privilegio  felicis  urbis  Pa~ 
normi,  quod  Fiscus  non  possit  principaliter  agere  contra  eives-,  cum 
addilionibus  Oct.  Corsetto,  Andr,  Muscara,  Frane  Baronii,  multi» 
M.  R.  C.  at  Curiae  Praetorianae  illustratis  decisionibus.  Pan.  J656, 
in-4*. 

Conflictus  iureconsultorum  inter  sese  discrepantium,  collectus  a 
Paulo  Frane.  Perremuto  patritio  calataieronensi,  t.  V.  Pan.  1662-71, 
fol. 

*  Questa  vastissima  compilazione  dovea  costare  di  sei  parti  ,  di 
cui  le  prime  tre  vennero  a  luce,  la  I  in  un  tomo,  le  seguenti  cia- 
scuna in  due.  Riporta  per  ordine  d'alfabeto  i  giuristi  così  nostri 
come  stranieri-,  e  di  ciascheduno  propone  le  sentenze  che  sono  state 
o  modificate  o  contraddette  da  altri. 

Or  sieguon  altre  Consulte  di  edizioni  separate  e  distinte. 

libertini  de  Marinis,  magni  Siciliae  cancellare  et  arohiep.  panorro- 

n 


17<S      GLASSE   XI.  Uir.ITTO    AMICI;— .-:....   II.  uU. .  1 -;i'.L  DL.NSL.V 

Intérprtetatfónes  ad  cip.  28  regis  Friderfci,  et  ad  cap.  58  regia  la- 
cobi,  citantur  a  Potrò  de  Gregorio,  Frane.  Milaoesio  et  Mario  Muta. 

—  Consilium  contra  baronem  Castriveterani  ,  allogatur  a  Iosepho 
Cumia  in  Cap.  Regni.  *  Questi  è  uno  de'  più  antichi  nostri  giuristi, 
stato  giudice  della  Gran  Corte,  e  poi  per  vcnt'anni  arcivescovo, 
morto  nel  U34*. 

Adami  Asmundi  cat.  Consilia  varia,  a  Ios.  Cumia  aliisque  citata. 
*  Fu  questi  giudice  della  G.  C.,  maestro  razionale  ,  e  governatore 
del  regno  negli  anni  1435-48. 

Andr.  Barbatine  sive  de  Bartholomaeo,  moss.  Consilia  ,  voli.  IV. 
Veaetiis,  1516-63-84-,  et  Lugduni,  4559,  fol. 

—  Alia  in  libro  Consiliorum  sive  liesponsorum  ad  causas  ultima- 
timi voluntatum,  voli.  II.  Venetiis   1581  fol. 

—  Alia  inter  Consilia  seu  Kesponsa  ad  causas  criminales,  t.  I. 
ìbidem  1585,  fol. 

Guilclmi  de  Perno,  patritii  syrac.  Consilia  feudalia:  Consilia  pi-a- 
etica*,  Tractatus  de  rege  ,  de  regina  ,  de  principe.  M'-ss.  1557  :  et 
Ven.  1575  ,  fol.  *  A  questi  Consigli  scrissi;  le  suo  Addizioni  Frid. 
Auria,  padre  di  Vincenzo,  che  le  conservava. 

—  In  pragmaticas  aliquot  et  privilegia.  Ven.  1601  in-8.  *  Questi 
ancora  fu  giudice  della  G.  C.  ed  era  stato  allievo  del  suddetto  Ma- 
rini. 

Nic.  Tedeschi  ,  vulgo  Abbatis  panormitani  ,  Consilia  CCXXVI  , 
voli.  II.  Lugduni    1557,  et  al.  saepius. 

—  Una  cum  Quaestionibus  VII.  Ibid.  1584-,  et  Ven.  1617,  fol. 

Io.  Xibeccac,  pan.  Rcsponsnm  prò  Io.  Panniera  in  recuperatione 
cehortis  armigerum  regni  Neapolis.  Pan.  1507,  fol. 

llier.  Fimiae,  cat.  Consilia,  apud  Mastrillum,  Burgium,  et  Mila- 
nesium. 

Scip*  Trir/onac,  platiensis,  Consilia  apud  lo,  Bfrpt,  Marciaucnscm. 
Ven.   1575,  fol. 

.    ln(ri(<liol>i  cai.  Consiliorum  sive  lì<  sponsorum  liber  I.  Mess. 
1594,  iu-80i"ct  Pan.  IttSA,  fol. 

Marti  de  Gregorio  mess.  Consilium  super  Constiti!  tione  praesidei:- 
tis  Regni;  Pabi  1609  in4". 

fon,  frabutii  ,  Consultano  in  favoivm  praetensorom  creflitonim 
quondam  Admiratorum  Castellae.  Pan.  1609,  fol. 


ART.  II.  CURIALI — §  II.  CONSIGLI    OSSIA    CONSULTE  1  7 ;) 

Octavii  Corsetti  pan.  Consiliorum  feudaìium  voi.  I.  Pan.  1616  et  46, 
fol.  *  V  ha  le  annotazioni  di  Pietro  Corsetti  suo  figlio  ,  che  poi  i'u 
Tescovo  di  Cefalìi.  Altri  consigli  riportano  Pietro  de  Luna  ,  Frane. 
Baronio,  e  Gian  Frane,  de  Castillo  nelle  loro  raccolte. 

Marti  Giurba  mess.  Consilia  seu  decisiones  criminales.  Mess.  1626; 
Genuae  1645  et  1654  fol. 

—  Tribunalium  Regni  Siciliae  observationes.  Mess.  1646  et  Am- 
stelodami  1652  fol. 

Frane.  Ani.  Costae'mess.  Consiliorum  sive  responsorum  iuris  cum 
additionibus  Placidi  Costae  filii.  Mess.  1629,  fol. 

Hippohjti  Maiae  pan.  Consultationum  iuris  civilis  practicabiiium 
ac  decisivarum  pars  I.  Pan.  1631,  et  56  fol. 

—  Addiliones  ad  partem  I.  Ibi  1656,  fol.  *  Non  venne  a  luce  la 
parte  11. 

Ben.  Emmanuelis  marsal.  Consultationes  duae  apologetiche  in  causa 
Gisirae,  seu  Bruculae.  Mess.  1632,  fol. 

Frane.  Salerni  biccarensis,  Consiliorum  sive  Responsorum  iuris  li- 
ner I.  Pan.  1640,  fol. 

Petri  Pauli  Morrettae  calataier.  Responsum  prò  urbe  Calatagero- 
nis  eiusque  civibus.  ìNeap.  1646,  fol. 

Dom.  Mililaris,  francar.  Responsum  prò  Francaviìla  et  regio  Fi- 
sco in  causa  demanii  centra  N.  R.  praetensos  vicecomites.  Matriti  , 
1647,  fui. 

Nic.  Morsi,  pan.  Dilucidationes  ad  privilegium  regis  Àlphonsi  , 
quod  Fiscus  non  possìt  centra  cives  Panormi  principaliter  agere.  Pan. 
4660,  et  1718  fol. 

Ios.  Faraciì.  thermitani,  Consilium  in  causa  Florestae-,  apud  Pau- 
lum  Perremutum. 

—  Aliud  cum  summario  et  additionibus  Laurentii  filli",  apud  Frane. 
Baroni  uni. 

Phil.  Cammaratae,  pan.  Responsa  legalia  decisiva,  t.  II.  Pan.  1663- 
65,  Ibi. 

lo.  Milazzo,  maz.  Selectae  iuris  utriusque  assertiones.  Pan.  1670  fol. 

lqn.  GastoniSj  cat.  Consuitalio  prò  stipendiis  militum.  Mess.  1687 
fol. 


180      (LASSE    XI.    DIRITTO    ANTICO  — SEfc.    II.    GIURISPRUDENZA 

Seraph.  Biscanti,  luris  responsum  prò  regio  Fisco,  quo  profetar 
manus  morluas  ob  feuda  ab  ipsis  possessa  ad  scrvitia  et  quinden- 
nioium  solutionem  teneri.  Sine  loco  et  anno,  in-K 

Frane.  M.  Pisani  mylensis,  Selectae  inris  eonsultationes,  de  pri- 
mo,rcniis  et  iìdeicommissis.  Pan.  1715  fol. 

Gius.  Fragali,  Indice  delle  consulte  della  Giunta  de'  Presidenti  e 
Consultore  ,  dedicato  al  marchese  Stef.  Airoldi  presidente  della  G. 
Corte  *  Ms.  esistente  nella  libreria  del  Connine  (Qq  E  108),  diviso 
in  tre  parti,  giusta  il  triplice  diritto,  pubblico,  privato,  e  feudale: 
vi  si  premette  anco  il  diritto  ecclesiastico:  porge  il  sunto  d'ogni  con- 
sulta, e  ne  cita  i  volumi,  ove  ciascuna  rinviensi. 

*  In  essa  libreria  pur  esiste  un  tomo  di  Consigli  raccolti  dal  can. 
Kos.  Gregorio  (Qq  F  55  n.  6-25);  i  cui  autori  sono,  Gugl.  Perno,  Gir. 
Fimia,  Ànt.  Platamone,  Bart.  Marchese,  Gasp.  Riera,  Pietro  Petrelo, 
Gerardo  Alliata,  Giov.  da  Imola,  Gio.  e  Ant.  Ballo,  Ginn  Fil.  Paterno, 
Pietro  Saladino,  Gio.  Taranto,  Ferd.  Bongiorno,  Simone  Scarto, 
Giacomo  Bono,  Gio.  Luigi  Lello,  Gio.  Gugl.  Bonincontro. 

§    III.    ALLEGAZIONI    LATINE 

Gerard*,  Agliatac  pan.  Allegationes  in  causis  Augustae.  Calatabil- 
lottae,  Sclafani,  etc.  citatae  a  los.  Cumia  et  Mario  Muta.  *  Fu  que- 
sti giurista  famoso  e  caro  al  re  Alfonso,  da  cui  fu  fatto  protonotaro 
de)  regno  nel  1450. 

Christoph,  de  Benedklis  pan.  Allegationes  in  causa  Fluminis  Diony- 
sìi,  citantur  a  los.  Xibecca. 

—  Consilium  in  causa  Sclafani,  apud  Donatimi  Antonmm  de  Ma- 
rinis  in  lib.  Il  Resolutionum.  *  Fu  l'autore  maestro  segreto  e  regio 
consigliere  ,  morto  nel  1475. 

PhiL  Perdicari  pan.  Allegationes  prò  Philippe  Aragonio.  Ferdinand! 
regis  nepote,  in  pan.  archici),  electo,  citantur  a  Bocho  Pirro  in  >o- 
titiis  eccl.  panorm. 

Frid.   Campixiani  cat.  Allegationes  variac  a  Mario  Muta  fondate, 

Ant.  Xibecca»  pan.  De  regia  monarchia,  de  regio  iure  patronatus 
prò  regii  lisci  procuratore,  aliisque,  Allegationes  varia*  mss; passim 

citantur. 

Yinc.  Spucces,  Allegationes  in  causa  tendi  Favarottae  prò  Bapt. 
Cunelli.  Senza  data,  in  fol. 

—  Pro  Deputazione  regni  Sieiliae  conlra  regios  protonolarium  ei 
poadiutores,  Pai.  senz'anno,  *  Fiorì  l'autore  sul  cadere  del  secolo  XVI. 


ART.    ».    CURIALI  —  §    HI.    ALLEGAZIONI    LATINE  18  l 

Eier.  lvegliae    netini  ,    Allegationes    in  Causa  tonnariae  Castri  ad 
mare  de  Cullo.  Pan.  in  Coi.  senza  data. 

_Pro  magnificis  segretari!*;  Ibi,  in  Ibi.  senz'anno. 

Horatii  Belliani  siculi,  Allegationes  prò  D.piiUitione  regni  Siclliae 
contra  protonotarium  eiusque  ministros,  Pan.  lodo,  lui. 

Seb  la  Farina,  pan.  Allegationes  prò  Octavio  Lanza,  principe  Tra- 
biae,  centra  nniversitatem  Tliermarum.  Pan.  1599,  in  fol, 

Petti  de  Gregorio,  mess.  Allegationes.  Pan.  1600,  fol. 

Nic  Cannizzarii  pan.  Allegationes  in  causa  vertente  in  M.  H.C. 
inter  Marinm  Buglio*  et  ITinafria  baronem  Bifarue  cum  m%.  pro- 
curatore R.  Fisci.  Senza  data  in  fol. 

Tobiae  Bonfavis  pan.  Allegationes  prò  Antonia  de  Benonia  contra 
Andrei  Salazar,  Pan.  t607  foU  *  Più  altre  ne  lascio    mss. 

Lud.  la  Lamia  ,  Allegationes  iurium  in  causa  asserti  spolii  intra 
bimestre.  Pan.  1608  fol. 

Modesti  Gambacurtae  pan.  Allegationes  variae  a  Mario  Muta  ci- 
tataci 

Ant.  Bononia  pan.  Allegationes  in  causa  eareerum  felicis  urbis 
*^T&%*  li.  Rivalora  consanguinei.  Ibi,  sine  anno 
in  fol. 

lo    Pelvi  Fallavi  pan.  Pro  comitibus  Moach  apologia,  in  Consul- 
tationem  sub  nomine  Ios.  Trabutii  eJitam.  Pan.   1609     lui. 

Vinc  Rosso  pan.  Allegationes  prò  Ios.  Perna  et  aìiis  contra  De- 
putatos  regni  Siciliae.  Pan.  1610  in  fol. 

Ios.  de  Ncapoli,  trainensis ,  Allegationes  prò  ^P^tion^  vecUga- 
lis  extractionis  serici  ex  por  tu  civitatis  Messanae.  Pan.  101-  ìoi. 

Petri  Corsetti  pan.  Allegationes  prò  regio  Fisco.  Pan.  1628  h>4. 

lo.  Phil,  Costa,  pan.  Allegationum  lib.  II.  Pan.  161540  in  fol. 

Lud.  de  Blascis  pan.  Allegationes  in  causa  baroniae  Martinorum, 
feudi  Scordiae  et  aliorum  honorum.  Pan.  1630  fol. 

—  Aliae  in  causa  restitutionis  praedictorum  honorum  via  spoui 
privilegiati  ctc.  Ibi,  in  fol. 


Ì82      CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO  —  SEX.    II.    GIU?.ISi»RUDENZA 

Roehi  Polenzani  pan.  Allegationes  prò  regio  fisco  contra  Augusti- 
num  et  Pftrum  Rivalora  fralres.  Pan.   1630  in-4°. 

Pctri  de  Biasio,  salem.  Allegationes  prò  Cornile  Galeani  contra  oe- 
conomum  conventus  s.  Zitae.  Pan.  1652  in-i°. 

Sanatori  Bavac,  pan.  Resolutiones  prò   iure   tractae    super    sale 
imponendo.  Pan.  1G28,  in-4°. 

Ant.  Amato,    pan.    Allegationes  prò  duce  Sabaudiae  contra  regni 
protonotarium  eie.  Pan.   1052,  fol. 

—  Pro  Senatu  panormit.  contra  fisci  patronum.  Ibi  1G46  fol. 

fine.  Pizzuti  pan.  Allegatio  prò  institutore  serenissimi  Ducis  Sa- 
baudiae, coram  tribunali  R.  Patrimonii.  Pan.   1052  in  fui. 

Ben.  Emmanueìis  marsal.  Consultatio  apologetica  in   causa    Gisi- 
rae.  Mess.   1052  fol. 

—  Patrocinimi)  prò  Senatu  pan.  contra  fisci  patronum.  Pan.  16-ìG 
fol. 

—  Allegationes  in  iure  et  in  facto  prò  card,    ab    Auria    archiep. 
pan.  centra  canonicos  R.  CapelSae  s.  Pctri.  Matriti  in  fui. 

—  Aliae  in  causa  possessore    principatus   et  status   Campifranci. 
Pan.   1655  fol. 

Blasci  loppidi  ,  pan.  Allegationes  prò  Aloysia  Maslrilli  baronissae 
terrae  Turtureti,  in  fol.  sine  loco  et  anno. 

M.  Ant.  Marchesii  pan.  Iustificationes  sentenliae  datae  in    causa 
petitionis  vindicatoriae  et  reintegrationis  septem  feudorum  nuper  ere- 

ctorum  in  titulum  baroniae  Asprimontis.  Pan.  1052  iu  fui. 

Frane.  Baronìi  pan.  Allegationes  in  causa  revendicationis  feudorum 
Ioancaxi  et  Rakallureo.  Pan.  1644,  et  51,  fui. 

Ios.  Pharacìi  thermita ni,  Allegationes  prò  Antonio  Quintanadvegna 
barone  Forestae  contra  syndicos  terrae  l'eriae.  Sine  loco  et  anno  Voi. 

—  Pro  Francisco  Cufiari  contra   magnificimi    procuratorem    regii 
Fìsci.  Pan.  1010  fui. 

Blasii  Draco  pan.  Allegationes  penes  Franciscum  Magretti. 

Aug.  Molli,  Allegationes  prò  iustilia  D.  Nicolai  Scintimi  dueis  Vi- 
zini  contra  eamdem  civiialem.  *  Senza  data,  fol. 

Pelvi  Oliverii   randatiensis,    Allegationes    prò  Laurentio  de  T 
contra  univérsitatem  civitatis  Mitici.  Pan.  1G5Ì  fui. 


ART.    II.    CURIALI  —  §111.    ALLEGAZIONI  LATINE  185 

los.  Xibeccae  pan.  Aliegationes  in  causa  possessore  summariissimi 
principatus  et  status  Campifranci.  Pan.   1655  in  fol. 

—  Aliae  in  causa  manutentionis  principatus  Buterae  et  Petraeper- 
tiae  etc.  Pan.  1600  in  fol. 

Phil.  Cammaraiae  pan.  Patrocinium  D.  Berardi  Ferro  XIX,  con^ 
tra  D.  Iacobum  Sieri.  Pan.   165 £  fol. 

—  Propugnaculum  veritatis  circa  monasterionim  successionem  in 
primogeniis  aliisque  bonis  fìdeicommisso  subiectis.  Pan.  1656  lol. 

—  Aliegationes  in  causa  manutentionis  principatus  Buterae  et  Pe- 
traepertiae  cuni  dignitate  magnatis  Kispaniarum  ac  inarchionatus 
Militelli,  aliorumque  oppidorum  etc.  Pan.  1660  fol. 

Plac.  Carafae  motyc.  Votufli  decisivum  prò  D.  Isabella  Iurato  Gon- 
zales  baronissa  Gasteìiucii.  Mess.   1654.  fol. 

—  Responsum  resoluiivurn  iurisdictionaìe  et  iustificatio  anathema- 
tis  prò  los.  Vassallo  etc.  Pan.  1667  in-i°. 

Caroli  Carusiì  agrig;  Yotnm  in  causa  propria.  Pan.   1655  fol. 

—  Votimi  decisivum" in  materia  electionis  piratati  regnlaris.  Ibi, 
466-i  fol. 

Frane.  Faya  ,  Aliegationes  tres  prò  diversis.  Pancrmi  et  Matriti 
1656  fui. 

Steph.  Longombardì  pan.  Aliegationes  in  causa  revendicationis  feudi 
Verdurae.  Pan.   1656  fol. 

lo.  Bapt.  de  Grossis  cat.  Controversiarum  forensium  iudiciorum 
tom.  I.  Catanae  1665  fol. 

Vetri  Fortis  pan.  Aliegationes  prò  suffragiis  animarum  regum  Si- 
ciliae.  Romae  lb63  fol. 

—  Pro  sepulturis  impetrantis  in  Cathedrali  ecclesia.  Panormi  in 
fol. 

Vcsp.  Spacces,  pan.  Aliegationes  prò  ìli.  Principe  Trabiae  centra 
universitatem  Thermarum.  Senza  data. 

los.  Scomae,  calatabillottensis,  Aliegationes  ad  intellectum  Statuti 
de  insinuandis  subiugationibus.  Pan.   1665  fui. 

—  Patrocinium  regii  patronatus  in  variis  causis,  voli.  IV.  Ibi  1664- 
86  fol. 


Vinc.  Salemii,  platiensis,  Patrocinium  iuridicum  prò  regni  Siciliae 
protonotario,  aliisque  regiis  oflìcialibus  ,  consortibus  et  clientibus. 
Pan.  1660  fol. 


1SÌ       CLASSE  XI.  DIRITTO    ANTICO SEZ.    II.    (ili  RlSPRUDENZA 

—  Pro  Nic.  Scbittioi  duce : civitatis  Bidoni  cantra  syndacos  civila- 
tis  eiusdem,  provoeanlis  Demanium  regium.  Senza  data,  in  fui. 

.4??/.  turati  Terrnenovaé,  Allegationes  prò  regio  fisco.  Pan.  1(370  Eoi. 

—  Alin..  .   Philippo  Hozes  et  Corvaia.  Ibi   1671  fui. 

Nic.  M  iJlcgatiónps  prò  marchione  Pallavicino  centra  fra- 

tres  de  Q  ..;..•     I      .    I   7  i  fol. 

los.  Fernandez  de  Mcdrano,  pan.  lustificationes  in  causa  comitalus 
Isnelli.  Matriti  in  fui. 

Blasii  Militelli,  ex  urbe  Castri  veterani,  Allegationes  in  successione 
coni  ita  t  us  Valentiae,  status  Mediolani,  Pan.  1672  fui. 

—  Iuridica  Uicubratio  prò  regni  Siciliae  viee-admiratibus,  cimi  ap- 
pendice de  magni  Admiratus  officii  praestaniia  eiusque  magnae  Curiae 
iùrisdictione  et  gravarmi. ibus.  Ibi  1696  fol. 

Frane.  Magretti,  pactensis,  Iuridica  e  centroversiae  in  cacsa  ta\a- 
tionis  dotium  de  paragio  rcsolutae  per  curiam    practurianam.   Pan. 

1673  fui. 

Ign.  Gastone  cat.  Disceptationcs  fiscales  notis  potiticis  illustratele 
et  in  supremis  Siciliae  praetoriis  definitae,  tomi  IV.  Pan.  1684-96  fol. 

—  lustificaciones  por  la  regia  gran  Corte.  Madrid  in  fol:  senz'anno 
in  castigliana  favella. 

Frane.  Bcrtoli^  therm.  Allegationes  prò  D.  Placido  de  Ioanne  ar- 
chimandrita Messanae.  ibi   1687  in  fol. 

—  Aliae  prò  D.  Anna  Sti'tia  et  Spatafora  ,  marcliionissa  Motlae. 
Ibid.  in  fot. 

Phil.  Vicinisi  syr.  Allegationes  in  causa  successionis  ducatus  Ter- 
raenovae  et  principatus  Castriveterani.  Pan.  1693  in  fol. 

Ant.  Lombardi,  nvss.  Allegationes  prò  regio  fìsco  contra  los.  Ro- 
manum  prosequutum  de  fabricatione  falsae  monetae  aeneae.  Mess. 
1694  in  fol. 

Caroli  de  Neapoli,  mess.  Allegationes  et  defonsiones  iuris  prò  C. 
Frane.  M.  de  Gregorio  cuntra  Fiscum.  Senza  data,  in-ì°. 

Petri  Massa,  Allegationes  prò  marchione  s.  Iacobi  contra  ducissam 
Monlis  Leonis.  Sino  loco  et  anno  in  fel. 

Ani.  de  ludice,  pan.  Propugnaculnm  apologeticum  veritalis  coli- 
si ructum  in  iudicio  manutenendae  possessionis  comitatus  s.  Marci, 
principatus  Mirti,  aliorumque  statuum  et  titulorum.  Pan.  1700  in  fol. 


ART.  II.  CURIALI— §  HI.  ALLEGAZIONI  LATINE  185 

Ant.  Bruni,  pan.  Aliegationes  iuris  et  facti  prò  Ios.   Valguarnera 
principe  Niscemis.  Pan.   1700  in  fol.  iri..c.M 

P  -Aliae  in  causa  spolii  feudi  Belliscarae    Ibi  1705  ^1. 

—  Praeventionis  iudicialis  notula  prò  los.  Monreale  duce  Castri  PHi- 

1,P-Y^gal4is0discursus  tribus  munitus  sententiis  conformibus  etc.  Ibi 
1706  fof. 

Ant.  de  Assali  pan.  Aliegationes  prò  regio  fìsco  et  terra  Turtureti. 
Pan.  in  folio,  sine  anno. 

—  Pro  Alvaro  Valdaxi  barone  Martinorum.  Ibi  in  fol. 

Auq.  Pagini ,  Aliegationes   prò  Excmo  M.   Ant.  Columna   contra 
Excmam  Margarita!»  Austriacam.  Senza  data,  in  fol. 

Ben.  Porcari,  mess.  Oratio  prò  liberiate   ancillae   Annae  Mariae 

B°~  M^°Lneficii  prioratus   s.  Mariae   de  Succursu.   Ibi, 
1704  fol. 

Nic.Leti  pan.  Regii  iurispatronatus  benefìcii  S.  Mariae  Succursus 
Nicosiae  defensio.  Pan.  1705  in  fol. 

Mieh.  Perremuti,  calataj.  Patrocinium  in  causa  possessoria ^ces- 
sionis  status  et  principatus  Buterae  cum  ugnitele  Magnatis  H  spa- 
n  ar uni  ac  aliorum  statuum  et  feudorunv,  accessernnt  etiam  allega- 
Ses  in  eausa  successionis  status  et  principatus  Petraepertiae.  Pan, 
1704,  in  fol. 

Ios.  Tagliarmi  pan.  luridicus  discursus  in  causa  legitimae  prò  D. 
Anna  de  Sandoval  Paceco  et  Giardina  de  Gucvara.  Romae  1710  in  fol. 

Salv.  Pisani,  mylensis,  Aliegationes  in  causa-  successionis  feudo- 
rum  Doni,  de  Ioanne  principìs  Trium  Castanearum.    Pan.  1714  fol. 

Frane.  Salomone,  pan.  Oratio  historico-legalis,  qua  agnationis  iura 
propugnanti^  in  pieno  M.  R.  C.  Senati!  etc.  Pan.  1  db  fol. 

_  Discursus  iuridicusad  repellendas  foeminas  a  successione  pi  in- 
cipatus  Paternionis,  comitatus  Adernionis  et .GratwMi,  ac  baroma- 
rum  Mottae  s.  Anastasiae  et  MeliUis,  etc.  Ibi  1/18  fol.  ^  , 

—  Cartula  responsiva  ad  notulam  prò  officio  protonotarn  regni.  lDi 
in  fol. 

Jos.  Morelli,  pan.  Discursus  iuridieus  in  causa  validationis  dona- 
tfonìs,  habitus  in  tribunali  S.  R.  C.  Pan.  1718  in  fol. 


QK 


180         CLASSE   XI.    DIRITTO   ANTICO — SEX.    li.  (ilL'MSPRUDENZA 

los.  Pai ernionis  et  Asmundi,  Oralio  ad  tuendum  consulatum  artis 
serico-textoriae  in  urbe  Gatanae  contra  Senatum  messanensem.  Pan. 
1728  in  fol. 

Io.  Ant.  de  Cardellis,  pan.  Discursus  politico-legalis  ad  defensam 
inrium  regalium,  aliorumque,  conservatori  atque  officialibus  regni  de- 
bitorum,  prò  executoria  et  regesto  gratiae  honorum  praescriptorum 
etc.  Pan.  1731  fol. 

Andreae  Noti,  pan.  Diss.  iuridica  ad  exclusioncm  praetensae  dotis 
de  paragio,  habita  in  tribunali  M.  R.  G.  prò  Comite  Motycae,  contra 
Ducem  de  OUvares.  Pan.   1731  fol. 

Frane.  Episcopi  syrac.  Allegationos  prò  civitate  Syracusarum  con- 
tra Pauluin  Hier.  Burzone.  Senza  data. 

Frane.  Ferro,  Irregularis  primogeniturae  prò  principe  s.  Catha- 
rinae  centra  principes  Trabiae  et  Éelvederii.  Pan.  1735  fol. 

Alex,  lestae  nicos.  AUegationes  in  causa  possessoria  baroniae  Gi- 
bellinae,  torme  Podii  regalis,  praedii  Bavanusao,  aliorumque  hono- 
rum aggregatorum,  prò  Laurea  Naselli  et  Morso  principe  Aragoniae. 
Pan.   lì 56  in  fol. 

Phil.  Flcres,  savocensis,  Iuridica  dissertatio  ad  exclusionem  prae- 
tensae immunitatis  gabellae  extractior.is  civitatis  Platiae  eius  assi- 
gnatariae  prò  ven.  Matrice  ecclesia.  Pan.  1757  in  fol. 

lsìd.  Terranae,  pan.  Discursus  varii  super  successione  principatus 

Paternionis,  ducatus  Bisbonac,  comitatuum  Calatanixettao,  Calatabil- 
lottae,  Adornionis,  Selafani,  Calatavuturi,  Scillati  ,  Gollesani  -,  baro- 
niarum  Ilvblae  maioris  seu  Melliti,  Mottae  s.  Anastasiae  et  aliorum 
feudorum,  titulorum  et  honorum  illis  adhaerentium,  atque  omnium  al- 
lodialium,  quae  in  regno  possidebat  D.  Fed.  Aragona  et  Moneada 
dux  Montisalti,  habiti  in  M.  R.  C.  Pan.  1720  fol. 

Nic.  Cùstiglioni  pan.  Compendium  orationum  liabitarum  in  celebri 
possessorio  honorum  omnium,  quae  in  regno  possidebat  Ferdinand us 
de  Aragona  et  Moneada  dux  Montisalti,  coram  M.  B.  C.  atque  in 
pieno  senatu.  Pan.   1729  in  fol. 

—  Iuridica  oratio  habita  in  supremo  sacrae  R.  Conseientiae  senatu, 
in  causa  re  vendicatola  honorum  aggregatorum  super  statibus  Caccahi 
et  Calati.  Ibi   1735  in  fol. 

*  Oltre  alcune  appendici  a  queste  allegazioni  ,  ben  altri  XVI 
volumi  lascionne  di  cause  patrocinate  nei  tribunali  supremi. 

*  Nella  libreria  comunale  si  trovano  non  pochi  volumi  di  Allega- 
zioni e  stampate  e  manoscritte,  raccolte  dal  cel.  avv.  Filippo  Co- 
razza: nò  poche  altre  ve  ha  in  quella  del  Collegio  massimo. 


ART.    II:    CURIALI  18" 

§    IV.     ALLEGAZIONI    ITALIANE 

Cominciano  questo  all' età,  in  che  finiscono  le  latine,  come  chiaro 
si  scorge  dalle  date  che  portano  :  eccone  le  più  memorabili. 

Andrea  Noto,  Ragionamento  istorico-legale  dell'  origine  e  quantità 
del  dotario.  Pai.   1756  in  fol. 

-Falle »  e  riflessioni  del  ven.  monastero  de'  Self  Angel.  per  l'in- 
formazione dimandata  da  S.  SI.  al  tribunale  del  concistoro  nella  cau- 
sa di  servitù  col  rettore  del  collegio  dei  RR.  PP.  Gesuiti.  Ivi  1737  fol. 

*  Ouesta  scrittura  fu  ristampata  lo  stess'  anno  in  Napoli  insieme 
colle  risposte  date  dal  p.  Emm.  Aguihra  storiografo  di  questa  pro- 
vincia, il  quale  tacendo  suo  nome,  vi  pubblico  le  seguenti: 

Informazione  alla  suprema  Giunta  di  Sicilia  intorno  alla  lite  di  ser- 
vitù di  fabbrica,  che  verte  fra  il  collegio  d.  C.  d.  G.  e  '1  monastero 

*L'K££yftd Sunga  scrittura  neUa  lite  di  detta  fabbrica. 

U__  Nota  °delle  ragioni  del  collegio  di  Palermo  nella   causa  di  fab- 
brica col  monastero  anzidetto.  Ivi  1138  in  fol. 

lac.  Frane,  de  Quingles,  Discorso  politico-legale  in  difesa  dell'ili. 
Senato  di  Messina  e  suoi  cittadini,  sopra  1'  esecutoria  del  cesareo  di- 
ploma di  Carlo  VI  imp.  dato  in  Luiemburgo  a  17  maggio  1727. 
Pai.  1751  in  fol. 

Ben.  Abbate,  Discorso  sopra  la  proibizione  della  dote  di  paragio, 
e  della  vita  milizia  nel  feudo  nuovo.  Pai.  1741  in  fol. 

Carlo  di  Napoli  ,  Difesa  e  giustificazione  degli i  ttfltejali -bel  gran 
Consiglio  di  guerra  tenuto  d'ordine  di  S.  M.   m  Pai.  1737  in  iol. 

—  Concordia  tra  i  diritti  demaniali  e  baronali.  Ivi  1744  in  lui. 
*  Di  quest'opera  dirassi  più  innanzi. 

Ant,  Orioles,  Discorso  legale  in  prò  del  sac.  Frane.  Palumbo  e 
Furnari  contra  il  sindaco  del  senato  di  Pai.  1740  fol. 

Gasp.  Amelio,  Ragioni  per  la  successibilità  di  Gio.  Ant  Colonna 
Romano  duca  di  Cesarò  nei  feudi,  non  ostante  lo  stato  ecclesiastico. 
Pai.   1741  in  fui.      ' 

Gìoach.  M.  Agitelo,  Scelta  di  alcune  aringhe  composte  e  recitate 
ne'  tribunali  e  magistrati  del  regno.  Pai.  1760  m-i°. 

Clem.   Grassi  Bonanno,  Fatto  storico  con  cui  si  rilieva  come  ì  dY- 
i*«  delle  dogane  della  città    di  Aci  s'appartengono  al  re,    non  già 
^nsa  vescovile  di  Catania.  Roma  1765  in-'i°. 


488  CLASSE  XI.  DIRITTO  ANTICO  —  SEZ.  II.  GIUBISPRCDRNZA 

Scrittura  in  prò  dell'  università  di  Acireale  contro  il  R.  Fisco. 

Pai.  1770   in-4°. 

Dom.  Campione,  da  Leonforte,  Difesa  delle  ultime  volontà  dei  de- 
funti. Pai.  4700  in  fol. 

Agost.  Forno,  Diss.  sopra  le  doti  de'  maritaggi.  Pai.   4772  in-4r. 

FU.  Garofalo,  Allegazioni  diverse.  Pai.  1781  in-4°. 

Paolo  Cali,  Ragioni  del  magistrato  e  consoli  delle  arti  di  Acireale 
in  sostegno  delle  suppliche  umiliate  al  trono  per  un  consolato  di  seta. 
Senza  data  (4781). 

Vinc.  Diana  ,  commissionato  del  magistrato  urbano  di  Acireale  , 
Supplica  da  rassegnarsi  al  re  N.  S.  in  sostegno  dulie  grazie  implo- 
rate per  compenso  del  donativo  di  ducali  48000  offerti  alla  M.  S. 
Senza  data. 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Rappresentanza  legale  del  dritto  che  han- 
no ì  cittadini  siracusani  di  poter  introdurre  i  vini  mosti  prodotti  da 
loro  fondi  in  alieno  territorio.  Catania  1792  fol. 

Mauro  Tumminelli,  Sulla  incompetenza  del  potere  legislativo  nel- 
F  esame  delle  compre  colla  garenzia  del  verbo  regio,  e  sotto  lo  scu- 
do di  perpetua  salvaguardia,  Memoria  presentata  al  parlamento.  Val. 
4814  in-4°. 

ART.   III.    COIBENTAR! 

Per  non  moltiplicare  divisioni,  ristrigniamo  i  nostri  cementatori  a 
tre  classi,  a  quelli  cioè  che  chiosarono  il  Diritto,  a  quei  ch'esplica- 
rono il  Rito,  a  quei  che  illustrarono  le  Consuetudini. 

§    I.    COMENT!    DEL  J)RITTO 

Alcuni  di  questi  comentarono  il  Diritto  romano,  eh'  era  in  vigore 
fra  noi  (ovunque  non  venisse  in  opposizione  colle  leggi  pai  rie):  altri 
sopra  il  nostro  lasciarono  peculiari  comentazioni  :  altri  por  ultimo 
abbracciarono  e  quello  e  questo.  Noi  dunque  di  tutti  presentiamo  il 
ruolo,  non  più  per  distinzion  ili  materie,  ma  solo  secondo  la  succes- 
sione de  tempi,  movendo  al  solito  dai  più  anziani. 

Caroli  de  Tocco,  sic.    Leges  Longobardi  or  uni    cum  argumentis  et 

glossis.  Ven.  4557,  Ang.  Taìir.  4570  fol.  *  Legista  famoso  a  tempi 

di  Guglielmo  1,  di  patria  incerta,    chiosò  queste  leggi  ch'erano  in 

vigore  a  Napoli  ,    ove   fu  giudice    della    R.  C.  C.  Fu  riprodotto  di 

nuovo  Ira  le  Leggi  imperiali  a  Ven.  4000  in-V. 


ART.  IH.  COMENTARÌ  —  §  1.    DEL  DRITTO  Ì89 

Mommi  de  Afflici,  neap.  Ccmmentarium  in  Constitutiones  regni 
Siciliae  et  ^eapolis.  Frahcofurti  4603  ibi.  *  Comeehe  napolitano 
questo  autore,  merita  un  pesto  tra'  siciliani  per  avere  chiosato  un 
codice  che  fu  comune  alle   due  Sicilie. 

Andreae  Barbatine  sive  de  Bartholomaeo,  mess.  De  testibus ,  ad  cap. 
a  Testimonium  »  :  extat  in  voi.  «  De  testibus  probandis  ****o- 
Mdf^Mib  autorum»  per   Io.  Bapt,    Ziletum  edito,  \eretns 

Ì01Ì  HepeUtiones  in  quosdam  Pandectàrum  titulos.  Ticini  1496',  Lug- 
duni  1555;  et  Yen.  4587  fot.  ...  *•• 

-  Aliae  in  collectione    «  Tractatuum  universi    luns  ».    \enetns  , 

15-  Additiones  ad  commentarla  in  lus    feudorum  Ubateli  Baldi,  in 
Codicem,  Digcstum,  Feuda  et  lnfortiatum.  Lugdum,   4o4o  iol. 

Bernardi  de  Medico,  super  caput  Volentes  Regis  Friderici.  Mess. 
1557  ibi. 

Scivionis  Triqonae,  platiensis,  Comm.  in  Petrum  IPhil.  Corneum 
perusinum  super  Codicem  et  Pandectas.  Lugduni,  1555  fol. 

Io.  Atti.  Cannetii,  In  extrav.  Volentes  Friderici,  et  in  extrav*  $ 
aliquem  Iacobi,  Siciliae  regum,  Enarrationes  perspicua©.  \en.  157b  Iol. 

Me.  Intriqlioli,  cat.  Singularium  ad  regni  Siciliae  Constitutiones, 
Capitiìla,  Pragmaticas  et  Consuetudines  libri  li ,  cum  additionibus 
Marcelli  Conversarli.  Pan.  1609  in-4°. 

—  Sincularium  liber  HI.  Ibidem,   4605  in  fol.  ..      • 

Cum  duobus  libris  antecedentibus^et  adnotatiombus  Antonn  Salo- 
niae  et  Scipionis  Sapìentiae.  Ibi,  1652  fol. 

Garsiae  M  astrilli,  Ad  lndultum  generale  Philippi  III,  Commenta- 
rium. Pan.  4604  et  24  in-4c.  *  Leggesi  pure  in  calce  al  suo  trat- 
tato «  de  Magistratibus  ».  Pai.  4646  in  fol. 

Marii  Muta*,  pan.  Capitulorum  regni  Siciliae  regis  Iacobi  expo- 
sitionum  t.  I.  Pan.  1605  in  fol. 
.  -  Capitulorum  regum  Federici  et  Petri  dilucidationum  tomus  li. 

- Vapitubrum  regum  Martini  et  Ferdinand!  1  compositionum  te- 
nnis Ili.  Ibi,  4614  in  fol.  _ 
-Capitulorum  regis  Aìphcnsi  lucubrationum  t.    IV  et  \ .  Ibi  io-o 

111  —  Capitulorum  regis  loannis  commentariorum  tomus  VI.  Ibi  4627 
in  fol. 


190         CLASSE   XI.    DIRITTO    ANTICO —  SEZ.    li.  (ilURISPKUUE.VAV 

—  Regni  Siciliae  Pragmaticarum  Sanctionum  ,  in  dnas  divisarum 
partes,  eommentariorum  t.  I.  1622  in  fol.  *  Lasciò  inedili  tre  altri 
volumi  di  comentari  sopra  i  Capitoli  del  regno:  e  più  altri  sopra  il 
Rito  nostrale*,  olire  le  note  suir  Istituta,  sul  Codice,  sul  Digesto,  ed 
anco  sul  Diritto  canonico. 

Marii  Catelli,  cat.  Codicis  legum  sicularum  libri  IV  ,  a  totidem 
Siciliae  et  Aragoniae  regibus  latarum,  cum  glossis  sive  notis  roridi- 
co-politicis.  Mess.  1656  in  fol. 

Balth.  Abruzzi,  Interpretatio  ad  pragmatieam  unicam  ,  De  modo 
procedendi  summarie,  et  de  plano,  sola  facti  veritate  inspecta.  Pan. 
1658  in-4°. 

—  Commentaria  duo  ad  Cap.  6-2  Maiestatis  Ferdinand!  regie.  Ibi, 
164-7  in-4°. 

—  Lectura  practicabilis  ad  titulum  Institutionum  «  Quibus  alienare 
licet,  vel  non  ».  Ibi,  1644   in  fol. 

—  Practicae  iuris  quaestiones:  opus  bipartitum:  Pars  I,  de  Alie- 
nationibus.  Pan.  1663  in  fol. 

—  Pars  II,  de  Iurisdictiono.  Ibi,  1665  in    fol. 

Frane.  Magrctti,  pactensis,  Observationes  illustratae  decisionibus 
ad  Const.  Pragm.  Frane.  Caielani  ducis  Sermonelae.  Pan.  1668  fol. 

Caroli  Carusi,  agrig.  Glossema  dilncidum,  ac  perutile  commen- 
tarium  in  Const.  Pragm.  ducis  Sermonetae  proregis.  Pan.  1679  fol. 

Sanctorii  Oliva,  Disceptatio  iuridica  ad  intellectum  statuti  ducis 
Sermonetae  Proregis  §  27.  Cat.  1679  in-ì°. 

lo.  Bapt.  de  Grossis,  cat.  Theori-pravis  ad  Const.  pragm.  comi- 
tis  Castrensis  proregis.  Cat.  1651  et  67  fol. 

—  Commentarium  ad  cap.  LXXVlll  Regni  Caroli  V  Caesaris,  de 
Contractibus  per  minores  non  celebrandis  absqne  auctorilate  eurato- 
ris  vel  iudicis.  Pan.  1665  fol. 

—  Tutamen  veritatis  trium  propositionum,  quas  in  praedicto  Com- 
mentario ediderat.  Mess.  1664  fol. 

Musii  Becchi,  Ad  utriusque  Siciliae  Const.  De  consideratione  iniu- 
riae  temporis  et  personarum,  commenlarius.  Tbealae,   1607  in-i°. 

losephi  M.  Lombardi  et  Longi,  cat.  In  pa trias  leges  commenla- 
rius academicus  et  forensis.  Cat.  1757  in  fui. 

Honuphrii  Cicalae,  pan.  Commentaria  in  titulum  de  «  Aclionibus  » 
Inslilulionum.  Pan.  1642  in  fol. 


ART.    Ufi   COMENTARÌ  Wl 

Carlo  Melchionna,  Diss.  Istorica  polemica  legale  sulle  novelle  leg- 
o-i del  re  N.  S.  per  le  sentenze  ragionate,  ossia  Sposizione  de'  reali 
dispacci,  colle  risposte  alle  difficoltà  -,  V  ediz.  coli' aggiunta  de'  di- 
spacci medesimi.  Pai.  1775  in-8°. 

§    li.    ILLUSTRAZIONI    DEL   RITO 

Premettiamo  una  raccolta  che  molti  ne  abbraccia  insieme:  cui  suc- 
cederanno più  altri  che  ne  compilarono  separati  volumi. 

Commentarla  super  Ritu  regni  Siciliae  scribentium,  quae  in  curns 
ad  deeisionem  causarum  necessaria,  antea  mss.  ab  omnibus  a]^ga- 
bantur,  collecta  a  Marcello  Conversano  le.  Leontinensi.  Pan.  4614} 
et  Venetiis,  1617  fol.  *È  questa  un' utile  accolta  di  ritualisti,  quali 
sono: 

Ludovicus  Montaltus,  syrac.  —  Blascus  Lancea,  catan.  —  Io. 
Phil  Paternionus,  cat.  —  Ant.  Platamonius,  cat.  —  Hieronymus  bi- 
mia,  cat.  —  Vinc.  Percolla,  pan.  —  Petrus  Rizzarus,  cat.  —  Maria- 
nus  de  luliana,  pan.  —  Yincentius  Giglius,  siculus.  —  Antonius  Lan- 
cea, cat.  —  Simon  Vivacitus,  cat.  —  Petrus  Petrolus,  siculus.—  lo. 
Aloysius  de  Septimo,  pan.  — Ferd.  Bongiorno,  pan. 

Altri  coiMcntatori  del  rito 

los.  Cumiae,  cat.  in  Ritus  M.  R.  C.  ac  totius  regni  Siciliae  cu-- 
riarum  Commentarla.  Ven.  1578,  Pan.  1588  et  4618  m  fol.  et  alibi. 

—  In  ritus  M.  R.  C.  regni  Siciliae  praxim.  Ven.  1578  ,  et  Pan. 

—  Practi'ca  Syndicatus  cum  theorica.  Ven.  4574  et  82  in-8*. 

Mariani  Maringì,  corileonensis,  Practica  super  ritu  M.  R.  G.  ac 
ceterarum  regni  Curiarum.  Pan.  4598  et  1619  fol. 

Odami  Cor  selli,  Quaestiones  forenses  super  ritu  M.  R.  G.  Pan. 
4645  et  21  in-4°.  .  -,  '}'.■„   _ 

—  Cum  eiusdem  Consiliis,  et  annotationibus  Vetri  Corsetti  filli.  Pan. 

4617  fui. 

Leon.  Cimine  Sol  ritus  Regni  Siciliae  ,  eiusque  commentarli  ad 
Cumiam.  Pan.  4617  fol. 

—  Theori-praxis  de  Contrario  imperio  ad  ritum  Siciliae  ex  iure 
communi  digesta.  Ibi,   4648  fol.  ^ 

—  Praxis  §|.  57,  in  quibus  conditae  sunt  Orainaticnes  et  acciai  a- 
tiones  Frane,  de  Castro  proregis,  in  vini  Pragmaticae,  circa  aliqua 
dubia  litium  regni  Siciliae.  Ibi,  4650  in-4<>.  *  Moltissimi  altri  trat- 
tati annunziò,  che  non  vennero  a  luce. 


192  CLASSB    XI.    DIRITTO   ANTICO  —  SKZ.  li.     GIUUISPi'.L'DENZA 

los.  Facella,  Tractatus  quatuor  de  rccla  administrationc  iustitiae 
principimi,  iudicum,  aliorumque  officialium  cum  remediis,  quae  adhi- 
beri  possunt  prò  defensione  causarum.  Pan.  4645  fot. 

Mauri  Burnii,  cat.  Methodi  criminalis  de  modo  procedendi  ex  abru- 
pto,  centuria  I.  Pan.   401 1,  et  46  fol. 

Frane.  Baronii,  de  Citatione,  Tom.  111.  Pan.   4645*50-54,  fol. 

—  Additiones  ad  tractatum  de  Citatione.  Pan.  4654  fol. 

Ios,  Riecii,  de  pubìicis  ludiciis  in  genere.  Pan.  4656  in  fol. 

—  De  pubìicis  ludiciis  in  specie.  Ibi,  4664  in  fol. 

Caroli  Carusi,  agrig.  Praxis  circa  modum  procedondi  in  crimina- 
libus,  cum  additione  losephi  filii.  Pan.  1655}  et  iterum  4705  fol. 

—  Sylva  terminorum  seu  temporum  iudicialium  practicabilium.  Ibi, 
4661  fui. 

Aug.  Ant.  Fati,  Formularium  cuiusvis  generis  instrumentorum  ad 
stilu  m  et  usum  regni  Siciliae.  Mess.  1659  in-4°. 

Ant.  Amati,  pan.  Variarnm  forensium  et  practicabilium  iuris  re- 
solutionum  t.  II.  Pan.  1616-27-54;  Venetiis,  4655',  Lugduni,  1668  fol. 

Ben.  Barbagalli,  acensis,  Practica  novissima  et  theorica  super  ritu 
M.  R.  C.  regni  Siciliae  partes  VI.  Pan.  4667  fol.  *  Varie  ristampe 
fatte  fur  di  questo  accreditato  lavoro. 

Honupfvrii  Busccmi,  pan.  Practica  ritualis  ,  seu  Explanatio  voca- 
bulorum  ritus  forensis.  Pan.  4755  et  69  fol.  *  Di  questa  e  della  pre- 
cedente Pratica  una  ristampa  ne  fu  fatta  congiuntamente  nel  4779 
in  fol. 

Aug.  Pantò,  alcam.  De  iudiciis  ordinandis  ,  sive  de  recta  iudicii 
exercendi  ratione,  iuxta  ritum  regis  Alphonsi,  hodiernis  moribus  ac- 
commodata.  Pan.  1754  in-4°. 

Trattati  Italiani 

La  forma  di  stendere  ceteratc  le  clausole  de  contratti  nil  regno 
di  Sicilia.  Pai.  1584  in  fol.  *  D'incerto  scrittore. 

Gius.  Quarto  ,  Pratica  copiosissima  di  commissari  esecutivi.  Pai. 
4660  in-4°. 

Zenobio  Busso  e  Diana,  Pratica  per  la  formazione  de  processi  cri- 
minali, da  eseguirsi  da  tutte  le  corti  capitanali  ed  altre  laicali  del 


ART.    IH.   COMENTARÌ— §    U.    DEL   RITO  WS 

regno,  ordinate  dal  viceré  D.  Eustachio  duca  de  la  Viefuille    a  re- 
lazione del  tribunale  della  R.  G.  C.  Criminale.  Pai.  47oO  m-4  . 

-  Nuova  edizione  corretta  in  più  luoghi,  e  migliorata  col  aggiunta 
delle  Istruzioni  eliminali,  ordinate  dalla  M.  S.  a  relazione  del  sig.  V. 
Gius.  Gugaino  avvocato  fiscale  della  R.  G.-.C.5  e  delle  ragioni  spet- 
tanti  a  tutti  gli  uffiziali  addetti  ad  impieghi  criminali,  inserte  nella 
Prammatica  del  1759.  Ivi  1794  in-4°. 

Istruzioni  per  l'amministrazione  della  giustizia  nelle  occorrenze  dello 
cause  e  materie  criminali  (  dell'  avv.  fiscale  Gius.  Guggino).  Pai. 
17 87  fol.  *  Sono  le  inserite  nella  edizione  predetta. 

Andrea  Madrcns,  Pratica  criminale  de'  consigli  di  guerra  e  leggi 
imperiali.  Nap.  1719  in-4°. 

Carlo  Palminlcri,  Il  professore  istruito,  ovvero  Regole  ai  causidici 
e  curiali,  come  governarsi  nel  loro  officio,  jsolla  dilucidatone  di  al- 
cuni inganni  che  possono  incorrere.  Pai.  4746  ra-8°. 

Ini.  Nkolosi,  Formolo  rituali,  ricavate  dalla  loro  origine ! ,  e  ac- 
comodate alla  pratica  moderna  del  foro,  parti  MI.  Cat.  4//o-bo,  e 
Mess.  4796  in-8°.  ,    .  .         ,. 

—  Il  vero  carattere  delle  sentenze  da  profferirsi,  e  la  mameia  m 
decidere,   parti  VI.  Ivi,  4795  in-8°. 

Giamb.  Rocchetti,  Ordine  de'  giudizi  civili  del  regno  di  Sicilia,  se- 
condo V  odierna  osservanza,  colla  sposizione  delle  leggi  civili,  cano- 
niche e  sicole,  che  vi  hanno  relazione,  illustrate  dalla  storia  e  r idotte 
agli  usi  del  foro,  t.  V,  ciascuno  diviso  in  due   parti,  lai.  iWo-o  , 

*  Di  questa  voluminosa  opera  lo  stesso  autore  ha  dato  in  IH  to- 
mi un  Compendio. 

Salesio  Emmanuele  ,  Progetto  di  uri  codice  per  la  parie  ci  e  ri- 
guarda il  Rito  nelle  cause  civili.  Pai.   18  Ì5  in-4°. 

Mauro  Tumminclli,  Regolamento  organico  delle  magistrature  giu- 
diziarie e  del  giurì  criminale.   Pai.  18U  in-83. 

§    III.    DILUCIDAZIONI    DELLE    CONSUETUDINI 

Matthaei  de  Afllictis,  neap.  Lecturae  super  Consuetudines  Ncapolis 
et  Siciliae  regni.  Lugduni,  1535  fol.  *  Questo  valente  giurista  na- 
politano, che  da  Ferdinando  I  fu  pe1  suoi  meriti  levato  agli  onori  dì 
suo  consigliere  e  di  presidente  della  regia  Camera,  volle  con i  queste 
letture  spianare  V  intelligenza  e  additare  gli  usi  legitum  delle  Con- 
suetudini comuni  all'uno  e  ali1  altro  reame  in  generale.  Gu  scritto- 
io 


194         (.LASSE   XI.    DIRITTO    ANTICO —  SEZ.    li.  GIURISPRUDENZA 

ri  seguenti,  limitandosi  ciascuno  a  quelle  della  sua  patria,  dilucida- 
no il  peculiare  diritto  municipale. 

Pauli  Viperani,  pan.  Adnotationes  ad  Consuetudines  urbis  Panor- 
mi.  Ìbidem,  1503  fol. 

Ferd.  Bongiorni,  pan.  Adnotationes  in  easdem.  Ibi,  1592  fol. 

Morii  Mutae,  pan.  Commentarla  in  antiquissimas  feìicis  Senatus 
populique  pan.  Consuetudines.  Ibi,  IMO}  et  cum  additiouibus,  \014 
fol.  *  Altri  conienti  di  Ant.  de  Ballis,  di  Pietro  Agliata,  di  Aid.  Sci- 
becca)  rimasero  inediti. 

Frane.  Baronii,  pan.  Consilia  diversorum  Siculorum  super  privile- 
gio felicis  urbis  Panormi,  qued  Fiscus  non  pcssit  principaliter  age- 
re  centra  cives.  Ibi,  1050  in-4°- 

Ben.  Emmanuelis  et  Ant.  Amati,  Patrocinimi]  prò  Senatu  pan.  con- 
tra  Fisci  patronum.  Ibi,  1010  fol. 

Nic.  Morsi,  pan.  Dilucidationes  ad  privilegium  regis  Alpnonsi,  quod 
Fiscus  non  possit  contra  cives  Panormi  principaliter  agere.  Ibi,  1000 
in  fol. 

Mich.  de  Yio,  Urbis  Panormi  selecta  aliquot  privilegia  a  regibus 
collata.  Ibi,  1706  in-i°. 

Gir,  Brando,  Discorso  intorno  alla  difesa  d'  alcuni  privilegi  della 
città  di  Palermo.  Ivi,  1580  in-i°. 

Gius,  de  Voglia,  Lettera  in  difesa  di  Palermo  contro  D.  Ferd.  Co- 
mitcll'i.  Yen.  1048  in-K  *  Si  ascose  1'  autore  sotto  nome  di  .Nata- 
lizio Adonio. 

Pietro  la  Placa,  Copia  di  consulta  umiliata  a  S.  M.  dal  Senato 
di  Palermo  per  l'usurpazione  dei  titoli  che  si  arroga  la  città  di  Mes- 
sina. Pai.  1749  fol. 

Giamb.  Bacchetti,  Privilegio  de1  cittadini  palermitani  di  poter  con- 
correre di  primo  lancio  alla  toga  della  gran  corte  e  concistoro,  ven- 
dicato dagli  errori  del  volgo.  Val.   1800  in-b°. 


Morii  Giurbae,  mess.  Lucqbrattonum    pars  1  in  omne  ius  muni- 
cipale, quod  Statulum  appellane  Senatus  populique  mess.  silique  di 
strictus  et  totius  Ter;'  Siciliae.  Mess.  1020}   Amstelodaini,  IWÌ\  <, 
nuae,  1653*,  Lugduni,  1075  ibi. 


ART.  HI.  COMENTARÌ  —  §  III.  DELLE   CONSUETUDINI  195 

Odami  Glovitii,  Iuris  responsa  de  variis  privilegiis  urbis  Messa- 
nae.  Ibi,  1624  fai. 

L.  Pomi  Calbeti,  Phvlacterion  ad  versus  Mamertinae  immunitatis 
calumniatores.  Venetiis  1625  in-40.  *  Il  vero  nome  dell'autore  si  è 

Alberto  Piccolo. 

Cosmae  ISepitae,  cat.  In  consuetudines  clarissimae  civitatis  Cata- 
nae  ac  totius  fere  Siciliae  regni,  Commentarla.  Pan.  1594,  fol.  *  In 
questi  comenti  trasfuse  le  chiose  o  postille  inedite  di  Blasco  Lonza, 
Gerardo  Agliata  e  Me.  lntvigliolo. 

Ant.  Lanceae,  cat.  Apostillae  ad  Calanae  statina  :  rimasero  mss. 
citate  dal  de  Grossisnel  suo  Decacordo  catanese,  t.  Il,  corda  9,  p.  146. 

los.  M.  Lombardi,  In  patrias  leges  commentarius  academicus  et 
forensis.  Cat.  1757  fol. 

Consuetudini  di  Catania  con  annotazioni  di  Salv.  Zappala  Daniele. 
Ivi  1811  in-4°. 

Le  Consuetudini  di  Siracusa  furono  comentate  in  buona  parte  da 

Guai.  Perno.  . 

-—  Quelle  di  Trapani  da  Gian  Ant.  Balhs,  Blasco  Lanza,  e  Gir. 

Fimia.  .        .      _.      l'i.  •     a 

—  Quelle  di  Caltagirone  da  Gio.  Nic  Rizzavi ,  Gio.  Mistvetta  , 
Pietro* Paolo  Morretta,  Frane  Paolo  Perrcmuto,  e  Giv.  Bonanno. 

*  Codesti  conienti  restarono  inediti  e  conservavansi  nelle  rispet- 
tive cancellerie  de'  mentovati  Comuni.  Ed  alcuai  si  trovano  raccolti 
dal  can.  Gregorio  in  un  volume  ms.  (Qq  F  55),  che  si  conserva  nella 
Biblioteca  comunale. 

ART.    IV.    TRATTATI 

Alcune  materie  più  importanti  della  nostra  legislazione  ministra- 
rono ai  giuristi  argomento  di  trattazione  distinta:  e  singolarmente  at- 
tirarono la  loro  attenzione  le  importanti  dottrine  de'  Feudi  e  de'  Censi, 
nel  mentre  che  altri  ad  altre  specialità  legali  la  penna  loro  dedica- 
rono. Registriamone  più  in  voce,  e  suggelliamo  con  essi  la  Classe 
del  Diritto  antico. 

§    1.    FEUDALISTI 

I.  Trattati  latini 

Matthaei  de  Àfflietìs,  neap.  Commentarla  in  tres  libros  Feudorum. 
Venetiis,  1534-,  Lugduni,  1548  et.  60:,   Francofurti,  1608  et  29,  fol. 


496  CLASSI    XI.    DIRITTO    ANTICO — SF.Z.   li.    GII HISPRLDENZA 

*  Diamo  il  primo  posto  a  questo  insigne  feudalista,  benché  non  si- 
ciliano, perdio  ha  maneggiata  da  maestro  una  materia  tutta  propria 
del  nostro  paese,  dove  regnò  la  feudalità  da'  tempi  normanni  fino 
a'  nostri. 

lo.  Ansatomi,  catanensis,  De  feudis,  citatur  a  lo.  Cannetio  et  los. 
Cu  mia. 

Gualterii  Paternioniì,  catanensis,  in  cap.  Volentes,  De  feudis,  lau- 
datur  a  Cannetio,  ditello,  Gregorio. 

Ios.  Cumiae,  cat.  In  regni  Sic.  cap.  Si  aìujucm,  De  successione 
feudalium  repetitio.  Cat.  4579,  et  Pan.  1G09  in  fui. 

Aie.  lntriglioli,  cat.  De  feudis,  centuria  I.  Pan.  4595  fui. 

—  Cum  tractatu  Ant.  Borrini,  de  Servitiis  vassallorum.  Coloniae 
4596  in  8°. 

—  Centuria  li.  Pan.  4595,  fui.  *  Annunziò  due  altre  centurie,  ma 
non  pubblicolle. 

Vetri  de  Gregorio,  mess.  De  concessione  feudi ,  cum  additionibus 
Garsiae  Mastrilli.  Pan.  4508',  Moguntiae,  1000  fol.  et  Coloniae,  4608 
in-8°. 

Guil.  de  Perno,  syrac.  Consilia  feudalia,  sive  tractalus  de  feudis. 
Yenetiis,  4G01  in-8°^  *  Leggesi  pure  nel  volume  «  Variorum  consi- 
liorum  feudalium  ». 

Marti  Giurbae,  mess.  Repetitiones  de  successione  feudorum  inter 
ascendentes  et  descendentcs  masculos,  ad  cap.  418regis  et  imp.  Ca- 
roli V.  Messanae,  4635',  et  Lugduni,  4679  in  fol. 

lac  Longi,  mess.  Linea  triumphans  de  Gradii  in  primogenialibus 
feudornm  successionibus,  in  causa  principatus  Buterae,  Petraepertiae, 
comitatus  Maxareni,  aliorumqiu»  feudorum  ac  titulorum.  Pan.  4706. 

*  Lasciò  mss.  fino  a  XXII  volumi  di  cause  da  lui  patrocinate. 

Pelri  Maioranae,  pan.  Selecta  hypothecaria  et  feudalia,  sive  Re- 
pertorium  doctrinale  de  pertincntibus  ad  materiato  de  Hypothecis  et 

feudis:  opus  postliumum.  Pan.   4710  in  fol. 

Philadeìphi  Artaìis,  Decisiones  feuddes.  Neap.  1752  in  fol. 

Frane.  M.  BJcci  ,  Iuridica  forma  de  feudis  siculis  ,  t.  11.  Pan. 
4764  fol. 


ART.    IV.   TRATTATI  —  §    15    FEUDALISTI  197 

Frane.  Rossi,  cat.  Conspectus  iuris  public!  feudalis,  communis,  si- 
culi, in  theses  redactus.  Neap.  1792  in-8°. 

Marini  Guarani,  Ius  feudale  neapolitanum  ac  siculum,  t0  II.  Ibi 

1792  in-8°. 

Francisci  Marine  Riccio  Seripepoli,    Iuridica    forma  de  feudis  si- 
clilis,  toni.  11.  Pan.  1764  et  65  in  fog. 

Aiti,  de  Neapoli,  Decisiones  feudalcs  Cassari.  Pan.  1780  fol. 

II.  Trattati  italiani 

Carlo  di  Napoli,  Concordia  tra  i  diritti  demaniali  e  baronali.  Pai. 
HM  fol.  *  Quest'opera,  dettata  per  rivendicare  i  privati  diritti  del 
principe  del  Cassero  contra  il  comune  di  Sortino,  che  volea  sottrarsi 
al  suo  dominio,  e  rendersi  al  regio  demanio,  tratta  ben  ampiamente 
la  vasta  dottrina  della  feudalità,  per  cui  ricevette  1'  autore  amplis- 
sime onoranze  da'  principi,  cui  quella  causa  era  comune. 

Ben.  Abbate,  Sulla  proibizione  della  dote  di  paragio  e  della  vita 
milizia  nel  feudo  nuovo.  Pai.  1741  foli 

Sav.  Simonelti,  Sulla  reversione  de'  feudi  di  Sicilia  al  regio  Fisco. 
Pai.  1786  fol. 

Giacinto  Dragonetti,  Origine  dei  feudi  ne  regni  di  Napoli  e  Sici- 
lia, loro  usi  e  leggi  feudali.  Nap.  1788  foli 

*  Queste  due  opere  del  Dragonetti  e  del  Simonetti  sono  state  nm- 
presse  col  titolo  «  Raccolta  di  opere  riguardanti  la  feudalità  in  Si- 
cilia. Pai.  1842  in-4°. 

Giamb.  Rocchetti,  Diritto  feudale  comune  e  siculo,  t.  II.  Pai*  1806 
in-8°.  Quest'opera  dovea  costare  di  tre  tomi  in  VI  libri}  al  primo 
de'  quali  precede  la  Storia  dell'  origine  e  progresso  dei  feudi,  anche  in 
rapporto  a  questo  regno. 

—  Diss.  su'  meri  e  misti  imperi  alienati.  Ivi,  ioli  m-4  . 

Pasq.  Liberatore,  Della  feudalità  del  regno  delle  due  Sicilie.  Nap. 
1834  in-8°.  *  Autore  napolitano,  che  pur  altrove  dovremo  lodare. 

Disposizioni  pe' compensi  degli  aboliti  diritti  feudali.  Pai.  1842  in-S*. 

FU.  Cordova,  Memoria  sub" abolizione  del  feudalismo  eia  divisio- 
ne de'  demani  in  Sicilia,  letta  nel  Congresso  scientifico,  sezione  te- 
cnologica, di  Napoli,  1845. 


198       CLASSE   XI.  DIRITTO    ANTICO— MI.  Uh  GIURISPRUDENZA 

Vinc.  lo  Monaco,  Feudalismo  e  Comuni  in  Sicilia  ed  in  altre  parti 
rli  Europa.  Mess.  Ì8Ì7  in-8#.  *  Discorso  inserito  nella  Farfalletta  , 
giorn.  di  detta  città,  anno  Mi,  disp.  IV,  e  nella  Gazzetta  de'  Tri- 
bunali di  Nap.  i"  aprile  1847. 

Diego  Orlando,  II  Feudalismo  in  Sicilia*,  Storia  e  diritto  pubblico. 
Pai.  48Ì7  in-8°. 

*  Questo  egregio  trattato  in  parte  riepiloga,  in  parte  rettifica  le 
teorie  degli  antecedenti  sulla  feudalità;  di  cui  continua  la  storia  e 
l'uso  fra  noi,  fino  all'  ultima  sua  abolizione,  decretata  dal  Parlamento 
del  Ì812. 

§    11.  CENSVJALISTI 

Petti  de  Gregorio,  mess.  Ad  ballarci  apostolicam  Nicolai  V,  et  re- 
giam  pragmatica»  Alphonsi  regis  n  de  Censibus  »  Commentarla  , 
cum  antiquis  et  novissimis  additkmibus  Garsiae  Mastrillì  regii  con- 
siliari*!, auctoris  pronepotis  :  quibus  accesserunt  Scholia  diversorum 
doctorum  numquam  antea  edita.  Pan,  1609,  in-i°;  et  1C-2-2    in  ibi. 

*  D>po  il  trattato  dell'autore  su'  Censi,  vi  ha  quivi  una  collezione 
di  varie  scritture  intorno  a"  medesimi,  degli  autori  che  seguono: 

Conradinus  Puteus,  agrig.  —  Caspar  Riera,  cat.  —  Io.  Phil.  Pa- 
ternionus,  cat.  —  Antonius  de  Ballis,  senior  drepan. — Henricus  de 
Meclicis,  cat.  —  lacobas  Chirco,  pan.  —Frane.  Provenzales,  cat.  — Lu- 
dov.  Montaltus.  syr.  —  Hieronymus  Fimia  ,  cat.  —  lo.  Aloisius  de 
Septimo,  pan.  —  Nicolaus  Sacca iius,  moss.  —  Frane.  Panealdus,  mess. 
—  Frid.  Campixianus,  cat.  —  Ferdinandus  Bongiornus,  pan.  —  Frid. 
Letus,  siculus.  —  Raymundus  Ramondetta,  cat.  —  Biase us  La  nera, 
cat,  — Antonius  Luneea,  cat.  —  Petrus  Rizzarus,  cat.  —  Petrus  Pe- 
trolus,  frazanensis. 

*  Quella  bolla  e  prammatica  riportasi  pure  dal  Testa  tra'  Capi- 
toli del  Regno,  Sulla  stessa  scrissero  altresì  i  seguenti: 

Nic.  Intriglioli,  cat.  Super  praedicta  bulla  et  pragmatica  lib.  I, 
in  quo  centum  qnaestiones  perutiles  et  quotidianae  explicantur.  Mess. 
4589  in-S". 

—  Idem  a  Marcello  Conversano  annotationibus  illustrati^.  Pan. 
1G10  in-4°. 

lo.  Rizzari,  cat.  De  censibus,  tractatus  practicus,  cum  deeisioni- 
bus  M.  R.  C.  t.  111.  Pan.  1744-46-8,  et  Cat.  1782,  fol.  *  Opera 
pubblicata  quasi  un  secolo  dopo  sua  morte. 

—  Feudales  differentiae  inter  Siculo?  et  Neapolitanos.  *  Codest'  o- 
peia  rimase  ins.  nella  libreria  di  questo  Comune  (Qq  E  166). 


ART.    IV.    TRATTATI  —  §    U.    CENSUAUSTI  199 

§    HI,    TRATTATISTI 

Ant.  Corsetti,  rietini,  De  iuramento  « t  eius  privilegiis:  De  Trebel- 
lianica:  De  potestate  et  excellentia  regia:  De  bravio:  De  privilegio  pa- 
cis:  De  auctoritate  glossae:  De  verbis  geminatisi  De  minimis.  *  Tutti 
questi  trovansi  sparsi  nell'  ampia  collezione  et  Tractatuum  universi  lu- 
ris)>  dal  voi.  IV  al  XVIH.  Yenetiis,  4584  fol. 

—  Singularia.  Patavii,  1-490-,  et  Lugduni,  4517  in-4».  Quest'opera 
fu  dall'autore  intitolata  al  suo  maestro  Andrea  Barbazza,  e  poi  ri- 
prodotta nella  raccolta  «  Singularia  omnium  doctorum  »  cui  Giamb. 
Castiglione  e  Gabr.  Sarayna,  apposero  delle  postille.  Lugduni,  1560 
et  70  fol. 

—  Consilia  et  Responga.  lbid.  1560  fol. 

—  Regulae  iurte.  *  Raccolte  con  quelle  di  Doni.  Atone,  di  Tira- 
quello,  e  d'altri,  t.  II.  Francof.  1586  fol. 

Lud.  Monlalti,  syrac.De  reprobatioue  sententiae  Filati.  *  Sta  nella 
collezione  k  Tractatuum  universi  Iuris  »  al  t.  XIV. 

Paidi  Viperani,  pan.  Solemnis  repetitio  ad  intelligentiam  insti  u- 
menti  guarentigiati,  cum  pacto  de  non  opponendo.  Pan.  1503  fol. 

lo.  Ant.  Trigonae,  platiensis,  Singularia.  Yen.  1541  et  78  in-l°. 
*  Leggonsi  pure  nel  voi.  II  della  raccolta  di  Gabr.  Sarayna  «  Sin- 
gola ria  omnium  doctorum  »  Lugduni,  1560  et  70  fol. 

Hier.  lodando  pan.  Practica  syndicatus  valde  perutilis  cum  non- 
nullis  quaestionibus.  Mess.  1553  in-4e. 

Scipionis  Trigonae  plat.  De  militine  stemmate  et  iurisprudentiae 
bonore.  Mutinae,  1570  in-4». 

Petri  Alliatat,  pan.  Quaestiones  familiares,  citantur  a  Io.  Bapt. 
de  Ballis  in  suis  Allegationibus. 

Vinc.  Ferrarotti,  mess.  Contra  insidia*  inimicorum  firma  defensio, 
seu  veri us  de  Inimicitiis  tractatus.  Venetiis,  1595  in-4°. 

Petri  de  Gregorio,  Tractatus  de  vita  miìitia,  de  dote,  de  paragio, 
de  iudiciis  causarum  feudalium,  cum  additionibus  et  summariis  Gar- 
siav  Mastrillì.  Pan.  1596  in  A°.  *  11  primo  di  questi  trattati  lu  re- 
presso con  altro  dello  stesso  argomento  di  Andrea  Capono  a  Napoli 
1042  fol. 

—  De  anpellationibus.  Francofurti,  1599  in-8° 


200       CLASSE    XI.    DIRITTO    ANTICO  SEI.    II.    (ilL'UISPRUD  ENZA 

De  usuris  et  censibus.  Pan.  46-22  fol.  *  Il  trattato  sulle  usure 

era  già  uscito  a  Parigi  e  a  Frauclort  1597,  e  con  quello  di  Alf.  Vil- 
la-ut a  Nap.  4508  hì-8°. 

.Vie.  Intriglioli,  cat.  De  substitutionibus,  centuriac  HI.  Pan.  1509-, 
Ven.   4600}  ìlannoviae,  4002  Col. 

—  De  casibus  conscientiae  tractatns.  Ibi,    1598  fol. 

—  De  vera  iurisprudentia,  citatur  a  Fontana  in   Bibl.  legali. 

Caroli  de  Grassis,  pan.  De  exceptionibus  ad  materiam  statuti  exclu- 
dentis  omnes  excepliones.  Wnetiis,  4601-,  et  Ma spurga  1002  in-ì*. 

—  Gum  additionibus  Petri  de  Grassis  fratris.  Pan.  1000  ,  in  Ibi. 

—  De  effectibus  amicitiae.  Pan.  1(317  et  22  in  fol. 

Caroli  IanloiiCfi,  motycensis,  Raceinationiun  iur'ts  liber  primus.  Mess. 
1603  in  fol.  *  Non  venne  a  luce  il  secondo. 

Ant.  de  Ballis,  drepan.  Variorum  tractatuum  libri  VI,  omnem  fere 
materiam  criminafónì  complectentes:  adiunclis  pragmaticarum  addo* 
tationibus,  et  commentariis  ad  capitula  regis  Alplionsi.  Pan.  1606  in 
fol.  ac  Lugduni,  1662  in-4». 

—  Cam  argumentis,  summariis  et  indicibus  lo.  Andrtut  filii.  Pan. 
1646  fol. 

Mauri  Largii,  cat.  De  laudemio.  Pan.  4597,  in-ì0}  et  Mediokmi, 
1017  fol.  *  Trovasi  pure  nella  raccolta  «  De  laudemiis,  tractatns  au- 
ctorum  qui  in  ea  commentarios  conscrìpserunt  ».  Augustae  Taurino- 
rum,  1629  fol. 

Petri  Corsetti,  pan.  Propugnalo  vectigalis  asportantibus  sericum 
e  Messanae  portu  indicti.  Pan.  1615  in-4°. 

Marcelli  Corner  sani,  leontini,  De  tutelis  et  curis,  deque  capitis  di- 
minutione.  Pan.  1648  in-4°. 

lo.  Castagnae  ,  pan.  De  beneficio,  deducto  ne  egeat ,  sive  de  iis 
qui  non  tenentur  ultra  quod  lacere  possimi.  Pan.  1626$  et  Roniae, 
4659  fol. 

Leon,  Campagna**  mess.  De  lustitia  et  iur-,  academica  tractatio. 
Mess.   4626  in-ì°. 

—  Pro  legibus,  Panegirici  II.  Mess.  4621-27  iu-ì°. 

Morii  Catelli,  cat.  Tractationum  de  donationibus  contejnplatioae 
matrimonìi  aliisque  de  causis  inter  pareti  tes  et  filios  factis,  tomi  11. 
Pan.  163041-,  et  Ven.   1661  et  68  in  fol. 


ART.   IV.    TRATTATI  —  §  III.    TRATTATATI  201 

Ant.  de  Virgilio,  saceensis,  De  Legitimatione  personae  contrahentis 
et  in  iudicio  comparentis.  Pan.   1640  fol. 

Ios.  Facellae,  pan.  Tractatus  IV  de  recta  administratione  iustitiae 
prineipum,  ludicum,  aliorumque  officialium  cum  remediis,  quae  adhi- 
beri  possunt  prò  defensione  causarum  tum  civilium  tum  criminalium. 
Pan.  1613  fol. 

Ant.  Mazzonii,  netini,  ord.  praed.  Firmissimum  propugnaculumcon- 
tra  impugnantes  metani  netinam.  Neap.  1644  in-4°. 

Frane.  Baranti,  pan.  De  citatione,  t.  Ili,  cum  additionibus.  Pan. 
1645-54  fol.  J     m  ■-. 

—  De  effectibus  inimicitiae   cum  racematiombus ,  t.  III.  Ibidem  , 

16o6-58  fol.  .       .  . 

—  De  effectibus  minoris  aetatis  circa  iudiciaìia.  Ibi,  1658  iol. 

—  De  iisdém  circa  contractus,  ultimas  voluntates,  et  spiritualia. 
Ibi,  1661  fol. 

—  De  corpore  eiusque  partibus,  t.  11.  Ibi,  16o4-68  in  tot. 

Ang.  Ant.  Foli,  Formularium  cuiusvis  generis  instrumentorum  ad 
stilum  et  omnem  usum  regni  Siciìiae.  Mess.   IG5(J  i; 

lo.  Bapt.  de  Grossis,  Controversiarum  forensium  iudiciorum  t.  I- 
Cat.  1662  foi.  *  Non  venne  a -luce  il  t.  II. 

Io.  Melata,  mazar.  Miscellanea  seìectarum  iuris  utriusque  asser- 
tionum,  pars.  I.  Pan.  1670  fol.  *  La  parte  li  rimase  incompiuta  per 
morte  deli'  autore. 

Me.  Riccii,   drepan.  De  renunciatione  paragli.  Pan.  1680,  fol. 

Frane.  M.  Pisani,  mylensis,  Animadversiones  iuris  decisionibus  il- 
lustratae.  Pan.  1689  in-4°. 

—  Ostia  iuridica.  Matriti,   1703  fol. 

—  Selectae  iuris  consultationes  ad  materiam  de  primogeniis  et  li- 
deicommissis.  Pan.  1714  in  fol. 

Nic.  Serti,  pan;  Notariatus  nobilitas  invidorum  vel  intcr  iniorias 
firmissima.  Pan,  1705  in-4°.  *  Fu  questi  fratello  di  Angelo  e  Lean- 
dro, e  padre  di  Frane.  Serio,  tutti  e  tre  scrittori  da  noi  lodati  a 
suo  luogo,  e  T  ultimo  continuatore  della  Biblioteca  del  MongHorc,  zio 
suo  e  cognato  di  Nicolò. 

Ios.  Palumbi,  pan.  Notariorum  tbeorica  omnia  luculenter  ad  no- 
tariati artem  attinentia  complectens:  accessérunt  regni  capitula  et 
pratfinaticae  de  notariorum  officio,  Pan.  1706  in-4\ 

27 


202         CLASSE  XI.  DI  M'ITO  ANTICO  —  SK7..  li.  GILMSrM_T)ENZA 

lo.  Ambr.  Priaroggiae,  pan.  Fascicuius  floi-um  ultima  rum  voJun- 
tatum  theoricae  et  practicae  ad  usuili  pubiiconim  Dotartoram  con- 
gestus.  Pan.  1707  in-i°. 

Ios.  Perez,  augustani,  Elocutiones  forenses  canonici  civilisque  iu- 
ris.  Cat.  1720,  in  fui. 

Ant.  Falii,  par.  In  artem  notariam  compendiaria^  instructioncs, 
triplici  traclalu  comprehensae.  Remae,   1711  in-4°. 

—  De  contractu  dotis  tractatus,  selectarum  formula  rum  exemplis 
locupletati^.  Pan.  17i6  in-4°. 

Ilonuphrii  Guarini  et  Galletti,  suterensis:  Flores  prudentum  in  fa- 
sciculum  retìucti.  Pan.  1724  in-4°. 

Aug.  Pantò,  alcani.  Specimen  iuris  accresceteli.  Pan.   1730  in-4°. 

—  De  substitutionibus  haereditariis.  Ibi,  1752  in-4*. 

Ilier.  Rivalora,  De  exceptione  caedendarum.  Pan.  1734  fui. 

Ios.  Ant.  Palmella,  pan.  Tirocinium  sive  tlieori-practica  tabellio- 
natus  offìcii.  Pan.  1758.  Editio  secunda  1777,  Ibi,  fol. 

Dom.  Columbi  ,  De  usucapione  diss.  historieo-iuridica.  Viennae  , 
1740  in-4°. 

1.  Assalti,  De  diversis  regnlis  iuris.  Mess.   1826  in-S°. 


CLASSE    XII. 

DIRITTO      NOVELLO 

Il  nuovo  diritto  pubblico  della  Sicilia  prende  le  mosse  dal  181o, 
quando  ritornata  la  pace  all'  Europa,  re  Ferdinando  a  Napoli,  vi 
costituì  un  nuovo  ordine  di  cose,  e  vi  promulgò  quelle  leggi  che 
or  noi  entriamo  a  descrivere. 

La  Classe  presente  riterrà  la  medesima  divisione,  che  la  prece- 
dente :  esporrà  nella  prima  sezione  le  leggi»  nella  seconda  i  le- 
gisti. Così  poi  T  una,  come  l'altra,  verrau  ripartite  in  articoli  ed 
in  paragrafi 

S  E  Z  I  0  N  E    1. 

LEGGI 

Va  pure  intesa  qui  l'avvertenza  data  di  sopra,  cioè,  che  sotto  nome 
di  leggi  comprenderemo  altresì  e  statuti,  e  decreti,  e  rescritti,  e  mi- 
nisteriali, e  istruzioni,  e  regolamenti,  e  ciò  che  altro  dimana  dalla 
potestà  legislatrice. 

Scompartiamo  la  presente  sezione  in  cinque  articoli,  avente  le  leggi 
generali  nel  primo,  le  particolari  negli  altri,  quali  sono  le  diploma- 
tiche, le  giudiziarie,  le  economiche,  le  varie  spettanti  a  diversi  isti- 
tuti. 

ART.    I.    LEGGI    GENERALI 

In  questa  prima  categoria  comprendonsi  tanto  i  Codici  ,  come  le 
Collezioni  di  leggi,  che  spettano  all'  intera  nazione  :  ed  eco  la  ul- 
teriore bipartita  suddivisione  di  questo  articolo. 

§    1.   CODICI 

Tornato  re  Ferdinando  in  Napoli,  con  decreto  del  1  agosto  1814, 
ordinava  la  compilazione  di  ini  Corpo  compiuto  di  dritto  patrio.  Do- 
po tre  anni  di  serie  discussioni  sopra  ciascun  aiticelo  ,  venne  con- 
dotto a  fine  il  Codice  per  lo  regno  delle  due  Sicilie,  pel  quale  abo- 
livansi  i  precedenti. 


204  CLASSE    XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  Sfil.    I.    LEGGI 

Codice  per  lo  regno  delle  due  Sicilie:  la  edizione  originale  ed  uflì- 
ziale,  t.  V.  Napoli   1819  in-8°. 

*  Questa  edizione  è  stata  replicata  più  volte.  Vi  ha  in  fronte  a 
questo  Codice  la  legge  di  Ferdinando  I,  de'  26  marzo  di  dett'  anno, 
che  sanziona  il  medesimo,  ed  insieme  abolisce  la  legislazione  prece- 
dente in  ciò  che  si  oppone  alla  nuova.  Questo  Codice  costa  delle  cin- 
que parti  seguenti: 

ai 

Parte  I,  Leggi  civili,  in  III  libri:  I,  delle  persone;  II,  De  Beni  e 
delle  differenti  modificazioni  della  proprietà;  III  ,  De'  differenti  modi 
co'  quali  si  acquista  la  proprietà.  11  l  libro  conta  titoli  XI-,  il  II  n'ha 
IV*,  il  IH  fino  a  XXI.  Ciascun  titolo  è  poi  ripartito  in  capitoli,  in 
sezioni,  in  paragrafi:  ciò  che  s' intenda  pur  detto  delle  parti  seguenti. 
Questa  prima  è  compresa  in  2187  articoli. 

Parte  II,  Leggi  penali,  in  III  libri.  Il  I,  Delle  pene,  e  delle  re- 
gole generali  per  la  loro  applicazione  ed  esecuzione,  ha  due  soli  ti- 
toli: il  11,  De'  misfatti  e  de'  delitti,  e  della  loro  punizione,  n'ha  otto:, 
il  III,  Delle  contravvenzioni,  e  della  loro  punizione,  n'  ha  un  solo.  Sono 
in  tutto  470  articoli. 

Parte  III,  Leggi  della  procedura  ne'  giudizi  civili,  in  libri  IX:  cioè,  I, 
De'  conciliatori,  tit.  VI:  11,  Da'  giudici  di  circondario,  Ut.  X:  111, 
De'  tribunali  civili,  tit.  XXIII:  IV,  De'  tribunali  di  appello  e  delle 
gran  corti  civili,  tit.  I:  V,  De' modi  straordinari  d' impugnare  i  giu- 
dicati, tit.  IV:  VI,  Dell'esecuzione  delle  sentenze,  tit.  XVI:  VII  Di- 
versi modi  di  procedere,  tit.  XII:  Vili,  Procedure  relative  all'aper- 
tura d'  una  successione,  tit.  X:  IX,  Dei  compromessi,  tit.  I.  In  tutto 
articoli  1117. 

Parte  IV,  Leggi  della  procedura  ney  giudìzi  penali,  libri  111:  11  I, 
Della  istruzione  delle  prove  ne'  processi  penali,  ha  titoli  V:  il  li,  Dei 
giudizi  ordinari,  tit.  V:  il  III,  Di  alcune  procedure  particolari,  e  de- 
gli oggetti  comuni  a  tutti  i  giudizi  penali  ,  tit.  XIX.  In  tutto  art. 
6*5. 

Parte  V,  Leggi  di  eccezioni  per  gli  affari  di  commercio,  libri  IV. 
Il  1  libro,  Dereommercio  in  generale,  ha  titoli  VII:  il  li,  Del  e  >ni- 
mercio  marittimo,  tit.  XIII:  il  III,  De  fallimenti  e  ■.achei-otte, 

tit.  V:  il  IV,  Della  giurisdizione  commerciale,  tit  IV.  In  tutto  art.  711. 

Codice  con  note  e  dilucidazioni:  edizione  compilala  con  autorizza- 
zione supcriore  nella  real  Segreteria  di  Stato  e  Ministèro  di  grazia  e 
'•zia.  PfepJ  181!)  in-8°. 

favole  di  confronto  del  Codice  civile  e  di  procedura  civile  del  re- 
gno delle  due  Sicilie  co   Codici  Francesi.  Tal.  1820  in-8°. 


AliT.    I.    LEGGI   GENliHALI  —  §    I.    CODICI  205 

Codice  civile,  col  confronto  delle  Leggi  romane,  e  del  Dritto  me- 
dio-siculo-, annoiato  di  tutti  i  corrispondenti  reali  decreti,  rescritti  ecc. 
0011' indicazione  degli  articoli  delle  diverse  parti  di  quello,  e  d'altre 
leggi  che  vi  han  connessione,  e  colla  corrispondenza  degli  articoli  del 
Codice  civile  francese,  t.  IV.  Pai.  4852  in-8°.  *  IN'  è  autore  Alberto 
Riccobene  da  Trapani,  che  v'  ha  apposte  in  fondo  Tavole  alfabetiche  e 
cronologiche  delle  leggi  romane  e  nostrali. 

*  Una  nuova  edizione  del  Codice  civile  è  stata  inserita  nella  «  Col- 
lezione completa  de'  moderni  Codici  civili  degli  Stati  d'  Italia  »;  To- 
rino 1845  in-4°. 

Le  cinque  parti  del  Codice,  giuntovi  lo  Statuto  penale  militare,  e 
gli  Statuti  penali  per  Y  armala  di  mare,  e  po'  reati  commessi  da'  for- 
zati, e  loro  custodi.  Nap.  48Ì8  in- 12°. 

Codice  per  lo  regno  delle  due  Sicilie,  con  l'aggiunzione  in  fine  della 
Legge  organica  giudiziaria  di  qua  e  di  là  dal  Faro,  della  Tariffa  delle 
spese  giudiziarie  in  linea  civile  e  penale,  corredato  in  fine  di  ciascun 
articolo  della  indicazione  di  tutti  gli  altri  che  vi  hanno  relazione,  per 
cura  dell' avv.  Luigi  Dentici  e  Compagni.  Nap.  1850  in-18°. 

— Lo  stesso,  col  Supplimento  delle  leggi,  decreti  ed  altri  atti  sovrani 
in  materia  di  dritto  privato  e  pubblico  ,  coordinaci  al  Coelice  mede- 
simo per  cura  d'una  Commessione  di  rea!  ordine  istituita.  Nap.  4850 
in-46.  *  Oltre  a  citarsi  ad  ogni  articolo  le  analoghe  disposizioni  che 
lo  modificano,  queste  medesime  son  poi  riportale  per  intero  nei  vo- 
lumi di  Supplimenti. 

§    1!.    COLLEZIONI 

Come  nel  Corpo  del  diritto  romano,  dopo  divulgato  il  Codice  colle 
Pandette,  proseguì  Giustiniano  a  promulgare  altre  leggi  che,  cor- 
sero sotto  nome  di  Novelle  e  di  Autentiche;  ciò  che  poi  praticarono 
i  suoi  successori:  non  altrimenti  è  intervenuto  al  nostro  diritto. 

Ritornato  re  Ferdinando  in  Napoli  e  ristabilito  nell' antico  possesso 
dei  suoi  domini  continentali,  incominciò  promulgare  una  serie  suc- 
cessiva di  leggi,  decreti,  statuti,  rescritti,  ecc.  sopra  i  rami  tutti 
di  amministrazione-,  serie  continuata  costantemente  da'  suoi  succes- 
sori. Se  ne  promulgano  a  Napoli  due  volumi  in-8°  ogni  anno;  ciascun 
dei  quali  per  órdme  di  tempi  Comprende  quelle  di  v.w  semestre:  a  che 
premetterai  Tavolo  cronologiche,  ed  annettonsi  in  fondo  de'  Supplì- 
meuti.  11  titolo  è  :  < 

Collezione  delle  leggi  e  decreti  reali.  Napoli  da  maggio  4845  in  poi. 
*  Simil  raccolta  esisteva  di  leggi  colà  emanate  dalla  invasione  fran- 
cese liell'  antecedente  decennio  :  ma  essa  non  ci  appartenne  per  Dalla. 


200  CLASSE  XII.  DIRITTO    NOVELLO  —  SE/..    I.    LEGGI 

Supplimento  alla  Colleziono  delle  leggi,  o  sia  Raccolta  de'  reali  re- 
scritti ed  atti  ministeriali,  e  delle  decisioni  della  Coite  suprema  dì 
giustizia.  Nap.  1818  e  seg.  in-8°. 

*  Primi  compilatori  Niccolo  Nicolini,  Felice  Panili,  Gian  Vittorio 
Eiujlen,  che  la  pubblicarono  in  più  serie  distinte  di  decisioni,  civili, 
criminali,  commerciali,  eccetera. 

Dom.  Ant.  Vacca,  Indice  generale  alfabetico  della  Collezione  delle 
leggi  e  de'  decreti  per  lo  regno  delle  due  Sicilie,  distinto  per  materie 
con  ordine  cronologico,  voli.  II.  Nap.   1857  in-8°. 

—  Supplimento  dall'anno  1857  a  tutto  il  1840.  Ivi  in-8°. 

w_  Seconda  edizione  che  abbraccia  dal  1800  a  tutto  il  1840.  Ivi 
in-8°.  *  Le  leggi  del  primo  decennio  fur  emanate  durante  la  invasion 
militare  dal  governo  francese,  come  ora  notammo. 

—  Supplimento  dal  4841  al  45.  Ivi,    1846  in-8°. 

La  chiave  del  bullettino  e  della  collezion  delle  leggi  e  decreti  reali 
del  regno  delle  due  Sicilie,  di  D.  A.  Patroni,  parti  li.  Nap.  4840 
in-8°. 

La  chiave  delle  leggi  e  decreti  dal  1  gen.  1824  al  51  die.  1857 
per  Mona.  Nap.  1858  in-8°. 

—  Dal  1  gemi.  1858  al  51  die.  1842.  Ivi  1844  in-8°. 

Indice  generale  alfabetico  delle  leggi  e  decreti  riguardanti  la  Si- 
cilia, dal  1815  al  1859,  compilato  da  Luigi  Fumar  ,  ulhziale  odia 
Tesoreria  generale.  Pai.  1840  in-S°. 

*  Quest'endice  riunisce  le  disposizioni  emanate  a  tempi  diversi  sullo 
stesso  subbietto:  ma  esso  desidera  la  continuazione  degli  ultimi  anni. 

Notiziario  delle  leggi,  decreti,  rescritti,  regolamenti,  ed  atti  mi- 
nisteriali, promulgati  dal  1819  sino  a  tutto  il  I8Ì5,  per  modi Picare 
o  dilucidare  gli  articoli  del  Codice,  di  Alfio  Cnnuuuta.  Pai.  1840 
in-8°.  *  Ripartisce  l'autore  tutte  codeste  leggi  secondo  le  cinque  parti 
del  Codice,  richiamando  ciascuna  all'articolo  rispettivo. 

Addizioni  al  Codice  contenenti  lo  Statuto  penale  militare,  quelli  per 
l'armata  di  mare  e  pe'  forzati  e  loro  distinti,  le  Leggi  forestali,  no- 
tariali, sul  Registro  e  sui  Privilegi  è  su  ire  Ipoteche,  la  Legge  orga- 
nica sull'amministrazione  civile,  ecc.  Nap.   1850  in-18°. 

Supplimento  alle  cinque  parli  dei  Codice,  ossia  leggi,  decreti,  re- 
scritti e  ministeriali,  che  n'  hanno  modificate  o  dilucidate  le  disposi- 
zioni, riportate  sotto  crii  articoli,  cui  si  riferiscono,  dal  1819  al  Iòo. 
compilato  da  Gir.  Mèdonia.  Pai.  1840  in-S°.  *  Sono  ta.  leggi  clas- 
sificate secondo  ciascuna  parte  di  esso  Codice,  e  adattate  agli  arti- 
coli cui  servono  di  appendice. 


ART.    I.    LEGGI  —  §    II.    COLLEZIONI  207 

Supplimento  alle  cinque  parti  del  Codice  per  lo  regno  delle  due 
Sicilie,  ossia  Elenco  ragionato  delle  leggi,  decreti  ,  rescritti  e  mini- 
steriali che  ne  lianno  modificate  o  dilucidate  le  disposizioni,  a  tutto 
il  1842  per  cura  di  P.  A.  Ridola,  Nap.  1845  in-8°. 

Supplimento  alle  medesime,  contenente  tutte  le  disposizioni  legis- 
lative pubblicate  finora,  che  hanno  spiegato,  ampliato  modificato  o 
abrogatogli  articoli  del  Codice,  compilato  tiall'avv.  Luigi  Dentici,  Nap. 
1SÒ0  in- 18». 

Indice  ragionato  delle  disposizioni,  ministeriali,  e  dei  rescritti  ri- 
guardanti oggetti  generali  nel  ramo  civile,  dal  1  luglio  1855  a  tutto 
il  59.  Nap.  1840  in-S*.  *  Lavorio  di  Gir.   Vegliante. 

—  Continuazione,  dal  1  gennaro  1840  a  tuttofi  42.  Ivi  1843  in-8°. 

Collezione  di  reali  rescritti,  regolamenti,  istruzioni,  ministeriali  e 
sovrane  risoluzioni,  riguardanti  massime  di  pubblica  amministrazione, 
in  materia  civile,  penale,  ecclesiastica,  commerciale  ed  amministra- 
tiva, raccolti  dal  1806  fino  al  presente,  e  pubblicati  per  cura  di  Frane. 
Mas,  voli.  XX.  Nap.  1841  e  seg.  in-8«.  *  V'ha  un  volume  d'indice 
cronologico  ed  alfabetico  di  tutti  i  rescritti  ecc. 

*  Egli  poi  pubblicò  un  Corso  completo  di  dritto  amministrativo  , 
ovvero  Esposizione  di  dette  leggi,  raccolte  parimenti  da  lui  e  divise 
in  più  classi.  Nap.  1843  in-8°. 

*  Collezion  somigliante  fu  annessa  alle  Istruzioni  per  le  opere  di  pub- 
blica beneficenza,  da  Gius.  Filippone.  Pai.  1847  in-S». 

Repertorio  amministrativo,  ossia  Collezione  di  leggi,  decreti,  reali 
rescritti,  ministeriali,  regolamenti,  ed  istruzioni  sull'amministrazione 
civile  del  regno  delle  due  Sicilie,  5a  ediz.  arricchita  di  molte  anno- 
tazioni, osservazioni,  ed  altre  determinazioni  governative,  voli.  HI. 
Pai.  1841  in-8°.  *  Compilatore  ne  fu  il  barone  Petitti  vice-presidente 
della  G.  C.  de'  Conti  di  Palermo. 

Raccolta  di  tutti  i  sovrani  decreti  ed  atti  governativi  che  trovansi 
attualmente  in  vigore,  emanati  per  la  rettifica  de'  catasti  in  Sicilia. 
Pai.  1846  in-8°. 

Manuale  di  ponti  o  strade,  acque  e  foreste,  compilato  per  dispo- 
sizione di  S.  E.  il  Principe  di  Satriano  ec.  da  Gius.  Perez]  voli.  111. 
Pai.  1850  in-8v  *  Il  I  presenta  decreti  e  rescritti  su  le  foreste  e 
la  pesca-,  il  11  su  i  ponti  e  le  strade;  il  III  su  la  condotta  degl'  in- 
gegneri* 

Raccolta  di  ordinanze  e  ministeriali  emanate  da  S.  E.  il  Principe 
di  Satriano,  Comandante  in  capo,  Luogotenente  generale,  e  dei  prin- 
cipali   arresti   della   Corte   suprema   di    giustizia    sulla    amnistia, 


208  CLASSE    XU.    DIRITTO    NOVELLO  —  SEI.    I.    LEGGI 

consigli  di  guerra  e  capitani  d'  armi,  e  de  precedenti  decreti,  rescritti 
e  ministeriali  sulla  materia-,  eseguita  a  cura  del  tir.  Frane.  Simon- 
cini.  Pai.  1850  in-8°.  *  Alla  lim;  d'ogni  anno  ci  promette  una  rac- 
colta di  reali  decreti,  rescritti  ,  ministeriali  ,  ed  arresti  sulle  leggi 
e  procedura  penale. 

ART.    II.    LEGGI    AULICHE 

Dalle  generali  raccolte  discendiamo  alle  peculiari  custituzioni,  che 
pur  in  quelle  comprendonsi.  Togliamo  le  mosse  da  quelli,  che  il  di- 
ritto pubblico  e  la  organizzazione  del  regno  costituiscono.  Di  queste, 
altre  riguardano  il  Consiglio  aulico,  altre  i  Trattati  cogli  Esteri,  al- 
tre le  differenti  Direzioni  governative. 

Di  ciascun  ramo  verremo  citando  le  leggi,  e  queste  sempre  dispo- 
ste per  ordine  cronologico,  perchè  uom  vegga  le  modificazioni,  le  mu- 
tazioni, le  abrogazioni,  che  di  tempo  in  tempo  fur  fatte  ai  rispettivi 
stabilimenti. 

Le  leggi,  i  decreti,  i  regolamenti  che  qui  rassegneremo,  conten- 
gonsi  tutti  nella  summentovata  Collezione,  periodicamente  stampata 
per  ordine  del  Governo.  Laonde  chiunque  vuol  riscontrarle  non  al- 
tro ha  da  fare  se  non  ricorrere  a  quel  volume  che  contiene  le  leg- 
gi del  giorno,  del  mese  e  dell'anno,  che  di  mano  in  mano  sarem  per 
citare. 

Oltre  a  questo,  ogni  sovrana  o  ministeriale  disposizione  vien  pub- 
blicata nei  Giornali  Ufficiali  del  regno,  quale  per  Palermo  era  la  Ce- 
rere: ed  ecco  la  seconda  fonte,  ove  attignere  le  leggi  seguenti. 

Quelle  poi,  ch'erano  di  maggior  memento  e  di  più  estensione,  stam- 
pavansi  a  parte  negli  anni  medesimi,  in  che  venivano  promulgate^ 
e  pero  a  noi  non  farà  di  mestieri  additare  per  singolo  tali  edizioni, 
bastando  la  semplice  indicazione  dell'anno;  giacche,  (pianto  al  luogo, 
è  lieto  che  uscivano  dalie  Stamperie  reali  di  Napoli  e  di  Palermo. 
Vegnamo  adunque,  senz'altro,  alla  spicciolata  indicazione  di  tai  leggi. 

§    1.    LEGGI    MINISTERI  VLÌ 

Legge  organica  del  regno  delle  due  Sicilie,  8  dicembre  18 16.  *  Per 
ull'i  reali  Domini  di  qua  e  di  là  dal  Taro  riuuivansi  in  unico 
ile- no. 

Sistema  legislativo  po'  ministeri  e  segreterìe  di  Stato,  11  dicem- 
bre 1816. 

Legge  relativa  all'  attribuzioni  del  Ministro)  cancelliere,  20  dicem- 
bre Ì81G. 

Legge  relativa  all'Istituzione  delle  varie  segreterie  e  ministero  di 
Stato,    10  gennaio  lslT. 

Regolamento  pel  servizio  interno  del  supremo  Consiglio  dì  cancel- 
leria, -21  marzo  LS17,  con  sue  Addizioni. 

Regolamento  e  modelli  pe'  reali  rescritti,  per  pli  ulìieì  del  Luo- 
gotenente generale,  e  per  le  lettere  ministeriali,  24  marzo  1847* 


ART.  II.    LEGGI    AULICHE  —  §  U    MINISTERIALI  209 

Decreto  relativo  alle  attribuzioni  delle  reali  Segreterie  e  Ministeri 
di  Stato,  2  maggio  1817. 

Organizzazione  della  Segreteria  e  Ministero  di  Stato  in  Sicilia ,  9 
gennaro  1818. 

Provvista  de'  ripartimenti  e    dei  carichi  di  essa,  20  luglio  1819. 

Regolamento  per  lo  servizio  interno  di  detto  Ministero  ,  stesso 
giorno. 

Organizzazione  del  Ministero  di  Sicilia  in  Napoli,  26  maggio  1821. 

Legge  relativa  all'istituzione  del  Consiglio  ordinario  di  Stato  e  di 
quello  de'  Ministri,  4  giugno  1822. 

Riunione  de' tre  ripartimenti  affidati  ad  un  Direttore,  3  luglio  1822. 

Abolizione  del  Ministero  per  gli  affari  di  Sicilia,  14  giugno  1824, 

Ristabilimento  di  esso  in  Napoli,  19  gennaro  1855. 

Abolizione  del  medesimo,  51  ottobre  1857. 

Modificazioni  della  R.  Segreteria  e  Ministero  di  Sicilia  ,  9  marzo 
1S58. 

Riordinamento  della  medesima,  17  dicembre  1858. 

§    11.    DIRITTO    INTERNAZIONALE 

Schieriamo  qui  i  differenti  Trattati  or  sieno  Convenzioni  sancite 
tra  la  nostra  Corte  e  le  straniere  Potenze,  non  attendendo  all'ordine 
di  lor  dignità,  ma  sol  a  quello  de'  tempi. 

Trattato  di  pace  colle  potenze  di  Algieri  e  Tunisi,  26  aprile  1816, 

—  Colla  reggenza  di  Tripoli,  15  maggio  1816. 

Convenzione  colla  Corte  di  Roma  intorno  i  malviventi  ,  6  agosto 
1816  e  18. 

Trattalo  di  commercio  e  navigazione  colle  Corti  d'Inghilterra,  Fran- 
cia e  Spagna,  50  marzo  1819. 

Convenzione  con  la  Corte  di  Prussia  sul  dritto  di  albinaggio  ,  4 
settembre  1818. 

—  Con  lo  Stato  di  Modena,  9  novembre  1818. 

—  Con  lo  Stato  di  Lucca,  15  dicembre  1818. 

~  Con  la  Corte  di  Baviera,  detto  giorno,  e  27  marzo  1820. 

—  Con  gli  Stati  di  Massa  e  Carrara,  li  gennaro  1819. 

—  Con  la  Corte  di  Wurtemberg,  22  gennaro  1819,  e  10  aprile 
1820. 

—  Col  Regno  di  Sassonia,  11  febbraro  1819. 

—  Con  la  Corte  di  Vienna,  26  febbraro  1819. 

—  Col  Ducato  di  Anhalt-Dossau,  8  marzo  1819. 

—  Con  lo  Stato  di  Sassonia  Meinungen,  detto. 

—  Con  quel  di  Sassonia  Kiklburgbausen,  detto. 

—  Col  Regno  de'  Paesi  Bassi  e  '1  Luxenburgo,   15  marzo  1819. 

—  Con  gli  Stati  di  Parma,  Piacenza  e  Guastalla ,  25  marzo  e  6 
luglio  1819. 

—  Colla  Gran  Brettagna  ed  Irlanda,  28  aprile  1819. 

2$ 


210  CLASSE    XI).    DIRITTO    NOVELLO —  SEX.    I.    LEGGI 

Convenzione  con  lo  Stato  di  Assia  Cassel,  5  maggio  1819. 

—  Con  lo  Stato  di  Toscana,  detto. 

—  Col  Regno  di  Svezia  e  Novergia  ,  2  giugno  1819,  e  3  maggio 
4820. 

—  Col  Regno  unito  di  Portogallo,  Brasile  ed  Algarve,  29   giugno 

1819. 

—  Con  lo  Stato  di  Sassonia  Gotha,  17  agosto  1819. 

—  Con  quel  di  Sassonia  Wccmar,  detto. 

—  Con  la  Corte  di  Anhalt-Bcrnbourg,  detto. 

—  Con  la  Corte  di  Sardegna,  30  agosto  1819,  e  1  aprile   1822. 

—  Con  lo  Stato  di  Mecklenbourg  Schwerin,  28  settembre  1819. 

—  Col  Regno  di  Hannover,  16  novembre  1819. 

—  Colla  Corte  di  Sassonia  Cobourg,  7  dicembre  1819. 

—  Con  la  Spagna,  31  dicembre  1819. 

—  Con  la  Corte  di  Mecklenbourg  Strelitz,  2  febbraro  1820. 

—  Col  Gran  Ducato  di  Assia  e  del  Reno,  15  maggio  1820. 

—  Con  la  Corte  di  Baden,   lo  maggio  1820. 

—  Con  la  Confederazione  Svizzera,  22  marzo  1824. 

—  Con  la  Porta  Ottomana,  14  dicembre  1827. 

—  Col  Bassa  Bey  di  Tunisi,  11  giugno  185-4. 

—  Col  Sultano  di  Marocco,  27  febbraro  1837. 

—  Col  Regno  di  Grecia,  1  febbraro  1839. 

Trattato  di  corrispondenza  colla  Grecia,  18  ottobre  1840.^ 

Modo  di  ammettersi  in  regno  le  carte  estere,  3  marzo  18  io. 

Abolizione  del  dritto  d'  albinaggio  tra  '1  Regno  e  la  Sassonia  ,  52 
novembre  1845. 

Simile  tra  T  Regno  e  l'Assia  Omburgo,  idem. 

Trattato  di  Commercio  colla  Gran-Brettagna,  8  giugno  18*a. 

Convenzione  colla  Francia  per  la  reciproca  estradizione  dei  delin- 
quenti, 19  luglio  1845.  . 

Sull'osservanza  del  Trattato  di  commercio  con  essa  Francia,  ueuo 
giorno.  .  , 

Trattato  di  navigazione  coli'  Inghilterra  per  le  isole  Ionie,  lo  set- 
tembre 1845.  »        , 

Abolizione  del  dritto  di  albinaggio  tra  '1  regno  delle  due  bicme  eu 
il  Belgio,  idem. 

Sugli  stranieri  arrestati  nel  regno,  14  ottobre  1845. 

Trattato  di  commercio  colla  Russia,  2  dicembre  1845. 

Tr.  di  comm.  e  navigazione  colla  Sardegna,  25  febbraro  1846. 

Reciproca  estradizione  dei  delinquenti  conclusa  coir  Austria,  8  aprile 
1840.  .  '■> 

Tratt.  di  comm.  cogli  Stati-Uniti  d'America,   1  giugno  184*. 

Tr.  di  comm.  con  la  Corte  di  Danimarca,  15  giugno  1846. 

Tr.  di  comm.  e  di  navig.  colli  inpero  Austriaco,  5  ott.   1S4G._ 

Tr.  di  comm.  e  di  navig.  col  Re  di  Prussia,    12  maggio  184/. 

Tr.  di  comm.  eri  Governo  de'  Paesi-Bassi,  29  febbr.   1848. 

Tr.  di  comm.  con  quello  del  Belgio,    18  maggio   1848. 


ART.    II.    LEGGI    AULICHE  211 

§    III.    CONSULTE    E    CONSIGLI 

Stabilimento  di  due  Consigli  di  guerra,  4  gennaro  1816,  e  9  set- 
tembre 1819. 

Istruzioni  concernenti  i  Consigli  provinciali,  23  agosto  1818,  e  26 
maggio  1821. 

Regolamento  de  Consigli  di  amministrazione  de'  corpi  morali ,  31 
dicembre  1818. 

Istituzione  d'un  Consiglio  consultivo  di  finanze  presso  il  Ministero 
di  Stato  in  Sicilia,  1  giugno  1819. 

Stabilimento  d'una  Commessione  consultiva  sul  ripartimento  di  giu- 
stizia, 9  agosto  1819. 

Istituzione  di  due  Consulte  di  Stato,  in  Napoli  ed  in  Palermo,  26 
maggio  1821. 

Legge  organica  della  Consulta  del  Regno,  composta  delle  due  sud- 
dette, 14  giugno  1824. 

Regolamanto  per  la  Consulta  generale,  per  le  particolari,  e  per  le 
loro  commissioni,  detto  giorno. 

Articoli  addizionali  a  detto  Regolamento,  4  giugno  1825. 

Decreto  sulla  Segreteria  di  detta  Consulta,  5  marzo  1827. 

Abolizione  de'  Consigli  distrettuali ,  carico  datone  a'  Consigli  ge- 
nerali, 18  ottobre  1827. 

Stabilimenti  di  beneficenza  sottomessi  al  Consiglio  degli  Ospizi,  2 
settembre  1839. 

§    IV.    DIREZIONI    GENERALI 

Amministrazione  dei  demanio  pubblico  e  delie  acque  e  foreste,  18 
ottobre  1819. 

Istituzione  di  quattro  generali  Direzioni  in  Palermo  ,  cioè  Dema- 
nio, Rami  e  dritti  diversi,  Dazi  diretti,  e  Dazi  indiretti  ,  1  giugno 
1819. 

Riduzione  dì  esse  a  due,  aggregandola  prima  alla  seconda,  e  la 
terza  alla  quarta,  18  ottobre  1824, 


212  CLA9IE   XII.    DIRITTO   NOVELLO  —  SUI.    I.    LEGGI 

Organizzazioni  dell'amministrazion  generale  de'  dazi   indiretti,   10 
aprile  1826. 

Legge  sul  contenzioso  de'  dazi  indiretti,  20  dicembre  1826. 

Decreto  organico  delle  direzioni,  generale  e  provinciale,  de'  rami 
e  diritti  diversi,  16  luglio  1827. 

Amministrazione  delle  contribuzioni  dirette  e  de'  beni  dello  Stato, 
a  quelle  affidata,  detto. 

ABT.    III.  LEGGI  GIUDIZIARIE 

A  tre  rami  restrigniamo  questa  parte  di  legislazione-,  a  quella  cioè 
elio  previene  i  delitti;  a  quella  che  li  giudica:  a  quella  che  li  puni- 
sce :  ciò  fia  il  soggetto  dei  seguenti  paragrafi. 

§    I.    POLIZÌA 

Istruzioni  sulla  Polizia,  22  gennaro  1817. 

Polizia  giudiziaria  ne*  comuni,  ove  non  è  giudice  di  circondario, 
19  ottobre  1818. 

Abolizione  del  supremo  Consiglio  di  polizia,  17  agosto  1819. 

Soppressione  del  ministero  e  della  prefettura  di  polizia,  istituzio- 
ne della  direzion  generale,  20  novembre  1819. 

Organizzazione  di  questa  in  Palermo,  21  novembre  1819. 

Aumento  de'  suoi  funzionari,  15  maggio  1820. 

Dipendenza  di  essa  dal  Luogotente  generale,  5  luglio  1821. 

ria  no  organico  della  polizia  in  Sicilia,  3  ottobre  1822. 

Istruzioni  alle  autorità  sulle  prigioni,   17  dicembre  1823. 

Al  olizionp  degV  ispettori  di  seconda  classe ,  de  supplenti  e  dei 
vice-canccllirri  ne'  distretti,  17  giugno  1728. 

Istituzione  di  12  ispettori  sovrannumeran  in  Palermo  ,  20  ago- 
sto  1833. 

D.'sl inazione  di  due  tra  questi  nel  commessariato  di  Messina,  e  di 
uno  in  ogni  capo  di  Valle,  1  dicembre  183  ì. 


ART.    III.    LESSI   GIUDIZIARIE —  §    I.    POLIZIA  215 

Organizzazione  della  Polizia  di  Sicilia,  29  luglio  4838. 

Istituzione  di  un  Prefetto  nella  città  e  distretto  di  Palermo,  6  no- 
vembre 1838. 

Decreto  organico  della  segreteria  di  questa  Prefettura,  19  dicem- 
bre 1838. 

§    II.    ORDINE   GIUDIZIARIO 

Regolamento  per  le  magistrature  di  Sicilia  in  28  art.  proposto  dal 
Parlamento  del  1814,  e  sanzionato  da  S.  R.  M.  Pai.  1815  in-8°. 

Progetto  di  regolamento  organico  delle  magistrature  di  giustizia  e 
del  giury  criminale,  dell'avv.  Mauro  Tumminelli,  rappresentante  al 
parlamento.  Pai.  1814  in-8°.  *  Appresso  un  lungo  ragionamento  sie- 
guono  sei  titoli  sulle  magistrature,  e  nove  sopra  i  giury. 

Legge  organica  dell'Ordine  giudiziario  pe'  reali  Domini  oltre  il  Faro. 

*  Questa  legge,  sancita  da  re  Ferdinando  a'  7  giugno  1819,  è  com- 
presa in  XVII  titoli,  e  in  252  articoli. 

*  Questa  legge  è  stata  ripubblicata  per  ordine  dell'Intendente  di 
Palermo,  il  duca  di  Laurino,  nel  1844,  insieme  con  una  Raccolta  di 
decreti,  rescritti,  ministeriali  ecc.  pubblicati  dal  1819  al  1844,  re- 
lativi a  detta  legge,  ed  applicati  a'  suoi  articoli,  per  cura  di  Gugl. 
Capozzo,  giudice  regio-,  oltre  un'Appendice  alla  legge  sul  Contenzioso 
de*  dazi  indiretti,  del  20  dicembre  1826. 

Disposizioni  riguardanti  i  Tribunali  di  qua  e  di  là  del  Faro  intor- 
no alle  cause  del  Siciliani:  Legge  degli  11  dicembre  1816. 

Destinazione  de'  supplenti  comunali,  12  gennaro  1819. 

Stabilimento  de'  Tribunali  di  commercio  in  Palermo,  Messina  e  Tra- 
pani, 7  giugno  1819. 

Stabilimento  de'  dritti  di  cancelleria,  5  luglio  1819. 

Destinazione  de'  cancellieri  sostituti,  19  agosto  1819. 

Tariffa  delle  spese  giudiziarie  in  materia  civile,  31  agosto    1819. 

Metodo  per  la  rinnovazione  de'  giudici  e  supplenti  de1  tribunali 
di  commercio,  6  ottobre  1819. 

Attribuzioni  de'  tribunali  civili  su'  notai,  le  camere  ed  archivi  no- 
tarili, 23  novembre  1819. 


01',.  CLASSE  XU.  DIRITTO    NOVELLO  —  SEZ.    I.    LEGGI 

Lo  cause  de'  siciliani  debbon  giudicarsi  da'  tribunali  di  Sicilia,  20 
maggio  18^1. 

La  Corte  Suprema  di  giustizia  in  Palermo  è  conformata  colle  stes- 
se facoltà  di  quella  di  Napoli,  detto  giorno. 

Facoltà  del  Luogotenente  generale  sopra  i  funzionari  giudiziari,  o 
luglio  1821. 

Istruzioni  sul  potere  delle  autorità  giudiziarie  per  le  prigioni  e  i 
detenuti,  17  dicembre  18-23. 

I  procuratori  regi  difensori  de'  diritti  di  regalia  e  di  regio  padro- 
nato, 27  ottobre  Ì825. 

II  presidente  della  G.  C.  Civile  di  Palermo  è  dichiarato  vice-pre- 
sidente della  Corte  Suprema  in  missione,  A  aprile  1827. 

Procedura  delle  G.  C.  Criminali  ne'  giudizi  di  asportazione  di  ar- 
mi, 12  settembre  1828. 

Procedura  de'  giudizi  per  misfatti  accaduti  nell'estero,  27  agosto 
1829. 

Regolamento  pT  la  disciplina  dell'autorità  giudiziarie,  3  dicembre 
1819?  sono  Ut.  XVII,  art.  1013,  ristampati  a  Palermo   1820. 

Regolamento  per  gli  esami  e  i   concorsi  a  cariche  giudiziarie  ,  6 
agosto  1832,  e  25  agosto  1838. 

Istituzione  degli  alunni  di  giurisprudenza  presso  i  collegi  giudizia- 
ri, 24  giugno  1833. 

Regolamento  per  Tesarne    degli  aspiranti  all'alunnato  di  giurispru- 
denza, 23  settembre  1833. 

Abolizione  de'  giudicati  d'istruzione  ne'  distretti,  45  dicembre  I*  i. 

Variazioni  nel  rito   correzionale   e  contravvenzionale,  21    giugno 

1S38. 

Istituzione  d'una  Gran  Corte  Criminale  a  Palermo,  27  nov.  1*40. 

Della  organizzazione  e  competenza   de'  poteri  giudiziari ,  colle  di- 
sposizioni ministeriali.  Nap.  1810  in-8°. 

Dell'organizzazione  giudiziaria  nelle  materie  civili.  Pai.  1841  i 


ART.  Ili*  JLEGGl   GIUDIZIARIE — §  li.  0RDI1NE   GIUDIZIARIO      215 

Stabilimento  delle  camere  di  disciplina  per  gli  avvocati,  12  dicem- 
bre 4841. 

I  giudici  di  circondario  nei  capo-luoghi  di  distretto  la  fanno  da  giu- 
dici istruttori,  27  luglio  1842. 

Decreti  e  tariffa  de'  dritti  di  cancelleria  per  le  spese  giudiziarie,  e 
pei  compensi  degli  avvocati  nelle  materie  civili.  Pai.  1850  in-18°. 

Tariffa  delle  spese  di  giustizia  nelle  materie  penali  corredata  di 
tutte  le  disposizioni  analoghe.  Ivi  1850  in-8°. 

§    III.    DIRITTO   PENALE 

Statuto  penale  militare,  30  gennaro  1819,  riconfermato  dal  Par- 
lamento del  184S. 

Statuto  penale  per  l'armata  di  mare  e  pe' reati  commessi  da'  for- 
zati e  loro  custodi,  3  giugno  1819. 

Statuto  penale  per  l'infrazione  de'  regolamenti  sanitari,  13  marzo 

1820. 

Decreto  che  stabilisce  una  commessione  per  ogni  Valle  minore  di 
Sicilia,  22  agosto  1821. 

Nuove  sanzioni  contra  i  settari,  Il  settembre  1821. 

Nuove  sanzioni  sulle  armi  proibite,  detto  giorno. 

Istituzione  delle  Corti  marziali  ordinarie  e  straordinarie,  18  dicem- 
bre 1821. 

Abolizione  di  esse  Corti,  e  restituzione  delle  Commissioni  militari, 
5  ottobre    1822. 

Legge  pe'  reati  contra  la  forza  pubblica  di  competenza  delle  Corti 
speciali,  9  dicembre  1825. 

Decreto  per  due  Commissioni  supreme  pe  reati  di  Stato  ed  mia 
militare  in  ciascuna  Valle  pe*  reati  di  sette  coi  regolamenti  di  proce- 
dura, 24  maggio  1826. 

Decreti  che  sciolgono  le  Commissioni  militari  stabilite  per  gli  ultimi 
sconvolgimenti  politici,  7  dicembre  1832  ,  r,  marzo  1834,  16  mag- 
gio 1838. 


216  CLASSE  XII.  BIR1TT0  NOVELLO  —  SEZ.  I.  LEGGI 

Decreti  che  elevano  i  Consigli  di  g  uerra  in  Ccmmessioni  militari, 
49  dicembre  1838,  15  maggio  1859,  26  dicembre  1850. 

Decreto  che  stabilisce  in  Palermo  una  Corte  marziale  marittima  pei 
reati  dei  servi  di  pena  nei  diversi  bagni  di  Sicilia,  lo  feb.    1857. 

Disposizioni  intorno  agli  ecclesiastici  condannati  alla  relegazione  , 
22  novembre  1825. 

L'arresto  dei  nobili  per  obbligazioni  civili  o  commerciali  è  nei  ca- 
stelli, 8  giugno  1831. 

La  pena  della  relegazione  perpetua  è  ridotta  ad  anni  trenta,  24  giu- 
gno 1852. 

ART.  IV.    LEGGI   ECONOMICHE 

Alla  vasta  provincia  delle  Finanze  si  aspetta  il  regio  Fisco,  l'Erario 
nazionale,  il  Banco  comunale.  1  loro  fondi  per  lo  più  cavansi  dalle 
imposte  civiche  e  dai  dazi  diretti  ed  indiretti.  Ora  per  essi  v'  ha 
chi  presiede,  v'ha  chi  amministra,  v'ha  chi  riscuote:  presiede  la  Gran 
Corte  dei  Conti,  amministrano  i  Maestrati,  riscotono  gli  Uffiziali:  ecco 
la  triplice  diramazione  di  questo  articolo. 

§   1.  GRAN   CORTE  DEI   CONTI 

Legge  organica  della  Gran  Corte  dei  Conti  in  Napoli ,  29  marzo 
4817. 

Legge  organica  della  stessa  Corte  in  Sicilia,  7  gennaro  1818. 

Regolamento  pel  servizio  interno  di  essa  .Corte,  6  luglio  1818. 

Pianta  degl'impiegati  nella  cancelleria  di  essa,  6  luglio  1818. 

Regolamento  per  la  gratificazione  de'  razionali  di  essa,  21  settem- 
bre 1818. 

Decreto  sulla  scelta  de'  razionali,  25  marzo  1819. 

Decreto  sullo  stabilimento  d'una  seconda  camera  in  essa  corte,  20 
marzo  1852. 

Decreto  sulle   forme,  esame  e  giudizio  de'  conti,  Il  marzo  1839. 

Istruzioni  per  la  reddizione  e  discussione  de'  conti  comunali ,  Ivi 
in-S°. 


ART.  IV.  LEGGI  ECONOMICHE— §  I.  GRAN  CORTE  DEI  CONTI    217 

Reale  rescritto  per  l'intervento  dei  Magistrati  d'essa  gran  Corte 
all'estrazione  del  lotto,  18  dicembre  1840. 

Ordinanza  del  servizio  della  cancelleria  presso  la  G.  C.  de'  Conti 
in  Sicilia.  Pai.  1854  in-4°. 

Ordinamento  del  servizio  della  segreteria  della  G.  C.  de'  Conti.  Pai. 
1842  in-8°. 

Disposizioni  diverse  pe'  compensi  degli  aboliti  diritti  feudali  e  se- 
grezie,  raccolte  dal  tipografo  Bern.  Yirzì,  parte  I.— Atti  della  G, 
C.  de'  Conti  delegata,  Parte  li.  Pai.  1842  in-8°. 

§    li.    AMMINISTRAZIONE   CIVILE 

R.  Decreto  sulla  contabilità  comunale,  11  ottobre  1813. 

Istruzioni  per  lo  metodo  di  detta  contabilità.  Pai.  1815  in-4°. 

Legge  sull'amministrazione  civile,  12  dicembre  1816,  compresa  in 
515  articoli.  Pai.  1816  e  58  e  50  in-8°- 

Statuti  dell'amministrazione  civile  in  Sicilia,  11  ottobre  1817,  in 
tit.  X,  ed  art.  270.  *  Nella  edizion  di  Palermo  1818  si  annette  la 
numerazione  delle  Intendenze,  de'  Distretti,  de'  Comuni-,  con  esso  le 
Istruzioni  de'  rispettivi  maestrati,  emanate  a'  20  gennaro  e  24  mar- 
zo 1818.  La  5a  edizione  curata  da  Giamb.  Ferrara,  nel  1854,  è  ac- 
cresciuta e  migliorata. 

Istruzioni  per  li  Senati  di  Palermo,  Messina  e  Catania,  25  agosto 
1818,  per  lo  adempimento  dell'art,  112  del  R.  decreto  degli  11  ot- 
tobre 18 17. 

Leggi  sul  contenzioso  amministrativo,  21  e  25  marzo  1817,  in  art.  5o. 

Legge  sulla  procedura  del  contenzioso  amministrativo,  25  marzo 
1817,  in  art.  263.  Pai.  1858  e  50  in-8*. 

Legge  sull'amministrazione  delle  acque  e  foreste.  Nap.  1819  in-4°. 

Isruzioni  per  l'amministrazione  degli  stabilimenti  di  beneficenza  e 
de'  luoghi  pii  laicali,  date  dal  Ministro  degli  affari  interni,  in  art. 
158.  Pai.  1822,  e  28  in-4°. 

Le  stesse  Istruzioni  seguite  da  una  collezione  di  decreti,  rescritti 
e  ministeriali  dal  1741  a  tutto  il  1846,  compilata  da  Gius.  Filipponc, 
Ivi  1847  in-S°, 

29 


218  CLASSE    XII.    DIRITTO   NOVELLO  —  SEZ.  I.    LEGGI 

*  Questa  raccolta  rabbraccia  due  periodi  ,  cioè  il  diritto  antico  , 
movendo  dal  Concordato  tra  la  S.  Sede  e  re  Carlo  111,  concluso  nel 
1741,  e  1  moderno,  movendo  dall'altro  del  1848. 

Decreto  e  Regolamento  sulla  istituzione  delle  Casse  di  Corte  di  Pa- 
lermo e  di  Messina,  7  aprile  1843. 

Decreti  sulla  carta  bollata  e  su'  diritti  del  bollo,  2  gennaro  4820, 
e  19  novembre  1849. 

Spiegazioni  e  modificazioni  alla  legge  del  2  gennaro  1820  sulla  carta 
bollata,  18  dicembre  1849. 

Smembramento  dell'amministrazione  di  Sicilia  da  quella  di  Napoli, 
27  settembre  1849. 

Istituzione  del  Gran  Libro  sul  debito  pubblico,  18  dicembre  1849. 

Regolamenti  intorno  le  operazioni  di  detto  Libro,  e  la  Borsa  di 
commercio  in  Palermo,  20  gennaro,  e  2  marzo  1850. 

Rescritto  per  riunirsi  alla  Direzione  generale  de'  rami  e  dritti  di- 
versi l'introito  della  fondiaria,  21  genn.  1850. 

Decreto  di  separazione  delle  Casse  sopraddette  dal  Banco  di  Na- 
poli, 13  agosto  1850. 

|   IH.    FINANZE 

Legge  sulla  ripartizione  dei  terreni  demaniali,  1  settembre  4806, 
con  decreto  annesso  degli  8  giugno  1807. 

Decreti  su  le.  pensioni  e  i  ritiri,  3  maggio  1816  e  seg. 

Stabilimento  d'una  Commessione  per  gli  stati  discussi  de' Comuni, 
21  marzo  1817. 

Real  Decreto  sullo  stabilimento  della  contribuzione  fondiari?  ,  10 
giugno  1847,  compreso  in  articoli  102. 

Istituzione  delle  Ricevitorie  generali  e  distrettuali,  e  delle  Percet- 
lorie  comunali,  50  novembre   1824. 

Regolamento  per  V  ordine  della  percezione  delle  contribuzioni  di- 
rette e  de'  versamenti,  approvato  col  sovrano  rescritto  de'  20  di- 
cembre 1820. 

Organizzazione  della  R.  Tesoreria  di  Sicilia,    LO  gennaro  482;». 


ART.  IV.  LEGGI    ECONOMICHE-"^  III.  FINANZE  219 

Regolamento  per  lo  servizio  della  medesima,  in  70  articoli,  17  a- 

gosto  1823. 

Istruzioni  per  l'andamento  del  servizio  della  R.  Scrivania  di  ra- 
zione, in  28  articoli,  14  marzo  1826. 

Leggi  sul  catasto  fondiario.  Nap.  1835  in-8°. 

Decreti  ed  istruzioni  per  la  rettificazione  del  catasto  fondiario.  Pai. 
1854  in-4". 

Statuti  della  Tesoreria  generate.  Pai.  1855  in- 8°. 

Statuti  per  norma  della  Tesoreria  generale  di  Sicilia,  parti  IV  in 
voli.  II.  Pai.  1841  in  4°. 

Alcune  notizie  intorno  alla  Percettoria  di  Palermo.  Ivi   1845  in-4°. 

Regolamento  diretto  a  riordinare  la  pianta  organica  della  Tesoreria 
generale  e  a  determinare  il  modo  di  adempiersi  dalia  regia  Scriva- 
nia di  razione  il  servizio  de'  pagamenti,  18  febbraro  1850. 

Tariffa  de'  dritti  di  dogana  per  lo  regno  delle  due  Sicilie  con  ag- 
giunta della  legge  sul  cabottagio  ed  altre  istruzioni.  Pai.  1823  in-4°. 

Legge  organica  delle  dogane  di  Sicilia,  19  giugno  1826.  *  È  com- 
presa in  tit.  XXI,  art.  490.  Pai.  1827  in~8°. 

Regolamento  per  ìo  servizio  interno  della  Direzione  de  dazi  indi- 
retti. Pai.  1851  in-S°; 

Statuti  dell'amministrazione  dei  dazi  indiretti,  voli.  XlT.  Pai.  1855- 
45  in-8°.  *  La  parte  l  comprende  il  Decreto  organico  di  detta  am- 
ministrazione, 19  aprile  1826,  con  varie  appendici  ad  esso,  e  Re- 
golamenti per  gl'impiegati:  la  II,  Leggi  ed  atti  relativi  alla  naviga- 
zione di  commercio,  ed  alle  dogane:  la  HI,  le  tariffe  de' dritti  di  do- 
gana e  di  consumo:  la  IV,  Leggi  ed  atti  sul  contenzioso.  1  volumi 
seguenti  contengono  le  disposizioni  successivamente  emanate  d'  anno 
in  anno. 

Statuti  dell'amministrazione  de'  dazi  indiretti,  tariffe  d'importazione 
e  di  esportazione  de'  dazi  di  consumo  e  delle  tare,  30  novembre  1824, 
ridotte  allo  stato  vigente  secondo  tutte  le  variazioni  e  spiegazioni. 
Pai.  1846  in-8°.  *  Vi  ha  in  fondo  i  Trattati  colle  diverse  Potenze, 
ed  altri  atti  legislativi. 

Istruzioni  per  la  riscossione  del  regio  dazio  sui  macino.  Pai.  1811 
in-8°. 


220  CLASSE   KM.    DIRITTO  NOVELLO  —  SEI.    I,    LEGGI 

Statuti  dell'amministrazione  di  detto  dazio.  Pai.  1842  in-8°. 

Legge  sul  registro  e  sulle  ipoteche  per  lo  regno  delle  due  Sicilie, 
21  giugno  1810. 

Regolamento  dell'amministrazione  de'  rami  e  dritti  diversi,  per  de- 
creto de»  16  luglio  1828. 

Legge  forestale,  21  agosto  182G,  in  art.  186. 

Regolamento  del  regio  lotto  in  Sicilia.  Pai.  1830  in-80. 

Raccolta  di  Costituzioni  del  pecuniario  banco  palerm.  fatta  per  Ant. 
Crescimanno.  Pai.  1830  in-4°. 

Regolamento  per  le  stanze  della  Borsa  ,  approvato  dal  Governo. 
Mess.  1825  e  1837  in-S°. 

Istruzioni  per  lo  servizio  dell'amministrazioni  locali  dello  stralcio 
delle  reali  finanze,  formate  sulle  basi  del  real  rescritto  de'  16  lu- 
glio 1828. 

Istruzioni  de'  commessali  per  la  esazione  de  crediti  antiquati  del 
regio  erario.  Pai.  1836  in-4°. 

Istruzioni  per  la  destinazione  de'  commessali  addetti  a  mettere  in 
attività  l'esazione  de'  crediti  antiquati  del  regio  erario  a  tutto  l'an- 
no 1825.  Pai.  1837  in-4°. 

Scioglimento  de'  dritti  promiscui,  e  divisione  dei  demani,  1 1  die. 
1841. 

Totale  abolizione  de'  dritti  feudali,  detto  giorno. 

Nomina  de'  magistrati  liquidatori  de'  compensi,  idem. 

Cessione  de'  dritti  proibitivi  aggiunti  alle  concessioni  di  terre  exfeu- 
dali in  Sicilia,  21  giugno  1842. 

Nuova  forma  d'amministrare  il  dazio  sul  macino,  27  luglio   1842. 

Piano  organico  dell'amministrazione  suddetta,  idem. 

Alcune  modifiche  del  sistema  ipotecario,  31  gemi.  1845. 

Patti  e  tariffa  sull'appalto  de'  procacci.  Pai.  18 il  in-8°. 


ART.    IV.    LEGGI    ECONOMICHE  —  §    III.    FINANZE  221 

Decreti  sulla  carta  bollata*  Pai.  1849  e  SO  in-8°. 
Decreti  stilla  istituzione  del  Gran  Libro.  Ivi  1849  in-8°* 

ART.    V.    LEGGI   PECULIARI 

11  governo  militare  ,    la  pubblica  istruzione  ,  le  disposizioni  sanp 
tarie  ci  ministrano  l'argomento  di  quest'altro  articolo* 

§   1.    ISTRUZIONI   MILITARI 

Regolamento  per  l'istruzione  e  manovre  della  fanteria.  Nap*  1817, 
Pah  1820  in-8°. 

Decreto  per  la  organizzazione   di  otto  reggimenti  di   milizie   pro^ 
vinciali  in  Sicilia,  18  gennaro  1818* 

Istruzioni  relative  a  detta  organizzazione,  19  gennaro  1818* 

Istruzioni  pel  servizio  de'  posti  di  guardia   di  polizia.  Pai.    1819 
in-8°* 

Regolamento  per  le  truppe  di  cavalleria.  Pai.  1820  in~8°. 

R.  Ordinanza  di  manovre  della  cavalleria.  Ivi,  in-8°. 

Istruzione  provvisoria  pel  servizio  e  disciplina   delle  reali   truppe 
nel  campo.  Nap.  1820  in-8°. 

Formazione  del  combattimento,  con  tavole.  Nap*  1820  in-8°. 

Ordinanza  di  S.  M.  per  la  Gendarmeria  reale,  e  pe'  Gendarmi  au- 
siliari. Pai.  1821  in-8°* 

Ordinanza  della  Gendarmeria  reale.  Nap.  1827  in-4°. 

Istruzioni  per  la  medesima.  Ivi  4827  in--i°. 

Novella  organizzazione  di  essa.  Ivi  1835  in- 4°. 

Ordinanza  dell'amministrazione  militare  ,  con  25  tavole.  Ivi    482i 


in  4« 


Esercizi  d'istruzione  per  cannoni  e  cannonate  a  bordo  de'  reali  ba- 
stimenti da  guerra  di  S.  M.  il  Re  del  regno  delle  due  Sicilie.  Nap. 
1825  in-4°. 


222  CLASSE  XII.  JMWfrW    NOVELLO  — SEX.    I.    LECCI 

Ordinanza  di  S.  M.  pel  governo,  il  servizio  e  la  disciplina  delle  reali 
truppe  nelle  piazze.  Ivi  4831  in-8°. 

Regolamento  pel  governo,  la  disciplina  e  1  servigio  interno  de'  cor- 
pi, estratto  dalla  R.  ordinanza  di  piazzi.  Ivi  1831  in-4*;  e  di  nuo- 
vo per  cura  del  ministero  di  guerra,   1818  in-8*. 

Ordinanza  di  S.  M.  per  gli  esercizi  ed  evoluzioni  delle  truppe  di 
fanteria,  voli.  III.  Ivi  1855  in-4°,  o  in-8*. 

Decreto  pel  reclutamento  de'  corpi  nazionali  dell'armata,  compreso 
in  162  articoli,  8  marzo  1854. 

Sunto  delle  leggi  e  decreti  reali  per  le  armature  di  terra  e  di  ma- 
re dal  15  febb,  1806  al  31  dicembre  183G,  per  cura  di  Gius,  Ma- 
rea. Nap.  1858  in-8°. 

Decreto  sull'ascrizione  marittima  con  l'annesso  regolamento,  20 
gemi.  1810. 

Progetto  della  R.  Ordinanza  del  servizio  delle  truppe  in  campagna. 
Nap.  18 li  in-8*. 

*  Fin  qui  le  istruzioni  e  leggi  militari  emanate  sotto  un  governo 
legittimo.  I  seguenti,  prodotti  nell'anno  1848,  sono  rammentati  da  noi 
ad  oggetto  di  mera  erudizione. 

OD 

Manuale  militar1,  contenente  le  istruzioni  estratte  dalie  Ordinanze 
di  piazza.  Mess.  1818  in-8°. 

Mannaie  militare  per  gli  uffìziaìi  e  sotto-uffiziali,  raccolto  con  mo- 
difiche varie  da  Diodato  Costa,  2°  ediz.  Pai.   ISIS  in- 12°. 

Manuale  pe'  sotto-uffìziali,  Contenente  le  prescrizioni  estratte  dal- 
l'Ordinanza di  piazza  pel  governo,  il  servizio  e  la  disciplina  della  guar- 
dia nazionale  e  delle  truppe  siciliane.  Pai.   1818  iu-12°. 

Teoria  di  esercizi  ed  evoluzioni  per  la  guardia  nazionale  e  truppa 
siciliana.  Pai.    1848  in-I2°. 

Officio  delle  guide  e  di  altre  cariche  dal  porta-bandiera  in  giù 
nelle  evoluzioni',  recato  dall'ordinanza  in  quadri  sinottici.  Pai.  \S'^ 
in- I2\ 

Raccòlta  di  regolamenti,  avvisi  ed  altri  atti  del  cessalo  comitato 
generale,  del  comitato  di  guerra,  e  del  comando  generale  sull'ordi- 
namento della  guardia  nazionale.  Pai.   1848  in-S". 


ART.    V.    LEGGI    PECULIAR1E — §    I.    ISTRLfc.    MILITARI  §23 

Statuto  della  guardia  nazionale  di  Sicilia,  sancito  dal  generale  Par- 
lamento. Pai.  1849  in-S°.  *  Fu  veramente  formato  dalla  camera  dei 
Comuni,  ma  pria  di  venir  approvato  da  quella  de'  Pari,  fu  sciolto  il 
Parlamento. 

*  Molti  trattati  di  strategia  ed  istruzioni  varie  di  tattica  militare 
avran  seggio  proprio  nella  sezione  seguente,  art,  5,  §  ultimo. 

§11.    STABILIMENTI    LETTERARI 

Le  regie  Università  degli  studi  di  Napoli,  Palermo,  e  Catania  au- 
torizzati a  conferire  i  gradi  dottorali,  22  gennaio  4817. 

Disposizioni  su  quella  di  Palermo,  8  febbraio  1827,  1  luglio  1854, 

Disposizioni  su  quella  di  Catania,  5  marzo  e  43  ottobre  1834,  31 
maggio  1855,  6  giugno  1856. 

Decreto  eh'  eleva  V  Accademia  carolina  di  Messsina  ad  Università , 
29  luglio  1858. 

Deputazione  degli  studi  di  Palermo  assume  titolo  e  funzioni  di  Coni- 
messione  di  pubblica  istruzione,  2S  gennaro  1818. 

Organizzazione  della  medesima,  5  marzo  1822. 

Piano  organico  della  sua  segreteria,  12  giugno  1828. 

Regolamento  per  la  nomina  di  professori  delle  regie  Universi! à  de- 
gli studi,  approvato  con  sovrano  rescritto  de'  22  marzo  1859. 

Nuovo  regolamento  per  tali  nomine  approvato,  ai  17  agosto  1846. 

Regolamento  per  le  tre  regie  Università  degli  studi  di  Sicilia. 
Pai.  1841  in-8*. 

Dotazione  del  R.  Museo  di  Palermo  ,  1  luglio  e  48  dicembre 
1832. 

Stabilimento  di  quattro  scuole  di  mutuo  insegnamento  in  Palermo, 
5  marzo  1822. 

Istituto  agrario  nella  villa  de'  Colli  permesso  al  principe  di  Castel- 
nuovo,  5  ottobre  1819. 

Istituto  d'incoraggiamento  agricoltura  arti  e  manifatture  io  Palermo, 

e  Società  economiche  nelle  altre  valli,  9  no*.  1832. 


224  CLASSE    XII.    DIRITTO    NOVELLO—  SEX.    I,    LEGGI 

Premii  per  memorie  ed  altro,  fondi  dell'  Istituto,  e  soldi  degf  im- 
piegati, detto  giorno. 

Decreto  e  regolamento  per  la  Direzione  centrale  di  Statistica,  13 
marzo  1832, 

Fondazione  d'una  Commessane  di  belle  arti,  16  aprile  1817. 

Reali  decreti  e  rescritti  riguardanti  le  antichità  e  belle  arti.  Pai. 
1845  in-4°. 

Riforma  e  decorazione  della  R,  Accademia  medica  di  Palermo,  12 
ottobre  1850,  5  giugno  1835. 

Stampa  e  privativa  dell'Almanacco  reale,  15  aprile  1818  ,  1  ago- 
sto 1821. 
Istituto  Ventimilliano  in  Palermo,  2  settembre  1839. 

Decreto  sulla  fondazione  d'una  scuola  clinica  in  Catania  nello  spe- 
dale di  S.  Marco,  12  maggio  1820. 

Abolizione  della  seconda  scuola  militare  in  Monreale  ,  incorporata 
alla  prima  di  Napoli,  30  dicembre  1850. 

Installazione  dalla  scuola  nautica  in  Trapani,  17  aprile    1851. 

Stabilimento  di  un  liceo  in  Trapani  e  abolizione   di  quell'accade- 
mia, 18  dicembre  1832. 

Cattedra  di  diritto  nautico  e  commerciale  labilità   in  Palermo,  9 
giugno  1843. 

§    III.    DISPOSIZIONI   SANITARIE 

Legge  sui  Campi  santi,   11  marzo  1817- 

Decreto  d'organizzazione  d'un  supremo  Magistrato  di  salute,  cogli 
annessi  Regolamenti,  1  geimaro  1820. 

Regolamenti  sanitari  per  lo  regno  delle  due  Sicilie,  Nap.  1820}  e 

Pai.  Ì851  in-8*. 

Regolamenti  per  la  promozione  della  pratica  vaccinica  nella  Su  i- 
lia,  confermati  con  decreto  del  10  ottobre   1825. 

Istruzioni  per  lo  servizio  che  dee  prestarsi  dalle  guardie  sanitari 
Pai.  1833in-8°. 


ART.   V.    LEGGI    PECULIAIU  —  §  111.    DISr.   SANITARIE  22* 

Regolamento  generale  di  servizio  sanitario.  Ivi,  1835  in-S°. 

Istruzione  popolare  formata  dal  Magistrato  supremo  di  salute  in 
Sicilia.  Pai.  1835  in-i°. 

Istruzioni  per  gli  ospedali  succursali  in  caso  di  sviluppo  del  cho- 
lera-morbus.  Pai.  4833  in-8°. 

Organizzazione  ed  istruzioni  per  la  custodia  del  littorale  pel  ser- 
vizio del  cordone  sanitario,  10  agosto  1830. 

ART.    VI.    LEGGI,    DECRETI,    STATUTI    VARI 

Avendo  noi  nei  precedenti  articoli  ridotte  a  più  classi  determinate 
le  disposizioni  particolari  dei  nostri  principi,  scorgiamo  che  un  buon 
dato  di  altre,  riguardanti  disparate  materie  ,  non  sono  state  finora 
tocche  da  noi,  perciocché  a  veruna  di  quelle  non  si  aspettavano. 

Nulla  di  meno  egli  è  spediente  che  non  vadano  o  ignorate  o  ne- 
glette dagli  studiosi  della  sicola  legislazione,  la  quale  senza  ciò  mu- 
tila e  manca  verrebbe.  11  perchè  riputiamo  pregio  non  ultimo  dello- 
pera  nostra  il  farne  qui  un  rapido  e  succinto  rassegnamento,  schie- 
randole per  ordine  dalfabeto,  giusta  i  differenti  oggetti  ch'esse  con- 
templano. 

Avvertiamo  qui  per  l'ultima  volta  che  sotto  il  vocabolo  generale  di 
leggi  comprendiamo  ancora  e  decreti  e  statuti  e  istruzioni  e  rego- 
lamenti sanciti  per  sovrana  autorità. 

A  ciascun  titolo  annettiamo  la  data,  affinchè  chiunque  abbiane  vo- 
glia o  bisogno,  possa  rinvenirli  comodamente  nella  ufficiale  Collezione 
di  leggi  e  decreti,  che  d'anno  in  anno  si  pubblica  in  Napoli,  e  di  cui 
più  innanzi  demmo  ragione. 

Taluna  di  queste  leggi  è  stata  lodata  di  sopra^  ma  pure  non  iìa 
discaro  riaccennarla  qui  per  compimento  della  materia. 


Acque  e  foreste:  Lor  economia  commessa  alla  Direzion  generalo 
del  pubblico  demanio,  al  primo  giugno  1819.— Legge  sulla  lor  am- 
ministrazione ,  18  ottobre  1819. —  Lor  cura  affidata  alla  Sopranlen- 
denza  generale  di  ponti  e  strade,  16  luglio  1817. — Cambiamenti  fatti 
all'organico  su  questo  ram  )  in  Sicilia,  16  giugno  -1833.— Altri  de- 
creti su  questa  materia,  10  agosto  1824,  16  giugno  1833,  17  dicem- 
bre 1838,  7  febbraro  1830. 

Agenzia  del  contenzioso:  Sua  istituzione  in  Sicilia,  10  gen.  182r>. 
—  Regolamento  dell'agente  del  contenzioso.— Incarico  dato  a  questo 
presso  la  R.  Tesoreria,  30  die.  1831. 

30 


:>2  )  CLASSE  XII.   DIRITTO  NOVELLO  —   SEZ.  I.  LEGGI 

Allievi  militari:  Scioglimento  del  lor  battaglione,  la  gen.  1819. 
—  Regolamento  per  gl'istituti  d'educazione  militare,  k  gen.  1810. 

Allist amento  marittimo:  Abolizione  di  esso  in  Sicilia,  28  mag- 
gio 18-21. 

Amministrazione  civile:  Sua  organizzazione,  11  ott.  1817.— Sue 
istruzioni,  20  gen.  1818.— Due  altre  su  quella  di  Sicilia,  24  marzo 
1818. 

Amministrazion  comunale-.  Tariffa  per  i  diritti  dei  suoi  funzio- 
nanti, 12  giugno  1828. 

Amministrazion  finanziera  :  Regolamento  relativo  ai  suoi  giu- 
dizi, 21  aprile  1820.— Nuovo  sistema  diviso  per  materia  e  non  per 
territorio,  13  gen.  1824.— Regolamento  pel  metodo  da  tenere  nelle 
scritture  e  nei  conti,  27  gen.  1824.— Nuovo  sistema  che  revoca  l'an- 
teriore, 18  ottobre  1824. 

Amministrazion  militare:  Regolamento  della  medesima,  10  giu- 
gno 1817.— Decreto  sulla  cauzione  dei  suoi  gestori,  13  marzo  1818. 

Ammiragliato:  Diritto  di  esso  abolito  in  Sicilia,  13  marzo  1820. 

Antichità:  Fondo  aumentato  per  gli  scavi  e  conservazione  di  esse 
in  Sicilia.— Divieto  di  esportarle  dal  regno,  11  marzo  1839. —Decreto 
sugli  oggetti  e  monumenti  di  antichità  e  belle  arti,  16  sett.  1839. 

Archivio  generale:  Sua  istituzione  in  Palermo,  li  feb.  1814.— De- 
creto organico  di  esso  e  regolamento  corrispondente,  1  agosto  1843. 

—  Sua  organizzazione  difìinitiva,  14  lug.  1844. 

Armata:  Decreto  concernente  i  corpi  del  treno  della  guardia  dei 
regi  bagagli,  9  luglio  1819.—  Altro  per  l'organizzazione  del  corpo 
reale  del  genio,  20  luglio  1819.— Altro  pel  corpo  reale  di  artiglieria, 
detto.  —  Nuove  disposizioni  circa  i  reggimenti  di  fanteria  e  de'  ve- 
terani, 9  die.  1819.  —  Due  divisioni  di  cacciatori  nazionali  a  cavallo, 
(letto.  —  Riorganizzazione  de'  reggimenti  di  fanteria  leggiera,  detto. 

—  Dei  fucilieri  reali  e  veterani,  15  die.  1819.— Di  cinque  reggimenti 
di  fanteria  leggiera  per  Sicilia,  1  marzo  1820.— Dei  sott'  ufficiali  e 
caporali  al  seg-uito,  24  marzo  1820.— Servizio  del  commessariato  di 
guerra,  31  luglio  1822.— Ordinanza  per  la  gendarmeria  reale,  30  ago- 
sto 1827.— Novella  organizzazione  del  r.  esercito  di  terra,  17  die. 
1830.—  Regolamento  su  le  attribuzioni  e  i  doveri  da  comandante  ge- 
nerale a  direttor  generale  dell'artiglieria  e  del  genio,  21  gen.  1831. 

—  Reclutamento  de'  corpi  nazionali  dell'armata,  19  marzo  !8o4. 


ART.  VI.  LEGGI,  DECRETI,  STATUTI  VARI         227 

Armi:  Divieto  di  lor  introduzione  nel  regno,  6  ottobre  1817. — Pe- 
ne agli  asportatoci  o  detentori  di  quelle,  Il  sett.  4821. — Regolamento 
circai  permessi  di  asportazione  e  detenzione,  18  die.  1821. — Sanzio- 
ni penali  ai  fabbricatori  di  armi  \ietate,  7  ottobre  1822.— Procedu- 
ra delle  G.  C.  Criminali  per  tali  giudizi,  12  sett.  182$.— Punizione 
di  chi  le  asporta  senza  licenza  per  iscritto  della  polizia,  15  maggio 
1839. 

Artiglieri  littorali:  Regolamento  sulla  organizzazione,  arrota- 
mento, esenzione ,  istruzione  e  servizio  di  questo  corpo  ,  26  gen. 
1831.  —Durata  del  loro  servigio  volontario  per  aver  diritto  al  ritiro 
colla  pensione,  24  giugno  1832. 


Bacchi  di  Palermo  e  Messina:  Loro  amministrazione  affidata  alla 
Direzion  generale  dei  rami  e  diritti  diversi,  1  giugno  1819,  e  16 
luglio  1827.— Aumentati  di  due  altre  Casse  di  corte,  7  aprile  1845. 
— ^Regolamento  de  loro  funzionari,  idem. 

Bastimenti  e  barche  :  Dazi  d' importazione  e  d'asportazione ,  9 
nov.  1818,  e  27  apr.  1819.— Premi  per  la  loro  costruzione  novella, 
27  luglio  1819,  e  28  febb.  1820.— Altri  pei  bastimenti  foderati  di 
rame  o  di  zingo,  29  nov.  1835.— Libera  navigazione  de'  battelli  a 
vapore,  15  maggio  1839. 

Belle  arti:  Stabilimento  d'una  Commessione  per  le  scuole  di  esse 
e  del  disegno,  16  apr.  1817. 

Bollo  sulle  manifatture:  Disposizioni  sopr'esso ,  19  nov.  1819,  2 
gen.  1820.— Regolamento  per  la  bollazione  delle  interne  manifatture 
del  regno,  10  gen.  e  6  sett.  1823. — Ribollazione  con  nuovi  coni  delle 
mercanzie  forestiere,  26  maggio  1825,  e  5  marzo  1831. 

Boschi:  Lor  economia  affidata  al  pubblico  demanio,  1  giug.  1819. 
—  Regolamenti  de'  boschi  e  caccia  di  r.  riserva  ,  6  maggio   1825. 

C 

Cabotaggio:  Regolamento  per  il  commercio,  30  nov.  1824. —Me- 
todo per  la  bollazione  e  cabotaggio  delle  manifatture,  6  sett.  1&25. 
— Legge  per  quella  delle  mercanzie  19  giug.  1826. 

Caccia:  Tariffa  per  la  licenza  di  cacciare,  18  ott.  1819.— Rego- 
lamenti su  i  boschi  e  la  caccia  di  r.  riserba,  6  maggio  1823.— Reati, 
pene  e  procedure  in  tali  materie,  3  ott.  1836, 


228  CLASSE   XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  SEZ.    I.    LEGGI 

Camera  notariale'.  Decreto  sulla  incompatibilità  dei  suoi  compo- 
nenti, 5  marzo  1827. 

Caricatori  recti:  Disposizione  por  quei  di  Girgenti,  Sciacca,  Licata, 
Terranova,  Termini  e  Catania,  li  21  giugno  4819. 

Carta  bollata-.  Legge  sulla  medesima,  20  gennaro  1820. — Spie- 
gazione e  modificazioni  di  detta  legge,  e  dritti  di  bollo,  1G  novembre 
e  18  dicembre  1849. 

Casa  del  matti:  Quella  di  Palermo  vien  intitolata  Reale,  21  ago- 
sto 4823. 

Casermaggio:  Commessane  relativa  al  medesimo,  18  die.  1818. 

Cassa  di  jjumortizz azione:  Affidata  alla  direzione  de'  rami  e  di- 
ritti diversi,  1  giug.  1819. 

Catasto  fondiario:  Rettificazione  di  esso,  8  agosto  1853.— Nuo- 
ve istruzioni  per  essa  rettifica,  17  die.   1838. 

Censii azione:  Decreto  su  quella  de'  boni  ecclesiastici  di  regio  pa- 
tronato, 19  die.  1858. 

Cerimonie  pubbliche  :  Ordini  di  precedenza  in  esse ,  1  gcn.  e 
18  maggio  1819. 

Collegi:  Quelli  di  arti  e  mestieri  e  due  della  bassa  gente  di  Ca- 
tania e  Messina  trasmutati  in  tre  Ospizi  di  beneficenza  per  proietti, 
orfani,  mendici  e  figli  di  genitori  poveri,  7  agosto  1834. 

Comando  generale:  Decreto  per  l'esercito  di  terra,  coi  regola- 
menti per  la  formazione  dello  stato  maggiore,  29  maggio  1827. 

Commessariatt:  Regolamento  per  quello  di  guerra,  51  luglio  1822 

—  Commessarì  del  Re  per  oggetti  di  salute  pubblica,  8  e  24  ott.  185G. 

Commessione  d'antichità  e  belle  arti    in  Palermo,    18  die.  1852. 

—  Stabilimento  d'un  pensionato  di  Siciliani  in  Roma,  27  luglio  1842. 

Comstsssione  istituita  in  Palermo  per  la  verifica  dei  titoli  origi- 
narli del  debito  perpetuo  della  Tesoreria  generale,  24  marzo   185). 

Commissioni  e  camere  consultive:  Loro  istituzione  in  Messina, 
28  ott.  1818.— Altra  in  Palermo,  12  ^\\.  e  15  ott.  1819.—  Quelle 
di  commercio  fissano  il  corso  degl'interessi  nel  mutuo,  7  aprile  1828. 


ABT.  VI.  LEGGI,  DECRETI,  STATUTI  VARI         229 

Commissioni  militari:  Loro  stabilimento  nelle  sette  valli  minori 
per  formare  le  liste  di  fuorbando,  22  agosto  1821. — Istallazione  delle 
corti  marziali  ordinarie  e  straordinarie  18  die.  1821. — Commessioni 
supreme  per  li  reati  di  Stato,  8  agosto  e  11  ott.  1826. 

Compagnie  darmi:  Lor  organizzazione  in  Sicilia,  21  giug.  1835, 
~  Riorganizzazione,  4  febbr.  1854. — Abolizione  di  esse,  e  sostituzio- 
ne della  gendarmeria  reale  a  cavallo,  14  ott.  1837.— Restituzione  di 
esse  in  pristino  nel  1848. 

Conservatorio  di  musica:  Scuola  di  contrappunto  in  esso ,  de- 
stinazione del  direttore,  e  maestro  di  cappella  del  teatro  di  musica, 
2  giug.  1853. 

Consiglio  edilizio:  Sua  fondazione  in  Palermo,  per  prender  cu- 
ra de'  pubblici  edifici,  29  maggio  1842. 

Consigli:  Istruzioni  concernenti  i  consigli  provinciali,  25  agosto 
1818. — Loro  conferma  in  ciascuna  provincia  del  regno,  26  maggio 
1821.— Abolizione  de'  consigli  distrettuali,  suppliti  dai  generali,  18 
ott.  1827. 

Consigli  di  guerra:  Stabilimento  di  essi,  4  gen.  1816,  e  9  set- 
tembre 1819. 

Consigli  di  ospizii:  Stabilimenti  di  beneficenza  fidati  alla  loro  tu- 
tela, 2  sett.  1839. 

Consigli  di  amministrazione:  Regolamento  per  quelli  de'  cor- 
pi morali,  51  die.  1818. 

Consigli  di  finanza:  Istituzione  presso  il  ministero  di  stato  in 
Sicilia,  4  giugno  e  9  agosto  1819. 

Consigli  d'intendenza:  Rimedi  legali  per  impugnare  le  loro  de- 
cisioni, 6  giug.  1832. 

Consigli  di  stato:  Lor  organizzazione,  6  gen.  1817. 

Consigli  di  tesoreria  :  Lor  presidente  e  sostituto ,  17  agosto 
1829. 

Consolati:  Tariffa  dei  diritti  loro  e  dei  vice-consolati,  46  luglio 
1817. 

Consulte  di  stato:  Loro  istituzione  a  Napoli  e  a  Palermo  ,  26 
maggio  4821.— Legge  organica  di  quella  del  regno  composta  di  en- 
trambe, 44  giug.  1824. —Regolamento  per  la  Consulta  generale,  per 


Q50  GLASSE  XII.    DtMTTO   NOVELLO  —  SEI.   I.    LEGGI 

lo  narticolari,  e  per  lo  loro  commessioni,  idem.— Tre  consultori  creali 
XSrie  riferire  negli  affari  di  grazia,  23  agosto  1824. -For- 
me da  osservarsi  dalla  Consulla  del  regno  nel  rivedere  le  decisioni 
della  G.  G.  de'  Conti,  18  ott.  182 ì.— Indennità  degl'impiegati  siciliani 
presso  la  Consulta,  18  gen.  182G. 

Cordone  sanitario:  Ordinamento  del  servizio  dei  legni  della  rcal 
marina  per  esso,  1  luglio  1852. 

Croci  ita-  Affidata  in  Sicilia  alla  Direzione  de»  rami  e  diritti  di- 
versi, 1  giug.  1819,  e  1G  log.  1827. 

B 

T)ecubtovati:  Decreti  che  li  riguardano,  10  agosto  1819,  26  giu- 
gno 18^1,  10  ott.  1825,  20  die.  1827. 

Deputazioni  delle  maremme:  Decreto  ed  istruzioni  per  riorga- 
nizzarle, 5  giug.  1855. 

Deputazion  degli  studi:  Assume  in  Palermo  il  titolo  e  le  funzioni 
di  Commcssione  di  pubblica  istruzione,  28  gen.  1818. 

■Dpptjtazione  di  nuove  gabelle:  Ampliazione  della  città  di  P* 
ler^^daz^he  quella  riguardano,  21  agosto  1825 -Uegolamenh 
pei  due  offici  del  Senato  e  di  detta  Deputazione  in  Palermo,  1  giu- 
gno 182G. 

Direzione  dei  dazi  diretti:  Sua  istituzione,  1  giug.j f810.-Sua 
nmminSrazioiie  aggregata  a  quella  de'  dazi  indiretti,  18  ott.  1824. 

-  Dei  dazi  indiretti:  Sua  istituzione,  1  giug.  18lO.-Metodo  di 
coazione  per  la  loro  percezione  in  Sicilia,  8  novlS  ^Organizza- 
zione della  sua  generale  amministrazione,  10  aprile  lb27. 

-  Del  pubblico  demanio:  Beni  dello  Stato  a  lei  affidati,  1  giug. 
1819 -Logge  sulla  gestione,  18  ott.  1819.-lncorporazione  di  esso 
alla  Direzione  de'  rami  e  dritti  diversi,  18  ott.  18-4. 

-  Dei  rami  e  dritti  diversi:    Sua  istituzione,  1  giugno  1819. 
-TammmXrione  del  debito  pubblico  a  lei  affidata  del   pari  che 
quella  del  lotto,  idem—Decreto  organico  di  es sa,    82,. -A  le.  <  e on 
inessa  la  cura  delle  contribuzioni  dirette  e  dei  beni  dello  Stato,  W». 

Distretti:  Riduzione  delle  valli  in  Sicilia,  e  numero  dei   distret- 
ti in  ciascuna,  2G  die.  1824. 


ART.  VI.    LEulil,    DECRETI,    STATUTI    VARI  251 

Dogane:  Disposizioni  per  la  Scala  franca  di  Palermo  o  ì  Porto-fran- 
co di  Messina,  25  marzo  4819. —  Bollo  per  le  mercanzie  estere  che 
circolano  in  Sicilia,  29  nov.  1819.  —  Tariffa  doganale  per  la  Sicilia-, 
la  Scala  franca  di  Palermo  convertita  in  deposito  di  mercanzia ,  40 
agosto  1824.  —  Nuova  Tariffa  dei  dritti  doganali,  50  nov.  1824.— Or- 
ganizzazione delle  dogane  del  regno,  49  giug.  4826.  —  Stabilimento 
della  Regìa  dei  tabacchi  in  Sicilia  ,  51  hig.  1828.  —  Decreto  sulla 
nuova  bollazione  delle  mercanzie  estere,  1  selt.  4828. —  Abolizione 
della  privativa  dei  tabacchi,  -4  marzo  4851.  —  Modifica  del  numero 
e  della  classe  di  alcune  dogane,  42  marzo  1855. 

E 

Economo  ìmeio  :  Abolizione  di  questa  carica  in  Sicilia  ,  48  ott. 
1824. 

Eligibili  ed  eletti:  Istruzioni  per  le  liste  di  quelli  e  pe'  dove- 
ri di  questi,  24  marzo  4818,  e  42  gen.  1819. 

Esami  e  concorsi  :  Regolamento  di  quelli  per  cariche  di  R.  Se- 
greterie e  Ministeri  di  Stato,  21  marzo  1825. — Altro  per  le  cariche 
giudiziarie,  6  agosto  4852,  e  25  agosto  4858.  —  Altro  per  gli  aspi- 
ranti all'alunnato  di  giurisprudenza,  25  sett.  4855. —  Altro  per  gli 
oflìzì  di  magistrature,  18  leb.  1859. 

Esecutorie;  Regolamento  per  la  interposizione  del  regio  Exequa- 
tur  sulle  carte  provvedenti  da  Roma,  41  aprile  4818. — Decreto  che 
ne  regola  la  spedizione  ,  54  agosto  1819. — Al  procurator  generale 
presso  la  G.  C.  de'  Conti  si  delega  tal  facoltà,  G  giugno  4821.— Ad- 
dizioni e  modifiche  a  detto  regolamento,  9  agosto  4824. 


Farmacia:  Regolamento  ed  istruzioni  sul  corso  degli  studii  farma- 
ceutici per  ottenerne  il  privilegio,  47  maggio    4856. 

Feudalità*:  Abolizione  di  essa  in  Sicilia,  41  die.  4816  e  47  sett. 
1847. — Decreto  sulla  compiuta  abolizione  e  lo  scioglimento  dei  dritti 
promiscui,  49  die.    4858, 

Fondiaria:  Metodo  di  percezione  del  contributo  fondiario,  8  nov. 
1849. — Disposizioni  intorno  a  questo,  50  sett.  4854. 

Foreste:  Legge  forestale  ,  21  agosto  1826. — Regolamenti  per  lo 
servizio  di  quelle  da  prestarsi  dagl'ispettori  e  dalle  guardie.  Pai. 
1856  in-4°. 


232  GLASSE  MI.    DIRITTO   NOVELLO  —  SEX.    1.    LEGGI 


Gendarmeria  reale:  Decreto  che  approvane  la  ordinanza  ,  50 
agosto  4827.— Quella  di  Sicilia  dipende  dal  Luogotenente  generate , 
idem.— Decreti  sulla  nuova  sua  organizzazione  ,  26  die.  1827  ,  13 
maggio  1833,  15  nov.  1838. 

Giornale  officiale:  Franchigia  di  posta  per  esso,  e  obbligo  dei 
comuni  ad  associatisi,  8  aprile  1822. 

Giuochi  d'azzardo:  Divieto  di  essi,  delle  riffe  e  delle  lotterie  pri- 
vate, 11  ott.  1826,  e  21  maggio  1832. 

Giurati:  Loro  veci  supplite  dagli  Eletti  nei  comuni  di  Sicilia  , 
12  gen.  1819. 

Grìn  libro:  Commessione  destinata  a  verificare  i  titoli  originari 
del  debito  pubblico  per  istabilire  il  Gran  Libro,  24  marzo  18o*.— 
Decreto  sulla  istituzione  di  esso,  18  die.  1849. 

Guardia  del  corpo  :  Modificazioni  sul  decreto  organico  delle  lor 
compagnie,  5  marzo  1819. 

Guardie  d'onore:  Lor  organizzazione  in  Sicilia,   16  gen.  1834. 

Guardie  generali  :  Lor  istituzione  per  dieci  di  prima_classe  e 
tredici  di  seconda,  per  le  strade  e  foreste,  16  giugno   Iboo. 

Guardie  di  sicurezza:  Regolamento  per  la  formazione  deUaforza 
pubblica  interna,  col  nome  di  Rondieri  comunali,  17  giug.  **-*•— 
Istituzione  dei  sor  vegliatori  d'interna  sicurezza  in  Sicilm  ,  zo  seu. 
1833,-Guardiad'  interna  sicurezza  istituita  in  Palermo,  13  nov.  18». 

Guardie  urbane:  Sostituite  agli  aboliti  sorvegliatoli,  4  nov.  1838. 


Indizione:  Abolizione  del  computamelo  indizionale,  11  nov.  1818.— 
Chiusura  dei  libri  con  detto  computo  a  tutto  il  31  die.  lSlb. 

Intendenze:  Loro  installazione  in  Sicilia,   li  £"•  ^.-^f"- 

tendenti  son  pure  agenti  di  polizia  ordinaria,  3  ott.   18».-^- 
ficazione  di  essi,  dei  soUinlende.il»  e  de;  segretari  jeneri  li,  -0     «. 
1824.— Abolizione  delle  sottintendenze,  8  marzo  1825.— Loro  rum 
gl'azione,  51  ott.  1837. 


Invalidi:  Stabilimento  delle  due  case  in  Napoli  e  in  Sicilia 
feb.  4823.— Abolizione  della  seconda,  incorporata  alla  prima,  2 


i  28 


ART.    VI.   LEGGI,  DECRETI,    STATUTI  .VARÌ  255 

ma*, 
gio  1850. 

Istituto  agrario:  Nella  villa  dei  Colli,  permesso  al  principe  di  Ca- 
stelnuovo,  5  ott.  1819. 

Istituto  ventimilllano:  Indipendente  dal  Consiglio  degli  ospizi 
e  dipendente  dal  ministro  dell'interno,  2  sett.  1859. 

Istruzione  pubblica  :  Destinazione  del  suo  presidente,  51  gen. 
1S17. — Organizzazione  di  quella  in  Palermo,  5  marzo  1822. — Piano 
organico  della  sua  segreteria,  12  giugno  1828. 


Lavori  pubblici:  Pieal  Decreto  pel  servizio  di  essi,  e  Commessione 
eretta  così  per  li  pubblici  lavori  ,  come  per  le  acque  e  foreste  ,  7 
febbraro  1850.—  Regolamento  sulla  medesima,  22  giugno  1850. 

Laurea:  Le  università  di  Napoli,  Palermo  e  Catania  autorizzate 
a  conferire  i  gradi  dottorali,  22  gen.  1817. — Regolamento  per  gl'in- 
dividui della  valle  di  Messina  che  fanno  il  triennio  in  quell'Accade- 
mia Carolina  ,  9  sett.  1825. — Elevazione  di  questa  a  grado  di  uni- 
versità, 29  lug.  1858. 

Leggi  e  Decreti  :  Regolamento  sulla  forma  della  Collezione  di 
esse,  18  feb.  1818.— Edizione  officiale  del  Codice  e  di  detta  Colle- 
zione, 50  marzo  1819.— Forma  delle  leggi  e  decreti  sanciti  sul  pa- 
rere della  Consulta,  7  sett.  1824. 

Libri:  Decreto  per  la  revisione  e  censura  dei  provegnenti  dall'e- 
stero, 29  agosto  1830. 

Lotto:  Giunta  di  dodici  estrazioni  straordinarie  alle  dodici  ordi- 
narie di  Palermo  ,  10  die.  1817.— Abolizione  della  Soprantendenza 
della  lotteria  ,  cui  succede  la  Direzion  della  Impresa  dei  lotti  ,  50 
agosto  1819.— Questa  assume  il  titolo  d'Amministrazione  dei  lotti  , 
48  ott.  1824.— Le  estrazioni  aumentate  a  cinquanta  per  anuo  ,  18 
ott.  1824. 

1» 

Macchine  a  vapore:  Privative  accordate  per  bastimenti  a  vapo- 
re, 2  die.  1825. — Per  macchine  da  filare  e  tessere  seta  e  cottone  , 
26  agosto  1854. — Per  vetture  a  vapore  senza  bisogno  di  rotaie  dì 
ferro,  lì  marzo  1$56. 

31 


234  CLASSE    XII.    DIRITTO    NOVELLO  — SEX.    I.    LEGGI 

Najot.aschi:  Legge  sulla  lor  istituzione,  e  Regolamento  sul  modo 
d'istituirli,  5  agosto  1818,  17  ott.   1822. 

Manifatture:  Quelle  del  regno  sottoposto  a  bollo  particolare,  5 
ott.  1821.— Regolamenti  e  metodi  di  tale  lallazione,  10  gen.  e  0  sett. 
1825- 

Marida:  Servizio  dei  legni  pel  cordone  sanitario  in  Sicilia,  1  lu- 
glio  4^32.— Delegazione  reale  di  pacchetti  a  vapore,  11  maggie  1830. 

Medaglie:  Istiluzione  di  quello  del  Merito  civile,  17  die.  1827. 
—  Altro  (Foro  e  d'argento  da  distribuirle  ad  ogni  biennio  V  Istituto 
d'incoraggiamento,  9  nov.  1831. 

Mete:  Norma  per  fissare  il  prezzo  su  i  generi  che  si  vendono  a 
tempo,  12  giug.  1829. 

MiyrEBE:  Disposizioni  per  la  ricerca  e  scavo  delle  miniere  in  Si- 
cilia, 17  ott.  172G. 

Movete:  Divieto  delle  straniere  «foro  e  d'argento,  tranne  gli  scu- 
di colonnati,  23  feb.  e  13  aprile  1818.— Novello  sistema  monetano 
del  regno,  20  aprile  1818.— Direzione  de  rami  e  diritti  diversi  in- 
caricata della  zecca  e  del  bure-  di  garenzia.  1  giugno  1819.— Nomen- 
clatura di  ducati,  grana,  cavalli,  adottata  in  Sicilia,  6  marzo  1820. 
—  Nuovo  sistema  dei  saggi  per  le  monete,  2  ott.  1852.— Fusione  e 
purgamento  dei  metalli  preziosi,  14  nov,  1836. 

N 

\f-un4uzz1zroxE:  Legge  su  quella  degli  esteri,  17  die.  1817. 
~  Còmpilatura  delle  prove  per  essa.— Competenza  della  commissione 
provvisoria  istituita  in  Palermo  per  quella  ,  22  agosto  e  2  ottobre 
1321. 

JS^riGJzroyE:  Legge  sulla  nav.  mercantile,  50    lug.  1818.—  Isti- 
'    tuzione  della  patente   onorifica  di  capitano  di  mare,  5   sett.    1819. 

—  Nuovo  sistema  politico  ed  amministrativo  per  quella  ,  28  maggio 
1821.— Regolamento  per  la  esecuzione  di  esse,  19  luglio  1851.— Na- 
viff!  mercantile  di  Sicilia  divisa  da  quella  di  Napoli,  23  feb.  1896. 

Negri:  Legge  sull'abolizione  della  tratta  di  quelli.  17  agosto  1838. 

—  Legge  repressiva  del  traffico  dèi  medesimi,   li  ott.  1839. 

NonrrrS:  Istituzione  della  R.  Commessione  dei  titoli  di  nobiltà,  23 
marzo  1853.— Regolaménto  di  essa  per  la  spedizìi  n  degli  affari,  21 
maggio  183:'».— Altro  per  gl'impiegati  appo  la  stessa,  26  agosto  e  J3 
se».  1833. 


ART.    TI.    LEGGI,    DECRETI,    STATUTI   VARI  235 

Notai  certi fic atori:  quattro  stabiliti  in  Palermo,  ed  uno  in  ogni 
capo  di  distretto,  5  luglio  1842. 

Notariato:  Legge  di  esso  in  generale,  25  nov.  1819. — Tariffa  dei 
diritti  de  notai,  camere  ed  archivi  notarili ,  idem.— Debito  a  quelli 
di  presentare  nei  rispettivi  archivi  gli  elenchi  degli  atti  dei  notai  de- 
funti, 18  ott.  1824.— Cauzione  dei  notai  graduati,  e  provvedimento 
pei  futuristi  e  soprannumerari,  18  agosto  1825.  —  Formazione  dell'in- 
ventario delle  schede  notarili,  4  aprile  1851. — Visite  dei  protocolli  e 
degli  atti  componenti  la  camera,  8  giugno  1851.— Apposizione  e  ri- 
mozion  dei  suggelli  nelle    carte  dei  notai  defunti  ,  50  marzo    1835. 

—  Numero  dei  notai  per  la  città  di  Palermo,  11  sett.  1855. — Tras- 
missione negli  archivi  dei  Veni  meco,  dei  Bastardelli  e  degli  annessi 
Alfabeti,  50  ott.  1856.— Decreto  sugli  atti  da  formare  agli  stranieri 
non  intendenti  della  lingua  italiana,  il  giug.  1858. — Rimborso  delle 
spese  e  degli  onorari  dovuti  ai  notai,  14  luglio  1858. 

O 

Officio  topografico:  Provvedimenti  per  la  sua  conservazione  in 
Sicilia,  51  agosto  1815. — Sua  dipendenza  dal  ministero  di  guerra  e 
marina,  21  ott.  1822. 

Ordine  giudiziario:  Disposizioni  dei  tribunali  intorno  le  cause  dei 
siciliani,  Il  die.  1813.— Legge  organica  per  la  Sicilia,  7  giugno  1819. 

—  Grado  e  soldo  dei  componenti  l'ordine  giudiziario,  idem,  e  51  ago- 
sto 1819. — Cause  de'  siciliani  da  terminarsi  nei  tribunali  di  Sicilia, 
26  maggio  1821. — Corte  suprema  di  Palermo  colle  stesse  facoltà  di 
quella  di  Napoli,  idem.— Luogotenente  generale  succeduto  al  ministro 
di  grazia  e  giustizia  nelle  cause  de'  funzionari,  5  big.  1821. — Sup- 
plimenti  alla  G.  C.  Civile  di  Palermo,  25  lug.  1821.— Supplimenti 
ai  giudici  di  circondario,  17  ott.  182!.— Attribuzioni  dei  giudici  su 
le  prigioni  e  i  detenuti,  17  die.  1825. — Funzioni  di  conciliatore  trien- 
nali, 14  nov.  1826. — Giudici  sulle  cause  di  contrabbando  e  di  con- 
travvenzione, 20  die.  1826. — Riforma  della  legge  penale  su  i  furti 
qualificati,  24  giug.  1828. — Forma  dei  giuramenti,  interrogatori,  te- 
stimonianze ed  atti  civili  della  Corte  suprema,  20  agosto  1829. — Pro- 
cedura dei  giudizi  per  misfatti  commessi  nell'estero,  27  agosto  1829. 

—  Assegnamento  di  spese  al  tribunale  di  commercio  in  Trapani  ,  5 
nov.  1829. — Supplenti  a  quel  di  Palermo,  25  genn.  1850. — Supplenti 
a  quel  di  Messina,  16  agosto  1850. — Regolamento  per  gli  esami  e 
concorsi  a  cariche  giudiziarie,  6  agosto  1&52. — istituzion  degli  alunni 
presso  i  collegi  giudiziari,  24  giugno  1833,  e  25  agosto  1858. 

OiwiNi  cavallereschi:  Divieto  di  assumere  decorazioni  estere  sen- 
za il  sovrano  permesso,  19  maggio  1817. — Disposizioe.i  su  i  cavalieri 
dannati  a  pena  capitale  o  temporanea,  8    giugno   1818. — Abolizione 


230  CLASSE  \ li.  DI BVTTO    NOVELLO  —  8E7..    I.    LEGGI 

dell'Ordine  delle  «ine  Sicilie,  1  gen.  1819.— Nomine  dei  cavalieri  di  s. 
Giorgio  della  Riunione,  lo  nov.  1819.— Dtominedi  quei  dell'Ordine  co- 
vi antiniano,  24  giugno  1855.— Norma  sui  cavalieri  di  s.  Ferdinando, 
di  s.  Gennaro,  di  Francesco  1,  22  agosto  1827,  G  giug.  1828  ,  20 
agosto  e  28  ott.  1820. 

Orfanotrofio  militare-.  Suo  stabilimento,  4  gen.  1S19. — Sua  do- 
tazione, 22  maggio  1820.— Suo  regolamento,  idem. 

Ospizi-.  Decreto  circa  gli  esposti  e  minori  ammessi   negli  stabili- 
menti di  beneBcenza,  7  aprile  1828. 


Paciietti  re  alt:  Disposizioni  sull'imbarco  di  persone  o  di  robe  su 
quelli,  24  luglio  4821.— Tariffa  pel  nolo  dei  generi  differenti,  9  ot- 
tobre 1835.— Delegazione  reale  di  pochetti  a  vapore  in  Napoli  ,  47 
maggio  4836. 

Padronati:  Quelli  exfeudali  su  chiese  e  beneficii  ecclesiastici  abo- 
liti, rientrano  nella  suprema  regalia,  20  lug.  1818.—  Documenti  dei 
non  feudali  da  presentarsi  dai  baroni  di  Sicilia,  4  agosto  4825.— Com- 
petenza di  cause  nei  diritti  di  regio  patronato,  29  agosto  1830. 


Passaporti:  Necessità  di  essi  per  chi  ghigne  dall'estero,  4  agosto 
4817-,  e  pei  legni  che  parton  dal  regno,  50  luglio  1818.— Regola- 
mento per  la  spedizione  di  essi,  49  ott.  4818. 

Patenti:  I  bastimenti  mercantili  debbon  munirsi  di  esse,  30  lug. 
4818.— 'Istituzione  delle  patenti  onorifiche  pei  padroni  di  quelli  che 
si  vantaggiano  nella  navigazione,  3  sett.  18 19.-  Privativa  per  le  nuo- 
ve invenzioni  e  per  la  introduzione  delle  specie  d'industria,  4  maggio 

4824. 

Patrimonio:  1  fondi  costituiti  in  patrimonio  sacro  esenti  dal  dritto 
di  trascrizione,  19  giugno  1820.— Metodo  da  tenere  nelle  vendije  , 
nella  transazioni,  negl'impieghi  dei  fondi  ecclesiastici,  1  die.    18jo. 

Pensioni:  Quelli  di  ritiro  degl'impiegati,  degli  ammogliati,  degli 
ufficiali,  27  giug.  1817,  31  agosto  1848  ,  11  febb.  l819.-D.spos.. 
zioni  intorno  alla  giubilazione  dei  ritirati    ed  alle  pensioni    delle  lor 

vedove  ed  orfani,  27  nov.  1819,  25  gen.  1825,  5  ottobre   1824. 

Percettori  ed  esattori  comunali  :  Sostituiti  ai  segreti  e  pro- 
segreti,  50  nov.  1824.—  Nei  Capo-valli  il  ricevitor  generale  in  luogo 
de?  distrettuale,  17  agosto  1825.— Disposizioni  sulla  seconda  verili- 
ca  di  cassa,   7  marzo  1830. 


ART.  VI.  LEGGI,  DECRETI,  STATCT1  VARI         257 

Pesca:  Modo  di  amministrarla  e  pene  per  li  reati  in  tal  ramo,  4S 
ott.  1819.— Pene  per  le  contravvenzioni,  il  maggio  4855. — Provve- 
dimenti per  la  conservazion  della  pesca  nelle  reali  riserve  ,  3  otto- 
bre 4856. 

Piazze  di  guerre:  Decreto  abolitivo  del  sistema  di  esse,  dei  forti 
e  dei  castelli  del  regno,  40  agosto  1815.— Ordinanza  per  lo  governo, 
servizio  e  disciplina  delle  truppe  nelle  piazze,  26  gei).  4851. 

Ponti  e  strade:  Dispozizioni  circa  i  loro  appaltatori,  26  fé b.  4820. 

—  Regolamenti  sulla  loro  dimensione,  27  giugno  1820.— Decreto  sulla 
loro  costruzione,  4  luglio  482-4.  —  Sopran tendenza  delle  strade  in  Si- 
cilia, 40  agosto  4824.— Organizzazione  della  medesima,  46  luglio  4827. 

—  Cambiamenti  a  quella  avvenuti,  -16  giugno  4855.— Nuovo  decreto 
per  la  costruzione  delle  vie  regie,  17  die.  4838. 

Porti:  Decreto  per  sistemare  il  servizio  di  quelli  del  regno  ,  25 
aprile  1817.— Privilegi  di  quel  di  Messina,  4  sett.  4817.— Regola- 
mento per  agevolare  l'esecuzione,  29  sett.  4817.  —  Amministrazione 
di  quel  di  Girgenti,  48  nov.  4822,  e  42  agosto  4824.— Legge  orga- 
nica sulle  dogane  e  riordinazione  del  porto-franco  di  Messina,  19  giug. 
4826,  e  42  ott.  4827. 

Posta:  Stabilimento  della  Direzion  generale  di  esse  in  Palermo,  1 
giugno  4819.— Sua  amministrazion  generale  ,  attribuzioni  ,  doveri  , 
prerogative  dei  suoi  impiegati,  10  nov.  4819.— Tariffa  per  le  lette- 
re e  disposizioni  pel  servizio  di  quella,  idem.— Officine  di  poste  nei 
diversi  comuni,  25  febb.  e  27  giugno  4820.— Regolamento  pei  cor- 
rieri di  Palermo  e  Messina,  20  feb.  1822.— Altro  per  le  lettere  che 
giungon  di  mare,  40  gen.  1825. — Direzion  delle  poste  prende  nome 
di  Amministrazione,  18  ott.  1824.— Modificazione  all'organico  di  esse, 
46  giugno  4855. 

Proietti:  Tutela  degli  esposti  e  dei  minori  ammessi  negli  stabi- 
limenti, 7  aprile  1828.— Disposizioni  per  gli  ospizi  ói  Palermo,  Mes- 
sina, e  Catania,  7  agosto  4854. 

Promiscuità':  Legge  su  quella  degl'  impieghi  nelle  due  parti  del 
regno,  54  ott.  4857. 

Protomedicato:  Affidato  alla  Direzion  generale  de'  rami  e  diritti  di- 
versi, 16  luglio  4827.— Disposizioni  relative  a  quest'ufficio,  25  giu- 
gno  18-44. 

Proto  notariato:  Attribuito  al  Ministero  di  grazia  e  giustizia  ,  20 
luglio  1819. 


238  CLAS5B   XII.   DIIUTTO   NOVELLO  —  SEX,  I.    LEGGI 

R 

Ramo  ecclesiastico:  Regolamento  per  la  liquidazione  del  terzo  pen- 
sionabile, 14  die.  4818.— Altro  su  la  custodia  disciplinale  dei  religio- 
si, li  feb.  1827. -distruzione  per  le  deputazioni  di  maramme,  fabbri- 
che, e  giogali  delle  chiese  cattedrali  ed  altre  di  regio  patronato  ,  3 
giugno  i855. -—Regolamenti  pei  ruoli,  rendite,  canoni  e  prestazioni  do- 
vute alle  mense,  badie  è  benefici,  11  ott.  L833.— Metodo  per  le  per- 
mute, censuazioni,  vendite  di  beni  ecclesiastici,   1  die.  1835. 

Registro  ed  ipoteche:  Leggo  sulle  medesime,  tariffa  dei  diritti, 
formalità  d'iscrizione  e  trascrizione,  21  giug.  1819.— Stabilimento  di 

due  Ricevitorie  in  Palermo  per  la  registratura  degli  atti  civili,  7  die. 
4^19.  —Altro  di  due  nuovi  registri  nella  Conservazione  delle  ipoteche, 
20  marzo  1350.—  Riordinamento  degli  uffici  eli  essa  Conservazione  , 
27  maggio  1822.—  Disposizioni  sul  rinnovare  le  iscrizioni  ipotecarie, 
5  marzie  22  maggio  1829,  e  24  giug.  e  2  agosto  1830. 

Ricevitori:  Stabilimento,  cauzione  e  doveri  così  dei  generali,  co- 
me dei  distrettuali,  \0  aprile  1820  e  30  nov.  1824 —  Disposizioni  par- 
ticolari per  la  Ricevitoria  generale  di  Palermo,  12  ott.  1827.— Nuovo 
sistema  di  cauzione  de'  contabili,  8  agosto  1833. 

Ruoli-.  Intitolazione  de'  ruoli  censuarl  e  regolamento  per  tal'uopo. 
2G  gòng.  1822  e  17  ott.  1825.— Altro  per  quei  delle  rendite,  cano- 
ni e  prestazioni  debite  alle  mense  vescovili,  badie  e  benefici  di  regio 
patronato,  11  ott.  1833. 


Salute  pubblica:  Stabilimento  d'una  Commessione  provvisoria  in 
Palermo,  18  nov.  1818.— Istituzione  della  Soprantendenza  generale  in 
Sicilia,  23  giugno  1810.— Legge  organica  sulla  pubblica  salute ,  20 
ott.  1819.— Tariffa  pei  diritti  delle  Deputazioni  di  essa,  1  geo.  1820 
—  Regolamenti  pe'  custodi  sanitari,  17  luglio  1821.—  Decreti  per  la 
punizione  de  misfatti  sanitari,  30  die.  1831,  21  die.  1832,  1  agosto 
1835,  12  sett.  1836. 

Scuole  pubbliche:  Stabilimento  in  Palermo  di  quattro  scuole  di 
mutuo  insegnamento,  5  marzo  1822.— Scuola  militare  di  Monreale  in- 
corporata a  quella  di  Napoli,  30  die.  1830. 

Segrezie  e  prosbgrezib:  Abolite,  succedendo  ad  esse  le  Percetto- 
re e  le  Esattorie  comunali,  30  nov.  1824. 


ART.  VI.  LEGGI,  DECRETI,  STATUTI  VARI         239 

Senati:  Istruzioni  per  quei  di  Palermo  ,  Messina  e  Catania  ,  25 
agosto  1818. — Due  regolamenti  per  i  due  offici  del  Senato  e  della  De- 
putazione di  nuove  gabelle,  4  giug.  4826. — Elezione  del  cancelliere 
e  del  tesoriere  di  quel  di  Palermo ,  l'uno  a  vita  ,  l'altro  a  triennio, 
idem. 

Sindaci  ed  eletti:  Istruzioni  per  essi,  25  agosto  4818.— Eser- 
cizio delle  funzioni  loro  commesse,  14  sett.  4819. 

Sorvegli  atori:  Stabilimento  di  una  forza  in  tutt'i  comuni  per  l'in- 
terna sicurezza,  2  giug.  1855.— Abolizione  di  quelli  ,  e  sostituzione 
delle  guardie  urbane,  4  nov.  4838. 

Stabilimenti:  Quel  di  beneficenza  dati  al  Consiglio  degli  ospizi, 
2  sett.  4859.  , 

Stampa:  Legge  intorno  alla  revisione  de'  libri  pria  di  stamparsi, 
43  agosto  4850.— Regolamenti  sulla  medesima,  7  aprile  4854. 

Statistica:  Decreto  e  regolamento  per  la  Direzione  centrale  di  essa 
in  Palermo,  13  marzo  4832. 

Stato  civile:  Disposizioni  per  gli  uffiziali  dì  esso,  44  sett.  4849. 

—  Nuovi  obblighi  loro  per  formare  gli  atti  di  nascila,  4  febb.  1828. 

—  Fogli  di  registro  contengano  una  numerica  progressione  in  istam- 
pa,  29  die.  1838. 

Stati  discussi:  Istruzioni  per  li  comunali,  10  nov.  1849. — Con- 
vocazione annua  de'  decurionati  pel  progetto  di  essi,  40  ott.  4825. 

—  Rinnovazione  di  quei  de'  luoghi  pii  laicali,  e  norma  per  le  spese 
di  culto  divino,  7  die.  4832. 

Stemmi  e  suggelli:  Uniforme  configurazione  de'  reali,  24  die.  4 84 6. 

—  Rettificazione  di  essi  per  uso  dei  ministeri  di  stato  e  pei  comuni, 
20  gcn.  4848. 

Strade  e  ponti:  Organizzazione  della  Soprintendenza  generale  di  es- 
se, con  un  Regolamento  pel  servizio  della  medesima,  40 agosto  4824. 
— Altri  Regolamenti  per  gl'ispettori  e  per  le  guardie.  Pai.  485G  in-4°. 


Telegrafi:  Dipendenti  del  Segretario  di  Stato  di  marina,  43  nov. 

4815.  —  Istallazioni  di  nuovi  posti  telegrafici,  44  sett.  4816 Nuova 

organizzazione  di  quelli,  4  agosto  4822.  —Altra  del  corpo  telegrafico, 
6  febb.  4838.— Aumento  di  numero  ai  176  posti  e  ai  loro  impiega- 
ti, 14  agosto  4838. 


240  CLASSE   XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  MA.    I.    LEGGI 

TEnniTonro:  Descrizione  territoriale  dell'Isola,  41  ott.  1817.  -Ri- 
partizione di  essa  in  divisioni  militari,  25  die.  1 811,-  Ambone 
di  quel  di  Palermo  per  la  riscossione  de'  dazi  di  consumo,  -21  ago- 
sto 1825. 

Terzo  mi  sto*  abile:  Decreto  e  regolamento  per  la  liquidazione  di 
esso,  14  die.  1818. 


Vacci*  jlzioxe:  Stabilimento  d'una  commissione  per  essa  in  Sicilia, 
20  ott.  1818.— Regolamento  per  promuovere  la  inoculazione  vacci- 
nica, 10  ott.  1825. 

Valli:  Divisione  dell'Isola  in  sette  valli  minori,  1  \  ott.  181"7.-Sop- 
pressione  delle  tre  di  Trapani,  Siracusa  e  Girgenti,  2b  die.  {{«•-"T. 
stituzione  delle  medesime,  8  marzo  i82ò.-boppressione  di  ■ quUl m 
Giro-enti,  12  giug.  1828— Sua  rintegrazione ,  10  die.  18-28.— il- 
lazione di  quella  di  Siracusa  in  Noto,  25  agosto  1857. 

Vescovi  ed  arcivescovi:  Decreto  sulle  pastorali  ed  encicliche  messe 
in  istampa,  17  luglio  181G.-Istruzionr  per  le  maramme  e  giogah  aelW 
CaUedXs  giugno  1853. -Regolamento  per  la  intitolazione  dei  ruoli 
delle  mense  vescovili,  li  ett.  1833,  e  29  die  1834. 

E 

Zecca-  La  Direzion  generale  de' rami  e  diritti  diversi  è  incaricata 
pei  essa,'  1  giug.  18lo!-Nuovo  sistema  de'  saggi  per  le  monete  e 
per  le  materie  d'argento,  2  ott.  1832. 

Zolfo-  Regolamento  provvisorio  per  la  estrazione  di  esso-,  ed  Istru- 
zioni agi'ispeUori,  ai  guardia  generali,  ai  capo-maestri  ed  ai  produt- 
òri  per  tal  estrazione  col  mezzo  dei  calderoni,  approvate  dal  pnn- 
^pe  Satriano,  31  gen.  1851. 


141 
SEZIONE    II, 

GIURISTI 

Entriamo  ornai  nel  vasto  campo  della  giurisprudenza  moderna,  la 
quale  a  tanto  in  oggi  è  ricresciuta,  che  quantunque  non  conti  ancor 
mezzo  secolo,  pure  gareggia  coir  antica  che  vantava  più  secoli  :  tanto 
egli  è  esorbitante  il  novero  dei  suoi  scrittori,  né  minor  del  numero 
non  viene  il  valore. 

Questo  numero  appunto  ne  ha  data  non  poca  briga  affin  di  cessare 
Ja  confusione,  e  ridurlo  in  ordinate  cassazioni  ,  qual  femmo  già  gli 
anteriori.  Agi'  intendenti  di  questa  professione  commettiamo  il  giu- 
dicare, se  abbiam  toccato  il  giusto  punto. 

Innanzi  tratto,  uop'è  premettere  una  doppia  generale  osservazione, 
da  doverla  tener  presente  per  tutto  il  corso  di  questa  sezione.  Il 
Codice  del  nostro  regno  non  è  che  una  modificazione  del  Codice  fran- 
cese, sopra  cui  fu  dirizzato.  Adunque  la  massima  parte  delle  dispo- 
sizioni legislative  son  comuni  ad  ambe  le  genti,  Francese  e  Siciliana: 
ciò  che  noi  abbiamo  più  di  proposito  addimostrato  nelle  nostre  Giunte 
alla  Storia  d'  ogni  Giurisprudenza  dell'  Andres,  breviata  da  noi  e  an- 
notata; dove  pur  di  moltissimi  davamo  ragione,  che  in  questo  luogo 
non  trovano  seggio  lor  proprio. 

Così  essendo^  nessuno  maraviglerà,  io  credo,  di  xedeve  nel  ruolo 
dei  giuristi  nazionali  frammescolati  non  pochi  francesi.  Siamo  sinceri 
ed  ingenui,  siamo  grati  e  riconoscenti  ai  nostri  maestri,  che  maestri 
pur  sono  di  tutta  per  poco  l'Europa,  la  quale  ha  adottata  e  al  pro- 
prio paese  acconciata,  siccome  la  legislazione,  altresì  la  giurispru- 
denza di  Francia, 

Nel  rimanente,  non  ogni  giurista  francese  troverà  luogo  in  queste 
carte-,  che  ciò  sarebbe  non  meno  inopportuna,  che  infinita  faccenda. 
Coloro  soltanto  verranno  qui  mentovati,  che  abbiano  per  certa  guisa 
vestite  sembianze  nostrali,  e  quasi  ricevuta  la  sicola  cittadinanza. 
Tali  fìan  quegli,  che  sono  stati  dai  nostri  o  tradotti  o  annotati  o 
comechessia  ridotti  ad  illustrare  il  nostro  diritto. 

Un'  altra  previa  avvertenza  ,  non  meno  necessaria,  si  è,  che,  ri- 
dotte per  tutto  questo  intervallo  le  due  Sicilie  ad  unico  regno,  le 
leggi  dal  Principe  promulgate  e  nell'antecedente  sezion  riportate, 
furono  comuni  ad  entrambe,  indi  conseguita,  che  del  nostro  diritto 
sono  espositori,  non  che  solo  i  giureconsulti  Siciliani  ,  ma  ben  anco 
i  Napoletani.  Noi  dunque  riputiamo  far  cosa  utile  e  grata  ai  nostri 
leggitori,  e  ci  confidiamo  d'  aver  prestato  un  maggior  servigio  agii 
studiosi  d'I  nostro  diritto,  rappresentando  loro  accresciuta  la  schiera 
degli  odierni  Giuristi.  E  poiché  gli  stranieri  scrissero  prima  di  noi, 
la  convenienza  non  meno  che  la  urbanità  richiede  ,  che  ad  essi  ac- 
cordiamo le  prime  file  :  sicché  per  ogni  paragrafo  andranno  iaoau/.i 
i  Francesi,  succederanno  i  Napoletani,  chiuderanno  le  schiere  i  Se 
ejljani, 

52 


242  CLASSE   XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  SIÌX.    II.    GIURISTI 

Questa  Sezione  conterrà  quattro  articoli,  dei  quali  il  primo  vi  dà 
le  Raccolte,  il  secondo  i  Conienti,  il  terzo  le  Istituzioni ,  F  ultimo  i 
Trattati. 

ART.    I.    RACCOLTE 

Non  altro  intendiamo  qui  dare,  se  non  se  le  Decisioni  delle  Gran 
Corti,  quali  per  cura  d'intendenti  legisti  si  trovano  compilate,  a  simil 
di  quelle  che  vedemmo  dianzi  per  altri  raccolte ,  durante  il  periodo 
del  dritto  antico. 

§    I.  ATTI    E    DECISIONI 

La  Francia  è  stata  la  prima  a  porger  l'esempio  di  siffatte  compi- 
lazioni. 

11  celebre  G.  B.  Sirey,  avvocato  alla  Corte  di  Cassazione,  dienne  il 
cominciamento,  col  promulgare  una  «  Raccolta  generale  di  leggi  e  di 
arresti  in  materia  civile,  criminale,  commerciale,  e  di  dritto  pubbli-? 
co  »;  ove  comprese  tutte  le  decisioni  emanate  nei  primi  trent'anni  del 
secol  corrente.  Dal  185!  fino  al  dì  d'oggi  è  stato  continuato  da  L.  M, 
Devillenueve  ed  A.  A.  Carette. 

Questa  raccolta  d'oltre  a  XL  volumi  è  venuta  fuori  a  Parigi  dal 
4828  lino  ad  oggi. 

Altre  raccolte  poi  ci  appartengono  più  da  vicino  ,  o  perchè  sono 
state  accomodate  alle  leggi  nostre,  o  perchè  dalle  gran  Corti  del  re- 
gno sono  emanate.  Tali  son  le  seguenti. 

Dalloz,  Giornale  delle  .udienze  della  Corte  di  cassazione  e  delle  Corti 
reali,  ovvero  Giurisprudenza  generale  di  Francia  in  materia  civile  , 
commerciale  e  criminale-,  versione  dell'avv.  Gennaro  Paduano,  accre- 
sciuta di  note  relative  alla  legislazione  e  alla  giurisprudenza  delle  due 
Sicilie,  t.  XII.  Nap.  4826-55  in-4«.  *  Questa  voluminosa  raccolta  è 
disposta  ad  alfabeto:  la  versione  de'  primi  IV  voli,  è  del  Paduano  *, 
de1  seguenti,  è  di  Nicc  Cornerei,  visitator  degli  Archivi,  che  vi  ag- 
giugnea  le  nuove  Decisioni  de'  Paesi-Bassi. 

Decisioni  delle  G.  Corti  civili  in  materia  di  diritto,  pubblicate  da 
Mich.  Agresti,  Proc.  Gen.  del  Re  presso  la  G.  C.  C.  di  Napoli:  fino- 
ra voli.  X.  Ivi  4827-40  in-i°. 

Decisioni  della  Gran  Corte  civile  di  Palermo,  compilate  e  con  note 
ed  osservazioni  degli  avv.  Ferro,  de  Caro,  Grimaldi  e  Dominici.  Pai. 
4858  e  segg.  in-4°.  *  La  serie  delle  decisioni  per  ordine  di  tempi  co- 
mincia dal  1850.  Ne  furono  pubblicati  due  volumi  :  interrotta  la 
pubblicazione,  si  è  ripigliata  nel  1852  coli' aiuto  d'altri  cinque  av- 
vocati. 

Disposizioni  diverse  po'  compensi  degli  aboliti  dritti  feudali  e  se- 
grete, raccolte  dal  tipografo  Reni.  Yirzi.  Pai,   4842  in-8°. 


ART.  I.  RACCOLTE — §    Iè     ATTI   E    DECISIONI  245 

Atti  della  Gran  Corte  de'  Conti  delegata  sugli  aboliti  dritti  feudali, 
t*  II.  Pai.  48-45  in-4°. 

—  Appendice  a  detti  Atti:  parte  I,  Bimestranti:  parte  II,  Grana- 
tari.  Ivi  1845  in-8\ 

Disposizioni  diverse  per  lo  scioglimento  della  promiscuità.  Pai. 
1845  in-8°. 

Decisioni  della  Gran  Corte  de'  Conti  per  lo  scioglimento  della  pro- 
miscuità, voli.  II.  Pai.  4843  in-8°. 

Ani.  Rmnbolo,  Sullo  scioglimento  della  promiscuità.  Pai.  1845  in-8% 
*  Vi  si  tratta  il  feudalismo  d'Italia,  la  cronaca  delle  promiscuità  di 
Napoli  e  Sicilia,  e  di  esse  l'indole,  la  natura,  i  confini. 

Questioni  di  diritto  decise  dalla  Gran  Corte  civile  della  valle  di  Ca- 
tania dalla  sua  istallazione  a  tutto  l'anno  1852.  Quivi  1834  in-4\ 

Conclusioni  pronunziate  in  cause  di  venefìcio  innanti  la  G.  C.  Ci- 
vile di  Messina  dal  Consigliere  procò  gen.  Frane.  Mistretta.  Messi 
1850  in-8°. 

*  L'avv.  Luigi  Malvica  in  fondo  al  t.  XXVI  dell'Effemeridi  scien- 
tifiche e  letterarie  annunziò  sua  «  Scelta  collezione  delle  decisioni  della 
Corte  suprema  di  giustizia  di  Sicilia,  dalla  sua  istituzione  in  poi.  Era 
egli  stato  perciò  autorizzato  dal  Governo  per  ministeriale  de'  22  a- 
gosto  1859,  dietro  rapporto  del  cav.  Frane.  Cupane  proc.  gen.  presso 
essa  Corte.  Ma  qual  che  fessene  la  cagione,  il  suo  disegno  non  venne 
a  maturità.  4 

Repertorio  delle  decisioni  della  Corte  suprema  di  Sicilia  in  mate- 
ria civile,  commerciale  e  penale:  opera  periodica  compilata  dagli  avv. 
Rice,  Uzzo,  Gius.  Benigno,  Isid.  Cristiane,  Luigi  Capponi,  e  Sah\ 
Sai  afta  patrocinatore,  e  diretta  dall'  avv.  Gaet.  Catalano.  *  Opera 
annunziata  come  prossima  a  vedere  le  stampe. 

|    II.    ARINGHE   O   MEMORIE 

Nella  classe  antecèdente  ci  demmo  pensiero  d'annoverare  le  varie 
Consultazioni,  le  Allegazioni  moltiplici  degli  antichi  nostri  giurispe- 
riti, compatroni  e  avvocati,  dettate  tutte  nel  latino  linguaggio,  allora 
proprio  del  foro,  oggi  abolito.  Quelle  scritture  ci  piacque  d'invelare 
all'obblio,  sì  per  rispetto  delle  materie  che  trattavano,  come  per  una 
cotal  erudizione  istorica  dell'antica  giurisprudenza. 

Oggi  di  memorie  legali  sì  riboccante  è  la  piena,  che  di  esse  tut- 
todì sudano  le  nostre  tipografie.  L'essere  adunque  infinite  di  nume- 
ro, nò  poi  conducenti  gran  fatto  alla  scienza  (oltreché  non   maneg- 


244  CLASSE  XII.  D1IUTTO  NOVELLO  —  SEI.  II.  GIURISTI 

ejano  per  ordinario  fuorché  cause  private),  ben  ci  dispensa  dall' in- 
fardare di  quel  subbisso  di  curiali  controversie  queste  pagine.  Chi 
poi  fosse  vago  di  conoscerne  almanco  i  titoli  e  gli  autori,  li  rinver- 
rebbe ne  Bollettini  bibliografici  che  pubblieavansi  di  mese  in  mese 
nell'Effemeridi  sicole,  e  nel  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti. 

Parecchie  raccolte  di  aringhe  legali  si  son  vedute  uscire  dai  tor- 
chi di  Napoli,  di  Firenze,  di'  Milano,  di  Venezia,  d'altre  città  italia- 
ne. Ma  non  avendo  esse  nulla  che  fare  col  nostro  diritto,  non  potranno 
qui  aver  seggio  conveniente.  Qui  adunque  ci  giova  soltanto  far  motto 
d'alquanti  discorsi,  che  non  cause  personali,  ma  la  scienza  stessa  ris- 
guardano* 

Ani.  Mahica,  Della  sensibilità  del  magistrato,  discorso  pronunziato 
alla  G.  C.  Civile  di  Palermo,  1831  in-8°. 

A.  De  Luna,  Discorso  sul  carattere  dell'avvocato.  Mess.  4831  in-Sv 

Emm.  Ayala,  Discorso  legale.  Siracusa,  1852  in-8°. 

Gasn.  Parlatore,  Discorso  intorno  le  facoltà  all'avvocheria  necessa- 
rie: nel  t.  Lll  n.  454  pag.  51  del  Giornale  di  scienze  ecc. 

—  Discorso  intorno  ad  un  mezzo  per  accertare  l'innocenza  d'un  im- 
putato, ossia  sull'appello  nelle  cause  di  misfatto  :  nel  t.  LV. 

Vito  Ondes-Reggio,  Discorso  politico  sulla  proprietà.  Pai.  4835  in-8v 

—  Memorie  legislative  ed  economiche.  Ivi  4844  iu-8°. 

Giamb.  Spalletta,  Su'  doveri  del  giudice,  del  pubblico  ministero, 
dev'avvocato  ecc.  Pai.  485G  in-8p. 

Pietro  C.  Ulloa,  Degli  uffizi  del  magistrato  e  dell' amministrazione 
della  giustizia  penale  nella  provincia  di  Trapani,  discorso.  Ivi  4839 

—  De'  giudizi  ne'  progressi  della  scienza  penale  e  ne  miglioramenti 
delle  opinioni  e  dell'amministrazione  della  provincia  di  Trapani  ,  di- 
scorso detto  nell'udienza  de'  5  gennaro  4842.  Ivi  in-8°. 

Luigi  Margani,  L'avvocato,  discorso.  Pai.  4840  in-80. 

Ant.  Sciascia,  Discorso  di  apertura  alla  cattedra  di  Codice  Civita 
nella  R.  Univ.  di  Pai.  1841  in-4*. 

FU.  cav.  Craocì  ,  Discorso  alla  Corte  suprema  di  giustizia.  Pai. 
4842  in-4°. 

Emerico  Amari,  Sull'avviamento  da  darsi  agli  studi  di  drillo  spe- 
cialmente in  Sicilia:  dibcorso  inaugurale.  Pai.   1845  in-t°. 


AET.    1.    RACCOLTE  —  §  li.    ARINGHE   O   MEMORIE  245 

Sull'inviolabilità  dello  scudo  di  perpetua  salvaguardia  nelle  vendite 
o  alienazioni  de'  beni,  discorso  di  anonimo.  Pai.  1845  in-8°. 

iVYc.  Hocco,  11  diritto  e  la  giurisprudenza  del  foro:  discorso  inau- 
gurale al  tribunale  civile  di  Pai.  1844  in-4°. 

Vìnc.  LomonacOi,  La  sapienza  legislativa  di  Ferdinando  II:  discorso 
per  la  prima  tornata  della  R.  Accademia  Peloritana.  Miss.  1847  in-8*. 

Ang.  Allegra  ,  Ragionamento  storico  legale  su  la  Novella  Costi- 
tuzione XXV11  dell'imp.  Leone  il  Sofo.  Mess.  1845  in-8°. 

—  Allegazione  giuridica  su  la  libera  circolazione  di  beni  ed  aliena- 
bilità def  fondo  dotale.  Ivi  1847  in-8°: 

Ant.  Galatli  da  Messina,  Il  magistato  ne'  suoi  rapporti  colla  mo- 
rale pubblica,  discorso  d'apertura  del  tribunale  civile. 

—  Le  decime,  conclusioni  lette  nella  causa  tra  un  vescovo  ed  un 
marchese. 

—  Una  falsità  civile,  conclusioni  nella  causa  tra'  coniugi,  ecc. 

—  La  forza  del  giudicato  e  del  patto,  conclusioni,  ecc. 

*  Furono  da  lui  lette,  qual  procuratore  del  Re  presso  il  trib.  civ. 
della  provincia  di  Capitanata,  ed  impresse  a  Lucerà  1842,  in-Sv 

—  Allocuzione  sui  riaprimento  della  gran  Corte  civile  di  Messina, 
4S47  in-b°.  *  A  quest'  altra  venne  promosso  in  quel  grado. 

FU.  Crazì,  Discorso  inaugurale  profferito  alla  Corte  suprema  di 
giustizia.  Pai.  1847  in-8°. 

Agat.  Longo  ,  Influenza  degli  errori  nella  miseria  de'  popoli  ,  di- 
scorso accademico.  Cat.  i849  in-8°. 

Celid.  Errante,  Aringhe  criminali.  *  Erano  in  pronto  per  la  stam- 
pa, come  ci  attestava  lo  stesso  autore,  già  cessato  di  vivere  in  que- 
sto 1850. 

Nkc.  Cirino,  Discorso  sulla  libertà  civile,  pronunziato  nell'udien- 
za del  tribunale  civile  di  Girgenti,  e  quivi  stampato  al  1850,  in-8°. 


Nic   Criscimanno,  Discorso  inaugurale,  pronun 
:ivile  di  Trapani.  Pai.  1852  in-8°. 


ziato    al    tribunale 


Cav.  Pietro  Ventimiglia  proc.  gen*  Dell'  unione  della  scienza  delle 
leggi  con  le  altre  scienze  e  con  le  lettere  e  dell'  amministrazione 
della  giustizia  nella  provincia  eli  Catania  1852  in-8°. 

*  Assai  altri  discorsi  inaugurali,  letti  da'  regi  procuradori  alle  aper- 
ture solenni  delle  gran  Corti  e  de'  Tribunali,  si  mandano  annualmente 
alla  luce,  che  troppo  minuta  cosa  sarebbe  raccogliere  alla  spicciolata» 


21  (i  CLASSI!   XI!.    DIRITTO    NOVELLO  —  9LZ.    li.  GIURISTI 

Art.  ii.  coMENTi 

A  tanti  paragrafi  ridurremo  i  nostri  Comentatori,  quante  appunto 
sono  le  parti  del  nostro  Codiee,  messi  dopo  quelli  che  a  tutte  diste- 
sero le  loro  vedute.  Premettiamo  dovunque  (siccome  avvertivamo)  i 
comentatori  stranieri,  sulle  cui  scorte  formaronsi  i  nazionali. 

§    I.    COMENT1   GENERALI 

G.  B.  Sìrcy,  avvocato  presso  il  consiglio  del  Re  e  la  corte  di  Cassa- 
zione, e  L.  M.  de  Villenueve,  avvocato  presso  la  Corte  reale,  l  cinque 
Codici  annotati  di  tutte  le  decisioni  e  disposizioni  interpretative,  mo- 
dificative ed  applicative  fino  all'anno  corrente,  con  rinvio  alle  prin- 
cipali raccolte  di  giurisprudenza-,  versione  dell'avv.  Frane.  Sìmoncim, 
voi.  II:  Codice  civile.  Pai.  1851  e  34  in-4*.  *  Quest'opera  dovea  conti- 
nuare. Tutta  intera  fu  pubblicata  a  Napoli  1825-29)  ecosladi  vo\.  VI, 
(oltre  a  II  di  Supplimento)  sul  Codice  civile;  Voi.  Ili  (ed  1  di  Supplir 
mento)  sulla  Procedura  civile;  Voi.  II,  sul  Codice  penale;  Voi.  I,  su 
quello  d'Istruzion  criminale;  Voli.  11.  (con  Supplimento)  su  quello  del 
Commercio. 

—  Notizie  principali  di  giurisprudenza.  Pai.  1859  in-8°. 

Bar.  Locré,  Legislazione  civile  commerciale  e  criminale,  ossia  Co* 
mentano  e  compimento  dei  Codici  francesi,  voltato  in  italiano,  col  con- 
fronto delle  leggi  antiche  e  moderne  delle  due  Sicilie  ,  per  cura  di 
Gius.   Cioffi,  voli.  XVI.  Nap.  1840-43  in-4°. 

*  l  primi  Vili  volumi  comentano  le  leggi  civili  ;  i  due  seguenti  , 
la  Procedura  civile;  V  XI  e  Xll  ,  il  Codice  di  commercio  ;  il  XIII  e 
XIV,  quello  d'Istruzion  criminale;  il  XV,  il  Codice  penale;  l'ultimo 
è  Ìndice  generale.  Quest'edizione  è  stata  replicata  nel  18-48. 

Biblioteca  legale,  o  Raccolta  di  tutti  i  migliori  Conienti  finora  pub- 
blicati sul  Codice  francese  ed  adattati  a  quello  del  regno  delle  due 
Sicilie.  Nap.  1840  e  seg.  in-i°. 

*  Sono  molti  volumi  di  autori  francesi  tradotti,  che  avean  già  ve- 
duta separatamente  la  luce,  e  che  noi  qui  verrem   soggiugnendo. 

Giamb.  Bacchetti,  Saggio  su'  nuovi  Codici  civile  e  criminale  di  Si- 
cilia. Pai.  181-2  in-4% 

—  Riforme  proposte  pel  foro  di  Sicilia.   Ivi  1813  in-K 

—  Memorie  su' Codici.  Ivi  1815  in-iv 

*  Moltissime  altre  opere  mandò  egli  in  luce  su  tutt'  i  rami  della 
nostra  novella  legislazione,  di  cui  può  egli  dirsi  il  promotore,  le  quali 
verranno  qui  appresso  di  mano  io  mano  indicale. 


ART.    II.    COMENTI —  §    I.    GENERALI  2  Ì7 

Gius.  Bonura  e  Leto,  Le  novelle  leggi  civili  per  lo  regno  delle  due 
Sicilie  compendiate.  Pai.  1819  in-8°. 

Ant.  Parisi,  Riflessioni  sopra  la  nuova  legislazione.  Pai.  1820  in-8°. 

Raffaele  Liberatore,  Cenno  storico  sulle  Istituzioni  giudiziarie  del 
regno  delle  due  Sicilie.  Nap.  1820  in-8°. 

Loreto  Abruzzese,  Codice  Napoleone  dilucidato,  t.  II.  Nap.  1812 
in-8°. 

—  Corso  di  studio  legale,  voi.  IX.  Ivi  1819-25  in-8\ 

FU.  Briganti,  Esame  analitico  del  sistema  legale,  t.  II.  ISap.  1820 
in-8°. 

—  Esame  economico  del  sistema  civile,  Ivi  1828  in-S°. 

Fr.  Perticone,  Riflessioni  filosofico-legali.  Pai.  1828  in-8°. 

Gius.  Pisano  Rodriguez,  Studio  di  giurisprudenza.  Pai  1837  in-8®. 
*  Spiega  le  leggi  romane  e  le  raffronta  alle  nostre. 

Mich.  Carrozza,  Idea  generale  della  legge,  nel  t.  XLÌJ  d<4  Giorn. 
di  scienze  lettere  ed  arti,  n.  126  p,  235,  e  tom.  XL11I  n,  127  p.  28. 

Nic.  Rocco,  Dell'  uso  e  dell'  autorità  delle  leggi  del  regno,  con- 
siderate nelle  relazioni  colle  persone  e  col  territorio  degli  stranieri, 
ossia  Trattato  di  diritto  civile  internazionale.  Nap.   1837  in-8°. 

—  2a  ediz.  accresciuta,  t.  II.  Pai,  1843  in-8°.  *  Opera  esaminata  e 
commendata  dall'Istituto  di  Francia:  l'autore  è  napolitano,  ma  sedette 
lunghi  anni  ne'  nostri  tribunali,  e  qui  rifece  questa  ed  altre  sue  scrit- 
ture. 

Giamb.  Ruffo,  Principi  filosofici  del  dritto.  Pai.  1846  in-8°. 

Nic.  Uzzo,  Introduzione  allo  studio  del  dritto,  Pai.  1850  in-8°. 

§    II.   COMENTI   AL    CODICE   CIVILE 

Pothier,  Opere  complete,  nuova  edizione,  aumentata  di  varie  De- 
cisioni, e  conformata  alle  nuove  leggi  dal  sig.  Hutteau,  con  annotazioni 
e  citazioni  del  nostro  Codice  civile,  voli.  XLVI.  Nap.  1819-21  in-8°. 

*  Ecco  i  trattati  che  fan  la  serie  de' volumi:  IV  delle  Obbligazioni 
— II  delle  Locazioni — II  delle  Vendite— I  de'  Contratti  di  vendita — II 
dei  Contratti  di  società — Il  delle  Lettere  di  cambio*— IV  della  Comunio- 
ne dei  beni — IV  delle  Ipoteche— IV  delle  Successioni — li  delle  Prescri- 
zioni—Il delle  Proprietà — II  delle  Assicurazioni— IV  de'  Contratti  di 
beneficenza— I  dell'Enfiteusi— III  del  Matrimonio— V  delle  Donazioni 
tra'  vivi— II  de*  Testamenti. 


248  CLASSE  XII.    DIRITTO   NOVELLO —  SEI.    II.    GIURISTI 

Gio.  Domat,  Leggi  civili  nel  loro  ordino  naturale,  con  le  note  di 
Berroyer  e  Cbevalier,  e  col  supplimento  a  ciascun  articolo  di  M.  Joiiy, 
t.  X.'Vci.  1805  in-8°. 

—  Edizione  nuova,  preceduta  dalla  Storia  del  diritto  romano  di  Po- 
thier,  ed  accompagnata  dalle  Osservazioni  relative  alle  nuove  leggi 
delle  due  Sicilie,  di  Angelo  LanzeUotti,  t.  XII.  Nap.   1819  io-8% 

—  Leggi  civili  compendiate,  con  osservazioni  relative  alle  leggi  dd 
pegno,  dall'avv.  Raff.  Mercurio,  t.  II.  Ivi  18-23  in-8«. 

~  Nuova  edizione,  con  supplimeuti  di  vari,  aumentata  dalla  cor- 
rispondenza della  nostra  legisìazianè,  da  P.  M.  Liberatore,  voi.  M. 
Nap.  1847  in-4°. 

C  B.  M.  Toullier,  Corso  di  dritto  civile  francese,  secondo  l'ordine 
del  Codice  :  traduzione  corredata  di  note  ed  aggiunte  ad  latrare 
le  leggi  civili  del  regno  delle  due  Sicilie  ,  tomi    XUI.  Napoli ,  1820 

—  Nuova  versione  di  dett'opera,  par  cura  dì  Frane.  Paolo  del  Re, 
tomi  XIV.  Ivi   1830  in-8°. 

G  B.  Sirey,  Codice  civile  annotato  delle  disposizioni  legislative  e 
delle  decisioni  di  giurisprudenza  di  Francia:  si  aggiungono  quelle  delle 
Corti  supreme  delie  due  Sicilie  da  Angelo  Lanzellottv,  e  I  Confronto 
delle  leggi  romane  di   0.   Taglioni,  tomi  VI.  Nap.   1823  ukn°. 

-Supplimento  al  Codice  civile  annotato,  tomi  11.  Ivi  1828  in-b°. 

G  4.  Roqron,  Il  Codice  civile  spiegato  da'  suoi  molivi  e  dagli  esem- 
pi, traduzione  di  Dom.  Rugerio  Greco,  corredata  di  noie  e  del.a  giu- 
risprudenza del  regno  delle  due  Sicilie,  tomi  V.  Nap.  1828  m-8  . 

Duranton,  Corso  di  dritto  francese  secondo  il  Codice  civile  ■  tra- 
duzione corredata  di  note  ad  illustrare  le  leggi  civili  del  regno  delle 
due  Sicilie,  tomi  XXU.   Nap.   1832-44  in-8*. 

MalevUlè,  Analisi  ragionata  della  discussione  intorno  al  Codice  ci- 
vile, tradotto  da  Ricchi  con  note,  2"  ediz.  voi.  VI.  Nap.   1826  m-S«. 

Riret,  Applicazioni  deU'Istituta  e  del  Digesto  al  Codice  civile,  ver- 
sione di   C.  Ponticelli,  toin.  II.  Nap.  18jU  m-8*. 

Troplonq,  11  Dritto  civile  spiegato  secondo  l'ordine  del  Codice;  o- 
ner,  che  fa  seguito  a  Quelle  di  Toullier  e  Duranton,  l  versione  ita- 
liana, con  l'aggiunta  del  Confronto  colle  leggi  per  lo  regno  delle  d ne 
Sicilie  Pai;  1841-43-46-51  in-8°.  *  Seno  una  serie  di  volumi  cne  tan 
natte  delia  Biblioteca  di  Giurisprudenza  italiana  qui  pubblicata. 

1  trattati  sono  altrettanti  conienti  al  libro  ili  delle  Leggi  civili,  con 
auest'ordine  :  Del   contralto  di  matrimonio  e  de  dritti  rispetti vi 
nrMito  del  Ut.  V,  voli.  IL— Della  permuta  e  d  Ha  locazione,  wi.  VU 


ART.    II.    C0MENT1 — §    II.    AL   CODICE    CIVILE  2-1-9 

e  Vili.— Dell'enfiteusi  e  del  contratto  di  società,  tit.  IX  e  X.— Del  pre- 
stito, del  deposito,  del  sequestro  e  de1  contratti  aleatori,  tit.  XI,  XII 
e  XIII.— Del  mandato,  della  fideiussione- e  dello  transazioni,  tit.  XIV, 
XV  e  XVI.— Dell'arresto  personale  in  materia  civile  e  commercialo  , 
tit.  XVII—  Del  pegnoramento  e  dell'anticresi,  tit.  XYIil.— De' pri- 
vilegi e  delle  ipoteche,  tit.  XIX. 

Bar.  Frane  Magliano  e  avv.  FU.  Carrillo,  Comentarì  sulla  pri- 
ma parte  del  Codice,  relativa  alle  leggi  civili,  voli.  VII.  Xap.  1819- 
25  in-8°. 

Loreto  Abruzzese,  Corso  di  studio  legale  contenente  un  comento 
alla  prima  parte  delle  leggi  civili,  tomi  IX.  Nap.  1819-27  iu-8°. 

Illustrazioni  sugli  Atti  dello  stato  civile  secondo  il  Codice,  voli.  II. 
Nap.   1820  in-8°. 

Giamo.  Rocchetti,  Saggio  sul  codice  civile  di  Francia  col  confronto 
a  quello  proposto  dall'autore  per  Sicilia.  Pai.   1814  in-ì°. 

—  Codice  civile  organizzato  sulle  leggi  vigenti.  Ivi  1815  in-i°. 

—  Codice  delle  leggi  civili,  che  sono  oggidì  in  osservanza,  illustrato 
colla  storia,  disposto  con  un  nuovo  ordine,  coìr  addizione  delle  leggi 
canoniche  e  sicole  che  vi  han  rapporto,  t.  V»  Pai,  1808  10  in-8°. 

Nic.  Sciales,  La  filosofia  del  dritto  ,  ossia  Analitico  esame  delle 
leggi  civili  di  Giustiniano,  coli' aggiunta  ragionata  delle  innovazioni 
fatte  dalla  vigente  legislazione.  Pai.  1825  in-8°. 

Cost.  J\I.  Costantini,  Comcn  tar  io  sui  decreti  e  gli  atti  ministe- 
riali di  ragion  civile,  ad  uso  del  foro,  con  osservazioni,  voi.  V.  Pai. 
4850-52  in-8u. 

*  Una  lunga  censura  di  questo  Comentario  n'  ha  dato  Emmt  Yiola, 
ne' toni.  V  pi  215  e  VI  p.  58  dell' Effemeridi  sicole. 

Dissertazione  filosofico-legale  sul  Codice  sinottico,  di  Liborio  Mix* 
sumeci,  patrocinatore  della  Corte  suprema  :  nel  t.  XXXI l  dolGiorn. 
di  se.  lctt.  ed  arti,  n.  95  p.  155,  e  n.  9(5  pag.  255.  *  Vi  spiega 
V  idea  d'  un  suo  lavoro  che  riduce  a  tavole  sinottiche  le  leggi  del 
Codice  civile. 

Annibale  Giordano,  Comento  sulle  leggi  civili ,  ove  si  espongono 
i  principii  delle  stesse  leggi,  le  variazioni  tra  V  antica  e  la  moderna 
legislazione,  un  cenno  sulla  concordanza  co'  codici  esteri,  ecc.  ecc. 
voli.  II.  Pai.  1845  in-4°. 


250  CLASSE  XII.  DIRITTO  NOVELLO  —  SEZ.  II.  GIURISTI 

§   111.    COMENT1    PARZIALI 

Frane.  Franco,  Comentarì  su  certi  articoli  delle  leggi  civili.  Pai. 
4819-20  in-8°.  *  Uno  degli  articoli  da  lui  comentati  versa  sulla  re- 
troattività delle  leggi*,  un  altro  su'  ricorsi  in  Corte  suprema  circa 
le  istituzioni  fedecommissarie-,  un  altro  intorno  alla  prescrizione.  A 
quest'ultimo  però  volle  opporsi  con  simile  lucubrazione  l'avv.  Gius, 
Castagna. 

Raff.  Fodera,  Sulla  successione  intestata  de'  consagninei  ed  ute- 
rini per  le  nuove  leggi  del  regno.  Pai.  1821  in-8°.  *  Cementa  l'art. 
CTI  del  Codice  civile. 

Gius.  Fardella.  Sul  vero  senso  dell'art.  21 S7  delle  leggi  civili. 
Pai.  1824  in-8°.  *  Quest'  è  Y  articolo  ultimo  del  Codice  civile  che 
tanta  materia  di  lizze  al  nostro  foro  ha  prestato,  cioè  sulla  Prescri- 
zione. 

Diss.  sulla  quìstione  ,  se  1'  enfiteuta  sia  quel  terzo  possessore  di 
cui  parla  l'art.  2061  del  Codice.  Pai.  1832  in-4°. 

Salv.  Seminara,  sull'  applicazine  dell'  art.  855  del  codice  civile.  Ca- 
tania 1853  in-8°. 

—  Cenno  su  d'  una  diss.  legale  intorno  all'  art.  835  di  esso  co- 
dice. Ivi  1836  in-8°. 

Gius.  Grasso,  Memoria  alla  Corte  suprema  di  giustizia  sulla  in- 
telligenza dell'art.  1546  delle  leggi  civili.  Pai.  1856  in-4°. 

Agost.  Invidiato,  Osservazioni  su  tre  articoli  del  codice  civile.  Pai, 
1842  in-8°. 

—  Sugli  articoli  del  codice  riformati  colla  legge  del  51  genna- 
ro  1845.  Ivi  1844  in-8°. 

Salv.  lannelU,  Dell'  enfiteusi,  comento  al  Ut.  IX  della  prima  parte 
del  codice.  Pai.   1845  in-8°. 

Zacch.  Dominici,  Sull'  enfiteusi.  Ivi  1845  in-8% 

Aie   Uzzo,  Sull'enfiteusi.  Ivi  1845  in-8°. 

Frane.  Duccio  e  Vinc.  Vecchio,  Dell'  enfiteusi ,  o  Cementano  del 
tit.  IX,  nel  libro  111  delle  leggi  civili,  voli.  III.  Cat.  1845-47  in-8\ 

Doni.  Pignatto,  Quistione  triticiaria  su  V  estimazione  del  mutuo, 
demento  agli  art.  1774-75  del  codice  civile.  Rai.   1846  in-S\ 


ART.    II.    C0MENTI  —  §    III.    PARZIALI  251 

Diego  Orlando.  Note  sugli  articoli  203,  393  ,  827  ,  e  1678  del 
Codice  civile.  *  Sono  state  da  lui  pubblicate  in  distinti  fascicoli  a 
Pai.  1844-47  in-8°. 

§    iV.   COMENTI   AL    CODICE     PENALE 

G.  B.  Sirey,  Codice  penale  annotato,  aggiuntovi  il  confronto  del 
dritto  penale  delie  due  Sicilie  ,  da  Paolo  Liberatore  ,  t.  II.  Nap. 
4828  in-8d. 

Giamb.  Rocchetti,  Codice  criminale  ad  uso  del  regno  di  Sicilia. 
Pai,   4810  in-4°. 

—  Delitti  e  pene  romane  e  sicole  con  un  Saggio  sulla  proporzion 
delle  pene  per  istruzione  del  codice  criminale  da  formarsi  per  Si- 
cilia. Pai.  1812  e  lo  in-4°. 

-^-Prospetto  del  codice  criminale  da  lui  proposto  per  Sicilia,  con 
riflessioni  su  quello  di  Francia.  Ivi  1814  in-4°. 

FU.  Fodera  ,  Principi  della  legislazion  criminale  e  della  riforma 
de'  codici  criminali,  voli.  II.  Pai.  1812  in-8tì. 

*  Anco  Gius.  Alliata  Principe  di  Villafranca  e  gli  avv.  Ign.  Sci- 
monelli,  Salv.  Malvastra,  A.  Nicoletti,  e  Gius.  Indelicato  dierou  Pro- 
getti per  la  formazione  del  codice  criminale.  Pai.  1815  in-8°. 

Frane.  Canofari,  Comentario  sulla  seconda  parte  del  codice,  ossia 
sulle  leggi  pénali,  vóli.  III.  Nap.  1819  in-8°. 

Gius.  Raffaella  Nomotesia  penale.  Nap.  1820 ,  e  Cat.  1825.  in-S*. 

Nic.  Armellini,  Comento  sullo  statuto  penale  militare  ,  voli.  III. 
Nap.  1820  in-8°. 

Frane.  Lauria,  Esposizione  delle  leggi  penali  delle  due  Sicilie.  Na- 
poli 1825  in-8°. 

Fedele  Caliri  e  Raffaele  Rondi,  Nuovo  comento  sulle  leggi  penali, 
t.  II.  Pai.  1835  in-8°. 

Ani.  Galatti,  Opinioni  sopra  quistioni  di  dritto  penale,  in  male- 
ria  di  correzione.  Mess.  1855  in-8°. 

—  Su  d'  un  Cenno  del  sig.  Gius,  di  Lorenzo  intorno  a  dette  Opi- 
nioni :  nel  t.  XL1V  pag.  75  del  Giorn.  di  Scienze  ec.  *  Risponde 
ad  una  censura  fattagli  da  costui  e  riportata  nel  t.  XLII  p.  200 
di  esso  Giornale. 

Giusi  Mancuso,  Cenno  sulla  falsa  testimonianza  ,  ossia  Comento 
degli  art.  188  a  195  del  Codice  penale.  Pai.  1835  in-8°.  *  Anco  di 


DIRITTO   NOVELLO  —  SEZ.    II.    GIURISTI 

questo  Cenno  ha  porto  giudizio  il  di  Lorenzo  nel  t.  LI,  p.  27  del 
medesimo. 

Seb  Carnata,  Analisi  del  Codice  penale,  contenente  la  maniera 
di  feirè  una  giusta  applicazione  delle  leggi  penali  ec.  *  Di  quest'opera 
pubblicò  il  Prospetto  in  fronte  al  t.  LV  di  questesso  Giornale. 

Frane.  Bonanno,  Progetto  d'una  riforma  nelle  leggi  penali.  Pai. 
18i6  in-8°. 

Frane.  Marino,  Cemento  sul  divieto  delle  armi.  Pai.  1816  in-8*. 

Chaveau,  Teorica  del  Codice  penale,  prima  versione  italiana,  ri- 
scontrala con  le  leggi  del  regno,  ed  arricchita  della  patria  giuri- 
sprudenza da  Demetrio  Strigare  voli.  IV.  ÌNap.  1847  in-»  . 

J   V.   COCENTI    ALLA  PROCEDURA   CIVILE 

Giamb.  Roeehetti,  Ordine  de'  giudizi  civili  di  Sicilia,  secondo  V  o- 
dierna  osservanza,  con  la  sposizione  delle  leggi  civili  canonica  ec- 
cole die  vi  hanno  relazione,  illustrata  dalla  storia  e  ridotta  agi.  um 
del  foro,  tomi  IV.  Pai.  tifofcì  e  di  nuovo,  1807  nw 

-Forinole  dell'ordine  de'  giudizi  civili,  t.  V.  Ivi  180-1,  e  di  nuo- 
vo 1807  in-ì°.  :  i    .  ...         11T   T  .   .OAv,  •     io 

-Compendio  dell' ordine  de'  giudizi  civili,  t.  IH.  Ivi  fg« >4 _; 

-Elenco  della  procedura  civile  proposta  dallo  stesso  autore,  m 

-Riflessioni  contro  la  magistratura  distrettuale    Ivi   »«.»*' 
—  Memoria  contra  la  proposta  de'  magistrati  ambulatori.  Ivi  lbl^ 

,n~_ 'progetto  suir  organizzazione  de'  magistrati  di  giustizia  in  Sici- 
lia. Ivi  18U  in-4°. 

Salesio  Emmanuel^  Progetto  del  codice  per  la  parte  che  riguar- 
da il  rito  nelle  cause  civili.  Pai.  181j,  m-8°. 


Dom.  Barilla,  Prospetto  analitico  della  procedura  civile  del  regno. 
Nap.  1811,  in-8°j  e  io  voli.  II,  ivi  18^9  in-8°. 

(dentano  sulla  legge  .orgaito giudiziaria  J  f>'%$$  jj' 
formiate  delle  leggi,  .krivli.  resati  C^risp^denh,  V  V.  R • 
ISIS  in  8°  *  Compilatori  uè  furono  Gian  ìdtono  Lnglen  ,  Luigi 
Chilti,  Gio.  Pasqualoni,  uffiziali  della  U.  Segreteria. 

FA    Fodera,  Compatì  alle  leggi  di  procedura.  Pai.  «IM1^. 
\n\  JKtta  ohe  scaturisce  dal  salviano  interdetto.  Ivi  \*f  >  m-S«. 

delle  nuove  leggi  ia  fora  *  un  contratto  anteriore,  lai.  18.1  m     . 


ART.    Ti.    COMENTI  —  §  V.   ALLA    PBOC.    C1V.  255 

Pratica  forense,  ossia  Analisi  del  codice  di  procedura  civile,  1"  e- 
dizione  siciliana  con  aggiunte  e  correzioni,  voli.  IV.  Pai.  1819  in-8°. 

A»g.  LanzeUotli,  Analisi  delle  leggi  di  procedura  ne'  giudizi  ci- 
vili, corredato  di  forinole  per  qualunque  atto,  voli.  VI.  Nap.  1820 
in-8°.  *  L'  ultimo  tomo  è  un  indice  alfabetico  ragionato  di  detta  A- 
nalisi. 

Bora.  Furiati,  Analisi  di  dette  leggi  per  servire  di  guida  alla  pra- 
tica forense,  voli.  VI.  Ivi  1820  in-8°. 

Mich.  Corrado  ,  Guida  per  ben  procedere  innanzi  a*  gradici  di 
circondario  nelle  materie  civili  e  commerciali.  Mess.  1820  in-8°.  ■ 

—  Istruzione  per  tutti  gli  uscieri  de  Giudici  di  circondario,  tri- 
bunali civili,  di  Commercio  e  G.  C.  Civile  con  tutte  le  formole.  Ivi 
1819,  in-8°. 

FU.  CarriUo,  De'  conciliatori,  ossia  questione  e  comento  sul  li- 
bro I  delle  leggi  di  procedura  civile.'  Nap.  1829  in-8°. 

Frane.  Franco,  Su'  ricorsi  in  Corte  suprema  circa  istituzioni  fi- 
decommissarie.  Pai.  1821  in-8°. 

Frane*  Ant.  Roberti,  Delle  azioni  ed  eccezioni,  secondo  i  principi 
delle  leggi  civili  del  regno,  t.  II.  Ivi  1852  in-8<\ 

Pietro  Grosso  Marnilo,  Sopra  pochi  articoli  delle  leggi  di  pro- 
cedurale sopra  la  forza  di  alcune  clausole  ceterate.  Pai.  1856  in-89. 

Luigi  Unito.  Schiarimenti  e  formole  sulla  legge  della  spropria- 
zione  forzata.  Pai.  1840  in- 12.  *  Opuscolo  accreditato  per  la  som- 
maria descrizione  degli  errori  pratici  su  questa  parte  di  procedura 
civile. 

—  Sullo  scioglimento  delle  vendite  per  causa  di  lesione,  trattato 
completo  che  forma  applicazione  nella  causa  tra  lo  stesso  autore  e 
il  dottor  Ant.  Ferro.  Ivi  1844  in-12. 

Ign.  Castagna,  Quistione  legale,  se  il  giudice  circondariale  possa 
ordinare  l'esecuzione  provvisoria  della  sua  sentenza,  quando  si  è  al- 
lagata la  declinatoria  del  foro:  nel  t.  LXXVIII  n.  252  pag.  57  del 
Giorn.  di  scienze  ecc.  *  Vi  sostiene  la  parte  negativa  contra  il  parer 
dell'  Agresti. 

Ant.  Galatti,  Pensieri  sul  mandato  di  comparsa.  Mess.  1858  in-S°. 

—  Sulla  competenza  dei  giudici  regi  ad  istruire  processi  di  falsità. 
Ivi  1858  in-8». 

—  Sull'intelligenza  dell'art.  116  delle  leggi  di  procedura  civile, 
pensieri.  Lucerà  1842  in-8°. 


2S4  CLASSE   XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  SEZ.    II.  GIURISTI 

—  Sull'  art.  555  della  terza  parte  del  Codice  in  rapporto  al  248 
della  stessa,  pensieri.  Messina  1848  in-12. 

—  Sul  decreto  del  4  ottobre  1831  concernente  il  falso  in  princi- 
pale contro  scritture  private,  pensieri.  Ivi  1849  in-12°. 

Ant.  de  Luna.  Un  appello  al  foro:  Yindicamento  dell' art.  118  del 
rito  civile.  Pai.  1852  in-8°. 

*  Annettiamo  a  questi  nazionali  alquanti  scritti  francesi ,  ma  ac- 
conciati alla  nostra  legislazione. 

Pigeau,  La  procedura  civile  dimostrata  per  principi  ,  e  messa  in 
azione  per  le  forinole*,  versione  riordinata  sulle  nuove  leggi  e  cor- 
redata di  note  ed  aggiunte  da  Ang,  Lanzellotti,  voli.  VII.  Nap.  1823- 
25,  iu-8°. 

G.  B.  Sirey,  Codice  di  procedura  civile  annotata:  giuntevi  le  di- 
sposizioni legislative  e  le  massime  delle  Corti  del  regno  delle  due  Si- 
cilie, per  Ang.  Lanzellotti,  e  L.  Barracani,  t.  IV.  Nap.  1823-28  , 
in-8«. 

P.  Le  Page,  11  nuovo  stile  della  procedura  civile,  e  questioni  sul 
codice  della  medesima  pubblicate  da  Andrea  Gius.  Cardile.  Messi- 
na. 1829  in-8°. 

—  Quistioni  sul  Codice  della  procedura  civile,  trad.  del  med.  Car- 
dóìe.  Mess.  1829,  in-8°. 

G.  L.  L  Carré,  Le  leggi  della  procedura  civile:  opera  volgariz- 
zata ed  accresciuta  della  nuova  procedura  del  Regno-,  dagli  avv.  FU. 
Camllo,  e  Paolo  Liberatore,  voli.  XI l.  Nap.  1825  in-8°. 

—  La  stess' opera,  colle  giunte  delle  forinole  di  rito  compilate  da- 
gli avv.  A.  Pkicart  e  H.  Cardon,  tradotte  ed  annotate  da  una  so- 
cietà d'avvocati  napolitani,  voli.  VII.  Nap.  1847,  in-8\ 

§    VI.    COMENT!    ALLA   PROCEDURA   PENALE 

G.  B.  Sirey,  Codice  d'  istruzione  criminale  annotato',  aggiuntovi 
li  confronto  del  dritto  romano,  e  delle  leggi  di  procedura  penale 
delle  due  Sicilie,  da  Paolo  Liberatore,  t.  II.  Nap.   1829  in-8°. 


Giarnb.  Rocchetti,  Riforma  del  processo  criminale  che  si  costruisce 


n  Sicilia.  Pai.  1812  in-4°. 


Frane,  de  Marco,  Dell'  amministrazione  della  giustizia  penale  nei 
governi  costituzionali.  Nap.  1820  in-S°. 

—  Applicazione  della  teorica  della  legislazione  penale.  Ivi  1852  in-8*. 


ART.  II.  COMENTI  ^-  §  VI.  ALLA  PBOC.  PENALE  255 

Nicc  Nicolini,  Procedura  penale  nel  regno  delle  due  Sicilie  colle 
formole  corrispondenti.  Nap.  1828  e  segg.  in-8°.  *  Quest'opera  è 
divisa  in  tre  parti,  ciascuna  di  tre  volumi,  pieni  di  vasta  dottrina. 

—  Quistioni  di  dritto  trattate  nelle  conclusioni,  ne'  discorsi,  ed  in 
altri  scritti  legali,  voli.  II.  Ivi  1835-57  in-8°.  *  Trattolle  da  avvo- 
cato generale  del  re  presso  la  Corte  suprema. 

Frane.  Canofari,  Comentario  su  la  parte  IV  del  Codice,  o  sia  sulle 
leggi  dalla  procedura  ne'  giudizi  penali,  voli.  IV.  Nap.  1830   in-S°. 

Dell'amministrazione  della  giustizia  criminale  nel  regno  di  Napoli. 
Ivi  1835  in-8°. 

Ign.  Porrivecchi,  Riflessioni  sull'odierna  giurisdizione  criminale, 
comparata  coli' antica  romana.  Pai.   1841  in-8°. 

Gioach.  Porcelli,  Su'  doveri  ed  istruzione  de'  cancellieri  delle  gran 
corti  criminali.  Pai.  1846  in-8°. 

Gius.  Maurici,  Saggio  sulla  prova  scritturale  ed  indiziaria  in  ma- 
teria criminale,  preceduto  da  brevi  considerazioni  sui  principi  del 
dritto  nazionale.  Pai.   1846,  in-8°. 

—  Elementi  della  scienza  di  prevenzione,  ossia  teorie  filos.  poi.  le- 
gali su'  mezzi  da  adottarsi  per  prevenire  i  delitti.  *  Opera  annunziata, 
ma  non  ancor  pubblicata. 

Frane.  Saluto,  Esame  analitico  delle  azioni  nascenti  da  reato,  os- 
sia Prolegomeni  alle  leggi  di  procedura  ne'  giudizi  penali  per  lo  re- 
gno delle  due  Sicilie.  Pai.  1847,  in-8°. 

Gugl.  Capozzo,  La  tariffa  delle  spese  di  giustizia  nelle  materie 
penali,  corredata  di  tutte  le  disposizioni  sino  al  1847,  emesse  a  de- 
lucidare e  modificare  la  stessa.  Pai.  1850  in-8°. 

§   VII.    COMENTI    AL  CODICE   DI    COMMERCIO 

Locré,  Spirito  del  codice  di  commercio,  ossia  Comentario  desunto 
da'  processi  verbali  del  Consiglio  di  Stato  ecc.  voi.  X.  Milano  1810, 
in-8% 

Sirey,  Codice  del  commercio  annotato*,  colle  disposiz.  e  decisioni 
ecc.  traduz.  e  note  deiravv.  G,  Francia,  voi.  II.  Nap.  1824,  in-8°. 

Giurisdizione  commerciale  del  regno,  ovvero  Analisi  del  codice  di 
commercio,  con  formole  pe'  dovuti  atti.  INapt  1823  in-8°. 

Mich,  Corrado,  Guida  per  ben  procedere  innanzi  a' giudici  di  cir- 
condario nelle  materie  commerciali.  Mess.  1820,  in-S°. 


256  CLASSE  XII.    DIRITTO  NOVELLO  —  SEZ.   II.   GIURISTI 

*  È  annessa  alla  Guida  per  le  materie  civili  summentovata. 
—  Istruzione  per  tutti  gli  uscieri  de'  tribunali  di  commercio.  Ivi 
1819  in-8°. 

Andrea  Chirico,  cancelliere  del  trib.  di  commercio,  Sui  sequestri 
conservatori,  lezione  XV,  pubblicata  per  cura  del  presidente.  Messi- 
na 1847  in-8°. 

inU  Galatti,  Pensieri  sull'articolo  456  delle  Leggi  di  eccezione 
per  £li  affari  di  commercio.  Mess.  1819  in-11.  § 

*  Avendo  un  anonimo  censurato  questi  Pensieri,  egli  se  ne  giusti- 
ficò pubblicando  »  Altri  pensieri  su  detto  articolo.  Ivi  1819  in-S°. 

ART.    111.   ISTITUZIONI 

Come  i  Comcntari  servono  a  dilucidare  il  testo,  così  le  Istituzio- 
ni valgono  ad  iniziare  i  candidati  in  questo  nobilissimo  studio.  Quin- 
di è  che  tante  Istituzioni  ci  abbiamo,  quanti  sono  i  rami  della  no- 
stra legislazione.  .  . 

Vogliamo  bensì  avvertire  che  molti  de'  mentovati  comenti  potnan 
allocarsi  in  questo  articolo,  e  multe  delle  Istillile  seguenti  aver  luo- 
go nel  precedente:  perocché  e  queste  spiegano  il  testo,  e  quelle  pre- 
sentano un  corso  elementare.  Un  tal  avviso  valga  a  giustificar  la  no- 
stra scelta  non  meno  che  a  scortare  i  nostri  studi  legali.  Eccole  se- 
guitamele. 

§    I.    ISTITUZIONI   DELLE   LEGGI  CIVILI 

Gottlieb  Eineccio,  Istituzioni  romane,  tradotte  dal  latino  ed  anno- 
tate da  Pietro  Ant.  Ridola,  di  Matera,  t.  II.  Nap.  1820  e  'oh  in-8°. 

—  Recitazioni  di  diritto  civile,  secondo  l'ordine  delle  Istituzioni  di 
Giustiniano:  opera  postuma,  primiera  traduzione,  colla  corrisponden- 
za delle  leggi,  del  re^no,  da  Gennaro  Paduano,  t.  II.  Nap.  1825  in-8°. 

—  Seconda  traduzione,  corredala  di  note  e  messa  in  conferenza 
colle  nuove  leggi  delle  due  Sicilie  da  A.  L.  (cioè  Ang.  Lanzdlotti), 
t.  11.  Ivi  1850  in-4°.  J* 

—  Elementi  del  dritto  civile  romano,  secondo  1  ordine  delle  l  an- 
dette-  versione  riveduta  e  confrontata  col  testo,  col  rapporto  alle  an- 
nue narli  del  Codice,  e  allo  leggi  e  statuii  particolari  della  Sicilia, 
ecc.  per  cura  dell' avv.  Andrea  Gallo,  voi.  VI.  Pai.  1842-45  in-8". 

Delvincourt,  Corso  del  Codice  civile,  colle  indicazioni  relative  ai 
cangiamenti  avvenuti  nel  codice  delle  due  Sicilie,  voi.  X.  Nap.  Ib'ib 

—'istituzioni  del  dritto  civile  ,  secondo  le  disposizioni  del  codice 
civile,  con  le  spiegazioni  risultanti  da  leggi  e  regolamenti  posterio- 
ri-, trad.  dal  frane,  voi.  III.  Milano  1812  in-8°. 


ART.  III.  ISTITUZIONI  —  §    I.  DELLE  LEGGI  CIVILI  257 

—  Istituzioni  di  dritto  civile  napoletano ,  modellate  sopra  quello 
del  diritto  civile  francese  del  sig.  Delcincourt,  voli.  IH,  Nap.  18-23 
in-S°. 

Duranton,  Corso  di  dritto  civile  secondo  il  Codice  francese,  versione 
con  note  ed  osservazioni  sulla  legislazione  civile  delle  due  Sicilie,  ec* 
del  prof.  Pasquale  Liberatore,  voli.  XII.  Nap.   1815  in-8°. 

Zachariae,  Corso  di  dritto  civile  ridotto  ad    uso  delle   università 
di  Sicilia:  preceduto  da  una  Introduzione  storica  del  dritto  pubblico 
e  privato  del  regno,  aumentato  da  due  trattati  e  seguito  da  tutte  le 
leggi,  decreti,  ec.  per  cura  di  Salv.  Salatìa.  Pai.  1851  seg.  in-8°. 
*  Si  sono  pubblicati  di  questa  opera  i  primi  tre  volumi. 

A.  M.  Demante,  Corso  di  dritto  civile  francese,  tradotto  da  Nic 
Uzzo,  Andr.  Leto,  Salv.  Impastato,  voli.  Iti.  Pai.  1851  in-8°.  *  Pa- 
recchie aggiunte  son  fatte  a  questa  edizione,  con  de'  riscontri  al  no- 
stro codice. 

Demolombe,  Corso  di  dritto  civile,  1'  versione  italiana  degli  avv. 
Gennaro  de  Filippo,  F.  Mascilli,  e  G.  Tuccì,  con  note  e  giunte  ri- 
guardanti le  leggi  delle  due  Sicilie,  voli.  Vili.  Nap.  1851  in-8°. 

Fr.  Sav.  Bruno,  Elementi  del  diritto  civile  romano,  riordinati  ed 
annotati  con  osservazioni  sulle  nuove  leggi  delle  due  Sicilie,  da  Ang. 
Lanzellotti,  voi.  II.  Nap.  1825  in-8°. 

Frane.  Forti,  Delle  Istituzioni  civili  libri  II:  opera  utile  a  tutti 
i  giureconsulti  anche  pel  regno  delle  due  Sicilie,  voi.  II.  Firenze  1841 
in-8°. 

Meledandri,  Corso  di  diritto  civile,  dedicato  ai  notai,  ecc.  voli.  II 
Nap.  1851.  iu-8°. 

— 


Gius.  Bonura-Lcto,  Le  novelle  leggi  civili  per  lo  regno  delle  due 
Sicilie  compendiate.  Pai.  1819  in-b°. 

Salvi  Mondini,  Istituzioni  di  diritto  civile  pel  regno  delle  due  Si- 
cilie. Pai.  1840  iu-8°.  *  Quest'  edizione  rimase  incompiuta. 

Cesare  Marini,  Lezioni  di  dritto  civile  novissimo.  Messina  4s40 
in-8°. 

Ani.  Giuliano,  Nuove  istituzioni  teoriche  pratiche  di  dritto  civile 
con  le  relazioni  alle  altre  quattro  parti  del  codice,  e  ai  decreti,  re- 
scritti, ministeriali  pubblicati  sin  oggi,  voi.  III.  Palermo  1841  in-8°. 

54 


258  CLAMI    XII.    DIRITTO    NOVELLO  — SEZ.    li.    GIURISTI 

—  Le  stesse  illustrate  delle  principali  quistioni  di  dritto  di  Mer- 
lin. Locré,  Toullier  ecc.  arricchite  d'ogni  sorta  di  formole,  e  pre- 
cedute  dalle  teoriche  e  principi  contenuti  nella  legge  sul  notariato: 
2a  e.iiz.  rive  luta  e  corretta,  voi.  111.  Pai.   1850  in-8°. 

Corradino  Gamjo,  Le  istituzioni  civili  di  Giustiniano  compilate 
ed  annotate  con  le  appendici  sul  dritto  patrio  in  fine  di  ciascun  ti- 
tolo. Pai.  1847  iu-8°. 

*  Quest'opera  era  comparita  più  volte  in  latino  :  la  traduzione 
è  fotta  sull'  ultima  edizione  del  185-2.  Vedi  sopra  pag.  17-4. 

Nic   Uzzo,  Introduzione  allo  studio  del  dritto.  Pai.  1850  in-8°. 

Agat.  Longo,  Sulla  nozione  del  diritto  e  sulle  varie  specie  di  esso. 
Cai.'  1850  iii-8s. 

^    II.    ISTITUZIONI    DELLE   LEGGI    PENALI 

Berriat  Saint-P.ix,  Orso  di  dritto  criminale,  tradotto  dall'avv. 
Gius.  Riservato,  col  confronto  al  codice  penale  e  di  procedura  pe- 
nale del  regno,  voi.    11.  Pai.  1824  in-8°. 

*  Questo  medesimo  traduttore  è  autor  del  seguente  lavoro. 

Gius.  Riservato,  Corso  di  dritto  e  procedura  penale  nel  regno  del 
due. Sicilie.  Ivi  1832  in-8°. 

Santi  Roberti,  Corso  completo  di  dritto  penale  ,  voli.  VI.  Nap. 
1853  in-8°. 

Nic.  Armellini^  Istituzioni  del  dritto  penale,  voi.  ili.  Nap.  18c21  « 
37  in-8\ 

Camillo  Riscica,  Corso  di  dritto  e  di  medicina  legale.  Pai.  183S 
in-8°. 

Mario  Pagano,  Principi  del  Codice  penale  e  logica  de'  probabili, 
voi.  II.  Nap.  1840  in-8°. 

Vinc.  Caracciolo,  Istituzioni  di  dritto  penale,  esposte  secondo  l'or- 
dine delle  leggi  penali-,  2*  edizione  aumentata,  t.  11.  Pai.  1849  in-8*. 

Frane.  Bonanno,  Progetto    d'una    riforma  nelle  leggi  penali.  Pai. 
484(3  in-8\ 
""  *  Domanda  diminuzione  di  pena  ne'  delinquenti  decrepiti. 

Sala,  Russo  Ferruggia,  Introduzione  al  Corso  di  giurisprudenza 
criminale,  nel  t.  LI1,  'pag.    40   del  Giona,   di  scienze  ec.  *  Qutttt 

Corso  fu  ivi  annunzialo  come  presto  alla  stampa. 


ART.    III.    ISTITIZIONI  2-M) 

5    IU.    ISTITUZIONI   Di    PROCEDURA   CIVILE 

Giamb.  de  la  Porte,  Pratica  legale.  Pai.  1823,  in-8\ 

Berriat  Saint-Prix,  Corso  di  procedura  civile  ,  corredato  della 
giurisprudenza  del  regno,  t.  111.  Nap.  -1826,  in-S°. 

—  Col  confronto  al  codice  e  le  notizie  sulla  giurisprudenza  di  SÌrey, 
t.  IV.  Pai.  1823  in-8». 

Goubeau,  Trattato  delle  eccezioni  in  materia  di  procedura  civile. 
Nap.  -1827  in-8°. 

P.  le  Page,  Corso  di  procedura  civile ,  tradotto  e  annotato  da 
Fr.   Cafaro,  t.  IH.  Nap.   1850  in-8°. 

Pigeau,  Istituzioni  del  codice  di  procedura  civile.  Milano  1811 
in-8\ 

—  La  procedura  civile  spiegata  per  principi  e  posta  in  pratica,  con 
delle  formole,  tradotta  e  annoiata  da  Angelo  Lanzellotto,  tomi  VII. 
Nap.  1823,  in-8°. 

Doni.  Boriila,  Prospetto  analitico  della  procedura  civile  del  regno. 
Nap.  1814  in-S<>. 

FU.  Carrillo  ,  Procedura  civile  dei  giudici  di  pace,  t.  III.  >7ap. 
4819  in-8°. 

Luigi  Pìccoli,  Elementi  di  procedura  civile,  atti  autentici,  con 
note  storiche  ed  analitiche.  Nap.  1820  in-8°. 

Isil.  Carli,  Tela  giudiziaria  sull'ordine  delle  cause  civili,  opera 
teorico- pratica,  voli,  lì.  Ivi  1820,  in-ì°. 

Spirito  e  teoria  del  codice  di  procedura  civile,  ossia  il  Pratico 
legale  con  annotazioni  e  quistioni  diverse  ecc.  t.  XL  Pai,  1819  in-8°. 

Emm.  Mimi  fu  Rischiarimenti  sulla  procedura  de1  giudici  re^ì. 
Cat.  1820  in-8». 

Corso  elementare  di  procedura  forense  nelle  materie  civili,  t,  li. 
Pai.  1824  in-8°. 

Gius.  Bonura  e  Leto,  Corso  analitico  elementare  di  procedura  ci- 
vile. Ivi  1824  in-8°. 

S$rrao,  Del  modo  di  procedere  nella  suprema  corte  di  giustizia, 
Nap,    )H*1  in-8°. 


SCO         CLASSE  XII.    DIRITTO   NOVELLO  —  SEZ.    li.    GIURISTI 

Pasq.  Liberatore,  Istituzioni  giudiziarie  nel  regno  delle  due  Sici- 
lie. Nap*  1828  in-8°. 

Fedele  Caliri,  Amministrazione  della  giustizia  civile,  presso  i  Giu- 
dici di  circondario,  parli  V.  Pai.  1835  in-s°. 

*  La  parte  I  contiene  le  regole  della  competenza-,  la  11,  la  forma 
de'  giudizi,  ecc. 

Maritilo  Grosso,  Sopra  pochi  articoli  delle  leggi  di  procedura. 
Pai.  4856  in-8*. 

Gir.  Scaglione,    Introduzione   allo   studio  della   procedura   civile. 

Pai.  18H  Ìn-8°.  a.        .  .    .    __       .. 

—  Corso  di  procedura   civile  secondo  le  disposizioni   del  codice  , 

l.  II.  Ivi  1842  in-8°. 

Gaetano  Ursino,  Corso  di  procedura  civile  letto  nell'università 
di  Catania  18...  . 

—  Osservazioni  critiche  sopra  taluni  articoli  di   procedura  civile. 

Ivi  18.... 

Ros.  Cavallaro,  La  teoria  e  la  pratica  nello  studio  della  proce- 
dura. Cat.  18...  ;■-.».».         •        -io 

—  Qual  è  tra  i  ritologisti  il  più  utile  per  la  istituzione  giovanile.'' 

Dissertazione.  Ivi  18.... 

§    IV.    ISTITUZIONI    DI   PROCEDURA    PENALE 

Llauteville,  Trattato  di  procedura  criminale,  voi.  III.  Nap.  1811 
in-8°. 

Giamb.  De  La  Porte,  Pratica  criminale.  Pai.  1810  in-8°. 

Me.  Nicolini.  Istruzione  per  gli  atti  giudiziari,  criminali,  corre- 
zionali, e  di  polizia,  voli.  III.  Nap.  1818  in-S°. 

Mario  Pagano,  Principi  del  codice  panale  e  logica  de'  probabili 
per  servire  di  teoria  alle  prove  ne'  giudizi  criminali.  Nap.  1820  in-8°. 

—  Considerazioni  sul  processo  criminale.  Ivi  1824  in-8\      _  . 

*  Queste  due  opere  del  Pagano  sono  ristampi1  sulle  prime  edizioni. 

Lanzilli,  Istituzione  delle  prove  ne'  giudizi  penali.  Nap.  1828  in-8'. 

Frane,  de  Marco,  Deir  amministrazione  della  giustizia  panale  Dei 
govèrni  costituzionali.  Nap.  1820  in  <s°. 

—  Applicazione  della  teorica  della  legislazione  penale.  Ivi  1853  in-8  . 


ABT.    IH.   ISTITUZIONI  —  §    IV.    Di   PROCEDURA    PENALE        20)1 

Gius.  Riservato,  Corso  di  dritto  e  procedura  penale  nel  regno  delle 
due  Sicilie,  t.  II.  Pai.  1852  in-8°. 

Giac.  Drago,  Osservazioni  critiehe  sul  modo  della  interruzione 
della  prescrizione  penale ,  dell'  avv.  G.  Riservalo:  nel  t.  XLIV  del 
Giorn.  lettterario,  pag.  193. 

Gius.  Maurici,  Saggio  sulla  prova  scritturale  ed  indiziaria  in  ma- 
terie  criminali,  preceduto  da  brevi  considerazioni  su'  principi  del 
diritto  penale.  Pai.  1846  in-8°. 

Gioach.  Porcelli,  Diss.  relativa  ai  doveri  ed  istruzione  de'  cancel- 
lieri delle  gran  Corti  criminali.  Pai.  1846  in-8°. 

§    V.    ISTITUZIONI   DI  COMMERCIO    E   MARINA 

Marre,  Corso  di  dritto  commerciale,  trad.  dal  francese,  voi.  111. 
Genova  1812  in-12°. 

Pardessus,  Corso  di  dritto  commerciale ,  tradotto  e  annoiato  da 
Frane   Castellano,  Nap.   1826  in-8°. 

—  Del  contratto  e  delle  lettere  di  cambio ,  de'  biglietti  a  ordine, 
ed  altri  effetti  di  commercio,  t.  II.  Milano  1811  in-8°. 

Delvincourt,  Istituzioni  di  dritto  commerciale,  con  annotazioni 
spiegative  del  testo  :  edizione  corredata  del  dritto  correlativo  delle 
due  Sicilie,  t.  III.  Nap.  1819  e  42  in-4°. 

Luigi  Piantanida.  Della  giurisprudenza  marittima  commerciale  , 
antica  e  moderna,  t.  IV.  Milano  1807  in-4<\ 

Targa,  Ponderazioni  sulla  contrattazione  marittima.  Nap.  1820  ln-8°. 
È  una  ristampa. 

Nic.  cav.  Santangelo,  Specchio  della  marina  mercantile  ne'  reali 
domini.  Nap.  1859  in-49. 

Ferd.  conte  Luchesi  Palli,  Principi  di  dritto  pubblico  marittimo, 
e  storia  di  molti  trattati  sugli  stessi.  Ivi  1840  in-8°. 

Giov.  Termini,  Corso  completo  di  dritto  commerciale,  t.  II.  Pai. 
1848  in-8. 

Gius.  Calvino,  Memoria  in  sostegno  del  Tribunale  di  commercio 
della  valle  di  Trapani.  Quivi  1837  in-8°. 


202  CLASSE  XII.  DIRITTO    NOVÈLLO  -*  SLZ.    II.    GIURISTI 

9    VI.    ISTITUZIONI    hi    DRITTO    AttMlNISTATl  VO 

Giamb.  Rocchetti,  Legge  agraria.  Pai.  4813  in-K 

—  Finanze  di  Sicilia  con  una  nuova  ripartizione  de' dazi.  Ivi  1813 
in-4\ 

—  Origine  e  dettaglio  de'  donativi  in  Sicilia  con  un  elenco  delle 
sue  leggi  politiche  precedenti  al  181-2,  t.  11.  Pai.  1815-14  in-4\ 

Cav.  Emm.  Minolfi,  Su  l'equilibrio  de  patrimoni  delle  università 
del  regno.  Cat.  1815  in-4°. 

Riflessioni  sul  decreto  12  settembre  1855,  illegalmente  appli- 
cato a'  fondi  di  regio  patronato.  Pai.  1834  in-8°. 

—  Cenni  sul  dazio  della  macinatura,  2°  ediz.  t.  II.  Ivi  1853  in-8#. 

Isidoro  Carli,  Dell'amministrazione  comunale  e  provinciale  per  uso 
de'  sindaci  ed  altri  impiegati  minori,  voi.  IV,  Aquila  1819-24  in-i\ 

Ben.  Cantalupo,  Analisi  degli  atti  del  governo  che  costituiscono 
il  sistema  finanziero  delle  due  Sicilie.  Nap.  1824  in-8°. 

Raffaele  Mercurio,  Trattato  di  competenza  delle  autorità  locali , 
ossiano  le  Attribuzioni  de'  sindaci,  eletti  cumunali,  conciliatori  ecc. 
Nap.  1830  in-8°. 

Pasq.  Liberatore,  Dell'  amminis'.razione  pubblica  considerata  nei 
suoi  principi,  e  nella  loro  applicazione.  Nap.  1856  in-8°. 

Gìov.  Manna,  Il  diritto  amministrativo  del  regno  delle  due  Sici- 
lie, t.  II.  Nap.   1841  in-8°. 

Nic.  Commerci,  Corso  di  drillo  amministrativo  per  lo  regno  delle 
due  Sicilie,  voi.  III.  Nap.  184-2  in-4°. 

Frane»  Dias,  Corso  completo  di  dritto  amministrativo ,  ovvero  E- 
sposizione  delle  leggi  relative  all'amministrazione  civile,  ed  al  conten- 
zioso amministrativo  del  regno.  Nap.  1845  in-8°, 

Ign.  Arolio,  De'  Dazi  in  Sicilia  nell'  epoche  antiche,  libri  IV  in 
voli.  II.  Mcss.  1840  in  8°.  *  Comprende  nel  libro  I  l'epoca  greca, 
nel  li  la  romana  repubblica  ,  nel  III  V  imperio  da  Cesare  fino  a 
Costantino,  nel  IV  da  questo  sino  alla  invasione  saracenica. 

R.  Tortorki-,  Rettificazione  del  catasto  fondiario  di  Sicilia.  Pai. 
1843  in-8°. 

Ben.  Naselli,  Sul  decreto  dello  scioglimento  della  promiscuità  in 
Sicilia.  Pai.  1843  in-8°. 


ART.  IH.  ISTITUZIONI— §  VI.  DI  DRITTO  AMMINISTRATIVO      263 

Ani.  RumbolO)  Sullo  stesso  argomento,  discorso.  Pai.  1844  in-S°. 

Luigi  Tirrito,  Sulla  legge  del  contenzioso  de'  dazi  indiretti,  e  del 
dazio  sulla  macinazione  de'  grani,  schiarimenti  e  formole.  Pai.  1845 
in- 12°. 

—  Cenni  critici  sulla  tariffa  nelle  materie  civili,  con  la  collazione 
de'  decreti  alla  tariffa  relativa.  Pai.  1845  in- 12°. 

Gius.  Ferraro,  Nuova  analisi  del  contenzioso  amministrativo  corre- 
dato del  testo  delle  leggi  correlative.  Nap.  1846  in-S». 

Giov,  Inter  donato.  Sulla  rettifica  del  catasto  in  Messina.  Pai.  1847 
in-8". 

Nic>  Utzo,  Saggio  d'  un  corso  di  diritto  pubblico  amministrativo 
per  la  Sicilia.  PaL  1851  in-8\ 

§    VII.    ISTITUZIONI   DI   POLIZIA 

Schench,  Trattato  del  pubblico  ministero  e  delle  sue  funzioni  ne- 
gli affari  civili ,  criminali ,  correzionali  e  di  semplice  polizia ,  trad. 
dal  francese,  voi.  II.  Pai.  1825  in-8". 

Silvio  bar.  Buccellato,  Saggio  d'amministrazione  pubblica,  concer- 
nente la  polizia  considerala  ne'  suoi  principi,  attribuzioni,  azioni ,  e 
delitti  contra  la  stessa.  Pai.  1820  in-be. 

Frane.  Marino,  Comento  sul  divieto  delle  armi.  Pai.  1846  in-Se. 

Gius.  Riservato,  Degli  ufficiali  di  polizia  giudiziaria  e  della  tariffa 
per  lo  pagamento  e  ricupero  delle  spese  di  giustizia  con  tutti  quei 
decreti  che  si  sono  finor  pubblicati ,  annessi  al  suo  formolario  pei 
giudizi  penali,  5*  edizione.  Pai.  1842  in-8°. 

Mich.  Scimonelli,  Comento  sul  decreto  del  5  agosto  1834.  Pai.  1857 
in-8°.  *  Questo  decreto  organizzava  il  cordone  sanitario  per  occa- 
sione dell'imminente  colera. 

Raff.  Fodera,  I  senatori  di  sezione  non  hanno  facoltà  di  punire 
le  contravvenzioni:  osservazioni  sul  R.  Rescritto  del  15  giugno  1856. 
Palermo  dett'anno  in-8°. 

Pasq.  Liberatore,  Della  polizia  militare  nel  regno  delle  due  Sicilie, 
flap.  1856  in-8°. 

—  Della  polizia  commerciale.  Ivi  1857  in-8\ 

—  Della  polizia  ecclesiastica,  secondo  il  dritto  canonico  e  l'ultima 
Concordato,  3a  ediz.  riveduta  ed  aumentata.  Ivi  1842  in-8». 


2Gi  CLASSI*    X1T.    DIRITTO    NOVELLO  —  SEX.  II.    GIURISTI 

§   Vili.    ISTITUZIONI   DI    STRATEGIA 

Gius.  Logotcta,  Istruzione  sopra  l'arte  militare,  proposta  a'  sud- 
diti di  S.  ftf.  Sirac.  171)8  in-8°. 

—  Il  catechismo  del  soldato.  Mess.  4805  in-8°. 

Foglio  periodico  militare  del  Deposito  della  guerra.  Nap.  1819  e 
seg.  ìn-8°.  *  Ne  usciva  ogni  anno  un  fascicolo  elio  dava  conto  delle 
battaglie,  difese,  campagne,  mine,  fortezze  e  fatti  d'  armi  per  tutta 
Europa. 

Istruzioni  pratiche  per  gli  uffiziali  in  campagna,  tradotte  dal  fran- 
cese. Nap.  1819  in-8°. 

Principi  di  strategia  applicati  alla  campagna  del  1796  m  Germa- 
nia :  opera  tradotta  dal  tedesco  e  corredata  di  carte  topografie  , 
tomi  111.  Nap.   1819-21  in-8°. 

Memoria  sulle  strade  e  su'  ponti  militari  per  uso  degli  uffiziali. 
Nap.  1819  in-8°. 

Carlo  Afan  de  Rivera,  Saggio  su'  rapporti  che  debbono  avere  tra 
loro  i  gran  mezzi  permanenti  di  difesa  ,  la  disposizione  topograiica 
del  terreno,  e  le  operazioni  degli  eserciti,  tomi  11.  Nap.  1820  ìn-ò  . 

Conte  Dahesme,  Saggio  storico  sulla  fanteria  leggiera,  ossia 
Trattalo  sulle  operazioni  della  piccola  guerra,  tradotto  dal  Irancese 
per  Luigi  Gabrielli,  t.  111.  Nap.  1823  in-8°. 

Vinc.  degli  liberti,  Saggi  militari.  Pai.  1830  in-S*. 

Luigi  Gabrielli,  Officio  delle  guide  e  delle  cariche  militari  nelle 
evoluzioni,  recato  dalla  R.  Ordinanza  del    1835  in  quadri   smottici. 

Mess.  1S5G  in-10*. 

Gaetano  Mrico,  Esame  alle  Osservazioni  sulle  ritirate  eccentriche 
e  concentriche,  secondo  il  sistema  ed  i  precetti  di  diversi  autori  mi- 
litari. Pai.  1856  in-8°. 

Maneggio  del  moschettone  a  piedi.  Pai.  18-41  in-8°. 

me.  Abbondati,  Istituzione  di  arte  ginnastica  per  le  truppe  della 
fanteria  di  S.  M.  Siciliana.  Nap.  1846  in-8*. 

Ricordi  per  le  truppe  di  fanteria  compilati  e  dedicati  alle  guardie 
nazionali.  Pai.   18i8  in-8\ 


ART.  III.  ISTITUZIONI  —  §  Vili.  DI  STRATEGIA  265 

Baici.  Galletti,  Cenni  sulla  fanteria.  Pai.  4848  in-12% 

FU.  Oglialoro ,  Epitome  del  regolamento  del  servizio  interno  dei 
sotto-uffiziali.  Pai.   1818  in-8°. 

Teoria  per  gli  esercizi  ed  evoluzioni  militari  adorna  di  sei  tavole. 
Pai.  1848  in-8°. 

Aggiunte  e  correzioni  a  detta  teoria  per  la  guardia  nazionale  e 
la  truppa  militare  di  Eugenio  Milano.  Pai.  1848  in-8°. 

G.  Collegno,  Ricordi  per  le  truppe  di  fanteria  in  campagna.  Pai. 
1848  in-120. 

Colonnello  Amato  Poulet,  Principi  generali  di  amministrazione  mi- 
litare, con  l'aggiunta  della  carica  de'  fucili  a  percussione.  Pai.  1848 
in-8°. 

Stef.  Zirlili,  direttore  del  genio,  Studi  siili'  ordinamento  militare 
della  Sicilia.  Pai.    1849  in-4°. 

Istruzioni  per  le  truppe  leggiere  in  campagna  ,  estratte  dalle  o- 
pere  di  Federico  11.  Pai.  1849  in-12°. 

Ordinanza  del  servizio  delle  truppe  in  campagna  per  l'esercito  si- 
ciliano, con  le  annotazioni  tratte  dalle  opere  di  Cessac  e  di  Decker 
ec.  con  sei  tavole  in  litografia.  Pai.   1849  in-89. 

Gerlando  Bianchini,  Idee  sull'organizzazione  della  fanteria  di  linea. 
Pai.  1849  in-8\ 

ART.    IV.    TRATTATI    LEGALI 

A  quest'  ultimo  articolo  rivochiamo  gli  scritti  di  poligrafia  legale, 
che  non  trovaron  seggio  nei  precedenti.  Tali  sono  parecchi  Trattati 
di  peculiare  argomento*,  tali  i  Manuali,  i  Formolarì ,  i  Dizionari  di 
diritto. 

§    1.    AUTORI    STRANIERI 

Non  pochi  giuristi  francesi  siam  venuti  lodando  per  tutti  gli  ar- 
ticoli di  questa  sezione  ,  per  la  ragione  che  recammo  a  principio  , 
dell'essere  cioè  la  nostra  legislazione  attuale  oriunda  di  Francia.  A- 
dunque  per  compimento  di  questa  materia  ci  rimane  rapportarne  al- 
quanti altri  che  finora  non  ebber  luogo,  e  che  da'  nostri  sono  stati 
o  tradotti  o  annotati. 

Villargues,  Trattato  de'  figli  naturali,  secondo  i  principi  del  co- 
dice civile,  e  quelli  dell'  antica  e  della  novella  giurisprudenza,  Irati. 
da  Gazzilìo,  voli.  IH.  Nap.  1820  in-8°. 


2GG  CLASSlì    XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  SLL.    II,    GIURISTI 

0.  C.  Desquiron,  Della  prova  testimoniale  in  materia  criminale, 
con  note  e  confronto  al  codice  penale  e  di  procedura.  Pai  4824  in-8\ 

—  Della  prova  testimoniale  in  materia  civile-,  con  note  e  coi  (tanto. 
al  codice  civile,  di  procedura  e  di  commercio,  dell'aW.  Gius.  Riser- 
valo. Ivi  1826  in-8°. 

Chabot  de  VaUier,  Quadro  della  legislazione  antica  sulle  succes- 
sioni, ecc.  Nap,  1824  in-8*. 

Bar.  Grenicr,  Trattati  delle  Donazioni,  de' Testamenti,  e  deMe  I- 
poteche,  ec.  Versioni  e  note  di  Forti  Cafaro,  voli,  VII.  Nap.  1824- 
51  in-8°. 

Perrin,  Delle  nullità  di  dritto  in  materia  civile.  Pai.  1824  in-8°. 

Bìret,  Delle  nullità  d'ogni  genere  sostanziali  e  di  rito  ammesse 
nelle  civili  materie:  versione  arricchita  dall' avv,  Tomm.  Mazza,  voi, 
11.  Nap.  1824  in-8°. 

Carlo  Fed.  Schenck,  Del  pubblico  Ministero  e  delle  sue  funzioni 
negli  affari  civili,  criminali,  correzionali  e  di  semplice  polizia,  trad, 
daf  francese  corredala  d'annotazioni,  col  confronto  alle  leggi  di  Si- 
cilia, dall' avv.  Gius.  Riservato,  parti  111.  Pai.  1825  in-8°. 

Gobeau,  Trattato  di  tutte  V  eccezioni  in  materia  di  dritto:  ver- 
sione d'  Ang.  Lanzillolti,  livellata  sulle  leggi  delle  due  Sicilie,  t,  II, 
Nap.  1827  in-8% 

Mailher  de  Chassat,  Della  interpetrazione  delle  leggi,  Nap.  1827 
in-S°. 

F.  R.  Vazcille,  Delle  prescrizioni  secondo  i  nuovi  codici,  trad.  e 
accresciuto  della  giurisprudenza  nostra  da  Camillo  Ponticelli,  voi.  11. 
Nap.  1828  in-8*. 

Dunod,  Trattato  delle  prescrizioni,  riordinato  dal  Delaporte,  tra- 
dotto da  Luigi  Raggi,  con  nutcrelalive  alle  nostre  leggi.  Pai.  1828 
in -8°. 

Henrion  de  Pansey,  Competenza  de'  giudici  di  pace,  t.  II.  Pai. 
1827,  e  Nap.  1820  in-8°. 

Chardon,  Del  dolo  e  della  frode  in  materia  civile  e  commerciale: 
versione  col  confronto  dell'  leggi   mstre,  t.   IH.  [Napoli    182!)  in-8°. 

—  Trattato  delle  tre  potenze,  maritale  pati  ina  e  tutelare,  versio- 
ne di  R.  Lombardi  accomodata  alle  leggi  nostre  ,  ed  arricchita  di 
note  da  Fortunato  Cafaro,  parti  111.  Ivi   1848  in-8*. 


ART.    IV.    TRATTATI    LEGALI — §    I.    AUTORI    STRANIERI        207 

Illustrazioni  sugli  atti  dello  stato  civile  secondo  il  codice  delle  due 
Sicilie.  Nap.  1829  in-8°. 

J.  C  Persil,  Quistioni  sui  privilegi  e  le  ipoteche,  U  III.  Nap.  1830 
in-8°. 

Perrin,  Delle  nullità  di  dritto  in  materia  civile,  versione  dell'  avv* 
Lelio  M.  Fani  Ili,  arricchita  d'  annotazioni  e  messa  in  corrispondenza 
coile  leggi  del  regno.  Nap.   1831  in-8°. 

Pardessus,  Delle  servitù  o  servizio  de'  fondi,  trad.  da  Raff.  Mer- 
curio, 2  ediz.  Nap.  1852  in  8°é 

Lepage,  Le  leggi  sugli  edilizi,  voli.  II.  Nap.  1833  in-8°. 

M.  Sulon,  Delle  nullità  delle  convenzioni  e  degli  atti  in  materia 
civile:  versione  e  confronto  colle  leggi  nostre  di  Matteo  de  Augu- 
stinis,  arricchita  di  note,  ti  II.  Nap.  4839  in-8°. 

F.  E,  Reynaud,  Della  perenzione  d' istanza  in  materia  civile  ,  ri- 
veduto dal  sig.  Dalloz.  Pai.  1842  in-8*>. 

Luigi  Nouguier,  Delle  lettere  di  cambio  e  degli  effetti  di  commer- 
cio in  generale,  tradotto  da  Mich.  della  Croce^Nap.  1843  in-4°. 

Proudhon,  Del  dominio  di  proprietà,  ovvero  della  distinzione  dei 
beni  in  relazione  al  dominio  privato:  versione  e  note  di  Gius.  Cioffi, 
voli.  II.  iNap.   1845  in-4°. 

—  Dei  diritti  d'  usufrutto,  d'  uso  personale  e  d'abitazione:  versio- 
ne e  note  del  medesimo,  voli.  II.  Ivi  1845  in-8°. 

—  Detti  trattati,  colla  Bibliografia  e  col  Comento  contenente  le 
sorgenti,  il  sunto  delle  discussioni  legislative,  ecc.  col  confronto  alle 
leggi  delle  due  Sicilie,  voli.  IV.  Ivi  1846  in-8°. 

Fed.  Sclopis,  Sull'autorità  giudiziaria.  Pai.  1848  in-8'. 
*  Questo  illustre    piemontese  avea    dato  a  Torino    una  compiuta 
Storia  dilla  legislazione  italiana,  ove  pur  entra  la  nostra. 

Emilio  Cadrès,  Trattato  de'  figli  naturali  mpsso  in  rapporto  colla 
dottrina  e  la  giurisprudenza:  1*  versione  dal  francese  dell'  avv.  Gius. 
Puglisi  con  note  relative  alla  nostra  legislazione.  Pai.  1852  in-89. 
*  Nella  introduzione  promette  V  autore  più  altri  somiglianti  trattali. 

§    II*    AUTORI    NAZIONALI 

FU.  Fodera,  Principi  della  legislazione  criminale  ,  e  riforma  dei 
codici  penali,  t.  II.  Pai.    1812  in-8\  Vedi  sopra  pag.   170. 


208  CLASSE  XII.  DIRITTO    NOVELLO  —  SCI.    II.    GIURISTI 

Sullo  sperimento  dell'  utile    salviano-interdetto    sotto  V  impero 

delle  nuove  leggi,  in  forza  d'  un  contratto  anteriore.  Ivi  1821  in-8°. 

N.   Calcatura,  Riflessioni  sul  criterio  morale.  Mess.  4819  in-8°. 

Me  Nicolini,  Dell'utile  interdetto  salviano  ne^  regno  delle  due 
Sicilie  dopo  la  pubblicazione  d<-l  Codice.  Nap.  18-27  in-8e. 

Emm.  Bellici,  Risposta  al  trattato  del  Nicolini  sull'  esercizio  dell'  u- 
tiìe  saWiano-interdetto  in  Sicilia.  Pai.   18-28  in-8°. 

F.  Perricone,  Riflessioni  filosofico-legali.  Pai.   1828  in-8°. 

Alberto  Riccobene,  Nuovo  trattato  del  matrimonio  secondo  le  di- 
sposizioni del  codice,  voli.  IV.  Pai.    1828  in-8°. 

Salv.  Russo  Ferruggia,  D  Ile  quistioni  pregiudiziali,  articolo  estrat- 
to dal  Corso  di  giurisprudenza  criminale:  nel  t.  LLX.  del  Giorn.  di 
scienze  ecc.  pag.  67. 

Salv.  Seminara,  Sulla  qnistione,  se  il  privilegio  del  venditore  pel 
credito  di  prezzo  nascente  da  un  contratto  di  vendita,  stipola to  sotto 

l'impero  delle  antiche  leggi ,  sia  compreso  nel  decreto   del  21  giu- 
gno 1819.  Cat.  1855  in--i°. 

fine  Minichelli,  Analisi  dell'azione  penale,  diretta  a  conoscere 
se  sii  atti  d'istruzione  interrompono  la  pr<  scrizione.  Caltanissctta 
1853  in-8°. 

Andrea  Perez  de  Vera,  diede  un  estratto  critico  di  quest'  Ana- 
lisi nel  t.  XLVI,  pag.  127  del  Giornale  di  scienze  ecc.  A  cui  V  autore 
rispose  a  lungo  nel  t.   L,  pag.  56. 

Cav.  Emm.  Minolfi,  Riflessioni  sul  R.  Decreto  del  dì  11  settem- 
bre 1825  illegalmente  applicato  a'  fondi  di  regio  patronato.  Pai. 
4834  in-8°. 

Sopra  le  sostituzioni  permesse,  dissertazione.  Cat.    1834  in-S». 

Barn.  Rombes,  Sugli  articoli  54,  55  e  73  della  legge  del  29  di- 
cembre 1828,  poche  riflessioni.  Mess.   1836  in-8*- 

*  Onesta  legge  concerne  la  spropriazione  degl'immobili, 

Knt.  Bonafede,  Memoria  sulle  opere  di  beneficenza,  clic  meritano 
la 'tutela  e  la  supcriore  vigilanza  del  Governo.  Pai.  1857  in-8°. 


AKT.  IV.  TBATTAT1  LEGALI  —  §  li.  AUTORI  NAZIONALI        269 

Paolo  Zanghì,  Sull'arresto  personale  in  linra  civile  fra  gli  ascen- 
denti e  discendenti.  Pai.  4857  in-12.  *  Sostiene  la  parte  negativa 
contra  la  sentenza  d'  un  tribunale  civile. 

Jgn.  Porrivevchi,  Diss.  legale  sul  non  potersi  imporre  nelle  cister- 
ne la  rustica  predial  servitù  d'attinger  acqua.  Pai.  4839  in-8°. 

Archelao  Chiarelli,  Trattato  della  costituzione  del  patrimonio  sa- 
cro. Pai.  4840  in-8°. 

Fel.  Busacca,  Della  libera  concorrenza  e  de'  privilegi.  Pai.  1842. 

Ben.   Castiglia,  Memoria  sulla  enfiteusi.  Pai.  4842  in-8°. 

—  Sull'enfiteusi  perpetua,  in  difesa  della  prec.  memoria:  nell'Os- 
servatore, giorn.  di  Pai.   1844,  t.  I.  p.  424. 

Nicc  Rocco,  L'uso  e  l'autorità  delle  leggi,  trattato  di  dritto  ci- 
vile internazionale,  voli.  II.  Pai.   1845  in-8°. 

Pietro  Alaimo,  Diritto  del  coerede  di  chieder  porzione  de'  profitti 
percepiti  dall'  altro.  Pai.  1843  in-80# 

Agosl.  Invidiato,  Sistema  della  Gran  Corte  civile  di  Palermo  su- 
gli effetti  eli  Ila  dichiarazione  di  nullità  delle  monastiche  professioni. 
Ivi  1845  in-8°. 

—  Sugi'  interessi  moratorì  e  sul  trasferimento  delle  proprietà  nei 
giudizi  di  spn  priuzione  e  graduazione.  Ivi  4  845  in-8°. 

—  D'I  diritto  di  produrre  in  giudizio  il  falso  incidente  civile.  Ivi 
4848  in-8°. 

—  Osservazioni  teorico-pratiche  sopra  i  contratti  di  vendita.  Pai, 
4850  in-8°. 

—  Idee  sullo  apprezzo  degl'immobili  ne'  giudizi  di  spropriazione 
forzata.  Ivi  4851  in-8°. 

Mich.  Ang.  Baibaudi,  Saggio  intorno  alla  nozione  di  legge,  ed  al 
principio  generatore  di  sua  virtù  imperante.  Pai.  4843  in-8°. 

Agat.  Longo,  Pensieri  sul  diritto    di  proprietà.  Cat.  4845  in-8°. 

Gius.  Tir  rito,  Del  sequestro  sopra  effetti  del  debitore  esistenti 
presso  un  1erzo  in  materia  civile  e  commerciale.   Pai.  4845  in-8V 

—  Te<  ria  del  falso  incidente  civile.  Ivi  4848  in-8*.  *  Fu  questa 
inserita  nel  n.  201  della  Gazzetta  de'  tribuuali  di  Napoli  4847. 

Celid.  Errante,  Saggio  intorno  all'equità  e  all' ufficio  del  giudico 
r.elle  materie  penali.  Cat.  1844  in-8*. 


270  CLASSE     XII.    DILUITO    NOVELLO  —  IBXt   II.    GIlHIiTI 

Rice.  Castellana,  11  matrimonio  nella  natura,  nelle  leggi,  nella  re- 
ligione. Pai.  1844  in-S°. 

Giac.  Giordano,  Trattato  sul  matrimonio,  corredato  delle  dispo- 
sizioni del  dritto  sicolo,  libri  IV.  Fai.   1846  in-8°: 

Ant.  Sciascia,  Cenno  critico  su  d'un  progetto  di  riforma  propo- 
sto dal  cav.  Neigebaur  del  sistema  ipotecario  francese.  Pai.  1846 
jn-S\ 

Giamb.  Ruffo,  Principi  filosofici  del  dritto.  Pai.  1846  in-S*.  *  Di- 
samina le  teorie,  i  sistemi,  le  scuole  di  esso  dritto  antiche  e  mo- 
derne. 

Pasq.  Pandolfini,  Nuovo  trattato  teorico-pratico  sull'  arresto  per- 
sonale. Pai.  1846  in-8°. 

Gius.  Mancuso,  Cenni  sulle  persone  che  possono  querelare,  e  co-j 
statuirsi  parti  civili  in  giudizio  penale,  seconda  edizione.  Pai.  1847 
in-8°. 

Ant.  Fulci»  Opuscoli  vari  (già  prima  pubblicati  in  vari  giornali 
su  materie  di  dritto).  M  ss.  1847  in-8\  *  V  ba  gli  articoli,  L'  egoi- 
smo e  la  logge-,  Sulla  forza  morale  do'  contratti;  Sulla  dottrina  di 
Ahrens  relativa  al  diritto  di  difesa,  ecc. 

Ben.  Cantalupo,  Saggi  didascalici  per  uso  di  coloro,  che  voglio- 
no istruirsi  per  cariche  diplomatiche,  amministrative  e  giudiziarie. 

*  N'  ha  pubblicati  tino  a  15  in  anni  diversi  a  Catania,  dov'  è  pro- 
fessore di  dritto  pubblico  sicolo. 

N'CC.  Musmpci,  Memoria  intorno  al  laudemio.  Nap.  1847  in-8\ 

—  Memoria  intorno  alle  decime  del  regno  di  Sicilia.  Pai.  18 IC 
in-8°. 

Ant.  Galatti,  Pensieri  sugli  articoli  247  e  248  della  legge  orga- 
nica dell'ordine  giudiziario,  vigendo  in  Sicilia  la  Costituzione.  Mess* 
1848  in-12°. 

—  Sull'abilitazione  de'  patrocinatori  a  postulare  innanzi  le  Gran 
Corti.  Ivi  1849  in-8°. 

L'enfiteula,  cessando  per  tre  anni  il  pagamento  del  canone,  per- 
de il  fondo  senza  poter  purgare  la  mora  :  digressione  d'  anonimo  j 
senza  data:  ma  è  Pai.  in-8#. 


ART.    IV.    TRATTATI    LEGALI  2"i 

§    III.    MANUALI    E    F0RM0LARÌ 

1.  Francesi  tradotti 

A,  G.  Dauhanton,  Mannaie  pratico  per  gli  uffiziali  di  polizia  giu- 
diziaria, giudici  di  circondario,  sindaci  ed  aggiunti  ecc.  tradotto  con 
note  e  confronto  del  nostro  codice.  Pai.  1820  in  8°* 

G.  B.  de  la  Porte,  Nuova  pratica  criminale,  contenente  le  istru- 
zioni sul  endice  criminale,  e  le  forinole  di  tutti  gli  atti,  tanto  della 
procedura  di  polizia  semplice  e  correzionale,  quanto  della  straordi- 
naria o  di  atto  criminale,  voli.  11.  Pai.   1820  in  8°. 

«■«-  La  pratica  legale,  o  Formulario  del  codice  di  procedura  civile, 
adattata  al  codice  vigente,  voli»  IV.  Ivi  4825  in  8°.  % 

*  La  versione  di  queste  opere  fu  procurata  dall'  editore  France- 
sco Abbate, 

A.  Goux,  Nuova  pratica  notariale,  ovvero  Istruzione  sopra  i  con- 
tratti, donazioni,  testamenti  ecc.,  con  forinole  d'alti  di  stile  chiaro 
e  preciso;  edizione  accomodata  al  codice  delle  due  Sicilie,  annientala 
di  nuove  formole,  preceduta  da  una  breve  analisi  de'.Ia  legge  sul  no- 
tariato, e  della  tariffa  dei  diritti,  dal  sig.  F.  G.  voli.  11.  Nap.  1823, 
e  Pai.  1824  in -8°. 

Leopolda  Formolario  di  tutti  gli  atti  tanto  civili  che  commerciali 
di  scrittura  privata,  vision  dell'avv.  Gius.  Riservato,  col  confronto 
ed  annotazioni  al  nostro  codice.  Pai.  1826  in-8\  «  Questo  indefesso 
traduttore  di  giuristi  francesi  avea  già  messo  in  luce,  un  suo 

Formolario  generale  degli  atti  ne*  giudizi  penali ,  per  servire  di 
supptimento  al  Corso  di  dritto  criminale,  da  sé  pur  traslato,  del 
sig.  Berriat  Saint-Prix.  Ivi  1824  e  45  in-8°. 

*  Nella  5"  ediz.  si  aggiugne  il  trattato  d<gli  uffiziali  di  polizia 
giudiziaria,  la  tariffa  penale,  e  tutti  i  decreti"  finor  pubblicati.  Ivi 
1844  in-8°. 

Giamo.  Boueher,  Manuale  degli  arbitri,  o  Trattato  completo  dell'ar- 
bitraggio in  materia  civile  e  di  commercio,  traci,  del  medesimo,  ac- 
comodata al  regno  delle  due  Sicilie  ,  con  annotazioni.  Pai.  1827 
in-8°. 

—  Manuale  de'  periti  nelle  materie  civili;  version  del  medesimo, 
livellata  sulle  leggi  delle  due  Sicilie.  Ivi   1828  e  43  in-S°. 

Paillet,  Manuale  del  dritto  di  procedura  e  commercio,  col  suppti- 
mento delia  legislazione  e  giurisprudenza  ,  di  Dom.  Al.  di  Stefano 
e  M.  della  Croce  Petrucci,  voli.  IV.  Nap.  1829  —  54  in-8*. 


272  CLASSE    XII.    DIRITTO    NOVELLO  — SEZ.    H.    GIURISTI 

Carré,  Formolario  generale,  o  Modelli  di  atti,  compilati  sopra  o- 
gni  articolo  delle  leggi  di  procedura  civile,  ecc.  adattato  alle  nostre 
leggi  od  arricchito  di  osservazioni  dall'  avv.  Luigi  de  Angelis.  Nap. 
1845  in-8.* 

».  Nazionali 

Nuovo  formolario  degli  atti  più  usitati  e  compilati  sulla  nuova 
legislazione  ad  uso  de' Piotai,  avvocati,  patrocinatori  e  proprietari. 
Pai.  1819  in-8». 

Anrj.  Lanzrllotli,  Manuale  per  gli  uffiziali  di  polizia  giudiziaria, 
giudici  di  paco,  ecc.  Pai.  1819  in-8*.  .  , 

—  Manuale  di  procedura  civile  davanti  i  conciliatori  e  giudici 
di  circondario,  corredato  di  formule  per  qualunque  atto.  Nap.  18-21 
in-8°. 

Mick.  Corrado,  Istruzioni  per  tutti  gli  uscieri  ,  po'  giudici  di 
circondario,  tribunali  civili,  di  commercio,  e  G.  C.  Civili  del  regno 
con  tutte  le  forinole.  Mess.  1819  in-8°. 

—  Guida  per  ben  procedere  avanti  ai  gin  liei  di  circon  lario  nelle 
materie  civili  e  commerciali,  col  comentario  d-lla  legge  organica,  con 
tutte  le  formole  delle  citazioni.  Ivi   18-20  in-8°. 

—  11  codice  civile  in  pratica.  Nap.    1843  in-8°. 

Mich.  de  Simone,  Manuale  ad  uso  dei  sindaci  del  regno  delle  due  Si- 
cilie, colle  leggi  riguardanti  l'amministrazione  comunale,  e  con  op- 
portune illustrazioni.  Nap.    181U  e  50  in-8°. 

FU.  Carrillo,  Formole  degli  atti  di  procedura  civile  de'  giudici  di 
circondario.  Pai.   1819  in-8°. 

—  Formole  de'  principali  atli  penali  per  uso  de'  giudici  istruttori 
e  de    giudici  di  circondario.  Ivi   1820  in-8°. 

Formole  degli  atti  penali  di  D.  M.  (cioè  Doni.  Montone),  2*  ediz. 
Nap.   1820  in-V,  e  Pai.  1820  in-10. 

Manuale  pratico  de'  patrocinatori  contenente  le  formole  di  tutti 
gli  atti  della  procedura  civile.  Pai.   1820  in- 12. 

Riff.  Mercurio,  Manuale  di  procedura   penale,  t.  HI.  Nap.   1822 

iu-8°. 

—  Manuale  di  procedura  ne'  giudizi  civili  e  di  commercio.    Ivi  , 

1825  in-8°. 

Battolali,  Manuale  di  procedura  civile  e  penale  degli  agenti  dei 
dazi  indiretti.  Nap.   1822  in. 8°. 


ART*  IV.  TRATTATI  LEGALI— §  III.  MANUALI  E  FORMULARI   275 

Frane.  Vaselli,  Manuale  del  giureconsulto,  voli.  Vili.  Nap.  1856 
e  seg.  in-S".  *  Una  critica  di  esso  ne  dà  l'avv.  Gius.  Pisano  Rodriquez 
nel  Faro  di  Messina,  t.  Ili,  n.   14. 

Luigi  Finito,  Formolario  generale  di  tutti  gli  atti  giudiziari,  in 
esecuzione  de'  principali  articoli  del  codice,  ecc.  voli.  IV.  Pai.  1836 
in-12°.  *  E  con  notevoli  aggiunte  ed  osservazioni  critiche  sugli  ar- 
ticoli meritevoli  di  riforme.  Ivi  1844  e  49  in-12°. 

—  Schiarimenti  e  forinole  sulla  legge  della  spropriazione  forzata. 
Pai.  1840  in-12». 

Archelao  Chiarelli,  Istituzioni  sul  notariato,  compilate  secondo  le 
disposizioni  del  Codice,  e  di  tutte  le  variazioni  posteriori ,  con  for- 
molo, voli.  IV.  Pai.  1845-8  in-8°.  *  Il  volume  1  ha  gli  atti  sempli- 
ci-, il  II  i  contratti-,  il  IH  e  '1  IV  sono  continuati  dall'  avv.  Zaccaria 
Dominici. 

Manuale  pratico  e  nuovo  stile    per  gli  uscieri.   Nap.  1840  in-8°. 

Guai.  Capo  zzo,  Manuale  pe'  giudici  di  circondario,  e  per  gli  uf- 
iìziali  ministeriali  nel  regno  delle  due  Sicilie,  con  un  completo  for- 
molario civile,  commerciale  e  penale,  voli.  III.  Pai.  1844-50  in-8°. 

—  La  tariffa  delle  spese  di  giustizia  nelle  materie  penali  ,  corre- 
data di  tutte  le  disposizioni  analoghe  sino  al  1847.  Pai.  1850  in-12*. 

Frane  di  Marco,  Manuale  teorico-pratico  di  legislazione  e  giuris- 
prudenza criminale  pel  regno  delle  due  Sicilie,  con  note  e  conienti, 
Nap.  1846  in-4°. 

Frane.  Crispì- Genova,  Manuale  de'  consigli  e  magistrati  munici- 
pali, redatto  su'  decreti  del  1812  e  48.  Pai.   1848  in-8°. 

Ant.  Gndiano,  Codice  notariale.  Pai.  1850  in-8°. 

Salv.  Serretta  Wian,  Manuale  delle  spese  di  giustizia.  Pai.  1850 
Ìn-12*. 

^    IV.    DIZIONARI    DI    DRITTO 

Stranieri  sono  gli  autori  di  questi  Dizionari ,  ma  nondimeno  qui 
si  rammentano  per  aver  illustrato  il  nostro  diritto,  come  i  tanti  al- 
tri che  per  tutta  questa  Classe  abbiamo  lodati. 

Merlin,  Repertorio  universale  e  ragionato  di  giurisprudenza  e  qui- 
stioni  di  dritto:  versione  italiana  di  una  società  di  avvocati,  eseguita 
nello  studio  dell' avv.  Fil.  Carrillo,  da  lui  diretta  ed  accresciuta  di 
annotazioni  relative  a'  cangiamenti  apportati  dalle  leggi  civili  e  penali 

56 


274  CLASSE   XII.    DIRITTO    NOVELLO  —  SEI,    li.  GIURISTI 

del  regno  delle  due  Sicilie,  voli.  XXI.  Nap.  1824-3G  in-4«.  *  Que- 
ste un'immensa  compilazione  di  materie  legali  d'ogni  genere,  di- 
sposte per  ordine  d'  alfabeto. 

Analisi  delle  Pandette  di  Pothier,  ossia  Dizionario  ragionato  delle 
dottrine  contenute  nel  Corpo  del  diritto  romano,  dell' avv.  Moreau 
de  Montalin,  trad.  ed  accresciuto  da  Ang.  Lanzellotti.  Nap.  18*29 
in-4*. 

Azzariti,  Dizionario  ragionalo  do'  codici  del  regno,  voli.  V.  Nap. 
1819  in-8°. 

Ponavilla,  Dizionario  etimologico  di  tutti  i  vocaboli  usati  nella  teo- 
logia, giurisprudenza  civile  e  canonica,  ecc.  Nap.  1820  in-8°. 

Vocabolario  di  giurisprudenza  e  di  diritto  secondo  i  codici  di  Fran- 
cia e  del  regno  delle  due  Sicilie.  Pai.  1824  in-8°. 

Nuovo  Dizionario  di  nuovi  vocaboli  di  giurisprudenza  e  di  dritto 
relativi  alla  nuova  legislazione:  1*  ediz.  sicil.  Pai.  18-20  in-88. 


*** 


CLASSE  Vili* 

DIRITTO    ECCLESIASTICO 

Non  possiamo  a  verun  patto  disgiugnere  dal  civile  e  politico 
il  Gius  canonico  e  pontificio,  ben  convinti  dell'  antico  proverbio 
allegato  dal  celebre  Melchior  Cano  nel  libro  X,  e.  8  de'  Luoghi  teo- 
logici: «  Il  legista  senza  canone  vale  poco,  il  canonista  senza  leg- 
ge vai  niente  »,  Però  è  che  nelle  Università,  come  si  congiugne 
ad  un  tempo  lo  studio,  così  conferiscesi  ad  un  medesimo  la  lau- 
rea dottorale  d'  ambe  le  leggi. 

Come  l' uno,  così  1'  altro  diritto  è  doppio,  cioè  pubblico  e  pri- 
vato, il  comune  a  tutte  chiese,  e  '1  peculiar  di  ciascuna.  Sicco- 
me il  Reame  di  Sicilia  si  regge  ab  antico  con  proprie  leggi,  quali 
nelle  due  Classi  di  sopra  le  abbiam  veduto  ;  altresì  la  Chiesa  di 
Sicilia,  vi  mostra  le  sue  ,  che  or  siegue  nella  presente  a  discor- 
rere. 

Le  scompartiremo  in  sei  generali  Sezioni,  che  ne  presentino  il 
diritto  regio,  il  sinodale,  il  particolare,  lo  speciale,  il  pontificio, 
il  monastico.  La  sposizione  delle  materie  vi  darà  senz'  altro  e  la 
ragionevolezza  e  la  intelligenza  di  questa  partizione. 

Debbo  qui  previamente  ammonire,  come  gli  argomenti  di  que^- 
sta  classe  sono  stati  ancor  maneggiati  dagli  autori  di  Teologia 
morale:  ond'  è  che  per  compimenti  di  questa  materia  rimandiamo 
lo  studioso  alla  classe  XXII,  sez.  il,  art.  I. 

SEZIONE  I, 

DIRITTO  PUBBLICO 

È  questo  annesso  alla  nostra  Corona,  fin  da  quando  papa  Urba- 
no 11,  in  rimunerazione  de'  meriti  che  guadagnati  si  avea  colla  Chiesa 
il  gran  conte  Ruggieri,  ristabilendo  ned'  Isola  il  cristianesimo  mano- 
messo da'  Mori,  ebbe  a  Ini  e  a'  successori  conferita  in  perpetuo  la 
dignità  di  Legati  apostolici:  dignità  che  indarno  si  tentò  da  taluni 
contendere,  da  altri  annullare,  ma  che,  dopo  tanti  contrasti  e  dopo 
tante  scritture,  è  stata  interamente  e  riconosciuta  e  riconfermata  dai 
papi. 


276       CLASSE    XIII.     DIRITTO    ECCLESIASTICO— 8EZ.    I.    PUBBLICO 

Doppia  pertanto  vuol  dirsi  la  podestà  de'  nostri  Principi,  tempo- 
rale V  una,  V  altra  spirituale.  Le  opere  concernenti  alla  prima  fu- 
rori da  noi  enumerate  dianzi,  tocca  ora  discorrer  quelle  che  trattano 
della  seconda.  E  per  assegnare  ad  esse  ancora  l'ordine  consueto, 
porremo  in  primo  luogo  quelle  clic  spettano  alla  Legazia,  in  secon- 
do quelle  che  alla  Regalia,  in  terzo  quelle  che  alla  Aomolesia  o  le- 
gislazione ecclesiastico-sicola. 

ART.    I.    LEG4Z1A 

11  tribunale  dell'Apostolica  Legazione,  che  inerente  alla  Sovranità 
siciliana,  forma  una  delle  più  singolari  sue  prerogative,  e  la  gem- 
ma più  preziosa  di  sua  corona',  esiste  fra  noi  fin  da'  primordi  della 
Monarchia,  con  cui  ancora  divide  la  sua  appellazione.  Il  Sovrano  e- 
serce  tale  giurisdizione  per  l'organo  d'un  prelato  da  sé  stabilito, 
cui  si  riferìscon  le  cause  che  in  altri  stati  sogliono  avvocarsi  alla 
s.  Sede.,  tranne  sempre  le  cause  maggiori. 

Or  su  questa  eminente  prerogativa  ci  abbiamo  una  serie  di  Di- 
plomi che  la  confermano,  ed  una  copia  di  Scritture  che  la  rivendi- 
cano. 

§    I.    DIPLOMI 

Urbani  II,  Diploma  de  Legatione  apostolica,  Rogerio  Corniti,  eius- 
que  successoribus  concessa,  Salerni  1098,  5  iulìi.  *  Vien  riportato 
nel  voi.  1  delle  Sicole  Sanzioni,  tit.  VII,  pag.  294',  da  Goffredo  Mala- 
terra,  contemporaneo  di  Ruggiero,  nel  lib.  IV  della  sua  Storia  ver- 
so il  fine-,  dal  Fazello  nel  lib.  VII,  cap.  1  della  deca  ir,  dal  Pirro 
nelle  Notizie  della  chiesa  di  Troina  (dove  fu  istituito  quel  vescova- 
do che  poi  venne  traslato  a  Messina),  Pirro  pur  intesse  il  catalogo 
de'  Giudici  ordinari  della  Monarchia,  continuato  dal  Mongitore.  Ivi 
p.  498  e  seg. 


Conferma,  fatta  da  Clemente  III  a  Guglielmo  II,  di  quattro  arti- 
coli riguardanti  la  legazione,  riportata  da  Mar  tene  e  Durand  «  Ve- 
terum  script,  et  monum.  ampia  Collectio  »  t.  Il,  pag.  125:2. 

Diploma  d'  Innocenzo  HI,  intorno  a  quei  privilegi;  presso  l'Ano- 
nimo Fussense  «.  Gesta  Innocenti!  »  nel  t.  Il  della  Biblioteca  di  Ca- 
ruso, pag.  057. 

Leggi  de'  re  d'  Inghilterra  che  limitano  la  giuristìizione  de'  vesco- 
vi circa  alle  scomuniche-,  presso  Gio,  Seldeno,  Opera  omnia  voi.  Il, 
tom.  11,  pag.   1012  e  105:).  *  Adottate  in  Sicilia. 

Prammatica  di  re  Alfonso,  detta  pur  Catalana:  Nel  t.  1  delle  Pram- 
matiche sicole,  pag.   125.  *  Promulga  dette  leggi. 


ACT.  I.  LEGàZIA  —  §  I.  DIPLOMI  277 

*  Altre  prammatiche  spettanti  a  questa  materia  sono  comprese 
nel  voi.  Ili  delle  medesime,  tit.  Vili  «  De  officio  iudicis  R.  Monar- 
chiae ». 

Gio.  Cristiano  Lunig,  nel  t.  II,  sez.  II  del  suo  «  Codex  ltaliae 
diplomatici^  ,  Fr.mcofurti  et  Lipsae  4726  »  oltre  a  queste  riporta 
una  lunga  serie  di  bolle,  di  brevi ,  di  rescritti  che  la  riguardano. 
Tali  sono  sottosopra  i  seguenti: 

Wilhelmi  I,  ad  Hadriamim  IV  Litterae  ,  de  iuribus  Siciliae  Regi 
circa  electionem  praesulum  competentibus,  mense  iunio  1156. 

Innocentii  III,  Breve  circa  praesulum  Siciliae  electionem,  an.  1198. 

Friderici  77,  Diploma  de  eodcm  argumento,  an.  1211. 

Clementi*  VII,  Bulla,  qua  Carolo  V  ìmp.  et  regi  Siciliae  ius  pa- 
tronaius,  ac  potestatem  ecclesiarum  praesules  praesentandi  concedit, 
an.  153J. 

Sixti  V,  praeceJentis  Bullae  confirmatio  ,  Philipp©  11  facta  ,  an. 
1586. 

Urbani  Vili,  Breve,  quo  Philippo  IV  regi  mensis  unius  fructus 
de  Siciliae  praebendis  indulget,  an.  1625. 


censura  lan- 
un  incen- 


*  Su'  principi  dell'andato  secolo,  per  cagione  d'una  c< 
ciata  dal  vescovo  di  Lipari  ai  ministri  finanzieri,  scoppiò  ^ 
dio  in  Sicilia  ,  poiché  il  tribunale  della  Monarchia  li  prosciolse  in 
onta  di  quel  prelato  che  riparò  in  Roma  e  se  ne  richiamò  a  papa 
Clemente  XI,  il  quale  fulminò  un  interdetto  a  tutto  il  regno.  Tre 
vescovi  che  il  promulgarono  nelle  loro  diocesi,  furon  banditi.  Per 
tali  attentati  il  pontefice  spacciò  i  brevi  seguenti ,  finché  con  bolla 
giunse  ad  abolire  questo  tribunale.  Eccoti  la  serie  di  quelli  e  di  que- 
sta, come  stanno  nel  t.  XI  del  Bollano  romano,  ediz.  di  Mainardi 
1756,  e  nel  Bollarlo  proprio  di  questo  pontefice. 

Clemenlis  XI,  Constitutio,  qua  nulla  declaratur  restitutio  Officia- 
lium  Liparensium  communioni  ecclesiasticae,  18  iunii  1712. 

—  Nullum  declarat    edictum   sub  nomine   ducis   Sabaudiae  super 
censuris  adversus  Comitem  Nemours  latis,   18  iulii  1713. 

—  De  nullitate  litterarum    tribunalis  monarchiae   contra  censuras 
ab  episcopo  Agrigentino  in  sui  expulsores  iniectas  ,  25  dee.    1715. 

—  Nullum  edicit  tribunalis    monarchiae    rescriptum  contra   inter- 
dictum  vie.  gen.  liparensis  expulsi,  7  sept.  1714. 

—  Nullitas  edicti  delegati  monarchiae  contra  interdictum  liparense, 
7  sept.   1714. 


278       CLASSE   XHI.  DIRITTO    ECCLESIASTICO— SEX.    I.    PUBBLICO 

—  Const.  de  observantia  intcrdicti  in  dioocesibus  catanensi  et  a- 
grigcntina,  6  nov.  4714. 

—  Const.  de  nullitate  praecepti  delegati  eiusdem,  circa  executio- 
ncm  rescriptorum  apostolicarum  ,  sine  praevio  regia  Exequatur,  29 
nov.  1711. 

—  Const.  de  nullitate  edicti  contra  executionem  litterarum  apo- 
stolicarum, Jan.  4715. 

—  Bulla,  qua  Monarchia  sicula  seu  legai  io  apostolica  aboletur  , 
curo  revocatone  privilegiorum,  20  febr.   1715. 

—  Const.  qua  praescribitur  modus  seryandus  in  foro  ecclesiastico 
prò  regno  Siciliae  cum  tabella  iudicum  seu  tribunalium  ecctesiasti- 
corum,  eadem  die. 

*  Parecchi  di  questi  documenti,  e  non  pochi  Monitorii,  Dichiara- 
zioni, Proteste  del  medesimo  Papa  ha  raccolti  il  Lùnig  nel  voi.  IV 
sez.  Il  del  suo  Coelice  diplomatico  d'Italia,  dal  n.  208  fino  al  2-25;  do- 
po i  quali  riporla  le  bolle  del  Papa  seguente  che  ristabiliva  la  Lega- 
zione. 

*  Dopo  tali  brevi  e  bolla  (de'  quali  fu  sempre  impedita  la  publi- 
cazione)  continuarono  le  scissure  tra  le  due  Corti,  durante  il  regno 
di  Vittorio  Amedeo-,  finché  succeduto  alla  corona  Carlo  VI  imp.  e 
alle  tiara  Benedetto  XIII,  Tu  conchiusa  la  pace  e  raffermata  la  lega- 
zia  colla  seguente  bolla  che  corse  per  tutto  sotto  nome  di  Concor- 
dia Benedettina. 

Benedica  J///,  Constitutio,  qua  decernitur  ratio  et  praescribitur 
ordo  perlraotar.di  et  definiendi  causas  ecclesiasticas  in  regno  Siciliae 
ultra  Pharum,  30  augusti  4728. 

*  Q  lesta  Bolla  che  ristabilisce  il  Tribunale  della  Monarchia,  èri- 
portata  nel  t.  XII  del  summentovato  Bollano,  num.  23}  trascritta 
da!  Mungitore,  nella  Continuazione  alla  Notizia  della  chiesa  di  Troi- 
na,  toro.  1,  p,  502-,  e  dal  Testa  in  fondo  a'  Capitoli  del  Regno,  toni.  Il 
pag.  51i,  ove  pur  trovatisi  altri  Documenti  analoghi.  Fu  pur  inserita 
nelle  Sicole  Sanzioni,  t.  1,  pag.  311-,  nelle  Prammatiche,  t.  IV,  1.  I, 
tit.  8;  e  registrata  nella  R.  Cancelleria  del  1729,  Vicn  pure  rap- 
portata in  latino  ed  in  volgare  da  Tomm.  Salzano  nell'  Appendice  al 
t.  I.  delle  sue  Lezioni  di  dritto  canonico  ,  e  da  altri  che  tosto  di- 
remo. 

N<  te  a  detta  bolla,  di  Prospero  Lambertini  (che  poi  fu  Benedetto 
XIV)  stato  già  promotore  di  essa  bolla:  pubblicate  da  Nice.  Busce- 
mi  nel  voi.  U  della  sua  Biblioteca  sacra.  Pai,  1833,  in-<S°,  pag.  17 4, 
e  seg. 

Indi  è  stata  trascritta  con  dette  Note,  nell'Enciclopedia  dell'Ec- 
clesiastico, t.  II,  p.  864.  Nap.   18U  in-i°. 

Pragmatica  iuxla  literas  S.  C.  M.  prò  observantia  bullarum  apo- 
stolicarum in  vini  concordiae  circa  usum  iurisdict.  ceel.  Tribunalis 
apostolica  e  Legatiae,  Pan.  4750,  in-  ì". 


ART.    I.    LEGAZIA  —  §   I.    DIPLOMI  279 

Raccolta  di  documenti  sull'  esercizio  della  Legazione:  si  conserva 
ne'  registri  del  Protone-taro. 


o' 


Trattato  di  accomodamento  tra  la  s.  Sede  e  la  Corte  di  Napoli, 
conchiuso  in  Roma  tra  i  Plenipotenziari  dell'una  e  dell'altra,  rati- 
cato  nel  1741.  *  Questo  trattato  venne  inserito  in  una  bolla  da  pa- 
pa Benedetto  XIV,  e  in  una  legge  da  re  Carlo  111  ,  che  vi  annette 
parecchi  Regolamenti  ed  articoli  addizionali. 

Istruzioni  per  li  delegati  ed  altri  uffìziali  del  tribunale  della  Real 
Monarchia.  Pai.  1784,  fol. 

*  Questi  e  più  altri  documenti  trovansi  ancora  riuniti  dall'  avv. 
Andrea  Gallo  nel  «-  Codice  eccl.  sic.  »  1.  1,  tit.  IH-,  e  1.  11,  tit.  XV. 

§    II.     SCRITTURE 

Mandiamo  innanzi  alcuni  scritti  che  impugnano,  cui  terrari  dietro 
più  altri  che  propugnano  il  nostro  apostolico  Tribunale. 

Caesaris  card,  Baranti,  De  Monarchia  Siciliae,  Diatriba  in  Annalium 
Eccl.  voi.  XI,  an.  1097,  n.  18  et  seqq.  *  Quivi  combatte  l'auten- 
ticità della  bolla  di  Urbano  II,  e  la  validità  dell'apostolica  legazia. 

*  Essendo  stato  questo  tomo  degli  Annali  proscritto  ne'  domini 
spagnuoli,  per  ordine  di  Filippo  III,  quel  Cardinale  scrisse  nel  1696 
un'  Epistola  in  sua  difesa  al  medesimo  Principe  ,  che  fu  pubblicata 
a  Leiden  1619,  e  di  nuovo  dal  Lùnig  nel  Cod.  dipi.  t.  IV,  p.  1112. 
*  Avendo  il  card.  Ascanio  Colonna  scritto  una  Censura  del  Baronio, 
questi  mandò  fuori  un'Apologia,  che  insieme  colle  precedenti  scrit- 
ture sta  nel  t.  Ili  del  Tesoro  sicolo  burbanniano.  Leida  1723  in  Ibi. 

Can,  lo.  de  loanne,  Monumenta  selectiora  ad  Siculam  regiam  Mo- 
narchiam  spectantia.  Quest' è  una  raccolta  di  documenti  che  concer- 
nono questo  tribunale,  di  cui  egli  era  Giudice.  Serbasi  ras.  insieme 
con  più  altri  sullo  stesso  argomento  nella  libreria  del  Comune. 

*  Altra  raccolta  in  due  grossi  volumi  n'  avea  procurata  il  viceré 
Gio.  de  Vega  circa  il  1556,  di  stromenti  antichi  che  conferma vanu 
il  diritto  e  Y  uso  non  interrotto  di  questa  legazione:  serbossene  copia 
neh' ufficio  del  protonotaro  del  regno.  Ma  pur  contra  tanti  documenti 
comparve  la  seguente 

Istoria  della  pretesa  Monarchia  di  Sicilia,  divisa  in  due  parti,  dal 
pontificato  di  Urbano  II,  fino  a  quello  di  Clemente  XI.  Roma  1714 
in-4°.  *  Autore  ne  fu  M.  Nic  Tedeschi,  vescovo  di  Lipari,  che  per 
cagione  d'un  interdetto  la  ruppe  col  Governo,  e  trafugossi  presso 
il  Pontefice,  da  cui  fu  fatto  arcivescovo  di  Apamea  e  segretario  della 
Congr.  (Iti  Riti.  Per  tal  occasione  pubblicaronsi  gli  scritti  seguenti. 


280      CLASSE  XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO  —  SEZ.  |.  PUBBLICO 

Didascalium  legale  politicum,  ubi  regiae  sanctiones  ac  pervelusla 
consueludo  circa  modum  recipiendi  apostolica  rescripta  manifeste  de- 
clarantur.  Pan.  1714  fui. 

Propugnacolo  della  reale  giurisdizione  e  della  regia  Monarchia. 
Pai.  17 Ù  in  fol. 

*  Quest'opera  fu  anco  promulgata  in  castigliana  favella,  e  rispon- 
de alle  rappresentanze  fatte  da  alcuni  Vescovi  per  V  esecuzione  delle 
carte  venute  di  Roma  sopra  ricorsi  e  riserve. 

Difesa  di  M.  Tedeschi  contra  l'autore  del  Propugnacolo.  Senza 
data  in  fol.  *  Stampata  forse  a  Roma  dov'era  quel  prelato,  centra 
cui  fu  qui  pubblicata 

La  verità  vendicata  dagli  errori  e  calunnie  dell'autore  di  detta 
Difesa.  Senza  data,  in-fol. 

Veridica  relazione  e  confronto  de'  procedimenti  delle  due  corli  di 
Roma  e  di  Sicilia  nelle  vertenze  del  fatto  del  tribunale  della  R.  Mo- 
narchia. Senza  data,  in  fol. 

#  Vi  sono  annesse  le  Allegazioni  per  la  rivocazione  dell'  editto  pub- 
blicato da'  vescovi  di  Catania  Girgenti  e  Mazzara  sulle  immunità  ec- 
clesiastiche. 

Lettere  di  N.  N.  al  sig.  marchese  N.  N.  sopra  dette  vertenze.  Sen- 
za data. 

Nota  delle  Memorie  cennate  nella  Veridica  relazione  suddetta.  Sen- 
za data. 

Scriptorum  amoebaeorum  controversiam  de  Monarchia  Siciliae  iri- 
ter  Papam  et  Siciliae  R^ges  seculo  XVI II  agitatam  cono  Tnentium. 
Vid.  Amoenitates  Litterariae,  tom.  X,  voi.  V,  pag.  1080. 

Frane.  Bonanno,  Sull'origine  dell'apostolica  legazia  in  Sicilia. 
*  Sta  nelle  sue  Memorie  di  Troina,  ov' essa  ebbe  principio.  Cat. 
1789  in-8». 

Pietro  Perrelli,  Storia  ed  apologia  dell'  apostolica  legazia,  scritta 
d'ordine  del  re  Carlo  III.  *  Divisa  in  IV  libri,  rimane  ms.  nella  li- 
breria del  Comune,  dove  assai  altre  Memorie  si  trovano  su  questa 
materia. 

*  Altre  ancora  ve  n'ha  nella  libreria  del  Collegio  massimo,  co- 
me son  quelle  di  Giamb.  Caruso  ,  Felice  Bunadics  ,  Bart.  Chiocca- 
relli)  Lod.  Paramo,  Ant.  Scibccca,  ecc.  ecc. 

Agost.  Forno,  Storia  dell'apostolica  legazione  annessa  alla  cererà 
di  Sicilia,  che  va  sotto  il  volgar  nome  di  R.  Monarchia  ,  tomi  II, 
Pai.  1800,  in-8«. 


ART.      .    LEGAZ.'A  —  §    li.    SCRITTURE  281 

Can.  Luigi  Giampallari,  Discorso  sulle  sacre  insegne  de'  re  di 
Sicilia.  Nap.  1852,  in-i°.  fig. 

Nkc  Mdambri  Zappala,  Cenno  in  risposta  alle  Osservazioni  sulla 
storia  della  Monarchia  siciliana.  Mess.   1837,  in-8°. 

Sac.  Gius.  Laudicina,  Cenni  sulla  giurisdizione  ecclesiastica  della 
Monarchia  di  Sicilia.  Pai.  18-40,  in-4°.  #  Vi  è  in  fondo  il  catalogo 
de'  giudici  della  R.  Monarchia. 

—  Manuale  teorico- pratico  della  procedura  ecclesiastica  di  Sicilia. 
Ivi  1845,  in-8°. 

Vinc.  Crisafulli,  Sulla  apostolica  Legazia;  nel  voi.  I  e  seg.  del 
giornale  il  Gerofilo.  Pai.  1846-50,  in-8°.  *  In  questo  giornale  non 
v'inserì  se  non  la  prima  parte:  l' intera  opera  in  due  buoni  volumi, 
ne'  quali  le  materie  sono  ampliate,  venne  fuori  col  titolo  seguente: 

—  Studio  sull'apostolica  sicola  legazia,  voi.  I.  Pai.  1850,  in-8*. 
*  Questo  tomo  diviso  in  tre  parti  vi  dà  le  notizie  preliminari  al  diplo- 
ma di  Urbano  li,  cioè  le  varie  relazioni  di  Sicilia  col  romano  pon- 
tefice dal  l  all'  XI  secolo  -,  la  II  espone  e  difende  esso  diploma^  la 
III  dichiara  i  diritti  del  re  come  legato  e  sulle  persone  e  sulle  co- 
se. Si  attendea  il  voi.  II.— Altri  articoli  su  questo  tribunale  ha  dati 
nell'Eco  della  religione,  altro  giorn.  di  Pai.   1851  in-4°. 

*  Una  collezion  di  diplomi,  editti,  rescritti  regi  e  viceregì,  concer- 
nenti il  Giudice  della  regia  Monarchia,  veggasi  presso  il  Gallo  »  Cod. 
eccl.  sic.  lib.  II,  tit.  XV,  cap.  VI. 

ART,    II.    REGALIA 

Alcuni  diritti  sopra  le  chiese  competono  a'  nostri  principi,  come 
a  Legati  della  Sede  apostolica  ,  altri  siccome  a  Capi  della  Nazione. 
Veduto  de'  primi  ,  siegue  a  toccar  de'  secondi ,  e  ciò  collo  stesso 
metodo*,  cioè,  recando  dapprima  i  Documenti  pubblici,  soggiugnen- 
do  dappoi  le  Scritture  privale. 

§  I.  CONCORDATI 

Tutte  a  un  dipresso  le  nazioni  cristiane  ,  comunicanti  col  centro 
dell'  unità  cattolica  hanno  colla  santa  Sede  intavolato  de'  Trattati 
riguardanti  le  istituzioni  de'  vescovi,  la  circoscrizione  delle  diocesi, 
le  dotazioni  delle  chiese,  1'  esercizio  del  culto,  la  disciplina  dei  mi- 
nistri, l'ordine  de'  giudizi,  la  polizia  in  somma  e  l'organizzazione 
delle  cose  sacre.  Vari  ne  contiamo  anche  noi,  e  sono  i  seguenti. 

Ci  si  consenta  che,  oltre  i  Concordati  conchiusi  colla  santa  Sede, 
noveriamo  qui  pure  le  Alleanze  negli  andati  secoli  pattuite  tra  la  no- 
stra e  diverse  Potenze  cristiane:  quelle  de'  tempi  nostri  fur  ripor- 
tate qui  innanzi,  pag.  209. 

W 


C2S2     class:;  xim.  diritto  ecclesiastico  —  SEZ.  i.  pubblico 

Instrumentum  foederis  papa  e  Lucii  II  rum  Rogerio  rege  :  apud 
Othonem  Frisingensem  «  Do  gostis  Friderici  11  imp.  »  lib.  II.  cap.  20. 

Instrumentum  pacis  inter  Hadrianum  IV  P.  M.  atque  Wilbelmum  l 
initae,  min  con  fuma  t  ione  pontificis.  *  Stipolato  a  Beneveotò  e  ripor- 
tato dal  Baronie-  ne'  suoi  Annali,  al  1456^  dal  Pirro  nella  Cronolo- 
gia eie'  Re  di  Sicilia,  pag.  XIX:  dal  Caruso  nel  voi.  II  della  sua  Bi- 
blioteca isti  cica,  pag.  -1004. 

Tabulae  foederis  inter  Fridericum  li  imp.  ac  Ludovicum  Vili  Gal- 
liae  regem,  an.  1232, 

Tabulae  foederis  intér  Carolimi  I  Siciliae  regem  prò  se  et  nomine 
romana  e  ecclesia  e  ab  una,  atque  Opizonem  marebionem  Estensemab 
altera  parte  contea  Manfredum  principem  Tarentinum,  an.   120:2. 

Boni f adi  Vili,  Bulla,  qua  foedus  inter  Carolum  11  Siciliae  re- 
gem et  Genuenses  initum  confìrmat,  an.  1301. 

Eiusdem,  Con  firma  ti  o  pacis  initae  inter  Robertum  ducem  Calabriae 
et  regem  Fridericum  super  insula  et  regno  Siciliae,  an.  1305. 

Tabulae  foederis  inter  Alphonsum  utriusque  Siciliae  regem  ac  Lu- 
dovicum Sabaudiae  ducem,  an.   1449, 

Conventio  nomine  Calisti  111  P.  M,  atque  Ferdinand!  regis  iaifa, 
an.  1458, 

Tabulae  foederis  inter  Ferdinand  uni  de  Aragonia  Siciliae  regem  et 
Ludovicum  de  Gonzaga  Mantuae  marebionem,  an.  1466. 

Tractatus  pacis  inter  Ludovicum  XII  Galliae  regem,  ac  Ferdinan- 
dum  et  Isabellam  Hispaniae  ac  Utriusque  Siciliae.  an.   1502. 

Tractatus  pacis  et  ligae  inter  Ferdinandum  Siciliae  atque  Henricum 
Vili  Angiiae  regem,  prò  tuendo  sanano  pontifice  contea  Ludovicum 
XII  Galliae  regem,- an.   Ioli. 

*  Codesti  Trattati  ci  vengono  compilati  dal  Lùnigio  ne'  voli.  Il  , 
e  IV  del  suo  Codice  diplomatico  d'Italia:  veggiamo  i  più  moderni. 

Concordato  tra  Benedetto  XIV  e  Carlo  111,  conchiuso  nel  17 >  1  , 
compreso  in  9  capitoli  riguardanti  le  immunità  reali,  locali  e  perso- 
nali, le  promozioni  agli  ordini  sacri  ,  le  amministrazioni  de'  luoghi 
pii,  le  pertinenze  del  foro  ecclesiastico,  le  collazioni  de'  benefici ,  e 
l'erezione  d'un  tribunale  mi^lo  di  laici  e  d'ecclesiastici  per  l'ese- 
cuzione di  esso  Concordato. 

Concordato  tra  Pio  VII  e  Ferdinando  I  ,  conchiuso  in  Terracina 
18 US,  da'  (\uo.  rispettivi  plenipotenziari  card.  Consalvi  .  e  cav.  de 
Medici.  Nap.  1S 18,  iu-ì°.  *  Contieue  55  articoli  organici  dell'attuai 
polizia  ecclesiastica:  se  ne  son  l'atte  varie  ristampe,  e  nella  Collezion 
(;elìe  leggi,  in  dett'  anno,  si  trova  inserito:  e  lo  riportano  per  intero 
Gugl.  Ca pózzo  in  ealce  al  voi.  Il  delle  Memorie  da  se  raccolte  su 
la  Sicilia,  e  Andrea  Gallo  nel  lib.  L  diploma  212  del  Codice  eccle- 
siastico siculo,  e  Tomai.  Sai/ano  Dell'  Appendice  al  1  voi.  delle  sue 
Lezioni  di  diritto  canonico,  secondo  l'attuai  polizia  di  questo  regno, 
gl'Enciclopédia  dell'Ecclesiastico,  t.  1,  p,  457,  Nap,  1844  iu--i°. 


ART.    II.    LEGAZ1A  —  ^    f.    CONCORDATI  2S5 

—  Continuazione  do^ll  Atti  emanati  dopo  la  pubblicazione  de!  Con- 
cordato, finora  parti  1-XII.  Nap.  1818  e  segg.  in-4°. 

*  La  parte  I  contiene  il  testo  latino  e  italiano  di  esso  Concordato 
e  varie  lettere  apostoliche  sul  medesimo,  il  Trattato  di  accomodamento 
tra  la  s.  Sede  e  la  Corte  di  Napoli  del  1741,  e  vari  decreti,  bolle, 
ministeriali  sul  tribunale  della  Monarchia,  e  su  molti  punii  di  di- 
sciplina. La  parte  li  contiene  i  brevi  e  le  lettere  apostoliche,  i  reali 
decreti  e  rescritti,  !e  circolari  ed  istruzioni  pubblicalo  fino  a  tutto 
il  1819.  La  parte  111  altri  somiglianti  pezzi  pubblicati  fino  al  1825-, 
e  così  le  susseguenti  fino  all'  ultima  che  presenta  i  rescritti  ed  altri 
documenti  degli  anni  consecutivi. 

Legge  del  21  marzo  1818,  che  ordina  l' osservanza  ed  esecuzione 
del  Concordato.  Nap.  dett'  anno  in-4°. 

Convenzione  ultima  tra  Gregorio  XVI  e  Ferdinando  11  ,  circa  al- 
cuni articoli  di  ecclesiastica  immunità,  coeehiusa  nel  1834,  ai  1G  a- 
prile,  e  pubblicata  nei  regno  ai   10  settembre   1855. 

§     IT.     SCRITTTjfeE 

Ecco  un  buondato  di  scritti  editi  ed  inediti,  alcuni  de'  quali  sem- 
plicemente annunziano  ,  altri  legalmente  dimostrano  i  diritti  della 
regalia. 

Serbiamo  il  metodo  fin  qui  tenuto  di  annettere  alle  carte  diplo- 
matiche le  scritture  legali  che  le  sostengono. 

Jo.  Lucete  Barbcrii  netini,  Capibrevia  ecclesiarum,  libri  II,  qnibus 
quidquid  ad  regium  ius  patronatus  pertinet ,  continetur.  *  Questa 
laboriosa  descrizione  delle  chiese  di  regio  patronato  fu  dell'  autore 
intrapresa  per  disposizione  sovrana  verso  il  1500:  ma  essa  rimase  ine- 
dita, il  cui  autografo  si  conserva  nella  R.  Cancelleria,  donde  parec- 
chie copie  se  ne  sono  estratto. 

Simonis  Fimiae,  Notitia  conctorom  bew fieicrum  in  Sicilia  de  iure 
patronatus  regio,  Philippe  IV  oblata.  *  Vien  Iodata  da  Gius.  Mar- 
chesi nel  suo  Memoriale  de  sacerdoti:  ma  rimase  inedita. 

Thomae  Fàzelli,  Summarium  ecelesjarutn  cathedràlium  et  abbate- 
rum  Sieiliae  de  regio  iure  patronatus.  *  Sia  in  fondo  alla  sua  Sto- 
ria sicola,  e  poi  tradotta  da  Martino  la  Farina  in  italiane.  Pai.  1028 
in  foL 

Pietro  Corsetti,  Discorso  sugli  spogli  delle  chiese  vacanti  in  Sici- 
lia. Pai.  1034  fol. 

*  Quest'  opera  tradotta  in  casigliano  da  Gius.  Escalona  Sciamone 
pai.  ricomparve  col  titolo  «  Tralado  de  espolios  de  prelados  y  fi  u- 
tos  de  iglesias  sede  vacante  del  reyno  de  Sicilia  de  iure  padronato 
resfio.  Pai.  1057  in  fol. 


284      CLiSSB  XIII.  lilBITTO    ECCLESIASTICO — SEZ.    I.    PUBBLICO 

lo.  Ramondetti,  cat.  Super  spoliis  ac  fructibus  viduanim  ecclesia- 
rum  Siciliac  regi  competentibus  ,  responsum  iuridicum  :  an  scilicet 
possi t  de  iis  in  usus  etiam  mere  profunos  disponere.  Matriti,  1682, 
in  fui. 

los.  Scoma,  Patrocinio  de  la  iurisdiction  regia  y  de  los  derechos 
tocantes  al  rey  nuestro  senor  en  las  yglesias  cathedrales  ,  y  otras 
desìi  real  patronazgo  en  estc  reyno  de  Sicilia.  Pan.  1680  fol. 

los.  M.  Thomasii,  Censura  ad  versus  librimi  seu  tracia  tum  de  o- 
rigine  regaliae  Gasparis  Audoul.  Nel  tom.  VII  delle  sue  Opere, 
pag.  155. 

Dimostra nze  del  dritto  collati vo  che  si  appartiene  al  re  di  Sicilia 
sopra  i  canonicati  ed  altri  benefici  della  R.  Cappella  di  Palazzo.  Nap. 
1761  fol. 

Regalia  piena  de'  re  di  Sicilia  in  tutte  le  chiese  vacanti  del  rea- 
me, ossia  diss.  che  dimostra  competere  a' re  di  Sicilia  ,  una  colla 
percezione  de'  frutti,  la  collazione  de'  benefìci  in  sede  vacante.  Nap. 
1766  fol.  *  Autore  di  questo  scritto  fu  Midi.  M.  Vecchioni,  firmato 
nel  fondo,  che  altrove  lodammo. 

Gio.  Attardi,  Difesa  del  regio  collativo  diritto  di  tutti  i  canoni- 
cati e  benefici  di  Sicilia  in  tempo  delle  sedi  vacanti.  Nap.  1777  fol. 

Frane.  Abramo,  Ampliazione  del  regio  patronato  sopra  i  benefizi 
ecclesiastici  di  Sicilia.  Senza  data:  è  una  confutazione  di  memoria 
contraria  scritta  in  favore  del  duca  di  Caccamo. 

Donato  Tommasi,  Sulla  nullità  delle  alienazioni  de'  beni  delle  chie- 
se, delle  badie  e  dei  benefìci  di  regio  padronato,  mancanti  di  regio 
assenso.  Pai.  1791  in-i°. 

Can.  Stef.  di  Chiara,  Preminenze  della  Corona  sopra  la  chiesa  di 
s.  Maria  di  Traina,  per  servire  di  schiarimento  alle  sovrane  giuris- 
dizioni sopra  tutte  le  chiese  o  cappelle  regie  di  Sicilia.  Nap.  1791 
in-8°. 

Giamo.  Rocchetti,  Origine  e  dettaglio  de'  donativi  in  Sicilia,  con 
un  elenco  delle  sue  leggi  politiche  precedenti  al  18 1-2.  Pai.  1815  in-  i*. 

Ciac  Giordano,  Sull'ammessibilità  dell'appello  e  sulla  competenza 
del  R.  Giudice  dell'  apostolica  Legazìa  ,  per  servire  di  massima  ne- 
gl'interessi  de'  reali  dritti.  Pai,  1846  ih-ì°.  *  Memoria  scritta  in 
difesa  del  p.  Gius.  Mauro  prete  dell'Oratorio  di  \ci -Reale  e  auto- 
re <!i  dotte  Memorie  storiche  pubblicate  a  Napoli   1815. 


2sr> 

ART.    III.    NOMOTESIA 

_  Sotto  questa  rubrica  intendiamole  leggi  promulgate  da'  nostri  prin- 
cipi sopra  affari  ecclesiastici.  Le  leggi  poi  prendiamo  nel  senso  più 
ampio,  onde  abbracciare  e  decreti  e  statuti  e  regolamenti  e  istruzio- 
ni ecc. 

Di  cosiffatte  ne  abbiamo  non  poche,  raunate  in  ben  ordinate  col- 
lezioni a  simile  delle  leggi  civili-,  altre  poi  si  trovano  sparse  per  dif- 
ferenti volumi.  Accenniamo  alle  une  ed  alle  altre. 

§   1.    RACCOLTE    GENERALI 

A  questa  categoria  ridur  si  potrebbe  il  Codice  diplomatico  sicolo 
del  can.  Di  Giovanni,  e  somiglianti  collezioni  di  cui  fu  parola  a  suo 
luogo  nella  classe  IX,  all'  art.  Diplomatica.  Qui  ci  terremo  contenti 
a'  seguenti. 

Vinc.  Scarcella,  da  Messina,  Sulla  necessità  di  un  Codice  ecclesia- 
stico sicolo,  riflessioni.  Pai.  4857  in-8°.  *  Questo  bisogno  di  cui  ra- 
giona l'autore  è  stato  già  satisfatto  dal  seguente: 

Codice  ecclesiastico  sicolo,  con  note  ed  illustrazioni  dell' avv.  An- 
drea Gallo,  libri  IV.  Pai.  4846  e  segg.  in-4°. 

*  È  questa  un'amplissima  collezione'" di  canoni,  leggi,  rescritti,  mi- 
nisteriali, diplomi  d'ogni  maniera  editi  ed  inediti,  emanati  da'  pri- 
mi tempi  della  monarchia  fino  a'  giorni  nostri ,  e  disposti  secondo 
l'ordine  delle  materie  che  comprandosi  nelle  Istituzioni  di  dritto  ec- 
clesiastico. Ogni  libro  contiene  più  centinaia  di  tai  documenti  da  co- 
stituire la  continuazione  del  Codice  diplomatico  del  can.  Di  Giovanni. 

Decreti,  Istruzioni,  Ministeriali,  Rescritti  reali  riguardanti  la  Po- 
lizia ecclesiastico  del  regno  delle  due  Sicilie,  prima  e  dopo  la  pub- 
blicazione del  Concordato  del  1818:  raccolti  da  Vito  Giliberti.  Nap. 
1845  in-8°. 

Istruzioni  sugli  stabilimenti  di  beneficenza  e  i  luoghi  pii  laicali 
del  regno,  emanate  nel  4820  da  S.  E.  Ministro  degli  affari  interni: 
seguite  da  un  corso  di  legislazione  sulla  materia  ,  consistente  nella 
collezione  de'  r.  decreti,  rescritti  e  ministeriali  dal  4737  a  tutto  il 
1846:  compilata  da    Luigi  Filippone.    Pai.  4847  in-8°. 

§    II.    LEGGI    SPECIALI 

La  Collezione  uffiziale  delle  Leggi  del  regno  delle  due  Sicilie  (di 
che  sopra  fu  detto)  alle  svariate  disposizioni  governative  di  ragion 
civile  ne  unisce   alquante  di   materie   ecclesiastiche.  Ne   accenniamo 


286       CLASSE   XIII.    DIRITTO   ECCLESIASTICO—  BBZ.    I.    VL'I^LICO 

alquanti  per  saggio,  indicando  Tanno,  il  mese  ,  il  giorno  della   loro 
promulgazione,  onde  rinvenirle  in  detta  Collezione. 

Divieto  di  ricorrere  senza  real  permesso  alla  s.  Sede  ,  2  sottem- 
bre  4SI 7. 

Decreti  e  regolamenti  su  la  spedizione  del  regio  Exequatw  sulle 
carte  provenienti  da  Roma,  11  aprile  4848,  T>1  agosto  1819,  0  giu- 
gno 1821,  9  agosto  Ì824,   1"  luglio   187)3. 

Regolamento  per  la  liquidazione  del  terzo  per-sionabile,  14  dicem- 
bre 4818. 

Ordini  di  precedenza  nelle  pubbliche  cerimonie,  4  gennaro  ,  e  48 
maggio  4819. 

Commissione  provvisoria  per  esaminare  le  fondazioni  de'  benefici 
ecclesiastici,  22  agosto  1821. 

Le  sentenze  su'  fondi  costituiti  in  patrimonio  sacro  esenti  del  drillo 
di  trascrizione,  19  giugno  1826. 

Istruzione  per  le  deputazioni  delle  maremme  e  delle  fabbriche  e 
giogali  delle  cattedrali  e  chiese  di  regio  padronato,  5  giugno  4805. 

Metodo  per  le  permute,  censuazioni  e  qualunque  alienazione  di 
beni  ecclesiastici,  4  dicembre  4835-,  e  49  dicembre  4838-,  e  24  set- 
tembre 1859. 

SEZIONE     li. 

DIRITTO    PARTICOLARE 

Dal  pubblico  giure  sicolo  facciam  passaggio  al  privato  delie  rh'-vs^ 
nostre:  e  seaza\lilungarci  in  proemi,  scompartiamo  la  presente  se- 
zione in  tanti  articoli,  di  quanti  costò  l'antecedente,  cioè  in  tre  : 
raccogliamo  nel  1  i  trattati  eh  >  contemplano  le  chiese  nostre  in  co- 
mune, nel  II  passeremo  a  rassegna  le  metropolitane,  l'episcopali 
nel  III. 


ART.    I.    CHIESE   SICOLE 

pre- 


Le  seguenti  opere  vi  ragguagliano  su  le  origini  ,  fondazioni, 
minenze,  diritti  di  nostre  Chiese* 

Dobbiamo  qui  avvertire  che  parecchi  di  questi  trattati  potrebbe-* 
no  ugualmente  aver  luogo  nella  classe  VI  alle  Storie  nostre  eccle- 
siastiche, e  per  converso  molte  di  quelle  storie  polrienò  a  buon  di- 
ritto allogarsi  qui  ancora  :  conciossiachè  e  le  une  e  le  altre  tratti- 
no promiscuamente  così  la  storia  come  il  diritto  ecclesiastico  sicolo* 
Questa  avvertenza  vogliamo  che  giovi,  perchè  io  studioso,  non  con- 
tento delle  opero  qui  schierate  .  possa  far  capo  a  quelle  altre  .  con 
che  soddisfare  l'erudita  curiosità.  Peraltro  noi  non  ci  abbiamo  dis- 
detto, dovunque  ne  paresse  bene  ,  di  replicare  la  stessa  opera  m 
più  luoghi,  se  a  più  capi  ugualmente  pertenga. 


A!T.    I.    CHIESE    S  ICO  LE  287 


§    I.    CHIESE     IN    GENERALE 

Rochi  Pirri,  Disquisitili  I  Do  patriarcfca  Siciliae*,  il  De  metropolita 
Stciliae;   Ili  De  e-ectione  praesulum  siciliensium. 
*  Queste  tre  diss.  son  poste  in  fronte  alia  sua  Sicilia  sacra. 

los,  M.  Tlwmasii,  De  officio  Theologi  publici  interpretis  sacrae 
scripturae  in  eeclesiis  cathedralibus.  Nel  tom.  VII  delle  sue  Opere. 

io.  de  loame,  Dissertationes  selectae  in  I  partem  Godici s  diploma- 
tici Siciiiae.  *  Sono  in  fondo  ad  esso  codice,  ed  eccone  i  titoli:  «  Diss. 
I  De  primaria  institutione  Ecclesiae  siculae:,  11  De  eccles.  politica 
Siciliae  p  r  decem  priora  secula*  IH  De  monachismo  Siciliae  per  ea- 
dem  tempora*,  IV  De  antiqua  disciplina  Eccl.  sic.  in  conferendo  bap- 
tismo;  V  De  antiquo  patrimonio  Eccl.  rom.  in  Sicilia-,  VI  De  prima- 
riis  magistratibus  ecclesiasticis  Siciliae*,  VII  De  principali  ori  bus  eius 
magistratibus  secularibus.  Vili  De  antiquis  ponderibus  et  mensuris 
Siciliae-,  IX  De  stato  ejcles.  Siculae  sub  Saraceiiorum  tyrannide. 
Pan.   1743  fui. 

Alberti  Piccoli,  mess.  De  antiquo  iure  ecclesiae  siculae.  Mess.  1625 
in-4°.  *  Quest'opera  che  vuol  tribuire  il  primato  dell,'  cinese  sici- 
liane a  Messina,  fu  confutata  dal  Pirro  nelle  sopraccitate  disquisi- 
zioni. 

Ani.  Amico,  mess.  De  antiquo  urbis  Syracusarum  archiepiscopatu, 
deque  eiusdem  in  universa  Sicilia  metropolitico  iure.  Neap.  1640 
in  4°.  *  Quest'altra  diss.  fu  di  proposito  confutata  dal  seguente. 

Frane.  Baronii  et  Manfredi,  ludicium  in  historiam  Ant.  de  Ami- 
co. Pan.   1641    in-4°. 

Mich,  Scavo,  De  subiectione  Siciliae  patriarchae  romano.  Pan.  1737 
in-4*.  *  Dimostra  questa  Chiesa  essere  sempre  stata  soggetta  a  Ro- 
ma, e  moli  mai  a  Costantinopoli,  come  teneano  i  suddetti  Piccolo  ed 
Arnica. 

ios.  Logothetae,  syr.  De  parodi is  sicclis — De  protopapis  siculis. 
*  Due  dotti  trattati  di  questo  parroco  su  la  istituzione,  disciplina, 
diritti,  preminenze,  doveri  de  curati  latini  e  greci  di  Sicilia:  su  la 
divisione,  antichità,  scuole,  archivi,  decime  delie  nostre  parrocchie. 
Rimasero  mss.  nella  pubblica  libreria  di  Siracusa-,  ce  ne  dà  i  capi- 
toli nelle  Memorie  su  la  vita  e  le  opere  di  lui  il  suo  e  mio  amico 
Frane,  di  Paola  Avolio.  V.  Effemer.  sic.  t.  X,  p.  227. 


288      CLASSE   Xlil.  DIB1TT0  ECCLESIASTICO — SEZ.  li.  PARTICOLARE 

Melchiore  Abela,  Ragioni  a  prò  della  giurisdizione  vescovile  del  re- 
gno di  Sicilia  -,  ms.  nella  libreria  del  Collegio  massimo  ,  dove  più 
altre  scritture  contengonsi  d'autori  diversi  sotto  titolo: 

Allegationes  iuris  ecclesiastici  siculi. 

Consulte  delle  nobili  e  reali  Deputazioni  del  regno  di  Sicilia  a  S. 
M.  il  re  Ferdinando  IV  di  Borbone,  per  la  necessità  di  erigere  dei 
nuovi  vescovati  in  Sicilia.  Roma  1810  in  fol.  *  La  consulta  l  fu  data 
dal  Parlamento  del  1778-,  la  II  dalla  Deputazione  del  regno  del  1184', 
la  HI  da  quella  del  180-2-,  la  IV  dal  Parlamento  del  1805. 

§    II.   CAPPELLANI    MAGGIORE 

Competente  ad  ogni  sovrano  si  è  il  diritto  d'  ergere  nel  suo  pala- 
gio una  cappella,  e  commetterne  F  amministrazione  ad  un  prelato  do- 
mestico che  prende  titolo  di  Cappellano  maggiore.  Alla  sua  giuridi- 
zione  ordinaria  vari  soggette  e  le  persone  di  regio  servigio  e  le  chie- 
se di  regia  pertinenza. 

Hanno  anch'  essi  i  nostri  Re  questo  diritto,  e  fin  dai  tempi  nor- 
manni fondarono  dentro  il  palazzo  la  regia  cappella,  di  cui  abbiamo 
altrove  rassegnato  i  descrittori.  Vedi  classe  VI,.sez.  I,  art.  Il,  J  2. 
Or  qui  ci  tocca  dar  conto  della  esistenza,  delle  facoltà  ,  de'  diritti 
del  maggior  Cappellano.  Eccone  le  più  autorevoli  memorie. 

Benedicti  XIV,  Constitutio  super  iurisdictione  et  facultatibus  Ca- 
pellani  maioris  regni  Neap.  1731  in-4-%  et  Pan.  1828  in-<S°.  *  Que- 
st'  è  la  celebre  boìla  Convenit  ,  che  determina  le  attribuzioni  tutte 
del  Cappellano  maggiore*,  a  che  poi  aggiunse  altri  schiarimenti  col 
suo  Motu  proprio. 

Decreta  Curiae  Capellani  maioris  ab  anno  1774  ad  86.  Ibid.  1787 
in-4°. 

Steph.  di  Chiara,  De  Capella  regis  Siciliae  libri  IH;  adiecta  ad  cal- 
cem  Capellanorum  maiorum  serie,  nec  non  monumentorum  eiosdem 
Capellae  sylloge.  Pan.  1815  fol.  *  Opera  corredataci  ben  260  docu- 
menti, ove  mostra  l'origine,  la  fondazione,  le  prerogative  dalla  R. 
Cappella. 

Ragioni  ed  obbligo  dell' arciv.  di  Palermo  in  conservare  il  posses- 
so d'istituire  il  Cantore,  i  Canonici  e  gli  altri  probendati  della  cap- 
pella collegiata  del  R,  palazzo  di  Palermo.  Senza  data  in  fol.  *  A 
questa  scrittura  rispose  la  seguente 

Dimostrazione  del  libero  dritto  collati vo  che  si  appartiene  alla  Co- 
rona di  Sicilia  sopra  la  Cantoria,  canonicati  ed  altri  benefìzi  della 
R.  Cappella  palatina,  e  della  cura  parrocchiale  annessa  a  quel  Ca- 
pitolo, in  risposta  della  scrittura  intitolata  «  Ragioni  ed  obbligo  del- 
l'arciv.  di  Palermo  ecc.  »  Nap.  1701  fol.  *  A  quest'altra  replicò 
la  parte  avversa  colla  qui  appresso. 


ART.  I.  CHIESE  S1C0LE — §  II.  CAPPELLANI  A  MAGGIORE  289 

Risposta  in  difesa  del  titolo  e  possesso  che  ha  1'  arciv,  di  Palermo 
d' istituire  come  Ordinario  il  Cantore  e  gli  altri  beneficiali  curati  di 
detta  R.  Cappella,  convalidati  con  documenti  ed  autorità.  Nap.  1762 
in  fol. 

Candido  Aristeo,  Difesa  de'  diritti  del  cappellano  maggiore  del  re- 
gno di  Sicilia.  Pai.  1794  fol.  *  Scritta  in  nome  della  Deputazione 
del  Regno,  allorché  M.  Capobianco  cappellano  maggiore  di  Napoli  pre- 
tendea  stendere  sue  giuridizioni  in  Sicilia  ,  ove  fin  da'  tempi  nor- 
manni ve  n'era  altro  distinto.  Il  vero  nome  dell'  autore  è  il  celebre 
Frane.  Cupani  che  poi  pubblicò  la  seguente 

—  Memoria  sulla  cappellata  maggiore  del  regno  di  Sicilia  e  sua 
relazione  alla  chiesa  di  s.  Lucia.  Pai.  4802  fol.  *  Vi  sono  annessi 
documenti  e  diplomi,  bolle  e  rescritti  dal  1215  fino  al  4801  ,  con- 
cernenti questa  dignità. 

Gius,  Logoteta,  Rappresentanza  contra  gli  abusi  ed  eccessi  di  po- 
tere del  cappellano  maggiore  nello  spedire  dimissorie  pe'  cherici  dei 
castelli.  *  Scritta  per  impulso  del  vescovo  di  Siracusa  M.  Giamb.  A- 
lagona,  serbasi  ms.  nella  pubblica  libreria  di  quella  città. 

Gir.  di  Marzo  e  Ferro  ,  Origine  e  giurisdizione  del  Cappellano 
maggiore.  Pai.  1840  in-8°. 

Can.  Salv.  Ragusa,  Alcune  osservazioni  sopra  uno  scritto  prodotto 
dal  card,  arcivescovo  di  Palermo  contra  il  cappellano  maggiore  e  suo 
vicario.  Nap.  1844  in-4°.  *  A  lui  pure  si  ascrive  un  «  Cenno  sulla 
giurisdizione  del  Vicario  del  cappellano  maggiore  »  che  senza  data 
comparve  nel  1841. 

Re  Ferdinando  I  tornato  in  Napoli,  con  decreto  dei  5  die.  1817, 
prescrisse  che  uno  sia  il  Cappellano  maggiore  per  ambo  i  domini,  re- 
sidente presso  di  sé,  destinando  a  Palermo  un  Vicario. 

Can.  Frane.  Adotta,  Sul  dritto  della  scelta  del  cappellano  mag- 
giore di  Sicilia  inerente  al  regno  e  sua  rappresentanza.  Pai.  1848 
in-4°.  *  Vi  sostiene  un'opinione  che  sol  fu  seguita  in  quell'anno  di 
rivoluzione,  ma  che  poi  venne  annullala. 

*  Molti  altri  diplomi  di  papi,  di  re,  di  viceré  concernenti  i  titoli, 
gli  uffici,  l'autorità  del  Cappellano  maggiore,  veggansi  nel  lib.  11, 
tit.  XV,  del  Codice  eccl.  sic.  con  note  di  And.  Gallo.  Pai.  1846  in-4°. 

§   IH.    REGIE   VISITAZIONI 

Intra  i  diritti  di  regio  patronato  e  di  apostolica  legazione  contasi 
quello  di  poter  visitare  le  chiese,  di  cui  il  principe  è  patrono,  sia 
perchè  l'ebbe  fondate,  or  sia  perchè  l'ebbe  dotate.  Quindi  è  che  le 

58 


290      CLASaK  XIII.  DIRITTO  LCCLIÌSUSTICO— SkZ.  li.  PARTICOLARE 

chiese  antiche  cattedrali  e  molte  commonde  stanno  sotto  la  giuridi- 
zione  de'  nostri  sovrani,  i  quali  però  a  tempi  diversi  ebbero  eser- 
citalo tal  dritto  con  ordinarne  una  competente  rivista,  che  R.  Visi- 
tazione si  appella. 

A  tal  effetto  destinavansi  autorevoli  personaggi  ,  che  si  recassero 
sulla  taccia  de'  luoghi,  istruissero  un  inventario  de'  beni  stabili  e 
mobili  così  delle  chiese,  come  delle  badie,  correggessero  gli  abusi, 
togliessero  gì'  inconvenienti ,  prescrivessero  di  nuove  ordinazioni  ,  e 
gli  alti  autentici  ne  tramandassero. 

Visite  così  fatte  eran  altre  parziali  d'alcuna  valle,  altre  generali 
di  tutte.  Alla  prima  classe  si  aspettano  la  visita  di  Pietro  Manriquez 
nella  valle  di  Noto:  di  Nic.  Daneo  in  quella  di  Mazzara;  di  Tomma- 
so de  Afflitto  in  quella  di  Demine:  eseguite  negli  anni  1578-79  per 
ordinamento  di  Filippo  II. 

Generali  poi  delle  chiese  tutte  siciliane  di  regio  patronato  furono 
quella  di  Pietro  Puxades  nel  1516-,  di  Gian  Pietro  Ricci  nel  15-21-,  di 
Frane.  Vento  nel  1542*,  di  lac.  Arnedo  nel  1552  -,  di  Pietro  Manri- 
quez nel  157fy  di  Frane,  del  Pozzo  nel  1585-,  di  Lupo  del  Campo  nel 
1589-,  di  Fil.  Giordì  nel  1604-,  di  Simone  Fimia  nel  1660-,  di  Gio. 
Ang.  de  Ciocchi s  nel  17 -il. 

*  Gli  Atti  di  codeste  differenti  visite  servaronsi  mss.  nell'  archi- 
vio della  regia  conservatoria  di  registro,  dove  tuttora  si  veggiono,  col 
titolo: 

Relatio  Visitationis  omnium  Ecclesiarum  Siciliae  iuris  patronatus 
regii. 

*  L'  ultima  di  esse,  che  fu  la  più  accurata,  intrapresa  per  man- 
dato di  Carlo  III,  rimaneva  parimente  inedita  fino  a  dì  nostri,  quan- 
do il  dotto  can.  Stef.  di  Chiara,  professe  re  di  sacri  canoni  all'u- 
niversità, mandonne  in  luce  1'  Api  aralo,  con  assai  notizie  concernenti 
i  diritti  reali  su  questo  articolo: 

De  regio  sacrarum  visitationum  per  Siciliani  iure  ,  Diatriba,  sive 
Apparatus  ad  regiam  Visitationcm  lo.  Ancj.  de  Ciocchis ,  nunc  pri- 
llimi! in  lucein  editus  a  Steph.  di  Chiara,  Par.   1816  in  fol. 

*  In  seguito  il  marchese  Vinc.  MortiUaro  si  accinse  air  impresa 
di  mandare  alle  stampe  sotto  la  direzione  del  can.  Gaspare  Rossi 
l'intera  (pera  su  1' autografo  che  si  conserva  ora  nel  Grande  Archi- 
vio così  titolata: 

Sacrae  R.  Visitationis  per  Siciliani  a  Io.  Ani;-,  de  Ciocchis,  regis 
iussu,  Acta  et  decreta  omnia;  voli.  111.  Pan.  183'/)  ir.-'.0.  *  Quesl' è, 
può  dirsi,  un  magazzino  di  notizie  sullo  stato  delle  chiese  nostre  nel 
secolo  andato,  un  repertorio  di  (pianto  in  esse  si  serbava.  Mia  parto 
narrativa  delle  loro  fondazioni,  alla  descrittiva  de'  \wo  ornamenti  , 
annetlesi  la  direttiva  della  loro  custodia,  la  correttiva  degV  introdotti 
abusi,  la  precettiva  della  loro  conservazione. 

Appendice  alla  sacra  R.  Visita  di  M.  ('e  Cu  echis  ,  contenente  un 
(•«.mentano  dal   \'h\  al  1856.  Pai.    1842  in-'»°.  Opera  del  medesimo 


ART.    I.    CHIESE  SiCOLE  — §    III.    RE(ilE   VISITAZIONI  2)1 

Mortillaro,  che  coli' aiuto  dell' ab.  Gius.  Gallina  mise  insieme  le  so- 
vrane disposizioni  sul  fatto  delle  chiese  sicole.  È  stata  poi  riprodotta 
nel  voi.  IV  delle  sue  Opere,  al  1848. 

ART.    II.  CHIESE   METROPOLITANE 

Messo  dall' un  de'  lati  queir  ordine  primitivo  che  tennero  un  dì  le 
Chiese  sicole,  e  quello  altresì  che  lor  fu  redato  appresso  lo  scaccia- 
mento de'  Mori  e  la  fondazione  della  Monarchia-,  seguiremo  la  novella 
scompartizione  delle  diocesi  fatta  di  quest'  ultimi  tempi  ,  ne'  quali 
alle  sedie  arcivescovali  se  n'  è  aggiunte  delle  altre. 

L'  arcivescovo  di  Palermo  ha  sotto  di  sé  i  vescovi  di  Cefalù,  Maz- 
zara  e  Trapani-,  quel  di  Messina  i  vescovi  di  Patti,  Lipari  e  Nicosia; 
quel  di  Monreale  i  vescovi  di  Catania,  Girgenti  e  Caltanissetta-,  quello 
di  Siracusa  i  vescovi  di  Caltagirone,  Piazza  e  Noto. 

Contiamo  ,  oltreciò  ,  tre  Prelati  con  autorità  vescovile:  ciò  sono, 
l'Archimandrita  di  Messina,  l'Abbate  di  s.  Lucia,  il  Cappellano  mag- 
giore del  Re. 

Le  storie  peculiari  di  codeste  chiese  le  abbiamo  di  già  noverate 
nella  Classe  VI,  sez.  I,  dove  rimandiamo  chi  vuol  risaperne. 

Senza  riprodurre  le  opere  storiche  di  queste  chiese  (dove  pur  trat- 
tansi  argomenti  di  dritto  sicolo),  discendiamo  più  da  vicino  a  quelle 
scritture  che  dettate  vennero  di  proposito  a  sostegno  de'  rispettivi  di- 
ritti. Prendiamo  le  mosse  dalle  chiese  arcivescovali» 

§   1.    CHIESE    DI   PALERMO 

Un'articolo  su  la  fondazione,  vicende  e  vescovi  di  questa  chiesa, 
del  prof.  Greg.  Ugduhna,  leggesi  nel  voi.  IV  dell'Enciclopedia  del- 
l'ecclesiastico. Nap.  1815  in-40.— Parecchi  diplomi  concernenti  i  di- 
ritti suoi  metropolitici  e  le  prerogative  del  suo  arcivescovo  sono  stati 
raccolti  da  And.  Gallo  nel  1.  Il,  tit.  V,  e.  I  del  Codice  sicolo  diplo- 
matico. Pai.  1846  in-4°. 

Ca pitula  Canonicorum  panormitanae  ecclesiae,  facta  et  curata  die 
14  martii  1422.  *  Serbansi  mss.  nelf  archivio  capitolare  di  delta 
chiesa,  e  nella  biblioteca  del  Collegio  massimo. 

Vinc.  Littarae  rietini  Orationes  duae,  De  primati!  ecclesiae  pan. 
*  Vengon  citate  da  Alb.  Piccolo  «  De  antiquo  iure  ecclesiae  siculae  » 
e  da  più  altri.  Una  esiste  in  questa  libreria  comunale. 

lo.  de  Paternione  archiep.  De  primatu  ecclesiae  pan.  Opus  post- 
humum,  cum  notis  Ant.  Mongitorii.  Pan.  1757  in-4#.  *  L'autore  go- 
vernò questa  chiesa  fino  dal  1562-,  ma  questo  scritto  rimase  inedito 
sino  a  dett'  anno. 


292     class k  xiii.  diritto  bcclesiajstico— sei.  n.  PARTICOLARE 

Clementis  Vili  Constitutio  super  refurmatione  parochiarum  urbis 
Panormi,  edita  an.  1600.  *  Di  questa  bolla  che  assegnala  dote  pro- 
pria a  ciascuna  parrocchia  su  tondi  comunali,  assai  edizioni  si  con- 
iano, cui  vengono  annessi  parecchi  atti,  sentenze  ,  rescritti  di  re  , 
viceré,  arcivescovi,  e  tribunali:  quella  del  1743  fu  eseguita  per^ or- 
dinazione del  Senato. 

HippolyU  Maja  pan.  Ob&ervationes  in  eamdem  bullam,  partes.  II 
Pan.  1650-67  in  fol.  *  Rimase  inedita  la  parte   III. 

Marci  Scrii  pan.  In  praedictam  Clementis  Vili  bullam  commenta- 
rius.   Pan.  1652  fol. 

Tassa  Innocenziana  ,  su'  dritti  competenti  a'  Prelati:  promulgata 
nel  1679  da  papa  Innocenzo  XI,  rinnovata  nel  1858  per  ordine  del  re 
Ferdinando  II,  ristampata  a  Palermo  18 il  in-8». 

Frane.  Marchesi,  pan.  Praxis  eccìesiae  et  magnae  curiae  arehiep. 
pan.  in  qua  statuta  ,  edicta  ,  decreta  omnia  discutiuntur.  *  Restò 
inss.  nella  libreria  del  comune. 

Frane.  Salemi  biccarensis,  AUcgationes  prò  canonicis  regiis  eccìe- 
siae cathedralis  pan.  perpetuis  comentariis,  abbatiae  s.  Ioannis  Ere- 
mitarum  R.  iuris  patronatus.  Pan.   1617,  in  fol. 

Epitome  allegationum  prò  regiis  canonicis,  in  qua  enueleantur 

responsiones  ad  allegationes  partis  adversae.  Ibi,  1630  io  fol. 

Allegationes  prò  clericorum  seminario  pan.  ad  ostendendam  li- 

berbtem  prioratus  s.  Nicolai,  ac  beneficii  s.  Mariae  de  Nemore  in 
territorio  caccabensi.  Ibi  1639  in  fol. 

Frid.  Orioles  pan.  Propugnaculum  iustitiae  vindicatum  in  causa 
thesaurariae  s.  metropolitanae  eccìesiae.  Pan.  1711  in  fol. 

—  Regii  iuris  patronatus  allegationes  in  causa  praedictae  thesau- 
rariae. Ibi  1715  iu  fol. 

Alex.  Guarrasii  pan.  Fulmen  legale  funditus  evertens  praedictum 
Propugnaculum  iustitiae.  Pan.  1714  in  fol. 

Ant.  Momjiforù  Bullae,  privilegia  et  instrumenta  pan.  metropol. 
eccìesiae,  notis  illustrata.  Ibi  1734  in  fol.  *  E  Caruso  e  Morti  1  laro 
e  altri  hanno  date  appendici  a  quest'opera:  de  quali  abbiam  dato 
eonto  nella  classe  IX,  scz.  HI,  art.  5,  §  2. 

Frane.  Testar,  De  iure  capitoli  maioris  eccìesiae  pan.  conferendi, 
set'e  vacante,  vivandas  aliaque  beneficia.  Pan.  1736  in-4*. 

Yinc.  de  Giorgio,  mess.  Panormitana    executionis   bullarum  cuoi 
.  eccìesiae  capitulo  eiusqun  provisis.  Pan.  1758  fol. 


ART.  II.  CHliìSS    METROPOLITANE  —  §  I.    DI   PALERMO  293 

Ang.  Serio,  pan.  Libellus  supplex  ad  ili.  et  rev.  dom.  Matthae- 
um  Basile  archiepiscopum  panorm.  de  iurisdictione  ecclesiastica  prae- 
sertim  magistri  cappellani  et  parochorum  Panormi.  Ibi  1735  in-4°. 

—  Discorso  isterico  sulla  quistione  di  fatto,  se  sia  obbligato  il  Se- 
nato di  Palermo,  come  indubitato  patrono  a  doppio  titolo  di  fondazio- 
ne e  di  dotazione  delle  parrocchie,  contribuire  a  quella  di  s.  Giaco- 
mo la  Marina  la  congrua  porzione  che  oggi  le  manca.  Pai.  1739  in  fol. 

Motivi  pe'  quali  si  giustifica  il  ricorso  presen-tato  al  re  dal  capi- 
tolo e  dai  parrochi  di  Palermo  contro  la  prammatica  sulla  riforma 
del  lutto.  Senza  data,  ma  è  Napoli  1737  in  fol.  #  Autore  ne  fu  il 
can.  Pietro  C destri  da  Scicli. 

Aless.  Testa,  Ragioni  del  tesoriere  della  santa  metropolitana  chie- 
sa di  Palermo  contra  le  pretensioni  del  prefetto  della  Maremma,  Pai. 
4742  in  fol. 

Diritti  che  competono  per  gli  atti  chiesastici  nel  tribunale  della  vi- 
sita della  G.  C.  arcivescovile  di  Palermo,   17S1  in-4°. 

Ragioni  ed  obbligo  dell' arciv.  di  Palermo  d'istituire  il  cantore 
e  gli  altri  benefici  curati  della  R.  Cappella  palatina  di  Palermo,  1760 
in-4°. 

*  Contra  questa  memoria  fu  pubblicata  la  seguente 

Dimostrazione  del  libero  diritto  collativo  che  si  appartiene  alla  Co- 
rona di  Sicilia  sopra  la  cantoria,  canonicati  ed  altri  benefici  della  R. 
Cappella  collegiata  e  della  cura  parrocchiale  annessa  al  capitolo  di 
essa.  Ivi  1761  in-2°. 

Risposta  in  difesa  del  titolo  e  possesso  che  ha  goduto  finora  l' ar- 
civ. di  Palermo  d'  istituire  come  Ordinario  il  cantore  e  gli  altri  be- 
neficiali curati  della  parrocchial  chiesa  collegiata  dentro  il  R.  Pa- 
lazzo, convalidata  con  documenti  ed  autorità  (di  Nunzio  Giannuzzi). 
Nap.  176-2  in-4°. 

Carlo  Chiarizia,  Rassegna  del  capitolo  al  re  e  alla  suprema  giunta 
delle  ragioni  sull' elezione  de' vivandieri  a  previo  concorso.  Nap.  1780 
in-4°. 

Giamb.  Vecchioni,  Per  l'arcivescovo  e  '1  capitolo  metropolitano  di 
Palermo  contro  a'  canonici  della  chiesa  collegiata  di  s.  Pietro.  Nap. 
1792  in-4\ 

Ant.  Russo-Gucli,  Difesa  de'  cappellani  coadiutori  delle  parrocchiali 
chiese  di  questa  dominante  contra  i  cappellani  sacramentali  delle  me- 
desime. Pai.  1836  in-8°.  *  V  ebbero  parte  ancora  Lor.  Coco  e  Giac 
Giordano. 


294      CLASSE   XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO — SEI.  II.  PARTICOLARE 

Frane,  Celi,  Osservazioni  critiche  e  confutazione  di  detta  Difesa. 
Ivi  1856  in-8°. 

*  A  questa  confrarrispose  il  Giteli,  con  una  sua  Replica  stampata 
ncir  anno  appresso. 

Il  capitolo  della  cattedrale  alla  commissione  consultiva  sulla  giu- 
risdizione dell'arcidiacono.  Pai.  1842  in-8°. 

Ragioni  di  esso  arcidiacono  sugli  affari  matrimoniali  (del  benef. 
Sim.   Valdes).  Ivi  1842  ibi. 

Esame  storico-critico  di  dette  ragioni  con  documenti  autentici  (di 
Nicc  Buscami),  Ivi  4842  fui. 

Osservazioni  sull'esame  anzidetto.  Ivi  1842  fol.  *  Questa  lite  fu 
terminata  dal  Re  che  tolse  all'arcidiacono  i  diritti  matrimoniali  ,  e 
gli  addisse  alla  curia  arcivescovale. 

Emm.  Belila,  Discorso  sul  dritto  di  ozione  dei  parrochi  della  città 
di  Pai.  4851  in-8°- 

Parr.  Ant.  Mantecjna.  Pochi  cenni  sulla  ozione  pretesa  da'  RR. 
Parrochi  della  città  di  Palermo.  Ivi  1851  in-8°.  *  Impugna  il  diritto 
lor  conceduto  da  un  decreto  del  Senato  (da  cui  vengono  e  dotate  le 
parrocchie  e  nominati  i  parrochi  di  questa  capitale)  di  traslocarsi  da 
una  minore  ad  altra  pieve  maggiore. 

Parr.  FU.  Sincri,  Risposta  alla  precedente  memoria  in  nome  di 
tutti  i  Parrochi.  Ivi  1851  in-8°. 

Diritti  metropolitici  e  primato  dell'arcivescovo  di  Palermo.--Suo 
privilegio  di  coronare  i  nostri  Monarchi.— Precedenza  sopra  gli  altri 
prelati  del  regno.— Sua  qualità  di  commessario  generale  della  bolla 
della  Crociata. r-Sua  presidenza  del  regno,  mancando  il  Luogotenente 
generale  di  S.  M. 

*  Quest'  è  una  collezione  di  bolle  pontificie,  editti  reali,  decisioni 
viceregie,  compresa  nel  Codice  eccl.  sic.  di  Andrea  Gallo,  1.  II,  tit. 
V.  dove  parimenti  si  trovano  somiglianti  diplomi  concernenti  gli  al- 
tri arcivescovi  e  vescovi  di  Sicilia,  dei  quali  passiamo  a  trattare. 

Ragioni  del  ciantro  e  capitolo  della  madrice  chiesa  di  Palermo 
in  sostegno  del  diritto  a   frutti  nelle    vacanze   della  eia nt ria.  Paler. 

1851  in-8\ 

Al.  Narbone,  Preminenze  della  Chiosa  palermitana:  articoli  due  in- 
seriti neir«Eco  della  Religione))  n.  1  e  2.  Pai.  1851  in-1-. 


ART.    li.    CHIESE   METROPOLITANE  Wo 

§    1!.    CHIESA     DI    MESSINA 

*  Può  aver  qui  luogo  l'opera  sopra  indicata  di  Alberto  Piccolo 
«  De  antiquo  iure  ecclesiae  siculae  •»  indiritta  a  dimostrare  la  pri- 
mazia della  chiesa  mamertina  fin  da'  primi  secoli-,  pretensione  però 
respinta  dal  Pirro,  dal  di  Giovanni,  dal  di  Chiara,  da  tutti  i  critici. 

Alexandri  ///,  Bulla  plumbea  concistoria  ad  Nicolaum  archiep. 
messan.  anno  41(36.  *  Innalza  quella  sede  alla  dignità  metropolitica, 
ratificando  la  concessione  già  fattale  da  Anacleto  IH  pseudo-papa  *, 
riportasi  dal  Gallo  nel  lib.  Il,  tit.  V,  e.  II,  del  Codice  sic.  eccl. 

Marii  Ghirbae,  Allegationes  in  ostentatienem  pontificiae  largitatis 
erga  capitulum  s.  Ecclesiae  messanensis.  Neap.  4641  in  fui. 

Caroli  de  Neapoli  mess.  Iura  legalia  prò  cantora  tu  et  canonicatu 
cathedralis  messanensis  ecclesiae  provisis  ab  archiepiscopo  urbis  e- 
iusdem.  Senza  data,  in  fol. 

Melch.  Marinami  mess.  Allegationes  archimandritales  decimarum 
corani  R.  Patrimonii  Senatu  prò  Archimandrita  messarensi  centra 
incolas  terrae  Subucae  eiusque  rurium.  Neap.  17:26  in  fui. 

Bulla  Clementis  XII  confìrmatoria  concordiae  inter  archiepiscopum 
et  archimandritam  Messaline  initne  super  diversis  punctis  iurisdietio- 
nalibus.  Romae  17-15,  et  Pan.  1755  in  fol. 

M.  Ant.  M.  Trigona  Grimaldi ,  Lotterà  responsiva  da  servir  di 
difesa  dell'integrità  presente  della  diocesi  di  Messina  nel  processo 
di  dismembrazione  ed  unione  a  Patti.  Mess.  1811  in  fol. 

*  Altre  somiglianti  Memorie  circa  detto  anno  fur  pubblicate  in  fa- 
vor di  Messina  centra  il  nuovo  smembramento  di  sua  diocesi  eia  for- 
mazione di  quella  di  Nicosia. 

Gius,  de  Luca,  Origine  e  fondazione  della  chiesa  messinese  •,  Ti- 
tolo conveniente  al  suo  -prelato*,  Elenco  de'  più  esimi  fra'  suoi  pasto- 
ri:, Celebrità  che  le  pertengono.  *  Nell'Enciclopedia  dell'ecclesiastico 
voi.  IV.  Nap.  1845  in-i°.  Quivi  egli  sostiene  l'  antica  primazia  di 
questa  chiesa;  ma  nella  pag.  1119  di  detto  volume  se  ne  legge  u- 
na  breve  impugnazione;  e  più  di  proposito  ne  ha  scritto  il  celebre 
Fimiani  nel  trattato  «  De  erigine  et  progressu  metropoleon  ecciesia- 
sticarum  ». 

Diplomi  vari  spettanti  a  questa  chiesa  gli  abbiamo  allegati  nella 
classe  IX,  sez.  HI,  art.  3,  |  2  ,  n.  2:  ciò  che  abbiamo  pur  fatto 
ivi  delle  chiese  seguenti,  per  cui  non  ci  sarà  qui  mestieri  ci  nuo- 
vamente citarli. 


290      CLASSE  X1I1.  DIRITTO  ECCLESIASTICO— SRI.  11.  PARTICOLARE 

*  Basti  per  tutto  accennare  di  volo  come  la  Diplomatica  sicola  la 
parte  non  ultima  del  Diritto  sicolo,  così"  nel  ramo  civile,  come  nel- 
V  ecclesiastico. 

§    III.    CHIESA  DI    MONREALE 

Lucii  IH,  Bulla  ad  Guilelmum  archiep.  anno  418*2.*  Eleva  a  di- 
gnità arcivescovile  questa  chiesa  e  ne  dichiara  le  giurisdizioni.  Ri- 
portasi dal  Pirro  nella  Notizia  di  essa  chiesa  ,  p.  458  ',  e  dal  Gallo 
nel  Codice  sicolo,  1.  11,  dipi.  LXXX1V.  Quivi  pur  leggonsi  altri  di- 
plomi di  Clemente  111  papa  e  di  Carlo  V.  imp. 

Constitutiones  insignis  collegiatae  ecclesiae  monregalensis  editae 
a  D.  Ilier.  Venero  y  Leiva  archiepiscopo.  Pan.  1626-27-28.  *  Sono 
tre  queste  Costituzioni  pubblicate  ne'  tre  anni  indicati  dal  lodato 
arcivescovo  fondatore  della  Collegiata  esistente  nella  chiesa  del 
ss.  Crocifisso,  che  fu  confermata  da  Urbano  Vili  per  bolla  a  Debi- 
tum  pastoralis  ofììcii  ». 

Andreae  Museante,  Consilium  in  causa  competentiae  iurisdictionis 
vertente  inter  archiepiscopum  Montisregalis  et  Inquisitores.  Pan. 
4G47,  in  fui. 

Marii  Lancellotti,  De  controversa  ecclesiae  cathedralis  Montis 
regalis  Resolutiones.  Romae  4  715  in-i°. 

*  Vero  autore  se  ne  crede  Nic.  Mondia  ,  vivandiere  del  duomo 
di  Monreale  sua  patria,  che  si  nascose  sotto  nome  di  Caloddone.  Di- 
scute le  liti  insorte  tra'  monaci  cassinosi  e  '1  clero  secolare  per  pre- 
minenze e  dritti  capitolari. 

And.  Tontoli,  Per  lo  capitolo  cassinese  di  Monreale  contra  i  sei 
cappellani  ,  i  diciotto  prebendati  del  duomo  e  la  collegiata  del 
ss.  Crocifisso.  Nap.  4779  in-4°. 

Ridoni  per  cui  dimostrasi  la  scrittura  stampata  nel  1759  sotto 
titolo^  Consulto  al  card.  Farnese  arciv.  di  Monreale,  avanzato  dagli 
avvocati  di  quella  mensa  »  essere  apocrifa  e  di  fresco  composta  ,  e 
contener  fatti  o  falsi  o  adulterati.  Senza  data  ,  ma  è-  Pai.  4  760  in 
fol.  *  È  l'autore  M.  Frane,   Testa  arciv.  di  essa  chiesa. 

IìafJ.  M.  Tramaglia  ,  Diss.  su  l'antica  e  nuova  disciplina  della 
chiesa  intorno  agli  ornamenti  de'  templi  e  dei  sacerdoti  in  sostegno 
dell'  uso  della  mitra,  richiesta  dal  capitolo  cassinese  del  duomo  di 
Monreale.  Nap.  1 708  in-4*. 

Giurisdizione  dell'arcivescovo  di  Monreale  di  eleggere  i  notai  di 
quella  diocesi:  dritto  fondato  su  molti  reali  privilegi  dall'  epoca  di 
Guglielmo  11,  con  varie  bolle  di  papi  dal  tempo  di  Alessandro  111  : 
nis.  esistente  nella  libreria  comunale. 


ART.  IC.  CHIESE   >I  ET  SO  POLITANE  — §  IH.  DI    MONREALE      297 

Giamb.  Tarallo,  abb.  cassineso  e  vicario  gen.  ha  dato  un  cenno 
storico  e  giuridico  di  questa  chiesa  e  de' suoi  prelati,  nel  voi.  IV 
dell'  Enciclopedia  del!'  Ecclesiastico.  Nap.  48-45  in-l\ 

—  Discorso  pronunziato  nel  duomo  di  Monreale  in  occasione  della 
tumulazione  delle  auguste  salme  delle  LL.  MM.  Guglielmo  1  e  Gu- 
glielmo II,  fatta  il  dì  20  aprile  1846.  Pai.  in  fui. 

Memoria  alla  Consulta  generale  di  Sicilia  per  la  giurisdizione  del- 
l'arcivescovo  di  Monreale  sul  collegio  di  Maria  in  Corleone.  Pai. 
1850  in--4°. 

§    IV.    CHIESA   DI     SIRACUSA 

Benché  il  Gaetani,  l'Amico,  il  Logoteta  (che  or  citeremo)  abbiano 
mantenuto  che  Siracusa  fin  da'  primi  secoli  del  cristianesimo  godes- 
se diritto  metropolitico  su  tutta  1'  Isola  :  il  vero  si  è  che  quest'  I- 
sola  ne'  primi  Vili  secoli  non  ebbe  metropolita  di  sorta  ,  ma  fu- 
rono le  sue  Chiese  immediatamente  soggette,  in  qualità  di  suburbi- 
carie,  al  romano  Pontefice.  Così  l'ebbero  dimostrato  e  Pirro  e  Ba- 
ronio  e  Di  Giovanni ,  e  a  dì  nostri  il  Di  chiara  ,  il  Capecelatro  ,  il 
Giampallari,  il  Leone,  ecc. 

Quando,  al  secolo  Vili,  1' imp.  Leone  Isaurico  divulse  la  Sicilia 
dalla  giuridizione  del  Papa,  e  soggettala  al  patriarca  di  Costanti- 
nopoli', questi  per  far  cosa  grata  all'Isola  ,  e  così  cattivarsela,  ele- 
vò la  sede  siracusana  alla  dignità  arcivescovale,  con  assegnarle  per 
suffraganee  le  sedi  tutte  dell'  Isola  stessa,  tranne  quella  di  Catania, 
che  fu  decorata  del  medesimo  titolo  ,  ma  senza  sunraganei.  Così 
abbiamo  dalla  a  Notizia  de' cinque  Troni  patriarcali  »  grecamente  de- 
scritta da  Nilo  Doxopatrio,  per  ordine  di  re  Ruggiero,  e  pubblicata 
da  Stefano  le  Moine  nel  t.  I  «.  Varia  Sacra  ». 

Poco  però  poterono  le  dette  due  Chiese  fruire  di  tale  prerogativa-, 
che,  invasa  Sicilia  da'  Mori,  e  chiese  e  vescovadi  n'andarono  in  ro- 
vina. Racquietatala  poscia  i  Normanni,  parecchie  delle  antiche  sedi 
rimisero,  e  parecchie  ne  fondaron  di  nuove.  Ma  quanto  ad  arcive- 
scovadi, non  si  ebbero  altro  che  i  tre  siimmentovLiti  ,  e  ciò  fino  a 
dì  nostri,  quando  Gregorio  XVI  ,  ad  inchiesta  di  Ferdinando  II,  ha 
restituito  a  Siracusa  ì'  antico  titolo,  ed  assegnatole  per  suffraganei 
i  novelli  vescovadi  di  Caltagirone,  di  Piazza  e  di  Noto.  Per  questo 
è  che  noi  qui  alloghiamo  questa  sedia  tra  le  arcivescovali,  benché 
finora  noi  fosse. 

Urbani  II  P.  M.  Constitntio,  qua  Syracusana  Ecclesia  a  Rogerio 
Comite,  eiectis  Agarenis,  restituta  ac  bonis  aucta  contirmatur,  an- 
no 1095. 

*  Questa  bolla,  che  leggesi  nel  t.  II  del  grande  Bollano,  compi- 
lato da  Carlo  Cocquelinese  rimpresso  da  Gir.  Mainardi  a  Roma  1730 
e  segg.,  era  stata  prodotta  dal  Pirro  nella  Notizia  di  questa  Chiesa 


298    CLASSI?    X1I1.    DIRITTO    ECCLESIASTICO — SE*.  II.  PARTICOLARE 

insieme  con  più  altre  clic  qui  trapassiamo.  Essa  bolla  è  la  XVII  dello 
emanate  da  quel  pontefice,  cui  debbe  la  Monarchia  sicola  il  singo- 
lar  privilegio  dell' apostolica  Legazione  annessa  alla  Corona. 

Ant.  Amico,  De  antiquo  urbis  Syracusarum  archiepiscopatu  etc. 
Neap.  1640  in-4°.  *  Questo  scritto  dicevamo  poc'  anzi  essere  stato 
confutato  da  Frane.  Baronie  Volea  dimostrare  che  anco  ne' primi  se- 
coli fosse  stato  quel  vescovo  metropolitano  di  tutta  l'Isola,  mentre  ò 
noto  che  questo  titolo  gii  fu  primamente  concesso  dal  patriarca  di 
CP.  posciachè  la  Sicilia  fu  divelta  nel  IX.  secolo  dal  patriarcato  ro* 
mano. 

los.  Loyotctae,  Diss,  de  veteri  et  nova  ecclesiae  syrac.  disciplina 
in  re  sacra,  funebri  ac  poenitentiali.  Syr.  1779  in-i°. 

—  Commentarium  critico-historicum  de  apostolica  institutione  ec- 
clesiae syrac.  Catinae  178G  in-8°. 

—  De  veteri  ecclesiae  syr.  metropolitico  iure.  *  Sta  con  pili  al- 
tri suoi  mss.  nella  libreria  di  quell'antica  metropoli. 

—  Pro  episcopatu  syracusano.  Florentiae  1806  in-8°.  *  Scrisse  que- 
sta memoria  quando  trattavasi  lo  smembramento  di  quella  diocesi  per 
fondare  l'altra  di  Caltagirone:  ciò  che  avvenne  dopo  sua  morte. 

*  Altri  opuscoli  delto  stesso  e  d'  altri  autori  su  questa  chiesa  veg- 
gansi  tra  le  Storie  ecclesiastiche  particolari,  classe  VI,  sez.  I,  art.  I, 
§  5. 

Frane.  Vargas,  Difesa  del  regio  patronato  sul  tesoriere  della  cat- 
tedrale di  Siracusa,  e  sul  beneficio  di  s.  Lucia.  Nap.  1746  in-4\ 

Mìch.  M.  Vecchioni,  Ragionamento  intorno  al  regio  patronato  sul 
feudo  di  s.  Lucia  di  Siracusa.  Nap.  1762  in-4°. 

Ces.  Gaetani,  Sull'origine  e  preminenza  della  chiesa  di  Siracusa: 
nel  t.  1  della  Nuova  Raccolta  di  Opusc.  sicil.  Pai.  1788  in-ì°  pag.  3. 

Raff.  M.  Tramaglio,,  Memorie  sulla  cattedrale  di  Siracusa,  all'og- 
getto che  vi  si  ristabilisca  il  buon  sistema.  Nap.  1792   iu-4°. 

M.  lgn.  Avolio,  Difesa  della  cattedrale  di  Siracusa  contra  la  va- 
na pretesa  di  Caltagirone.  Sir.    18 ti  in-ì°. 

—  Cenni  sull'antico  metropolitano  di  Siracusa.  Ivi  18Ó2  in-S°.  *  Di- 
mostra esservi  stato  costituito,  non  da'  primi  tempi,  come  volea  V  A- 
mico,  ma  nel  secolo  Vili ,  quando  Sicilia  fu  soggetta  al  patriarca 
oi  CP. 

!\1.  Gius.  Capece-Latro,  Lettera  siili'  aulico  metropolitano  di  Si- 
»  n  usa,    1  aprile   185:2. 


ART.    II.    CII1F8S   METROPOLITANE  — §    IV.    01    SIRACUSA      299 

*  Confata  l'esistenza  di  esso  ne*  primi  secoli  della  chiosa.  Legge- 
si  nel  voi.  II  pag.  J95  e  296  dell'Effemeridi  sicole,  insieme  con  un 
capitolo  aggiunto  ad  essa  lettera. 

Stef.  di  Chiara,  Saggio  critico  su  detta  lettera.  *  Leggesi  colla 
medesima  nel  toni.  Ili,  n.  Vili  dell'Effemeridi  stesse, pag.  76.  Am- 
mette la  non  esistenza  del  metropolita  pe'  primi  sette  secoli,  ma  la 
sostiene  per  l' ottavo. 

Gregorìi  XVI  Bulla  erectionis  archiepiscopatus  syracusani,  20  maii 
1844.  *  Dopo  rammemorate  le  antiche  glorie  di  questa  città,  resti- 
tuisce ad  essa  l'antico  diritto  metropolitico,  le  assegna  le  diocesi 
suffraganee,  delle  quali  ancora  fa  una  nuova  circoscrizione.  Questa 
bolla  è  stata  inserita  per  intero  dal  Gallo  nel  suo  Codice  sic.  dipi. 
1.  li,  dip.  LXXXVII. 

*  Il  parroco  Frane.  Serafino  ha  dato  una  Notizia  delle  vicende 
di  questa  Chiesa  nel  t.  IV  dell'  Enciclopedia  dell'  Ecclesiastico. 

Al 

seriti 


Al,  Narbone,  Prerogative  della  Chiesa  siracusana:  articoli  due  ie- 
riti  nell'  Eco  della  Religione,  n.  5  e  6.  Pai.  1852  in-4% 


ART.    III.    CHIESE    EPISCOPALI 

De*  vescovadi  eretti  in  Sicilia,  altri  più  non  esistono,  altri  vanta- 
no  antica  fondazione,  ed  altri  sono  di  data  recente. 

Alla  prima  classe  si  aspettano  i  dieci  vescovadi  di  Tauromenio  , 
Triocala,  Leontino,  Lilibeo,  Tindaro,  Terme,  Drepano,  Alesa,  Cronio, 
Camerina. 

Uno  ne  fu  stabilito  alla  venuta  de*  Normanni  in  Troina  ,  e  fu  il 
primo  di  regia  fondazione:  ma  esso  dopo  alquanti  anni  venne  trasfe- 
rito a  Messina. 

Sono  di  dubbia  esistenza  i  tre  episcopati  di  Mile  o  Milazzo,  dTc- 
cari  o  Carini ,  e  di  Tauriano  (che  non  so  dove  fosse)  ,  de'  quali  si 
fa  motto  in  qualche  antica  scrittura. 

D'esistenza  supposta  poi  sono  i  tre  altri  di  Bivona  ,  di  Volsina  $ 
di  Selinunte,  che  taluno  ha  voluto  far  credere.  ^ 

Le  scarse  notizie  di  coteste  chiesa,  e  di  quei  pochi  vescovi  che 
governaronle,  formano  il  secondo  libro  della  Sicilia  sacra  del  Pirro 
continuala  dal  Mongitore,  a  cui  rimandiamo  i  lettori. 

De'  vescovadi  esistenti,  sono  antichi  que'  di  Catania  ^  Girgenti  , 
Mazzara,  Cefalo,  Patti,  Lipari.  Sono  del  principio  del  seeol  nostro 
que'  di  Caltagirone,  di  Nicosia,  di  Piazza-,  sono  di  quest'  ultimi  anni 
quei  di  Trapani,  di  Noto,  di  Caltanissetta:  ai  quali  quanto  prima  si 
aggiugnerà  quello  di  Aci-Reali. 

Òr  dunque  le  scritture  giuridiche,  spettanti  a  codeste  chiese,  per- 
venute a  mia  conoscenza  ,  le  rassegno  collo  stess' ordine  che  si 
compete  alla  loro  anzianità. 


300    CLASSI    X1U.    D1BITTO    ECCLESIASTICO — SF.Z.    II.   PARTICOLARE 
§    I.    CHIESA    DI    CATARIA 

Questa  Chiesa,  al  pari  di  più  altre  del  regno,  si  crede  d'  istitu- 
zione apostolica,  come  sostengono  i  suoi  scritturi  da  noi  a  suo  luo- 
go allegati.  Aggiungasi  a  questi  il  can.  Gaet.  Lombardo  che  n'ha 
fornito  una  Cronologia  isterica  dall'anno  44  dell'  era  volgare  fino  a 
dì  nostri:  nel  voi.  IV  dell'  Enciclopedia  eccl.  impressa  a  Napoli  -1845 
in-4°. 

Allorché  le  Chiese  sicole  dall'  imp.  Leone  Isaurico  furon  divulse 
dal  patriarcato  romano  e  incorporate  all'orientale,  il  patriarca  di 
Costantinopoli  creò  la  prima  volta  due  arcivescovi  in  Sicilia:  1'  uno 
fu  quello  di  Siracusa,  come  testé  dicevamo,  1' altro  quel  di  Catania. 
Estinti  umendue  per  la  invasione  moresca,  oggi  amen  Ine  hanno  ri- 
cuperata la  pristina  dignità.  Yeggiamo  le  scritte  spettanti  a  que- 
st'  altra  chiesa, 

lo,  Bapt.  Basilis,  cat.  Factum  iuridicum  super  concessionibus  ter- 
rarum  per  episcopos  calanenses  ad  plura  s<cula  factis.  Cat.  ì685 
in  fol.  *  Quest'  opera  è  congiunta  colla  seguente: 

Yinc.  de  Ugo,  agrig.  Allegationes  de  auctoritate  episcoporum  ca- 
tanensium  concedendi  terras  ad  emphyteusim.  Catan.  1685,  et  ite- 
rinm  1755  in  fol. 

Diss.  canonica  in  favore  de'  pensionar!  del  vescovado  di  Catania, 
contra  i  titolari  del  medesimo.  Pai.  4757  fol. 

Frane.  Xav.  del  Campo,  Ad  tutandam  catanensis  ccclesiae  iuris- 
dictionem,  Oratio  historico-legalis.  Pan.  17-40  fol. 

Collectio  monumentorum,  quae  ad  tuenda  ecclesiae  catanensis  iura 
eruit  ex  locis  auihenticis  Vitus  Coco,  eiusdem  ccclesiae  canonicus. 
Pan.  1776  in-4°. 

Vito  Caco,  Risposta  alle  ragioni  del  Capitolo  di  s.  Maria  l1  Ele- 
mosina, sulla  esenzi  ine  di  assistere  al  proprio  vescovo  nella  conse- 
crazione  de'  sacri  olii.  Pai.    1775,  in-i°. 

—  Varie  dimostrazioni  degli  errori  sparsi  nel  libro  che  ha  per  ti- 
tolo: Risposta  alla  breve  notizia  ecc.  Cat.   1770  in-ì°. 

Pietro  del  Campo,  Memoria  in  favore  del  vescovo  di  Europo  con- 
tra il  capitolo  di  Catania.  Senza  data. 

Gio.  Agost.  de  Cosmi,  Difese  due  del  Capitolo  di  Catania  contro 
il  vescovo  di  Europo.  Pai.  1781  in-V.  *  Risponde  al  Delcampo,  il 
quale  però  mise  Cuora  una  «  IVisposla  alla  prima  Difesa  ». 


ART.    Ili.    CHIESE   EPISCOPALI  —  §    I.    DI    CATANIA  301 

FU,  Cafaro,  Difesa  dell'insigne  collegiata  chiesa  di  s.  Maria  del- 
l' Elemosina,  e  del  di  lei  prevosto.  Mess.  1812  in-4w.  *  Era  egli  prof, 
di  canoni  in  quella  università,  e  preposito  di  quella  chiesa  che 
vuol  esimere  dalla  giurisdizione  del  vescovo. 

Seb.  Zappala,  Lettere  di  risposta  al  medesimo,  sulla  unicità  del 
parroco  di  Catania.  Ivi   1813  in-4°. 

*  Anco  Nat.  Zuccarello  lasciò  ms.  una  risposta  allo  stesso  Cafa- 
ro,  che  pretendea  la  chiesa  collegiata  di  Maria  ss.  dell'  Elemosina 
esser  parrocchia  indipendente  dal  vescovo.  Questa  memoria  sull'u- 
nità della  parrocchia  catanese  serbasi  da  Fr.  di  Paola  Bertucci  che 
ce  ne  ragguaglia  nella  Biografia  dell'autore.  Cat.  1846in-8°. 

Ragioni  a  favore  del  capitolo  di  Catania  contro  i  secondari  di  es- 
so. Cat.  1820  in*4\ 

Memoria  della  collegiata  di  s.  Maria  della  Limosina  in  sostegno 
del  suo  dritto  elettivo  del  prevosto ,  non  soggetto  alle  riserve 
della  s.  Sede.  Pai.  4821  fol. 

Sulla  dimanda  fatta  dal  sac.  can.  Gius.  Castagnola  intorno  al 
dritto  di  coamministrazione  ecc.  Cat.  1821  fol. 

Vmc.  Cor  darò- Clarenza,  Cenno  storico  sul  diritto  metropolitano 
della  chiesa  catanese.  Ivi  1844  in-4°.  *  Metteasi  in  campo  questa 
pretesa  all'occasione  che  il  vescovo  di  Siracusa  M.  Gius.  Amorelli 
ottenne  dalla  s.  Sede  la  onoranza  di  primo  suo  arcivescovo. 

*  Il  re  Ferdinando  11,  secondando  i  voti  della  città,  nel  consiglio 
di  Stato  del  1  dicembre  1850,  si  è  dichiarato  di  voler  presso  la  s. 
Sede  interporre  i  suoi  uffici  per  elevar  la  Chiesa  catanese  alla  di- 
gnità arcivescovale.  Se  ne  attendevano  le  pontificie  costituzioni,  men- 
tre ciò  scrivevamo.  Questa  sovrana  risoluzione  ,  comunicata  all'  In- 
tendente di  quella  città,  leggesi  nel  giornale  d'essa  Intendenza,  di- 
cembre, dett'  anno. 

§   II.    CHiESA    DI    GIRGENT1 

*  Abbiamo  di  questa  chiesa  e  de'  suoi  vescovi  -un  cenno  istorico 
del  can.  tesoriere  Eraclìde  io  Presti  ,  nel  voi.  IV  dell'Enciclopedia 
dell' Ecclesiastico.  Abbiam  di  giuridico  gli  scritti  che  seguono. 

Ragguaglio  della  condotta  e  ragioni  del  vescovo  di  Girgenti  M. 
Lor.  Gioeni  in  occasione  della  visita  delle  rendite  e  legati  pii  di 
quella  cattedrale.  INap.  1756  fol. 

*  Scrittore  ne  fu  Giamb.  M.  latinucci)  firmato  in  fondo  di  que- 
st'  Allegazione. 


502   CLASSE  XIII.  DIRITTO    ECCLESIASTICO— iUtt.    li.    IUHTICOLARE 

Dimostrazione  delle  ragioni,  che  assistono  detto  vescovo  per  visi- 
tare gli  effetti  e  prendere  i  conti  di  quella  cattedrale  Nap*    4  758  fol. 

*  Lo  stesso  ne  fu  1'  estensore-,  die  risponde  alle  dus  contrarie  al- 
legazioni di  t|ue'  canonici  intitolate  «  Causa  regia,  e  Nota  de'  reali 
diritti.  Nap.   1738  in-4*. 

Difesa  dello  stesso  prelato  contra  le  pretensioni  d' alcuni  canonici 
di  quel  capitolo.  Nap.  1738   in-4°. 

Risposta  alla  Dimostrazione  fatta  a  prò  delle  pretensioni  del  ve- 
scovo di  Girgenti  sul  suo  capitolo.  Nap.  1740  in-4#. 

FU.  Corazza,  Ragionamento  storico-legale  sul  pero  de'  regolari  a 
pagar  le  decime  a  prò  del  decano  di  Girgenti  Pai.  1743  io  fol. 

Per  il  dritto  di  libbra  collazione  che  su'  canonicati  di  Girgenti 
compete  a  quel  vescovo.  Senza  data,  in  fol. 

Allegazione  a  favore  di  D.  Antonio  Cavalieri,  cantere  della  catte- 
drale di  Girgenti.  Pai»  1750  in  fol. 

Ugone  Pape,  decano  di  Girgenti,  Difesa  delle  tre  sentenze  confor- 
mi da  sé  ottenute  contra  il  cantore  di  quella  cattedrale  sulle  pre- 
minenze del  suo  decanato.  Pai.  17ol  fol. 

Ant.  Crescimanno,  cantore,  Difesa  delle  giurisdizioni  e  preminenze 
della  sua  cantoria  contra  il  detto  decano.  Senza  data,  in  fol. 

Ragioni  per  mettersi  in  esercizio  Y  ozione  del  capitolo  di  GirgenU, 
esposte  in  regio  senato  dall' avv.  Gius.  il/.  Fisichella.  Pai.  1757 
in- 4°. 

M.  Andr.  Lucchesi-Palli,  Raccolta  d'  alcune  notificazioni,  editti  ed 
istruzioni    pubblicate  pel  buon    governo  di  sua    diocesi.  Pai.    176o 


in-ì 


'.o 


Ragioni  del  decano  di  Girgenti  e  d'altri  contra  gli  Agostiniani  di 
Naro  (su'  dritti  di  decime).  Pai.  1843  in-4°. 

Le  decime  ,  Ragioni  del  p.  Agostino  di  Naro  avverso  il  decano 
della  cattedrale  di  Girgenti:  la  serie  sulle  decime  de'  prelati  di  Sici^ 
lia,  2a  ediz.  Pai*  1844  in-8°. 

§    III.    CHIESA    DI    MAZZARA 

Questa  città,  i  cui  storici  da  noi  a  suo  luogo  lodati  reputano  fi- 
glia della  diruta  Sclinunte,  nobilitala  dagli  Arabi  clic  vi  stanziarono 


ART.    Ili,    CHIESE    EPISCOPALI —   §    III.    DI    MAZZARA  305 

pei*  due  secoli,  restaurata  da  Ruggiero  che  diseaceiulli  nel  1075  , 
debbe  a  questo  principe  il  suo  vescovado.  Una  recente  notizia  dei 
vescovi,  del  capitolo,  degli  stabilimenti  religiosi  di  questa  città  e  dei 
comuni  di  sua  diocesi,  balla  trascritta  Bart.  Castelli  nel  voi.  IV  del- 
l'Enciclopedia  dell'Ecclesiastico.  Nap.  1845  in-40. 

Non  sono  a  nostra  saputa  scritture  legali  che  riguardino  questa 
chiesa:  il  perchè  ad  altre  volgiamo  lo  sguardo. 

§    IV.    CHIESA  DI    CEFAL13' 

V  origine  di  questa  chiesa  ,  la  serie  de'  suoi  vescovi,  lo  stato 
materiale  e  formale  del  vescovado,  leggonsi  stesamente  descritti  nella 
più  volte  citata  Enciclopedia  dell'  Ecclesiastico,  voi.  IV. 

Privilegia  ecclesiae  cephaluditanae  a  diversis  regibus  et  impera- 
toribas  concessa,  recollecta  iussu  Thomae  de  Butera  episcopi  anno 
i5f>cS.  *  Quest'opera,  compilata  da  Guglielmo  di  Mistrelta  ,  rimase 
inedita-,  donde  Vinc.  Auria  estrasse  alcune  Notizie,  che  serbansi  nella 
libreria  del  Comune  (Qq  D  166  n.  4, 

Matthaei  Orlandi,  Allegationes  prò  ecclesia  cephaìaedensi  conlra 
obiecta  per  R.  M.  C.  advocatum.  Senza  data  in  Ibi, 

Mich.  Giordano,  Per  la  città  di  Cefalù  e  suo  real  capitolo  contro 
il  vescovo  di  essa  M.  Doni.  Valguarnera.  Nap.  1746  in-40. 

E.  Pìraino,  Sulle  prestazioni  pretese  dalla  mensa  vescovile  di  Ce- 
falù. Pai.   1844  in-4°. 

Andrea  Gallo ,  La  causa  de'  vescovi  di  Sicilia  ,  Memoria  per  M. 
Proto  vescovo  di  Cefalù  contro  il  Direttor  generale  de'  RR.  e  DD. 
alla  Consulta  generale  di  Sicilia.  Pai.  in-4°.  *  Dimostra  spettare  al 
Vescovo  la  collazione  delle  dignità  e  de'  canonicati  capitolari. 

§    V.    CHIESA    DI    PATTI 

Questa  chiesa  è  pressoché  contemporanea  alle  due  precedenti:  pe- 
rocché la  città  edificata  dal  conte  Ruggiero  presso  1'  antico  Tindaro 
venne  decorata  di  cattedra  episcopale  circa  il  1130,  e  unita  a  quella 
della  prossima  Lipari.  Un  cenno  de'  suoi  prelati  n'  ha  inserito  il  cav. 
Ant.  Busacca  nella  summentovata  Enciclopedia.  Di  scritte  legali  non 
altre  ci  occorrono  che  le  seguenti  : 

Constitutiones  canonicae  cathedralis  ecclesiae  s.  Bartholomaei  Pa- 
ctarum,  et  aliorum  regularium.  *  Furono  promulgate  dal  vescovo  Gil- 
berto Isfar,  ed  impresse  insieme  colle  sue  Costituzioni  sinodali.  Pai. 
1584  in-8*. 


304    CLASSI    UH.    DiniTTO    ECCLESIASTICO — 5EZ.   II.   PARTICOLARE 

Editto  di  M.  Martino  Orsino  vescovo  di  Patti  per  li  cleri  delle 
parrocchie  di  Tortorici.  Mess.  1852  in-8°.  *  DifTinisce  le  attribuzio- 
ni di  quell'arciprete  centra  le  pretensioni  d'alcuni  collegiali. 

5    VI.    CHIESA    DI    LIPARI 

Da  greci  mss.  che  nel  monastero  di  Grotta-Ferrata  si  serbano,  ap- 
pare l'episcopato  eolio  essere  stato  eretto  fin  dalla  metà  del  terzo 
secolo:  ina,  distrutto  per  la  irruzion  saracenica,  fu  poi  da  Ruggieri 
restituito.  Se  non  che  Giliberto  primo  vescovo  nel  1 1U  ,  e  i  suoi 
successori  governarono  insiememente  questa  chiesa  e  T  anzidetta  di 
Palti  fino  al  U00,  allorché  Bonifacio  IX  le  divise  e  ne  fece  due  ve- 
scovadi distinti.  D'inno  è  che  leggasi  il  Cenno  storico  sulla  chiesa 
di  Lipari,  del  can.  Carlo  Rilriquez  nel  t.  LXXV,  pag.  -275,  e  LXXVI, 
n.  126,  pag.  53  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti:  dove  sostiene 
quel  suo  vescovo  non  essere  più  soggetto  a  Messina,  ma  sì  a  Roma: 
ciò  che  dimostrano  i  documenti  che  sieguono. 

Urbani  papae  Vili  romani  Litterae  apostolicae  ,  29  octobris 
1627.  *  Rescritto  recato  dal  Pirri  nella  Notizia  di  questa  chiesa,  e 
dall'  Ughelli  nell'Appendice  al  t.  Il  della  Italia  sacra.  Per  tal  decreto 
veniva  il  vescovado  liparitano  ritolto  alla  giurisdizione  messinese  : 
ma  r  esecuzione  di  esso  ne  fu  sospesa,  finché  Alessandro  VII  con 
nuovo  decreto  (transuntato  a  Palermo  il  9  febbraro  lG01)sanoì  tal 
esenzione,  e  dichiarò  questa  chiesa  immediatamente  soggetta  alla  Sede 
apostolica.  0*gi  nondimeno  si  conta  tra  le  suffraganee    di  Messina. 

Tra  le  scritture  divolgate  da  uno  degli  ultimi  vescovi  abbiamo 
le  seguenti: 

M.  Visconte  Proto,  Risposta  all'arcidiacono  del  suo  capitolo  sulla 
pretesa  intangibilità  del  suo  stallo  in  coro.  Pai.  1859  in-8#. 

—  Raccolta  di  notificazioni,  editti,  istruzioni  e  decreti  pel  buon 
governo  della  sua  diocesi.  Nap.   18  iO  in-i°. 

—  Sui  diritti  della  chiesa  di  Lipari.  Pai.  1842  in-S\ 

ART.    IV.    VESCOVADI    NOVELLI 

Fin  dal  1778  il  Parlamento  implorava  da  S.  M.  la  grazia  di  ac- 
crescersi il  numero  de  vescovi,  atteso  l'aumento  delle  nuove  popo- 
lazioni. Così  abbiamo  negli  Atti  di  quel  Parlamento,  e  presso  il  Giar- 
rizzo  ((  Codex  siculus  »  lib.  I,  Ut.  1,  §  IV.  Accoglieva  il  re  la  di- 
manda e  commetteva  alla  Deputa/ione  del  regno  stendere  un  piano 
o  sia  specchietto  di  nuove  circoscrizioni  di  diocesi  da  comunicarsi 
alla  Giunta  de'  presidenti  e  consultore  per  esaminarlo  pria  di  pre- 
sentarsi al  Sovrano.  . 

Nel  Parlamento  del  1802  fu  rinnovellala  la  istanza  ,  e  quindi  co- 
minciarono le  trattative  colla  Corte  di  Roma,  da  cui  dopo  lunghi  e 


ART.    IT.    VESCOVADI    NOVELLI  503 

ben  maturati  processi  vennero  eretti  in  prima  i  vescovadi  di  Calta- 
girone,  Nicosia  e  Piazza-,  più  tardi  quelli  di  Trapani,  Noto  e  Calta- 
nisetta, essendosi  avuto  riguardo  di  costituir  capo  di  diocesi  ogni 
città  capo  di  provincia. 

Le  bolle  di  erezione  le  verremo  qui  segnando  colla  data  che  ne 
indica  l'  epoca  delle  fondazioni.  Gli  assensi  poi  de'  delegati  regi  per 
\n  così  detta  Esecutoria  di  esse  bolle,  veggansi  presso  il  Gallo  Co- 
dice ecch  sic.  1.  II,  tit.  VI. 

§    I.    CALTAGIRONE 

*  Fin  da'  principi  del  secolo  XVII  ,  questa  città  ,  la  più  grande 
e  la  più  ricca  tra  le  mediterranee  dell'  Isola,  chiese  un  proprio  ve- 
scovo, e  ne  avanzò  le  istanze  a  re  Filippo  IV,  sotto  il  pontificato  di 
Urbano  Vili.  A  ciò  si  oppose  il  vescovo  di  Siracusa,  a  cui  era  sog- 
getta, e  nella  lingua  del  Principe  fu  pubblicata  la  seguente  scrittura. 

Vinc.  Turtureto  pai.  Erecion  de  la  yglesia  catedral  pretendida  de 
la  ciudad  de  Caltagiron  de  la  diocesis  eie  Saragoza  en  el  reyno  de 
Sicilia.  Madrid   Ì627  in  fol. 

*  Per  tale  impugnazione  rimase  sopito  Y  affare  fino  al  1802,  quan- 
do M.  Giamb.  Alagona,  venutovi  per  sacra  visita  ,  ivi  cessò  di  vi- 
vere, ed  allora  dal  Senato  si  rincalzò  la  dimanda  a  re  Ferdinando  III, 
che  accogliendola  di  buon  grado  interpose  suoi  uffici  presso  la  santa 
Sede.  Questa  destinò  delegato  apostolico  M.  Raff.  Morante  arciv.  di 
Palermo  che  istruitone  1'  intero  processo  informativo,  inviollo  alla  S. 
C.  Concistoriale.  A  sostegno  poi  del  medesimo,  uscì  fuori  la  seguente 
scrittura  : 

Giacomo  Boscari,  Memoria  per  la  erezione  del  vescovado  di  CaU 
tagirone.  Ivi  1812  in-4*.  *  Era  costui  parroco  della  pieve  di  s.  Gia- 
como, principal  protettore  della  città,  arcidiacono  di  quella  colle- 
giata, direttore  di  quegli  studi  e  professore  di  sacra  Teologia.  Qui- 
vi egli  espone  i  titoli  che  giustificavano  la  domanda.  A  lui  però  volle 
rispondere  per  parte  di  Siracusa,  il  seguente  scrittore: 

Sav.  Landolina,  Risposta  a  detta  Memoria  in  difesa  di  Siracusa. 
Quivi  1815  in-4°. 

*  Era  questi  un  letterato  di  gran  nome,  e  disse  quanto  seppe  e 
potè  per  impedire  lo  smembramento  di  sua  diocesi  :  ma  già  il  ne- 
gozio era  conchiuso  tra  le  supreme  due  potestà*,  e  quindi" fu  ema- 
nata la  decretale: 

SS.  D.  N,  Vii  F/7,  Litterae  decretales  super  erectione  episcopa- 
ti in  urbe  Calalaieronis.  Romae  1816  in  fol.  *  Questa  bolla,  ema- 
nata ai  12  settembre  di  deti'anno,  fu  rimpressa  a  Caltagirone,  con 
a  fronte  la  versione  italiana. 

40 


500      CLASSE  XIII.  DIBITTO  ECCLESIASTICO— SEZ.  II.  PARTICOLARE 

Compendio  delle  costituzioni  mss.  della  cattedrale  di  Caltagironc. 

Ivi  1834  in-8°.  .  .  . 

*  Primo  vescovo  fu  consacrato  M.  Trigona  e  Parisi,  già  preposito 
e  vicario  apostolico  di  Piazza  sua  patria:  a  cui,  trasferito  all' arci- 
vescovado di  Palermo,  nel  1833,  succedeva  M.  Bened.  Denti  , 
prior  cassinese  di  s.  Martino.— Altre  particolarità  di  quella  chiesa, 
di  quel  capitolo,  di  quella  diocesi  vi  darà  il  can.  Sav.  Grasso  in  un 
articolo  dell'  Enciclopedia  ecclesiastica,  voi.  IV.  Nap.  1845  in-4». 

^    II.  RICOSIA 

*  Essendo,  già  tempo,  in  questa  città  due  chiese  collegiate  che  si 
contesero  lunga  pezza  il  primato,  molte  liti  si  fecero  e  memorie  molte 
si  scrissero  dall'  una  parte  e  dall'  altra*,  eccone  alquante. 

Mich.  d'  tirso.  Per  la  matrice  chiesa  di  s.  Maria  della  città  di  Ni- 
cosia,  nella  suprema  giunta  di  Sicilia.  Nap.  1785,  in-4*. 

Carlo  Yanni  e  Goffredo  de  Bellis,  Per  la  matrice  chiesa  di  s.  Ni- 
colò patrono  di  Nicosia,  nella  suprema  giunta  di  Sicilia.  Nap.  1/84 

'""*  Dono  il  processo  informativo  per  lo  vescovo  di  questa  città  , 
compilato  a  Palermo  nel  1812  da  M.  Mormile,  un  altro  ne  fu  rico- 
minciato a  Roma  presso  la  sacra  Congr.  Concist.  a  cui  fur  presen- 
tate dalle  parti  contendenti  le  memorie  che  sieguono. 

Sacrae  congregationi  concistoriali  messanen.  dismembrationis  et 
erectionis  novae  cathedralis  prò  capitulo  et  canonicis  ecclesie  s. 
Mariac  maioris  civitatis  Nicosiae  :  Restrictus  facti  et  inr.s  cum  bum- 
niario.  Romae  4816  in  fol. 

Eidem  congr.  prò  capitulo  et  canonicis  insignis  collegiatae  et  ma- 
tricis  ecclesiàe  s.  Nicolai  centra  praedictam  ccclesiam.  Romae  18  ib 
in  fol. 

Ristretto  del  precesso  apostolico  compilato  da  M.  T.aff.  Mormile 
arciv.  di  Palermo,  dietro  la  delegazione  speciale  e  le  istruzioni  ri- 
cevute dalla  saera  congr.  concist.  Roma   1810  fol. 

55.  D.  N.  PH  VII,  Li tterae  decretales  super  dismembratione  no- 

vcmdécim  terrarum  a  nimis  extensa  archi-dioecesi  messan.,  et  in 
illarum  praecipua  civitate  Nicosiae  herbitensis  unius  oniscopatus 
erectione,  postulante  Ferdinando!  rege  sancilae.  Uomac  181/  in  lui. 

Eiusdem  litterae  decretales  super  insignis  collegiatae  et  matricis 
ecclesiàe  s.  Mariae  maioris  ad  minoris  basilicae  honorem  elaUone, 
aucto  capituli  maioris  dignitatum  et  canonicorum  numero.  Neap. 
182K  fol. 


ART.  IV.  VESCOVADI    .NOVELLI  —  §  II.  NICOSIA  307 

Per  la  basilica  di  s.  Maria  maggiore,  nella  consulta  di  Sicilia. 
Nap.  1826  in-4°. 

*  I  canonici  di  questa  basilica  ancor  dopo  la  erezione  della  catte- 
drale pretendevano  ia  continuazione  degli  aboliti  diritti  matriciali. 
A  loro  però  fu  risposto  così  : 

Ragioni  pel  capitolo  ed  arciprete  della  cattedrale  di  Nicosia  con- 
tro la  collegiata  basilica  di  s.  Maria.  Pai,   1815  in-4°. 

Ai  Signori  componenti  la  commissione  per  l'esame  delle  vertenze 
tra'  due  capitoli  di  Nicosia.  Pai.  184G  in-4°0 

Risposta  della  chiesa  cattedrale  di  Nicosia  alle  pretese  della  col- 
legiale basilica  per  servire  d'appendice  ad  una  prima  memoria.  Pai. 
4840  in-4°. 

*  Dopo  i  tanti  dibattiti  finalmente  il  re  col  vescovo  ottennero  dalla 
santa  Sede  una  bolla  finale  di  conciliazione. 

Pii  /X,  Literae  decretales  super  unione  Capituli  s.  Mariae  maioris 
cum  altero  cathedralis  ecclesiae,  14  iulii  1847.*  Questa  bolla  transun- 
tata a  Palermo  a' 4  del  seguente  agosto  fu  quivi  stampata  nel  1849 
con  in  fondo  gli  Statuti  per  lo  regolamento  del  servizio  ed  officia- 
tura  delle  due  chiese. 

*  Più  copiose  contezze  su  queste  chiese,  su  quelle  controversie  , 
su  codesto  vescovado,  le  abbiam  noi  date  nel  lib.  11  della  Istoria  dì 
Nicosia,  pubblicata  a  Palermo  quest'anno  medesimo. 

§111.  PIAZZA 

Quivi  fu  eretto  il  terzo  de'  nuovi  vescovadi  per  bolla  di  Pio  VII, 
data  a'  5  luglio  1817,  ed  esecutoriata  a  Napoli  20  febbraro  1818. 
11  tempio  cattedrale,  ricostruito  nel  1603  in  più  ampia  forma,  de- 
dicato alla  Madre  di  Dio  ,  vien  ufficiato  da  una  cinquantina  di  ca- 
pitolari. Vedine  altre  contezze  nella  citata  Enciclopedia .  Scritti  le- 
gali non  ci  son  conti. 

§    IV.    TRAPANI 

Quest'  antichissima  città  ricordata  nelle  favole  e  nelle  storie  più 
rimote  si  crede  che  ab  antico  fosse  decorata  di  sedia  episcopale.  Ed 
infatti  tra  le  suffraga nee  al  metropolita  di  Siracusa  si  conta  nel  Ca- 
talogo riportato  da  Mieli.  Lequien  a  Oriens  christianus  »  t.  1  de  Patr. 
CPol.  e.  14;  e  da  Ruberto  Mireo  «  Notitia  episcoporum  orbis  » 
1.  1,  e.    10. 

Sacra  Congregata  concilii  P.  D.  Cavalchino  secretarlo  Mazarien. 
Praeemiuentiarum  prò  cantore  et  decano  collegiata  e  et  parochialis  ec- 
clesiae s.  Laurentii  civitatis  Drepani,  contra  eiusdem  canonicos.  Ro- 
mae  1741  fol. 


508      CLASSE  UH.  DIRITTO  ECCLESIASTICO—- SLZ.  II.  PARTICOLARE 

*  Al  18M-,  tre  altri  vescovadi  si  sono  eretti  in  Sicilia,  l'  uno  dei 
quali  è  il  drepanitano,  per  cui  emanò  la  seguente  Costituzione: 

Greqorii  P.  XVI,  Bulla  eroctionis  Episcopati!?  ecclesiae  drepani- 
tanae,  die  51  maii  484-4  #  Fu  transuntata  agli  8  del  seguente  giu- 
gno, e  creatone  primo  vescovo  M.  Yinc.  M.  Marolda  ,  della  congr. 
del  ss.  Redentore. 

Gio.  Morello  arciprete,  Sull'antico  vescovado  di  Trapani  :  Lucu- 
brazione  dell'  andato  secolo  rimasta  inedita,  di  cui  un  sunto  è  que- 
sta che  seguita: 

Carni.  Palmeri,  Cenno  storico  sulla  chiesa  vescovile  di  Trapani  , 
inserito  nel  t.  IV  dell'  Enciclopedia  dell'  Ecclesiastico  ,  p.  1036*39 
*  Pretende  che  tale  sia  stata  ne'  tempi  antichi  -,  ma  è  stato  impu- 
gnato dal  seguente: 

Paolo  Af.  Pero,  ciantro  di  quella  cattedrale,  Osservazioni  intorno 
al  Cenno  storico  ecc.  Pah  ÌS50  in-8°.  *  Ribatte  '.e  pretensioni  del 
mentovato  parroco  di  s.  Nicolò,  il  cui  scritto  riporta  io  'ondo  a  q  le- 
sta confutazione, 

—  Memoria  canonica  in  favore  del  capitolo  cattedrale  di  Trapani 
contro  le  pretese  deli' arciprete  della  collegiata  di  s.  Pietro,  Pai  1850 
in-4°.  *  Presentata  alla  R.  Consulta  di  Stato  in  Sicilia,  ove  dissipa 
le  costui  vantate  prerogative. 

Statuti  pel  governo  del  reverendissimo  Capitolo  della  s.  Chiesa  dre- 
panitana.  Pai.  1850  in-4?. 

*  Sono  art.  440  sanciti  da  esso  capitolo  1*  agosto  484$,  e  pubbli- 
cati dal  ciantro  suddetto,  che  v'  appose  degli  schiarimenti  in  fondu. 

§   V.    NOTO 

Fin  dal  1153  questa  illustre  città  chiese  un  proprio  vescovo  ,  e 
ne  ottenne  lettere  da  papa  Eugenio  IV,  confermate  ancora  dal  suc- 
cessore Nicolò  V  nel  1450,  ed  anco  ratificate  da  re  Alfonso  che  vi 
assegnò  per  dote  le  due  abbazie  di  s.  Maria  dell'  Arco  e  di  s.  Lucia 
di  Noto,  esistenti  in  quel  territorio.  Ma  il  vescovo  di  Siracusa  ga- 
gliardamente si  oppose  allo  smembramento  di  sua  diocesi:  laonde  f  af- 
fare per  allora  non  andò  piii  innanzi. 

Due  netini  scrittori  ci  hanno  trasmesso  questa  contezza,  Vincenzo 
Litiara  «  De  rebus  netinis  »  fol.  120,  e  '1  suo  allievo  Rocco  Pirro 
nella  Notizia  della  chiesa  siracusana,  agli  anni  1455  e  5i.  11  primo 
di  essi  ancora  riporta  le  lettere  regie. 


Questa  città  originaria  da'  Sicoli,  da  cui  trasse  appellazione  una 
delle  tre  nostre  Valli  maggiori,  è  stata  costituita  capo  d'  una  Valte 
pìinore,  e  di  recente  capo  di  nuova  diocesi,  dimeuibrata  da  quella 
di  Siracusa,  in  virtù  della  bolla  seguente: 


ART.    IV,    VESCOVADI    NOVELLI  —  §    V.    NOTO  509 

Gregorii  XV L  Littorie  decretales  super  erectio.ie  cathedralis  eo 
clesiae  Netiuae  àie  15  maii  1844* 

*  Questa  bolla  transuntata  a  Roma  nel  dì  8  del  seguente  giugno, 
fu  eseguila  a  Palermo  a'  18  del  susseguente  luglio.  Ne  fu  preconiz- 
zato primo  vescovo  M.  Gius.  Menditti,  canonico  della  metropolitana 
di  Capun. 

Non  ci  sono  a  mano  scritture  che  questa  chiesa  concernine). 

§    VI.    CALTANISETTA 

*  Anco  quest'altro  Comune,  capo  di  provincia  ,  divenne  capo  di 
diocesi  nell'  anno  suddetto  per  somigliante  costituzione  del  mentovato 
pontefice,  emanata  a'  23  maggio  ,  e  ratificala  dal  regio  delegato  a 
Palermo,  i8  luglio  1814.  Primo  vescovo  M.  Ant.  Stromillo  teatino  di 
Gurga.  Per  sì  fausto  avvenimento  venne  detto  e  poi  pubblicato  il  se- 
guente: 

Paolo  Zanghì,  Discorso  nell'occorrenza  d'esseso  stata  innalzata  la 

città  di  Caltanissctta  a  sede  vescovile.  Pai.  48Ì7  in-8°. 

§     VII.     ACIREALE 

Alle  diverse  città  ultimamente  decorate  dell'infoia  episcopale  si 
vuol  aggiungere  Acireale  ,  cui  per  domanda  fattane  dal  sovrano  si 
concede  dallo  stesso  pontefice  Gregorio  XVI  la  erezion  della  catte- 
ora,  da  effettuarsi  però  alla  prima  vacanza  della  sede  di  Messina  o 
<li  Catania-,  perocché  da  smembramento  di  queste  due  confinanti  dio- 
cesi viene  a  formarsi  la  nuova. 

La  bolla  porta  la  da' a  del  27  giugno  4841:  il  sovrano  rescritto  è 
degli  8  luglio  18ìG;  e  del  49  di  detto  mese  la  provvista  del  regio 
delegato-,  trascritta  dal  Gallo  nel  lib.  II,  tit.  VI  del  Codice  eccl.  sic. 
dove  pure  troverai  le  così  dette  Esecutorie  delle  Costituzioni  soprac- 
citate. 

§    Vili.    ALTRE    CHIESE 

Strigniamo  in  un  fascio  i  poclii  scritti  che  riguardano  altre  chie- 
se che  o  già  furono  o  certo  non  sono  episcopali. 

Lentini:  Gius.  Puccetti  leontino  ,  Dimostrazione  dell'antica  ve- 
scovil  sede  di  Lentini  a  prò  del  suo  senato  e  capitolo  ,  in  risposta 
ad  un  luogo  memoriale  di    Mons.  vescovo  di  Siracusa.  Senza    data. 

*  Riporta  notizie  di  quella  città  e  di  quella  chiesa,  che  pretende 
doversi  chiamare  ed  onorare  da  ex-cattedrale.  Enumera  i  santi  ,  i 
privilegi,  i  vescovi,  e  gli  antichi  monumenti  di  quella  chiesa. 

Troixa:  P.  Antonio  da  Troina  ,  Memorie  di  quest'  antica  città: 
serbansi  mss.  nel  suo  convento  de'  Cappuccini  di  esso  comune. 


510      CLASSE  XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO — SBZ.  II.  PARTICOLARE 

Can.  Marco  Mastica,  Per  lo  duoni)  in  castello  di  Troina  contro 
l'arciv.  di  Messina.  Pai.  1802  in-8».  *  Dimostra  esser  quello  cap- 
pella regia,  e  però  soggetta  al  Cappellano  maggiore  ,  non  all'  Ordi- 
nario. 

Ustica:  Della  chiesa  di  Ustica  e  sua  dipendenza  dal  Cappellino 
maggiore  del  regno  di  Sicilia  contra  l' arcivescovo  di  Palermo  ,  Me- 
moria. Pai.   1807  in  fol. 

Balestrate:  FU.  Evola,  Memorie  sulla  giurisdizione  della  real  par- 
rocchia di  Balestrate  sopra  la  chiesa  di  Trapelo  e  suo  territorio.  Pai. 
1S3J  e  seg.  in-8°. 

Capizzi:  Sul  primato  della  chiesa  madre  sotto  titolo  di  s.  Niccolò 
in  Capizzi,  Memoria  di  S.  A.  R.  G.  Pai.   1830  in-8*. 

*  N*  è  autore  Salv,  Russo  di  detto  comune,  che  ce  l'  ha  inviata 
con  altri  suoi  scritti  su  quella  sua  patria  :  le  iniziali  dinotano,  Sup- 
plente al  regio  giudice. 

Gius.  Cona,  Riflessioni  critiche  avverso  una  Memoria  anonima  sul 

primato  della  matrice  chiesa  di  s.  Niccolò,  in  difesa  de1  diritti  della 
parrocchiale  chiesa  di  s.  Giacomo  maggiore  apostolo  protettor  di  Ca- 
pizzi. Pai.   1851  in-8°. 

*  A  costui  rispose  il  Russo  colla  seguente: 

— Seconda  Memoria  sul  primato  ecc.  Pai.  Ì852  in-S#. 

Greci:  Saverio  Mattei,  Per  le  greche  colonie  di  Sicilia  sulla  do- 
manda di  deputarsi  in  questo  regno  Un  vescovo  nazionale.  Senza 
data,  ma  è  a  Napoli,  in-4.  *  Questo  vescovo  fu  conceduto,  ed  oggi 
risiede  a  Palermo,  dove  pur  avvi  un  Seminario  greco-albanese.  Nuova 
edizione  se  né  fatta  a  Pai.  1852  in-8°. 

JSicc  Slitti)  Sopra  la  chiesa  greca  di  Palazzo  Adriano ,  Memoria 
ms.  che  serbasi  nella  libreria  comune  di  Palermo  (Qq). 

SEZIONE    III. 

DIRITTO  SINODALE 

Raunati  i  Pastori  in  comizi  vi  statuiscono  delle  ordinazioni  oppor- 
tune ai  bisogni.  Indi  nacquero  le  tante  raccolte  de  concili,  de  quali 
in  altra  opera  abbiano  ragionato. 

Sono  i  concili  o  universali  o  nazionali  o  provinciali  o  diocesani. 
Agli  universali  intravvennero  i  nostri  vescovi,  come  rilevasi  dalle  lo- 
ro soscrizioni  agli  atti  e  decreti  smodali-,  sopra  che  contiamo  alquanti 
illustratori  siciliani.  Sieguon  indi  i  concili  tenuti  in  Sicilia.  Scarse 
per  vero  dire  son  le  contezze  rimasteci  de'  sinodi  nostri,  coro  nazio- 
nali, come  provinciali:  ma  quali  ch'esse  sieno,  eccole  in  poche. 


511 

ART.    I.    SINODI     GENERALI 


Non  abbiamo  edizioni  sicole  di  questi  concili,  ma  ben  abbiamo  la- 
vori dirizzati  alla  loro  intelligenza  -,  pochi  sì  ,  ma  non  dispregevoli. 
Eecone  i  nomi  e  i  titoli. 

Archang.  Garini  assorensis,  Concilia  Apostolorum.  Romae  1690 
in  folio  espanso. 

Bonav.  S.  Eliae  pan.  Synopsis  oecumenicorum  orientalium  Con- 
ciliorum, in  qua  praeter  historiarum  notitiam,  haeresum  proscriptio- 
nem,  canonumque  Breviculum,  propositiones  aliquot  in  Conciliorum, 
et  apostolicae  Sedis  favorem  defenduntur  adversus  recentiores  impu- 
gnatores,  pars  1  et  11.  Romae  1687  in- 12*. 

—  Conciliorum  oecumenicorum  Schema  in  duas  partesdistributum, 
quarum  prior  quae  in  oriente,  posterior  quae  in  occidente  sunt  ce- 
lebrata complectituf.  Romae  1700  fol. 

*  Questa  tavola  de'  Concili  era  stata  composta  dal  p.  Ani.  Cele- 
stri,  e  pubblicata  ivi  1684  in  fol.  ,  ora  venne  accresciuta  e  divisa 
in  due.  Lasciò  inedito  un  corrispondente  trattato.  «  De  oecumenicis 
Conciliis  occidentalibus  »  poiché  fu  prevenuto  da  morte  a  Roma  1715. 

Ant.  Celestris  pan.  Tabula  Conciliorum  generalium ,  quae  hucus- 
que  exiant  ad  studiosorum  sacrae  eruditionis  commedum  et  memo* 
riae  facilitatem.  Romae  1684  in  fol. 5  et  cum  accessionibus  Bonav, 
S.  Eliae  pan.  Ibid.  1700  fol. 

lo.  Ant.  Sessa  pan.  De  Conciliis  generalibus  et  nationalibus  :  De 
haereticis  et  haeresibus,  t.  II  in  fol. 

*  Citansi  dal  Mongitcre  nelF  App.  1  alla  sua  Biblioteca,  tom.  II, 
pag.  21:  ma  rimasero  mss.  a  Rema,  dove  l'autore  scrivea. 

Frane.  Passalaequa  salem.  Àcta  Concilii  chalcedonensis  in  arabicum 
idioma  translata  ad  erudiendos  orientales  et  maxime  Aegyptios  ad 
catholicam  fidem  instruendos.  Romae  1694  in  fol. 

Georgii  Stassi  ex  Plana  Graecorum  ,  Commentarium  in  canonem 
XXIII  Concilii  chalcedonensis.  *  Leggesi  nella  Raccolta  di  cementi 
de'  primi  quattro  sinodi  generali  pubblicata  dal  suo  amico  Gius.  Ca- 
talano, a  Roma  1756  in  fol. 

Frane,  Dom.  Benecini  maltese,  Il  concilio  di  Calcedonia  difeso  nelle 
sue  Azioni  11  e  IV  dalle  false  spiegazioni  proposte  nella  Lettera  fran- 
cese sparsa  in  Roma.  Nap.  1716  in  fol. 

Nic.  Tedeschi,  vulgo  Abbatis  (seti  potius  archiepiscopi)  pan.  De 
concilio   Basiieensi,    t racla tus.    Parisiis,    ex   Bibliotheca    exotica  et 


512      CLASS R    XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO — SBZ.  Il,   PARTICOLABE 

classici,  ox  Gcsnero  et  Bellarmino  de  Script,  cccl.  *  Questo  trattato, 
in  difesa  di  un  Sinodo  divenuto  scismatico  ,  fu  riposto  nelf  Indice  ; 
ma  pure  venne  traslato  in  francese  da  N.  Gervaise  dottore  sorbo- 
nico. 

—  De  ventate  et  inslitutione  Conciliorum  sacrorum  ,  praesertim 
Basileensis.  Lugduni  1517  in-8°.  *  Era  l'autore  intervenuto  al  Con- 
cilio di  Basilea,  di  cui  volle  farsi  l'apologista.  L*  apologia  di  lui  ha 
poi  data  Giamb.  de  Grossis  nel  suo  «  Abbas  vindicatus  »  Firenze 
1651  in-i°. 

Mauritii  de  Gregorio  ,  Expositio  laconica  paraphrastica  omnium 
bullarum,  conciliorum,  deeivtorum  etc.  Neap.   1 6 ì5  ibi. 

—  Ad  Concilium  tridenti num  Margarita  et  Hyaciotbus.  Yen.  1019 
iu-8°,  et  ì Gi 0  in-i0,  et  alibi.  *  Sotto  nome  di  Margarita  compren- 
de un  Catalogo  di  tutti  i  concili  generali  e  provinciali,  coli*  indica- 
zione delle  dottrine  in  quelli  stabilite  o  degli  errori  condannati.  Sotto 
noni1  poi  di  Giacinto  va  un  Indice  copiosissimo  delle  materie  in  quel 
Concilio  trattate,  ed  insieme  con  essole  tante  volte  ripubblicato.  Egli 
inoltre  lasciò  mss.  gli  Aforismi  ossia  la  Somma  di  tutti  i  Concili,  e 
più  altri  scritti  commemorati  da  Andr.  Bovetta  in  Bibl.  Ord.  Praed. 
an.  4058. 

Ant.  Philothei  de  Homodeis  ,  Compilalo  decretorum  et  canonum 
sacrosancti  oecumunici  et  generalis  tridentini  Concili i.  Yen.  4566,  et 
69  et  73  in-8- 

lo.  Bapt.  Giattini  pan.  Historia  Concilii  tridentini  ex  italica  Sfor- 
tiae  Pallavicini  latine  reddita,  voli.  Ili.  Antuerpiae  1672,  in  folio 
et  in- 4°. 

Cirillo  di  Giovanni,  Il  Concilio  tridentino  volgarizzato ,  ricordasi 
dal  Serio  nelle  giunte  al  Mongitore. 

Scipé  Henrici  mess.  Censura  tipologica  et  historica  adversus  Pe- 
tri  Suavis  Polani  de  Concilio  tridentino  pseudo-historiam.  Dilingae 
1654  in-8°,  et  Coloniae  1664  in-i°. 

—  De  tribus  seriptoribus  historiae  Concilii  tridentini.  Amctelodami 
et  Antuerpiae  1656  iu-8°. 

Gio.  Amico,  Catechismo  storico  del  Concilio  di  Trento  ,  con  una 
breve  distinta  notizia  di  tutti  i  Concili,  eresie  ed  eretici ,  colle  ge- 
sle  dei  sommi  pontefici,  imperatori,  re  e  principi  cattolici,  che  lo  so- 
stennero, voli.  III.  Pai.   1742  in-8°. 

*  Fu  T  autore  parroco  di  s.  Lorenzo  in  Trapani  sua  patria,  e 
dedico  quest'  opera  a  M.  Gius.  Statella  vescovo  di  Mazzara. 


ART.    I.    al.NODI    GENERALI  315 

Can.  Pietro  Buonavia,  Sulla  convocazione  di  un  concilio  ecume- 
nico. Pai.  4848  in-8.  *  Annunziò  pure  la  versione  da  sé  fatta  dei 
Concilio  di  Trento  e  dedicata  a  papa  Pio  IX. 

ART.     II.    SINODI  NAZIONALI 

G<>ncilium  episcoporum  Siciliae  centra  Heracleonitarum  haeresim , 
anno  425.  *  Di  questo  primo  concilio  scrivono  V  antico  autore  del 
libro  a  De  haeresi  praedestinatiana  »  pubblicato  da  Jac.  Sirmondo 
a  Parigi  4645*,  Stef.  Baluzio  nella  nuova  Collezione  de*  concili-,  Frane. 
Pagi  nel  Breviario  de'  romani  pontefici;  Ant.  Mungitore  nelle  Giunte 
alla  Sicilia  sacra  del  Pirro,  ed  altri. 

Duplex  Concilium  siculum  contra  Arianos,  annorum  566  et  440. 
*  Leggonsi  di  carattere  di  Dom.  Schiavo,  tra  gii  Opuscoli  eruditi 
appartenenti  alla  Storia  di  Sicilia,  mss.  in  questa  libreria  comuna- 
le (Qq    F  54  n.  5,  6), 

Concilium  adversus  Arianns  anno  525:  itemque  aliud  contra  Mo- 
nothelitas,  circa  an.  648.  *  Fanno  menzione  dell'  uno  s.  Atanasio  sì 
nel  libro  \  contra  gii  Ariani,  sì  nelP  Epistola  a'  Vescovi  affricani:  del- 
l'altro,  Leonzio  nella  Vita  di  s.  Gregorio  II,  vescovo  di  Girgenti  ; 
e  s.  Massimo,  nell'  epistola  a'  Vescovi  di  Sicilia:  d'  amendue,  il  Gaetani 
nella  Isagoge  alla  Storia  sacra  sicola,  cap.  56,  pag,  242,  259;  1'  Amato 
nel  libro  III  u  De  principe  tempio  panorm.  cap.  2,  pag.  28  ».— Que- 
sti pur  fa  memoria  d'  altri  due  sinodi  nazionali  nel  duomo  di  Paler- 
mo,^tenuti  da  M.  Simon  Salvatore,  vice-legato  apostolico,  l'uno  nel 
4455  per  sancire  i  diritti  triennali  della  sede  apostolica,  l'altro 
nel  1442  per  assodare  le  leggi  dell'ecclesiastica  disciplina;  celebrati 
amendue  sotto  re  Alfonso  Aragonese  (Lib.  Xlll,  cap.  2,  pag.  457). 

Statnta  Congregationis  Episcoporum  Siciliae  ,  anno  MDCCCL  Pa- 
normi  habitae,  ibique  typis  edita  4852  in-4«. 

*  Sull'esempio  delle  altre  nazioni  e  province  che  di  quest'anno 
tennero  diversi  concili  pe'  presenti  bisogni  della  Chiesa,  i  Vescovi  an- 
cora della  Sicilia  si  congregavano  sottoìa  presidenza  di  M.  Ferdinan- 
do M.  Pignatelli  card,  arciv.  di  Palermo  entro  il  suo  palagio.  Ne  fu 
inaugurato  il  solenne  aprimento  nel  duomo,  la  prima  domenica  di 
giugno,  e  continuarono  le  sue  sedute  fino  al  dì  24,  sacro  al  ss.  Pre- 
cursore, in  che  le  chiusero  con  solenni  azioni  di  grazie  nel  duomo 
medesimo. 

Intervennero  a  questo  congresso  gli  arcivescovi  di  Monreale  e  di 
Siracusa,  i  vescovi  di  Girgenti,  Mazzara,  Cefalù,  Piazza,  Calta  ni  ssetta, 
Lipari,  e  quello  di  Flaviopoli  in  partibus,  cantore  della  R.  Cappella 
Palatina:  gli  altri  prelati  assenti  mandarono  le  lor  procure,  e  dichia- 
rarono la  lor  adesione  a'  decreti  della  assemblea.  Questi  decreti  fu- 
ron  compresi  in  quattro  Titoli  :    a  I  De   clericis  minoribus-,    Il    De 

41 


7)14      CLASSI   XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO — SEX.  HI.  SINODALE 

maioribus;  III  Do  regularibus*,  IV  Do  laicis  ».  In  ciascuno  si  prescri- 
veano  i  rispettivi  articoli  di  riforma,  di  disciplina,,  d:  istituzioni  no- 
velle. 

Furou  tali  Atti  latinamente  compilati  dal  segretario  Alessio  Nar- 
bone,  già  professore  di  teologia,  ed  ora  di  sacri  canoni  e  di  storia 
ecclesiastica,  il  quale  distese  ancora  un'Enciclica  in  nome  di  lutto 
il  Corpo  episcopale  alle  diocesi  della  Sicilia,  ed  inoltre  inserì  due  ar- 
ticoli nel  Giornale  officiale  di  Palermo  ,  in  detto  mese  ,  annunziando 
nell'  uno  1'  aprimento,  nell'  altro  il  chiudimeato  di  questa  straordi- 
naria convocazione. 

Di  questi  Atti  gli  originali  serbansi  nell'archivio  dell'Arcive- 
scovo presidente.  L'  ab.  Vincenzo  Crisafulli  dienne  una  compe- 
tente notizia  nel  V  volume  del  Gerofilo  siciliano,  giornale  ecclesia- 
stico di  Palermo,  fase.  21,  22  e  24$  ove  alla  stesa  ragiona  della  isti- 
tuzione, dello  spirito,  degli  uffici  di  siffatte  assemblee. 

ART.    III.    SINODI    PROVINCIALI 

Concilium  I,  per  Matthaeum  Ursinum  archiep.  panorm.  anno  loT-2. 

Concitium  11,  per  Lud.  Bonitum  archiep.  panorm.  an.  1388. 

*  Gli  atti  e  decreti  di  questi  due  sinodi  ,  celebrati  nella  chiesa 
metropolitana  di  Palermo,  son  riportati  dal  medesimo  Gio.  M.  Amato 
].  cil.  ove  pure  soggiungonsi  i  Parlamenti  tenuti  nel  medesimo  tem- 
pio. 

*  Qu-sti  inoltre  ricorda  più  altri  sinodi  tenuti  nel  duomo  di  Pa- 
lermo. Anzi  il  Mongitore  nell'articolo  di  lui  (Bibl.  sic  tom.  I,  pag. 
T>ì8)  n'attesta  che' a vea  pronta  per  le  stampe  una  Notizia  d'altri 
venti  concili  siciliani  finora  incogniti. 

ART.    IV.    SINODI   DIOCESANI 

Dacché  il  Concilio  di  Trento  ebbe  ingiunta  la  frequentazione  dr<i 
sinodi,  i  nostri  vescovi  di  là  ritornati  si  dieron  pensiero  di  mandarla 
ad  offetlo-,  e  da  quel  tempo  appunto  trae  principio  la  celebrazione 
sinodica  in  tutte  le  nostre  diocesi.  Di  molti  sinodi  non  ebbesi  cura 
di  pubblicare  i  decreti-,  di  molti  altri  si  mandarono  alle  stamp  :  ed 
eccone  le  edizioni  secondo    l'ordine  doppio    de'  luoghi  e  degli  anni. 

5  I.  Paflermo 

Il  card.  Pietro  Tagliarla,  reduce  dal  Concilio  di  Trento,  vi  cele- 
brò il  primo  sinodo  per  promulgarvi  i  tridentini    decreti  nel    1555. 

Altro  ne  tenne  M.  Frane.  Orosco  nel  1560:  ma  gli  Alti  di  essi  n  n 
sono  in  luce. 

OH  ariani    Pracconii  ,    Decreta    congregationis  diocccsanac.    Pan. 
\  in-S°. 


C aesaris  Marnili,  Constitutiones  in  dioecesaha  synodo  promulga iae. 
Pan.   1587  in-4°. 

Card.  IoanneUini  Doriae,  Constitutiones  synodales  annoruoi  1615, 
1022,   1053.  Ibi  in-S°. 

Martini  de  Leon  et  Cardènas,  Constitutiones  an.    1652  in-8°. 

Iacobi  de  Palafox  et  Cordona,  Constitutiones  an.  1679.  Pan.  1681-, 
et  iterimi  1747  in-8°. 

Ferd.  de  Bazan,  Synodus.  *  Fa  quest'  ultimo  sinodo  preparato, 
ma  non  celebrato.  I  suoi  atti  compresi  in  due  volumi,  stanno  nella 
libreria  comunale,  descritti  in  gran  parte  dal  can.  Frane.  Marchese 
che  fiume  il  promotore,  come  nella  vita  di  lui  il  Mongitore  ne  at- 
testa. Nel  I  volume  contengonsi  le  costituzioni  sinodali  da  dover  pro- 
mulgare: nel  II  diversi  atti  di  visita,  regolamenti  della  diocesi,  e  me- 
morie di  parrochi  sulla  disciplina. 

§  II.   Messina 

Phil.  Crispi,  Statata  synr  dalia  anni  1592,  quae  extant  in  tabula* 
rio  ecclesiae  messanensis.  *  Avvene  copia  in  questa  libreria  comu- 
nale (Qq  D  47  n.  15). 

Ant.  Lombardi,  Constitutiones  synodales,  an.  1588.  Mess.  1591 
in-8°. 

Andreae  Mastri-Ili,  Constituiiones  synodales.  Mess.  1621  in-8°. 

Sim.   Carafae,  Synodus  Messanae  1647  in-8°. 

Ios.  Cicalae,  Synodus  a  Carolo  Trigona  S.  I.  concinnata.  Messa- 
naie  1681  in-8°. 

Ios.  Migliaccio,  Synodus  Messanae  1725  in-4°. 

|  III.  Monreale 

Alex.  Farnesii,  Constitutiones  synodales  per  Io.  Ànt.  Fassarum 
si  ve  Phasidem  pan.  episc*  Chrysopolitanum,  eiusque  vie.  gen.  Pan. 
1554  in-4°.— Altera  eiusdem  Synodus  habita  an.  1569  memoratili-, 
sed  non  extat. 

Hier.  de  Vernerò  et  Leyva,  Synodus  in  Monte-Regali   1625  in-8°. 

Cosmae  card,  de  Torres  ,  Decreta  synodalia ,  Monte-Regali  10T;8 
in-8°. 


316     classi:  xm.  diritto  ecclesiastico— SEI.  ni.  sinodale 
Card.  Frane.  Pentii,  Synodns.  Monte  reg.  1653  in-8e. 

Card.  Alvari    Cienfuegos  S.  I.  Synodus.  *  Restò   ms.  e  ve  n'ha 
copia  in  questa  libreria  del  Comune. 

§  IV.  Siracusa 

Thomae  de  Ilerbcs  Synodus,  an.  1588,  cuius  meminit  Pirrus. 

Hier.  Bononiae,  Constitutiones.  Pan.  1553  in-4\ 

Ant.  Capottanti,  Synodus.  Cat.  1651  in-4°. 

Thomae  Marino,  Synodus  prima.  Pan.  1727  in-4°. 

§  V.    Catania 

Bonav.  Secusii,  Constitutiones  synodales  1610  ms.  in  Regestis  Cu- 
riae  episcopalis. 

lo.  de  Torres  Ossorii,  Synodus.  Militelli  1655  in-8°. 

Mich.  Ang.  Bonadies,  Decreta  in  dioecesana  synodo  a  Frane.  In- 
torcetta  S.  1.  edita.  Cat.  1668  in-8°. 

§  VI.  Girgeuti 

Mimi  Gibbi,  Synodus  an.  1510,  cuius  Acta  non  extant. 

Didaci  Haedo  ,  Constitutiones  et  decreta  per  Marcellum   Crassum 
ord.  praed.  edita.  Pan.  1589  in-8°. 

Vinc.  Bonincontri,  Constitutiones  dioecesanae.  Pan.  1610  in-8°. 

Frane.  Trahinae,  Constitutiones  synodales.  Ibi  1632  in-8°. 

Ferd.  Sanchez  de  Cueìlar,  Constitutiones.  Pan.  1655  in-8#. 

Frane.  M.  Bhini,  Synodus  ms.  circa  an.  1680. 

Frane.  Ramirez,  Constitutiones  dioecesanae  editae  a  Pctro  Attardi 
eius  vicario.  Agrig.  1704  in-8\ 

Dom.  M.  Loiacono,  Synodus  dioecesana,  liabita  an.  1850,  nondum 

edita. 

§  VII.  Mazzara 

Ani.  Lombardi*  Constitutiones  e»  decreta.  Pan.  1575  in-8». 


A?.T.  IV.  SINODI    DIOCESANI —  §  Vii.    MAZZ.4RA  517 

Marci  la  Cava,  Constitutiones  synodales.  Pan.   1610  in-4°. 

—  Secundae  synodi  constitutiones  et  decreta.  Ibidem    1624  in-4*. 

lo.  Dom.  card.  Spinola,  Synodus.  Pan.  4641  in-8°. 

Barth.  Castelli,  Decreta  synodalia  ab  Io.  Dom.  Spinola  iam  edita  : 
mine  iterimi  confirmata,  additionibus  et  variationibus  aucta   in  syn- 

odo  an.  1608.  Drepani   1699  in-8°. 

Alex.  Caputo,  Synodus.  Drep.  1736  in-8°. 
§  Vili  *atti. 

Arnaldi  Albertini,  Synodus  an.  1536,  non  extat. 

Giliberti  hfar  et  Cruyllas ,  Constitutiones  synodales*  Pan.  1584 
in-8°. 

Matth.  Fatii,  Constitutiones  dioecesanae  synodales.  Pan.  16S8in-8\ 

§  IX.    Cefalii 

Octaviani  Praeconiì,  Sanctiones  synodales.  Pan.  1584  in-4°.  *  Que- 
sto prelato  fu  nipote  del  suddetto  arciv.  di  Pai.  dello  stesso  nome 
e  cognome. 

Martini  Mime,  Synodus.  Pan.  1619  in-4°. 

Oclavii  Brancifortii,  Constitutiones  synodales.  Pan.  1636  in-4». 

Petri  Corsetti,  Constitutiones  synodales.  Pan.  1642  in-4°. 

Matthaei  Orlandi,  Constitutiones  synodales.  Pan.  1694  in- 4°. 

Malthaei  a  s.  Stephano,  Constitutiones  dioecesanae.  Pan.  1707  in-4% 

§  X.    Lipari 

Caietani  de  Castillo  ,  Synodus  liparensis  ,  a  Carolo  Trigona  de- 
scripta:  nondum  edita. 

Petri  Yinc.  Platamonis,  Synodus  anni  1726  ms, 

§  XI.  Santa   Lucia 

Sim.  Jmpellizzeri,  Constitutiones  synodales  illius  ÀbbatiaG.  Mess. 
1681  in-4°. 


318       CLASSE   XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO—  Si'.*.   III.  SINODALE 

§  XII.   malta 

Lucae  Boni,  Synodus  habita  an.  1668.  *  Se  ne  conserva  un  esem- 
plare ms.  in  questa  comunale  biblioteca, 

Fr.  Davidis  Coco  Palmer ìi,  Synodus  an.  '170~>  celebrala,  cuna  Ap- 
pendice in  duas  partes  divisa.  l\omae  170J  in-4*. 


*  Una  raccolta  di  editti  ,  ordinanze,  diplomi  riguardanti  i  nostri 
concili  nazionali,  provinciali  ,  diocesani,  è  stata  inserita  da  Andrea 
Gallo  nel  lib.  I,  tit.  VI  del  Codice  eccl.  sic.  da  lui  annotato.  Pai. 
1846  in-4°. 

*  Quivi  in  ispeziellà  riporta  per  esteso  le  Costituzioni  del  sinodo 
nazionale  di  M.  Simon  Salvatore  ;  del  provinciale  di  M.  Ludovico 
Bonito*,  del  diocesano  di  M.  Giacomo  Palafox. 

SEZIONE  IV. 

DIRITTO     SPECIALE 

Due  peculiari  Istituzioni  furono  grandemente  promosse  per  tutti  i 
domini  soggetti  ai  Pie  Cattolici:  ciò  sono,  la  Inquisizione  e  la  Cro- 
ciata. Era  destinata  la  prima  a  preservare  la  cattolica  fede,  ila  ogni 
depravazione  di  errore;  la  seconda  a  ristabilirla  ne*  paesi  occupati 
dagl'infedeli,  lo  parlo  della  primitiva  loro  desi  inazione,  non  ignoran- 
do che  ad  altri  usi  col  tempo  far  fatte  servire. 

Or  Sicilia,  sendo  pur  essa  venuta  sotto  la  dominazione  de'  Sovra- 
ni di  Spagna,  venne  partecipando  alle  ispane  istituzioni,  intra  le  quali 
primeggiavano  queste  due:  sopra  le  quali  contiamo  i  seguenti  nazio- 
nali scrittori. 

ART.    I.    INQUISIZIONE 

Questo  tribunale,  detto  già  del  S.  Ufficio  ,  introdotto  fra  noi  fin 
da'  tempi  di  Federico  li,  che  nel  1224  promulgò  un  Diploma  sul 
buon  regolamento  di  esso  (riportato  dal  can.  Franchina  nell'opera  che 
or  citeremo),  esercitò  sue  giuridizioni  tino  a  tempi  del  viceré  mar- 
chese Caraocioli,  quando  per  ordine  di  re  Ferdinando  IH  fu  abolito^ 
per  dispaccio  de'  16  marzo  1782.  Per  tutto  questo  intervallo  far  messi 
in  luce  i  seguenti  trattati. 

Marti  ditelli  cat.  Patrocinimi]  prò  regia  iurisdictione  siculis  in- 
quisitoribus  concessa.  Matriti,  ex  Frane.  Bardi,  de  Cruciata  traci.  II. 
*  Contra  questo  scritto  Gio.  da  Torrcrilla  inquisitore  pubblicò  un 
Apologetico  a  Napoli  1657  in-4°. 


ART.    I.    INQUISIZIONE  519 

Ant.  Mostacii  drepan.  Abeccdarium  tribunalis  s.  Offìcii  ,  in  quo 
plura  dubia  ad  qualificatores  et  consultores  ss.  Inquisitionis  perti- 
nentia  expenduntur.  #  Citasi  dal  Mongitore  nell'  App.  Il  alla  sua  Bi- 
blioteca. 

Vinc.  Icmcardi  pan.  orci.  Praed.  Becisionos  ac  definitiones  casuum 
memorabilium,  quae  in  s.  Offìcii  tribunali  ad  examen  revocatae  sunt. 
*  Citansi  dal  Cristodoro  nell'  elogio  di  lui,  e  dal  Marchesi  nel  Diario 
Dom.  t.  VI. 

Manritti  de  Gregorio,  camaratensis  ord.  Praed.  Praxis  ss.  Inqui- 
sitionis. Neap.  -1640  fol.  et  alibi. 

lo.  Alberghini  pan.  Manuale  qualificatorum  ss.  inquisitionis  ,  in 
quo  omnia  quae  ad  illud  tribunal,  ac  haeresum  censuram  pertinent, 
brevi  niellicelo  adducuiitur.  Pan.  1042  in-8°.  et  Caesarauqustae 
1671  i»-4°. 

Marci  Serti  pan.  In  sanctum  Inquisitionis  Officium  tractatus  Vili. 
Edilio  novissima.  Pan.  10(50  fol.  *  QuesV  opera  venne  censurala  dallo 
spagnuolo  Barnaba  Gallego:  ma  fn  rivendicata  da  un  altro  ispano  , 
Ludovico  da  s.  Raimondo  colla  sua  «  Question  apologetica  etc.  Pai. 
1(386  in-4°. 

Ant.  Agraz  pan.  De  inqiiisitoribus  Siciìiae.  *  Citasi  da  Vinc.  Au- 
ria  negli  Elogi  mss.  degl'illustri  Palermitani. 

lo.  M.  Berlini,  pan.  Sacrosanctae  Inquisitionis  rosa  virginea,  in 
qua  catholicae  (idei  puritas  efflorescit.  Pan.  1662  foU 

Onuphrii  Giunta,  Fragmenta  iuris  et  praxis  ad  sacrum  fidei  tri- 
bunal spectantia:  opus  posthumum,  cui  accessit  Manuale  qualificato- 
rum,  Io.  Alberghini.  Pan.  1748  fol. 

Lud.  Paramo,  Defensio  s.  Inquisitionis  offìcii  :  serbasi  ms.  nella 
libreria  di  questo  Collegio  massimo. 

Frane.  Baronia  e  Manfredi,  Ristretto  dei  processi  nel  pubblico 
spettacolo  della  [ade  divulgati  dalla  santa  Inquisizione  di  Sicilia.  Pa- 
lermo 1640  in- 4°. 

Istruzioni  del  s.  Officio  di  questo  regno  ed  isole  coadiacenti  per 
le  cause  degli  eretici,  stampate  d'ordine  dello  stesso  tribunale  per 
uso  e  comodo  dei  RR.  Commissari  del  Regno.  Pai.  senz'anno  in-4°. 

Racconto  dell'atto  pubblico  di  fede  celebrato  in  Palermo  1638, 
scritto  da  Gir.  Matranga.  Ivi  in-4°. 


520         CLASSE  XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO— SEX.  IV.  SPECIALE 

*  Nello  stoss'anno  ne  fu  fatta  un'altra  Relazione  dallo  stesso  au- 
tore con  nuove  aggiunte. 

Modo  di  processare  nel  tribunale  del  s.  Officio  dell'Inquisizione 
di  Sicilia,  disposto  da  Paolo  Garica  e  tradotto  dallo  spagnuolo  d'or- 
dine de'  sigg.  Gio  Todone  e  Pietro  Galletti  inquisitori.  Pai  ITU 
in-4°. 

Ant.  Mongitorc,  L'atto  pubblico  di  fedo  solennemente  pubblicato 
dal  tribunale  del  s.  Ufficio  di  Sicilia.  Pai.  1724  fui.  *  Si  premet- 
tono contezze  isteriche  di  questo  tribunale,  e  poi  parecchie  figure  in 
rame  metton  sott'  occhio  quelle  clamorose  dimostrazioni. 

Origine  del  tribunale  d'  Inquisizione  in  Sicilia   con  un  catalogo 

degi'  Inquisitori  dal  1:232  sino  al  1742  mss.  nella  libreria  di  questo 
comune. 

Altre  relazioni  degli  Atti  pubblici  degli  anni  17-25-27-51-36-57  e 
segg.  si  trovano  pubblicati  senza  i  nomi  degli  estensori. 

FU.  Corazza,  Origine  e  progresso  dell'  Inquisizione  in  Sicilia. — Po- 
testà degl'  Inquisitori.— Ceremoniale  del  s.  Uffìzio.— Onorifici  nzc  del 
commissario.— Competenze  cogli  altri  tribunali. — Intorno  al  suo  foro 
ecc.  *  Stanno  mss.  in  detta  biblioteca. 

Ant.  Franchimi,  Breve  rapporto  del  Tribunale  della  ss.  Inquisi- 
zione di  Sicilia  dal  tempo  di  sua  instituzione,  notizia  de'  privilegi 
da'  monarchi  a  lei  conceduti,  e  memoria  delle  persone  che  l'han  retto 
fino  al  presente.  Pai.  1714  fol. 

§    I.    Cr.OClATA 

La  Bolla  che  dicesi  della  ss.  Crociata,  eli' è  un  vestigio  di  quelle 
antiche  spedizioni  che  nell'età  di  mezzo  fui*  intraprese  per  la  ricu- 
perazione di  Terrasanta,  Per  essa  bulla  concedeansi  ampissime  gra- 
zie, indulgenze,  privilegi,  alla  compiuta  e  perfetta  intelligenza  dei 
quali  servono  i  trattati  seguenti. 

Si  vuole  che  tal  Bolla  sia  stata  conceduta  al  nostro  reame  prima 
che  alla  stessa  Spagna:  giacché  a  questa  djella  primamente  Giulio  11 
nel  1500,  laddove  noi  contavamo  già  quella  ni  Alessandro  VI  nel  U07. 
Qu'ìla  poi  del  reame  napolitano  non  è  anteriore  al  1777,  quando  fu 
spedila  da  Pio  VI  al  re  Ferdinando  IV.  Ecco  le  opere  che  la  nostra 
riguardano. 

Balla  prima  concessionis  ss.  Cruciata  e  in  Siciliae  regno  anno  1509 
a  tulio  11  concessa  ex  autographo  bibliothecae  monasterii  s.  Mar- 
tini. 


ART.     11.    CROCIATA  3 '21 

Frane.  Bardi  S.  I-.  pan.  Bulla  Cruciatile  explicata  et  illustrata  trac- 
ìatibus  lucupletissimis,  opere  quadripartito  comprehensis.  Pan.  1616; 
et  iterum  cum  auctario  1650  fui. 

Frane.  Amor.  Maja  pan.  De  Bulla  Cruciatae  lepidus  fereque  apo- 
logetici^ discursus.  Yen.    1665  in-4% 

Marci  Serii  pan.  In  s.  Cruciatae  Bullam  tractatus.  Pan.   1650  fol. 

Tlwmae  Tamburini,  De  Bulla  Cruciatae  cum  additionibus  ad  om- 
nia auctoris  opera.  Pan.  1665  in-i°.  *  Questo  trattatto  fu  poi  ri- 
prodotto ned*1  differenti  ristampe  delie  Opere  tutte  dell' autore,  a  Lio- 
ne 1689.  Venezia  1694,  1719  e  altrove.' Riportasi  per  intero  il  testo 
della  Bolla  latina. 

^Caroli  Latiì,  Bullae  Cruciatae  absolutissima  dilucidalo,  divisa  in 
15  disputationes  et  SO  quaestiones,  in  quibus  difllcultates  522  di- 
stinco  et  dilucide  enodantur.  Pan.   1657  fol. 

-—  Compendium  totius  dilucidationis  in  quatuor  Cruciatae  Bullas, 
nem[)e  communem,  lactieiniorum  prò  ecclesiasticis,  compositionis,  et 
defunctorum.  Pan.  1664  in- 12. 

Petri  Catalani,  De  ss.  Cruciatae  Bulla  tractatus:  extat  ad  calcem 
Universi  iuris  theologico-moralis.  Venetiis  1728  et  29  fol. 

Emm.  Rodriquez,  Esplicazione  della  S.  Crociata  divisa  in  due  parti, 
eoa  l'addizione  di  Vinc.  Riccio.  Pai.  1622  in-4°. 

Basilio  Campanella,  Addizioni  alla  Somma  de'  casi  di  coscienza  su 
detta  Bolla  del  p.  Emm.  Rodriquez.  Pai.  4627  in-4». 

Andrea  Ciangotto,  Risposta  alla  lettera  del  sig.  Parroco  N.  N.  coi 
riflessi  sopra  alcuni  punti  appartenenti  alla  Bilia  della  s.  Crociata. 
Pai.   1750  fol. 

—  Breve  esplicazione  dell'indulgenza  e  de'  privilegi  della  Bolla 
della  s.  Crociata.  Ivi  1732  in-8°. 

Ant.  Pecorella,  Trattato  della  Bolla  della  s.  Crociata.  Pai.  1755 
in-4°.  *  È  annesso  all'  opera  sulle  Proposizioni  dannate  di  Ciansenio 
e  d'  altri  da  lui  tradotta. 

Istruzioni  a'  distributori  delle  Bolle  della  ss.  Crociata.  Palermo 
1785  in-4°. 

FU.  Neri  M.  Cammarata  ,  Diss.  intorno  ai  privilegi  ,  grazie  ed 
indulti  delia  Bolla  della  s.  Crociata  di  Sicilia  e  di  Napoli^  col  testo 
latino  d'  entrambe  le  bolle,  e  con  la  ripurgata  dottrina  su  le  indul- 
genze. Nap.  1784  in-8°.  42 


522     cl.vssu  un,    DIRITTO   ECCLESIASTICO— SEI.  IV.  SPECIALE 

FU.  Corazza,  Sul  foro  della  Crociata.— Giurisdizione  del  Commis- 
sario generale.— Competenze  tra  esso  e  i  Vescovi.  Stanno  mss.  tra 
le  sue  Miscellanee  in  questa  libreria  del  Comune. 

SEZIONE    V. 

DIRITTO   COMUNE 

La  Chiesa  siciliana  fu  sempre  unita  alla  Chiesa  romana,  il  cui  su- 
premo Gerarca  la  resse  ne!  primi  secoli,  qual  sua  snburbicaria,  pria- 
che  istituiti  venissero  i  propri  metropolitani.  Le  leggi  pertanto  che 
governavano  la  Chiesa  romana  stendeva nsi  pure  alla  nostra,  eh' è 
quanto  a  dire,  nostro  era  il  Gius  pontificio.  E  siccome  nelle  mate- 
rie civili  vedemmo  la  Sicilia  aver  adottato  il  Corpo  del  diritto  ro- 
mano giustinianeo,  non  altrimenti  per  le  materie  ecclesiastiche  si  è 
vetta  mai  sempre  col  Corpo  del  comun  diritto  canonico  -,  quantun- 
que e  per  le  une  e  per  le  altre  materie  si  avesse  quelle  leggi  pro- 
pria che  abbiamo  fin  qui  esposte  ,  e  che  derogavano  in  parte  alle 
comuni. 

Or  dunque  i  nostri  canonisti  gli  studi  loro  dovutamente  applicaro- 
no a  dilucidare  il  diritto  pontificio  alla  guisa  che  avean  fatto  il  ce- 
sareo: e  di  questi  or  siegue  dare  contezza. 

ART.    1.   ISTITUZIONI 

I  primi  elementi  del  diritto  civile  comprendonsi  nell'  Istituta  ,  e 
già  il  vedemmo  a  suo  luogo.  Consimili  elementi  adunque  ci  si  pre- 
sentano del  giure  canonico.  E  poiché  le  due  Sicilie  in  ambo  i  diritti 
seguirono  gli  stessi  principii,  non  farà  meraviglia  di  veder  qui  tra 
gl'islitutisti  sicoli  qualeheduno  napoletano.  Li  rassegniamo  secondo 
le  due  lingue  in  che  scrissero*,  prima  i  latini,  poscia  gl'italiani. 

§    I.   ISTITUZIONI    LATINE 

Josephi  Pilaja  mess.  Institutiones  in  decisiones  pontificia?  ex  cor- 
pore  iuris  canonici  extractae,  et  in  quatuor  libros  divisae,  t.  I,  Mess. 
1064-,  t.  II,  Cat.  Ì6G9  in  fol. 

Petri  Alagonae  syr.  S.  I.  Totius  iuris  canonici  compendi  uni:  to- 
rnus  I,  continens  Decretalium,  Sexti,  Clementinarum,  Extra  vaganti  uni 
tura  loannis  XXII,  tura  Communium  Epitomen,  praecipuamqueGlos- 
sae  doctrinam.  Romae  1G22   in-4«. 

—  Tomus  II,  continens  Epitomen  Decreti  Gratiani.  Ibi  H>23  in-4->. 
*  Questi  due  volumi  vennero  in  dett'  anno  ripubblicati  a  Lione  di 
Francia. 


AP.T.    I.    ISTITUZIONI  —  §    I.    LATINE  D2D 

Ben.  Chiavettae  pan.  S.  I.  Institutiones  iuris  canonici,  seu  Stim- 
ma totius  legis  pontificiae,  in  tres  libros  distributa:  liber  I  de  per- 
sonis  ecclesiasticis.  Pan.  1711  in-4°. 

—  Liber  II,  de  rebus  ecclesiasticis.  Ibi  4712  in-4*. 

—  Liber  III,  de  iudiciis,  deìictis  et  poenis  ecclesiasticis.  Ibi  4713 
in-4«. 

—  Consultatiormm  canonicarum  et  moralium,  tomi  li.  Ibi  1714- 
17  in-4#. 

Vetri  Catalani  S.  I.  Universi  iuris  theologico-moralis  corpus  in- 
tegrum,  in  IV  partes  distributum:  quarum  I  Prodromum  continet*,  Il 
est  de  Deo  loquente;  III  de  Christo  sacrificante;  IV  de  Ecclesia  iu- 
bente,  voli.  IL  Yen.  47:28  et  29  fol. 

Vinc.  Micelii,  Ad  canonicas  institutiones  Isagoge  scientifieo-dogma- 
tica:  opus  poslhumum.  Neap.  4782  in-8°. 

Dom.  C avallar ii  neap.  Institutiones  iuris  canonici  in  tres  partes 
ac  in  sex  tomos  distributae:  accessit  lus  siculum  ecclesiasticum  siu- 
gulis  quibusque  iuris  canonici  tractatibus  accommodatnm.  Pan.  1786- 
91,  voli.  Vii  in-8\ 

*  Le  giunte  sul  nostro  diritto  fur  annesse  da  Giov.  Franco  per 
la  parte  civile,  e  da   Vinc.  Fontana  per  la  parte  ecclesiastica. 


Phil.  Cafari  in  catanensi  archigymnasio  prof.  Delecta  iuris  cano- 
nici capita,  t.  II.  Cat.  1793-94  'm-A\ 

*  Quest'  autore  era  napolitano,  come  il  Cavallaro  suo  precettore: 
ma  tenne  cattedra  nell'  università  di  Catania. 

lulii  Laur.  Selvaggi,  neap;  Institulinnum  canonicarum  libri  tres, 
editio  allera  castigaiior  et  auetior,  cui  praeter  caetera  accessit  ple- 
nius  Synta^ma  iuris  eccl.  neap.  Panormi  1817  t;  li  in-8ó.  *  11  diritto 
eccl.  nap.  è  oggi  a  noi  comune  ugualmente  che  il  civile  e  '1  politico, 
attesa  la  unità  del  reame. 

Sancii  Amantiae,  Prima  iuris  canonici  dementa,  voli.  III.  Cat.  Ì8\b 
in-S°.  *  Fur  questi  parimente  letti  nel  vetusto  liceo  catanese. 

Emm.  Leone,  Isagoge  ad  ius  canonicum  siculum,  t.  1.  Pan.  1819 
in-8°.  *  Contiene  la  Storia  del  diritto  delle  chiese  e  de'  vescovadi 
della  Sicilia  nelle  differenti  epoche  fino  ai  Saraceni.  Il  voi.  Il,  che 
dovea  continuare  l' età  susseguenti,  non  vide  la  luce. 

Frane*  Rossi,  Iuris  ecclesiastici  praelectionos:  accedunt  adnolatio- 
nes  ex  iure  ecclesiastico  siculo  depromptae  a  can.  Steph.  di  Chia- 
ra, t.  11.  Pan.  1827  in-8*. 


Tyl'i      CLASSA  KM.   DIRITTO    ECCLESIASTICO — 8117..    V.    COMUNE 

Stcph.  di  Chiara,  Àdnotationes  ad  rem  canonicati!  e  siculo  iure 
depromptae.  Pan.   18Ó5  in-8°. 

*  Sono  q  li  ostesse  le  annotazioni  aggiunte  alle  prelezioni  suddette, 
ch'egli  spiegava  in  questa  II.  Università. 

Luti,  Manilio  0.  P.  Inslitutiones  canonica?.  *  Fnr  lette  da  lui 
in  questa  li.  Università,  ma  nmi  pubblicale:  ve  n'  ha  copia  nella  li- 
breria di  questo  cherical  seminario. 

Iìaph.  Pecorelli  presb.  neap.  luris  ecclesiastici  ,  maxime  privati, 
Inslitutiones  commoda  novaque  methodo  adornatae  -,  quibus  discipli- 
na huius  regni  additur,  t.  IV.  Neap.  1842-,  1 1  iterimi  auctior  atque 
expolitior,  1847-41)  in-8°.  *  Tra  le  cose  che  spettano  a\  nostro  di- 
ritlo,  havvi  i  concordati,  le  costitutioni  pontificie,  le  ordinanze  regie 
e  la  storia  documentata  della  nostra  Monarchia. 

§    11.    ISTITUZIONI    ITALICHE 

Le  Istituzioni  canoniche  di  napolitani  scrittori  ,  come  son  quelle 
del  Gravina,  del  Lupoli,  del  Gagliardi  ,  del  Sulvaggi,  al  diritto  co- 
mune annettono  il  nazionale  delle  due  Sicilie.  Ma  noi  passandoci  di 
esse  che  scritte  sono  latinamente,  faremo  sol  ricordanza  delle  seguenti 
dettate  in  volgare. 

FU.  M.  Sceusa.  17  Ecclesiastico  pienamente  informalo  delle  più  de- 
gne notizie  spettanti  a'  ministri  e  ministeri  propri  del  suo  stato  , 
t.  I.  Pai.  4754  in-4°.  *  Vi  dà  contezze  degli  ordini  tutti  della  ge- 
rarchia, ossia  delle  persone  ecclesiastiche:  i  volumi  11  e  IH  sulle  Cose 
e  su'  giudizi  eccìes.  rimasero  mss.  appo  i  parenti  dell'  autore  in 
Termini. 

Ros.  can.  Gregorio,  Dritto  pubblico  ecclesiastico  in  Sicilia  per  tutto 
il  secolo XVII,  estratto  dal  libro  VII  delle  sue  Considerazioni  sulla  sto- 
ria di  Sicilia,  dall'avv.  Giamb.  Nicolosi:  nel  t.  XIV  del  giorn.  di  se. 
lett.  ed  ar.  Pài.  1826,  pag.  138.  *  Quest'e  una  parte  delle  sue  Con- 
siderazioni sul  nostro  diritto  altrove  lodate. 

Sief.  can.  di  Chiara,  Discorso  siili' origine  del  diritto  canonico-si- 
culo, recitate  nell'Acca*},  di  Pai.  e  inserito  nel  t.  XXVI  del  Giorn. 
di  se.  lett.  ed  ar.  n.  7G,  pag.  21. 

—  Dinlto  pubblico  ecclesiastico  di  Sicilia.  Pai.  1856  in-8e.  *  È  un 
succinto  compendio  per  uso  della  sua  scuola,  partito  in  sei  epoche, 
quante  sono  state  le  dinastie  tra  noi  regnanti,  cui  riporta  le  leggi 
cu.  .nate.  Un  lungo  estratto  n'ha  dato  G.  A.  Gallina  nel  t.  LV  di 
detto  Giornale  n.  105,  p.  288. 


ART*    I.    ISTITUZIONI  -— ^    !I*    ITALICHE  325 

Luigi  can.  Giampallari,  Diritto  ecclesiastico  sicolo,  t.  IV.  Pai.  1828 
in-8°.  *  Sarebbe  questo  il  corso  più  compiuto  del  nostro  diritto,  se 
non  fosse  inesatto  nelle  materie,  e  disadorno  nella  trattazione.  Una 
grave  censura,  con  esso  una  filza  di  strafalcioni  da  lui  tolti,  si  leg- 
ge nel  t.  XXIX,  n.  87,  p.   173  del  Giorn.  di  se.  lettere  ed  arti. 

Pusq.  Liberatore,  Della  polizia  ecclesiastica  nel  regno  delle  due  Si- 
cilie, secondo  il  dritto  canonico  e  V  ultimo  Concordato  ;  3'  ediz.  ri* 
veduta  ed  aumentata  dall'autore.  Nap.  1842  in-8\ 

Tomm.  Mich.  Salzano,  Lezioni  di  diritto  canonico,  pubblico  e  pri- 
vato, considerato  in  se  stesso  e  secondo  Y  attuai  polizia  del  regno  delle 
due  Sicilie,  5a  ediz.  migliorata  ed  accresciuta,  voli.  IV.  Nap.  4843 
in-S°.  *  Evvi  in  fondo  un  quadro  delle  chiese  vescovili  del  regno. 
L'  autore  è  napolitano  ugualmente  che  il  precedente  :  la  7*  ediz.  ivi 
fatta  è  del  1850. 

Giov,  A.  Gallina,  Manuale  d'affari  ecclesiastico-sicoli.  Pai.  1835 
in-8°.  *  Di  quest'opera  sono  in  luce  soltanto  i  Preliminari,  dove  si 
annunzia  il  contenuto  di  essa  che  dovea  costare  di  tre  parti. 

Gius.  Laudicina,  Manuale  teorico-pratico  della  procedura  eccle- 
siastica di  Sicilia.  Pai.  1843  in-4°. 

Ferd.  Perticone,  Elementi  dell'antica  Ritologia  civile  in  Sicilia  ri* 
masta  vigente  presso  le  corti  ecclesiastiche.  Pai.  1852  in-8°. 

Vinc.  Crisafulli,  Corso  di  dritto  ecclesiastico  sicolo.  *  Si  promette 
1'  opera  in  4  volumi. 

I/ab.  Cirino  Rinaldi  da  Castro-Filippo  in  calce  al  t.  XXVII  del 
Giornale  di  scienze  lett.  ed  arti,  1829,  pubblicò  un  Programma  d*  I- 
stituzioni  canoniche:  le  quali  non  ci  è  noto  che  venissero  in  luce. 

*  Altre  Istituzioni  di  dritto  ecclesiastico  sicolo  ,  ed  una  Organiz- 
zazione e  competenza  dei  tribunali  ecclesiastici  di  Sicilia,  si  trova 
pronte  alla  stampa  l'avv.  Andrea  Gallo,  redattore  del  Codice  eccle» 
siastico-sicolo,  impresso  a  Palermo  1846  e  seg.  in-4*. 

ART.    li.     SCRITTORE 

Sopra  il  Diritto  comune  pontificio,  al  pari  che  sul  cesareo  (che 
vedemmo  a  suo  luogo),  contiamo  e  comentatori  e  allegatori.  Salutia- 
mo per  ordine  e  gli  uni  e  gli  altri. 

§    I.    C0MENT1 

Allo  studio  preliminare  della  canonica  giurisprudenza  ,  qual  ci  sì 
porge  nelle  Istituzioni  ,  vuole  tener  dietro  lo  studio  del    testo  ori^i- 


526      CLASSI*    Xlll.    Lll'.ITTO    ECCLESIASTICO—*.!.    V.  COMDXE 

le  che  lo  leggi  comprende,  e  contiensi  nel  Corpo  del  diritto  canoni- 
co, cioè  il  Decreto,  le  Decretali  ,  le  Clementine  ,  le  Stravaganti  ,  e 
principalmente  i  Decreti  de   sinodi  e  le  Costituzioni  de'  papi. 

Questi  adunque  sono  i  testi  tolti  a  compitare  da  parecchi  nostri, 
i  cui  dotti  volumi  ebber  loro  conciliata  altissima  rinomanza.  In  fatti 
vegliamo  questi  loro  eomenti  venire  alla  pubblica  luce  dalle  più  co- 
spicue citta  d'  Europa.  1  piii  solenni  spositori  sono  quest'  essi. 

Nic.  Tedeschi;  vulgo  Abbatis  Panormitani  ,  In  quinque  Decreta- 
lium  libro s  Commentarla.  Venetiis  1588  in-4°,  et  159*2  in  fol. 

—  Cum  aliis  eius  lucubrationibus,  voli.  Vili.  Lugduni  1527  et  57 
in  fol. 

—  Cum  additionibus  Àléxandri  de  Nevo,  voli.  Yl.*Ibidem  1549  et 
86  in  fol. 

—  Cum  additionibus  Zachariae  Ferrerii.  Taurini  1517,  et  Parmae 
1569  in-4°. 

—  In  compendium    redacta    ab  Hier  de    Ferrariis.    Venetiis    1564 

ÌB-4». 

—  Commentarla  in  Epistolas  Clementinas  et  earum  Glossas.  Pari- 
siis  4516,  et  Ven.  1571   in  fui. 

—  Ex  recognitione  Leonardi  a  Lege.  Lugduni  1584  et  86  in  fol. 

Andreae  Barbatiae  seu  de  Bartholomaeo,  In  libros  Decretalium  Com- 
mentarla, voli.  V.  Venetiis   1508  et  11  in  fol. 

—  Lectura  in  Clementinarum  compilationem.  Ven.  1516,  et  Par. 
1517  in  fol. 

—  De  testibus  ad  e.  Testimonium,  extat  in  tomo  IV  Tractatuum 
universi  luris.  Ven.  1584  in  fol.  et  in  Traetatibus  de  Testibus  pro- 
bandis  vel  repmbandis  variorum  auctorum,  per  lo.  Bapt.  Ziletum  in 
lucem  editis.  Ibidem   1574  in-4°. 

—  Super  II  Decretalium  rubr.  De  fide  instrumentorum:  extat  in- 
ter  Repetentes  luris  Canonici,  voi.  IV. 

Bern.  de  Medico  svi*.  Super  caput  volentes,  una  cum  Consiliis  Gu- 
lielmi  de  Perno.  Mess.  1557  in  fol. 

Ant.  Philothn  de  Homodeis,  Compilatio  decretorum  et  canonum 
Concilii  tridentini.  Ven.   1566  et  69  et  75  in-8°. 

Marii  ltaliae  pan.  In  tertium  librum  Decretalium  de  immunitate 
ecclesiarum.  Pan.  1611,  et  cum  additionibus,   1646  in  fol. 

Frane,  Bardi  pan.  S.  I.  in  Regulas  iuris  canonici  in  Sexto  lucu- 
lenlissima  commentaria.  Pan.  1611  in  fol. 


ART.    11.    SCRITTURE    —  §    I.    C0MENTI  327 

Ant.  Seraphìni  Camarda  mess.  0.  P.  Romanoriim  pontificum  de- 
cretalium  a  primo  usque  ad  sextum  librum  synopsis  accurata  et  pie- 
na, qua  exhibentur  tituli  librorum,  capita  sìngula  ,  et  prò  re  nata 
praeceptoris  Angelici  doctrina  illustra  tur:  subiìcitur  luris  canonici 
regularum  explicatio.  Romae  1715,  et  Reate  1757  fui.  *  Opera 
di  gran  polso  dedicata  a  Clemente  XI. 

—  Constitutionum  apostolicarum,  una  cum  Caeremoniali  gregoria- 
no et  pertinentibus  ad  electionem  papae,  Synopsis  accurata'et  plana, 
nec  non  elucidatio  omnium  fere  diffìcultatum,  quae  evenire  possunt 
circa  electionem  R.  P.  Reate  1752  et  37  fol. 

—  Additio  ad  Synopsim  etc.  ubi  et  Constitutio  Clementis  XII  et 
eius  chirographum,  una  cum  illorum  synopsi  et  aliquibus  animadver- 
sionibus  illustratur.  Senza  data  in  fol. 

*  Questo  domenicano  messinese  da  confessore  di  Benedetta  XIII 
in  Roma  passò  ad  esser  vescovo  di  Rieti  ,  ove  celebrò  e  mandò  in 
luce  tre  sinodi  negli  anni  1726-55-49  in-4°. 

Altro  domenicano  d'  Acireale,  Mariano  Leonardi,  avea  pur  prepa- 
rati sei  ampli  volumi  di  ragione  canonica,  che  per  V  immatura  sua 
morte  rimasero  inediti,  secondo  che  n'attestano  Candido  Carpinato 
nella  Vita,  e  Gian  Agost.  de  Cosmi  deli'  Elogio  di  lui. 

Andreae  Cottonì  pan.  C,  R.  Positiones  historico-polemicae  cano- 
nicae,  selectae  ex  libro  l  decretalium  Gregoni  IX.  Pan.  1750  in-4\ 

— Quaestiones  in  V  libros  Decretalium.  *Lasciolle  pronte  alla  stam- 
pa, come  ne  fa  fede  Frane.  Serio  nelle  giunte  mss.  alla  Biblioteca 
di  suo  zio  Mongitore. 

§    li.    ALLEGAZIONI 

Tra  le  opere  di  civile  giurisprudenza  sì  antica  e  sì  nuova  ripo- 
nemmo le  varie  Decisioni  delle  Gran  Corti  e  de'  Tribunali  supremi  del 
regno.  Volevamo  far  altrettanto  all'  uopo  presente:  ma  non  abbiamo 
di  sì  fatte  raccolte.  Sappiamo  bensì  che  parecchi  canonisti  siciliani 
compilarono  le  Decisioni  della  sacra  Ruota  romana,  essendo  essi  mem- 
bri di  quella  sovrana  Curia  ,  i  cui  oracoli  consultati  venivano  dal 
mondo  distiano. 

Di  sì  bel  numero  furono  un  Nic.  Tedeschi,  soprannominato  1'  Abate 
Palermitano;  un  Andrea  di  Bartolo,  detto  Barbazza,  un  Niccolò  d'A- 
ragona, vescovo  di  Sardegna*,  un  Ant.  Corsetti  netino  ed  altri  illu- 
stri, de'  quali  ragionano  e  Agost.  Fontana  nella  Biblioteca  legale,  e 
Giamb.  Cantalmaio  nella  sua  «  Svntaxis  sacrae  Rotae  romanae  Audi- 
torum  ». 

Lasciati  noi  questi  dallato ,  faremo  sol  menzione  d'  alquante  me- 
morie o  sia  allegazioni  dettate  da'  nostri  giuristi  per  occasione  o  di 
controversie  insorte  o  di  richieste  consulte  sopra  punti  di  ecclesia- 
stica disciplina.  i 


32S  CLASSI    XIII.    DIRITTO    ECCLESIASTICO — SF.Z.   V.   COMUNI 

Jos.  M»  Trainiti,  Responsum  prò  actu  iustitiae  punitivae  esercito 
per  superiorem  in  subditum,  Mess,  1G11  in-4°. 

Ilier.  Trimarchi,  Iuridica  dcmonstratio  prò  valido  regressu  p.  Ga- 
brielis  Lopez  ord.  praed.  Matrili  1033  in-4°. 

Phìl.  Cammaratae  pan.  Iuridicum  discrimen  inter  episcopos,  ab- 
bates  et  regulares.  Mess.  1047  in-4°. 

los.  Scoma  calatabillottensis,  Patrociuium  rogii  patronatus  eccle- 
siae  s.  Mariae  Magdalenae  de  Kilga.  Pan.  10GÌ  fol. 

—  Patroci ninni  regine  iurisdictiunis  in  causa  immuni tatis  eccle- 
siae.  Ibi  1688  M. 

•-  Allegationes  prò  ven.  conventi!  S.  Mariae  montis  Carmeli  Sute- 
rae:  extant  apud  Frane.  Magretti  in  Observationibus  ad  const.  Du- 
cis  Sermonetae. 

Patri  Fortis  pan.  Allegationes  prò  suffragiis  animarum  regum  Si- 
ciliae.  Romae  4073  in  fol. 

—  Pro  sepulturis  impetrandis  in  cathedrali  ecclesia.  Pan.  in  fol. 

Hier,  Magìi  pan.  ci.  reg.  Allegationes  de  irregularitate  prò  D. 
Francisco  Catalano.  Matrili  1G80  in  fol. 

Steph.  Montaperti,  Allegationes  prò  los.  Esealona  Salomone  ma- 
gistro  scholae  regiae  capellae  palatinae.  Pan,  1687  fol. 

Laur.  M.  Pisani  mylensis,  Allegationes  de  electione  canonica  : 
extant  in  libro  Animadversionum  iuris  Frane.  M.  Pisani  fratris.  Pan. 
4689  in-4°. 

Frane»  Gastone  cat.  Allegationes  in  causa  praecedentiae.  Pan. 
1697  in  fol. 

—  De  spatio  nsyli  ecclesiastici  canonica  dissertatio  in  causa  im- 
munità Us.  Ibi   1699  fol. 

Steph.  Mirae  pan.  Allegationps  de  immunitate  ecclesiastica  ,  qui* 
bus  probare  nititur  laicos  aerarios  episeoporum  ea  non  gaudere.  Pan. 
1700  in- fol. 

Frane.  M.  Cirini,  Legale  responsum  prò  ecclesiastica  immunitate. 
Mess.  1707  in  fui. 

lqn.  Muratoris  menensis,  De  iure  fundationis  collegii  mclitensis  S. 
I.  Romae  1708  in  fol. 

Allegazioni  per  la  rivocazione  dell'  Editto  pubblicato  da'  Reveren- 
dissimi Vescovi  di  Catania  Girgenti  e  Mazzara,  in  contemplazione  d  Ila 


ART.    II.    SCRITTURA —  §    II.    ALLEGAZIONI  329 

Lettera  missiva  della  sacra  Congregazione  dell'  Immunità,  tradotte  dal- 
l'idioma  spagnuolo.  Senza  data,  ma  è  a  Palermo  1714  fol. 

Nicolai  Castiglioni  pan.  Discursus  iuridicus  habitus  in  supremo 
apostolicae  legatine  tribunali,  in  causa  abbatiae  S.  Mariae  la  Nova, 
prioratus  s.  Felicis,  et  beneficii  S.  Ioannis  li  Greci  etc.  Pan.  1722 
in  fol. 

—  Compendium  orationum  habitarum  in  celebri  possessorio  hono- 
rum omnium  Ferdinandi  de  Aragona  et  Moncada  etc.  Ibi  1729  in  fol. 

Petri  Pauli  Colossi  mess.  Allega  tiones  prò  deeimarum  exemptio- 
ne  et  iuris  marinariae  manutentione  ,  contra  novam  praetensionem 
archimandritalem.  Mess.  1727  in  fol. 

Hyacinthi  Chiavettae  troynensis,  ord.  capp.  Percussio  cum  vul- 
nere  ex  praetensa  qualitate  insidiarum  prò  N.  contra  fìscum  card. 
Barberino  protectori,  allegationes  iuris  et  facti.  Romae    1750  fol. 

Ben.  Abbatis  pan.  Nullitatis  donationis  discursus  canonicus.  Pan. 
1731  fol. 

Phil,  Fleres  savocensis,  Iuridica  diss.  ad  exclusionem  praetensae 
immunitatis  gabellae  extractionis  civitatis  Platiae  eius  assignatariae 
prò  ven.  Matrice  ecclesia.  Pan.  1757  in  fol. 

—  Additiones  iurium  et  recentiorum  doctorum  una  cum  nonnul- 
lis  eximiis  observationibus  rerum  notabilium  ad  decisiones  Marii  Giur- 
bae  etc.  Ibi  1743  fol, 

ART.    III.    TRATTATI 

Conformandoci  in  tutto  all'  ordine  già  tenuto  per  le  disparate  scrit- 
ture di  dritto  civile,  annettiamo  qui  ancora  alquanti  trattati  di  dritto 
canonico,  premettendo  gli  scritti  in  latino,  e  soggiungendo  i  dettati 
in  volgare. 

§    I.    TRATTATI    LATINI 

Nic.  Tedeschi  ,  vulgo  Abbatis  Panorm.  ,  Thesaurus  singularium 
in  Iure  canonico  decisorum  ,  conscriptus  in  Concilio  Basileensi,  ex 
Trithemio  et  Labbeo  a  De  script.  Eccl  v. 

—  Disceptationes  et  allegationes  Senis  et  alibi  disputatae.  Venetiis 
1490  in-fol. 

—  De  auctoritate  Papae  et  Imperatoris,  deque  ventate  et  institu- 
tione  Conciliorum  sacrorum,  praesertim  Basileensis.  Lugd.  1517  in-&°. 

Petri  Ant.  Corsetti,  Sulemne  ac  inclytum  repertorium  in  Abbatem 
siculum  et  nonnulla  aliorum  in  eadrm  materia  vel  consimili  inserta. 
Ven.  1499  in-fol. 

43 


530  CLASSE  XIII.    DIRITTO  ECCLESIASTICO — BEfc.  Y.  COMUNI 

Barnabae  Durantis  pan.  De  praesentatione  curati.  Pan.  4604  in-8\ 

Ios.  Branca,  syr.  min.  obs.  Analitica  demonstratio  ex  testimoniis 
atque  decretis  pontificum  a  Clemente  I  usque  ad  Gregoriani  VII,  im- 
munitatem  tam  personarum  quam  rerum  ecclesiasticarum  esse  de  iu- 
re divino.  Homae  d607  in-4°. 

Natalis  Schittini  pan.  De  iure  et  iustitia,  complectens  omnes  le- 
ges  divinas  et  bumanas.  Matriti  1617  in-V. 

Sim,  Rao  pan.  Responsiones  ad^  dubia  super  immunitate  et  iu- 
risdictione  ecclesiastica.  Pan.  1615  in- 4°. 

Car.  de  Grassis  pan.  De  exceptionibus  ad  materiam  Statuti  exclu- 
dentis  omnes  exceptiones.  Yen.  1601  et  1603  in-4°;  Pan.  1609  in  fol. 

—  De  effectibus  clericatus.  Pan.  1617  et  22  et  50-,  Yen.  1038  et 
54  in  fol. 

—  De  effectibus  amicitiae.  Pan.  1617  et  22  in  fol. 

Frane.  Salerni  biccarensis,   Matrimoni»  valor  a   Francorum  oppu- 
gnationibus  vindicatus.  Matriti  1636  in-4°. 
— Consiliorum  sive  ttesponsorum  iuris  liber  primus.  Pan. 1640  in  fol. 

Marci  Serii  pan.  De  officio  et  potestate  Parochi.  Pan.  1643  infoi. 

—  De  restitutionis  onere.  Ibi  1647  in  fol. 

—  In  Ecclesiae  censuras  tractatus.  Ibi  1653  in  fol. 

—  De  legibus  tractatus.  Ibi  1658  in  fol. 

Andreae  Muscarae  libritiensis,  Defensio  immunitatis  ecclesiasticae, 
Pan.  1647  in  fol, 

Salv.  Marchesii  mess.  Resolutiones  canoniche  de  immunitate  ec- 
clesiastica. Mess.  1651  in-4°. 

Ant.  Bononiae  pan.  Sententia  de  ecclesiastica  immunitate  in  vino 
vectigali.  Pan.  1664  in  fol. 

Io.  Malata  mazariensis,  Miscellanea  selectarum  iuris  utriusque  as- 
sertionum.  Pan.  1670  in  fol. 

Sanctori  Olivae  cat.  Flos  legalis  Episcopi  potestatem  in  immuni- 
tate ecclesiastica  cognoscenda  redolens.  Cat.  1681  in-4°. 

Peiri  Corsetti  pan.  Idea  Episcopi  graphice  adumbrata.  Pan.  1637 
in -4°. 

—  Synopsis  errorum  praecavendorum  ab  Episcopo  in  functionibus 
ttim  ordinis  tum  iurisdictionis.  Ibi  1646  in  fol. 


ART.    III.    TRATTATI — §    I.    LATINI  351 

Morii  Ilaliae,  pan.  De  immunitate  ecclesiarum*  Pan.  4611  in  fol. 

Vetri  Gambacurtae  pan.  S.  I.  De  immunitate  ecclesiarum  in  con- 
stitutionem  Grcgorii  XIV,  libri  Vili.  Lugduni  1622  in-4°. 

Marti  Cutelli  cat.  De  prisca  et  recenti  immunitate  ecclesiae  et 
ecclesiasticorum  libertate  generales  controversiaeé  Matriti  1647  in  fol. 

Frane,  Gastone  cat.  De  spatio  asyli  eccl.  in  causa  immunitatis* 
Pan.  1699  in  fol. 

Frane*  M.  Cirini  mess.  Nexus  rerum  iurisdictionalium ,  in  quo 
quamplurimae  absolvuntur  haesitationes  inter  seculare  et  eccl.  im- 
perium,  ac  inter  ipsas  eccl.  potestates.  Pan.  1700  in  fol. 

Frane.  M.  Pisani^  Quaestiones  canonicae  de  iurisdictione.  Pan.  1714 
in  fol. 

Barnabae  Durantis  pan.  De  praesentatione  curati  unica  quaestio. 
Pan.  1604  in-8°. 

Dìdaci  Zambuti  pan.  Fodina  legatorum  ex  visceribus  testamenti. 
Pan.  1609  in-4°. 

Frane.  Priviterae  cat.  Manuale  antistitum,  in  quo  quid  possit  e-- 
piscopus  in  qualibet  fere  materia  ,  ordine  abecedario  disposila  re- 
solvuntur.  Cat.  1683  fol* 

De  ecclesiastici  interdicti  sententia  nec  ullum  ob  metum  Violanda^ 
nec  subiectorum  iudlcio  expendenda,  ex  occasione  sicularum  censu^ 
rarum.  Pan.  1715  fol.  *  Autore  ne  fu  M.  Nic.  Tedeschi  vesc.  di 
Lipari,  che  pur  diede  una  Storia  contra  la  monarchia  di  Sicilia.  Ve- 
di sopra  pag.  279. 

Hier.  Trimarchi  mess.  De  confessano  abutente  sacramento  poe- 
nitentiae.  Genuae  1636  in-4°. 

B.  losephi  M.  card.  Thomasii,  Opuscula  canonica  nonnullis  adno- 
tationibus  interpuncta.  Pan.  1765  in-4°« 

lo.  de  Stracutio  castroregalensis,  In  pontificii  primatus  iurisdi- 
ctionem.  Pan.  1784  in-8°. 

Ben.  Abbatis  pan.  Nullitatis  donationis  discursus  canonicus.  Pan. 
1731  fol. 

Doni*  Foti,  De  ordinandis  ab  epìscopo  beneneficiis  in  fraudem  Or- 
dinarli, diss,  canonica.  Mess.  179-5  in-8% 


352         CLASSE  XIII.    DIRITTO  FXCLES1ASTICO — SEX.  V.  COMUNE 

los.  Logotetae  syr.  De  iure  et  obligatione  capituli  in  delectu  clc- 
ricorum,  episcopali  sede  vacante.  Pan.  4801  in-8°. 

lo.  Rocco,  lus  canonicum  ad  civilem  iurisprudentiam  perficiun- 
dam  quid  attulerit,  liber  unus.  Pan.  4850  in-8°. 

*  Quest'autore  napolitano  scrisse  in  Palermo,  dov'era  giudice  alla 
gran  Corte  de'  conti  :  dimostra  l' inlluenza  del  diritto  ecclesiastico 
sul  civile  di  cui  pur  intesse  la  storia. 

Ioach.  Venturae  pan.  C.  R.  De  iure  publico  ecclesiastico.  Romae 
1826  in-8°. 

*  Di  quest'opera,  rimasta  in  allora  incompiuta,  si  annunziava  oggi 
la  continuazione. 

§   11.     TRATTATI    ITALIANI 

Istruzione  pel  concorso  intorno  a'  benefici  ecclesiastici  curati,  or- 
dinata da  M.  Pietro  Galletti  vesc.  di  Catania  1745  fol.  *  Ne  fu  l'e- 
stensore Giacinto  M.  Paterno  Bonaiuto. 

M.  Gius.  Giorni  pai.  de  duchi  di  Angiò,  Diss.  intorno  gli  eccle- 
siastici benefizi,  dedicata  a  Carlo  111  Borbone.  Nap.  1752  in-4°. 

Liborio  Amorelli  Belguardo,  Sopra  l'uso  della  stola  e  sua  origi- 
ne, dove  si  dimostra  non  potersene  valere  il  parroco  nelle  funzioni 
non  parrocali.  Pai.  1755  fol. 

Pietro  Ciminnita,  Il  diritto  delle  romane  appellazioni  vendicato  dalle 
ingiurie  di  Edmondo  Richer,  rinnovate  oggidì  dalla  setta  de'  Riche- 
riani.  Roma  1780  in-8°. 

FU.  Neri  C 'ammarata,  Diss.  epistolare  canonico-dogmatica  intorno 
al  ministero  penitenziale  dei  minori  e  maggiori  sacerdoti.  Napoli 
1787  in-8°. 

Giui.  Logoteta,  Riflessioni  sopra  il  rito  di  consecrare  le  chiese. 
CU.  1787  in-8°. 

Gaet.  M.  del  Giudice,  Apologia  di  molte  verità  spettanti  alla  dot- 
trina e  disciplina  della  Chiesa  ,  esposte  in  più  casi  morali,  t.  IV. 
Panlopoli  (Roma)   1780  in-8°. 

Seb.  can.  Bresciano,  Del  metodo  di  domandare  ed  eseguire  le  di- 
spense matrimoniali.  Pai.  1811  in-ì°. 

Stef.  di  Chiara,  Memoria  per  la  consccrazione  de  vescovi  di  Si- 
cilia. Pai.  1815  in-S°.  *  La  scrisse  allorché,  intercluso  il  commercio 


ART.    III.    TBATTATI  —  §    II.   ITALIANI  353 

colla  santa  Sede,  propose  di  far  consacrare  i  prelati  dal  proprio  me- 
tropolitano. 

Lettera  amichevole  in  risposta  ad  alcuni  dubbi  su  detta  Memoria. 
Ivi  181-4  in-8c.  *  Autore  ne  fu  il  can.  Gio.  lo  Grasso,  che  confuta 
lo  scritto  del  di  Chiara. 

Greg.  Liardo,  Lettera  ad  un  amico  in  Catania  sulla  ordinazione 
de   vescovi.  Cnltagirone  1814  in -8°. 

—  Breve  dichiarazione  d' alcune  proposizioni  contenute  indetta 
lettera.  Sirac.  1814  in-8°. 

—  Memoria  sopra  il  divorzio.  Ivi  1821  in-8°. 

—  Su  la  erezione  delle  nuove  parrocchie,  ragioni  canoniche.  Pai. 
1848  in-8°. 

*  Trovandosi  la  nazione  gravemente  addebitata  nel  1813,  ebbevi 
chi  propose  al  Parlamento  di  allora  il  modo  di  sdebi tarla  col  dare  a 
censo  i  fondi  delle  chiese*,  per  cui  pubblicò  un'  anonima 

Memoria  su  la  proprietà  de'  beni  ecclesiastici.  Ivi  1813  in-8°.  *  Con- 
tr'  essa  che  proponea  il  censimento  di  tai  beni  pe'  bisogni  dello  Stato 
non  pochi  scritti  furon  pubblicati,  tra'  quali  i  seguenti  : 

Can.  Gio.  d'Angelo,  Diss.  contra  gli  errori  di  un  anonimo  sulla 
proprietà  dei  beni  ecclesiastici.  Pai.  1815  in-4°. 

—  Della  proprietà  de'  beni  del  clero,  2a  edizione  accresciuta  d'  una 
Epistola  dedicatoria  de'  pari  spirituali  a'  pari  temporali  di  Sicilia, 
e  di  più  annotazioni  contra  gli  errori  de'  falsi  politici.  Pai.  1815 
in-S°. 

Testimonianza  dell'  invitta  nazione  britannica  a  favore  de'  beni 
della  Chiesa.  Pai.   1815  in- 8°. 

Riflessioni  sulla  rivoluzione  di  Francia  ,  ossia  Testimonianza  sui 
beni  della  Chiesa  rispettati  nel  parlamento  di  Sicilia  l'anno  1813 
in-8°. 

Avviso  cattolico  indirizzato  al  parlamento:  Risposta  alla  suddetta 
Memoria.  Caltagirone  1815  in-4°.  *  In  sostegno  però  di  essa  Memo- 
ria sorse  nell'anno  appresso  l'autore  seguente. 

Gonsalvo  di  Stefano,  La  religione  ai  rappresnntanti  della  Camera 
de'  comuni  su' fondi  ecclesiastici.  Pai.  1814  in-S°. 

Frane.  Ventura,  Memoria  intorno  ai  corpi  ecclesiastici  e  loro  be- 
ni, diretta  al  supremo  parlamento  di  Sicilia.  Pai.  1814  in-8#.  *  A 
lui  però  più  altri  risposero,  e  precisamente 

Esame  imparziale  della  Memoria  sulla  proprietà  de'  beni  ecclesia- 
stici. Catania  1814. 


354         CLAftSR    XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO— SEI.  V.  COMUNE 

*  Autore  il  p.  Luigi  Ant.  Faro  carmelita  ,  il  quale  fu  poi  gene- 
rale, e  pubblicò  Osservazioni  alla  Memoria  d' un  avvocalo  intorno 
ai  corpi  ecclesiastici  e  i  loro  beni.  Ivi  1814  in-8\ 

11  Cattolico,  o  confutazione  della  Memoria  anonima  sopra  la  ven- 
dita de'  beni  ecclesiastici.  Pai.  181-1  in-8°. 

Cari.  Natale  Costanzo,  Saggio  filosofico  sulle  manimorte  ecclesia- 
stiche. Pai.  18  14  in-8°. 

—  Saggio  filosofico  sulla  proprietà  ecclesiastica.  Ivi  1811  in-8°. 
*  Nel  primo  di  questi  saggi  ne  annunzia  d1  aver  pronti  alla  stampa 
la  Proprietà  de'  beni  del  clero,  V  Eminente  dominio,  e  cotali  trattati. 

*  Nel  susseguente  anno  risuscitata  quella  controversia,  e  deliberata 
la  censuazione  di  quei  beni  in  una  Camera,  un  membro  di  essa  per 
giustificarla  mise  in  luce: 

Progetto  della  censuazione  de'  beni  ecclesiastici  votato  nella  ca- 
mera dei  Comuni  nella  seduta  de'  17  febbraro  181o.  Ma  contra  que* 
st'  altro  levossi  di  nuovo  il  testé  lodato 

Can.  Gio.  d'  Angelo,  Memoria  contra  il  Progetto  per  la  censua- 
zione de'  beni  delle  chiese.  Ivi  1815  in-4°.  Questo  progetto  è  notato 
in  calce  di  detta  Memoria  -,  ma  esso  fu  poi  annullato  da'  Pari  u- 
gualmente  che  gli  Atti  di  quel  parlamento. 

*  Riprodotta  questa  causa  nel  nuovo  parlamento  del  1848,  vari 
scritti  corsero  in  prò  ed  in  contro,  trai  quali  il  seguente  di  anonimo: 

L'  affrancazione  dei  censi  della  Chiesa,  in-8°. 

Ant.  Bonafede,  Sui  legati  e  i  luoghi  pii  laicali  avulsi  dalla  sog- 
gezione dei  vescovi  e  sulle  opere  di  beneficenza  in  Sicilia.  Pai.  1858 
in-8°.  *  Quest'  opera  è  stata  riposta  nell'  Indice. 

Archelao  Chiarelli,  Trattato  sulla  costituzione  del  patrimonio  sa- 
cro. Pai.  1841  in-8°. 

Giacomo  MoscareUi,  Il  conclave  nella  sua  dignità  e  saviezza.  Pai. 
1845  in-8°.  *  Discorre  le  diverse  forme  di  elezione  de'  Papi,  di  cui 
pur  intesse  V  elenco. 

Giacomo  Giordano,  Motivi  canonici  per  dichiararsi  nullo  il  matri- 
monio contratto  vi  et  metu  ecc.  Pai.   1842  in-4°. 

—  Sulla  surrettizia  assegnazione  patrimoniale.  Ivi  1843  in-4*. 

—  Trattato  sul  matrimonio,  corredato  dalle  disposizioni  del  diritto 
sicolo,  libri  IV.  Ivi  1846  in-8a.  *  Fu  riportato  ugualmente  frai  trat- 
tati di  dritto  civile,  a  cui  parimente  si  aspetta  (Vedi  sopra  pag.  270). 


SEZIONE    VI. 

DIRITTO   MONASTICO 

Al  diritto  comune  di  tutte  le  chiese,  al  diritto  speciale  delle  chie- 
se sicole,  degno  è  che  si  annetta  per  ultimo  il  diritto  privato  e  pro- 
prio degli  ordini  religiosi  che  formano  una  specie  distinta  d*  eccle- 
siastica gerarchia. 

Prendiamo  qui  ancora  un  tal  nome  nella  più  larga  intelligenza  , 
volendo  con  esso  abbracciare  e  regole  e  costituzioni  e  statuti  e  re- 
golamenti e  istruzioni  e  privilegi  e  consuetudini,  e  quanto  in  som- 
ma riguarda  la  regolar  disciplina. 

Premettiamo  i  trattati  che  a  tutti  in  comune  concernono  i  religiosi 
Istituti.  Seguiranno  poi  le  loro  classazioni  di  Monaci  propriamente 
detti,  di  Frati  mendicanti,  di  Canonici  e  Cherici  regolari. 

Questa  medesima  classificazione,  come  per  gli  uomini ,  così  sarà 
.osservata  per  le  donne  ,  le  quali  ancora  professano  differenti  istitu- 
zioni: con  che  porremo  il  suggello  a  questa  Sezione ,  ed  insieme  a 
tutta  la  Classe  del  Diritto  ecclesiastico. 
_  Non  occorre  di  ricordare  che  qui  facciamo  sol  nominanza  d'opere 
siciliane.  Delle  storie  e  delle  istituzioni  monastiche  di  tutto  il  mon- 
do abbiam  dato  conto  nelle  nostre  Aggiunte  alla  Storia  d'  ogni  let- 
teratura dell'  Andres,  alle  quali  rimandiamo  chi  vuol  più  saperne. 

ART.  I.    REGOLARI    IN    GENERALE 

Abbiamo  trattati,  memorie,  difese  dei  regolari,  altri  in  latina,  al- 
tri in  volgare  favella.  Diam  luogo  ad  entrambi  spartitamente. 

§    I.  TRATTATI    LATINI 

lacobi  de  Thermis ,  Contra  impugnantes  exemptiones  et  privilegia 
regularium,  maxime  contra  Aegidium  Romanum  :  opuseulum  descri- 
ptum anno  1311,  extat  tomo  IV  Bibliothecae  ord.  Cisterciensis,  a 
Berm  Tissier  editae.  Parisiis  1660  in  fol. 

luniperi  Drepanitani,  min.  obs.  Disputationes  in  novam  Urbani  Vili 
extensionem  revocatoriae  constitutionis  omnium  privilegiorum  vivae 
vocis  oraculo  factorum  Gregorii  XV.  Lugduni   1634  in-4°. 

—  De  casibus  reservatis,  sive  de  regularium  praelatorum  iure  re- 
servationis,  iuxta  formam  Clementis  Vili.  Ven.  4602  in  fol. 

Marci  Serii  pan.  de  Statu  religioso  tractatus.  Pan.  1650    in  fol. 

Car.  Carusi  agrig.  Votum  decisionum  in  materia  electionis  prae- 
lati  regularis.  Pan.   1664  in  fol. 


330      CLASSI  XIII.  DiniTTO  ECCLESIASTICO— SEI.  VI.  MONASTICO 

Greg.  Leontini,  Votum  prò  nullitate  professionis.  Pan.  1682  in  ibi. 

Phil.  Cammaratae  pan.  luridicum  discrimcn  inter  episcopos,  ab- 
bates  ac  regulares  novissime  discussum.  Mess.  1647  in-4°. 

—  Propugnaculum  veritatis  circa  monastcriorum  successionem  in 
primogeniis  aliisque  bonis  fideicommisso  subiectis.  Pan.  1656  in  fol. 

Didaci  Sgroi  seu  Cannatae  a  Mcssana,  Lux  praelatorum  praeser- 
tim  regularium,  nec  non  curiae  secularis  foro  criminali ,  tum  thec- 
logice  tum  practice  accensa.  Ven.  1673  in-4°. 

Frane.  M.  Magli  C.  R.  pan.  Galateus  religiosus,  actus  dedecen- 
tes  et  indecoros  enumerans  abomni  sacro  Deo  nomine  procul  eliminans. 
Pan.  1684  in  fol.  .  ... 

—  De  iis  quae  religiosis  ordinibus  eremitici  sive  arctions  coenobu 
constructionem  suadent,  disquisitiones  paraeneticae.  Romae  1661  fol. 

—  Centnm  disquisitiones  asceticae  vel  morales  de  religiosorum  no- 
minimi mensa.  Ibi  1656   in-12°. 

—  An  religiosorum  hominum  coemeterium  coemeteno  sanctimo- 
nialium  possit  esse  contiguum.  Neap.  1675  fol, 

Vetri  M.  Fortis  terranovensis  S.  I.  De  iudice  conservatore  regu- 
larium, tractatus  canonicus  universam  conservatoris  materiam  com- 
plectens  Resolutionum  miscelianearum  conturiam ,  tangentium  prae- 
cipue,  regularium  privilegia  per  ipsum  defendenda,  et  centuriam  ca- 
suum,  in  quibus  regulares  exempti  subiiciuntur  episcopis,  ac  locum 
non  habet  conservatoris  iurisdictio  :  adiectis  in  calce  auctoribus  de 
.udice  regularium  conservatore  disserentibus,  et  costitutionibus  sum- 
morum  Pontificum  de  conservatoribus  omnibus  utriusque  fori  iudi- 
cibus,  asscssoribus,  causarum  patronis ,  nedum  regularibus  ipsis 
utilis  piane  ac  necessarius.  Venetiis  1742,  et  Mutinae    1743  in  fol. 

Steph.  di  Chiara  pan.  De  monachismo  et  monastica  disciplina  a- 
pud  Siculos  tempore  Gregorii  M.  *  Sta  con  altri  suoi  Opuscoli  mss. 
nella  libreria  comunale  (Qq  E  169). 

|   II.   TRATTATI   ITALIANI 

B.  Gius.  M.  Tommasi,  Riflessioni  sopra  la  rigorosa  vita  comune 
de'  religiosi:  nel  tomo  Vii  delle  sue  Opere,  p.  100. 

Avendo  M.  Frane.  Testa  arciv.  di  Monreale  pubblicato  i  suoi  «  Ra- 
gionamenti sopra  la  dignità  ed  obblighi  dello  stato  ecclesiastico  » 
in  uno  dei  quali  anteponeva  lo  stato  dei  preti  secolari  a  quello  dei 
religiosi-,  in  contraria  sentenza  comparvero  tu  Lettere  apologetiche  in 
difesa  dello  stato  religioso,  scritte  dall' arcidiacono  di  una  Cattedrale 
d'Italia  all'autore  del  libro  «  Brevi  ragionamenti  ec.  Genova  17 US 
in-8°. 


ART.  I.  REGOLARI    IX    GENERALE — §  I.   TRATTATI    ITALIANI       557 

*  11  vero  autore  di  queste  lettere  fu  il  p.  Erasmo  da  Gesù  e  Ma- 
ria, carmelitano  scalzo  da  Palermo,  autore  d'altra  opera  intitolata 
«  Veritas  extumulata  »  che  qui  sotto  daremo. 

Lettera  d'un  Siciliano  ad  un  suo  amico  residente  in  Malta.— A- 
ringa  filantropica  del  dottor  V.  G.  Pai.  1812  in-8°.  *  Questi  due 
scritti  attaccano  gli  ordini  regolari:  ma  contr'essi  fu  pubblicata 

Breve  difesa  de'  religiosi  claustrali,  diretta  al  general  parlamento. 
Pai.  1813  in-8°. 

Risposta  alla  Breve  difesa.  Ivi  1813  in-8°. 

Riforma  del  clero  e  del  monachismo  di  Sicilia,  progetto  del  prete 
Andr.  Pusaleri  da  Caccamo.  Pai.  1815  in-8°. 

Gioacch.  Ventura  teat.  Considerazioni  sopra  de*  regolari  dettate 
dalle  attuali  circostanze  ,  2a  ediz.   accresciuta.  Napoli'  18*20    in-8°. 

*  Difende  gagliardamente  i  regolali  contra  il  giornalista  Taddei  che 
ne  voleva  la  suppressione. 

Sullo  stato  degli  Ordini  regolari  di  Sicilia,  Discussioni  ecclesiasti- 
che, opera  di  un  padre  francescano,  minore  conventuale.  Pai.  1836 
in-8°.  *  L'autore  è  il  p.  Benedetto  Amodei,  che  la  scrisse,  alloro!  è 
fa  destinato  dal  Governo  a  comporre  certe  quistioni  sulla  disciplina 
de'  regolari. 

JVt'c.  Rocco,  La  capacità  civile  del  religioso  professo.  Nap.  e  Pai. 
184-2  in-8°. 

Agost.  Invidiato,  Sistema  della  G.  C.  Civ.  di  Pai.  sugli  effetti  della 
dichiarazione  di  nullità  delle  professioni  monastiche.  Pai.  1843  in-8°. 

Ant,  Zerega,  Sulla  successione  riguardante  i  beni  de  monaci.  Pai. 
1846  in-8°. 

Mario  Corrao,  Sull'epoca  in  cui  si  apre  la  successione  de'  mo- 
naci. Pai.  1850  in-8°. 

*  Dimostra  tal  epoca  essere  il  di  della  morte,  e  non  quello  della 
professione. 

*  Cause  somiglianti  era  usi  trattate  ne'  tribunali  e  divolgate  per 
le  stampe  dagli  avvocati  Frane.  Franco^  Gaet.  Meli,  Giamb.  de  Ca- 
ro, Emm.  Bellia. 

*  Cento  altri  diplomi,  decreti,  ordinanze  pontificie,  regie,  mini- 
steriali sopra  i  regolari  di  Sicilia,  veggansi  nel  Codice  eccl.  d'An- 
drea Gallo,  lib,  11,  tit.  XXYI1.  Pai.  1847-50  iu-4». 


44 


338       CLASSE  XIII.  DIRITTO  ECCLESIASTICO-— SEZ.  VI.  MONASTICO 


ART.    II.    ISTITUTI    MONASTICI 

Discendendo  ornai  ai  singoli  Istituti  ,  prendiamo  le  mosse  dai  più 
antichi,  quali  son  quelli  che  con  proprietà  di  vocabolo  si  dissero  Mo- 
nacali. S.  Basilio  Dell'  oriente,  S.  Benedetto  nell'  occidente  ne  furo- 
no, se  non  i  primi  istitutori,  certo  i  più  solenni  legislatori.  I  lor  or- 
dini propagati  in  Sicilia  han  dato  luogo  agli  scritti  seguenti. 

§    I.    BASILIAM 

Matthaei  ab  Alexandre),  ex.  oppido  s.  Angeli,  Constitutiones  or- 
dinis  S.  Basilii  ex  facultate  Innocentii  X  reforma tae  ,  ex  fide  Ant. 
Mongitorii. 

—  Expostulatio  apologetica,  in  qua  respondetur  'ad  obiecta  abba- 
tis  Caietani.  Yen.  4642  in-4°. 

Pietro  Menniti,  mess.  abbate  generale,  Breve  raccolta  de'  precetti 
e  consigli  che  si  contengono  nella  regola  del  proto-patriarca  S.  Ba- 
silio Magno,  nella  parte  II  delle  sue  Costitutiuni.  Mess.  1G91  in-8°. 

—  Didatterio  basiliano,  ovvero  Istruzioni  per  la  buona  educazione 
de'  novizi  e  professi  della  religione  di  s.  Basilio  magno.  Roma  1710 
in-4°.  *  Questo  Generale  messinese  avea  pur  preparato  un  Bollarlo 
basiliano  da  Leone  l  fino  a  Clemente  XI. 

Melchiore  Abela,  La  sussistenza  del  monistero  basiliano  di  Mezzo- 
iuso  in  Sicilia,  dipendente  dall'  osservanza  della  vita  monastica  orien- 
tale. Pai.  1739  fol. 

Cesare  Carrosio,  La  sussistenza  della  professione  d'un  basiliano 
dipendente  dalla  cattolica  osservanza  del  rito  greco  orientale  sotto  il 
governo  de'  superiori  greco-italiani.  Ivi  173'J  fol. 

§    n.   CASSLNLSl 

Regula  s.  Benedicti ,  cui  addita  est  secunda  eiusdem  regula  B. 
Mauro  tradita  cum  in  Galliam  proficisceretur.  Pan.   1775  in-3-2. 

Thomae  Mannarini,  pan.  In  regulam  s.  Benedicti  Commentarinnr, 
et  De  privilegio  congr.  Casinensis.  *  Rimasero  inediti  [.arte  nella 
Biblioteca  di  s.  Martino,  e  parte  in  quella  di  Salisburgo,  dove  P  au- 
tore insegnò,  chiamatovi  dall'  imp.  Ferdinando  11. 

Const.  Caietani,  De  praestantia  ìvligionis  benedictinae,  seu  de  qua- 
tuor  causis  eiusdem  Begulae,  materiali,  formali,  finali,  et  efficiente- 
lib.  IV.  *  Ricordansi  da  Leone  Allacci  nelle  sue  «  Apes  Urbanae  ». 


àJSTi    II.    ISTITUTI    MONASTICI  — §   II.   CASSlNESI  339 

—  De  maiestate  Ordinis  s.  Benedicti  magni  monachorum  patriar- 
ci^ occidentalium  legislatoris  eximii,  orientalium  censoris  acerrimi, 
libellns  apologetici^. 

*  Si  rammenta  da  Pier  Ant.  Tornamira,  come  esistente  nella  li- 
breria di  s.  Martino  di  Palermo. 

Nic.  Riccioli  et  Asmundi  cat.  Summa  monasticae  disciplinae  ex  re- 
gula  S.  P.  Benedicti-  *  Lodasi  da  Mariano  Armellino  nella  Bibl.  cassili, 
e  nel  Catalogo  de'  monaci  riformati,  e  da  Vito  M.  Amico  nelle  No- 
tizie benedettine  e  nella  Catania  illustrata,  par.  IV,  1.  XII,  e.  5. 

Greg,  Marsala,  Regola  del  s.  P.  Benedetto  patriarca  di  tutti  i  mo- 
r.aci,  con  note.  Pai.  1689  in-12°.  Lo  stesso  avea  pur  ivi  data  la  Vita 
del  santo  nel  4645  in-120. 

Pier  Ant.  Tornamira,  Ceremoniale  benedettino  nel  dar  l'abito  e 
nel  ricevere  alla  professione  ogni  sorta  di  monaci,  confrati,  fanciulli 
offerti  alla  religione.  Pai.  4671  in-4°. 

^ —  Le  condizioni  del  prelato  regolare,  ovvero  le  massime  della  po- 
litica cristiana  per    sapere  ben  reggere  i  sudditi.    Pai.  4677  in-4°. 

—  il  Galateo  monastico,  ovvero  le  massime  di  buone  creanze ,  ca- 
vate dalla  regola  del  P.  S.  Benedetto:  rimase  ms.  con  più  altre  sue 
opere  raccordale  dal  Mongitore. 

Giulio  Andriotto  Nolano  (cioè  Frane.  M.  Maggio),  Risposta  a  ciò 
che  ha  dato  in  luce  il  Tornamira  nel  suo  Patriarcato  sopra  tutti  i 
religiosi.  Ven.  4678  in-fol. 

Andrea  Tontoli  e  Baff.  M.  Tramaglia ,  Per  lo  capitolo  cassinese 
di  Monreale,  memorie.  ìNap.  1779  in-4°. 

§   ni.   C1STERCIES1 

Due  riforme  benedettine  (  intra  le  tante  sorte  già  nel  continente) 
far  introdotte  in  quest'Isola,  quella  cioè  dei  Cisterciesi,  e  quella  de- 
gli Olivetani,  che  riconoscono  a  lor  padre  gli  uni  S.  Bernardo  il  Mel- 
lifluo, gli  altri  il  B.  Bernardo  Tolommei.  Di  loro  sono  a  mia  notizia 
i  pochi  scritti  che  seguono. 

Diritto  del  p.  Abbate  generale  di  Cistello  sopra  i  monasteri  cister- 
ciesi di  Sicilia.  Senza  data.  *  Evvi  descritta  l' introduzion  di  quest'or- 
dine e  la  fondazione  de'  suoi  monasteri  in  quest'  isola  ,  colla  difesa 
de'  suoi  privilegi. 

Ottavio  Ignazio  Vitegliano,  Difesa  del  p.  Abbate  Vicario  e  visita- 
tor  generale  de'  monasteri  cisterciesi  del  regno  di  Sicilia.  Napoli 
1749  fol.  F 


Ó40      CLASSA  XIII.    DIRITTO  ECCLESIASTICO — SF.Z.  VI.  MONASTICO 

Ant,  Lanzetta,  Risposta  in  difesa  dell'Abbate  generale  di  Cister- 
cio  e  del  suo  Vicario  e  visitatoti  generale  di  Sicilia.  Ivi  in  fui. 

§    IV.     OLIVETANI 

Dissertalo  canonica  de  Abbai ibus  titnlaribus  congr.  Olivetanae, 
quam  in  obsequinm  vcritatis  Venanlius  Crimia  Tendi  abbas  Oliv. 
exaravit.  Pan.  1754  in-4°. 

ART.    III.    IN8TITLT1    MENDICANTI 

Quattro  sono  i  principali  e  più  antichi  ordini  mendicatati,  i  Pre- 
dicatori cioè  o  Domenicani,  i  Minori  o  Francescani,  gli  Eremitani 
od  Agostiniani,  e  i  Carmelitani  o  Gerosolimitani.  Ciascuno  di  que- 
sti ordini  fu  poi  diramato  e  diviso  in  differenti  riforme:  ciascuno  ha 
sua  Regola  primitiva,  suoi  Statuti  generali,  sue  Costituzioni  peculiari, 
che  non  è  di  questo  luogo  l'enumerare.  Qui  propriamente  ha n  seg- 
gio gli  scritti  d'autori  o  traduttori  o  illustratori  siciliani:  avver- 
tenza che  noi  non  sapremmo  ricordare  abbastanza. 


§    I.    DOMENICANI 

La  regola  prescritta  da  s.  Domenico  ai  suoi  frati  quella  è  di  s. 
Agostino,  sulla  quale  hanno  scritto  parecchi  stranieri,  e  nessun  no- 
stro, ch'io  mi  sappia.  Essendo  poi  nato  il  Terz' ordine  di  questo 
Santo,  sopra  questo  abbiamo  l'opera  seguente: 

Friderico  da  Girgenti^  Dell'origine,  regola,  indulgenze,  e  privile- 
gi de'  fratelli  e  dell»;  sorelle  della  penitenza  di  s.  Domenico  ,  con 
molte  altre  aggiunte.  Val.   1550  in-8° 

Aeta  Capitulorum  provincia  li  uro  ordinis  Praedicatorum.  *  Tali  atti 
si  davano  alle  stampe  ogni  triennio,  e  contengono  i  decreti  di  cia- 
scuno Capitolo. 

Avvenuto  circa  il  1840  lo  smembramento  di  quest'  una  provincia 
in  tre,  ciascuna  di  esse  proseguì  a  pubblicare  suoi  atti  :  di  cui  ci 
basii  sol  nominare  i  primieri. 

Ada  primi  Capitnli  provinciales  vallis  Nemorum  Trinaeriae  ordi- 
nis fratrum  Praedicatorum  in  vcn.  Conventu  s.  Ioseph  Acis  realis. 
Pan.  4845  in-S°. 

Acla  capitnli  provincialis  s.  Dominici  vallis  Mazariae.  Pan.  i8i~> 
in-8\ 

Acta  capitnli  provincialis  vatlis  Noti.  Pan.  1843  in-8°. 

§    II.    FRANCESCANI 

1/  ordine  della  più  numerosa  figliuolanza  si  è  il  triplice  fondato 
dal  Serafico    Eroe  d'Assisi.  Tre    regole    egli    dettò    per    altrettanti 


ART.    III.   ISTITUTI   MENDICANTI  —  §   II.    FRANCESCANI  341 

ordini:  la  prima  pei  frati,  la  seconda  per  le  suore,  la  terza  pei  laici, 
i  quali  però  col  tempo  divennero  anch'  essi  religiosi.  Ciascuno  poi 
di  questi  ordini  primitivi  diramossi  in  tante  e  poi  tante  propaggini, 
quante  noi  ne  contammo  nella  Storia  d'  ogni  religione.  Diremo  qui 
dunque  in  prima  degli  spositori  della  regola  antica  in  generale,  in- 
di degli  statuti  di  ciascuna  famiglia. 

Hier.  Politiensis,  Expositio  in  regulam  s.  p.  Francisci.  Romae  1587 
et  95  in-4°;  1606  in-8°;  Parisiis  1612,  et  Coloniae  1615  in-12.» 

Ani.  Natoli  da  Patti,  considerazioni  ed  esposizioni  sopra  tutti  i 
precetti  della  regola  di  s.  Francesco  raccolti  dalla  dottrina  de'  som- 
mi pontefici  e  gravi  dottori.  Yen.  1615  in-4°. 

FU.  Giacomazzo ,  Compendiosa  relazione  sopra  l' abito  del  p.  s. 
Francesco  e  di  s.  Antonio.  Pai.  1654  in-12°. 

§   III.     CONVENTUALI 

Gasp.  Meazza,  Manuale  dei  frati  minori  conventuali  ,  nel  quale 
con  brevità  si  ammaestrano  i  novizi  di  quanto  si  richiede  al  loro 
istituto  religioso  spirituale  e  morale:  aggiuntovi  un  breve  ristretto 
dell'  origine  e  degli  uomini  illustri  della  stessa  religione.  Pai.  1670 
in-U°. 

*  Prima  di  lui  aveva  il  ministro  dell'  ordine,  p.  Giacomo  Monta- 
nari da  Bagnara  pubblicato  a  Roma  1618  un  somigliante  Manuale, 
che  rivide  più  volte  la  luce.  Dopo  lui  ,  Casimiro  Tempesti  pubbli- 
cava nel  1750  il  suo  Novizio  minor  conventuale  istruito',  e  Bonav. 
Luchi  produceva  nel  1758  il  suo  Nuovo  Manuale.  Or  sopra  tali  o- 
pere  è  stata  di  recente  dirizzata  fra  noi  la  seguente 

Breve  istruzione  sopra  la  regola  del  p.  s.  Francesco  e  sopra  le  co- 
stituzioni dell'  Ordine  pe'  novizi  e  professi  cherici  e  laici  de'  minori 
conventuali,  ristampata  per  ordine  del  p.  Pietro  M.  Giuffrida  mini- 
stro provinciale.  Pai.   1846  in-8°. 

Dispacci  di  S.  M.  Ferdinando  III  sulla  precedenza  dovuta  al  pri- 
m' ordine  di  S.  Francesco  de'  Minori  conventuali  sopra  quello  dei 
Minori  osservanti  e  riformati  nelle  funzioni  ecclesiastiche.  Pai.  1797 
ìn-4«. 

§    IV.     OSSERVANTI 

Archang.  GuaUerii  messan.  min.  gen.  Statuta  prò  regula  Obser- 
vantiae:  extant  in  Chronologia  historico-legali  Ord.  min.  Michaelis 
Ang.  a  Neapoli  t.  \. 

—  Epistolae  ad  fratres  provinciarum  Italiae:  ibidem  et  apud  Gu- 
bernatis. 


342     CLASSE   XIII.    DIRITTO    ECCLESIASTICO — 31"/..  VI.  MONASTICO 

Bonav.  Secusii  a  Calataierone  ordinis  Observantium  ministri  gene- 
ralis,  statuta,  constituliones  et  decreta  prò  salubri  regimine  totius 
seraphicae  religionis  :  extant  in  eodem  volumine,  edito  Neap.  1650 
in  fui. 

Frane,  M.  Rini,  pan.  Min.  gen.  Constitutioncs  prò  utraque  fa- 
milia  fratrum  nrinorum;  apud  Doni,  de  Gubernatis  in  Orbe  Sera- 
phico,  voi.  IV.  par.  11. 

—  Ordinationes  prò  regimine  magni  conventus  et  provinciae  lug- 
dunensis.  Parisiis  1672  in-4°. 

Mich.  Ang.  Iìonadics,  a  Sambuca  min.  gen.  Constitutiones  et  Sta- 
tuta generalia  cismontanae  famitiae,  ex  decretis  capi  tuli  gen.  roma- 
ni a.i.  1039,  et  Toletani  an.    1058  compilata.  Romae    1603  in-4°. 

*  Una  nuova  raccolta  delle  Costituzioni  generali  per  la  Cismonta- 
na famiglia  dell'ordine  dei  Minori,  cavata  dai  decreti  degli  antece- 
denti capitoli,  è  stata  nelle  due  lingue  latina  e  volgare  stampata  per 
opera  del  p.  Giovanni  da  Capistrano,  min.  gen.  voi.  11.  Napoli  1828 
in-4°. 

Costantini  Bargarelli  pan.  capp.  Compendium  privilegiorum  atque 
indulgentiarum  a  summis  pontih'cibus  eoncessarum  tam  fratribus 
quam  monialibus  ordinis  s.  Francisci  et  s.  Clarae  ,  quarn  etiam  se- 
cularibus  eorumdem  ordinum  benefactoribus.  Pan.  1060  fui. 

§   V.   RIFORMATI 

Le  costituzioni  degli  Osservanti  sono  comuni  ai  Riformati,  stando 
gli  uni  e  gli  altri  sotto  vn  medesimo  capo,  ed  osservando  la  stessa 
regola  del  primo  ordine.  Ma  pure  i  secondi  hanno  de'  peculiari  sta- 
tuti che  la  riforma  più  stretta  costituiscono.  E  tali  son  le  seguenti 

Costituzioni  generali  e  Dichiarazioni  della  Regola  di  s.  Frane,  per 
le  provincie  riformate  cismontane,  accettate  da  tutti  i  padri  vocali 
riformati  nel  capitolo  generale  del  4739,  e  nella  congr.  gen.  del  1642 
celebrata  in  Roma.  Mil.  4745  ed  altrove  in-i°. 

Pietro  da  Gioiosa,  Il  religioso  ben  educato,  o  Modo  d' istruire  i 
novizi  e  novelli  professi  nella  religione  del  serafico  S.  F.  della  più 
stretta  osservanza.  Mess.  1668  in-4*. 

*  Secondo  il  Tognoletto,  quest'  autore  lasciò  mss.  una  Soluzione 
di  dubbi  circa  la  Regola  dei  Riformati  minori",  e  una  Pratica  di  ce- 
remonie  per  uso  dei  medesimi  di  Sicilia. 

Regole  e  costituzioni  da  osservarsi  in  tutt'  i  conventi  di  ritiro  del- 
l' ordine  de'  Minori,  decretate  e  stabilite  dal  Rino  p.  Fra  Clemente 
da  Palermo,  ministro  generale.  Roma  1708  in-4°. 


ART.    III.    ISTITUTI    MENDICANTI  —  §   V.    B1F0KMATI  345 

Scrittura  per  lo  R.  P.  Generale  dei  Minori ,  Sul  non  doversi  in- 
durre alcuna  novità  nell'  elezione  dei  superiori  provinciali  e  locali 
delle  tre  provincie  riformate  di  Sicilia.  Nap.  -1774  in-4°. 

Giacomo  da  Naro,  Per  li  zelanti  religiosi  della  francescana  osser- 
vanza riformata,  provincia  di  Val  Mazzara,  in  risposta  a  detta  Scrit- 
tura. Ivi  1777  in-4°. 

Benedetto  da  Pietraperzia,  Articoli  sulla  causa  che  verte  tra  i  fran- 
cescani mendicanti  intorno  all'elezione  de' superiori.  Ivi  4781  in-4°. 

—  Dimostrazione  di  tre  articoli  sulla  stessa  materia.  Ivi  1782 
in-4°. 

Enciclica  per  tutti  i  frati  Minori  osservarti  e  riformati  dalla  Si- 
cilia. Mess.  1825  in-4°. 

§    VI.  CAPPUCCINI 

loannis  M.  Netini,  Epistola  ad  universos  Capuccinos  fratres  de  ob- 
servantia  paupertatis,  et  de  regula  minoritana.  Romae   1628  in-4°. 

—  Ceremoniale  patrum  Capuccinorum.  Ibi  4630  in-8°. 

Frane,  da  Mazzara,  Direttorio  spirituale,  o  Istruzione  de'  novizi 
e  giovani  cappuccini.  Pai.  4679  in-12°. 

Hyacinthi  Chiavettae  troynensis,  Theoria  et  praxis  criminalis  su- 
per statuta  generalia  ordinis  Capuccinorum.  *  Rieordansi  da  Frane. 
Serio  nelle  Giunte  mss.  alla  Bibl.  del  Mongitore,  in  fondo  al  voi.  11. 

Manuale  rerum  notabilium  ad  usum  et  commoditatem  fratrum  Ca- 
puccinorum provinciae  Pan.  1726  in-4°. 

—  Tabula  horaria  prò  missis  divinisque  officiis  debito  tempore  per- 
solvendis,  aliisque  ecclcsiasticis  praece.ptis  servandis  ad  usum  eorum- 
dem  fratrum  regni  Siciliae.  Ibi  4728  et  52  in  fol. 

*  Queste  due  opere  sono  del  p.  Pietro  Guaetta  da  Palermo  ,  il 
quale  moltissimo  altre  lascionne  inedite  di  materie  canoniche,  morali, 
liturgiche,  concernenti  la  sua  religione-,  il  cui  plolisso  catalogo  n'  in- 
tesse il  Serio  nel  voi.  IV  delle  sue  Giunte  al  Monitore. 


§    VII.    TERZ* ORDIN3 

Statuti  generali  che  racchiudono  la  Regola  del  terz  ordine  di  S. 
F.  tradotti  dal  latino  per  Gir.  Ricci  da  Trapani.  Pai.  4300  in-12\ 

*  Un  altro  trapanese,  il  p.  Giambattista  Provenzano  min.  geo. 
nel  seguente  anno  pubblicò  a  Roma  in  italiano ,  a  Reggio  in  latino 
i  detti  statuti. 


344    CLASSE    Siili    DIRITTO  ECCLESIASTICO — SEZ.  VI.  MONASTICO 

Arch.  Gualterii  mess.  Decreta  prò  reformatione  tertii  ordinis,  a- 
pud  Dom.  de  Gubernatis,  in  voi.  11.  Orbis  seraphici,  lib.  XII. 

Bon.  Genovesii,  Compendimi)  privilegiorum  tertii  ordinis  beati  Fran- 
cisci.  Tolosae  1607  in-$°. 

JBonav.  Rossi,  Costituzioni    pubblicate  nel   capitolo   provinciale  di 
Palermo  al  1678  in-12». 
*  Tradotte  in  latino  e  accresciute  da  lui  medesimo.  Ivi  1681  in-12°. 

Regola  dei  frati  di  penitenza  del  terz'  ordine  di  S.  Francesco.  Ro- 
ma e  Pai.  1753  in-16°. 

§   Vili.    AGOSTINIANI 

Vuoisi  comunemente  che  il  magno  dottore  Agostino  fosse  istitutore 
e  padre  di  due,  quanto  antiche,  tanto  differenti  famiglie,  degli  Ere- 
mitani cioè,  e  dei  Canonici  regolari.  Di  questi  toccheremo  più  sotto: 
quelli  poi  nel  secolo  Xlll  furon  ridotti  dai  Papi  a  vivere  in  comu- 
nanza, e  formar  ordine  religioso  ,  che  fu  il  terzo  tra  i  mendicanti. 
Sulla  regola  di  s.  Agostino  formaronsi  i  seguenti  statuti: 

B,  Augustini  Novelli,  prioris  generalis,  Constitutiones  ordinis  fra- 
trum  eremitarum.  Romae  1581  in-4°,  et  saepe  alibi. 

luliani  Falcigliele  salernitani,  prioris  gen.  Definitiones  et  additiones 
super  Constitutiunes,  nec  non  Formulaiium  et  privilegia  ord.  s.  Aug. 
*  Vien  lodato  dal  Mongitore  nell'Appendice  il  della  sua  Biblioteca. 

§   IX.   CARMELITANI 

Anco  questi  furono  romiti  a  principio  Dell'  oriente.  Passati  in  Eu- 
ropa, e  costituiti  in  religione  formarono  il  quarto  ordine  mendicante. 

Ign.  M-  Bossi,  11  priore  carmelitano  istruito  nel  suo  ufficio,  se- 
condo le  istituzioni  sì  proprie  come  pontificie.  Pai.  1767  in -4°. 

11  novizio  carmelitano  istruito  dal  suo  maestro  nello  stato  re- 
ligioso, nelle  regole  e  costituzioni  del  suo  ordine.  Nap.  1764  in-8°. 

Ang.  Ben.  a  s.  Yincentio  pan.  De  auctorilale  visitatoris  genera- 
lis patrum  carmelitarum  excalceatorum.  Pan.  1707  fol. 

los.  Erasmi  a  Puero  lcsu  pan.  Veritas  extumulata  ad  innocentiae 
propugnaculum:  oratio  apologetica  prò  carmelilis  excalceatis  provin- 
ciae  s.  Alberti  regni  Siciliae.  Florentiae  1749  in- 4°. 


ART*  IH.  ISTITUTI    MENDICANTI  — -§  X.    MINIMI  3.45 

Teod.  Ariano,  Piena  notizia  di  tutte  quelle  cose  che  son  concer- 
nenti al  sacro  abito  della  B.  V.  M.  del  Carmine.  Mess.  1655  in-42°. 

Decreta  prò  recto  regimine  et  regolari  disciplina  in  prov.  s.  An- 
geli ordinis  fratrum  B.  V.  M.  de  Monte  Carmelo  in  hoc  Siciliae  re- 
gno, iuxta  statuta  ordinis  et  apostolicas  sanctiones  sancita,  mandante 
A.  R.  P.  M.  Scipione  Castaldi.  Pan.  1741  in-4°. 

§    X.     MINIMI 

Ultimo  tra  i  mendicanti  istituti  si  è  il  fondato  da  s.  Francesco 
di  Paola,  che  seguendo  le  orme  umilissime  di  s.  Francesco  d'  Assisi, 
se  questi  avea  chiamati  Minori  i  suoi  figli,  voli' egli  che  i  suoi  si  di- 
mandassero Minimi.  Di  questi  pertanto  ci  si  offrono  gli  scritti  se- 
guenti. 

Jsidori  Carbonari  mess.  Consuetudines  ordinis  Minimorum.  *  Ven- 
gono lodate  da  Auberto  Mireo  nel  t.  Il  della  sua  Biblioteca  ,  e  da 
Placido  Sampieri  nel  hb.  II  dell'  Iconologia  di  M.  V. 

Gius.  Abbate,  Compendio  delle  indulgenze  e  grazie  concesse  alle 
chiese,  ai  frati,  e  a  quelli  che  portano  il  cordone  dei  Minimi.  Pai. 
4646  in-8°. 

Atti  del  Capitolo  provinciale  de'  Minimi,  eseguito  nel  collegio  di 
s.  Oliva.  Pai.  1846  in-8°.  *  In  questi  Atti  vengono  ripilogati  e  com- 
presi in  450  articoli  gli  statuti  e  decreti  dei  Capitoli  anteriori. 

§    XI.    MERCED  ARÌ 

Decreti  del  Capitolo  provinciale  de' Mercedarì  in  Sicilia.  Pai.  1845 
in-8°. 

Alb.  Pierallini,  Quadro  in  sei  lettere  del  sacro  militare  e  real  or- 
dine di  Maria  della  Mercede,  degli  Scalzi  di  esso  e  loro  pertinenze 
in  Palermo.  Ivi  4851  in-8°. 

§    XU.    SPEDALIERl 

Marti  Aurelii  Scodanìglio  pan.  Bullarium  religionis  B.  Ioaunis  de 
Deo  compendiose  editum,  cum  necessariarum  notabiliorumque  rerum 
Appendice.  Romae  4675  in-4#. 

Giamb.  Catalano,  pai.  Ordini  generali  per  la  religione  del  B.  Gio- 
vanni di  Dio.  Roma  1683  in-4*. 

—  Ordini  osservandi  da'  padri  priori  delle  case  di  noviziato  ,  dai 
maestri  dei  novizi  e  da'  professi  giovani  con  alcune  regole  pe'  novi- 
zi del  medesimo  Ordine.  Ivi  4683  in-  ì8. 

45 


34G      CLASSE  XIII.    DIRITTO  ECCLESIASTICO— SEZ.  VI.  MONASTICO 


ART.    IV.     ISTITUTI    CHER1CALI 

Quei  Onerici  che  furon  indotti  da  s.  Agostino  a  menare  con  lui 
vita  comune  per  lo  miglior  servigio  della  sua  chiesa,  dall'  osservare 
la  regola  da  lui  proposta  si  dissero  Regolari,  o  grecamente  Canonici 
dalla  voce  Canone  che  dinota  Regola. 

§    I.    CANONICI     REGOLARI 

Di  questi  ancora  moltiplicaronsi  le  famiglie  ,  siccome  dei  mendi- 
canti: e  noi  le  abbiam  tutte  comprese  nella  nostra  Istoria  d'  ogni 
religione.  Ma  la  Sicilia  non  ne  conosce  altro  che  una  sotto  nome  di 
Trinitari,  istituiti  dai  santi  Giovanni  de  Matha  e  Felice  de  Valois 
per  la  redenzion  degli  schiavi  *,  istituto  comune  ai  Mercedarì  ,  così 
calzati,  come  scalzi:  i  quali  pur  esistono  presso  di  noi,  ma  di  cui 
qui  non  parliamo,  perocché  non  abbiam  opere  nazionali  che  li  ri- 
guardano. Dai  sopraddetti  ci  è  nota  la  seguente. 

Hier.  Trimarch],  mess.  Iuridica  lucubratio  prò  divisione  provin- 
ciae  Siciliae   ordinis  ss.    Trinitatis  a  reliquo  ltaliae.  Genuae    1634 

ÌBr*\ 

§    II.  CIIERIC1    REGOLARI 

Diramazione  dei  Canonici  regolari  dire  si  ponno  i  Cherici  regolari, 
trai  quali  per  ordine  d'  anzianità  primeggiano  gli  statuiti  da  s.  Gae- 
tano, detti  altrimenti  Teatini. 

Frane.  M.  Magii,  pan.  C.  R.  Specialis  ac  propria  s.  Caietani  et 
ab  eo  conditi  Ordinis  laus.  Neap.  1674  in-4°. 

*  Assai  altre  opere  di  questo  autore  abbiamo  altrove  citate ,  ed 
assai  seguiremo  a  citarne.  Molte  ne  lasciò  mss.  tra  cui — Notae  in 
Constitutiones  Cler.  Reg.— Notae  in  Decreta  Capitulorum  gen.  C.  R. 

Regola  dei  Cherici  regolari  ,  cavata  dalle  Costituzioni  dell'ordine 
per  Gioacchino   Ventura  pai.  prep.  gen.  Roma  1850  in-8°. 

§  III.  crociferi 

Frane.  Leontini,  syr.  De  privilegio  suseipiendi  sacros  ordines  extra 
tempora,  religioni  cler.  reg.  ministrantium  infirmis  concesso,  omni- 
bus religionibus  communicantibus  valde  plausibile.  Mess.  1683  in  42?, 

—  Collectanea  privilegiorum  Ministrantium  infirmis.  *  Rimase  ms. 
nella  casa  dei  crociferi  di  Messina,  a  detta  del  Mongitore. 

*  Le  regole  e  costituzioni  dei  Ministri  degl'  infermi  fur  pubblicate 
dal  p.  Pantaleo  Dolera,  pref.  gen.  a  Roma   1710  in-8°. 


ART.    IV.    ISTITUTI   CHEBICALI  ^i~ 

§    IV.    FILIPPINI 

Instituta  Congregationis  Oratorii.  Pan.   1736  in-12*. 

*  Quest'  è  una  mera  ristampa  delle  Costituzioni  di  s.  Filippo  Ne- 
ri    stampate  a  Roma.  Una  versione  se  n'è  pubblicata  col  titolo 

'istituzioni  della  Congregazione  dell'Oratorio  di  Roma  fondata 
da  s.  Filippo  Neri,  ridotte  in  italiano  per  maggior  comodo  de'  leg- 
gitori. Pai.  1844  in-12°.                                                           .  ,  .    ,. 

*  Le  regole  così  di  quest'  Oratorio ,  come  d'altre  società  laicali  , 
le  abbiam  riportate  nella  classe  X,  sez.  Ili,  art.  2. 

*  Altri  ordini  chericali  son  pure  fioriti  nel  suolo  siciliano  ,  come 
a  dire,  i  Gesuiti,  i  Minoriti,  gli  Scolopì;  ed  altre  chericali  congre- 
gazioni, come  i  Liguorini,  i  Preti  della  missione.  Ma  come  costoro 
non  hanno,  a  mia  notizia,  scrittori  sicoli  sul  loro  Diritto  (di  che  al 
presente  parliamo),  così  non  potremo  far  di  loro  quella  dovuta  men- 
zione, che  pur  femmo  in  raccordando  le  loro  Istorie,  nella  classe  VI, 
sez.  Il,  di  quest'opera.  Passiamo  pertanto  a  far  cenno  de'  pochi 
scritti  giuridici  che  sguardano  gl'istituti  donneschi. 

ART.    V.    ISTITUTI    TARTEM1 

Alla  guisa  che  ,  nella  classe  e  sezione  or  ora  citata  ,  alle  storie 
delle  religioni  maschili  facevamo  succedere  quelle  delle  comunità  fem- 
minili', non  altramente  qui  diamo  una  breve  notizia  delle  regole,  co- 
stituzioni, direttori  di  sacre  vergini  con  quello  stess'  ordine  che  te- 
nulo  abbiamo  per  gli  uomini. 

Avvertiamo  bensì  che  parecchi  dei  sopra  indicati  Codici  sono  co- 
muni alle  famiglie  d'ambo  i  sessi  che  professano  lo  stesso  istituto. 
Ma  non  tornando  il  conto  di  doverli  qui  replicare  ,  contentiamci  a 
registrare  gli  scritti  che  fanno  per  sole  le  monache  ,  prima  in  uni- 
versale, e  poscia  in  particolare. 

§   I.    TRATTATI    GENERALI 

M.  Gio.  Matteo  Giberto,  pai.  vescovo  di  Verona,  Costituzioni  delle 
monache.  Ivi  1539  in-8°. 

Ordinazioni  per  le  monache  regolari  della  città  di  Palermo  e  sua 
diocesi,  fatte  per  comandamento  del  card,  arciv.  Gianuettino  Doria. 
Pai.  1636  in-4*. 

—  Altre  emanate  dall' arciv.  Martino  de  Leon.  Ivi    1632  in-4°. 

—  Altre  promulgate  dall' arciv.  Fere,  de    Bazan.  Ivi  1700   in-4°. 

Capitoli  della  nuova  contadoria  de1  monasteri,  formata  per  ordine 
di  M.  Pietro  Martinez  Ruben  arciv.  di  Palermo.  Ivi  165C  in-4». 


348    CLAS9B    SUI.    DIRITTO  ECCLESIASTICO — BRI.   VI.    MONASTICO 

Luigi  di  san  Giuseppe,  carm.  scalzo,  Vero  regolamento  de'  mo- 
nasteri fondato  sulla  dottrina  di  s.  Teresa  e  di  s.  Giovanni  della  Croce, 
indirizzato  a  tutte  le  vergini  claustrali  di  qualunque  istituto.  Pai. 
4766  in- 4°. 

Sacre  cerimonie  da  praticarsi  nelV  adornare  una  vergine  prima  di 
ricevere  l'abito  monastico,  colla  spiegazione  dello  spirituale  signifi- 
cato di  ogni  arredo.  Pai.   1776  in-8°. 

J    II.    TRATTATI    SPECIALI 

Qui  ancora  abbiamo  le  stesse  dinominanze  di  religiose  che  sopra 
vedemmo  di  religiosi ,  fino  a  quelle  che,  ad  imitazione  dei  preti  in 
comune  viventi,  vivono  anch'esse  in  comune,  ma  senza  legame  di 
voti  solenni,  quali  sono  le  Figlie  della  Carità,  le  Convittrici  della  sacra 
Famiglia,  e  i  vari  Conservatori,  Educandati,  Reclusori,  ec.  ec. 

I.   Basiliane 

Marcelli  Bandatii,  mess.  Panormitana  delationis  crucis  argenteae: 
responsum  prò  monialibus  ss.  Salvatoris.  Romae  1727  in  fol. 

Regola  di  s.  Basilio  magno,  cavata  dal  breve  raccolto  delle  costi- 
tuzioni monastiche  fatto  dal  card.  Bessarione,  ordinata  dal  card.  Sir- 
leto  protettore  della  religione  per  comandamento  di  Gregorio  XIII  , 
accomodata  per  le  monache  dello  stess'  ordine  ,  per  uso  del  mona- 
stero del  Sulvadore  di  Palermo  1629,  e  di  nuovo  1767  in-8°. 

Policarpo  Allò,  Brevi  istruzioni  per  le  monache  oblate  dell'  ordine 
del  proto-patriarca  s.  Basilio,  raccolte  dalle  sue  regole,  costituzioni 
e  decreti  pontifici,  con  l'aggiunta  delie  indulgenze  e  cerimonie  nel 
vestir  l'abito.  Pai.  1691  in-4\ 

Ellenio  Agricola,  Apologia  istorica  dell'uso  della  crocetta  d'ar- 
gento che  portano  pendente  sul  petto  le  monache  basiliane  del  Beai 
Monastero  del  ss.  Salvadore  di  Palermo.  Nap.  1722  in-K  *  11  vero 
nome  dell'  autore  fu  Giorgio  Guzzetla,  fondatore  del  seminario  dei 
Greci  in  Palermo  ,  e  della  Congregazione  dell'  Oratorio  nella  Piana 
sua  patria. 

Agost.  M.  Agostini,  Direttorio  di  spirito  circa  la  vocazione  ecc. 
per  le  monache  basiliane.  Mess.  1754  in-88. 

II.  Benedettine 

Pietro  Ant.  Tornamira,  11  ceremoniale  benedettino  nel  dar  V  abito 
e  nel  ricevere  alla  professione  solenne  le  monache  e  le  sorelle  «lei 
p.  s.  Benedetto.    Pai.  1676  iu-4». 


ART.    V.    ISTITUTI    PARTENTI  — §    II.    TRATTATI    SPECIALI         349 

—  Esercizi  spirituali,  costituzioni  e  regole  delle  monache  oblato. 
Ivi  1675  in-12°. 

—  Le  costituzioni  benedettine  per  le  monache  di  s.  Rosalia  di 
Palermo.  Ivi  1670  in-4°. 

Costituzioni  delle  monache  benedettine  del  monastero  della  B.  V. 
Madre  di  Dio  Maria  del  Rosario  di  Palma,  composte  dal  B.  Gius. 
M.  Tommasi  de'  principi  di  Lampedusa,  duchi  di  quello  Stato.  Roma 
1690,  e  nel  t.  VII  delle  sue    Opere  ristampate    ivi  al  1754-   in-4\ 

Gius,  di  Miceli,  11  privilegio  della  esenzione  ed  immediata  sogge- 
zione alla  s.  Sede  delle  monache  di  s.  Rosalia.  Roma  1718  in-4°. 
*  Precede  la  storia  di  questo  monastero,  e  vi  si  annettono  i  suoi  pri- 
vilegi. 

—  Risposta  apologetica  ad  un'opera  stampata  in  Roma  nel  1719 
contra  i  privilegi  df  detto  monastero.  Padova  1741  in-4°. 

*  Quest'opera  da  lui  confutata  è  di  Gius,  di  Silvestro  col  titolo  : 
Risposta  demostraliva  del  dritto  del  parroco  di  s.  Gio.  li  Tartari  sul 
monastero  di  s.  Rosalia  di  Palermo. 

Regola  di  s.  Benedetto  tradotta  in  lingua  italiana  per  le  monache. 
Venezia  1775  in-li°. 

—  Nuova  traduzione  arricchita  di  annotazioni.  Napoli  1784  in-8°. 

—  Detta  Regola  colle  dichiarazioni  Cassinesi,  tradotte  dal  suo  ori- 
ginale, secondochè  sono  state  confermate  da  Innocenzo  XI  a  22  no- 
vembre 1680  per  quella  parte  che  riguarda  le  monache  benedettine 
soggette  all'  Ordine.  Pai.  1808  in~4°. 

Costituzioni  per  le  monache  del  Terz'  ordine  di  s.  Benedetto,  fatte 
dal  p.  d.  Ignazio  di  Tortorici ,  abbate  cassinese  ,  e  raccolte  dal  p. 
d,  Graziano  di  Palermo.  Ivi  1628  in-4\ 

III.  Domenicane 

Regole  e  costituzioni  delle  suore  di  s.  Domenico,  riviste  e  ristam- 
pate d'ordine  del    r.  p.  Generale    Ant.  Cloche.  Ruma  1709  in-8*. 

Dom.  Matera,  Difesa  del  ven.  Monistero  di  s.  Caterina  di  Paler- 
mo nel  supremo  Consiglio  di  Stato.  Nap.  1760  in-4°. 

Aurelio  Risalito ,  Regole  del  Terz'  ordine  delle  sorelle  di  s.  Dome- 
nico. Pai.  1610,  e  di  nuovo  1679  e  1717  in-12°. 


350      CLASSI!   XIII.    DIRITTO    ECCLESIASTICO— SKZ.  VI.  MONASTICO 

IV.  Francescane 

Regole  di  s.  Chiora  e  delle  sue  sorelle,  colle  annotazioni  a  tenore 
della  costituzione  di  Eugenio  IV  (del  p.  Luca  Belmonte  da  Sutera 
capp).  Pai.  1727  in-8°. 

Regola  di  s.  Chiara  e  delle  sue  sorelle,  altra  edizione  ad  istanza 
del  ven.  monastero  di  detta  Santa  in  Palermo.  Ivi  1777  in- 12*. 

Ros.  M.  de  Amico,  Clypeus  sororum  tertiariarum  ,  seu  allegatio- 
nes  vel  satisfacliones  XV  in  favorem  et  defensionem  sororum  prae- 
cipue  Cappuccinarum.  *  Allegatisi  dal  Serio  nelle  giunte  mss.  al 
Mongitore. 

Regole  delle  monache  del  monastero  della  Madonna  di  tutte  le  gra- 
zie del  terz' Ordine  di  s.  Francesco  in  Palermo.  Ivi  1G1S  in-8°. 

—  Con  le  costituzioni  fatte  per  autorità  del  sommo  pontefice.  Ivi 
1682  e  95  in-8°. 

Modo  di  vestire  l'abito  religioso,  e  forma  della  professione  per  le 
monache  cappuccine  di  Pai.  1775.  *  È  pur  inserito  nel  volume  se- 
guente. 

Regola  delle  monache  di  s.  Chiara:  Costituzione  e  costumanze  delle 
monache  cappuccine  di  Palermo.  Ivi  1849  in-4°. 

V.  Carmelitane 

Modo  di  vestir  V  abito  e  dare  il  velo  alle  novizie  carmelitane.  Pai. 
1819  in-8°. 

Regola,  Costituzioni  ed  Ordinario,  seu  Ceremoniale  delle  monache 
carmelitane  scalze  sotto  titolo  di  s.  Teresa.  Roma  e  Palermo  1671 
in-S- 

Ven.  Maria  Maddalena  da  s.  Agostino,  pai.  Riflessioni  sopra  la 
regola  e  le  costituzioni  delle  carmelilane  scalze.  *  Ricordansi  dal  p. 
Biagio  della  Purificazione,  ne'  libri  II  e  III  della  sua  Vita,  impressa 
a  Roma  1703  in-4°. 

Regole  delle  sorelle  del  terz' Ordine  di  Maria  ss.  del  Carmine.  Cat. 
1835  in-16*. 

VI.  Ululine 

Ragioni  del  monistero  de'  Sette  Angeli  della  città  di  Palermo  col 
collegio  dei  pp.  Gesuiti,  di  G.  M.  L.  Napoli  1738  in-V\ 


ART.    V*    ISTITUTI    PARTEXII  —  §   II.    TRATTATI    SPECIALI      351 

#  Vertono  sulla  questione  della  fabbrica  da  questi  eretta  in  vici- 
nanza di  quelle,  che  la  vollero  demolita.  Vedi  sopra  per  tali  altre 
allegazioni. 


ol 


TU.   Teatine 

Frane.  M«  Magii  pan.  Forma  tradendi  scapulare  caeruleum.  Neap. 
1671  in-12\ 

—  Relalio  de  monasteriis  et  regulis  virginum  theatinarum.  Mess. 
4682  in-12». 

Ceremoniale  delle  religiose  teatine  del  ven.  Monastero  dell' Imma- 
colata Concezione  sotto  titolo  di  s.  Giuliano  di  Palermo.  Ivi  1684. 
in-12\ 

Sommario  di  quanto  devono  osservare  le  claustrate  di  detto  mo- 
nastero. Ivi  1770  in- 8°. 

Vili.  Salesiane 

Costituzioni  di  s.  Francesco  di  Sales  per  le  monache  della  Visita- 
zione di  M.  V.  accresciute  dal  p.  Carlo  Tommasi  ragusano  C.  R. 
Roma  1656  in-16°. 

Le  stesse,  con  il  Direttorio  delle  cose  spirituali ,  stampate  a  Na- 
poli, e  ristampate  per  le  religiose  della  Visitazione  di  Palermo.  Ivi 
in-8°. 

IX.  Figlie    «Iella  Carità 

Ignazio  Filippone,  Breve  ragguaglio  di  quanto  praticano  le  Figlie 
della  Carità,  serve  delle  povere  donne  inferme  nella  lor  pubblica  casa 
di  misericordia  ed  infermeria.  Pai.  1772  e  1823  in-4°. 

Michelang.  Sozzi,  Regole  e  direttorio  delle  Figlie  della  Carità  sotto 
titolo  del  p.  Filippone  fondatore,  e  sotto  gli  auspici  di  s.  Vincenzo 
de  Paoli.  Ivi  1833  in-8°. 

X.  Collegi   di  Ilaria 

Regole  del  card.  Pietro  Marc.  Corradini  per  uso  del  primo  colle- 
gio di  s.  Maria  della  Carità,  fondato  in  Pai.  1721  in-8v 

Costituzioni  delle  convittrici  del  ss.  Bambino  Gesù  e  della  sua  sa- 
cra Famiglia  pel  collegio  di  Maria  di  Monreale  e  sua  diocesi,  ri- 
cavate dagli  antichi  e  moderni  istituti,  per  ordine  del  card.  Troiano 
Acquaviva  arciv.  e  direzione  del  card.  Pietro  Marcello  Corradini  lor 
protettore.  Pai.  1740  in- 12». 


332       CLASSE  X111.  DIRITTO  Ì-CCLES14STICO — SCI.  VI.  MON ASTILO 

Costituzioni  delle  convittrici  della  sacra  Famiglie  dell'  istituto  della 
città  di  Sozze,  ristampate  per  uso  de'  monasteri  eretti  in  Sicilia. 
Pai.  1742  in-4°. 

Direttorio  delle  costumanze  di  esse  convittrici.  Ivi  1742  in-i°. 

Costituzioni  ricavate  dagli  antichi  e  moderni  istituti  ,  ristampate 
d'  ordine  di  M.  Dom.  Ben.  Balsamo  per  uso  de'  collegi  di  Maria  di 
Monreale  e  sua  diocesi.  Pai.  -1825  in-8°. 

Mazzetto  di  fiori  per  uso  delle  educande  e  novizie  de'  monasteri 
e  collegi  di  Maria,  del  can.   Gio.  Grimaldi.  Pai.  4855  in-i2\ 

Pegole  da  osservarsi  dalle  convittrici  dell'istituto  delle  pie  mae- 
stre in  Palermo  e  sua  diocesi,  ristampate  per  ordine  dell'  Emo  card. 
Pignatelli.  Pai.  1846  in-8». 

Sunto  che  riguarda  l'istituzione  chiesiastica  de'  collegi  di  Maria 
in  Sicilia,  le  bolle  pontificie  e  i  decreti  reali  all'  uopo  emanati  (rac- 
colti da  Dom.  Caradonna).  Senza  data,  ma  è  Pai.  184G  in-8\  - 

XI.  Reclusori 

Ristretto  delle  regole  delle  Sorelle  die  convivono  nella  casa  d'  i- 
struzione  e  d'emenda,  dedicata  a  N.  S.  dei  Derelitti.  Pai.  1842  in-8\ 

Regolamenti  ed  alti  di  pietà  por  le  recluse  del  ritiro  della  Puri- 
ficazione di  M.  V.  detto  della  Candelora.  Senza  data,  ma  è  Pai.  1852 
in- 12°. 

*  Sarebbe  qui  luogo  per  avventura  di  ragionare  di  tante  altre  I- 
stituzioni  ecclesiastiche,  le  quali  benché  non  legate  a  voti,  benché  non 
formanti  religione,  pur  pure  ne  portano  la  somiglianza  -,  conciossia- 
chè  sieno  organizzate  in  altrettanti  corpi  aventi  il  loro  capo  e  le  lor 
membra,  e  professanti  una  regola,  e  portanti  eziandio  un  abito  che 
li  distingue.  Tali  sono  i  Seminari  di  Oberici,  i  Convitti  di  laici,  le 
Confraternite,  le  Compagnie,  gli  Oratori,  le  Congregazioni  ,  e  simili 
ragunamenti.  Ma  perciocché  le  storie,  gli  statuti  ,  i  regolamenti  di 
tutti  codesti  Corpi  morali  furono  da  noi  alla  distesa  indicati  nella 
sezione  ultima  della  classe  X,  ove  di  Stabilimenti  clesiastici  expro- 
f-sso  trattammo,  colà  rimandiamo  coloro  che  per  sorte  ne  cerchin 
contezze. 


CLASSE    XSV. 

SCIENZE    FILOSOFICHE 

Dato  già  il  posto  primiero,  qual  convenivasi,  in  questo  volume 
al  moltiplice  nostro  Diritto,  pubblico  e  privato,  civile  ed  ecclesia- 
stico, entriamo  nel  vasto  campo  e  dignitoso  delle  umane  scienze, 
riserbando  al  volume  seguente  le  sacre  ,  benché  a  queste  pure  si 
aspetti  il  Diritto  canonico;  ma  noi  non  dovevamo  disgiugnerlo  dal 
politico. 

Prima  tra  le  scienze  razionali  ed  intellettive  ci  si  offre  quella 
che,  giusta' la  difinizione  di  Tullio,  estende  il  suo  dominio  alla  co- 
noscenza delle  cose  tutte  umane  e  divine,  e  ne  ricerca  le  cause  , 
e  ne  deduce  gli  effetti.  Ciò  importa  studio  di  sapienza  che  fin  dai 
tempi  di  Pitagora  prese  nome  di  Filosofìa. 

Questo  insigne  filosofo  ,  avendo  aperto  sua  scuola  vicino  a  noi, 
cioè  nella  Magna  Grecia,  non  pochi  allievi  contò  tra  i  nostri  si- 
ciliani che  ne  divolgaron  tra  noi  le  dottrine.  Empedocle,  Epicarmo, 
Archetimo,  Mceta^  Polo,  Ecfanto  furono  di  sì  bel  numero.  Al- 
tri filosofi  formò  il  divino  Platone  nella  trina  dimora  che  fece  in 
Siracusa  alla  corte  de'  Dionigi.  Altri  furono  i  sistemi  di  Dicearco, 
Evemero,  Timeo,  Andria  ed  altri,  de'  quali  non  ci  avanza  più  og- 
gi altro  che  o  nudi  nomi  o  scarsi  frammenti,  raccolti,  ti  adotti, 
illustrati  da  Dom.  Scinà,  Celid.  Errante  ,  Luigi  Tirrito  ed  altri 
nazionali  e  stranieri,  dopo  la  prima  raccolta  che  fenne  Arrigo  Ste- 
fano nella  sua  «  Poesis  philosophica  »:  perocché  quei  primi  filo- 
sofi fur  anche  poeti,  ed  in  versi  trasmisero  i  loro  insegnamenti. 

Taccio  Panteno.  Probo,  Porfirio,  Santippo,  Frontino,  ed  altri 
di  tempi  posteriori,  per  venire  ai  moderni  che  lasciaron  opere  fi- 
losofiche. Per  ordinare  ancor  queste  alla  guisa  che  fatto  abbiamo 
le  precedenti,  scompartiremo  le  scienz-  proposte  in  razionali,  in 
morali,  in  sociali,  in  naturali,  di  che  faremo  altrettante  Classi. 
La  presente  fia  pertanto  delle  razionali,  che  con  più  di  ragione  si 
fan  pr  prio  il  titolo  per  altro  comune  di  Filosofiche. 

Questa  poi  ripartiremo  in  scolastica,  in  trattatisliccij  in  ispecia- 
le:  e  fian  queste  le  tre  semplici  sezioni. 

46 


35  Ì  CLASSA    XIV.    SCIF.NZC    FILOSOPICHK 

sezioni:  I. 

FILOSOFIA   SCOLASTICA 

Tale  dinominanza  prese  dallo  scuole  ove  s'  insegna.  Da  principio 
non  altro  leggevasi  che  Aristotele;  ed  erano  i  suoi  libri  il  testo  chio- 
sato universalmente  dai  più  solenni  dottori  in  filosofia,  com'erano  i 
libri  delle  Sentenze  di  Pietro  Lombardo  in  teologia. 

In  processo  tentaronsi  nuove  vie,  e  si  osò  allontanarsi  dallo  Stagi- 
rita  e  surrogare  le  proprie  teorie. 

Indi  nacquero  i  differenti  Corsi  di  questa  scienza.  Della  quale,  es- 
sendo prevalsa  la  usanza  di  propugnare  in  pubblica  palestra  le  teo- 
rie sostenute  nelle  private  lezioni  ,  piacque  di  sporte  in  altrettante 
tesi,  quasi  riassunti  delle  disputate  dottrine.  Ed  ecco  i  tre  articoli 
della  presente  sezione. 

ART.    I.    COMENT1  ARISTOTELICI 

La  Logica,  la  Metafisica,  la  Fisica,  e  colali  altri  trattati  del  greco 
Filosofo  furono  per  lunga  tratta  di  secoli  il  venerato  oracolo  delle  scuole 
di  tutta  Europa,  secoodochè  ha  di  proposito  addimostrato  Giov.  Lau- 
noio  a  De  varia  Aristotelis  fortuna  ».  Maravigliare  adunque  non  deesi, 
se  quello  fecero  i  nostri  che  faceasi  da  tutto  il  mondo,  comenlare 
cioè  quei  venerati  codici  del  Principe  delle  grecanica  sapienza  ,  cui 
anco  oggidì  di  nuova  luce  ha  cospersi  un  Cousin.  Ecco  qui  dunque 
i  precipui  nostri  comentatori. 

Ios.  Cordicis,  erycini  Min,  Obs.  Commentarla  in  Logicano  Aristo- 
telis. *  Citansi  da  Luca  Waddingo  in  Bibl.  script,  ord.  Minor,  p.  231. 

Ant.  lo  Faso,  caccabensis,  Perihermenias,  sive  de  Interpretatione, 
cum  omnibus  scriptis  sui  praeceptoris  Hier.  Balduini  suo  tempore 
summi  logici  et  philosophi  Hvdruntini.  Mediolani  1549  fol. 

Mich.  Calvi  et  Saloniae,  abulensis,  Super  Porphyrii  ad  Praedica- 
nienta  Aristotelis  tatroductionem:  addita  est  de  eodem  libro  prò  om- 
nibus Aristotelis  expositionibus,  adversus  Hier.  Balduiimm,  Apologia. 
Ven.  1575  in-8°. 

Marcelli  Caprae,  nicosiensis,  De  sede  animae  et  mentis,  ad  Ari- 
stotelis praecepta,  adversus  Calenum,  Quaesitum.  Pan.   1589  in-i°. 

—  De  immortai  ita  te  animae  rationalis,  iuxta  principia  Aristotelis, 
adversus  Epicurum,  Lucrelium,  et  Pythagoricos,  Quaesitum.  Ibi  1589 
in-ì°. 


ART.    I.    COMENTI    ARISTOTELICI  OOD 

Rainerii  Scìp.  Chiavelli,  pan.  Dilucidationes  in  tertium  Aristote- 
lis librum  De  anima  et  intellectu.  Ibi  1591  in-4°. 

Barlh.  Castelli,  mess.  Brevis  et  dilucida  ad  Logicam  Aristotelis 
introductio.  Mess.   1596  in-16*. 

Viti  Pizzae,  claram.  De  divino  et  humano  intellectu,  et  de  homi- 
nis  sensu  ex  Peripateticis  tractatus.  Patavii  4555  in-4°. 

—  De  ent^  et  essentia.  *  Si  cita  da  Fil.  Cagliola  in  Manifest.  prov. 
sic.  min.  Convent.  exp'.or.  Ili,  manifest.  4,  pag.  129. 

Seraph.  Rotellae,  mess.  Flores  in  Aristotelis  Organum.  Caesenae, 
1647  in-4°. 

—  Fructus  honoris  in  Isagogen  Porphyrii  et  universam  Aristotelis 
Logicam.  Ibi  1619  in-4°. 

Frane,  M.  de  Monaco,  drepan.  C.  R.  ,  In  universam  Aristotelis 
philosophiam  commentaria.  Parisiis  1652  fol. 

Bon.  Belluti,  cat.  min.  Conv.,  Disputationes  in  Organum  Aristote- 
lis, quibus  adversantibus  ,  tum  veterum  tum  recentiorum  iaculum 
logica  vindicatur.  Yen.  1659  et  46  in-4°.  Neap.  16C0  in-4°. 

—  Disputationes  in  libros  de  Anima.  Yen.  1645  in-4°. 

*  Codesti  commentari  di  logica  e  metafisica,  insieme  ad  altri  di  fi- 
sica aristotelica,  vennerro  riprodotti  in  un  corpo  col  titolo  seguente: 

—  Philosophiae  ad  mentem  Scoti  Cursus  integer  ,  voi.  Y.  Yen. 
1688  fol. 

Raph.  Bonherbae,  argyr.  Totius  philosophiae  naturalis  dispositio- 
nes,  in  quibus  omnes  inter  D.  Thomam  et  Scotum  controversiae 
principales  cum  doctrina  card.  Aegidii  illustrantur  ,  voli.  11.  Pan. 
1671  in-4°. 

Illuminati  Oddi,  collesanensis,  Logica  peripatetica  ad  mentem  Scoti, 
qua  subbissimi  doctrina  declaratur.  Pan.  1664,  et  Neap.  1670  in-4°. 

—  Disp.  de  Anima.  ìSoap.  1674  in-4°. 

Ant.  Botti,  pan.  Disputationes  in  Aristotelis  Logicam,  Philosophiam 
naturalem,  et  Metaphysicam,  tomi  IH.  Genuae  1671  in-4°. 

Gasp.  Sghemma,  pan.  In  organimi  log i cum  Aristotelis  Stagiritae 
Enchiridion  scoticum.  Pan.  16Ì8  in-16°. 

los.  Polizzi,  plat.  S.  I.  Philosophiae  absolutissimae,  pars  I,  com- 
plectens  tractatus  ad  logicam  Aristotelis  spectantes:  pars  li,  in  li- 
bros de  Physico  auditu,  de  Coelo,  et  de  Generatione:  pars  HI  ,  de 
Anima  et  Metaphysica.  Pan.  1671-72  fol. 


5oG        CLA9SB  XIV.  SCIENZE  FILOSOFICI!* — SEI.  I.    FlL.    SCOL. 

Raim.  del  Pozzo,  Circulo  tusculano,  ove  si  trattano  alcuno  pro- 
posizioni platoniche  del  Timeo*,  e  si  aggiunge  la  Scuola  aristotelica, 
con  le  Sette  de'  filosofi.  Mess.   165(3  in-1-2». 

ART.    II.    CORSI  ELEMENTARI 

Latini 

Le  Istituzioni  di  filosofia,  surrogate  ai  comenti  d'Aristotele  nelle 
scuole,  dettavnasi  a  principio  in  latino:  oggi  si  dannu  in  volgare.  Delle 
une  e  delle  altre  porgiamo  qui  la  notizia. 

Fulgentii  Castiglione,  pan.  S.  I.  Cursus  philosophicus.  Yen.  1091 
in  fol. 

Leon.  Cinnami,  pan.  S.  1.  Cursus  philosophicus  quem  in  pan.  coli, 
dictabat,  auctior  nunc  quaui  in  praelectionibus  ,  t.  111.  Pan.  1705 
in-12°. 

—  Microscopium  aristotelicum  ,  sive  Cursus  philosophicus  prima 
odilione  auctiur.  Ibi  1715  in  fol. 

Vinc.  Xav.  Raimundi,  Institutiones  philosophicae  ad  usum  R.  Col- 
legi! Brontensis.  Mess.  1795  in-89. 

lac.  Sciacca,  can.  maz.  Institutiones  philosophicae;  opus  posthumum. 
Pan.  1858  iu-S°.  *  Di  esse  non  venne  in  luce  altro  che  il  tomo  I, 
contenente  la  Logica.  Le  uvea  l'autore  insegnate  nel  seminario  di 
Mazara  sua  patria. 

Pkil.  Rinaldi,  petr.  Novissimum  philosophiae  systema  in  contem- 
plationes  digestum.  Pan.  1845  in-8\ 

—  Pantlieismus  Vincentii  Micelii,  a  fundamentis  eversus  et  peni- 
tus  contri tus.  Ibi  1845  in-8°.  *  Leggea  costui  il  suo  corso  nel  se- 
minario di  Gioenti, 


D 


Italiani. 

Gius.  Accordino  can.  di  Patti,  Prolusione  ad  un  corso  di  Elementi 
di  filosofia.  Mess.  1822  in-8°. 

—  Elementi  di  filosofia,  voli.  III.  Ivi  1822-50  in-8°.  *  Questo  corso 
da  lui  dettato  nel  seminario  di  Patti  comprende  nella  parie  prima  l' l- 
deologia,  nella  seconda  la  Gramatica  generale,  nella  terza  la  Logica. 

Cav.  Vinc.  Tedeschi  Paterno  Castello,  Elementi  di  filosofia,  t.  II. 
Cat.  185-2  in-8°. 

*  Furono  da  lui  letti  nella  università  della  sua  patria  Catania. 


A.ET.    II.    COESI    ELEMENTARI  obi 

Can,  Salv.  Mancino,  Elementi  di  filosofia  t.  II.  Pai.  4855  in-S\ 
*  Letti  da  lui  prima  in  questo  seminario,  poscia  in  questa  univer- 
sità, e  ricorretti  han  veduto  nuovamente  la  luce  negli  anni  1858-42- 
47  in-8°. — Altre  quattro  edizioni  se  ne  son  fatte  a  Firenze,  e  qual- 
che altra  altrove.  La  12*  ediz.  corretta  ed  accresciuta  è  di  Napoli 
4851  in-8°.  L'opera  è  divisa  in  Filosofia  soggettiva  ed  in  oggettiva: 
V  una  comprende  Ideologia  e  Logica*,  1'  altra  contiene  Psicologia,  Co- 
smologia e  Teologia  naturale.  Un  saggio  critico  di  questi  elementi , 
dato  da  Luigi  Bonetti  professore  alla  Sapienza  di  Roma,  inserito  nel 
voi.  IH  degli  Annali  di  scienze  religiose,  è  stato  ripubblicato  a  Pai. 
1857  in-8°. 

*  Un'  acre  censura  di  questi  Elementi,  d'  Ani,  Criscuoli,  si  legge 
nel  tom.  Lll,  n.  156  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  p.  278.  Ma  l'au- 
tore se  ne  difende  con  due  lunghe  Lettere  al  prof.  Bald.  Poli  di  Mi- 
lano inserite  nel  tom.  XV,  n.  42  e  seg.  dell'Effem.  sicole,  p.  76  89  129. 

Anco  il  direttore  di  queste,  Fera1.  Malvica,  ne  dà  un  suo  giudizio 
favorevole  nel  tom.  XVIII,  n.  48,  p.  18. 

*  Altri  posteriormente  han  lodato  questo  Corso  :  ma  pure  una 
nuova  censura  ne  ha  testé  data  il  messinese  Ant.  Catara-Lettieri , 
nell'opuscolo  »  La  potenza  del  pensiero.  Pai.  1949  in-8°. 

Cav.  Ant.  Busacca,  Cenni  filosofici.  Mess.  4857  in-12. 
—  Elementi  di  filosofìa,  voli.  III.  Ivi  1842-45  in-8<\ 

*  Questo  corso  da  lui  insegnato  nella  sua  patria ,  contiene  nel  voi. 
I  la  Ideologia,  nel  II  la  Logica,  nel  III  1'  Etica.  È  stato  pur  quivi 
r impresso  con  miglioramenti  nel  1845. 

Gius.  Romano  d.  C.  d.  G.  La  scienza  dell'uomo  interiore  e  delle 
sue  relazioni  con  la  natura  e  con  Dio,  t.  IV.  Pai.  1840  in-8°.  *  Cote- 
sto corso  fu  da  lui  esposto  in  questo  collegio  massimo  :  tratta  nel 
voi.  I  la  Ideologia;  nel  li  la  Logica*,  nel  III  la  Metafisica-,  nel  IV  la 
Teologia  naturale.  Riordinato  da  lui  ed  in  gran  parte  rifuso,  è  ricom- 
parso a  Napoli  1845-49  in-8°.  Egli  poi  rifacendosi  sopra  il  suo  la- 
voro, lo  ha  ridotto  a  forma  d'istituzione  scolastica,  col  titolo  di  Ele- 
menti in  li  tomi  nel  1855. 

*  A  questi  filosofi  nazionali  mi  giova  annetterne  pochi  stranieri 
in  grazia  delle  edizioni  che  se  ne  son  fatte  tra  noi. 

Frane.  Soave,  Elementi  di  filosofia,  t.  VI.  Pai.  1800  e  seg.  in-12*. 
*  Questo  corso  fu  lunghi  anni  adottato  nelle  scuole  nostrali,  finché 
non  se  n'  ebber  di  propri. 

Laromiguière,  Lezioni  di  filosofia,  o  Saggio  sulle  facoltà  dell'ani- 
ma, t.  II.  Pai.  1851  in-89.  Quest'  è  una  versione  dal  francese.  A- 
vea  preceduto  altra  edizione  in  V  volumetti  a  Messina    4825  in-8°. 

Raff.  Zelli,  Elementi  di  filosofia  metafisica  ,  prima  edizione  sico- 
ia  ,  sulla  seconda  fiorentina,  parti  II.  Pai.  1827  in-12°. 


358         CLA85R    XIV.  SCIENZE   FILOSOFICHE — SE».    I.    FlL.    SCOL. 

Vinc.  Bini.  Corso  elementare  di  lezioni  logico-metafisico-morali,  4* 
ediz.  sulla  5"  fiorentina,  t.  II.  Pai.   1850  in-4  2». 

Bar.  Pasg.  Galluppi,  Elementi  di  filosofia  ad  uso  delle  scuole,  voi. 
III.  Mcss.  4820-57  in-42». 

— Saggio  filosofico  sulla  critica  della  conoscenza,  ossia  Analisi  di- 
stinta del  pensicre  umano,  con  un  esame  delle  più  importanti  qui- 
stioni  dell'  ideologia,  del  Kantismo  e  della  filosofia  trascendentale,  voli. 
V.  Mess.  4822-20  in-8°. 

—  Lettere  filosofiche  sulle  vicende  della  filosofia  ,  relativamente 
ai  principi  delle  conoscenze  umane  da  Cartesio  fino  a  Kant.  Ivi 
4827  in-42°: 

*  Quest'autore  fu  di  Tropea  in  Calabria  e  lesse  più  anni  filosofia 
nella  università  di  Napoli,  dove  inoltre  pubblicò  le  Lezioni  di  filoso- 
fia, e  più  edizioni  di  sue  opere  si  son  succedute.  Intorno  alle  quali 
ancora  abbiamo  gli  scritti  seguenti: 

Frane.  Salfi,  Giudizio  sugli  Elnmenti  di  filosofìa  del  sig.  Galluppi, 
scritto  in  francese,  e  traslato  da  Gius.  Bertrni,  nel  t.  XXIII,  p.  99 
del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti.  *  A  lui  però  rispose  1'  autore  scri- 
vendo una  sua  lettera  filosofica  al  sig.  G.  Falconieri  da  Messina:  nel 
t.  XXV  di  esso  Giornale,  p.  415. 

—  Osservazioni  sugli  Elementi  di  filosofia,  del  medesimo:  nel  to- 
mo XXX,  p.  5. 

Vinc.  Tedeschi,  Lettera  intorno  alle  Lezioni  di  logica  e  metafisica 
del  prof.  Galluppi.  Cat.  18... 

Luigi  Castellana,  Sulle  stesse  lezioni,  critica:  nei  num.  41  e  42 
dell'  Effemeridi  sicole,  toni.  XV,  pag.  565. 

Carlo  Bodriguez,  can.  di  Lipari,  Lettera  su  la  filosofia  soggetti- 
va e  oggettiva  del  bar.  Galluppi.  Mess.  4855  in-8°. 

—  Brevi  riflessioni  sulla  stessa  opera:  nel  t.  LVII  del  Giornale  di 
scienze  ecc.  pag.  52.  *  È  una  critica  severa  di  quelle  teorie  Kantiane. 

Ant.  Sarao,  Compendio  degli  Elementi  di  filosofia  del  bar.  Pasq. 
Galluppi.  Mess.  1842  in- 12°. 

—  Con  nuove  aggiunte  e  noie,  voli.  III.  Ivi  1846  in-42°. 

ART.    III.    TESI    FILOSOFICHE 

Non  intendiamo  già  sciorinare  la  interminabile  filatera  dei  libelli 
volanti,  stampati  ogni  anno  dalle  varie  religiose  comunità,  che  spone- 
vano i  loro  allievi  a  pubblico  certame,  ridotto  Oggi  mai  a  perfunto- 
ria  scena,  ove  più  che  1'  ingegno  giuoca  la  memoria  dei  disputanti. 
in  questo  articolo  entra  sole  alquante  dispute  che  tutta  abbracciano 


ART.    IH.    TESI   FILOSOFICHE  359 

la  scienza-,  e  queste  diamo  per  assaggio  delle  tante  altre  che  ver- 
sando sulla  stessa  materia  non  si  potrebbono  qui  senza  rincrescimento 
affastellare. 

Steph.  Politi,  alcamensis,  De  interni  et  externi  hominis  cura  pla- 
cita  varia  ex  variis  facultatibus  desumpta,  Patavii  publicae  disputa- 
tionis  gratia  solertissimis  commililonibus  proposita.  Ibi    1566  in-4°. 

Andreae  Laudis  a  Cruce ,  cat.  Compendiosae  totius  philosophiae 
disputationes,  in  quibus  rationes  iuxta  angelicali)  D.  Thomae  doctri- 
nam,  obiectionesque  unius  cuiusque  materiae  funditus  dispungun- 
tur.  Neap.  1643  ln-42°. 

fine.  Moncadae,  cat.  S.  I.  Compendiarne  universae  logicae  pro- 
positiones  propugnandae  a  los.  Adorno  in  aula  coli.  Pan.  1645  in-24°. 

Jos.  Lauriae,  calatajer.  Assertiones  ex  universa  logica  propugnata© 
ab  Andrea  Vecchi.  Pan.  1648  in-24°. 

Car.  Lombardi,  pan.  S.  J.  Decas  philosophica,  seu  Conclusiones 
ex  decem  praedicamentis,  quas  in  aula  collegii  max.  defendit  Seb. 
Giusinus.  Pan.  1654  in-12°. 

lac.  Syracusae  ,  pan.  S.  I.  Compendiaria  logicarum  quaestionum 
complexio  a  los.  Nespoli  publice  propugnata.  Pan.  1654  in-12*. 

—  Cursus  philosophicus  compendiaria  tractatione  digestus  et  a  Pe- 
tro  Curti  propugnatus.  Ibi  1656  in-12°. 

los.  Dentis,  mess.  S.  I.  Argus  triplex  philosophicus  ,  sive  terna 
philosophicarum  propositionum  centuria.  Cusentiae  1669  in-12°. 

Midi,  Ang.  Fardellae,  drep.  Philosophicae  ac  geometriche  asser- 
tiones ex  utroque  Prodromo  selectae.  Pala  vii  1695  in- 12*. 

io.  Carrozzae,  mess.  Conclusio  universalis,  idest  de  omni  scibili. 
Mess.  1702  in-4°. 

Georgii  Nova  et  Boriarmi,  syr.  Theses  orbis  philcsophici  ad  men- 
tem  D.  Anselmi,  ex  philosophica  h istoria  selectae  controversiae  ad 
illam  spectantes.  Mess.  1709  in-4°. 

Melch.  Spedalieri,  pan.  S.  I.  Assertiones  mathematiche  ac  philo- 
sophicae ex  Elementis  geometricis,  cosmographicis,  astronomicis,  o- 
pticis,  mechanicisj  et  ex  universa  Aristotelis  philosophia  selectae.  Mess. 
1719  in-12°. 


360         CLASSE  XIV.    SCIENZE   FILOSOFICHE— MB.  I.    F1L.   SCOL. 

Lud.  Nava  syr.  Tripartitae  philosophiae  nuclcus,  quo  rationalis, 
naturalis  et  moralis  doctrina  ad  mentem  D.  Anselmi  CXCYl  thesi- 
bus  exponitur  examinanda.  Cat.  1720  in-4«. 

Hier.  de  Moncada,  comitis  s.  Petri  ex  principibus  Montis  furtis, 
Propositioncs  selectae  ex  universa  philosophia,  quas  publice  propu- 
gnandas  exponit  in  collegio  dementino.  Piomae  1752  iu-4°. 

Marii  Septimi,  pan.  cassin.  Mathematico-philosophicae  theses.  Pan. 
170 1  in  fol. 

Petri  Martyris  Carpinoli,  acensis,  Problemata  academieo-philoso- 
phica  ex  utroque  recentioris  philosophiae  tractatu  selecta,  quibus  ac- 
cedunt  plurimae  interrogationes  e  cosniographicis  rebus,  phaenomeno- 
rum  variis  explicationibus,  et  geometricis  elementis  depromptae.  A- 
grig.  1761  in-4°. 

Universae  pbilosopbiaesynopsis,  quam  defendendam  proponit  Frane. 
Paullus  de  Via  et  Bononia  in  nobili  collegio  Montisregalis  convictor  , 
quamque  publice  profitetur  los.  Ant.  Guglieri  Scholarum  piarum. 
Monteregali  1768  in  fol. 

Petri  Gravinae,  ex  ducibus  s.  Michaelis,  patricii  pan.,  collegii  cle- 
mentini  convictoris,  propositiones  philosophicae  sub  auspiciis  Ferdi- 
nandi  IV  regis  propugnandae.  ttomae  1760  in  fol.  *  Sono  HO  tosi 
di  logica  metafisica  e  fìsica,  difese  da  questo  illustre  allievo  che  fu 
poi  nunzio  in  Ispagna,  indi  cardinale  ed  arcivescovo  di  Palermo. 

Plac.  de  Spuches,  cassinensis,  ex  philosnphia  selectae  propositio- 
nes sub  auspiciis  Frane.  Testae  arebiep.  Monreg.  Pan.  1771  in  fol. 

Ben.  de  Agatha,  Metaphysices  prospeetus  in  varias  theses  distribu- 
tus,  quas  publico  exponunt  examini  clericorum  allunai.  Catinae  1781 
in-4°. 

Marii  Sanfdippi,  Metaphysices  prospeetus  in  varias  theses  distri- 
butus,  per  triduum  in  cathedrali  basilica  propugnandas.  Ibid  1784 
in-4*. 

Alex.  Narbone  S.  I.  Theses  philosophicae  publice  disputationi  pro- 
positae,  facta  cuique  arguendi  potestà  te.  Pan.  1812  in-ì».  *  Sono 
158  proposizioni  che  comprendono  logica,  metafisica  e  fisica  sì  gene- 
rale e  sì  particolare. 

*  Somiglianti  a  queste  sono  le  tesi  annualmente  pubblicate  dai  pro- 
fessori delle  facoltà  superiori  nel  Collegio  massimo  di  Palermo,  che 
qui  per  brevità  s'intralasciano. 


561 
SEZIONE   11. 

FILOSOFIA   TRATTATISTICA 

I  trattati  di  filosofia  che  qui  annettiamo  altri  son  generali  ,  altri 
particolari.  Faccianci  dai  primi. 

ART.    I.    TRATTATI    GENERALI 

Questi  trattati,  nella  loro  generalità,  abbracciano  lo  scibile  umano: 
degni  sono  per  questo  di  nostra  considerazione. 

Giamb.  Guarirti  Lascaris,  Ragionamenti  filosofici,  t.  IV.  Roma  1785 
n-8°.  *  Vi  discorre  le  parti  e  gli  uffici  della  filosofia. 

Ab.  Aiello,  Analisi  delle  facoltà  scientifiche  e  metodo  di  studiarle 
—  Analisi  dell' uomo  e  sopra  i  punti  principali  che  allo  stesso  si  ap- 
partengono-Analisi  della  storia  arcana  della  natura  -,  voi.  III.  Nap. 
1792  in -8°. 

Ang.  Vinciprova,  Trattenimenti  d'  un  filosofo  cristiano,  t.  I,  Pai. 
1813  in-8°.  *  Vi  discorre  la  quistioni  di  filosofia  e  di  religione,  ma 
Y  opera  rimase  incompiuta. 

A.  Inguaggìato  ,  Considerazioni  filosofiche  e  politiche  sullo  stato 
civile.  Pai.  1814  in-8*. 

Dom.  Romano- Miceli,  Teo-antropo-fisia,  ovvero,  L'  uomo  nella  fat- 
tura, negli  stati  e  nei  rapporti,  voi.  Vili.  Pai.  1815  in-8°.  *  Enor- 
me ammasso  di  teorie  bizzarre,  espresse  in  vocaboli  coniati  dall'  au- 
tore, che  vi  ebbe  lavorato  ben  40  anni. 

Pietro  Musumeci,  Gran  teoria  della  conservazione,  tomi  ili.  Cat. 
1820,   Mess.   1826  in-8°. 
—  Gran  teoria  dell'  universo.  Nap*  1829,  e  Pai.  1852  in-4°. 

*  Due  opere  di  filosofia  generale  che  contempla  tutta  la  creazione. 

Gius.  Zappulla^  discorso  sull'utilità  politica    degli  studi.  Napoli 
1825  in-8°. 

*  Stampollo  senza  suo  nome:  vi  tratta  dei  vari  studi  da  indiriz- 
zare al  bene  comune. 

Diego  Cali)  Lo  spirito  della  filosofia  e  della  religione.  Pai.  1826 
in-8'. 

Gius.  Turtorici ,  Saggio  sullo  spirito  filosofico,  nel  tom.  VI  del 
Giorn.  di  Scienze  ecc.  pag.  179. 

47 


S)G2       CLAS.SK    XIV.  SCIENZE  FILOSOFICHE— SEI.  II.  FIL.   TRAT. 

Giulio  Passalacqua,  Discorso  siili'  origine  ,  realtà  e  cortezza  delle 
umane  conoscenze.  Pai.  1851  in-8". 

Frane»  Pizzolalo,  Introduzione  allo  studio  di  filosofìa  dello  spirito 
umano.  Pai.  4852  in-8°.  *  He  premise  egli  stesso  un  arlicok)  nel 
t.  XXXVlll  del  Giorn.  suddetto*,  e  nel  t.  XLl  risponde  ad  una  cen- 
sura che  1' ab.  Ant.  Crisaioli  n'avea  fatta  nel  num.  42  dell'Effe- 
meridi sicole. 

Ben.  Castiglia,  Nuovi  principi  di  filosofia  naturale.  Pai.  4855  in-S°. 

—  Studi  ed  Opuscoli.  Pai.  4856  e  58  in-8°. 

—  Proemio  al  nuovo  organo  delle  scienze  dell' umanità.  Pai.  4841 
in-8°. 

*  Espone  le  ragioni  di  un  nuovo  metodo  per  una  scienza  nuova: 
d'onde  si  avanza  alle  cassazioni,  alle  serie,  alle  deduzioni  dei  rami 
moltipliei  del  sapere  e  delle  arti  belle,  liberali  e  meccaniche. 

Cav»  Vinc.  Tedeschi,  De'  travagli  di  coloro  che  in  Sicilia  alla  ri- 
forma degli  studi  filosofici  hanno  cooperato:  nei  fase.  V  e  VI  dello 
Stesicoro,  giorn.  di  Cat.  4855. 

Lucio  Cipriano,  Discorso  sull'Antroposofia.  Pai.  4858  in-8*. 

Carm.  Maravigna,  Dell'utile  che  si  ricava  dalla  colleganza  reci- 
proca delle  scienze  colle  leggi  penati  e  civili  :  nel  Giorn.  letterario 
della  Sicilia  an.  4850  num.  440-47. 

Gius.  Campailla,  Sunto  della  filosofìa  per  principi  e  cavalieri,  di 
Tomm.  Campatila  nel  n.  155  di  detto  Giornale.  *  Nel  numero  455 
erasi  già  annunziata  questa  Filosofìa  dettata  a  forma  dialogistica  per 
uso  del  suo  allievo  cav.  Gius.  Grimaldi:  ma  essa  rimase  inedita.  ' 

Nic.  Calcaterra,  Saggio  di  Cosmogonia  e  Cosmologia.  Mess.  4858 
in-4°. 

Vinc.  Pezzangora,  Cenni  filosofici  sull7  uomo,  ad  uso  di  un  gio- 
vane allievo.  Pai.  4859  in-12\ 


Frane 
da  attuai 


.  Pagano,  11  Filosofo  ed  il  Bellimbusto,  caricatura  alla  mo- 
lle e  alla  passata  filosofìa,  dialogo.  Mess.  4844  in-4°. 

Salv.  Mancino,  Riflessioni  sopra  l'Avvertimento  premesso  da  Vit- 
torio Cousin  alla  terza  edizione  dei  Frammenti  filosofici:  nel  t.  XXVIll 
n.  76  dell'  Effem.  sic. 

Calog.  Ideo,  Sentiiunlo  sulla  vignile  filosofia,  espresso  agli  stu- 
diosi di  tale  sctaa  :  ì.el  t.  LAI  di  detto  Giornale  di  scienze  ecc. 


ART.    I.    TRATTATI    GENERALI  5()^> 

Sim.  Corteo,  Opere,  voi.  I,  Filosofia.  Pai.  4844  in-8*, 

*  Sono  pensieri  diversi,  cui  egli  dà  titolo  di  Meditazioni  sopra  fi- 
losofici argomenti. 

An(.  Maugeri,  min.  oss.  Genealogia  della  ragione  filosofica,  ossia 
Ricerche  analitiche  sull'  origine  ed  obbietto  della  filosofia.  Mess.  ,1S45 
in-8°.  *  Opera  In  due  sezioni  partita,  ì  una  delle  quali  discorre 
l'origine,  il  progresso,  le  contraddizioni  della  filosofia:  l'altra  considera 
V  obbietto  di  questa  ,  il  progresso  della  religione,  e  gli  errori  dei 
panteismo,  del  sansimonismo  e  del  lerounismo. 

Gio.  Birrosci,  Conoscenza  e  vita  del  savio.  Gat.  1845,  e  Pai.  4849 
in-8°. 

G.  lo  Giudice,  Sopra  una  nuova  manifestazione  dell'  eclettismo  nei 
tempi  moderni.  Mess.  1846  in-8°. 

Ant.  Falci,  Opuscoli  vari.  Mess.  1847  in-S°.  *  Vi  sono  materie 
di  filosofia  razionale  e  legale. 

Greg.  Liardo,  L'  uomo  in  rapporto  alla  natura,  cioè  classificazio- 
ne degli  esseri,  e  differenza  di  quello  dal  bruto.  Pai.  1845  in-8% 
—  L'uomo  in  rapporto  al  Creatore  della  natura,  ivi  1847  in-8°. 

Orlando  Zarcone,  Il  genio  dell'  uomo,  voi.  Ili:  i  primi  due  a  Na- 
poli 1827,  il  terzo  a  Catania   1848  in-8°. 

*  In  sei  saggi,  considera  P  uomo  nelle  sue  facoltà  fisiche,  nelle  in- 
tellettuali, nella  sua  conservazione,  negli  affetti,  nel  vario  genio,  nella 


P.  Salv.  M.  Scilla,  M.  G.  Diss.  sulla  Scienza,  inserita  ne'  24  fa- 
scicoli tutti  del  Gerofilo  sicolo  ,  giorn.  di  Pai.  1845-51  in8°.  *  Vi 
tratta  della  unità  delle  scienze  e  del  nuovo  panteismo  da  lui  modi- 
ficato. 


Nic.  Garzilli,  Saggio  filosofico  sulle  attinenze  ontologiche  della 
formola  ideale  coi  più  rilevanti  problemi  della  filosofia  secondo  Gio- 
berti. Pai.  1847  in-8°. 

P.  Ben.  <f  Acquisto,  M.  R.  Sistema  della  scienza  universale.  Pai. 
1850  in-8°-  *  Discorre  della  origine,  fine,  connessione  delle  umane 
cognizioni.  Lunga  analisi  di  questo  trattato  leggesi  ne'  n.  2  e  4  del 
Diadema,  giorn.  di  Pai.  1851  iu-8°. 

Frane.  Autuori ,  Pensieri  artistici  filosofici  economici  ,  applicati 
particolarmante  alla  Sicilia.  Pai.  1852  in-12°.  *  Vi  discorre  da  dit- 
tatore te  de  rebus  omnibus  et  de  quibusdam  aliis  !  » 


364       CLASSI  XIV.    SCIENZE    FILOSOFICHE — BEI.  II.    FIL.    TRAT. 

Mich.  Rizzone,  da  Modica,  La  Bussola  socievole  ecc.  Noto  4848 
in-8°.  *  È  un  corso  esteso  di  filosofiche  teorie  e  di  morale  pratica, 
destinato  alla  istruzione  de'  suoi  ii^li. 


■e 


Ant.  Catara-Letlieri,  Opuscoli  filosofici.  Mess.  4836  in-8°.  Con- 
tengono Riflessioni  critiche  sul  sistema  della  facoltà  del  pensiero  del 
conte  Destutt  de  Tracy,  e  un  Cenno  su  gli  elementi  di  filosofia,  del 
bar.  Pasq.  Galluppi. 

—  Osservazioni  sul  cenno  del  merito  comparativo  di  Galluppi  e 
Pezzi.  Ivi  4856  in-8°. 

—  Dialogo  tra  l'Ideologo  ed  il  Naturalista.  Ivi   1837  in-8°. 

—  Memoria  contra  il  sistema  del  sensualismo.  Mess.  1859  in-8°. 

—  La  filosofia  calunniata  di  materialismo.  Ivi   1842  in-8°. 
—  Osservazioni  sufi'  empirismo.  Ivi  4842  in-8°, 

—  Sopra  i  frammenti  filosofici  di  Hamilton.  Ivi  1845  iu-8°. 

—  Memoria  sul  concorso  alla  cattedra  di  logica  e  metafisica  nella 
R.  Univ.  di  Mess.  1845  in-8°. 

—  Introduzione  allo  studio  della  filosofìa.  Ivi   4846  in-8°. 

—  Discorso  filosofico  ai  suoi  allievi.  Ivi  1848  in-8°. 

—  La  potenza  del  pensiero.  Pai.  1849  in-8°.  *  Quest'  è  proemio 
di  lungo  trattato  eh'  egli  ne  annunzia. 

—  Collezione  dei  giudizi  sul  merito  dei  lavori  filosofici  di  A.  Ca- 
tara-Lettieri.  Mess.  1846  in-8°. 

Cav.  Agatino  Longo,  Prolusioni  accademiche,  lette  nell1  università 
di  Catania  *  La  prima  di  esse  ivi  stampata  nel  1820  presenta  una 
nuova  cassazione  delle  scienze:  la  seconda,  inserita  nel  t.  XllI  del 
Giorn.  di  scienze  lettere  ed  arti,  offre  pari  partizioni  della  erudizio- 
ne e  delle  arti. 

—  Ragionamento  su  la  teoria  delle  scienze.  Catania  1852  in-8°. 
*  Vi  ha  in  fondo  il  programma  delle  sue  Memorie  scientifiche,  di  cui 
annunzia  la  pubblicazione  in  cinque  volumi. 

—  Sul  bisogno  d'una  nuova  classificazione  delle  cognizioni  scien- 
tifiche letterarie.  Cat.  1827  in-4°,  e  nel  tomo  XXII  del  Giorn.  di 
scienze  lettere  ed  arti  per  la  Sicilia. 

*  Qui  presenta  un  metodo  artificiale,  posciachè  colle  due  antece- 
denti presentò  un  sistema  naturale  delle  cognizioni. 

—  Aliarle  universale  delle  cognizioni,  o  Tavole  sinottiche  conte- 
nenti la  classificazione  sistematica  delle  scienze  secondo  il  metodo  na- 
turale. *  Di  questa  grand' op;>ra  ne  dà  l'annunzio  nel  t.  XXXI V  di 
('etto  Giornale,  e  nel  Xlll  dell'  Effemeridi  sicole. 

—  Osservazioni  sulla  Geneografia  dello  scibile  del  sig.  Pamphilis: 
nel  t.  XXXV. 

—  Nuovi  principi  di  Filosofia  naturale,  ovvero  Considerazioni  sulle 
verità  primitive  della  chimica,  meccanica,  ottica  ed  astronomia,  e  sui 
principi  apodittici  della  matematica  :  nel  t.  LI.. 


ART.    I#    TRATTATI   GENERALI  3(55 

—  Sul  valore  del  vocabolo  Filosofia,  ed  enumerazione  delle  scien- 
ze che  vi  s' includono.  Cat.  1850  in-8°. 

—  Della  erroneità  dei  sistemi  in  ogni  maniera  di  scienze  ed  in  i- 
specie  nelle  scienze  fìsiche  ed  astronomiche.  Ivi  4850  in-8°. 

—  Pensieri  sopra  la  filosofia  e  la  religione— Sopra  lo  spazio.  Cat. 
1844  in-8°. 

—  Sul  criterio  della  verità,  nella  Rivista  napolitana  del  Trincherà. 

flap.  1845. 

Del  progresso  scientifico  considerato  nei  suoi  rapporti  coi  pro- 
gressi dell'  incivilimento  e  dell'  industria  e  coi  principi  del  cristiane- 
simo: non  è  ancora  stampata. 

—  Del  primo  problema  della  filosofia:  nel  Giorn.  del  Gabinetto  lett. 
dell'Accademia  gioenia.  Cat.  1850. 

—  Idee  filosofiche  intorno  alle  origini  delle  cognizioni  umane  :  in 
detto  Giornale  1851. 

—  Discorso  preliminare  alla  Geonomia.  Pai.  1851  in-4°. 

—  Delle  partizioni  della  filosofia  generile,  e  dei  metodi  di  classifi- 
cazione: in  detto  giorn.  bim.  I,  del  1852.  *  Evvi  annesso  l'albero 
enciclopedico. 

*  Di  non  pochi  altri  trattati  editi  ed  inediti  ci  annunzia  in  vari 
Manifesti  una  compiuta  raccolta. 

ART.    11.    TRATTATI    PARTICOLARI 

Sotto  questa  categoria  comprendiamo  alquanti  scritti  che  di  que- 
sta o  quell'altra  quislione  c'informano.  Precedono  al  solito  i  latini, 
seguono  gì'  italiani. 

Latini 

Raynaldi  Montori^  netini  ord.  praed.  De  reductionibus  naturali- 
bus  liber. 

—  De  futurorum  contingentium  difficultate  tra:tatus.  *  Citansi  da 
Lopez,  Fontana,  Altamura  nelle  loro  Storie  e  Biblioteche  domenica- 
ne: 1'  autore  fu  generale  inquisitore,  ambasciadore  regio,  e  vescovo 
di  Cefalù,  morto  in  Ispagna  al  1511. 

Seb.  Petrajìctae  sic.  De  sensuum  externorum  usu  affectionibusque. 
Yen,  1594  in-4°. 

Petri  Calannoe,  thermit.  Philosophica  seniorum  sacerdotia  et  pla- 
tonica, a  iunioribus  et  laicis  neglecta  philosophis,  de  Mundo  anima- 
rum  et  corporum.  Pan.  1599  in-4°. 

fine.  Fassari,  pan.  S.  I.  Disputationes  philosophicae  de  Quanti- 
tate,  eiusque  compositione,  essentia,  etc,  Pan.  1644  in  fol. 


36G        CLASSE  XIV.  SCIENZK  FILOSOFICHB— 8EZ.  ||,    PIL.    TRAT. 

Car.  Ber gaUi^  pan.  Min.  Conv.  De  obiecto  philosophiae.Perusiae 
1649  in-4°. 

Mich.  Ang.  Farddlae ,  drepan.  Universae  philosophiae  systema  , 
in  quo,  nova  quadam  et  extricata  mfHhodo ,  naturalis  scientiae  et 
moralis  fundamenta  explicantur:  tomus  I.  Venetiis  et  Lugd.  Batav. 
1691,  et  Amstelod.  4695  in-12\ 

*  Quest'  opera,  cotanto  applaudita  dai  giornali  d'  Italia  e  dagli 
eruditi  di  Lipsia,  rimase  incompiuta. 

Frane.  Dom.  Bmecini,  melitensis,  Philosophia  tabulis  exposita  , 
varia  antiquorum  recentiorumque  piacila  exhibens,  ac  perpetuis  com- 
mentariis  illustrata,  Romae  1705  in-4«. 

Ant.  Fortis,  calataj.  S.  I.  Philosophia  negativa,  seu  Disputationes 
philosophicae  in  V  libros  divisae,  quorum  1  Summulac,  lì  Logica  -, 
IH  Physicae  pars  prior,  IV  pars  posterior,  V  Metaphysica:  quibus 
probari  contenditur,  philosophiam  pure  humanam  sibi  relictam  in 
argumenta  negativa  passim  solvi,  t.  III.  Pan.  1707-10  in-4°. 

loach.  Ventura,  pan,  C.  R.  De  nova  methodo  philosophandi,  voi. 
I,  Romae  1830  in-4°.  Era  pronto  alla  stampa  il  voi.  II. 
^-  Del  principio  fondamentale  della  vera  filosofia.  Roma  1846  in-89. 

Italici 

Tom.  Campatila,  patrizio  modicano,  Opuscoli  filosofici.  Pai.  1758 
in-8°. 

—  L'Adamo,  ovvero  il  Mondo  creato,  poema  filosofico.  *  Alcuni  can- 
ti di  questo  poema  furono  quasi  per  saggio  stampati:  la  prima  parte 
fu  data  alla  luce  in  Catania  nel  1709;  ma  tutto  intero  il  poema  fu 
ridotto  in  istamps,  prima  in  Messina  nel  1728,  e  poi  in  Palermo  con 
la  falsa  data  di  Roma  nel  1757.  Altra  edizione  per  cura  di  Bernar- 
do Lama  fu  fatta  a  Milano  1757:  ed  altra  con  note  di  Secondo  Si- 
nesio  a  Siracusa  1783  in  fol. 

*  Nei  venti  canti  di  questo  poema  discorre  l'autore  i  principi 
delle  cose,  il  cieb,  la  terra,  il  mare,  gli  elementi,  i  tre  regni  della 
natura,  secondo  il  sistema  Cartesiano.  Questo  e  '1  seguente  poema  son 
qui  riportati  come  trattati  filosofici,  non  come  poetici. 

Tomm.  Natale,  marchese  di  Monterosato,  la  Filosofia  leibniziana 
esposta  in  versi  toscani,  tomo  I,  libro  I,  de'  Principii  ,  ai  Signori 
dell'  accademia  di  Lipsia.  Firenze  (o  veramente  Palermo)  1766  in--ì°. 

*  Come  V  antecedente  pcema  dispiegala  filosofìa  di  Cartesio,  così 
quest'altro  dilucida  quella  di  Leibnizio:  ma,  essendo  esso  stato  pro- 
scritto dalla  Inquisizione,  rimasero  inediti  gli  altri  IV  libri  che  ne 
davano  il  compimento. 


ART.   II,  TRATTATI  GENERACI  367 

M.  Carlo  Santacolomba,  vescovo  d'  Anemuria,  Pensieri  sulla  ve- 
rità: stanno  nella  Nuova  raccolta  d'Opusc.  sic.  t.  V.  Pai.  1791  in-4*e 

Vinc.  Tedeschi,  Sulla  direzione  agli  studi  filosofici  in  Sicilia.  Cat. 
18  ...  . 

Ant.  Maugeri,  Un  dubbio  sulla  esis  tenza  delle  verità  filosofiche. 
Cat.  18.  .  .  . 

—  Vari  articoli  di  filosofìa,  in  diversi  giornnli. 

—  Saggio  estemporaneo  pel  concorso  alla  cattedra  di  logica  e  me- 
tafìsica in  Cat.  18.  .  .  . 

Placido  de  Mauro  cassinese,  Sul  Panteismo:  nel  n.  205  del  Gior. 
di  scienze  lettere  ed  arti.  Pai.  1840  in-8°. 

Mich.  Carrozza,  Analisi  dell'intendimento  umano.  *  Grosso  zi- 
baldone ms.  che  gli  costò  vent'  anni  di  studio,  rimasto  agli  eredi  , 
venuto  a  mie  mani  per  la  stampa  (che  fu  sospesa),  e  lodato  da  Gius. 
di  Martino  nell'elogio  di  lui  (morto  al  1841) al  n.  220  del  predetto 
Giorn.  letterario. 

ART.   III.   TRATTATI   D*  AUTORI  STRANIERI 

Annettiamo  ai  nostri  alquanti  stranieri  che  qui  sono  stali  o  tra- 
dotti o  riprodotti  ad  utile  dei  nazionali. 

Bern.  Lamy,  Intrattenimenti  sopra  le  scienze  ,  nei  quali  s' inse- 
gna il  metodo  col  quale  debbonsi  studiare,  e  come  valersene  per  ren- 
dere 1'  intelletto  ed  il  cuore  ben  regolato:  tradotti  dal  francese  da 
Lidio  Paternio  (cioè  dal  cav.  Pietro  Gioeni),  parti  11.  Pai.  1721  in-12*. 

Salv.  Bernard,  maltese,  Trattato  filosofico-medico  dell'uomo  e  sue 
principali   operazioni.  Cat.  1749  ln-4e. 

Giov.  le  Bond  oV  Alembert,  Discorso  preliminare  all'  Enciclopedia, 
tradotto   ed  annnotato  dal  cav.  Agatino  Longo.  Cat.  1812  in-8°. 

Frane,  Bacone,  da  Verulamio,  Il  nuovo  organo  delle  scienze,  tra- 
dotto nel  nostro  idioma.  Pai.  1839  in-8°.  *  Di  questo  magistrale 
trattato  tre  ristampe  si  son  succedute  in  breve  tempo  fra  noi:  tra- 
duttore ne  fu  Gugl.  Baia  che  dedicollo  al  principe  Granatela*. 

i.  Fr.  La  Harpe,  Riflessioni  critiche  sul  libro  d'  Elvezio  lo  Spi- 
rito; con  alcuni  cenni  sull' altro  titolato  l'Uomo,  tradotto  dal  fran- 
cese per  Frane.  Soracu  aggiuntevi  poche  sue  note.  Mess.    1828  in-4°. 


368      CLASSR    XIV.  SCIENZE   FILOSOFICHE — SEZ.    II.    F1L.    TRAT. 

Bcrn.  de  Rossi,  fiorentino  ben.  cass.    Analisi  dell'umana   econo 
mia,  parti  V.  Mess.  1831-55  in-8°.  *  Discorre  le  parti    varie   della 
lilosofìa  razionale,  e  singolarmente  delle  umane  facoltà. 

La  filosofia  cattolica  in  Italia,  traduzione  d'un  art.  del  Ferrari 
nella  «  Ilevue  des  deux  mondes  »  con  note  di  Ben.  Castiglia:  nel- 
l'Osservatore, giorn.  di  Pai.  4844,  t.  I,  p.  44-4,  217  e  265. 

*  Questo  articolo  che  tanto  discredita  il  Rosmini  ed  altri  filosofi 
italiani,  fu  poi  confutato  dal  p.  Luigi  Taparelli  nel  voi.  1  del 
Gerofilo  sicolo.  Pai.  4845. 

Dizionario  filosofico  con  aggiunte  e  note  di  Luigi  Colameo*  Pai. 
1847  in-4°.  *  Quest'  opera  originariamente  francese  comparve  già 
in  nostra  lingua  a  Venezia  1795,  ed  ora  veniva  dall' editore  corretta 
ed  accresciuta,  ma  non  è  finita. 

G.  B.  Masson,  Enciclopedia  ad  uso  della  gioventù,  ovvero  Prin- 
cipi di  tutte  le  scienze,  traduzione  dal  francese ,  corretta  e  miglio- 
rata con  modificazioni  ed    aggiunte  dell'editore.    Tal.    4846  in-12°. 

*  Quest'  operetta  non  ha  già  forma  di  dizionario,  siccome  le  tante 
altre  enciclopedie,  ma  è  una  serie  di  trattatali  elementari  d'  ogni 
facoltà  storica,  scientifica,  letteraria  ed  artistica.  Dei  sei  volumetti, 
ond'è  compresa,  soli  i  primi  quattro  han  qui  riveduta  la  luce:  i  due 
ultimi  non  la  videro  per  morte  dell'  editore  Gius.  Cocuzza. 

SEZIONE    III. 

FILOSOFIA    SPECIALE 

La  filosofia  razionale  vien  oggi  partita  in  Logica,  in  Ideologia,  in 
Metafìsica»  E  queste  tre  parti"  rimane  ad  esporre  nei  tre  seguenti 
articoli. 

ART.    1.    LOGICA 

Latini 

luliani  Falcigliae,  salernitani,  De  sensu  composito',  De  medio  de- 
monstrationis-,  De  sophistarum  regolisi  De  terminis  moralibus,  libri 
IV.  *  Vengono  annunziati  da  Gesnero  in  <c  Bibl.  univ.  »;  dal  Possevino 
in  «  Apparatu  sacro  »*,  daTomm.  Graziano  in  a  Anastasi  augustinia: 
na  ».  Fu  l'  autore  generale  dell'  Ordine  di  s.  Agostino,  e  morì  a  Mes- 
sina circa  il  4450. 

Io.  Bononiae,  pan.  Compendium  dialectices  totum  artis  usutn  di- 
lucide tradens.  Lovanii  1550  in-8° . 

Scip.  Portii,  cat.  Primordia  in  arte  dialectica  erudiendis    noces- 
ti ia.  Mess.  1593  in-4\ 


AUT.    I.    LOGICA  569 

Laur.  Bolani,  cat.  Opus  logicum.  Mess.  1597  in-8°. 

Victorii  a  Panormo,  Ord.  Capucc.  Declaratio  dilucida  in  arteni 
Raymundi  Lullii.  Ven.  1656  in-S°.  *  A  simile  di  quest'  arte  lulliana 
ne  compose  un'  altra  il  trapanese  FU.  Triolo,  raccordato  da  Yinc. 
Nobile  nel  suo  «  Tesoro  nascosto  »  cap.  25. 

Hier.  Trimarchi,  mess.  Summulae  sive  Introductiones  ad  logicam 
iuxta  Aristotelis  et  s.  Thomae  Aquinatis  germanum  sensum.  Genuae 
1656  in-8°. 

lo.  Bapt.  Giattini,  pan.  S.  I.  Logica.  Romae  1651  in-4°. 

Aug.  Spinai,  alcam.  S.  1.  Quaestiones  philosophieae  ad  logicati! 
spectantes.  Pan.  1661  fol. 

Ios.   Vitae,  Ord.  Fra  ed.  De  obiecto  logicae.  Komae  1670  in-8°. 

Mieli.  Ang.  Fardellae,  drepan.  Rationalis  et  emendatae  dialecticae 
specimen,  cui  accedi t  Appendi*  de  triplici  scholarum  sophismate 
detecto  et  reiecto.  Ven.  et  Lngd.  Bat.  1691  in-12°. 

*  Quest'  è  il  prilli»  ed  unico  tomo  della  grand'  Opera  da  lui  me^ 
ditata  su  tutte  le  parti  della  filosofia,  ch'egli  insegnò  nel  patavino 
ginnasio. 

Batik.  Paglia,  calata j,  Arbor  summulistiea,  D.  Emtnt  Benavides  . 
discipulo  Gomitis  s.  Stephaoi  filio  inscripta.  Neap.  1696  in-4°. 

Io.  Dom.  Testa,  D  ■  sensuum  usu  in  perquirenda  ventate.  Romae 
1776  in-8°. 

Ios.  Vinciguerra,  a  Tauromenio  ord.  min.  Schola  veritatis  inqui- 
rendae,   Wolfiana  methoJo  conscripta.  Pan.  1778  in-4°. 

Can.  lac.  Sciacca  ,  Institutionum  logicalium  libri  IV.  Pan.  1858 
in-8e.  *  Opera  postuma  secondo  i  metodi  sintetici  degli  alemanni 
wolfiani. 

Italiani 

Logica,  o  sia  Guida  dell'intelletto  nella  ricerca  della  verità,  ope- 
ra postuma  di  Gio.  Locke,  tradotta  e  cementata  da  Frane.  Soave. 
1781  in-8\  *  Questa  logica  fu  allora  introdotta  nella  università  di 
Palermo,  ugualmente  che  la  filosofia  dello  stesso  Soave,  di  cui  anco 
fra  noi  si  son  replicate  l'edizioni. 

Gius.  Donzelli,  Logica,  o  Arte  di  pensare.  Pai.  1818  in-12°. 

48 


570  CLASSI    \l\.  SCIENZE   FILOSOFICHE— SEZ.    III.    FIL.    SPECIALE 

Baff.  Vassallo,  Saggio  sopra  una  nuova  logica  normale  delle  scien- 
ze pratiche.  Pai.  1858  in-8°. 

.4.  lacona,  Scritti  sulla  Ideologia  e  Logica  di  Rosmini.  Pai.  4840 
in-80. 

Luca  Cuccia,  Dizionario  logico.  Pai.  1825  in-8°. 

—  Nuovo  saggio  logico.  Ivi  1850  in-8°. 

*  Evvi  aggiunto  ^Dizionario  de'  termini  tecnici,  e  un'Appendice 
contenente  la  dimostrazione  a  priori  ed  a  posteriori  dell'  esistenza 
di  Dio. 

ART.    II.    IDEOLOGIA 

B.  Spampinato,  Osservazioni  ideologiche.  Cat.  1824  in-8°. 

Lettera  sopra  alcuni  ostacoli  che  presentano  le  predette  Osserva- 
zioni. Mess.  1825  in-8°. 

Gio.  Beguléas,  Nuovo  piano  d' istituzione  d'Ideologia  sperimentale. 
Cat.  1855  in-8°. 

*  Codesto  piano  è  stato  censurato  da  Ant.  Criscuoli  nel  t.  XLV 
del  Giorn.  di  scienze  ecc.  Questi  poi  ha  donato  un  suo  Saggio  su 
l'Ideologia  e  la  Metafisica:  ne'  t.  XLVl  e  seg.  di  dettto  Giornale. 

—  Saggio  sul  modo  come  acquistasi  cognizione  dell'esistenza  dei 
corpi:  nel  t.  L1II-IV. 

Ant.  Cav.^Busacca  ,  Cenni  ideologici  e  morali  *,  parti  111.  Mess. 
4857  in-120." 

Agatino  Longo,  Nuovo  saggio  d' ideologia  zoologica:  nel  t.  HI  del 
Giorn.  di  Scienze  lettere  ed  arti,  n.  7  e  9. 

—  Teoria  della  conoscenza  ,  o  Saggio  filosofico  siili'  orìgine  delle 
cognizioni  umane:  nel  Giorn.  Gioenio  di  Cat.  1851,  serie  II,  t.  II, 
bim.  Ili,  e  segg.  ,      .  . 

—  De'  raziocini  empirici:  appendice  al  §  Xll  di  detta  Teoria:  ivi 
bim.  Il  del  t.  Ili,   1852. 

Can.  Carlo  Bodriquez,  Sul  giudizio,  memoria  diretta  a  Ferii.  Mal- 
vìca:  nel  t.  LV  del  Giorn.  di  scienze  ce. 

Ant.  Fulci,  Sulla  dottrina  del  sig.  Beni,  de'  Rossi  relativa  alle 
idee  semplici.  Mess.  1828  iu-8°. 

—  Se  i  giudizi  necessari  sieno  solamente  gii  analitici,  pochi  cenni 
su  d'una  memoria  di  Ottavio  Solecchi:  nel  giorn.  del  Gabinetto  leti, 
di  Miss.  fase.  12. 


ART.   II.   IDEOLOGIA  371 

—  Sulla  trasformazione  del  raziocinio  empirico  in  raziocinio  misto, 
osservazioni  ad  una  memoria  del  Colecclii:  ivi  fase.  14.  *  Ambo  ar- 
ticoli riprodotti  nelle  Ore  solitarie;  giorn.  di  Napoli. 

—  Sul  fondamento  e  leggi  delle  nostre  deduzioni,  osserv.  su  d' li- 
na memoria  di  P.  Serafini:  nello  Scilla  e  Cariddi,  anno  li ,  n.  7. 

A.  Catara  Lettìeri,  L'Ideologo  e  '1  Naturalista,  dialogo:  nel  Faro, 
giorn.  di  Mess.  t.  Ili,  1837  in-8°. 

Lud.  Fulcì  Gorgone ,  La  difficoltà  ideologica  di  Rosmini  :  nello 
Scilla  e  Cariddi,  altro  giorn.  ivi  1846,  n.  3  e  4,  in-8°. 

Leon.  Ant.  Forleo,  Pensieri  intorno  a  sogni,  ivi  n.  7. 

Dott.  C.  Tropea,  Trattato  d'  Ideologia.  Cat.  1852  in-8°. 

ART.    111.    METAFISICA 

Latini 

Nìc.  Bonetti,  mess.  Metaphysica.  Barcinonae  1473.  *  Quest'auto- 
re fu  prima  minor  conv.  indi  legato  apostolico,  all'  ultimo  vescovo 
di  Malta,  ove  morì  al  1360. 

— Quatuor  volumina,  videlicet  Metaphysica,  Naturalis  Philosophia, 
Praedicamenta,  nec  non  Theologia  Naturalis.  Yen.  1503  in  fol. 

PhiU  de  Barberiis,  syr.  ord.  praed.  De  immortalitate  animorum, 
libri  III. 

—  De  divina  providentia  et  hominum  praedestinatione,  libri  II. 

—  De  inventoribus  scientiarum  et  artium  mechanicarum,  libri  III. 

*  Di  queste  tre  opere  ci  dà  contezze  lo  stesso  autore  nella  sua 
Cronaca  degli  uomini  illustri,  pubblicata  fin  dal  1475  in4°. 

Raym.  de  Puteo,  mess.  De  anima.  Yen.  4664  in-42°. 

—  Sylva  variarum  quaestionum.  Romae.  1667  in-12°. 

Mich.  Ang.  Fardellae,  drep.  Animae  humanae  natura  ab  Àugu- 
stino  detecta  in  libris  de  Animae  quantitate  ,  decimo  de  Trinitate  , 
et  de  Animae  immortalitate.  Ven,  1698  fol. 

*  Parecchie  Lettere  di  lui  a  vari  letterati  d' Italia  sopra  quest'  o- 
pera  ed  altri  filosofici  argomenti  leggonsi  ne'  voli.  I,  li,  e  III  della 
Galleria  di  Minerva,  stampata  a  Vinegia  4696  e  seg.  in  fol. 

Aug.  Gìuffridae,  cat.  In  Marci  Frid.  Christ.  Baumeisteri  Metaphy- 
sicas  Institutiones  scrupuli  ,  in  Catanensi  Lyceo  propositi.  Melitae 
1766  in-4°. 


572   CLASSE  XIV.    SCIENZE   FILOSOFICHE— SEZ.  III.    FIL.   SPECIALE 

Vinc.  Micelii,  monrcg.  Institutiones  metaphysicae.  *  Contengono 
un  sistema  di  spirituale  unità  di  sostanza,  che  parve  a  molti  con- 
finare con  quel  di  Spinoza.  Furono  ridotte  in  buon  latino  da  Nic. 
Lipari,  ma  esse  rimasero  inedite,  e  cautamente  si  serbano  dagli  al- 
lievi della  sua  scuola, 

lsidori  Blanci  (  in  itili  Bianchi  )  camaldulensis  ,  De  immortalitate 
animorum  disputatio,  Nonteregali  1170  in-4°. 
—  De  existentia  Dei  dissertatio.  Pan.  1772  in-4°. 

*  Impugna  sotto  nome  di  Spinoza  il  Miceli  e  'l  sistema  di  lui  , 
col  quale  insegnava  nel  medesimo  seminario  di  Monreale,  chiamato- 
vi dall'Italia  per  Mons.  Testa  a  leggervi  metafisica. 

Vìiil.  Rinaldi,  Da  anima  hominis  contemplationes.  Pan.  1842  in-8°. 

Ios.  Lauricellae,  Elementa  metaphysices  ad  usum  seminarli  agri- 
gentini. Pan.  1846  in-S°. 

*  Pubblicolli  in  diversi  fascicoli  contenenti  la  Ontologia,  la  Cosmo- 
logia, la  Psicologia,  la  Teologia  naturale.  Quest'  ultima  suddivisa  in 

IV  parti  è  venula  fuori  nel  4847-50  in-8°. 

Italiani 

Agost,  Giuffrida,  Ragionamento  accademico  ,  se  i  bruti  superano 

V  uomo  nelle  cinque  operazioni  de'  sensi,  Cat.  1741  in-4°. 

Lion.  Cambino,  Saggio  di  metafisica,  che  contiene  varie  riflessi^ 
ni  sopra  molti  intricati  punti  di  questa  scienza.  INap.  1766  in-8°. 
*  La  insegnava  1'  autore  nel  seminario  di  Catania  ,  chiamatovi  da 
Mons.  Ventimiglia. 

Filalete  Niceta,  Lettera  ad  Arato  Partenopeo  sopra  il  detto  Sag- 
gio. Malta  1766  in-8°. 

*  Giovanni  Andrea  Paterno- Castello,  che  si  mascherò  sotto  detto 
nome,  censura  il  Cambino,  il  quale  però  gli  rispose  sotto  il  nome  di 
un  suo  scolare,  a  Lucca  1766  in-8n. 

Ant.  Pepi,  Riflessioni  sopra  una  disputa  tra  i  signori  Maupertuis 
e  Diderot.  *  Stanno  in  fondo  ai  Saggi  sopra  V  uso  della  critica.  Ven. 
1775  in-8°. 

— Ricerche  sulle  idee  metafisiche  degli  antichi  popoli.  Pai.  1777  in-4\ 

Pasq.  Panvini,  Sul  principio  pensante  dimostrato  dalla  filosofia, 
Napoli  1822  iri-8*, 

Vinc,   Tedeschi,  Piano  ragionato  d'  un  trattato   di  Esteticologia 
nel  t.  IV  del  Gioru.  di  se.  leti,  ed  arti. 
—  Saggio  sopra  V  anima.  Cai.  1820  in-8°. 


ART.    III.    METAFISICA  Òió 

P.  Ben.  d'Acquisto ,  da  Monreale  M.  R.  Elementi  di  filosofia  fon- 
damentale, Analisi  delle  facoltà  dello  spirito  umano,  o  Psicolgia,  voi. 
II.  Pai.  4856in-8°. 

—  Saggio  sulla  legge  fondamentale  del  commercio  fra  1'  anima  e 
il  corpo  dell'  uomo.  Pai.  4857  int80. 

Fi"/.  Perticone,  Cenno  critico  de'  principi  psicologici  del  p.  d'  Ac- 
quisto: nel  t.  LY1I  di  detto  Giornale. 

Ant.  Catara  Lettieri,  Dissertazione  sul  sensualismo.  Mess.  4830 
in-8*.  *  Dimostra  contra  Condillac  e  Tracy  che  pensiero  e  sensazio- 
ne sono  due  cose  diverse. 

Nìc  Garzilli,  Saggio  filosofico  sulle  attinenze  ontologiche  della  for- 
mola  ideale  co'  più  relevanti  problemi  della  filosofia  secondo  Gioberti. 
Pai.  4847  in-8°. 

Gius.  Sanfìììppo ,  Introduzione  e  piano  ragionato  d'  un  corso  di 
Psicologia  e  logica.  Pai.   1845  in-8°. 

Cav.  Agatino  Longo,  Ricerche  analitiche  sulle  facoltà  dell'  anima 
nei  voli.  VII,  e  XXXIV-V11  del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti. 

—  Lettera  al  cav.  Emerico  Amari  sullo  stesso  subbietto:  nel  t.  XL1X 
del  medesimo, 

—  Sulla  costituzione  intima  delle  facoltà  sensitive,  intellettuali  e 
morali  dell'uomo.  ISap.  4842  in-8°. 

—  Dimostrazione  analitica  delle  facoltà  dell'  anima  :  nel  giorn. 
gioenio,  serie  II,  voi.  Ili,  4852. 

—  Ricerche  sulla  certezza  delle  umane  cognizioni.  *  Questa  ed 
altre  Memorie  furono  da  lui  inserite  in  diversi  giornali. 

Greg.  Liardi,  Su  l'anima  delle  bestie.  Pai.  484G  in-8°. 

C.  Tropea,  Trattato  di  Psicologia.  Cat.  1852  in-S°. 

Ben.  Sav.  Terzo,  Notizie  sul  progresso  che  in  Sicilia  ha  fatto  in 
questi  ultimi  tempi  la  Metafisica:  nel  t.  Lil  del  Giorn.  di  Scienze  ec. 


CLASSE   XV. 

SCIENZE    MORALI 

Alla  filosofia  razionale  dicevole  cosa  è  che  la  morale  si  annetta, 
poiché,  come  1'  una  rischiara  le  facoltà  dell'  animo  intellettive,  co- 
si l'altra  indirige  le  affettive,  e  modera  le  operative. 

Non  pariamo  qui  di  quella  morale,  che  poggiando  alle  divine 
ed  ecclesiastiche  sanzioni  forma  parte  della  scienza  teologica,  e  che 
quinci  ad  altro  luogo  riserbiamo.  In  questo  ha  seggio  suo  proprio 
quella  che,  fondata  in  natura  ,  riceve  luce  ,  nerbo  e  vigore  dalla 
pura  ragione. 

In  quattro  rami  ci  verrà  diramata,  che  sono  Etica,  Diritto  na- 
turale, Politica,  Pedagogìa,  La  prima  ne  insegua  i  doveri  e  ne 
informa  i  costumi  ;  la  seconda  ne  addita  i  diritti  inalienabili  al- 
l' uomo;  la  terza  scorge  i  principi  e  governa  i  popoli  ;  la  quarta 
ammaestra  le  crescenti  generazioni. 

SEZIONE    l. 

ETICI 

Sopra  questo  utilissimo  ramo  di  morale  filosofica  contiamo  egre- 
gi trattati  in  ambe  le  lingue  \  alcuni  dei  quali  abbracciano  V  intera 
materia,  ed  altri  si  attengono  a  qualche  sua  parte.  Eccoli  in  uno 
raccolti. 

ART.    I.  TRATTATI 

Scritti  Latini 

Steph.  Politi,  alcam.  De  interni  et  externi  hominis  cura ,  placita 
varia  ex  variis  facultatibus  desumpta.  Patavii  15G6  in-4°. 

lo.  Bapt.  Lartii,  netini,  De  perfectionibus  humanae  mentis  ad  D. 
Simonem  de  Aragona  S.  R,  E.  eardinalem.  Yen.  1590  in-4°. 

Vino.  Tarturetì,  pan,  Collationes  moralis  doclrinac  cimi  iuriscon- 
sultorum  decretis  politicis  et  iurispcritis  perutiles.  Parisiis  1624 
in-4°. 

—  Parallela  etilica  et  iuridica.  Ibi  1630  in-4°. 


ART.    I.   TRATTATI  575 

Octavii  Brancifortis,  ex  Trabiae  principibus,  episcopi  cephalaedi- 
tani  et  catanensis,  De  animorum  perturbai ionibus,  subsecivarum  co- 
gitationum,  pars  1  et  II.  Cat.  1642  in  fol. 


Meandri  Galli,'  basiliani,  Gubernacula  morum  ex  libris  principis 
thic 

Mess. 


Ethicorum  L.  Annaei  Senecae  tamquam  ex  armamentario  deprompta. 
4717  in-12°. 


Caiet.  Sani,  De  veteribus  morali um  pbilosophorum  sectis  ad  of- 
ficiorum  systema  respondentibus,  dissertatio  prolusoria.  Pan.  1770 
in  fol.  *  Fu  i'  autore  professor  di  questa  facoltà  e  direttor  degli 
sludi  in  questo  Collegio  massimo  dopo  la  espulsione  della  Compagnia. 
Oltre  i  sistemi  degli  antichi  moralisti,  indica  i  principali  tra  i  mo- 
derni e  ne  bilancia  il  merito*)  sicché  questa  può  dirsi  una  storia  let- 
teraria dell'  Etica  greca  e  cristiana. 

Aug.  Giuffridae,  cat.  Etnica  Christiana,  ad  usum  scholarum.  Ca- 
tanae  1776  in-8°. 

Scritti   volgari 

Paolo  Caggio,  Economica,  nella  quale  s'insegna  brevemente  il  go- 
verno familiare.  Ven.  1552  in-8°* 

Argistro  Giuffredi,  Trattato  della  gloria  umana.  Roma  1588  in-8°. 

Frane.  Branciforte,  principe  di  Pietraperzia,  Trattato  dell'  amore 
onesto,  impresso  a  Militello,  di  cui  era  Marchese  ,  e  dove  morì  nel 
1662. 

Ben.  Chiarelli,  Riflessi  morali  sopra  tragici  avvenimenti  ,  distesi 
con  rettoriche  dicerie*  Mess.  1688  in- 12°. 

—  Chimica  filosofica,  ovvero  Problemi  naturali  sciolti  in  uso  mo- 
rale, t.  111.  Ivi  1696  e  seg.  in-4°. 

Nic.  Alberti,  Il  Decalogo  praticato  da'  gentili,  cioè  la  Legge  dei 
cristiani  professata  da  coloro  che  non  la  conobbero:  opera  postuma 
Pai.  1718  in-4d.  *  A  ciascun  precetto  del  decalogo  soggiugne  detti 
e  fatti  di  antichi  savi,  che  l'ebbero  adempiuto. 

Nic.  Notarbùtolo,  dei  principi  di  Sciara,  Il  cavaliere  istruito  nelle 
proprie  virtù  colla  guida  della  retta  ragione.  Pai.  1752  in-4°- 

Lettera  di  Dafnide  Polopodia,  ninfa  Ereina,  intorno  alla  morale  di 
David  Hume.  *  Leggesi  nelle  Notizie  dei  letterati,  Palermo,  semestre 
del  1772,  num.  25,  col.  585.  L'  autrice  si  accosta  ai  principi  del  fi- 
losofo inglese,  che  dà  per  regole  delle  umane  azioni  1'  utile  e  '1  sen- 
timento morale. 


376  (LASSE  XV.  SCIENZE   MORALI  —  SEI.     L   ETICA 

Ag.  Forno,  Discorso  sulla  vita  felice,  nelle  sue  Prose. 

Agost.  Giuffrida,  La  filosofia  morale.  Catania  1776  in-4*. 

Gius.  Logoteta  ,  I  doveri  dei  sudditi  verso  il  Monarca.  Sir.  1790 
in-8°. 

—  Sopra  i  doveri  dell'uomo  in  versi  sciolti,  con  note.  Cat.  1791 
in  fol.  picc. 

—  Il  catechismo  del  soldato  (in  forma  dialogica).  Mess.  1805  in-8°. 

Scuola  de  savi,  o  sia  Dottrina  morale  de'  filosofi  pagani  ,  posta 
nel  suo  vero  lume  da  un  sacerdote  cappuccino*,  e  dedicata  a  S.  A. 
R.  Francesco,  principe  ereditario  delle  Sicilie.  Pai.  1814  in-4*. 

*  EU'  è  una  rassegna  di  antiche  massime  a  formare  il  costume. 

Gius.  Alessi,  Elementi  di  morale  universale,  Compendio  de'  dove- 
ri dell'  uomo  considerato  in  tutti  i  suoi  rapporti.  Cat.  1820  in-8°. 
*  Quest'è  una  libera  traduzione  d'opera  francese. 

Mich.  Carrozza,  Sull'  abito,  articoli  tre  (estratti  da  maggior  sua 
opera)  nel  t.  V  delGiorn.  di  scienze  lettere  ed  arti,  pag.  28,  121,  256. 

Emm.  Ortolani,  Pensieri  filosofico-morali  sopra  il  piacere ,  in  tre 
sezioni:  nel  t.  VI  detto  Giornale. 

Greg.  Lìardo,  Degli  originali  principi  delle  umane  azioni:  nel  n.  71 
di  detto. 

Agost.  Gallo,  Dialogo  sulla  temperanza:  nell'Ape,  giorn.di  Pai. 
182-2,  t.  II,  pag.  65. 

lìaff.  Politi,  Oracolo  della  salute.  Girgenti  1830  in-ò'e. 

—  Massime  bibliche.  Ivi  1852  in-8°. 

—  Ventiquattro  lezioni  di  civiltà.  Pai.  1839  in-8°. 

—  Lezione  ai  detrattori  del  teatro.  Ivi  1839  in-4°. 
-—Appendice  a  detta  lezione.  Ivi  1841  in-S°. 

Gir.  Guzzo,  Trattato  de  doveri  de' sudditi  verso  i  loro  monarchi. 
Pai.    1830  in-8°. 

Ign.  de  Contreras,  Discorso  della  necessità  e  del  modo  di  mante- 
ner negli  uomini  i  naturali  sentimenti  di  umanità  e  di  giustizia. 
*  Sta  cogli  altri  suoi  Discorsi  su  vari  oggetti.  Pai.  1830  in-8». 

Iterili  Serio,  Intorno  alla  influenza  della  filosofia  d'Aristippo  sui 
costumi  de'  Siciliani:  memoria  letta  all'Accademia  delle  scienze  e 
riportata  ncll'  Efiemeridi  sicolc,  t.  VI,  p.  77-,  et.  IX,  p.  187. 


ART.    I.    TRATTATI  577 

—  Sopra  i  costumi  de'  Siciliani.  *  Opera  grave,  disposta  in  vari 
ragionamenti-,  dei  quali  solo  il  primo  preliminare  vide  la  luce  in  esse 
Effemeridi,  t.  XI,  p.  66  e  227. 

Cav*  Stari.  Speciale- Falco,  Breve  analisi  de'  motivi  che  influiscono 
al  deturpamento  delle  virtuose  affezioni.  Cat.  1836  in-8°. 

Cav>  Frane»  di  Lorenzo  e  Ricca,  Riflessioni  d'  un  giovane  sulla 
virtù.  Pai.  1838  in-8°. 

Michelang.  Spadaro  Calapai,  Morale  letteraria:  idee  sull'  istruzione 
ed  il  secolo:  nella  Sentinella  del  Peloro,  giornale  di  Messina  1859, 
n.  29. 

—  Il  secolo  XVIII  e  Condorcet:  nella  Rivista  periodica  di  Mess* 
1842,  fase.  V. 

—  Il  codice  e  la  scienza:  nel  Giorn.  del  Gabinetto  lett.  di  Mess. 
1842,  t.  V. 

„  Gio*  Saccano,  Discorso  sulle  cagioni  fìsiche  e  morali,  che  dan  mo- 
vimento agl'ingegni.  Mess*  1840  in-8d. 

—  Discorso  sull'  influenza  della  pace  sopra  la  floridezza  degli  stu- 
di. Ivi  1843  in-8°. 

—  Sopra  l'importanza  de'  premi.  Ivi  1846  in-8ò. 

—  Ragionamenti  sopra  gli  effetti  del  lusso,  riguardato  nella  parte 
de'  costumi.  Ivi  1846  in-8°, 

Gius,  di  Lorenzo  Calandrino,  I  nuovi  ed  inefficaci  ritrovati  della 
filosofia  a  contenere,  senza  l'intervento  della  religione,  le  sregolate 
passioni.  Pai.  1841  in-8°. 

Midi.  Raibaudi,  Saggio  su  la  nozione  di  legge  e  '1  principio  ge- 
neratore di  sua  virtù  imperante*  Pai.  1843  in-8°. 

—  Memoria  sul  perfezionam  nto  morale.  Ivi  1844  in-8°. 

Ant.  Lanza,  Discorso  sull1  esistenza  di  una  legge  morale  nell'  uo- 
mo. Pai.  1845  in-8°. 

Gio.  Gnarrasi ,  Discorso  sullo  stesso  argomento  e  sulla  natura 
della  sua  forza  obbligatoria.  Pai.  1845  in-8°. 

Conr.  Tamburino,  Prolusione  sulla  civil  cristiana  conversazione. 
Mess.  1845  in-8°. 

—  Pensiero  costumato,  detto  nel  parrocal  collegio  di  s.  Agrippi- 
na, patrona  di  Mineo.  Caltagirone  4849  in-8*. 

Mar,  Sansone,  Discorso  ideologico-morale*,  trai  suoi  Discorsi  stam- 
pati a  Pai.  1846  ii>8".  *  Sono  25  Lezioni  sulla  istruzione  morale  e 
civile  dei  popoli.  49 


oTS  CLASSE    XV.    SCIENZE    MORALI  —  SEX.    I.    ETICA 

l}.  Ben.  d'  Acquisto,  Discorso  preliminare  alle  lezioni  di  diritto  na- 
turalo ed  etica.  Pai,  1843  in-8°. 

—  Prolusione  alle  sue  lezioni  di  etica  nella  Università  di  Paler- 
mo  18 ì4  in -8°. 

—  Corso  di  filosofia  morale*  Ivi  1851   in-8\ 

*  Son  queste  le  lezioni  da  lui  insegnate,  e  comprese  in  due  parti, 
generale  1' una,  l'altra  speciale:  la  prima  è  suddivisa  in  cinque  se- 
zioni, sul  principio  supremo  della  morale,  sulla  legge,  sulT  uomo,  sui 
doveri,  sulle  virtù:  la  II  in  IV  capitoli  vi  ragiona  della  origine  e  natu- 
ra e  doveri  della  società  coniugale,  famigliare ,  domestica)  e  civile. 

Frane.  Debilio  di  Benedetto,  Saggio  critico  al  Discorso  prelim.  del 
P.  d'  Acquisto.  Pah  1845  in-86. 

Ant.  Fulci  ,  1/  egoismo  e  la  \eggeJ.  nel  giorn.  Scilla  e  Cariddi  < 
Mess.  1846)  fase.  il. 

—  La  legge,  l'obbligazione,  il  diritto:  ivi  fase.  III. 

—  La  forza  morale  de'  contratti:  ivi  VI,  Vili,  X. 

Sulla  morale  del  popolo  di  Sicilia  ,  un  cittadino  al  Ministro  del 
culto  e  della  giustizia.  Senza  data,  ma  è  PaL  1848  in-8% 

Bar.  Ant.  Rumbolo,  Il  giuramento  al  cospetto  del  secolo,  trattato 
diviso  in  V  parti.  Pai.  1850  in-8°.  *  Dimostra  l'antichità  ,  la  san- 
tità, il  valore  di  tal  formola  nel  foro  e  nel  commercio* 

Cav.  Agat.  Longo,  Della  moralità  dell'  uomo,  teoria  compendiosa, 
nel  giorn.  del  Gabinetto  Gioenio  di  Catania  1850,  serie  II,  t.  I,  bini* 
VP,  e  t.  II,  bim.  II,  1851. 

Scritti  esteri 

Annettiamo,  come  in  più  luoghi  faremo  ,  ai  nostri  morali  filosofi 
alquanti  stranieri  fra  noi  pubblicati. 

March,  d"  Argens,  Riflessioni  sul  piacere  della  buona  società.  Pai* 
1772  in-8°. 

Aless.  Pope,  Snggio  sopra  l'uomo  ,  trad.  dall'inglese.  Pai.  1780 
in-8°. 

Conte  Chesterfield,  Massime  fìlosofico-politiche-morali  per  formar 
lo  spirito  ed  il  cuore  tradotte,  dall'  originale  inglese ,  G'  ediz.  PaL 
1784  in-12°. 

Conte  Gian  Rinaldo  Carli  ,  Istituzione  civile  ,  o  sia  Elementi  di 
morale.  Pai.  1789  in-8\ 


ART.    I.    TRATTATI  579 

Pier  Giov.  Cabanis,  Influenza  del  fisico  sul  morale,  trad.  dal  fran- 
cese Pai.  1820  in-S». 

Codice  della  civiltà,  o  Manuale  compiuto  de'  modi  e  degli  usi  della 
Società  civile  con  le  norme,  regole,  applicazioni  ed  esempli  dell'  arte 
di  presentarsi  e  condursi  nel  mondo:  trad.  dal  francese  per  Frane. 
Delpino.  Pai.  4852  in- -48», 

Gustavo  Degerando,  membro  dell'  Istituto  di  Francia,  Il  perfezio- 
namento morale,  o  l'Educazione  di  sé  stesso  :  trad.  dal  francese, 
t.  II.  Pai.  1855  in-8°. 

Gius,  Droz,  Manuale  di  filosofia  morale,  ossia  de'  vari  sistemi  in- 
torno alla  scienza  della  vita:  trad.  dal  francese.  Pai,  4856.  in-8*. 

Manuale  per  l'uomo  di  buon  tono,  ovvero,  Ceremoniale  della  buo- 
na società:  trad.  dal  francese,  per  Gius,  di  Lorenzo.  Pai.  4856  in-42'. 

Avvisi  sul  prendere  stato  di  matrimonio ,  tratti  dal  Tesoro  della 
religione  (giorn.  eccl.  di  Napoli).  Pai.  4858  in-8°. 

Frane.  Soave,  Trattato  de'  doveri  dell'uomo,  aggiuntovi  le  regole 
di  civiltà.  Pai.  4842  in-42°.  *  L'Etica  del  medesimo  è  stata  ripub- 
blicata tra  noi  colle  allre  parti  della  sua  Filosofia. 

Economia  della  vita  umana,  versione  dall'  inglese,  per  Carni,  losia 
Gambuzza.  Pai.  1814  in- 12°.  *  Il  traduttore  ci  annunzia  nel  Pro- 
logo un  suo  Manuale  di  educazione. 

ART.    II.  GNOMICA 

Ramo  non  ultimo  della  morale  fu  sempre  stimata  la  scienza  gno- 
mica, quella  cioè  che  per  via  di  sentenza,  di  proverbi,  di  aforismi, 
di  apotegmi  s' insinua  bel  bello  negli  animi,  s'  imprime  nella  memo- 
ria,  si  sparge  per  le  bocche  del  popolo,  ed  acquista  forza  di  legge. 
A  questa  forse  alludeva  il  Venosino,  allorché  scrivea  : 

«  Quidquid  praecipies,  esto  brevis,  ut  cito  dieta 

«  Percipiant  animi  dociles  teneantque  fideles. 
^  Certa  cosa  è  che  agli  antichi  andò  molto  a  sangue  questa  maniera 
d'ammaestrare,  e  singolarmente  ai  poeti  greci,  Empedocle,  Teogni- 
de,  Focilide,  ecc.:  i  cui  aurei  dettami  sono  già  stati  e  reacoUi  con 
diligenza  e  illustrati  con  dottrina  dai  moderni  Lascaris  ,  Turnebo  , 
Aleandro,  Frobenio,  ed  altri  da  noi  raccordati  nella  classe  prima  , 
pag.  12. 

^  Lasciati  dunque  da  canto  quegli  antichi  che  pure  in  buona  parte 
ci  appartengono,  presentiamo  qui  alquanti  moderni  nostri  che  si  die- 
ron  pensiero  di  raccorre  i  detti  sentenziosi  e  i  motti  proverbiali  % 
quali  in  prosa  e  tali  in  verso. 


380  CLASSE   XV.  SCIENZE    MORALI  —  BEZ.    1.    ETIC* 

Latini 

Yen.  Hieronymi  de  Panormo  Aiomata.  *  Son?  afforismi  di  spiri- 
to, che  il  Mongitore  n'  attesta  aver  estratti  dagli  opuscoli  mss.  di 
questo  insigne  Canonico  del  nostro  duomo,  e  che  disse  già  prossime 
alle  stampe. 

Vetri  Ciceris,  castriregal.  Sententiae,  Proverbia  seu  Dieta  ad  om- 
nium usum  pertinentia,  Mess.  1605  in-8°. 

Phil.  Pisciotlae,  pactensis,  Selectiorum  Apophthegmatum  ex  Pauli 
Manutii  libris  Syntomia.  Ven.  1662  in-!2°. 

—  Disticha  in  omnia  dicteria  moralia.  *  Si  vogliono  pur  pubblicati, 
ma  non  sappiamo  né  dove  né  quando. 

Ant.  Fortis,  calatai.  S.  I.  Theopoliticae  physiognomonicae  intuii 
tus,  seu  quaedam  Proverbia  Salomonis  per  humanijsorpons  mdicem 
in  christianae  politicae  specimen  applicata.  Pan.  1707  in-12°. 

los.  Scillae,  mess.  Siculorum  proverbiorum  sicularumque  cantio- 
num  latina  traductio.  Mess.  1744  in-8°.  , 

*  La  maggior  parte  son  tratti  da  Antonio  Veneziano,  e  vi  e  il 
siciliano  a  riscontro. 

Volgavi 

Luigi  Ciaccio,  Breve  ritratto  di  sentenze  cristiane  e  documenti  u- 
tili  ad  ognuno,  fatto  in  versi  distici,  con  loro  espressione  in  lingua 
siciliana.  Pai.  158-2  in-8°. 

Ant.  Veneziano,  Raccolta  di  proverbi  siciliani  in  ottava  rima.  Pai, 
1628,  e  di  nuovo  1680  in-8°. 

Luigi  la  Farina,  Proverbi  siciliani  comprovati  con  quelli  dei  gre- 
ci e  latini:  mss.  citato  dal  Mongitore  e  rimasto  agli  eredj  marchesi 
di  Madonia. 

Silvio  Risico,  Proverbi  siciliani  e  latini:  stanno  mss.  in  questa  li- 
breria del  Collegio  massimo. 

Bando  e  comandamento  faceto  critico  morale  del  nuovo  collegio 
degli  Arrisavi  sulla  riforma  particolare  e  conferma  di  alcuni  Adagi 
usuali  (di   Carlo  Buscemi).  Pai.  1752  in-8°. 

Paolo  Catania,  da  Monreale,  cassinese  ,  Cannoni  morali  sopra  i 
motti  Siciliani,  voli.  Vili.  Pai.  1652-63  in-10Q. 


ART.    II.    GNOMICI  381 

—  Tavola  alfabetica  di  tutt'  i  motti  cavati  dai  libri  di  dette  canzo- 
ni, con  1'  aggiunta  di  altre  500.  Ivi  1663  in-8°. 

Frane.  M.  Emmanuele,  Motti  siciliani  e  maniere  di  dire  ,  con  la 
corrispondenza  in  latino  tratta  dalla  Bibbia  e  dagli  scrittori  latini, 
con  patrie  erudizioni.  *  Stanno  mss.  nella  libreria  del  Comune,  co- 
me  i  seguenti  (Qq.  E  400,  105). 

—  Detti,  motti,  e  sentenze  politiche.— Altri  raccolti  da'  poeti. 

Gius.  Grillo,  Politica  civile  e  militare  divisa  in  massime  ed  afo- 
rismi. Mess.  1726  in-12°. 

Proverbi,  sentenze  e  canzonette,  italiani,  politici  e  morali,  utili  e  di- 
lettevoli, fondati  sopra  la  sacra  Scrittura  e  i  ss.  Padri,  2"  ediz.  cor- 
retta e  accresciuta.  Pai.  1738  in-8°. 

Giov.  Ant.  M.  Satta,  Molli  e  concetti  siciliani  colla  corrisponden- 
za alla  sacra  Bibbia.  Pai.  1789  in-4°. 

Massime  morali  per  uso  di  tutte  le  classi.  *  Leggonsi  in  calce  al 
Catechismo  de'  doveri  sociali.  Pai.  1816  in-8°. 

Massime,  proverbi  ed  ammestramenli  morali.  Pai.  1825  in-8°. 

Santo  Rapisarda^  Proverbi  siciliani,  voli.  III.  Cat.  1824-27  in-Ii°. 

Raff.  Politi,  Massime  estratte  della  Bibbia.  Girg.  1827  in-8°. 
*  Compilate  sulla  versione  di    mons.  Martini  e  distribuite    in  51 
titoli. 

Proverbi,  e  canzone  siciliane  in  ottava  rima.  Mess.  1829  in-8°. 
*  l  proverbi  sono  compresi  in  70  ottave:  le  canzoni  trattano  di  va- 
rie cose  in  due  libri. 

Dom.  Colaianni,  benef.  della  madre  chiesa  di  Corleone,  Massime 
morali  e  politiche,  tradotte  da  diversi  autori.  1851  in-8°. 

Massime  di  antica  romano-sicula  giurisprndenza.  Mess.  1837  in-S°. 

Le  finte  sorti ,  passatempo  per  divertire  le  conversazioni.  Pai. 
1815  in-12°.  *  Sono  una  selva  di  apotegmi  e  d' enimmi  in  versi. 

Proverbi  siciliani  in  ottava  rima  ridotti.,  coli' aggiunta  d'alcuni  i- 
pigrammi  italiani,  del  p.  Vinc.  Bondice ,  paolotto,  t.  l'I.  Cat.  1815 
in~8*. 


382  CLASSI-    XV.  SCIKNZE    MORALI  —  SBZ.   I.    ETICA 

Adagi,  motti,  proverbi  e  modi  proverbiali  siciliani,  compilati  dal 
dott.  Vinc.  Scarcella,  con  la  corrispondenza  dei  latini,  degl'  italiani, 
del  testo  biblico,  e  delle  sentenze  de  filosofi  e  classici  antichi.  Mess. 
1846  in-8°. 

L'  oracolo  in  attività,  ossia  Risposta  dell'  oracolo  apollineo  a  set- 
tanta domande,  opera  composta  da  G.  A.  Messina  1846  in-8°.  *  A 
ciascuna  curiosa  dimanda  risponde  l'anonimo  con  parecchi  apoteg- 
mi  faceti  e  motti  ridevoli  in  verso  italiano,  mescendo  l'  utile  al  dol- 
ce sullo  stile  dei  Mimi  latini  di  Publio  Siro, 

Vinc»  Navarro,  Pensieri  e  massime  d'  un  uomo  del  secolo  XIX: 
nel  n.  223  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti.  La  4*  ediz.  è  di 
Pai.  1S50  in-32. 

Vinc.  Pezzangora,  Massima  filosofiche  e  morali  ;  con  un  dialogo 
sulla  natura  umana.  Pai.  1851  in-8a. 

Luigi  Gianforme,  Affarismi  enciclopedici.  Pai.  1851  in-8°.  *  Sono 
in  parte  cavati  dalle  massime  di  Napoleone,  raccolte  in  francese  da 
Felice  Miola9 

Massime  e  proverbi  morali  ad  uso  delle  regie  scuole  normali  di 
Sicilia,  con  V  aggiunta  delle  regole  d'  urbanità.  #  Sono  annesse  agli 
Abecedarì,  di  cui  si  son  fatte  oltre  a  40  edizioni. 

SEZIONE    IT, 

DIRITTO  DI   NATURA 

Così  s'  addimanda,  perciocché  dalla  natura  stessa  dell'  uomo  di- 
mana,  in  essa  dimora,  ad  essa  si  appoggia-,  e  da  questo  diritto  na- 
turale scaturisce  il  positivo  ,  il  civile  ,  il  politico,  V  internazionale  , 
de'  quali  detto  è  di  sopra. 

Così  questa  come  le  due  seguenti  sezioni,  saran  bipartite,  distin- 
guendo in  ciascuna  i  trattati  latini  dagl'  italiani. 

ART.    I.    TRATTATI    LATINI 

Iuris  naturaeet  gentium  principia  et  officia  ad  christianae  doctrinac 
regulam  exacta  et  explica ta  a  Frane.  Suares  S.  I.  ,  digesta  notis- 
que  perpetuis  illustrata  a  la.  Bapt.  Guarini  E.  S.  Pan.  1758  in-S°, 

*  Fu  il  Guarini  gesuita  professor  di  etica  in  Palermo  sua  patria, 
donde  passato  a  Roma  riprodusse  quest'opera  nel  1769.  Indi  am- 
plificata, la  ristampò  pur  ivi  in  due  volumi  in-4°  ,  al  1778  e  7v>  , 
dedicando  il  primo  al  card.  Albano,  o  il  secondo  al  card.  Rezzonico, 


ART.   I*   TRATTATI   LATINI  385 

ìn  essi  confuta  le  dottrine  erronee  di  Puffendorfio  e  di  cotai  pro- 
testanti (v.  giorn.  di  Modena  t.  XX  p.  57,  e  toni.  XXI  p.  249).  Una 
nuova  ristampa  se  n'è  fatta  a  Pai.  4806  ;  ed  altra  testé  a  Parigi 
dal  celebre  Migne,  il  quale  Y  ha  inserito  nel  voi.  XV  della  sua  Rac- 
colta intitolata  a  Cursus  completus  sacrae  theologiae  ». 

Institutionum  iuris  naturalis  Epitome  mathematicorum  methodo  con- 
cinnata: pars  I  et  II.  Pan.  4757  in  fol. 

—  Partis  111  Epitome.  Ibi  1759  in  fol.  *  Queste  tre  parti  furono 
compilate  da  Vinc.  Fleres,  professor  di  questo  diritto  nel  seminarip 
di  Monreale,  e  difese  pubblicamente  dai  suoi  allievi  Ciro  Terzo  e 
Gregorio  Speciale,  chiari  anch'  essi  per  proprie  produzioni. 

Vinc.  Micelii,  monregalensis  ,  Institutiones  iuris  naturalisè  Neap. 
4776  in-4°.  *  Quest'altro  corso  fu  da  lui  letto  nel  medesimo  semi- 
nario. 

—  Gum  notis  los.  M.  Corsale,  Catinae  4804  in-4°. 

Frane.  Onuphrii  Tagliavia,  Institutionum  iuris  naturae  et  gen- 
tium  theoremata  CCCXLV ,  connexa  ratione  elaborata.  Pan.  4762 
in-4°. 

Mìch.  Silii  ,  Theoremata  CXXIX ,  ex  Institutionibus  iuris  natu- 
ralis et  publici  excerpta.  Pan*  4768  in-4°. 

Rosarii  Bissi  ,  pan.  De  iurisprudentia  polemica  ad  ius  naturale 
revocanda,  sive  de  iure  civili  a  bono  et  aequo  naturali  perrectam 
rationem  derivando.  *  Sta  nel  t.  IV  degli  Opusc.  sic. 

—  Exercitatio  Iuris  naturalis  I,  ad  Iacobi  Cuiacii  consultationem  I, 
quae  est  de  Testamento  inter  liberos.  *  Sta  nei  detti  Opuscoli,  t.  V. 

—  Exercitatio  Iuris  Naturalis  II ,  ad  Iacobi  Cuiacii  consultatio- 
nem li,  quae  est  de  legato  a  presbytero  filiae  suae  spuriae  relieto. 
*  Sta  nel  detto  volume. 

—De  recto  Iurisprudentiae  ministerio,  et  sanioris  dialecticae  usu1 
eorumque  amica  coniunctione,^  ad  novissimam  regiam  Constitutionem 
De  reformatione  iudiciorum  dirigendis:  oratio  inauguralis.  *  Sta  in 
detti  opusc.  tom.  XVII. 

—-Iurisprudentiae  polemicae  ad  ius  naturale  revocatae  conspectus 
Exercitationes  iuris  naturalis  LX,  methodo  systematica  propositae' 
Pan.  in-4°. 

lac.  Sciacca,  can.  mazar.  Institutiones  iuris  naturae  et  Pentium- 
opus  posthumum.  Pan.  4840  in-8°. 

*  Scrìtte  pel  seminario  di  Mazzara,  e  dedicale  al  vescovo  M.  Lui- 
gi Scalabrinié 

Carm.  Controsceri ,  Institutiones  iuris  publici  ,    naturae  et  gen- 


~>8i  CLASSE  XV.  SCIENZE  MORALI— SEX.  II.  DIR.    DI    NAT. 

*  Furori  da  lui  lette  in  questa  R.  Accademia  di  studi ,  ma  solo 
in  volgare  fui'  pubblicate:  un  esemplare  del  testo  latino  serbasi  nella 
libreria  di  questo  seminario  chericale. 

ART.    II.  TRATTATI    ITALIANI 

Vinc.  Caglio,  Saggio  sul  diritto  della  natura,  delle  genti,  e  della 
politica.  Pai.  175!)  in-4». 

Lion.  Gambino,  S-conda  parte  che  contiene  le  leggi  di  collisione 
ild  diritto  naturale,  ed  niellili  p misi  i*i  filosofici,  da  servire  per  sup- 
plimento  al  primo  Saggio  di  Metafisica.  Nap.  I7b7  in-8°.  *  Questo 
Saggio  fu  da  noi  riportato  più  innanzi  tra  i  Metafisici. 

Gio.  Carbonaio,  Lettera  intorno  all'estrazione  del  feto  vivente 
e  morboso  ne'  parti  difficili  e  pericolosi:  nel  tomo  XIV  degli  Opuscoli 
siciliani.  *  Mantiene  non  esser  lecito  estrarre  a  brani  tal  feto,  quan- 
tunque ne  vada  la  vita  della  madre  e  del  figlio.  Ma  contra  lui  scris- 
se Ant.  Pepi  alcune  Riflessioni,  che  leggonsi  nel  tomo  XVI  di  detti 
Opuscoli.  A  lui  Derò  diresse  una  Lettera  Vinc.  Gaglio,  ed  una  Ri- 
sposta Vito  Aurelio  Lombardo  ,  amendue  in  difesa  del  lor  compa- 
triotta  Carbonaio,  inserite  nel  tomo  XIX  degli  stessi  Opuscoli. 

*  In  questa  lettera  poi  il  Gaglio  va  indicando  gli  scrittori  di  dritto 
naturale  e  pubblico,  e  '1  metodo  insegna  di  bene  studiarli. 

Rosario  Arfisi,  Fondamenti  dell'onestà  naturale  dell' uomo  contra 
i  libertini.  Venezia   1771  e  Cremona   1776  in-S°. 

Tomrn.  Natale,  Riflessioni  politiche  intorno  all'  efficacia  e  necessita 
delle  pene  dalle  leggi  minacciate  ,  dirette  al  giureconsulto  Gaetano 
Sarri.  *  Uscirono  primamente  nell' Vili  ed  ultimo  tomo  dei  Miscel- 
lanei di  varia  letteratura,  pubblicati  da  Gius.  Rocchi  in  Lucca*,  indi 
nel  tomo  XIII  degli  Opuscoli  siciliani,  congiunta  di  dotte  annotazio- 
ni e  di  ciò  che  concerne  l'educazione  politica-,  e  da  ultimo  in  una 
edizione  distinta,  procurata  dal  Bnitivenga  ,    insieme    colla  seguente 

—  Lettera  allo  slesso  Sarri,  in  cui  ragiona  del  sistema  del  sig. 
Beccaria,  intorno  alla  pena  capitale,  e  degli  opposti  sentimenti  del 
sig.  di  Linguet    giureconsulto    francese.  Pai.   177-2  in-S°: 

..«  Una  nuova  (-dizione  fu  cominciata  di  dette  Riflcsssioni,  con  al- 
tre note  ed  appendici,  che  rimasero  incompiute  per  morte  dell'au- 
tore, avvenuta  nel   1S 10. 

—  Riflessioni  sui  Discorsi  di  Machiavelli  sopra  Tito  Livio.  Cemento 
sul  §  XI  del  Diritto  della  guerra  e  della  pace  di  Grozio:  nelle  Noti- 
zie «lei  letterati.  Pai.  1775  in-4°. 

Vinc.  Malerba,  Ragionamento  sopra  la  tortura.  *  Leggesi  nel  to- 
mo Wtll  degli  Opuscoli  siciliani,  ove  difende  V  uso  di  qcella.  con 
tra  il  Beccaria  e  'I  Natale. 


ART.    II.    TRATTATI    ITALIANI  383 

Ant.  Pepi,  Trattato  dell'  inegualità  naturale  degli  uomini.  Yen. 
1771  in-8°,  ed  accresciuto  di  nuovo  nel  t.  XX  degli  Opuscoli  sici- 
liani. 

Frane  Paolo  di  Blasi,  Dissertazione  sopra  V  egualità  e  disugua- 
glianza degli  uomini  in  riguardo  alla  loro  felicità.  *  Sta  nel  t.  XIX 
di  essi  Opuscoli,  ove  impugna  le  opinioni   del  Pepi, 

Carm.  Controscena  Istituzioni  di  giurisprudenza  naturale,  voli.  III. 
Pai.  1791-95  in-8°;  *  La  5"  ediz.  del  1802  è  molto  ampliata:  l'ul- 
timo tomo  ha  il  diritto  pubblico  e  delle  genti.  Altra  ristampa  se- 
guinne  al   1816  in-8°. 

—  Catechismo  dell'uomo  e  del  cittadino  ,  o  sia  Ristretto  de'  no- 
stri doveri  naturali,  adattato  alla  comune  intelligenza.  Ivi  1795  in-8°. 

Nic.  Spedalieri,  De  dritti  dell'uomo  libri  VI,  ne'  quali  si  dimo- 
stra che  la  più  sicura  loro  custode  è  la  religione  cristiana  e  che  però 
1'  unico  progetto  utile  alle  presenti  circostanze  si  è  di  farla  fiorire. 
Assisi  1791  in-4°. 

*  Contra  quest'opera  il  p.  Gius.  Tamagna  min.  conv.  divolgò 
alcune  Lettere  a  Roma  1792  in-8°.  *  Essa  nondimeno  fu  ripubblicata 
a  Venezia  1797,  a  Genova  1805  in-8°,  e  di  fresco  in  due  volumetti 
a  Pai.  18-48  in-16°,  e  a  Milano  lo  stess' anno  in-12°. 

Seb.  Conte  d'  Axjala,  Della  libertà  e  dell'uguaglianza  degli  uomi- 
ni e  de'  cittadini,  con  riflessioni  su  alcuni  dogmi  politici.  *  Quest'  o- 
pera  fu  dapprima  composta  e  pubblicata  in  francese  -,  indi  tradotta 
e  ristampata  in  Pavia  1795  in-8°. 

Sav.  Scrofani  stampò  anch'  egli  in  Italia  1791  un  opuscolo  di 
somigliante  argomento  su  casi  della  rivoluzione  di  Francia  ,  che  fu 
tosto  recato  senza  suo  nome,  col  titolo  «  Tutti  han  torto  »•,  e  questo 
ancora  con  aggiunte  venne  rimpresso  in  Italia. 

Orazio  Cappelli,  Della  legge  di  natura.  Pai.  1801  in-8°.  *  Ri- 
produzione d'  opera  già  impressa  a  Napoli  1772  in-12°. 

Alb.  Corrao,  Principi  della  naturale  giurisprudenza  ,  t.  II.  Mess. 
1812  in-8°. 

Gius.  Donzelli,  Principi  di  dritto  naturale.  Pai.  1815  in-8°. 

Gioacch.  Ventura,  Comento  sulla  legislazione  primitiva  del  Visconte 
de  Bonald,  t.  II.  Nap.  1825  in-88. 

Ferd.  Malvica,  Epistola  sopra  il  duello.  —  Lettera  d'appendice  a 
detta  Epistola.  Roma   1826  in-8°. 

50 


7>Sfì  CLABSB  XV.  SC1EN7.IÌ  MORALI —  SE«.  II.  UlR.    D[    NAT. 

Americo  Fascini,  Sui  principi  delia  legge  di  natura.  Me».  18r>0 
in-8°. 

Cav.  Sale.  Aldisio,  Sul  principio  di  conoscere  la  legge  saturale. 
nel  t.  V  delle  Effemeridi  sioole,  genn.  1852. 

Gius.   Catalano,  Discorso  sul  diritto  di  natura.  Cat.  18.  .  . 

Tomtn.  ci  Ambra,  Lezioni  sul  diritto  di  natura.  Mess.  1855  in-8°. 

*  Lette  da  lui  nell'università  di  detta  sua  patria,  e  finite  di  pub- 
blicarsi non  prima  del  1846, 

Frane  di  Lorenzo  Giardino,  Dovere  di  difendere  la  propria  ri- 
putazione. Pai.  1838  in -8°. 

P.  Ben.  d  Acquisto,  Prolusione  alle  s»ue  lezioni  di  dritto  naturale 
nell'università  di  Pai.  1843  in-8°.  *  Ripubblicata  con  note  di  Ben. 
Castiglia,  nell'Osservatore,  serie  11,  voi.  I,  1844. 

—  Memoria  estemporanea  sul  diritto  e  dovere  del  proprio  perfe- 
zionamento. Ivi  4844  in-8°. 

*  L'autore  ci  annunzia  un  Corso  di  dritto  naturale,  da  lui  letto 
in  questa  università. 

Grog.  Liardi,  V  nomo  in  rapporto  alla    natura.  Pai.  1845  in-8°. 

Luigi  Taparelli  d'Azeglio  della  Comp.  di  Gesù,  Saggio  teoretico 
di  dritto  naturale  appoggiato  sul  fatto,  voli.  V.   Pai.  1840  in-8°. 

*  Il  lungo  soggiorno  dell'autore  torinese  in  questo  collegio  mas- 
simo, dove  professò  diritto  e  compose  quest'opera,  ci  dà  un  titolo 
a  collocarlo  tra'  nostri  scrittori.  Tratta  egli,  nel  1  volume  del  dritto 
individuale,  ne'  rimanenti  del  dritto  sociale,  che  riparte  in  univer- 
sale, internazionale,  e  speciale.  Alla  fine  d'ogni  volume  vi  ha  co- 
piose e  prolisse  annotazioni,  oltre  le  più  brevi ,  riposte  col  testo  a 
piò  di  pagina.  Quest'accreditato  lavoro  corretto  ed  accresciuto  dal- 
l'autore  è  stato  riprodotto  a  Napoli  1845  ,  e  poi  a  Livorno  ed  a 
Firenze  ed  altrove.  Una  più  compiuta  ristampa  corretta  ed  ampliata 
è  ricomparsa  in  due  volumi  a  Nap.  1851  in-8°. 

—  Corso  elementare  di  naturale  diritto.  Nap.  1815  in-t-2°.  *  Que- 
st'  è  un  compendio  dell'  opera  precedente,  intrapreso  dall'autore  per 
uso  della  sua  scuola-,  e  prima  era  uscito  in  litografia  per  uso  del 
collegio  di  Napoli.  Quivi  n'  è  comparsa  una  nuova  ediz.  accresciuta 
al  1850  in-120  ,  ed  un'altra  corretta  e  aumentata   a  Modena   1851 

in-12°. 

—  Della  nazionalità,  breve  scrittura  per  rischianmento  dell  ope- 
ra precedente.  Genova  1847  in-8°. 

—  Rivista  ed  accresciuta  con  una  risposta  a  Vinc.  Gioberti,  e  con 
note  dell'editore.  Firenze  1849  in-S°. 


ART.    II.  TRATTATI    ITALIANI  387 

*  Moltissimi  altri  articoli  di  dritto  naturale  e  politico  sono  stati  da 
lui  inseriti  nella  Civiltà  cattolica,  giornale  da  lui  e  da'  suoi  conso- 
dali cominciato  a  Napoli  e  continuato  a  Homa  ts50  e  seg. 

Barlamaqui,  Principi  del  diritto  naturale,  voi.  IL  Cat.  i8i9  in-lì>\ 

*  Quest'è  versione  e  ristampa  di  opera  francese  adottata  alcun  tem- 
po ne'  nostri  licei. 

SEZIONE    HI. 

POLITICA 

Ben  è  da  distinguere  la  scienza  politica  dal  diritto  politico,  detto 
-iltrimente  Gius  Pubblico.  Questo  costituisce  la  p^rte  più  nobile  della 
l<>oislazion<",  e  di  esso  fu  detto  al  principio  della  classe  XI.  La  po- 
lita di  che  ora  è  parola,  non  in  leggi  positive,  ma  m  massimo  ge- 
nerali è  risposta  ,  che  ammaestrano  i  grandi  nella  d.fheil  arte  del 
ben  governare.  Eccoli  pertanto  i  trattati  che  i  nostri  ne  hanno  la- 
seialfin  ambo  gl'idiomi. 

ART.    I.    TRATTATI    LATINI 

Io  Ant.  Viperani  ,  mess.  De  lege  et  regno  liber  ad  Philippum 
Caroli  V  imp.  filium.  Antuerpiae  1569  in-8°,  et  Perus.ae  1570  m-i\ 

*  Fu  costui  prima  gesuita  ,  poi  vescovo   di  Giovenazzo  ,  e  gode  la 
grazia  del  principe  cui  questo  trattato  indirige. 

Vetri  Magri,  pan.  Animadversionum    aulicarum    liber  L    Matriti 

*  Pubblicalo  dimorando  in  Ispagna  sotto  nome  di  Caio  Petronio 
Macrino. 

Ant.  Agraz,  pan.  Donativum  volunlarium  polilicum,  diatribe.  Ro- 

mae   1672  in-4°.  ,         ......      nA  nAiu:Mm 

-  Politicus  historicus,  si  ve  Methodus  legend.  bistorti»  ad  politicam 
componendam.  *  Questa  opera  vien  citata  da  Nic  Antonio  nella 
«  Bibliotheca  bispana  recens  »  pag.  al  6. 

Frane.  Risicati,  agyrensis  ,  De  statu  hominum  in  republica,  voi. 
IL  Pan.   1675  in  fot.  .      .        .  K1.     .     . 

*  Lasciò  ms.  «  De  hominum  statu  ecclesiastica  in  repuoiica ,  ci 
De  iis  qui  a  republica  eiici  debent  ». 

Ias.  Morilli,  pan.  Idea  operis    Frane.  Risicati  ,    prosa  et  versu* 

*  È  annessa  alla  predetta  opera. 

Steph.  Abbatis,  pan.  Theologus  principi*,  seu  Politica  morali*  prin- 
cipimi, ducum,  comitum,  marchionum.  Cat.   1700. 


38$  CLASSE    X.V.    SCIENZE    MOUALI  —  B28.    HI.    POLITICA 

—  Gladius  otraque  parte  acutus,  quo  propugnatur  Siculorum  fi- 
des  erga  suos  principes,  et  pirlas  erga  s.  Sederli  apostoUcam.  Pan. 
1709  in-4°. 

Anf.  Fortis  calataj.  TheopoUticae  phvsiognonricae  intuitus  ,  seu 
«luaedam  proverbia  Salomonis,  per  liumaui  corporisindicem,  in  christia- 
n  le  poaticae  specimen  applicata.  Pan.   1707  in- 12°. 

Ant.  Cotonii,  oieos.  Dialogus  in  regiminis  monarchici  favorem,  oc- 
casione libellornm  Caroli  regis  Angliae.  *  Ricordasi  da  Ini  medesimo 
nel  libro  IV  di  suo  Controversie. 

los.  Zapullae  pan.  De  seditionibus  pe.r  wram  doctrinam  nnmquani 
ebertis.  Pan.  1819  in- 12°.  *  Rivendica  le  scienze  dalla  nera  tac- 
cia di  formare  rivolutosi. 

ART.    Iti    TRATTATI    ITALIANI 

Gir.  Cammarala,  Trattato  dell'  onor  vero  e  del  vero  disonore.  Bo- 
logna 1567  in-'i0. 

—  Questione  dove  si  tratta  chi  meriti  pia  onore,  se  la  donna  o  V  uo- 
mo. Ivi  1567  in-i°. 

—  Questione  dove  si  tratta  chi  meriti  più  onore,  se  il  soldato  o  il 
letterato.  Ivi  4507  in-i°. 

—  Questione  dove  si  tratta  chi  meriti  più  onore,  se  il  legista  o  l'ar- 
tista. Ivi  1507  in-4°. 

Scip.  de  Castro,  Istruzione  ai  principi  per  saper  ben  governare 
gli  Stati;  e,  Avvertimenti  al  sig.  M.  Ant.  Colonna,  quando  andò  vi- 
ceré di  Sicilia.  *  Leggonsi  nel  Tesoro  politico,  parte  11.  Tours  1602, 
e  Francfort  1628  in-8°. 

Ant.  Collurufi,  Idea  del  gentiluomo  di  repubblica  nel  governo  po- 
litico etico  ed  economico.  Yen.  1623,  e  colla  parte  li,  1630  in-4°. 

—  I  disinganni  politici.  Pai.  1631   in-i°. 

Tomm.  Corvaia,  Discorsi  intorno  la  descrizione  e  reggimento  del 
regno  di  Sicilia,  con  altre  notabili  particolarità  della  politica. 

*  Rimasero  mss.  presso  Ant.  Agraz,  da  cui  passarono  al  Mongi- 
tore  che  ci  ragguaglia  così  di  essi,  come  pur  de   seguenti. 

—  Discorsi  del  modo  di  servir  nelle  corti  di  gran  Signori,  opera 
divisa  in  tre  parti:  I,  Governo  della  cortèi  11,  Conversazione  civile 
tra  padrone  e  servidori  nel  famigliare  governo*,  III,  Avvertimenti  ai 
servidori  con  li  loro  padroni.  *  Rimasero  mss.  in  Taormina  sua  pa- 
tria, dov' egli  fioriva  circa  il  1600. 

Vine.  Risica,  Discorso  sulla  grandezza  e  provvidenza  di  Dio  ecc. 
con  alcuni  avvertimenti  politici  e  morali.  Mcòs.  1630  in-4e. 


ART.    II.    TRATTATI    ITALIANI  389 

Alfio  Ferrarotto,  Gli  ambiziosi  disegni,  racconto  politico.  Bologna 
1644  in-l2°. 

Cesare  Goto  e  Spatafora,  cassinese,  Del  genio  tiranno  dei  Galli  , 
sincero  avviso  de'  principi  bramosi  della  felicità  de  loro  domini.  Ven. 
1649  in-4°. 

Cesare  Colonna  Romano,  de'  duchi  di  MontalbanO,  Il  principe  po- 
litico. 

*  Ricordasi  dal  Mongitore  tra'  mss.  esistenti  presso  gli  eredi. 

Luigi  la  Farina,  marchese  di  Madonia,  Discorsi  politici  filosofici 
e  morali. 

—  11  Ministro  di  Stato.  *  Ricordansi  dal  medesimo  Mongitore. 

Vinc.  Mauro,  cat.  carmel.  Il  rettore  politico.  Modena  4659  in- 12°. 

Giamb.  Arata,  La  bocca  della  verità  alle  orecchie  e  ai  cuori  dei 
principi,  discorsi  cristiani  politici.  Roma  1669  in-4°. 

Giamb.  Romano  Colonna,  La  Mamertina  colomba,  discorso  augu- 
rico  con  avvertimenti  politici.  Mess.  1676  in-8°. 

Carlo  M.  Carafa,  principe  di  Butera,  Istruzione  cristiana  dei  prin- 
cipi e  regnanti  cavata  dalla  sacra  Scrittura,  2a  ediz.  Mazzarino  1687 
in-8°. 

—  Scrutinio  politico  centra  la  falsa  ragion  di  stato  di  Nic.  Ma- 
chiavelli. Ivi  1692  in  fol. 

Dom.  Bandini,  11  consigliere  dei  nobili  sacro-politico.  Pai.  1697 
in-4°. 

—  Il  governante  politico  cristiano  istruite.  Ivi  1699  in-4°. 

M,  Ant.  Nicolicchia,  L'esito  funesto  delle  congiure  divisato  in 
quella  che  fu  fatta  contra  Claudio  Nerone:  racconto  storico-politico. 
Mess.  1708  in-12°. 

Gius.  Grillo,  Politiche  massime  ed  aforismi  estratti  dalle  opere 
di  vari  autori:  stanno  nella  Raccolta  dei  suoi  opuscoli  intitolata  Idea 
del  buon  governo  corporale  e  spirituale,  t.  III.  Mess.   1726  in-12°. 

—  Politica  civile  e  militare  divisa  in  massime  ed  aforismi  per  istru- 
zione de'  principi  magistrati  e  militari.  Ivi  1726  in-12°. 

Nic.  Notarbartoli,  de'  principi  di  Sciara,  11  cavaliere  istruito  nella 
proprie  virtù,  colla  guida  della  retta  ragione.  Pai.  1732  in-i0. 


590         classi;  xv.  scienziì  morali  —  sez.  IH.  politica 

Orazio  Torriano,  La  prudenza  in  pratica,  ovvero  Massime  poli  li- 
che  cristiane  e  morali  per  ogni  ceto.  *  Lodansi  dal  Serio  nelle  giunte 


al  Mongitore. 

La  felicità  od  infelicità  de'  principati  nella  felice  o  infelice  elezio- 
ne de  ministri  per  le  cariche  ordinate  al  ben  pubblico.  Pai.  1759 
in-8°.  *  Sono  due  pareri  dati  dal  gesuita  Pier  Frane  Rusignoli  al 
viceré  Gio.  Fogliani. 

Isid.  Bianchi,  Meditazioni  sulla  pubblica  felicità,  libri  II,  pubbli- 
cati la  prima  volta  nelle  Notizie  de  letterati.  Pai.  177:2  e  73  indi 
corretti  ed  accresciuti  del  libro  III.  Pai.  1774  in- 12°. 

Àrcang.  Blandirli ,  Idea  della  vera  politica  ,  proposta  ai  padroni 
di  vassallaggi,  ai  magistrati  e  ministri  della  società  colla  scorta  della 
divina  scrittura,  de'  ss.  Padri,  delle  leggi  e  dei  filosofi  antichi  e  mo- 
derni, colle  note  del  dott.  ab.  Secondo  Sinesio,  torinese,  parti  IV  in 
voli.  II.  Nap.  1779  in-4°. 

Vinc.  Gaglio,  Problema  storico  critico  politico,  se  la  Sicilia  fu 
più  felice  sotto  il  governo  della  repubblica  romana,  o  sotto  i  di  lei 
imperadori:  sta  nel  tomo  XVII  degli  Opuscoli  sic. 

Ign.  Lucchesi-Palli,  conte  di  Villarosata,  Diss.  sulle  vere  e  dritte 
idee  dell'  onore:  sta  nel  volume  medesimo. 

Nic  Spedalieri,  Ragionamento  sopra  1'  arte  di  governare,  recitato 
nell'  Accademia  de'  Quirini.  Roma  1779  in-4°. 

Gaet.  Filangeri,  La  scienza  della  legislazione  ,  prima  edizione  si- 
ciliana, t.  IX.  Cat.  1786-91  in-8°.  *  Diamo  qui  luogo  a  quest'  ope- 
ra di  straniero,  non  solo  perchè  riprodotta  fra  noi,  ma  perciocché 
avendola  attaccata  un  certo  Gius.  Grippa  da  Salerno  con  una  let- 
tera indirizzata  allo  stesso  autore,  sorse  Gius.  Costanzo  avvocato 
catanese  a  sostenerla  colla  sua 

Dissertazione  politica  in  risposta  a  detta  lettera.  Cat.  1786  in-8». 

*  Queir  Opera  è  di  nuovo  tornata  in  luce  a  Pai.   1853  in-ì°. 

Dom.  M.  Giarrizzo,  Prospetto  dei  saggi  politici  ed  economici  su 
la  pubblica  e  privata  felicità  della  Sicilia.  Pai.  1788  in-i°. 

I  sovrani  diritti  del  prinicipe  sostenuti  con  l'uso  della  potestà  coat- 
tiva per  conservarsi  la  purità  della  fede  ,  la  felicità  do'  popoli  ,  la 
fedeltà  de*  vassalli:  Lettera  a'  Ministri  di  Slato,  ad  istanza  del  dott. 
Gius.  Spinola.  Pai.  1789  in-4°. 

Gius.  Logoteta,  I  doveri  de  sudditi  verso  il  monarca.  Sirac.  1790 


ART.    IT.    TRATTATI    ITALIANI  391 

—  La  vera  credenza,  opuscolo  teologico-politico  per  la  civile  gio- 
ventù. Ivi  1792  in-8°. 

—  Istruzione  sopra  V  arte  militare  proposta  ai  sudditi  di  S.  M.  Ivi 

4798  in-8°. 

—  Ragionamento  politico  sopra  la  pace.  Cat.  1796  in-S°. 

—  Sopra  la  tranquillità  e  floridezza  del  regno  di  Sicilia.    Palermo 

4799  in-8°. 

Dom.  Crocenti,  Meditazioni  filosofico-politiche  sopra  Y  anarchico 
sistema  giacobino  della  liberta  ed  eguaglianza,  t.  111.  Mess.  1792 
in-8°. 

Gio.  d'  Angelo,  V  autorità  del  Monarca  trattata  secondo  le  mas- 
sime della  cristiana  filosofìa.  Pai.  1794  in-4°. 

Sav.  Scrofani,  Tutti  han  torto,  o  Lettera  a  mio  zio  sulla  rivolu- 
zione di  Francia:  tradotta  in  diverse  lingue  d'Europa. 

Gaet.  Luigi  del  Giudice,  La  scoperta  de*  veri  nemici  della  sovra- 
nità, sedicenti  regalisli,  fatta  in  dieci  congressi  tenuti  da  un  pre- 
sidente, da  un  teologo,  un  giureconsulto,  ed  uno  storico.  Rema  1794 
in-8°. 

Carm.  Controsceri  ,  Catechismo  dell'  uomo  e  del  cittadino.  Pai. 
4796  in-8°. 

Dialogo  morale  su'  doveri  de'  vassalli  verso  de  loro  sovrani  (di 
Gabr.  Macchia  sac.  nap.).  Pai.  1812  in-8*. 

Riflessioni  politiche  e  militari  sulla  Sicilia  ,  compilate  nelV  officio 
topografico  (dal  capitano  Carlo  Afan   de  Bibera).  Pai.    1813  ìn-4°. 

.4.  Jnguaggiato,  Considerazioni  filosofiche  e  politiche  sullo  stato 
civile.  Pai.  1814  in-8°. 

Damiano  Mingli ,  Pensieri  sul  coraggio  e  sull'  onore ,  pubblicati 
per  Ant.  della  Rovere.  Pai.  1814  in-S°. 

Frane.  Bomeo,  Lo  specchio  del  disinganno  proposto  a  S.  M.  Si- 
ciliana, alla  Gran  Brettagna  ed  a*  Sovrani  alleati.  Londra  1820  in-89. 

Gir.  Guzzo,  Trattato  de'  doveri  de'  sudditi  verso  i  loro  monarchi, 
con  una  raccolta  d'autorità  filosofiche  ,  che  provan  l'assunto.  Pai. 

4825  in-8°. 

Bar.  Gius.  Zappulla,  Discorso  sull'utilità  politica  degli  studi, 
Pai.  4825  in-S°, 


392  GLASSI    XV.  SCIENZE    MORALI  — SEZ.    III.    POLITICI 

Jgn.  de  Contreras,  Discorso  sulla  necessità  di  provvedere  alla  sus- 
sistenza de'  poveri  in  Sicilia,  e  su'  mezzi  come  estirpare  la  mendi- 
cità. *  Sta  cogli  altri  suoi  Discorsi  di  pubblica  utilità.  Palermo 
1830  in-8°. 

Vito  Ondes  Reggio,  Discorso  politico  sulla  proprietà,  a  fine  di  co- 
noscere quella  delle  isole  che  nascono  nel  mare.  Pai.  1833  iu-8°. 

Gius.  Turturici,  Sulle  qualità  necessarie  ad  un  uomo  di  Stato  : 
nell'  Effem.  sicil.  t.  X,  p.  53. 

Sopra  il  bene  ed  il  male  prodotti  in  Sicilia  da'  collegi  delle  arli, 
detti  volgarmente  Consolati,  di  Af.  1.  A.  Mess.  4837  in-8°. 

Ant.  Bona  fede,  Memoria  sulle  opere  di  beneficenza  che  meritano 
la  tutela  e  la  superiore  vigilanza  del  Governo.  Pai.  4837  in-8°. 

Agat.  Longo,  Della  Genesi  del  dritto  e  della  idea  correlativa  del 
dovere.  Cat.  1840  in-8*.  *  L'autore  ha  pure  scritto  sulla  filosofia 
del  dritto,  sulla  sovranità,  su  i  suoi  poteri  ,  e  sugli  effetti  che  ne 
risultano  nel  sistema  delle  umane  società. 

Pietro  Lanza,  principe  di  Scordia,  Dello  spirito  di  associazione  , 
nell'  Inghilterra  in  particolare  ,  Saggio  politico  ed  economico.  Pai. 
1842  in-8°. 

—  Discorso  sulla  politica  siciliana  e  straniera,  letto  in  quest' Ac- 
cademia delle  scienze  al  1839,  inedito. 

Stellano  Salafia,  Riflessioni  sopra  detto  Discorso.  Pai.  1840  in-S°. 

Ant,  Antinoro,  Sul  bisogno  di  civilizzare  le  infime  classi  per  otte- 
nere la  felicità  civile  sperabile  ,  con  un  quadro  dello  stato  attuale 
di  Sicilia.  Pai.  1843  in-8°. 

JV.   Cantaluppo,  Scienza  del  ben  essere  sociale.  Cat.   1846  in-8*. 

—  Sinottica  del  pubblico  dritto.  Ivi  1847  in  foglio  atlantico. 

Gio.  di  Pietro,  Piano  sub"  equilibrio  politico  degli  Stati,  opuscolo 
iìlosofico-civilc.  Pai.  1848  in-8°. 

—  Sulla  natura  ed  armonia  de'  poteri  sociali  e  politici  ,  trattato 
filosofico.  Ivi  1850  in-8°. 

Luigi  Tapardli  d'Azeglio,  Della  nazionalità,  breve  scrittura.  Ge- 
nova  Ì847  in~8°.  *  Fu  ricordata  testé. 

—  Sulla  libertà  d'associazione.  Pai.   1848  in-S°. 

—  Della  sovranità  del  popolo,  Conversazioni  politiche  ad  uso  del 
popolo  stesso.  Firenze  184!)  iu-12°. 


ART.    II.    TRATTATI    ITALIANI  59' 

—  Funzione  pacifica  del  clero  nel  pubblico  movimento.—Orgaìu- 
amo  e  spirito  nella  società.  *  Sono  articoli  due,  estratti  dall'  Eco, 
giornale  di  Firenze  1849  in-8°. 

*  Molti  altri  ne  ha  poscia  dati  nella  «  Civiltà  cattolica  »  di  ho- 
ma,  dove  si  è  ricondotto  dopo  ^in  lungo  soggiornare  fra  noi,  inse- 
gnando e  scrivendo  in  più  periodici.  In  quest'  ultimo  ha  tolto  a  con- 
futare la  falsa  politica  dei   demagogi  del  giorno. 

Le  riforme  siciliane.—  L' indipendenza  ed  il  parlamento.— L' equi- 
librio dei  poteri.  *  Questi  e  colali  articoli  leggonsi  nella  nuova  se- 
rie del  Giorn.  di  scienze  ce.  del  marchese  V.  Mortillaro.  Pai.  1848 
in-8°. 

P.  Frane  lo  Cicero,  Pensieri  politici  sulle  attuali  rivoluzioni. 

—  La  vera  idea  della  libertà.— Lo  spirito  del  secolo  XYlli  e  XIX. 
Pai.  1848  in-8°. 

Nic.  Palmeri,  Catechismo  politico  siciliano.  Pai.  1848  in-8°. 

Gius.  Errante,  barone  Avanelta,  Manuale  diplomatico.  Pai.  1848  in-8°. 

Gius.  Bandiera,  Pensieri  politici.  Pai.  1848  in-S°. 

Ant.  Galatti,  Soli'  influenza  dei  clubs  al  ben  essere  costituzionale 
della  Sicilia  nel  suo  stato  presente.  Mess.  1848  in-8°.  *  Dimostra 
tali  convegni  tornare  più  nocivi  che  utili. 

Ant.  Carbonari,  Il  liberalismo  italiano  ,  antico  e  moderno.  *  In- 
serito per  articoli  nel  giornale  «  Il  pensiero  della  nazione  ».  Pai. 
1849  in  fol. 

Gioacch.  Ventura,  Miscellanea  di  vari  articoli  pubblicati  in  ma- 
teria di  religione  e  di  politica,  voli.  l'Ili  Roma  1846  in-8°. 

—  Della  persona  influente  nella  società.  Ivi  4846  in-8°. 

—  Della  Francia  in  relazione  col  cristianesimo.  Ivi  4846  in-8\ 

—  Dell'attitudine  politica  del  Clero.  Ivi  1847  in-8°.  *  Quest' è  una 
corrispondenza  privata,  scritta  in  francese  a  M.  Sibour  vescovo  di 
Digne. 

—  Progetto  d'  una  camera  di  Pari  nello  stato  pontifìcio.  Ivi  1848 
in-8°.  #  Scritto  nel  tempo  che  fu  quivi  proclamata  la  repubblica:  nel 
qual  anno  altresì  pubblicò  più  altri  scritti  concernenti  la  Sicilia  che 
noi  raccordammo  a  suo  luogo. 

Quesiti  politico-morali:  Chi  sono  i  veri  filantropi  ?  Chi  sono  i  veri 
patriotti  ?  Chi  i  veri  progressisti  ?  E  chi  gli  oscurantisti  e  retrogradi 
del  secolo  XIX?  Pai.  4850  in-8°.  *  Autore  n'è  Vab.  Ant.  Parisi, 
scrittore  di  più  opere  altrove  da  noi  riportate. 

b\ 


594  CLASS B   XV.  SCIENZA    MO.ALl — hkZ.    IH.    POLITICA 

jtrcf.  Catara-Lettieri,  Parole,  sulla  circa  servile  imitazione  degli 
stranieri  in  fatto  di  politico.  Pai.  1849  in-8°. 

—  La  vera  libertà  ed  il  vero  liberalismo.  *  Lavoro  politico  pros- 
simo e  vedere  la  luce. 

Dom.  Avella,  delle  Scuole  pie  ,  Vari  errori  contro  il  ci  vii  princi- 
pato de'  Papi  e  la  sacra  inviolabile  potestà  de'  Regi  confutati.  Nap. 
1849',  e  con  aggiunte,  Tal.  1850  in-i°. 

Mariano  Alt  amore  ,  arcipr.  di  Giuliana  ,  Sermone  politico-morale 
della  dignità  sovrana  e  de'  doveri  verso  il  Re.  Pai.  d850  in-4*. 

Mich.  Giuffrè  Birelli,  L'uomo  ne'  suoi  rapporti  sociali  e  politici: 
Pensieri  filosofico-legali.  Pai.   Ì850  in-l£°. 

*  Altre  opere  riguardanti  la  Monarchia  siciliana  furon  prodotte 
al  principio  della  Classe  XI. 

Scb.  Ayala,  De  la  liberto  et  de  V  égalité  des  liommes  et  des  ci- 
toyens,  avec  des  considérations  sur  quelques  nouveaux  dogmes  po- 
lìtiqucsi  Vienne  et  Pavie  1705  In-8°.  *  Fu  questi  nostro,  da  Castro- 
giovanni:  dopo  la  espulsione  de' gesuiti  recatesi  in  Austria  stanziò  nel 
collegio  Teresiano,  ove  molti  scritti  compose  in  francese.  Quest'  o- 
pera  fu  voltata  in  italiano  e  stampata  a  Torino  ed  altrove,  come  fa 
fede  il  Giornale  ecclesiastico  di  Roma  voi.  Vili. 

SEZION  È  IV. 

PEDAGOGIA 

Troppo  importa  il  bene  e  dirittamente  avvilire  la  prima  età  pel 
doppio  sentiero  della  probità  e  del  sapere,  chi  ama  veder  eulta  ed 
incivilita  una  nazione.  Però  è  che  tutt' i  legislatori  si  fecer  carico 
della  educazione,  persuasi  coni1  erano  che  tali  saranno  i  popoli,  quali 
fur  allevati.  La  scienza  impertanto  che  a  ciò  intende,  dimandasi 
Pedagogia. 

Come  poi  V  educazione  morale  suol  unirsi  alla  istruzion  letteraria, 
e  all'una  e  all'altra  la  direzione  civile,  propria  di  persone  bennate, 
così  la  Pedagogia  a  tutti  e  tre  codesti  rami  si  estende.  11  perchè 
dei  trattati  che  seguono,  altri  mirano  al  fisico,  altri  al  morale,  al- 
tri al  letterario  allevamento  della  gioventù)  e  questa  d1  ambo  i  sessi. 

E  poiché  questo  ammaestrare  si  fa  o  nelle  domestiche  mura  ,  o 
nei  collegi,  ne'  seminari,  nelle  case  d'  educazione  :  di  tutte  codeste 
guise  vi  suggeriscon  la  norma  gli  scritti  seguenti. 

Avverto  clic  talune  delle  seguenti  opere  ed  assai  altre  vennero  an- 
nunziale nella  classe  X,  sez.  II,  art.  1,  dove  d'  Istituti  e  licei  e  scuole 
fummo  recensione:  e  colà  rimandiamo  il  leggitore. 


595 


Ratio  atque  institutio  studiorum  Soc.  lesti  por  sex  patres  ad  id 
deputa tos  conscripta,  Romae  1586  in-8°. 

*  Quest'è  iì  Codice  della  pubblica  istruzione,  osservato  in  tutti  i 
collegi  della  Compagnia,  ed  è  questa  la  prima  edizione,  che  fu  poi 
replicata  le  tante  volte,  or  a  solo,  or  insieme  alle  altre  parti  del- 
l' Istituto  di  essa  Compagnia.  Comprende  le  Regole  così  comuni  a 
tutti  i  professori,  come  peculiari  a  ciascuna  classe,  tanto  delle  su- 
periori come  delle  inferiori  facoltà;  premessovi  quelle  che  riguarda- 
no i  direttori  e  i  prefetti  degli  studi,  e  giuntovi  in  fondo  quelle 
delle  varie  Accademie  aperte  alle  singole  classi,  dalla  suprema  teo- 
logica all'  infima  gramaticale. 

*  Alloghiamo  questa  Istituzione  tra  le  opere  siciliane  (benché  com- 
posta da  vari  di  varie  province  riuniti  a  Roma  ,  da  osservarsi  per 
ogni  dove,  come  finora  si  è  praticato),  per  due  buone  cagioni:  Y  li- 
na, perchè  il  pubblico  insegnamento  di  questa  Società  ebbe,  vivente 
tuttavia  il  fondator  s.  Ignazio,  la  sua  prima  forma  nel  collegio  pri- 
mario di  Messina,  cognominato  per  questo  Prototipo  :  Y  altra  ,  per- 
ciocché de'  sei  padri  convenuti  da  diverse  nazioni  a  compilarla  fu 
presidente  e  v'  ebbe  potissima  parte  il  p.  Stefano  lucci  ,  natio  di 
Mon  forte  presso  la  detta  Messina,  che  allora  trova  vasi  prefetto  gene- 
rale degli  studi  nel  Collegio  romano:  le  cui  opere  varie  ci  rammen- 
tano e  Filippo  Alegambe  nella  Biblioteca  Gesuitica,  e  Ant.  Mongitore 
nella  Siciliana. 

*  Gli  Atti  di  questa  compilazione,  eseguita  per  decreto  della  V. 
Congregazion  generale  e  sotto  il  governo  del  generale  preposito  Clau- 
dio Acquaviva,  si  leggono  nella  parte  V.  lib.  IV  della  Istoria  latina 
della  Compagnia  di  Gesù,  di  Frane.  Sacchini-,  nel  libro  l  della  «  Hi- 
storia  Congrega  Uomini  de  auxiliis  divinae  gràtiaè  »  di  Agostino  le 
Blanc  (cioè  Giacinto  Serry),  negli  Atti  degli  Eruditi  di  Lipsia,  V  a- 
gosto  del  1700;  ed  in  più  altre  scritture. 

*  Questo  Codice  poi,  a  diverse  stagioni,  è  stato  riveduto,  rifor- 
mato, raccomodato  alle  condizioni  dei  tempi,  ai  progressi  delle  scien- 
ze. L'  ultima  di  tali  modificazioni,  prescritta  da'  generali  comizi  (cui 
toccò  a  me  d'  intervenire,  e  a  cui  proposi  la  nuova  riforma),  venne 
eseguita  per  altri  sei  padri  di  altrettante  province  (e  dalla  siciliana 
vi  andò  il  p.  Vinc.  Garofalo),  sotto  gli  auspici  del  Generale  novello 
rev.  p.  Giovanni  Roothaan,  il  quale  man  della  alle  stampe  in  Roma 
d85t  in-8e,  e  vi  premise  una  sua  Enciclica,  che  dava  ragione  delle 
durate  fatiche,  ed  inculcavano  la  osservanza.  Di  essa  scrive  al  di- 
steso il  cav.  Gio.  Crétineau-Johj,  nel  voi.  VI  della  sua  «  Histoire 
politique,  littéraire  et  religieuse  de  la  Compagnie  de  Jesus.  Paris  \%*A$ 
io-12\ 

*  Novella  forma  testé  han  presa  le  scuole  di  essa  Compagnia,  il 
cui  a  Prospetto  de' corsi  e  degli  orari  »  s-<è  pubblicato  a  Pai.  184U 
in-8°. 


")%  CLASSE   W.    SCIENZE    MOBALI —  SBZ.    IV.    I'EUAGOCU 

Programma  dell'insegnamento  adottato  nel  Collegio  massimo  di  Pai. 
4852  ?n-8°.  *  Dettato  del  p.  Paolo  Bottalla,  prof,  di  storia  in  esso 
collegio.  Se  ne  legge  un  lungo  estratto  nel  Giornale  ufficiale  di  Pai. 
18i5,  num.  I. 

lo.  Ant.  Yiperani,  mess.  De  ratione  docendi  liber.  Romae  1588 
in-8°*.  *  Fu  noi  ristampato  nel  voi.  I  delle  sue  Opere  a  Napoli  1606 
V  autore  appartenne  un  tempo  alla  Compagnia,  da  cui  apprese  la 
maniera  qui  descritta  d'insegnare:  indi  passato  in  Ispagna  fu  regio 
cappellano  ed  istorico  di  Filippo  11  -,  poi  cantore  della  cappella  pa- 
latina di  Palermo,  ed  in  fine  vescovo  di  Giovenazzo  nella  Puglia. 

Phil.  Pisciottae,  pactensis,  De  adolescentia  morosi,  et  eius  pae- 
dia,  Opusculum.  INeap.  1655  in-4°. 

lo.  Bapt.  Graphei,  mess.  Humanitatis  cursus  ,  cuius  breviora  ad 
bonarun/artium  semitoni  consequendam  praecepta,  sexdecim  annos 
Mamertinae  Palladis  candidatis  in  eodem  seminario  dictaverat.  Mess. 
4698  in-48. 

Ma^istris  scholarum  inferiorum  S.  I.  De  ratione  discendi  et  dù- 
cendo Pan.  1755  in-b°.  *  Ecco  un  altro  magistrale  trattato,  che  di- 
viso in  due  parti,  prescrive  ai  maestri  della  Società  nella  1  la  nor- 
ma di  ben  condurre  i  loro  studi  privati,  nella  li  le  più  acconce  in- 
dustrie a  ben  ammaestrare  gli  allievi,  ed  avviarli  così  alle  lettere, 
come  alla  pietà. 

*  Questa  edizione  non  è  che  una  ristampa  di  opera  pubblicata  già 
in  Roma,  Firenze,  ed  altrove  per  ordine  della  XIV  Congregazion 
onerale  ,  che  volle  per  essa  determinare  un  metodo  uniforme  a 
tutte  le  scuole  della  Compagnia,  ed  agevolare  ai  giovani  precettori 
V  esercizio  del  loro  ministero.  Autore  da  essa  incaricato  ne  fu  il  ce- 
lebre Gins.'  Jouvency,  chiaro  spositore  de'  Classici  latini  ,  e  storio- 
grafo generale  della  Compagnia,  succeduto  in  questo  ufficio  al  non 
meno  celebre  Frane.  Saechini. 

*  Quest'ultimo  ancora,  oltre  le  Storie  latine  di  detta  Compagnia, 
avea  pur  pubblicate  due  opere  pedagogiche,  una  intitolata  Protre- 
pticon,  l'altra  Paraenesis  Magisiris  5.  /.,  nelle  quali  ugualmente  sug- 
geriva precetti  e  pratiche    conducenti  alla  miglior  maniera   d'  inse- 

°"  n  a  re  • 

D  *  A  commendazione  dell'opera  del  Giovenzio  basterà  il  dire  che 
il  rinomato  Carlo  Rollili,  rettor  emerito  della  università  di  Parigi  , 
la  tolse  a  modello  del  suo  eccellente  trattalo  «  Sulla  maniera  di  ap- 
prendere e  d' insegnare  le  belle  lettere  per  formare  la  mente  e  il 
cuore  •». 

Ratio  tradeodac  philosophiae  in  scholis  provincia*  siculae  S.  I. 
Pan.  1754  in-4».  #  Quest' è  una  specificata  enumerazione  delle  ma- 
terie da  trattare  nelle  superiori  scuole  di  questa  provincia,  che  quasi 


ART.    I.    TRATTATI    LATINI  51)7 

sola  tra  noi  di  quei  tempi  avea  pubblico  insegnamento.  Autore  ne 
fu  il  p.  Gius.  M,  Gravina,  dei  principi  di  Rammacca,  prefetto  ge- 
nerale di  studi  in  questo  collegio  massimo. 

ART.    IF.    TRATTATI    ITALIANI 

Giamb,  Graffeo,  Il  necessario  esercizio  de'  giovani  per  crescere 
nelle  scienze.  Mess.  16s8  in-8°. 

Ottavio  Piceno,  I  vantaggi  della  scuola  pubblica  sopra  la  privata 
dimostrati  in  una  lettera  di  risposta  al  sig.  conte  N.  N.  Firenze  e 
Palermo  1729  in-12°.  *  Adduce  sette  emolumenti  del  pubblico  am- 
maestramento sopra  il  domestico. 

Lo  studioso  in  lega  col  giuoco  per  introdurre  nelle  scienze  i  gio- 
vani meri  vogliosi',  pensiero  abbozzato  su  la  geografia  ed  indicato  in 
altre  materie  da  due  accademici  de'  Trasformati  di  Noto  ,  accolto  e 
pubblicato  dal  sac.  Gius.  Serrentino.  Cat.  1757  in-4°. 

Vinc.  Pezzangora,  Breve  cenno  su  i  piaceri  dello  studio  per  ser- 
vire di  curioso  svegliarino  alla  gioventù  studiosa.  Pai.   1853  in-Pi#. 

Eraclide  lo  Presti,  De'  mezzi  di  coltivare  V  ingegno  ,  e  de'  frutti 
che  se  ne  raccolgono:  prolusione  agli  studi  del  seminario  di  Girgenti. 
Ivi  1855  in-8°. 

Alessio  Stigliarli,  La  riforma  necessaria  allo  slato  attuale  cP  istru- 
zione siciliana:  discorso  inaugurale  letto  all' Accademia  della  Civetta 
di  Trapani,  per  l'apertura  di  quel  liceo  al  1836:  nel  t.  LVII  del 
Giorn.  di  scienze  ec. 

Su  V  educazione  letteraria  della  gioventù  siciliana  ,  regolamenti 
d'  anonimo:  nel  t.  LX  di  esso  giornale. 

Salv.  Scuderi,  Discorso  sull'  istruzione  delle  classi  produttrici  della 
Sicilia.  Cat.  1854  in-8°. 

Cav.  Mario  Bizzari,  Intorno  l'istruzione  pubblica  in  Russia.  Cat. 
1835  in-8». 

—  Sopra  la  popolare  infantile  istruzione  ,  e  de'  difetti  di  quella 
siciliana.  Ivi  in-8°. 

Pietro  Lanza,  principe  di  Scordia  ,  Sulla  istruzione  del  popolo  : 
lezione  recitata  nell'Accademia  di  Pai.  1835,  e  riportata  nell'Efiem. 
sic.  t.  XI,  p.  581. 

Vinc.  Tedeschi,  Sulla  direzione  agli  studi  filosofici  in  Sicilia.  Cat. 
1835  in-8*. 


39S  CLASSE   XV.  MUNSI    MORALI  —  SEX.  IT.    PEDAGOGIA 

—  Sugli  ostacoli,  che  al  progresso  della  istruzione  delle  classi  pro- 
duttrici "oppone  il  sistema    d' insegnamento   adottato  in    Sicilia.   Ivi 

in-8% 

—  Sopra  i  mezzi  di  favorire  1'  istruzione  di  dette  classi.  Ivi   m-S°. 

[Notizia  istorica  delle  scuole  infantili:  nello  Stesicoro,  n.  45,  gioru. 
di  Cat.  1833  in-8°. 

Pel  regolamento  della  pubblica  istruzione:  progetto  di  riforma  del 
pres.  G.  M.  arciv.  di  Seleucia.  Nap.  4838  in-4°. 

*  Un  lungo  articolo  su  questo  progetto  n'  ha  scritto  Aie  Custtl- 
lana,  nel  t.  XXV,  n.  G7,  dell'Effem.  siciliane. 

Diego  Costarella,  Progetto  d' istruzioni  elementari,  ed  avvertimenti 
alle  madri  di  famiglia  intorno  all'  educazione  de'  loro  figliuoli.  Cat. 
1841  in-8°. 

Salv*  Marchese,  Sul  miglioramento  di  alcuni  rami  d'istruzione  in 
Sicilia.  Cat.  1844  in-S°. 

Frane.  Coppola,  Su  i  licei,  o  Educazione  sociale.  Pai.  4846  in-8». 
*  Diviso  in  tre  parti,  che  versano  sul  metodo  degli  studi,  sulle  ma- 
terie e  sulla  disciplina. 

Luigi  Castellana,  Sul  regolamento  di  pubblica  istruzione  in  Sici- 
lia. *  Nel  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti  ,  nuova  serie,  voi.  I, 
Pai.  1848   in-8°. 

Mich.  Rizzone,  La  Bussola  socievole  pe'  miei  giovani  figli.  Nolo 
1848  in-8°.  _    .. 

*  Opera  divisa  in  due  parti  ,  contenenti  la  Teorica  e  la  1  ralica 
delle  scienze  utili  alla  gioventù. 

Sulla  necessità  dell'  istruzione  nella  gioventù,  e  come  debba  esser 
diretta  dagl'  istitutori  per  giovare  ad  ogni  classe  di  persone:  Discorso 
pronunziato  alla  R.  Accademia  peloritana  di  Mess.  4846  in-8°. 

*  Vi  sono  annesse  notizie  sulla  pubblica  istruzione  di  Francia. 

Nicc.  di  Carlo,  Proposta  di  alcune  riforme  agli  studi  ecclesiastici 
di  Sicilia.  Pai.  1849  in-8°. 


Sanfdippo,  Roberto  e  la  sua  famiglia  ,  ovvero  Letture  per 
siciliani,  voli.  II.  Pai.  1849  in-12°.  *  È  un'istruzione   ci- 


Pietro 
fanciulli  sicili 
vile  insieme  e  storica  di  cose  patrie. 

*  A  questi  scrittori  nazionali  possiamo  aggiugnere  pochi  stranieri, 
le  cui  scritture  cotanto  accreditate  in  Italia  si  bau  meritala  la  luce 
de'  nostri  torchi,  e  di  venire  adottati  ne  nostri  licci. 


ART.    II.    TRATTATI    ITALIANI  599 

Me.  Wiseman,  Sulla  necessità  d'  un  corso  completo  di  studi  per 
gli  ecclesiastici,  trad.  dal  latino  per  Ant.  de  Luca  :  nel  n.  98  del 
Giorn.  letterario. 

Luigi  Taparelli,  Lettere  XII  in  risposta  a  quella  di  Frane.  Forti 
sulla  direzion  dpgli  studi  io  Italia,  stampata  a  Ginevra  4843. 

*  Leggonsi  inserite,  senza  suo  nome,  ne'  voli.  Vili  e  segg.  del  gior- 
nale La  Scienza  e  la  Fede.  Nap.  4844  e  segg.  in-8°. 

Giamb*  Masson,  Enciclopedia  ad  uso  della  gioventù,  voli.  IV.  Pai. 
48-iG  in-49». 

♦L'editore  vi  ha  fatte  delle  aggiunte:  ma  non  pubblicò  i  tomi  V 
e  VI,  che  dar  doveano  il  compimento  dell'  opera. 

L.  A.  Parravìcini,  Manuale  di  pedagogia  e  metodica  generale  ad 
uso  delle  madri,  de'  padri,  de'  maestri  e  delle  autorità  ecclesiastiche 
ed  amministrative  d' Italia.  Pai.  4843  in-4S°.  *  La  Metodica  speciale 
che  discende  a  ciascuna  classe  d'insegnamento,  compresa  dall' autore 
in  altro  volume,  non  è  finora  uscita  da'  tipi  nostrali. 

—  Il  Giannetto,  opera  premiata  dall'Accademia  di  Firenze,  come 
la  più  utile  per  la  istruzione  della  gioventù:  50' ediz.  con  varie  ag- 
giunte, voli.  IV.  Pai.  4848;  e  in  voli.  II,  4849  in-8*.  *  Un  articolo 
su  questa  bell'opera  dettelo  il  prof.  Bald.  Romano  nel  t.  XXYM  , 
n.  74,  dell'  Effem.  sicole. 

Gius.  Taverna,  Prime  letture  dei  fanciulli,  utilissimo  per  T  inse- 
gnamento della  lingua  italiana.  Pai.  4857  e  48  in-l2°. 

—  Seconde  letture,  o  Lezioni  morali ,  tratte  dalla  storia  ,  e  rac- 
conti storici.  Ivi  4839  e  48  in-42*. 

*  La  prima  di  queste  due  raccolte  è  corredata  di  noterelle  del 
can.  Gasp.  Rossi ,  che  dilucidano  le  voci  più  ricercate  con  vocaboli 
siciliani. 

ART.    III.    METODOLOGIA 

I  differenti  metodi  o  introdotti  dall'estero,  o  escogitati  da'  nostri 
sulla  maniera  del  pubblico  insegnamento,  fan  parte  potissima  della 
Pedagogia,  di  cui  abbiamo  fin  qui  riportati  gli  scritti.  Metodi  sin- 
tetici, metodi  analitici,  metodi  normali,  metodi  di  simultaneo  e  mu- 
tico  insegnamento:  tali  sono  i  trattati  che  n'  insegnano  la  pratica  , 
e  che  qui  sogghigniamo. 

Mich.  Ang.  Fardello,  Lettera  al  sig.  N.  N.  in  cui  per  rintracciare 
il  vero  metodo  di  studiare  si  espongono  la  corruzione  e  gli  abusi 
delle  umane  scienze,  i  vizi  e  i  difetti  de'  letterati. 

*  Leggesi  nella  Galleria  di  Minerva,  t.  I  ,  par.  XII.  Yen.  1696 
in  fol. 


400  CLASSE  XV.  SCIKNZK  MORALI   —  SEZ.  IV.    PEDAGOGIA 

-  Lettera  11,  in  cui  si  dimostra  quanto  sia  oggi  corrotta  e  allon- 
tanata dal  suo  primo  istituto  l'arte  di  parlare:  nel  t.  11,  parte  1  , 
di  detta  raccolta. 

Bern.  Cavalieri  e  Acugna,  Metodi,  regole,  consigli  ed  avvertimenti, 
non  solamente  per  chi  comincia,  ma  per  chi  già  trovandosi  in  qua- 
lunque genere  di  studi  avanzato,  brami  vie  più  in  quello  fondaisi. 
Rnlo^na  1715  in-4°.  .      .  .      ,  , 

♦  Questo  teatino  n  a  poi.  perfezionò  il  lavoro  a  lui  lasciato  dal  p. 
D.  Gius.  M.  Cicala  teat.  mess. 

Vino  Emm.  Sergio,  Piano  disposto  per  ordine  del  Senato  intorno 
alteleggi  e  regolamenti  d'una  casa  d' educazione  perla  gente  bassa. 
Pai.  1779  in-4°. 

Greg.  Speciale,  Metodo  facile  per  insegnare  i  fanciulli  a  ben  leg- 
gere. Pai.  1800  in-8°. 

Ani.  M.  Cammuca,  Arte  di  leggere.  Pai.  1829  in-8«\ 

Itef  Termini ,  Progetto  d'  un  piano  di  educazione  ed  istruzinne 
pubblica  aitato  alleDcircostanzel  odierne  della  Sicilia.  Pai.  131o 
in-4°. 

Grea.  Liardi ,  Prospetto  d'un  nuovo  piano  di  studi  per  un i  col- 
letto seguito  dal  Metodo  di  trattare  le  scienze  e  dalla  disposi  ione 
dTbèn  pensare  ed  esprimersi:  dedicato  alla  Commessane  di  pubblica 
Istruzione.  Pai.  1820  in-8°. 

Gius.  M.  Fogalli,  Preparazione  allo  studio  di  umanità  sul  nuovo 
piano  di  riforma.  Trap.   1820  e  57  in-8\ 

Pestolazzi,  Metodo  di  educazion  popolare.  *  Leggesi  nel  t.  XX11I 
del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti:  l'autore  e  italiano,  assai  ri- 
nomato per  questo  metodo  che  ha  migliorato  non  poco  il  lancastnano. 

Carm.  Maravigna,  Alcune  idee  sul  metodo  di  studiare,  prolusione 
accademica.  Cat.  1858  in-8°. 

Ben.  Castiglia,  Su'  metodi  convenienti  nel  presente  ^cotoj^  let- 
tere e  sulle  riforme  delle  scuole  elementari.  Pai.  lòo9  ìn-b  . 

Ignazio  Pajmnno  da  Modica,  Piano  di  studi  per  la  Sicilia,  presen- 
tato al  Parlamento  del  4815. 

Gian  Agost.  de  Cosmi,  Elementi  di  filologia  italiana  e  latina, 
t.  111.  Pai.  179G-1805  in-8\ 


ART.    III.    METODOLOGIA  401 

*  In  qnest'  opera  si  sviluppa  egregiamente  il  metodo  normale,  per 
cui  fu  scritta  dall'  autore  che  fu  il  primo  ad  introdurre  tai  scuole 
in  Sicilia. 

—  Memoria  su  l'istituto  normale  di  Sicilia  e  la  pubblica  educa- 
zione. Ivi  1818  in-r2°. 

Compendio  del  metodo  delle  scuole  normali  per  uso  delle  scuole 
della  Lombardia  Austriaca.  Pai.  1816  in-8°. 

Gir.  Guzzo,  Metodo  pratico  per   uso  delle   scuole    normali.  Pai. 

1817  in-8°.  ,  -.'*      •  ir 

— Nuovo  metodo  ragionato  per  istruire  simultaneamente  ì  Fanciulli. 

Pai.  1825  in-8°. 

Anc.  M.  Vita,  Estratto  delle  materie  più  interessanti  contenute 
ne'  sistemi  di  Bell  e  Lancaster  ,  fatto  per  uso^dV  novelli  maestri 
della  provincia  di  Caltanissetta.  Ivi  1825  in-12°. 

Mercurio  Ferrara,  Sul  metodo  normale  e  lancastriano.  Pai.  4822 
in-4°.  *  Avendo  l'autore  notati  de'  difetti  nel  primo,  ne  venne  ri- 
convenuto dal  seguente 

Frane  Pizzolato,  Difesa  del  metodo  normale  in  Siciliane  sua  ap- 
plicazione alla  lingua  italiana  e  latina.  Pai.  4824  in-8°.  *  A  lui  pe- 
rò contrarrispose  il  Ferrara  col  seguente 

Esame  d'  un  Opuscolo  dell'  ab.  Pizzolato  in  difesa  di  detto  meto- 
do. Nap.  4826  in-8°. 

Ben.  Sav.  Terzo,  Sul  progresso  del  metodo  di  mutuo  insegnamento 
in  Sicilia:  nel  t.  LU  del  Giorn.  di  scienze  ec. 

Pietro  Gulli,  Corso  di  studi  normali  secondo  la  Filologia  del  de 
Cosmi.  Pai.  1855  in-8°.  *  Delle  sei  classi  in  che  riparte  tal  corso, 
quattro  italiane  e  due  latine  ,  sole  vennero  in  luce  le  prime  due  , 
che  insegnano  lingua  italica,  aritmetica,  storia,  e  geografia. 

Carm.  Maravigna,  Alcune  idee  sul  metodo  di  studiare:  prolusione 
detta  all'  univ.  di  Cat.  4857  in-b>0^  e  nel  t.  LXI  del  Giorn.  lett.  Di- 
stingue i  rami  vari  del  sapere,  ne  mostra  la  mutua  dipendenza,  ne 
addita  T  ordine  in  apprenderli. 

Ant.  Minneciy  Pensieri  filosofici  sulla  prolusione  suddetta  :  nel 
t.  LXll  di  esso  giornale.  *  Confuta  parecchie  opinioni  del  Maravigna 
concernenti  metodo,  religione  e  scienze. 

Frane,  de  Pasquali,  M.  C.  Risposta  a'  Pensieri  filosofici  ec.  nel 
t.  LXIU. 

a2 


.\()1  CLASSE  SV.  r-ClllN/.i:  MOI'.AM   —  m 7.  IV.    PEDAGOGIA 

*  Prosieguo  a  rivoler  alli  i  orrori  nella  prolusione  del  prò!,  enianese. 

Pasq.  Pizzuto,  Sul  metodo  normale,  disorso.  Pai.   1841  in-8*. 

.Ve.  Grassi-Greco,  da  Aei-reale,  Tentativo  d'  un  novello  metodo 
per  facilitare  V  intelligenza  del  latino:  nel  t.  LXXV-Vl  n.  2-25-28  del 
predetto  Giornale. 

Me.  Scovaszo,  Sopra  il  metodo  di  mutuo  insegnamento,  applicato 
al  disogno  lineare,  alla  lingua  italiana,  al  progresso  dell'  aritmetica. 
Pai.  4855  in-8°.  *  Fu  l'autore  il  primo  clic  aprisse  scuola  laucastria- 
na  fra  noi,  nominato  primier  direttore  di  quelle  poi  aperte  iu  Sici- 
lia per  real  decreto  del  1810. 

FU.  Minolfi,  Sopra  Nic.  Scovazzo,  ovvero  dell'Insegnamento  po- 
polare. Pai.  1841  in-8°. 

Nat.  Zuccarello,  Osservazioni  di  perfezionamento  al  metodo  di  Bell 
e  Lnncaster.  Cat.  1841  ììj-8°.  *  Espone  la  parte  teoretica  della  rifor- 
ma da  lui  proposta  :  rimase  inedito  il  11  volume  riguardante  la  pra- 
tica. 

Fil.  Jìartolommeo,  I  difetti  del  sistema  di  educazione  de*  due  in- 
glesi Bell  e  Lancaster.  Mess.  1859  in-8°. 

Corra,  Presto  giovarmi  .  Istituto  di  mutuo  insegnamento  di  mad. 
Flavia  Grosso  aperto  a  Messina:  nello  Spettatore  Zancleo  1855,  n.  1G. 

Gaet.  Baita,  Siili'  istruzione  de  sordi-muti  in  Palermo:  nel  giorn. 
la  Falce,  1844,  n.  2.  *  Questo  benefico  istituto  fu  qui  fondato  da 
lgn.  Dixitdominus,  estinto  dal  colera  fatale  del  1857. 

Gius.  Silvestri,  Istruzione  de'  sordi-muti  in  Palermo:  nelf  Osser- 
vatore, nuova  serie,  voi.  1.  Pai.   184 i,  pag.  55. 

Andrea  Mangeruvo,  Teoria  sul  metodo  unico  per  apprendere  in 
poco  tempo  a  scrivere  e  perfezionarsi  senza  aiuto  di  maestro  ,  ad 
uso  del  convitto  Tulliano.   Pai.  1854  in-8°. 

Baici.   Candela,  Nuovo  sistema  di  studi  elementari.  Pai.  1840  in-S°. 

Gioach.  Geremia,  Sul  metodo  di  ben  coltivare  lo  spirito  ed  il  cuo- 
re de'  giovanetti.  Cat.  1845  in-8°. 

Gius.  Melodia,  da  Noto,  Metodo  d' insegnamento  per  le  prime  età: 
nel  t.  LXX  del  Giorn.  di  scienze  ec.  Pai.  1840. 

—  Manuale  d' insegnamento  per  le  prime  età.  Ivi  1845  iu-8°. 


ART.    III.    METODOLOGIA  405 

Ferd.  Cavalcanti,  Esposizione  del  metodo  che  si  adotta  nelle  sue 
scuole  (disposto  per  classi),  senza  data;  ma  è  Pai.   1840  in-8°. 

Gius.  Oddo  ,  Nuova  istruzione  elementare  di  leggere  e  scrivere 
lingua  italiana  latina  e  francese,  aritmetica  ,  calligrafia  ,  geografia 
ed  istoria.  Senza  data,  ma  è  Pai.  in-8°. 

Nic.  Castellana,  Sul  regolamento  di  pubblica  istruzione  in  Sicilia: 
nel  Giorn.  di  scienze  ec.  nuova  serie.  Pai.  18ì8  in-8°. 

Seb.  Chines,  Osservazioni  sul  sistema  di  mutuo  e  simultaneo  in- 
segnamento: nel  Giornale  gioenio  di  Cai.  1851,  bim.  VI,  e  segg. 

ART.    IV.    EDUCAZIONE  MORALE 

Ai  trattati  sulla  istruzione  letteraria  annettiamone  alquanti  sulla 
educazione  morale,  civile  e  religiosa.  Benché  uop'  è  avvertile  come 
parecchi  e  dei  sopraddetti  e  de'  susseguenti  rannoda  no  V  uno  all'  al- 
tro ramo  d' insegnamento,  giacché  ogni  istitutore  coscienzioso  non  può 
né  debbe  disgiugnere  la  coltura  della  mente  da  quella  del  cuore  : 
sopra  che  abbiamo  un  eccellente  modello  nell'aureo  trattato  di  Carlo 
Rollili  già  rettore  dell'  università  di  Parigi  «  Sulla  maniera  d'  inse- 
gnare le  lettere  in  riguardo  allo  spirito  e  al  costume  ».  Ecco  dun- 
que alquante  scritture  che  riguardano  principalmente  la  moralità. 

Talune  di  esse  sono  dettato  di  penne  straniere:  ma  1'  essersi  fra 
noi  riprodotte  ci  dà  un  titolo  a  solo  annunziarle  ,  secondochè  per 
tutta  1'  opera  stiam  praticando,  affine  di  renderla  più  completa  in 
uno  e  più  giovevole. 

Matteo  Scammacca,  Specchio  parabolico  per  li  figlj  d'  oggidì,  ov- 
vero Disciplina  filiale,  parte  1,  in  t.  11.  Pai.  4635-86  in-ìi°. 

Giacomo  Scìmè,  Scuola  per  riformare  1'  uomo,  acciocché  viva  cri- 
stianamente, insegnata  e  praticata  da'  Santi.  Pai.   1698  in-12°. 

Sentimenti  morali,  scritti  dal  cav.  di  Govin  al  conte  Lucrezio,  su 
le  condizioni  &  un  Aio,  e  come  istruir  egli  debba  un  giovane  cava- 
liere. Pai.  4755  in-4°. 

Carlo  Sanlacolomba,  L'educazione  della  gioventù  civile,  proposta 
ai  figliuoli  del  R.  Conservatorio  del  Buon-Pastore.  Pai.   1775  in-i°. 

Avvertimenti  dati  ai  figli  ad  istanza  del  figlio  sig.  Frane.  Magies. 
Pai.   1777  in-12°. 

Il  mondo  riformato  neh"  istituzione  ed  educazion  de'  lanuuili.  Pai. 
1787  in-8°. 


401  CLASSE    XV.    SCIENZE    MOP.ALl —  SEZ.  IV.    PEDAGOGIA 

Il  Galateo,  ovvero  Avvisi  di  buone  creanze,  cavati  da  M.  della  Casa 
e  da  altri  buoni  autori,  per  educare  con  polizia  la  gioventù  nei  se- 
minari. Pai.  1842  in-8*.  *  Quello  del  Casa  ridotto  in  22  capitoli  , 
venne  pur  in  luce  al  1856  in- 18°. 

Dom.  Parisi,  Piano  d'educazione.  Pai.  1815  in-ì°. 

Giamb.  Rocchetti,  Casi  di  pubblica  educazione.  Pai.  4814  in-8\ 

Pasq.  Panvini  ,  Ricordi  d'un  maestro  al  suo  allievo.   Nap.  1821 

ìiì-S° 

—  Acratialogia  per  avvertire  i  giovani  e  i  padri  di  famiglia  sulla 
principale  cagione  che  distrugge  la  salute,  e  su  i  mezzi  di  conser- 
tare ed  accrescere  la  robustezza  del  corpo.  Nap.  1828  in-8°. 

Ferd.  Malvica,  Discorso  sull'educazione.  Rieti  1827  in-8°. 

Milh  Sull'educazione  delle  classi  superiori  della  società:  nel  t.  XIII 
del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti. 

—  Sull'educazione  delle  classi  inferiori  della  società  :  nel  t.  MY 
di  esso  Giornale.  *  Questi  due  articoli  son  recati  dall'  inglese  per 
Gius.  Ber  tini. 

Barone  Deaerando,  Del  perfezionamento  morale,  o  dell'  Educazio- 
ne di  sé  medesimo,  trad.  dal  francese,  1.  II.  Pai.  1854  in-8°.  *  Que- 
st' opera  fu  premiata  dall'Accademia  francese  come  il  miglior  libro 
di  morale,  che  insegna  continuare  1'  educazione  ricevuta  in  collegio. 
Lunghi  estratti  ne  ha  inseriti  l'ab.  G.  Bertim  nei  voli.  Xl\  e  XV 
del  Giornale  di  se.  lett.  ed  arti. 

Cav  Ann.  d'  Angelo -Palumbo,  Alcune  idee  sul  bisogno  di  provve- 
dere alla  educazione  de'  fanciulli  poveri  o  abbandonati  :  nel  n.  50 
del  Giornale  medesimo. 

Mote  caratteristiche  d'un  giovine  malcreato,  del  sig.  Gaultier.  Pai. 
1855  in-24°.  *  Qnest' è  un  estratto  da  noi  fatto  dell'opera  tradotta 
dal  francese,  ed  impressa  a  Torino,  cui  aggiugnemmo  una  tavola  dei 
doveri  dell'uomo,  di  Frane.  Soave. 

Nic.  Maggiore,  Libro  di  prima  lettura  pe'  fanciulli  delle  scuole. 
Pai  1850in-12°.  *  Questo  libro  contiene  Massime  estratto  dalla  Bib- 
bia'da  Raff.  Politi,  e  Lezioni  di  storia  sacra  cavata  dal  Manuale  di 
educazione  per  le  scuole  infantili  di  Ferrante  Aporti. 

Cecilia  de  Luna  Foliero,  Saggio  filosofico  sopra  un  mezzo  di  mi- 
gliorare i  giovani,  ragionato  sugi'  intimi  rapporti  fra  la  sapienza  , 
lì    religione,  la  morale,  e  la  felicità,  Trap.  1836  in-8°. 


AKT.    IV,    EDUCAZIONE   MOKA LE  405 

binoc.  Cacciatore,  Sali*  educazione  del  popolo  in  Sicilia.  Pai.  485y 
in-8°. 

Alessio  JSarbone,  Sopra  la  coltura  morale  del  basso  popolo:  me- 
moria letta  nell'  Accademia  delle  scienze  di  Palermo,  e  inserita  nei 
tomi  XLU-lll  del  Giornale  di  scienze  lettere  ed  arti. 

Sull'  educazione  de'  figliuoli,  dialogo  del  card.  lac.  Sadoleto.  *  Un 
estratto  di  G.  F.  Rambelli  se  ne  riporta  nel  t.  XL1V  di  detto  Gior- 
nale. 

Agat.  Longo  ,  Pensieri  sull'educazione  del  popolo  :  nel  num.  82 
dell'Effemeridi  siede,  luglio  1840  in-8°. 

Alessio  Stigliarti,  Sulla  riforma  della    istruzione   siciliana.    Trap. 
1858  in-8°. 
—  Saggio  filosofico  sopra  un  mezzo  di  migliorare  i  giovani.  Trap. 

4840  in-8°- 


Agost.  di  Marco,  Istruzione  da  darsi  ad  un  giovanetto   cristiano 
nel  primo  sviluppo  di  sua  età.  Caltanissetta  1841  in-8°. 

Can.  Gioacch.  Geremia,  Metodo  pratico  di  ban  coltivare  lo  spi- 
rito ed  il  cuore  de   giovanetti.  Cat.  1840  in-8°. 

Lor.  Coco-Grasso,  Riflessioni  critiche  su  detto  metodo.  Pai.  1842 
in-8°. 

Gius.  Melodia,  Manuale  d'  istruzioni  per  la  prima  età.  Noto  1842 
in-8°.  *  È  un'accolta  di  precetti,  prose  e  versi. 

Gio.  Saccano,  Ragionamenti  sopra  il  lusso.  —  Sopra  1'  educazione. 
—  Sopra  il  modo  di  educare.  Mess.  4841-51  in-8°. 

Ant.  Antinoro  ,  Sul  bisogno  di  civilizzare  le  infime  classi.  Pai. 
4845  in-8°. 

Quanto  importa  Y  educazione  della  gioventù-,  nella  Farfalletta,  gior- 
nale di  Mess.  t.  II,  4846  in-8°. 

Carm.  Allegra,  Necessità  dell'  istruzione  nella  gioventù  ,  e  come 
debbe  esser  diretta  dagl'istitutori  per  giovare  ad  ogni  classe  di  per- 
soue:  nel  giorn.  Scilla  e  Cariddi,  anno  IV.  Mess.  4846,  fasci  ese- 
guenti. 

Luigi  Colameo,  Ai  padri  di  famiglia,  trattato  di  educazione  parti- 
colare' e  didascalica  de'  fanciulli.  Pai.  484"  in-8°. 


40G  CLASSE   XV.    SCIENZE   MORALI  —  SEZ.    IV.    PEDAGOGIA 

AW.  Pierallini,  II  buon  coltivamento  della  plebe  nelle  grandi  citta: 
nel  Cere-filo  sic.  fase.  22.  Pai.  1850  in-SV 

Biblioteca  delle  giovani  madri,  ossia  Scelta  di  libri  sulP  educazio- 
ne de  fanciulli  ,  nel  nostro  idioma  dal  francese  ed  inglese  tradotti 
dal  bar.  Casim.  Pisani.  Pai.  18i(J  in-8°. 

*  Il  voi.  I  contiene  il  trattato  del  Fendati  siili'  educazione  delle 
fanciulle. 

*  Il  li  un  trattato  di  Madama  de  Stadi,  sull'  influenza  delle  pas- 
sioni. 

*  Più  altri  di  varii  ne  seguono  di  pari  importanza. 

AAT.    V.    EDUCAZIONE    DONNESCA 

Mentre  cotanto  si  briga  l'ammaestramento  virile,  non  vuole  al 
tutto  trasandarsi  quel  sesso  che  pur  costituisce  la  parte  maggiore 
dell'  umana  famiglia,  e  da  cui  pur  questa  riceve  1'  educazione  pri- 
miera. Però  è  che,  mentre  altri  faticasi  a  ben  allevare  la  gioventù 
maschile,  altri  lodevolmente  intendono  ad  avviar  le  figliuole  pel  di- 
ritto sentiere  della  virtù  insieme  e  del  sapere.  A  ciò  confluiscono  gli 
scritti  seguenti,  oltre  il  testé    memorato  del  Fenelon. 

Ign.  Colletta,  Orazione  politico-morale  per  fondarsi  un  collegio 
di  maestre  alla  pubblica  educazione  delle  povere  verginelle ,  detta 
alla  città  di  Palermo.  Nap.  1725  in-4°. 

Frane.  Emm.  Canqiamila  ,  Ragionamento  sulla  utilità  e  necessità 
della  buona  educazione  delle  fanciulle,  e  dell'  istituto  de  collegi  dilla 
Sacra  Famiglia.  Pai.  1752  in-12°. 

Nic.  Scovazzo,  Sulla  necessità  dell'  istruzione  morale  ed  intellet- 
tuale per  le  donne  del  popolo,  e  del  modo  di  provvedervi  in  Paler- 
mo. Ivi  1856  in-8°. 

*  l  seguenti  autori  ed  autrici  son  esteri,  ma  qui  pubblicati. 

Pier  Dom.  Soresi,  Saggio  sopra  la  necessità  e  la  facilità  di'  am- 
maestrar le  fanciulle  ,  con  1'  aggiunta  d'  una  prefazioni1  e  di  vario 
note,  ediz.  2\  Pai.  1774  in-8°. 

Sulla  utilità  della  cooperazione  delle  donne  bracate  al  buon  an- 
damento delle  scuole  infantili  per  il  popolo:  memoria  dell*  afe.  Rnff. 
Lambruschini,  nel  t.  XI  dell'  Éffefi.  sieole. 

Flavia  Grosso,  da  Trieste,  Discorso  recitato  nell'  occasione  della 
permuta  del  metodo  (V  istruzione  nel  suo  donnesco  stabilimento  in 
quello  di  Lancastcr.  Mess.   18"  j  in-8°. 


ART.    V.   EDUCAZIONE  DONNESCA  407 

*  L'  architetto  Santi  Benedetto  stampò  ivi  lo  stess'anno  un  «  Cen- 
no sul  pubblico  esame  tenuto  da  detta  madama  nel  suo  studio  don- 
nesco ». 

Anna  Popoli,  Vedova  Sampieri,  La  donna  saggia  ed  amabile,  libri 
tre.  Capolago  1858  in-8°.  *  In  essi  descrive  1°  la  reggitrice,  2°  la 
educatrice,  ó°  la  conversevole.  Un  estratto  n'  ha  dato  Nìc*  Castel- 
lana nel  t.  XXX  ed  ultimo  dell'  Effemeridi  siciliane. 

Amalia  Caiani,  nata  Sarteschi  ,  Saggi  tre  sulla  educazion  delle 
donne:  nel  t.  LXXVI  del  Giornale  lett.,  e  tra  le  sue  «  Prose  e  poe- 
sie ))  stampate  per  cura  d' Ag.  Gallo,  che  vi  premette  cenni  sull'au- 
trice toscana,  da  lui  conosciuta  ne'  suoi  viaggi.  Pai.  4841  in-8#» 


GLASSE   XVf. 

SCIENZE    ECONOMICHE 

In  questa  categoria  entrano  quelle  facoltà  che  mirano  a  vantag- 
giare la  prosperità  nazionale.  Tali  sono  Statistica,  Commercio  di 
terra  e  di  mare,  Economia  politica  e  civile,  Agraria  così  gene- 
rale come  speciale.  E  fia  questo  il  subbietto  d' altrettante  sezioni. 

Potrebbero  qui  pure  pretendere  un  posto  le  Arti,  le  Manifattu- 
re, i  Mestieri,  siccome  quelli  che  servono  ai  bisogni,  che  accre- 
scono i  comodi  della  vita,  che  moltiplicano  le  ricchezze  delle  po- 
polazioni. Ma  noi  a  codesti  rami .  d' industria  abbiam  riservata  una 
Classe  distinta,  in  calce  al  quarto  volume. 

SEZIONE    I. 

STATISTICA. 

Ecco  una  scienza  che,  nata  a  dì  nostri  appena,  ha  pur  fatti  presso 
tutte  le  eulte  nazioni  i  più  maravigliosi  progressi,  e  conta  opere  per 
numero  innumerabili,  per  eccellenza  classiche  e  magistrali. 

La  Sicilia  non  è  stata  da  sezzo  nell'  abbracciare,  nel  promuovere, 
nell'  ampliare  questa  scienza  ,  posciachè  venne  a  Palermo  stabilita 
nel  485-2  una  Direzione  generale  ,  che  ne  raccogliesse  gli  elementi 
da  tutte  le  valli  del  regno,  e  ne  desse  periodiche  contezze  al  pub- 
blico per  via  d'  un  apposito  giornale. 

Ma  già  dianzi  esistevano  alcuni  di  si  fatti  elementi  e  pubblicavano 
per  le  stampe,  senza  però  portar  in  fronte  la  recente  nomenclatura. 
Tali  erano  le  così  dette  Numerazioni  di  anime,  di  fuochi  ,  di  fami- 
die,  di  comuni,  di  facoltà.  E  queste  noi  rassegneremo  nel  primo  ar- 
ticolo: i  moderni  trattati  verranno  nel  secondo:  le  memorie  del  cen- 
nato  giornale  forniranno  il  terzo. 

ART.    I.    CENSIMENTI 

Questa  scienza,  sguardata  ne'  suoi  principi,  e  ridotta  a  regole  cer- 
te, è  nascente  fra  noi.  Ma  pure  il  censimento  della  popolazione  Ira  no, 
è  più  antico  che  altrove.  Il  metodo  che  per  questo  si  usava    tiene 


Aivr, 


I.   CENSIMENTI  40'J 


a  lungo  descritto  da  Frane.  Ferrara  ne'  suoi  «  Studi  sulla  popola- 
zione di  Sicilia  »  inseriti  nel  voi.  V  del  Giornale  di  statistica.  Qui- 
vi egli  va  rintracciando  la  popolazione  sicola  sotto  i  Greci,  i  Roma- 
ni, e  gli  Arabi.  Trascrive  per  questi  ultimi  un  ms.  di  M.  Airoldi,  in- 
dicante il  numero  degli  uomini,  delle  donne,  de'  figliuoli  e  delle  fi- 
gliuole sì  musulmani  e  sì  cristiani,  abitanti  per  ciascuna  città  o  ca- 
sale all'epoca  saracenfea. 

Scacciati  i  Mori,  ordinò  Ruggiero  una  descrizione  generale  dell'I- 
sola-, ed  altrettanto  ferono  i  suoi  successori:  ma  non  è  rimasta  me- 
moria del  numero  allora  ritrattone.  La  numerazione  più  antica  di 
cui  ci  rimangano  i  risultati  è  quella  dell'  anno  primo  del  secolo  XVI, 
nella  quale  contaronsi  (escluse  le  città  di  Palermo  Messina  e  Cata- 
nia) famiglie  120,864,  e  individui  488,500,  come  si  trae  dalle  Or- 
dinanze e  Capitoli  della  Deputazione  del  regno. 

Dopo  questa  del  1501  ne  succederono  altre  dieci  numerazioni:  la 
I,  sotto  Carlo  V,  è  del  1548-,  la  li,  del  1570;  la  IH,  1583;  la  IV, 
del  1595-,  la  V,  del  1607-,  la  VI,  del  4615;  la  VII  ,  del  1625-,  la 
VII»,  del  1636:  la  IX,  del  1642;  la  X,  del  1652. 

Di  tutte  il  Ferrara  riporta  i  risultati  totali,  e  dell'ultima  trascri- 
ve ancora  le  cifre  peculiari  d'  ogni  comune;  donde  apparisce  la  po- 
polazione via  via  crescente. 

Ad  ogni  numerazione  prescriveansi  dalla  Deputazione  ai  commes- 
sarì  apposite  Istruzioni  ,  alcune  delle  quali  fur  messe  alle  slampe, 
e  son  le  seguenti: 

Numerazione  di  anime  ,  ordinata  da  Carlo  V  imp.  (dietro  gli  e- 
sempl  di  Federico  II,  di  Martino  e  di  Ferdinando  il  Cattolico  ) ,  ed 
eseguita  dal  viceré  Gio.  Vega  nel  1548.  *  Vien  riportata  dal  Fazello, 
dee.  Il,  lib.  X;  dove  ancora  rassegna  i  vescovadi  e  le  abbadie  di 
regio  patronato:  con  che  fornisce  sua  Storia. 

*  11  suo  continuatore,  Vito  M.  Amico,  accenna  consimile  recensio- 
ne fatta  sotto  Vittorio  Amedeo  nel  1714.  Anzi  Gio.  Evang.  di  Blasì 
afferma  che  questa  fu  la  tredicesima  delle  pubblicate  in  Sicilia.  Sto- 
ria di  Sic.  1.  XIII,  e.  4.  Infatti  erano  precedute  quest'  altre  : 

Ristretto  del  valore,  delle  facoltà  e  del  numero  de'  fuochi  e  delle 
anime  di  Sicilia,  conforme  alla  numerazione  del  1616  in  fol. 

Istruzioni  per  la  numerazione  delle  anime  di  questo  regno.  Pai. 
1636  in-4°. 

—  Altre  per  quella  del  1651.  Ivi  in  fol. 

Descrizione  generale  del  numero  dei  fuochi,  delle  anime,  e  valore 
delle  facoltà  così  degli  stabili,  allodiali,  come  de'  mobili  delle  per- 
sone secolari  del  regno  di  Sicilia  ,  conforme  la  numerazione  degli 
anni  1652-55,  pubblicata  dalla  Deputazione  del  regno  e  ristampata 
a  Pai.  1668  in  fol. 


440      CLASSE   XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE —;  SEZ.    I.    STATISTICA 

Me  Coppola,  Proposizioni  problematiche  pel  generale  riparlimento 
de1  roqì  donativi  sulla  nuova  numerazione  delle  anime,  fatta  nel  1080. 
Pai.   1087  iu-4°. 

ficrnardino  Masbd,  Descrizione  e  relazione  del  governo  di  stato 
e  guerra  nel  regno  di  Sicilia.  Pai-  1694  in  fol. 

Descrizione  generale  ec.  conforme  alla  numerazione  del  1714-15 
pubblicata  nel  governo  del  viceré  Annibale  conte  Mafie).  Pai.  1710 
in  fu!. 

Descrizione  de  fuochi,  anime  e  facoltà  del  regno  di  Sicilia  ,  con- 
forme alla  numerazione  ed  estimo  degli  anni  1747-48.  Pai.  17T0 
in  fol. 

Descrizione  generale  de  fuochi  anime  e  facoltà  allodiali  sì  stabili 
che  mobili  del  regno  di  Sicilia.  Pai.  1767  in  fol. 

Consulte  rimesse  alla  Maestà  del  Re  sulla  necessità  di  un  nuovo 
censimento  nella  Sicilia.  Senza  data,  ma  è  a  Palermo  1783  fol.  •Au- 
tore nò  lo  stesso  che  segue. 

Volo  di  rogai  ordine  profferito  dal  caporuota  e  consultore  Save- 
rio Simonetti,  nel  supremo  Consiglio  di  finanze  per  equilibrar  il  peso 
de    donativi  nel  regno  di  Sicilia.  Senz'anno. 

Popolazione  di  ciascuna  città  e  terra  della  Sicilia  secondo  le  ul- 
time numerazioni  de  parroclii,  trasmesse  al  Governo  dagli  Ordinari. 
Pai.  1798.  *  Fu  questa  procurata  ed  impressa  da  Ros.  Gregorio 
nel  suo  Notiziario.  • 

—  La  stessa  con  alcune  rettifiche  fatte  dal  Parlamento  del  1814. 
Pai.  in- 12°.  *  Fu  anco  inserita,  come  più  autentica,  negli  Statuti  di 
amministrazione  civile,  pubblicaticeli  R.  decreto  degli  1 1  ottobre  1817. 

Statistica  generale  della  Sicilia  .  compilata  dal  dottor  Gius.  Or- 
tolani e  Cario  liafwsque.  Pai.  1810  in-8°.  *  La  parte  l  è  fisica  : 
la  11  è  isterica.  Si  dà  un  computo  inesatto  delle  popolazioni  nostre 
dal  tempo  de'  Sicoli  fino  a  noi. 

Censimento  rinnovalo  nel  18Ó1. 

Quadro  statistico  -onerale  sull'amministrazione  della  giustizia  pe- 
dale in  Sicilia  trasmesso  dal  Governo  al  Ministero  di  >tale.  Pai.    In 3 5 

ni  fol.  ,. 

*  Somiglianti  quadri  si  andarono  pubblicando  negli  anni  appresso. 


ART.     I.    CENSiMEKti  4 1  i 

Risultameli  deli*  tavole  statistiche  per  la  Sicilia,  presentati  al 
Governo  tino  ai  1854,  e  comunicati  officialmente  al  R.  Istituto  d'ìii- 
cofaggiaaieutó-,  esposti  nelle  Effemeridi  scientifiche  e  letterarie,  t.  Xlll, 
anno  iV,  da  gennaio  a  dicembre  18oo. 

Prospetto  generale  geograiico-statistico  commerciale  di  ogni  Stato 
europeo,  secondo  le  attuali  politiche  divisioni.  Brescia  1835  in-S°. 
*  Vi  entra  Sicilia  come  parte  nel  tutto. 


T 

e  4 


avola  de'  movimenti  della   popolazione  siciliana  negli  anni  1811 
2J  Pai.  1850  in-S°.— Altra  degli  anni  1847  e  segg.  Ivi  1855  in-8°. 

Tavola  de'  Circondari  esistenti  al  1  gennaro  1850.  Ivi  in-8°. 


Quadro  statistico  generale  sull'  amministrazione  della  giustizia  pe- 
nale ne'  reali  domini  al  di  là  del  Faro  per  Tanno  1850.  Pai.  ISfr*. 
*  Sono  55  grandi  tavole  sinottiche  in  carta  reale*,  e  simili  sono  i 
quadri  degli  antecedenti  anni  e  de'  susseguenti. 

Cav.  Gio.  Sannicola,  da  Venafro,  Atlante  statistico  delle  forze  a - 
gricole,  commerciali  e  militari  delle  due  Sicilie  sotto  il  governo  del- 
l'augusto  Ferdinando  II.  Nap.   1850  in  fui. 

*  Comprende  18  carte,  meteorologica,  idrografica,  geologica,  Bo- 
tanica, zoologica,  agronomica,  forestale,  industriale,  commerciale,  iti- 
neraria, finanziera,  amministrativa,  militare,  ecclesiastica,  dell'  Istru- 
zione pubblica,  medica,  etnografica  e  della  popolazione,  riguardanti 
i  domini  al  di  qua  e  di  là  del  Faro. 

A  UT.    Ìli     TRATTATI 

La  popolazione  delia  Sicilia  sviluppata  relativamente  agi'  interessi 
di  tutte  le  classi  della  nazione.  Senza  data  di  luogo,  nel  1784  m-8°. 

Fed.  Cacioppo,  Cenni  statistici  sulla  popolazione  palermitana.  Ivi 

—  Notizie  statistiche  sulla  città  di  Palermo  negli  anni  183^  e  se- 
guenti. in     '„      , 

—  Sui  movimenti  della  popolazione  di  Palermo  nel  lb35-o  ì ,  ea  av- 
venimenti  rimarchevoli  per  la  Sicilia. 

—  Somiglianti  tavole  per  gli  anni  consecutivi,  in  fui. 

Guai.  I.  Lanzìrotti,  Cenni  statistici  sulle  arti,  ossia  modi  di  for- 
mare l'elenco  de'  mestieri  delle  arti  e  delle  manifatture.  Caltani- 
setta  1855  in-8°. 

Ànt.  Greco.  Saggio  sulla  statistica  medica  della  R.  Casa  de  dilli 
dal  1825  al  52.  Pai.  1855  in-.8». 


A\'l        CLASSE    XV.   SCiBNZB    ECONOMICHE  —  SEZ.   I.    STATISTICA 

—  Seconda  edizione,  che  comprende  1'  epoca  dal  4825  al  34.  Ivi 
4855  in-8-. 

Leon.  Sammartano,  Saggio  storico  statistico  sul  monte  Erice  , 
sua  città  e  suoi  contorni.   Pai.  482G  in-8°. 

Salv.  Costanzo,  Lettera  a  Ferd.  Malvica  sull'  importanza  della  sta- 
tistica e  dell'  aritmetica  politica  per  far  progredire  l'economia  in  Si- 
cilia: nell'Effemeridi  sicule,  aprile  Ì855. 

Salv»  Aldisio,  Sulla  popolazione,  ragionamento.  Pai.  4834   in-8°. 

Salv.  Scuderi,  Statistica  del  bosco  di  Catania:  nel  t.  X  del  Giorn. 
di  scienze.  *  Giovossi  egli  per  questa  della  a  Statistica  de'  boschi 
dell'  Etna  »  d'  Ani.  Boni,  rimasta  ms. 

—Discorso  sul  progresso  della  popolazione  di  Sicilia,  detto  alla  Socie- 
tà economica  di  Catania.  Ivi  4835  in-8»,  e  nel  t.  XII  dell'Eff.  sicole. 

*  Avendo  FU  Minolfi  ,  censurato  alcune  opinioni  dell'  autore  nel 
lì.  155  del  Giorn.  di  scienze  ec,  questi  si  giustifica  con  una  lettera 
inserita  nel  n.  158,  a  cui  però  lo  stesso  Minolfi  appose  delle  cri- 
tiche note. 

Frane.  Ferrara,  Dubbi  sulla  statistica.  Pai.  1835  in-8*. 

Agat.  Longo,  Lettera  a  Frane.  Ferrara  autore  di  detti  Dubbi.  Ivi 
4855  in-8°. 

Attilio  Zuccagni-Orlandini,  Corografia  fisico-storica  e  statistica  del- 
l' Italia  e  delle  sue  Isole,  corredata  di  un  Atlante  in  foglio  massi- 
mo di  mappe  geografiche  e  topografiche  e  d'  altre  tavole  illustrati- 
ve. Firenze  1835  in-8°. 

*  Quest'autore  e  '1  seguente,  comunque  strami ,  han  luogo  trai 
nostri  per  avere  illustrata  la  nostrale  statistica. 

Conte  Luigi  Serristori  ,  Statistica  d'Italia.  Firenze  4836  in-4°. 
*  Comprende  in  cinque  dispense  la  statistica  dei  differenti  Stati  ita- 
liani: la  quarta  è  dedicata  a  quella  di  Sicilia. 

Idee  sulla  popolazione  di  F.  P.  Palermo  1836  in-8*.  *  Autore  n'è 
Frane.  Paolo  Perez:  egli  però  è  stato  confutato  da  Luigi  Taparelli 
nel  giorn.  La  scienza  e  la  fede,  di  Napoli,  dett*  anno. 

Salv.  Vigo,  Problema  di  statistica.  Pai.  4836  in-8,  e  nel  t.  L1Y 
del  Giorn.  di  scienze  ec. 

Lue.  Fiorentino,  sulla  popolazione:  nel  t.  LXIII  di  detto  Giornale, 

Frane.  Pizzolato,  Notizie  generali  di  statistica.  Pai  4836  in-8». 


AKT.    II.    TRATTATI  415 

Frane.  Paolo  Mortillaro,  Lettera  su  dette  Notizie:  nel  t.  cit.  del 
Giornale. 

Della  statistica    in  Sicilia,  cenni  storico-critici  ,  nel  t.  LXVII, 

n.  201,  del  medesimo. 

—  Sul  movimento  delle  popolazioni,  cenni  nel  t.  LXVIII,  n.  202. 

—  Proposta  di  quistioni  sulle  teorie  statistiche  di  Romagnosi:  art. 
estratto  dal  Museo  di  scienze  e  lett.  sett.  1843. 

lgn.  Minneci,  Sulla  rettifica  del  catasto  fondiario  in  Sicilia.  Pai. 
1836  in-8°. 

Enterico  Amari,  Difetti  e  riforme  delle  statistiche  de'  delitti  e  delle 
pene.  Pai.  1839  in-8°. 

Gabr.  de  Sanctis,  Dizionario  statistico  de*  paesi  del  regno  delle 
due  Sicilie  redatto  e  rettificato.  Nap.  1840  in-4». 

Gius.  Bandiera,  Cenno  di  statistica  medica.  Pai.  1843  in-8#.  *  Passa 
a  rassegna  297  ammalati  di  lue  sifilitica,  e  ne  numera  i  guariti,  ì 
migliorati,  i  peggiorati. 

Frane.  Dias,  Prospetto  topografico  fisico  e  statistico  de'  reali  do- 
mini-, la  circoscrizione  territoriale  ecc.  Sta  nel  suo  «  Corso  completo 
di  dritto  ammministrativo.  Nap.  1845  in-8\ 

Frane.  Arancio,  Guida  statistica  sulla  Sicilia  e  sue  adiacenze.  Pai. 
1844  in-4°.  *  Vi  si  contengono  le  misure  ,  le  distanze,^  le  numera- 
zioni, e  il  sistema  metrico,  economico,  commerciale  dell'  Isola.  Evvi 
annessa  una  gran  Carta  che  le  mostra  in  disegno. 

Statistica  commerciale  di  Messina.  Ivi  1837  e  seg.  in-4°.  *  Que- 
st'  è  una  compilazione  periodica  che  presentava  ogni  anno  le  varie 
produzioni  naturali  e  straniere  poste  colà  in  commnrcio. 

Ottavio  Viola,  Discussioni  per  una  teoria  di  statistica.  Pai.  1846 

in-8\  .  k       .    _ 

*  Sono  osservazioni  critiche  sulle  citate  Memorie  di  Amari,  Fer- 
rara e  Perez,  per  la  disputa  tra  loro  insorta  intorno  la  dottrina  delle 
statistiche. 

Frane  di  Paola  Avolio,  Addizioni  da  farsi  nelle  tavole  statistiche 
della  Sicilia  rispetto  agli  antichi  avanzi  ed  ai  nuovi  musei  da  in- 
nalzarsi in  alcune  città  dell'  Isola:  nel  t.  XLIX,  n.  145,  pag.  68  del 
Giorn.  di  scienze  ec. 

*  Enumera  le  tante  collezioni  esistenti  presso  i  privati  e  i  co- 
muni. 


ili       CLASSE  XVI.   SCIENZE  ECONOMICHE   —  SLZ.  1.    STATISTICA 


ART.    IH.    GIORNALE 

Giornale  di  Statistica  compilato  dagl'  impiegati  della  Direzione  cen- 
trale della  Statistica  di  Sicilia.    Pai.   4S5G  e  seg.   in-<V. 

*  Si  cominciò  a  produrre  annualmente  Un  volume  di  questo  ap- 
plaudito giornale,  contenente  ciascuno  i\ua  parti  ,  cioè  la  teorica  e 
la  pratica  di  questa  scienza.  Eccoti  un  sunto  degli  articoli  che  ci 
a ppar tengono. 

Voi.  I,  parte  I.  Proemio,  di  G.  Vanneschi. 

Sulla  teoria  della  statistica  secondo  Homagnosi  ,  di  Frane.  Fer- 
rara. 

Stato  e  difetti  delle  statistiche  inglesi  ,  dalla  Rivista  di  Edim- 
burgo. 

Sul  commercio  di  Sicilia,  di  Emm.  Estiller. 

Su  le  cagioni  generali,  onde  i  matrimoni  or  si  accrescono  ed  ora 
minuiscono,  di  Ben.  Intridila, 

Statistica  ci'  Italia,  del  colonnello  conte  Luigi  Serristori:  estratto  di 
G.  Anastasio. 

Manifesto  del  nuovo  Atlante  corografico,  statistico,  storico  ed  idro- 
grafico delle  due  Sicilie. 

Quadro  statistico  generale  sull'  amministrazione  della  giustizia  pe- 
nale in  Sicilia;  estratto  di  Fr.  Ferrara. 

Parte  II.  Quadro  della  popolazione  di  Sicilia  sul  fine  dell'  anno 
1834,  ragguagliata  a  quella  del  1788. 

Movimenti  della  popolazione  di  Sicilia  nel  corso  del  1852. 

Tavola  degli  ecclesiastici  e  regolari  di  Sicilia. 

Statistica  penale  e  commerciale  della  Sicilia. 

Quadri  de'  nati  vaccinati  e  morti  in  dett'  anno. 

Bullettino  di  squarci  statistici,  riguardanti  il  territorio,  In  popò- 
zione,  1'  agricoltura,  il  commercio,  V  istruzione,  la  legislazione,  la  mo- 
rale, la  beneficenza,  la  forza  pubblica  delle  principali  nazioni. 

Voi.  II,  parte  I.  Sul  cabotaggio  delle  due  Sicilie. 
Statistiche  d'  Italia,  di  Francia,  del  Belgio  ecc.  estratte  da    varie 
opere  straniere. 

Parte  II.  Statistica  del  commercio  esterno  della  Sicilia  nel  1834. 
Bullettino  di  squarci  contenenti  gii  articoli  anzidetti. 

Voi.  Ili,  parte  I.  De'  figliuoli  abbandonati,  articoli  due  di  Frane 
Ferrara. 

Società  statistica  di  Londra  e  suoi  lavori,  di  Em.  Amari. 

Onno  sul  miglior  modo  di  formare  offici  statistici,  di  Fr*  Ferrata. 

Diletti  e  riforme  delle  statistiche  de'  delitti  e  delle  pene,  di  Em. 
Amari. 

Sulle  statistiche  di  varie  nazioni,  cslralle  eia  varie  opere. 

SulT  industria  della  nazione  siciliana,  di  Slcìlario  Salafia. 

Sopra  una  statistica  de'  \iaggiatori,  del  dottor  Savino  Suini1. 


ART.    Ili,    GIORNALE  415 

Parte  11.  Movimenti  della  popolazione  di  Sicilia  negli  anni  1835-56. 

Le   zolfaie  in  Sicilia. 

Ballettino  di  squarci,  come  sopra. 

11  voi.  IV,  per  non  so  quali  impigli  sopravvenuti  ai  compilatori, 
non  fu  pubblicato:  in  sua  vece  misero  alla  luce  gli  Alianti  annessi 
a  questo  giornale. 

Voi.  V,  parte  I.  Statistiche  delle  produzioni,  de'  prezzi,  de'  consu- 
mi di  Raff.  Busacca. 

Il  sistema  protettore  e  la  collisione  degl'  interessi  rivali,  di  Emm. 
Amari. 

Difetti  e  riforme  delle  statistiche  de'  delitti  e  delle  pene,  del  me- 
desimo. 

Studi  sulla  popolazione  della  Sicilia,  di  Fr.  Ferrara. 

Sulle  memorie  presentate  all'  Istituto  d' Incoraggiamento  pel  con- 
corso del  1840  intorno  alle  casse  di  risparmio,  di  Raff.  Busacca. 

Della  necessità  delle  conoscenze  economiche  negli  studi  legislativi, 
e  dell'utilità  delle  statistiche  ne'  giudizi  penali,  di  Pietro  C^Ulloa. 

Specchio  della  marina  mercantile  de'  reali  clomimini  al  1859. 

Parte  II.  Movimenti  della  popolazione  di  Sicilia  nel  1857. 

Mortalità  di  colera  in  Palermo  e  in  Sicilia  per  dett'  anno. 

Voi.  VI,  parte  1.  Sull'andamento  retrogrado  della  popolazione  di 
Sicilia:  risposta  alla  Biblioteca  universale  di  Ginevra,  dicembre  1842. 

Degli  elementi  che  costituiscono  la  scienza  del  dritto  penale. 

Tentativo  d'  una  teoria  del  progresso,  di  Em.  Amari. 

Delia  riforma  postale,  di  Fr.  Ferrara. 

Sulla  divisione  delle  proprietà  territoriali,  di  Raff,  Busacca  e  Gio. 
Bruno. 

Dell'  unico  modo  in  che  potrebbe  avviarsi  utilmente  la  scienza  sta- 
tistica, di  Fr,  Ferrara. 

Parte  11.  Movimenti  della  popolazione  siciliana  negli  anni  1858-40. 

Commercio  esterno  della  Sicilia,  legni  mercantili  e  cabotaggio  coi 
reali  domini  continentali. 

Voi.  VII.  Dopo  più  anni  d' interruzione  si  è  ripreso  questo  ap- 
plaudito Giornale  dal  suo  direttore  bar.  Fed.  Cacioppo  nel  1852  ; 
e  nel  primo  fascicolo  di  questo  volume  (eh' è  il  19  della  serie)  siri- 
porta  il  trattato  del  dr.  Gio.  Bruno  ,  uno  degl*  impiegati  nella 
Direzione  centrale  della  statistica,  e  professore  di  economia  politica 
in  questa  università  k  Sul  vantaggio  e  progresso  delle  casse  di  ri- 
sparmio, e  sui  mezzi  d'istituirle  in  Sicilia  ». 

In  calce  del  fascicolo  v'  è  la  statistica  della  città  di  Palermo  o  sia 
le  Tavole  dei  nati,  dei  morti,  dei  matrimoni  ecc.  negli  anni  1841-42. 

Atlante  annesso  al  Giornale  di  statistica.  Pai.  1856  e  segg.  infoi. 

*  Vi  si  veggiono  ridotti  in  tavole  sinottiche  i  movimenti  della  po- 
polazione, degli  stabilimenti,  del  commercio  di  Sicilia. 

Indice  alfabetico  de*  Comuni  di  Sicilia  con  la  indicazione  della  pro- 
vineia,  del  distretto,  del  circondario,  della  diocesi,  della  popolazione, 
a  gennaro  1844,  e  delle  distanze  itinerarie,  compilato  nella  Direzione 
centrale  di  statistica  in  agosto  1846  in-4% 


416  CLAMI    XVI.    SCIENZE    BGOKOaHCHB 

SEZIONE    II. 

COMMERCIO 

Le  ricchezze  si  aumentano,  le  nazioni  fioriscono  a  misura  che  pro- 
spera e  libero  scorre  il  commercio. 

Vergiamo  in  fatto  che  i  Tirii,  i  Fenici,  i  Cartaginesi  tra  gli  an- 
tichi, gli  Olandesi,  gì'  Inglesi,  gli  Americani  tra  i  moderni  vennero 
a  massima  celebrità,  a  somma  floridezzza  per  1'  incessante  studio  delle 
commercianti  lor  flotte.  Sicilia  fu  anch'essa  doviziosa,  qualora  ebbe 
intavolata  comunicazione  cogli  stranieri.  Come  questa  le  venne  inter- 
clusa, ed  essa  trovossi  in  disagio.  A  prosperarla  pertanto  si  sono 
studiati  i  nostri  economisti  di  riaprire  le  porte  e  spianare  le  vie  di 
tal  comunicazione,  mettendo  fuora  gli  scritti  seguenti:  dei  quali  al- 
tri ragionano  del  commercio  di  terra ,  altri  su  quello  di  mare:  ben- 
ché non  vuol  negarsi  come  taluni  trattano  promiscuamenta  d'en- 
trambi. 

ABT.    I.     COMMERCIO   TERRESTRE 

La  spartizione  che  qui  presentiamo  di  commercio  terrestre  e  di 
marittimo  non  può  esser  esatta  del  tutto,  conciossiachè,  come  dissi, 
parecchi  trattati,  che  qui  noveriamo,  abbraccian  del  pari  e  1'  uno  e 
1'  altro.  Noi  dunque  nel  classarli  abbiam  seguito  la  parte  prepon- 
derante. 

Frane.  M.  Emanuele,  Del  supremo  Magistrato  del  commercio  , 
del  presidente  e  de  regi  consiglieri  di  esso,  dal  4"i0,  anno  di  sua  isti- 
tuzione, sino  al  4798.  *  Sta  ms.  nella  libreria  del  Comune,  come 
il  seguente: 

—  Delle  fiere  o  sia  mercati  pubblici  di  Sicilia.  *  Più  altri  suoi 
scritti  concernono  questa  materia. 

Dora.  M.  Giarrizzo  ,  Saggio  sulle  strade  carrozzabili  del  regno 
di  Sicilia:  nel  t.  III.  della  «  Nuova  raccolta  di  Opuscoli  siciliani  ». 

Gius.  Logoteta,  Il  traffico  antico  delle  manifatture  siciliane  ,  ca- 
vato da'  piombi  mercantili:  nel  t.  IV  di  detta  raccolta. 

Isid.  Bianchi,  Sul  commercio  di  Sicilia.  *  Premesso  a'  Saggi  po- 
litici sopra  il  commercio  del  sig.  David  Hume,  tradotti  dall'  inglese. 
Pai.  1774  in-8°. 

Vinc.  Emm.  Sergio  ,  Lettera  sulla  polizia  delle  pubbliche  strade 
di  Sicilia.  Pai.  177*7  ini*.  *  Meditava  l'autore  una  intera  Storia 
del  commercio  di  Sicilia,  oltre  a  vari  discorsi  accademici  sul  nostro 
commercio  antico  e  moderno,  che  lesso  nelle  Accademie,  ma  ohe  non 
vennero  a  luce. 


ART.    I.   COMMÈRCIO  TERRBSTRE  417 

Melon,  Saggio  politico  sopra  il  commercio,  trad.  dal  francese,  t.  II. 
Pai.  1787  in-12°. 

Bertrand,  Saggio  sulla  legislazione  per  favorire  il  commercio,  trad. 
dal  francese.  Pai.  1787  in-12\ 

Gius.  M.  Guggino ,  Piano  dell'  Accademia  d'  arti  e  commercio  da 
erigersi  in  Palermo  per  lo  regno  di  Sicilia.  Nap.  1783  in-8°.  *  Era 
egli  consultore  della  suprema  Giunta  di  Sicilia;  ma  il  suo  piano  ri- 
mase in  idea. 

Conte  Priolo,  Conto  della  Soprintendenza  generale  delle  strade.  Pai. 
1810  in-4°. 

Benigno  di  Salvo,  architetto,  Progetto  di  riforma  per  la  traccia  della 
strada  consolare  da  Palermo  a  Messina  per  le  montagne.  Pai.  181a 
in-8°. 

Metodo  nuovo  e  facile  di  tenere  i  libri  di  commercio  in  iscrittura 
semplice  o  doppia,  di  E.  J.  Jones  di  Bristol,  tradotto  dall'  inglese, 
con  1'  aggiunta  di  un  Prospetto  geografico,  commerciale  ed  economico 
dell' Isola  di  Sicilia  (appostavi  dall'editore  Frane.  Abbate).  Pai.  1817 
in  fol. 

Paolo  Balsamo,  I  dritti  privativi  nella  vendita  e  i  regolamenti  nei 
prezzi  de'  prodotti  della  terra:  nell'  Effemeridi  sicole,  novembre  1832. 

Ant.  Tardy,  Sulla  nuova  strada  provinciale  di  Messina.  Nap.  1831 
in-8°. 

Carlo  Ferd.  Dolce,  Cenni  intorno  alle  strade  rotabili  di  Sicilia, 
Nap.  1838,  e  nel  t.  LXX  del  Giorn.  di  scienze  ecc. 

Mario  Musumech  Sulle  strale  a  ruota  ne  pantanelli  di  Siracusa. 
Cat.  185.  .  . 

Regolamenti  per  lo  duplice  servizio  di  strade  e  foreste  da  pre- 
starsi dagV  ispettori  de'  valli  maggiori  e  dalle  guardie  generali  dei 
distretti  di  Sicilia,  con  due  modelli  di  registri.  Pai.  1835  in-4*. 

Pasq.  Partemi,  Tariffa  frunvntaria,  ossia  Tavole  calcolate  per  l'ap- 
prezzo e  misura  de'  frumenti  in  Sicilia.  Pai.  1847    in-8°.  bislungo. 

Mons.  Gasp.  Grassellini,  pai.  Sulle  strade  ferrate  dello  Stato  pon- 
tificio, Documenti  statistici,  preceduti  da  alcune  considerazioni,  pub- 
blicati dalla  Presidenza  generale  del  censimento.  Ancona  1847  in-4°. 


448      CLASSI-    XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE —  SEZ.    1.    STATISTICA 

Gio.  Lenzitti)  Discorso  sul  commercio  e  sulla  cambiale.  Pai.  4850 
in-S°. 

ART.    II.    COMMERCIO  MARITTIMO 

Tractatus  commercii  inter  Carotali)  VI  imp.  et  Philippum  V  re- 
gem  catholicum.  Viennae  et  itcrum  Panormi  1725  in  fui. 

Trattato  di  commercio  e  di  navigazione  tra  S.  M.  il  Re  delle  due 
Sicilie  e  S.  M.  V  Imperatrice  di  tutte  le  Rus*si<>.  Pai.   1778    in  fol. 

*  Più  altri  trattati  colle  Potenze  straniere  abbiadi  riportati  di  so- 
pra, pag.  209  e  seg.  Passiamo  alle  opere. 

Zaccaria  Rispolo,  Il  Portolano,  in  cui  si  descrivono  tutte  le  ma- 
rine del  Mediterraneo.  *  Vien  lodato  dal  Pozzo  t.  Il,  an.  104-2. 

Vìnc-  Emm.  Sergio,  Piano  d'  un  codice  diplomatico  del  commer- 
cio di  Sicilia.  Pai.  1760  in-8°  :  riprodotto  nel  t.  XI  degli  Opusc. 
sic.  *  Lesse  pur  egli  nel  1762  all' Accademia  del  Buongusto  due 
diss.  Sul  commercio  antico  e  sul  moderno-,  e  in  quella  degli  E- 
reini  recitò  nel  1772  un  Saggio  storico  sulla  marina  di  Sicilia. 

—  Memoria  per  la  riedifìcazion  di  Messina  e  pel  ristabilimento  del 
suo  commercio.  Pai.  1789  in-8°. 

Dom.  M.  march.  Giarrizzo,  Saggio  su'  controbandi  e  sul  diritto 
delle  tratte,  per  accrescersi  la  marina  mercantile  di  Sicilia.  Pai.  1788 
in-8°. 

Bar.  Sav.  Scrofani,.  Memoria  su  la  libertà  del  commercio  de'  grani 
della  Sicilia,  presentata  a  S.  R.   M.  Firenze   1790  in-8°. 

—  Altra  sul  commercio  della  Toscana.  Assisi  1791  in-8°.  *  Queste 
due  Memorie  fur  inserite  nel  voi.  WX1X.  de  Classici  economisti  ita- 
liani. Milano  1805  in-b°. 

—  Su U'  agricoltura  e  commercio  della  Morea.  Firenze  1795  in-S*. 

—  Saggio  sul  commercio  generale  delle  nazioni  di  Europa  coli' ag- 
giunta del  Commercio  particolare  attivo  e  passivo  della  Sicilia  sino 
al  1784.  Ven.  1793  in-8°. 

*  Questo  Saggio,  traslato  in  francese,  riapparve  a  Parigi  (dove  l'au- 
tore stanziò  pm  anni,  membro  dell'  Istituto  nazionale),    1801  in-8\ 

—  Sul  Commercio  de  grani  del  Mar-nero  :  nel  Giorn.  di  se.  ec. 
ri.  82. 

—  Bilancia  del  commercio  della  Sicilia  fondato  sopra  un  coacervo 
decennale  dal  1775  al  1785,  tratto  dai  registri  delle  dogane  d'Eu- 
ropa. *  Lavoro  importante,  annunzialo  come  già  edito  da  Salv.  Scu- 
deri  in  una  nota  al  voi*  1  della  sua  Economia  civile. 

Progetto  di  riforma  della  marina  di  Sicilia.  Pai.   1815  in-8». 


ART.    II.    COMMERCIO   MARITTIMO  419 

Cario  Merlo  ,  Osservazioni    critiche    sullo    stesso  Progetto.   Pai 


1813  in-8°. 

Principe  di  Aci,  ex-ministro  di  guerra  e  marina ,  Risposta  allo 
stesso  Progetto.  Ivi  1815  in-8°. 

Frane.  Pasqualino,  Ricerche  sul  commercio  degli  antichi  Siciliani, 
pubblicate  nel  Notiziario  del  1815,  e  dopo  i  Discorsi  del  can.  Kos. 
Gregorio  sulla  Sicilia.  Pai.   1821  in-S°. 

Ros  Greqorio,  Ricerche  sul  commercio  degli  antichi  Siciliani.— Del 
favore  compartito  a  commercianti  stranieri  da'  re  Normanni  e  bvevw 

—  Sulle  derrate  principali  che  si  estraggono  dalla  Sicilia.  Le0- 
gonsi  trai  suoi  Discorsi  impressi  al  1821  e  51  e  45. 

Emm  Viola,  Memoria  sulla  utilità  della  legge  che  vieta  o  limila 
l'estrazione  delle  materie  prime,  ad  oggetto  di  favorire  le  m^mt- 
ture  nazionali  ,  in  risposta  ad  un'opinione  del  sig,  Nicc.  laimen. 
Pai.  18-28  in-8°. 

Già.  Schirò,  Dei  rapporti  tra  la  Sicilia  e  1'  Epiro  *  Sono  diverse 
Memorie  sul  nostro  commercio  col  levante  nelle  differenti  epocBe  , 
inserite  nel  Giornale  di  scienze  ecc.  n.  158  e  segg. 

Conte  Ferd.  Lucchesi-Palli,  Memoria  sul  commercio  della  Sicilia. 

Pai.  1855  ln-8°.  .  .     ..       ...  .     .... 

—  Principi  di  dritto  pubblico  marittimo,  e  stona  di  molti  trattati 
sugli  stessi.  Nap.  1840  in-8°.  *  Un  lungo  estratto  o'  ha  dato  L.  Ca- 
stellana, nel  t.  LXXU  del  Giornale  di  scienze  ecc. 

Pompeo  Inzenqa,  Brevi  considerazioni  siili'  attuale  commercio  della 
Sicilia:  ne'  tomi  XXXVIU  e  XXXVll  di  detto  Giornale. 

Cai;.  Frane.  Paolo  Mortillaro,  Pensieri  sul  commercio  coli'  estero. 
Pai.  1854  in~8°,  e  nel  n.  156  di  detto  Giornale. 

*  Gian  Doni.  Romagnosi  dette  una  critica  di  questo  opuscolo  ne- 
gli Annali  universali  di  statistica,  Milano  voi.  XL,  riportala  nel 
n.  145  di  detto  Giornale:  ma  V  autore  nel  numero  seguente  si  difese 
con  una  Risposta  al  medesimo  critico  ,  sostenendo  qualche  limita- 
zione, voluta  dalle  condizioni  del  paese,  alla  liberta  del  commercio 
assoluta,  voluta  dal  suo  censore. 


con 


Frane  di  Paola  Avolio,  Sopra  il  commercio  de  Greco-sicoli 
fermato  da  taluni  vetusti  piombi  greco-sicolr.  lettere    au  aoD.    rm 
Maggiore:  nel  t.  XLV  di  detto  Giornale.  t 

-1  Alcune  notizie  riguardanti  il  commercio,  comunicate  dal  cav 
Sav.  Landolina  ad  illustri  stranieri:  nel  n.  175  del  medesimo. 


420      CLASSE  XVI.  SCIENZE  ECONOMICHE  — •  SEZ.  II.    COMMERCIO 

Ign.  Filiberto,  Stato  de'  legni  mercantili  approdati  nel  porto  di 
Palermo  dall'anno  1750  fino  al  1859,  estratto  dal  registro  della  De- 
putazione di  salute.  Ivi  in-8°.  *  Ne  dà  un  riassunto  statistico  E,  D. 
nel  t.  XXVI,  n.  70  dell'  Effem.  sieole. 

—  Sul  viaggio  del  brigantino  siciliano  1'  Elisa  alle  Indie  orientali. 
Pai.  1840  in-8°.  •  Se  ne  fa  motto  nel  t.  XXVIII,  n.  77  di  esse  Ef- 
femeridi. 

*  Una  grave  quistione  sorse  tra  gli  economisti  nostri  e  i  napole- 
tani per  causa  d'  un  decreto  reale  da  questi  ottenuto  pel  libero  e 
franco  trasporto  delle  merci  da  Napoli  in  Sicilia,  mostrando  ciò  tor- 
nare in  prò  di  quella,  in  danno  di  questa.  Per  tal  controversia  u- 
scirono  gli  scritti  seguenti. 

Ign.  Sanfìlippo,  Sul  cabottaggio  tra  Napoli  e  Sicilia:  memoria  letta 
all'Istituto  d'incoraggiamento  e  inserita  nel  t.  XLVII  del  Giornale 
di  scienze  ecc. 

«—Sul  danno  che  siegue  dal  divieto  assoluto  all' immissione  dei 
grani  stranieri:  memoria  letta  al  medesimo  Istituto,  e  riportata  nel 
t.  VI  dell'  Effemeridi  sieole, 

Vinc.  Mortillaro,  march,  di  Villarena  ,  Considerazioni  sul  cabot- 
taggio fra  Napoli  e  Sicilia.  Pai.  1836,  e  nei  t.  XLVUl  di  detto  Giorn. 
di  scienze  ecc.  da  lui  stesso  diretto. 

*  Avendo  un  certo  Mauro  Luigi  Rotondo  pubblicata  lo  stess'  anno 
a  Napoli  un'  impugnazione  a  quest'  opera,  il  Mortillaro  gli  rispose 
colla  seguente 

—  Appendice  alle  sue  Considerazioni.  Pai,  1857  in-8°.  *  E  que- 
sta e  quelle  son  riprodotte  nel  voi.  IV  delle  sue  Opere.  Pai.  I8i8 
in-4°. 

Ferd.  Malvica,  Memoria  sul  cabottaggio  fra  Napoli  e  Sicilia.  Pai. 
1858  in-8°-,    e  nel  t.   XVI  dell'  Effemeridi  sieole    da  lui    compilate. 

*  Divisa  in  tre  parti,  spone  nella  I  lo  stato  del  nostro  commer- 
cio, nella  II  disamina  i  sistemi  proibitivi  e  liberi,  nella  IH  combatte 
il  libro  stampato  a  Nap.  1830.  Mantiene  il  sistema  dell'autore  an- 
tecedente^ ma  venne  contraddetto  dal  susseguente 

Raff.  Carbone,  Risposta  alla  detta  Memoria.  Pai.  1838  in-8°.  #  In 
contrario  sorse  Salv.  Scuderi  con  una  Lettera  al  sig.  Ag.  Gallo  sul 
taggio  suddetto:  nel  n.  4-0  di  esse  Elfemeridi,  ove  di  nuove  dottrine 
conforta  1'  opinioue  di  Malvica. 

Osservazioni  d'  un  Messinese  sul  sistema  daziario  doganale,  e  sul 
libero  cabottaggio  tra  Napoli  e  Sicilia.  Nap.  1837  in-8°. 


ART.    II.    COMMERCIO   MARITTIMO  421 

Vito  Badia,  Sui  vantaggi  dell'industria  commerciale.  Pai.  1829 
in-8°.  *  Quest'  è  il  primo  discorso  recitato  al  2  gennaro  in  questo 
tribunale  del  commercio,  di  cui  egli  era  presidente,  per  inaugurazione 
dell'  anno. 

Mario  Rizzari ,  Intorno  lo  scopo  e  sistema  della  colonizzazione 
europea  e  della  libertà  commerciale.  Cat.  18.  .  . 

Mario  Corrao,  Cenno  storico  della  marina  mercantile  di  Sicilia. 
Pai.  1845  in-8°. 

Gioacch.  Ventura,  Cenni  politici  sulla  libertà  di  commercio  in  Si- 
cilia. Roma  1848  in-8°. 

Lord  Palmerston   ed   il  Gabinetto  di  Napoli.    Marzo  1849    in-b° 
•  Scopre  i  rei  disegni  di  quei    ministro  sulla   Sicilia  ,  e  riporta    il 
Trattato  di  commercio  e  di  navigazione  tra  S,  M.  Britannica  e  S.  M. 
Siciliana  del  1816,  con  18  documenti. 

Gius.  Biundi,  Intorno  al  commercio  de'  grani  in  Sicilia,  memoria 
storico-economico-agraria:  nel  fase.  1  e  seg.  del  suo  giorn.  l'Empe- 
docle. Pai.  1851  in-8°. 

SEZIONE  III. 

ECONOMIA 

La  ben  intesa  e  regolata  amministrazione  fu  mai  sempre  studio 
non  ultimo  delle  nazioni  incivilite.  L'  amministrazion  degli  Stati  e 
delle  loro  finanze  eli'  è  X  obbietto  della  Economia  politica:  quella  dei 
cittadini  e  delle  lor  facoltà  fa  X  obbietto  della  Economia  civile.  La 
prima  si  aspetta  a'  reggitori  de'  popoli,  la  seconda  ai  direttori  ctelle 
famiglie.  é 

E  dell'  una  e  dell'  altra  ci  abbiamo  parecchie  e  non  contennenda 
scritture.  Ma  prima  vuol  farsi  un  cenno  degli  utili  Stabilimenti, 
non  ha  guari  introdotti  fra  noi,  intesi  a  vantaggiare  ogni  ramo  di 
economia. 

ART.    I.    ISTITUTI    ECONOMICI 

Infin  dall'  anno  primo  del  suo  governo  ,  re  Ferdinando  II  decre- 
tava, a'  9  novembre  1831  ,  la  fondazione  a  Palermo  d'un  Istituto 
d'  Incoraggiamento,  diviso  in  due  classi ,  1'  una  di  economia  civile  , 
o  d'  arti ,  manifatture  e  commercio  ,  l'altra  di  economia  rurale  ,  o 
sia  d'agricoltura,  di  veterinaria  e  d'altre  scienze  analoghe. 

Gli  Statuti,  superiormente  approvali  col  citato  decreto  ,  m  lb*S 
articoli  determinano  e  la  parte  organica  e  le  funzioni  e  i  doveri  cosi 
del  Corpo  intero  come  de'  Soci.  Degli  scritti  che  riguardano  questo 


422      CLARSB    XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE— SEI.    III.    ECONOMIA 

utilissimo  stabilimento  demmo  notizia    nella  elasse  X,  sez.  I,  arti- 
colo I,  §  I. 

Per  lo  stesso  decreto  fonda  varisi  nelle  sei  città  capi  di  provincia 
altrettante  Società  economiche,  ripartite  del  pari  nelle  due  classi  an- 
zidette, e  presedute  da  propri  ufficiali.  In  ogni  altra  città  poi  si 
stabiliva  una  Commessione  comunale  composta  dal  Sindaco  e  da  due 
individui. 

Ogni  commessione  dipende  e  comunica  colla  Società  economica,  co- 
me le  Società  tutte  quante  si  corrispondono  coli'  Istituto,  il  quale  ha 
l' immediata  comunicazione  col  Governo. 

Or  le  memorie  lette  nell'  Istituto,  le  macchine  ad  esso  presentate, 
gli  studi  fatti,  i  progetti  discussi,  le  invenzioni  premiate ,  le  priva- 
tive accordate,  le  ministeriali  del  governo,  i  discorsi  de'  presidenti, 
i  rapporti  de'  segretari,  i  manifesti  di  esposizione  biennale,  i  cata- 
loghi delle  manifatture  esposte  e  degli  artisti  concorrenti  ;  queste 
tutte  cose  formano  gli  atti  dell'  Istituto,  e  la  materia  del  suo  gior- 
naie. 

Tali  atti  vennero  da  principio  inseriti  nell'Effemeridi  scìentiGche 
e  letterarie  per  la  Sicilia:  la  lor  compilazione  affidata  ad  un  Comi- 
tato, composto  da'  soci  Ferd.  Malvica,  direttor  della  classe  di  eco- 
nomia civile,  bar.  Ant.  Bivona,  direttor  della  classe  di  economia  ru- 
rale, march.  Gallodoro,  bar.  Gius.  Palmeri,  prof.  Ign.  Sanfilippo  , 
prof.  Gius.  Russo. 

Le  memorie  pertanto  de'  primi  anni  sono  compreso  ne'  voli.  IX- 
X11I  di  dette  Effemeridi  che  abbracciano  gli  anni  1853-55. 

Evvi  in  cima  una  Ministeriale  del  governo  che  comprova  tal  com- 
pilazione-, un  Discorso  inaugurale  del  bar.  Sav.  Scrofani,  primo  vi- 
ce-presidente dell'  Istituto,  che  promosso  alla  Direzione  della  Stati- 
stica (di  cui  dianzi  dicemmo),  ebbe  a  successore  il  principe  di  Vil- 
lafranca.  Siegue  il  Rapporto  del  segretario  generale  perpetuo,  Emm. 
Yaccaro,  Sopra  i  lavori  del  primo  anno. 

Somiglianti  rapporti  di  mano  in  mano  pe'  seguenti  anni  leggonsi 
ne'  successivi  volumi. 

Avvertiamo  che  talune  delle  seguenti  scritture  fur  lette  nelle  So- 
cietà economiche,  e  da  esse  rimesse  all'  Istituì*),  Più  altre  però  ven- 
nero pubblicate  in  disparte  nelle  città  medesime  ,  dove  esistono  le 
Società.  Quelle  pertanto  che  si  fanno  al  nostro  proposito  sono  le  se- 
guenti. 

Tom.  IX.  Ign.  Sanfilippo,  Sulla  necessità  di  sminuire  i  dazi  suir  in- 
gresso dei  carboni  stranieri. 

Gius.  Alliata,  vice-presidente,  principe  di  Vilbfranca,  Sulla  col- 
tivazione de'  pomi  di  terra  o  patate,  e  su'  vantaggi  della  stessa  in 
Sicilia. 

Bar.  Sav.  Scrofani,  Cenni  sul  mays  o  miglio  (  detto  ancor  fru- 
mentone o  grano  siciliano)  e  sua  coltivazione. 

Gasp.  Vaccaro,  Su'  vantaggi  commerciali  della  robbia. 


ART.   I.    ISTITUTI    ECONOMICI  423 

Luigi  Oddo,  Istruzioni  per  coltivare  la  a  rubia  tinctorum  ». 
Progetto  onde  migliorare  la  coltura  attuale  del  riso   comune  ac- 
quaiolo, e  metterlo  a  scanso  delle  misure  sanitarie. 

Tom.  X.  Mich.  Giarrizzo,  Esame  sulle  cagioni  che  sono  di  ostacolo 
ol  perfezionamento  de'  vini  in  Sicilia,  e  sopra  il  modo  di  migliorarli. 

Frane.  Scavone,  Sui  mezzi  di  migliorare  1'  industria  manifatturiera 
e  commerciale  dello  zolfo  in  Sicilia. 

Bar.  Ant.  Bivona  ,  Progetto  d'  un  regolamento  per  bruciare  lo 
zolfo  ad  aria  aperta. 

Natale  Ferrara,  D'  una  macchina  per  tirar  le  sete  col  metodo  del 
vapore  applicato  esteriormente  ai  recipienti  da  riscaldarsi. 

Michelang.  Nicosia  ,  Progetto  per  istabilire  in  Paterno  le  filande 
da  cotone  e  da  lana. 

Tomo  XI.  Regolamento  pel  bruciamento  delle  stoppie,  approvato 
da  S.  A.  R.  a'  12  settembre  1854. 

Gius.  Palmeti,  Del  bruciar  delle  stoppie  e  delle  praterie  secche 
per  prepararle  alla  sementa  delle  granaglie. 

Ant.  Bivona,  Cenno  sulla  coltura  dell'albero  della  manna. 

Ferd.  Lucchesi,  Cenno  sul  Commercio  della  Penisola  italiana  colle 
Americhe. 

Frane.  Grohmann,  Metodo  sperimentato  di  estirpare  ed  allonta- 
nare per  molti  mesi  gì'  insetti  nocivi  a'  vegetabili. 

Ros.  Caruso,  Sul  roteggio  applicato  ai  carri  ed  alle  pulegge,  e 
sul  sonometro  inventati  dal  sig.  Ben.  Mondini. 

Frane.  Ruffino,  Privativa  da  lui  chiesta  per  l' introduzione  de'  suoi 
portafogli  e  biglietti  per  visite. 

Conte  Ferd.^Lucchesi-Palli,  Sul  commercio  della  Sicilia,  sulle  ban- 
che, su  quelle  di  risparmio. 

Gioacch.  Geremia,  Alcune  idee  statistiche  sui  vini  del  distretto  di 
Catania,  e  sui  melioramenti  che  riguardano  1'  economia  enologica  , 
seguito  dalla  Pomona  etnea. 

Tomo  XII.  Cav.  prof.  Salv.  Scuderi,  Memoria  sulle  rotazioni  a- 
grarie. 

—  Sul  progresso  della  popolazione  di  Sicilia. 

Gius.  Cinnirella,  Memoria  sul  dazio  del  mosto  che  si  paga  dagli 
abitanti  di  Caltanissetta. 

Ferd.  Malvica,  Intorno  le  agevolazioni  chieste  per  industrie  ri- 
guardanti tessuti  di  cotone. 

Prof.  can.  Carlo  Rodriguez ,  Sul!1  arte  di  coltivare  le  viti  in 
Lipari. 

Alfio  Bonanno,  De'  mezzi  di  prevenire  e  diminuire  le  malattie  pro- 
dotte dalle  paludi. 

Cav.  can.  Gius.  Alessia  Sulla  scoperta  della  magnesia  solfata  in 
Sicilia. 


A^ì      CLASSE    XTI.  SCIENZE   ECONOMICHE  —  SE7,.    HI.    ECONOMIA 

Marcello  Garzia,  Sull'  amido  che  ricavasi  da  una  specie  d' iride 
non  ancora  descritta. 

Cirino  Rinaldi,  Progetto  sulla  formazione  d'un  Ordine  di  nobili 
dell'  industria  agraria. 

Tomo  XIII.  Conte  Fcrd.  Lucchesi -Palli,  Riflessioni  sul  commercio 
interno  ed  esterno  delle  due  Sicilie. 

Relazione  topografica  agraria  economica  del    territorio  di    Piana. 

Bollettino  di  progressi  economici. 

Rapporto  della  Società  economica  di  Impani. 

Prolusione  della  Società  economica  di  Callanissetta. 

Tomo  XIV  e  XV.  Ferd.  MakicJ,  Sulla  dimanda  d'  alcuni  tintori 
dì  Palermo,  onde  s' impedisca  o  si  gravi  di  dazio  la  bambagia  colo- 
rata, che  s'immette  dall'estero. 

—  Sulle  istanze  onde  proibirsi  la  estrazione  del  sughero  di  Sicilia 
per  pagliuolo. 

—  Sullo  stabilimento  in  Palermo  d'una  fabbrica  per  estrarre  1  a- 
cido  solforico,  l' idroclorico,  e  la  gelatina  animale  da  servir  di  colla. 

Tomo  XV1-VII.  Franco  Maccagnone,  principe  di  Granatelli,  Su  la 
macerazione  del  lino  per  via  del  vapore. 

Carlo  Gemmellaro,  Dilucidazioni  alla  nuova  teoria  del  zolfo. 

Alessio  Scigliani,  Notizie  intorno  V  agricoltura  siciliana. 

Carlo  Rodriquez,  Alcune  idee  per  assicurare  la  coltivazione  delle 
terre. 

Influenza  sulla  luce  della  vegetazione. 

Influenza  della  temperatura  atmosferica. 

Notizie  epilogate. 

*  Dopò  un  biennio,  dacché  gli  Atti  del  R.  Istituto  venivano  pub- 
blicati in  dette  Effemeridi  ,  al  1856  presero  a  divorarsi  separata- 
mente in  un  distinto  Giornale  ,  di  cui  però  non  altro  che  quattro 
numeri  vennero  in  luce. 

Ciascun  numero  è  diviso  in  quattro  parti,  di  cui  1  una  presenta 
rrii  Atti  ufficiali,  come  sono,  Ministeriali,  corrispondenze,  rapporti  1 
privative,  votazioni,  ecc.:  l'altra  contiene  Memorie  lette  o  nel  R.  Isti- 
tuto o  nelle  Società  economiche:  la  terza  gli  utili  travamenti  e  i  pro- 
cessi industriali,  riguardanti  agricoltura  o  manifatture:  l  ultima  un 
Builéttioo  d'invenzioni  e  scoverte  straniere. 

Or  qui  eccoti  le  cose  più  rilevanti. 

N.  1.  Emm.  Vaccaro,  segr.  gen.  Pensieri  sulle  privative  ed  il  R< 
Decreto  che  le  riguarda. 
Memoria  su  d"  una  specie  di  lino  non  ancora  descritta. 
Telaio  a  spola  volante,  inventato  dal  cantore  Vinc.  Barile. 
Nuovo  ed  ingegnoso  metodo  d'asciugare  i  fieni. 
Nuovo  bastimento  a  vapore  ecc. 


AKT.    I.     ISTITUTI    ECONOMICI  425 

N.  t.  Articolo  per  le  macchine  da  fondere  zolfo  dal  R,  Istituto 
esperimentate. 

Salo.  Costanzo  ,  Stato  economico  della  Sicilia  ,  mezzi  di  miglio- 
rarla. *  Quest'  è  la  prima  delie  sue  Lezioni  mss.  di  Economia  civile. 

Descrizione  d'una  macchina  alta  a  segare  l'avorio,  formarne  pet- 
tini, e  farne  foglietti  por  ogni  uso. 

Gioacch.  Romeo,  Descrizione  della  cassa  di  sicurezza  per  gli  as- 
fissi. 

Ant.  de  Agro  da  Troina,  Del  modo  di  render  fisso  ed  invariabile 
il  cammino  della  corda  nell'  argano. 

Semplice  metodo  per  far  invecchiare  i  vini. 

Invenzione  per  preservare  da'  fulmini  i  pagliai. 

N.  5.  Conte  Fera1.  Lucchesi- Palli,  Memoria  sul  commercio.  *  Inlesse 
la  storia  di  tutto  le  nazioni  commercianti. 

Jgn.  Sanfilippo,  Analisi  del  Ragionamento  economico  di  Raff.  Bu- 
sacca  siili*  istituto  d'incoraggiamento  e  sull'industria  siciliana. 

Lion.  Vigo,  Seconda  lettera  al  sig.  Frane.  Arrosto  sopra  l' Iride 
zelantea  (supposta  nuova  in  botanica  da  Marcello  Garzia  d' Aci-Ca- 
tena).  *  La  prima  lettera  sta  nello  Spettatore  Zancleo  di  Messi- 
na 1854. 

Varie  invenzioni  e  scoverte  straniere. 

N.  4.  Discorso  agi'  intelligenti  agricoltori  siciliani. 

1  cani  applicati  alle  arti  meccaniche. 

Miglioramenti  alla  macchina  per  la  trattura  della  seta. 

Modo  di  toglier  le  macchie  d'  inchiostro  da'  vestiti  bianchi. 

Modo  di  riscaldare  le  camere  e  sale  delle  manifatture  per  mezzo 
del  vapore. 

Descrizione  del  processo  dell' autocrosia,  coli'  aiuto  del  quale  si  ot- 
tiene una  nuova  pittura  in  olio. 

Preparazione  di  eccellenti  coramelle  per  affilare  i  rasoi. 

#  Una  seconda  Serie,  dopo  sei  anni,  s' incominciava  di  questo  gior- 
nale: ma  di  essa  non  uscì  finora  altro  che  il  primo  numero,  conte- 
nente ciò  che  segue: 

Rapporto  del  segretaaio  generale  can.  Emm.  Vaccaro  sopra  i  la- 
vori del  R.  Istituto. 

Sunto  de'  processi  verbali  delle  sedute  del  R.  Istituto  di  gennaro 
febbraro  e  marzo  1842. 

De'  bachi  da  seta  e  de'  gelsi,  di  Ang.  Bellani. 

Catalogo  de'  prodotti  d'  industria  nazionale  presentati  nella  solen- 
ne esposiziono  fatta  dal  R.  Istituto  nel  dì  50  maggio  1842,  giorno 
onomastico  di  S.  M.  Ferdinando  li. 

*  Altri  cataloghi  si  sono  poi  pubblicati  ad  ogni  biennio,  indicanti 
e  gli  oggetti  esposti  e  i  loro  artefici  e  i  premi  compartiti  a'  più  me- 
ritevoli. 

55 


42G      CLASS!!    XT1.    SCfENZB    ECONOMICHE — SEZ,    III.    ICO  NOMI  A 
AIÌT.    II.  ECONOMIA    POLITICA 

Flaminio  Godano  e  Mario  la  Gatta,  Tariffi  do!  valor  dell'  armonio 
die  si  apporta  nella  R.  Zecca  di  Sicilia  ,  fatta  d'  ordine  del  viceré 
D.  Pietro  Giron  duca  di  Ossuna.  Pai.   1G11  in  fui. 

Nic.  Coppola,  Proposizioni  problematiche  per  il  general  riparti- 
mene) de'  regi  donativi  sopra  la  nuova  numerazione  delle  anime. 
Pai.  1G87  in-4°. 

Vine.  NocMa,  Risposta  a  dette  Proposizioni.  Ivi  1687  in-i». 

Mich.  Rosa,  Memoria  per  servire  ad  un  piano  di  ricerche  fisiche 
ed  economiche,  dirette  al  miglioramento  del  panefìcio.  Pai.  177") 
in-4°.  *  Estratto  dal  IV  volume  dell'Accademia  di  Siena,  con  una 
prefazione  del  Sergio,  e  dedicata  al  principe  di  Lampedusa. 

Vinc,  Emm.  Srgio,  Piano  disposto  per  ordine  dell' Eccellentissimo 
Senato  di  Palermo  intorno  alle  leggi  e  regolamenti  d' una  Casa  d'e- 
ducazione per  la  gente  bassa.  Pai.  4779  in4°.  *  Progetta  le  fab- 
briche da  introdurvisi  di  panni,  tele,  cappelli,  sapone,  maiolica,  chio- 
di, lastre  di  vetro,  vasellami  di  cristallo,  ecc.  Fu  egli  il  primo  pro- 
fessore di  economia  nell'Accademia  di  Palermo,  e  vi  lesse  varie  dis- 
sertazioni, che  videro  in  parte  la  luce. 

Dom.  Grimaldi,  Piano  di  riforma  per  la  pubblica  economia  delle 
province  del  regno.  Nap,   1780  in-8°. 

Frane.  Rcqucscns,  principe  di  Pantelleria,  La  popolazione  di  Si- 
cilia sviluppala,  relativamente  cogl'  interessi  di  tutte  le  classi.  Pai. 
4784  in~8°. 

Dom.  march.  Caraccioli.  viceré  di  Sicilia,  Riflessioni  su  1'  econo- 
mia e  T  estrazione  de'  frumenti  dall'Isola,  fatte  in  occasione  di  care- 
stia. Pai.  1785  in-fc°.  *  Opera  riprodotta  nel  tomo  XL  degli  <c  Eco- 
nomisti italiani  moderni  ».  Milano  1805  in-8°. 

Giot  Agost.  de  Cosmi,  Lettera  su  dette  Riflessioni,  e  Comentario 
alle  medesime.  Cat.   1786  in-4°. 

M.  Bertrand,  Saggio,  nel  quale  si  esamina  qual  debba  essere  la 
legislazione  per  inceraggire  l'agricoltura  e  per  favorire  in  rapporto 
a  questa  la  popolazione,  le  manifatture  ed  il  commercio.  Pai.  1787 
in-8°.  *  Traduzione  dal  francese. 

March.  Dom.  M.  Giarrizzo,  Prospetto  de'  Saggi  politici  ed  eco- 
nomici su    la  pubblica  e  privala  felicità  della  Sicilia.  Pai.  1788  in-8% 


ART.    II.    ECONOMIA  POHITICA  k27 

—  Saggio  su'  contrabbandi.  Ivi  in  dett'  anno. 

L'amico  degli  uomini,  ovvero  Trattato  della  popolazione,  voli.  VI. 
Pai.  1790  in-i-i*. 

Riforma  fatta  dalla  R.  Giunta  delegata  da  S.  R.  M.  per  conto  d'  in- 
troiti ed  esiti,  tanto  dell'amministrazione  di  annona,  come  del  civico 
patrimonio  del  Senato  di  Palermo,  1791  in-i°. 

Gaet.  la  Loggia,  Saggio  economico-politico  per  la  facile  introdu- 
zione dello  principali  manifatture  ,  e  ristabilimento  delle  antiche  in 
Sicilia:  nel  t.  IV  della  Suova  raccolta  di  Opusc.  siciliani. 

Gugl.  Silio,  Saggio  siili' influenza  dell'analisi  nelle  scienze  politi- 
che ed  economiche  applicate  ai  contrabbandi:  nel  t.  V  della  mede- 
sima. 

Gius,  march.  Spiriti,  Riflessioni  economico-politiche  ,  con  breve 
prospetto  dello  stato  economico  della  città  di  Messina.  Nap.  4793 
in-4\  *  Come  la  stampa,  così  l'  autore  è  napolitano:  ma  qui  ha  luo- 
go in  grazia  della  città  nostra  che  illustra. 

Sav.  Scrofani,  Memoria  sopra  l'annona  di  Sicilia.  Fir.  1791  m-S°. 

—  Riflessioni  sopra  le  sussistenze  desunte  da'  fatti  osservati  in 
Toscana.  *  Son  giunte  al  «  Confronto  della  ricchezza  »  del  senator 
Biffi  Tolomei.  Fir.   1795  in-8°. 

—Sul  valore  de^l'  immobili  in  Europa  dopo  la  scoverta  dell'  America. 
*  Lodato  dal  Poùgens  nella  sua  «  Bibl.  frane,  o  Journal  périodique  » 
an  111,  n.  2.   Paris   1803. 

—  Memorie  di  pubblica  economia.  Pisa  1828  in-4°.  *  Ristampate 
nella  «  Raccolta  degli  Economisti  italiani  ». 

Giorgio  Rose,  Stato  della  Gran-Brettagna  relativamente  alle  sue 
finanze,  al  suo  commercio  ed  alle  sue  manifatture.  Pai.  4799  in-80, 

M.  Ànt.  Averna,  Diss.  econ.  polit.  sul  lanificio  di  Sicilia:  nel  voi.  II 
dei  Saggi  del  Buongusto.  Pai.  1800  in-4°. 

Piolo  Balsamo,  Memorie  economiche  riguardanti  il  regno  di  Sici- 
lia. Pai.  180>  in-8°  -,  e  con  altre  inedite  di  pubblica  economia  ed 
agricoltura  in  t.  Il,   1845  in-8\ 

Frane,  di  Paola  Avolio,  Sulle  leggi  siciliane  intorno  alla  pesca. 
Pai.  1805  in-4°. 

Ant.  Scaduti  Genna,  Sul  più  utile  e  nvmo  pesante  di  tutti  i  dazi, 
e  della  maniera  come  potrebbesi  adottare  in  Sicilia.  Pai.  1810  in-8*. 


428      CLAMI    ITI.  SCIENZE    ECONOMICHE  —  SEZ.    III.    ECONOMIA 

*  Questo  dazio  era  il  mozzo  per  100  ,  da  risentere  nd  ogni  paga- 
mento legalo,  tassa  elio  cresciuta  all'  1  per  100  fu  causa  di  gravi 
disastri,  e  quindi  abolita. 

Discorsi  sullo  contribuzioni  in  generale,  e  sul  sistema  delle  con- 
tribuzioni in  Sicilia,  scritti  dal  pastore  creino  ,  Eutichia  Stilonicio. 
Pai.   1813  in-4°. 

Confronto  tra  1'  antico  e  '1  nuovo  metodo  di  esigere  le  pubbliche 
tasse.  Pai.    1813  in-8°. 

Ani.  Candela,  Memoria  per  l'economia  annonaria  di  Palermo.  Ivi 
1813  in-S\ 

Memoria  per  la  libertà  dell'annona.  Pai.  1813  in-8.. 

Andrea  lo  Tardi,  Lettera  di  confutazione  a  detta  Memoria.  Ivi 
1815  in-4°. 

Ros.  Gregorio,  De'  posi  a'  quali  era  soggetto  il  grano  della  Sici- 
lia ai  tempi  de'  Romani. 

—  Sulla  presente  censuazionr,  tra'  suoi  Discorsi  sulla  Sicilia. 

Salv.  Russo  Scirè,  Esame  critico  e  prrg'tlo  di  nuove  leggi  intorno 
l'annona  di  Sicilia.  Pai.  1813  in-8°. 

Salv.  Scuderi,  Dissertazioni  economiche  ed  agrarie.  Cat.  1811  e 
18  in-80. 

Salv.  Marchese,  Lettera  sulle  Osservazioni  fatte  alle  Opere  eco- 
nomiche del  prof.  cav.  Scuderi:  nel  t.  XXV  dell'  Effemeridi  sicoìe. 

Giamo.  Rocchetti,  Finanze  di  Sicilia,  con  una  nuova  ripartizione 
de'  dazi.  Pai.   LSI 5  jD-4*. 

—  Origine  e  dettaglio  de'  donativi  in  Sicilia.  Ivi   18 li  in- 1». 

Luigi  Moni  allo,  Considerazioni  sul  Consiglio  generale  degli  Ospizi: 
nel  t.  I.  dell'Iride,  giorn.  di  Pai.   1822  in-8°. 

Cav.  Emm.  Minol/ì.  Su  l'equilibrio  de'  patrimoni  delle  università 
del  regno.  Cat.    1813   in-S°- 

—  Cenni  sul  dazio  della  macinatura,  parti  II.  Pai.  1832-33  in-8°. 

—  Pensieri  sulla  Storia  delle  finanze  di  Napoli  del  cav.  Lud.  Bian- 
chini.  Ivi  1840  in-8% 

G.  de  Welz  ,  Saggio  su'  mezzi  di  moltiplicar  le  ricchezze  della 
Sicilia,  corredato  di  noto,  di  aggiunto,  e  d'un  esame  critico,  dal 
dottor   Gius.  Indelicato.  Pai.  1822  in-4". 


AITT.   II.   ECONOMIA   POLITICA  429 

Comento  di  comento,  ossia  Lettere  critiche  del  sig.  F.  iV.  sul  detto 
Saggio.  Nap.  1825  in-4°.  *  È  una  censura  poco  discreta  di  Opera 
che  meriterebbe  tutt'  altra  considerazione. 

Ani.  della  Rovere,  Memorie  storiche  ed  economiche  sopra  la  mo- 
neta bassa  di  Sicilia.  Pai.   4814  in-8°.  * 

*  Era  egli  soprintendente  generale  delle  monete  nostre  ,  di  cui 
e* intesse  la  storia,  movendo  da'  Normanni  fino  a  noi.  Lasciò  pur 
ms.  somigliante  memoria  sulle  monete  d*  oro  e  d'  argento. 

Salv.  Russo-Ferruggict)  Saggio  storico-politico  sopra  la  moneta. 
Pai.   LSI8  in-88. 

—  Diss.  sulla  legge  del  20  aprile  18i8,  che  riguarda  la  moneta- 
zione nel  regno  delle  due  Sicilie.  Ivi  1819  in-8°. 

Sopra  il  sistema  d'ipotecare  la  rendita  pubblica,  tradotto  dal  Gior- 
nale critico  di  Edimburgo,  con  osservazioni  e  note  di  Gius»  di  Mar- 
tino: nel  t.  IX  del  Giorn.  di  se  lett.  ed  ar.  Pai.  1825. 

Economia  pubblica  e  rurale  degli  Egizi  e  de'  Cartaginesi,  di  L. 
Rainier,  estratta  e  tradotta  da  G.  Berlini,  nel  tomo  citato. 

Emm.  la  Via,  Progetto  proposto  al  Senato  di  Palermo  sul  mezzo 
d'acquistare  una  ragguardevole  rendita  annuale  senza  diminuirsi  al 
popolo  l'antico  peso  del  pane  o  imporre  altre  gravezze.  Senza  data 
in  fol. 

lgn.  SanfiUppo,  Istituzioni    d'  economia  politica.  Pai.  1824   in-S*. 

—  Sul  metodo  analitico  applicato  all'economia  politica  :  nel  t.  IV 
dell'  Effemeridi  sicole. 

—  Sposizione  de'  principi  d'  economia  politica.  Pai.  1828  e  59 
in-8». 

—  Catechismo  d'economia  politica  per  istruire  le  persone  d' ogni 
classe.  Ivi  1841  in-8°. 

Catechismo  pel  rinvenimento  del  carbon  fossile  in  Sicilia  ,  compi- 
lato per  ordine  del  Governo  dal  ft.  Istituto  d' incoraggiamento.  Pai. 
1845  in-8°. 

Lud.  Bianchini  ,  Principi  elei  credito  pubblico.  Nap.  1827  e  51 
in-8°. 

—  Dell'  influenza  della  pubblica  amministrazione  sulle  industrie  na- 
zionali, e  sulla  circolazione  delle  ricchezze.  Ivi  1828  in-8°. 

—  Su  i  reati  che  nocciono  all'  industria,  alla  circolazione  delle  ric- 
chezze, ed  al  cambio  delle  produzioni.  Ivi  1850  in-8°. 

—  Se  la  conversione  delle  rendite  del  debito  pubblico  sia  giusta 
ed  utile.  Ivi  1856  in-8°. 


450      CLASSI*    XVI.    BCIBNZS    ECONOMICHE —  SEZ.    111.    KCONOMI  i 

Dell'associazione  doganale    alemanna  dalla  sua    origine  fino  al 

presente.  Pai.   1843  in-8°. 

—  Della  riforma  doganale  della  Gran  Brettagna  dal  1642  in  qua. 
Pai.  4840  in-8°. 

—  Della  scienza  del  ben  vivere  sociale  e  dell'  economia  degli  stati, 
parte  storica  e  di  preliminari  dottrine.  Pai.   18 io  in-i°. 

*  Quest'  opera  dovea  servire  d'  introduzione  ad  altra  più  grande. 
Divisa  in  tre  libri  sviluppa  il  tenore  delle  umane  istituzioni  nelle 
epoche  differenti,  e  ne  ragguaglia  d*gli  scrittori  di  cose  economiche 
d'ogni  nazione.  Quest'autore,  benché  napolitano,  lo  alloghiamo  trai 
nostri,  perciocché  dimorato  tra  noi  lunghi  anni  da  direttore  delle 
regie  finanze. 

*  In  quest'opera  enumera  281  Italiani,  27S  Francesi,  150  Inglesi, 
494  Tedeschi,  43  Spagnuoli,  8  Portoghesi,  42  Svizzeri,  10  Olandesi 
e  Belgi,  4  Danese,  4  Polacco,  7  Russi,  7  americani  scrittori  d'eco- 
nomia, de' quali  e  cita  le  opere  ed  espone  le  opinioni. 

—  Della  Storia  oconomico-civivile  di  Sicilia,  libri  li,  (\d  far  seguito 
alia  Storia  delle  Finanze  di  Napoli,  del  medesimo  autore.  Nap.  481.1 
in-8°. 

*  Questa  dotta  opera,  corredata  di  documenti  originali,  descrive 
le  vicende  di  nostre  finanze  e  le  istituzioni  politiche,  le  contribuzio- 
ni, le  amministrazioni,  le  monete,  le  industrie,  i  sistemi  tutti  economici 
dai  tempi  normanni  fino  ai  nostri. 

—Della  Storia  delle  Finanze  del  regno  di  Napoli,  compresa  in  li- 
bri VII  e  in  voli.  Ili,  una  seconda  edizione,  accresciuta  e  riveduta 
dall'autore,  uscì  a  Pai.  4830  in-8°. 

FU.  Minolfi,  Pensieri  in  proposito  della  ristampa  di  detta  Storia. 
Pai.  4839  in -8°.  *  Questi  poi  pubblicò  una  Biografia  dello  stesso 
Cavaliere  ancora  vivente,  ove  ne  dà  giudizio  delle  lodate  sue  opere. 

Santo  Giulio  Albergo,  Storia  dell'economia  pubblica  in  Sicilia.  Nap. 
4830  in-4°. 

Carlo  A  fan  de  Rivera,  Considerazioni  su  mezzi  da  restituire  il 
valor  proprio  ai  doni  che  ha  la  natura  largamente  conceduti  al  re- 
gno delle  due  Sicilie,  t.  III.  Nap.  1833  e  42  in-8°.  *  Autore  napo- 
litano, ma  che  dilucida  le  cose  nostre. 

Salo.  Vigo,  Storia  critica  di  parecchi  censimenti  per  servire  alla 
rettifica  del  catasto  siciliano.  Pai.    1833  in-8°. 

#  Una  lungi  lettera  al  medesimo  su  questa  Istoria,  del  prof.  Ign. 
SanMippo,  leggesi  nel  t.  VI  dell'Effemeridi  sicole-,  ed  un  lungo  e- 
stratto  del  cav.  Frane.  Paolo  Mortillaro  nel  t.  XL1I  del  Giorn.  di 
scienze  oc. 

—  Memoria,  se  convenga  convertirsi  i  peculi  frumentarì  in  monti 
agrari  e  provvedere  al  sistema  di  pubblica  annona:  nel  t.  IL.  del  Giorn. 
medesimo. 


ART.    II.    ECONOMIA    POLITICA  451 

Lor.  Maddcm,  Memoria  sul  catasto.  Cat.  18.  .  . 

Jgn.  Minneci,  Sulla  rettifica  del  catasto  fondiario  in  Sicilia.  Pai. 
1856  in-8°. 

Carm.  Martorana,  Sulla  proprietà  delle  miniere,  e  sul  dritto  di 
scavarle,  saggio  politico.  Pai.  1833  in-8°. 

Ferd.  Malvica,  Osservazioni  sulla  conversione  delle  rendite  pub- 
bliche di  Gius.  Ceva  Grimaldi:  nel  t.  XV  delle  sue  Effemeridi. 

Vìnc.  Natali,  Sulla  prosperità  della  Sicilia  e  sue  cause  all'epoca 
greca:  nel  Giornale  gioenio  di  Catania,  giugno  e  luglio  1834. 

Giamb,  Say,  Corso  completo  di  economia  politica-pratica  ,  opera 
destinata  a  mettere  sotto  gli  occhi  degli  uomini  di  stato,  dei  prò* 
prietarì,  degli  agricoltori,  dei  manifattori,  de'  negozianti  ecc.  l'eco- 
nomia della  società,  trad.  dal  francese,  t.  IV.  Pai.  1834  in-8°. 

Mar.  Buonocore,  Pel  progetto  di  Regìa  d'  alcuni  dazi  civici,  me* 
moria.  Pai.  1855  in-8°. 

Alessio  Sciattano,  Memoria  economica  sopra  un  tema  proposto  dal 
R.  Istituto  d'incoraggiamento,  da  cui  riportò  il  premio  :  si  legge 
nei  num.  192-3  del  Giorn.  di  scienze  ecc. 

Lue.  Fiorentino  e  Leto,  Dimostrazione  economica.  Pai.  1836  in-8°. 

—  Sulla  popolazione  ,  breve  argomento  economico-politico  :  nel 
t.  LX11I  del  Giorn.  lett. 

—  Su  la  memoria  economica  del  prof.  Scigiiani ,  lettera  critica: 
nel  t.  LXVI. 

Salv.  Scuderi,  Memoria  sulla  rendita  rurale:  nel  II  anno  del  Gior- 
nale di  scienze  ecc. 

—  Discorso  sull'  istruzione  delle  classi  produttrici  di  Sicilia.  Cat. 
1856  in-8*. 

Salv.  Marchese,  Lettera  di  argomento  economico  sulle  opere  di 
Salv.  Scucleri.  Cat.  18.  .   . 

—  Corso  di  economia  politica.  *  Dettato  dalla  cattedra  di  Catania, 
ma  non  ancor  pubblicato, 

Mich.  Celesti,  Memoria  sul  porto  franco  e  sul  campo,  ossia  il  de- 
bito pubblico  della  città  di  Messina.  INap.  1837  in-8°. 

Ferd,  conte  Lucchesi- Palli,  de'  principi  di  Campofranco,  Opuscoli 
di  economia  politica.  Pai.  1857  in-8°. 


435      CLASSA  XVI.  8C1EN2E  ECONOMICHE  —  BE'/..  Ili,    ECONOMIA 

—  Discorso  storico-economico  sulla  pubblica  rendita.  Ivi  183cS  in-8\ 

Iqn.  Avolio,  Discorso  sopra  il  bone  ed  il  male  che  bau  prodotto 
in  Sicilia  i  collegi  delle  arti  ,  detti  volgarmente   Consolati.    Messina 

1838  in-8°.  . "  .  -  _,  '■     fI    „ 

—  De'  dazi  di  Sicilia  nelle  epoche  antiche,  libri  lv,  t.  II.  Mess. 
4840  in-8°.  *  Quest'opera  è  piena  di  recondita  erudizione  sull'ar- 
gomento che  t  rat  La. 

Carlo  Fourier,  Sistema  sociale.  Pai.  1839  in-8».  *  Quest'è  una 
breve  notizia  delle  utopie  volute  introdurre  in  tale  materia  da  co- 
desto padre  de'  socialisti  francesi. 

Stellano  Salafìa,  Sull'industria  della  nazione  siciliana,  discorso  eco- 
nomico politico  fdosoìico.  Pai.  1839  in-ò°. 


Vetro  C.  Ulloa,  Sulla  necessità  delle  conoscenze  economiche  negli 
dì  legislativi,  e  sulla  utilità  delle  statistiche  ne  giudizi  penali:  Di- 


Pietr 
stud 
scorso  letto  alla  G.  C.  Criminale  di  Trapani  I8ìl  in-S' 

Agatino  Longo,  De'  dazi  e  della  maniera  di  amministrarli:  nel  n.  7f> 
delle  Effemeridi  siciliane. 

—  Osservazioni  sulle  assise.  Cat.   1819  in-P2°. 

Vinc.  Cordavo- Clarenza,  Se  i  previlegl  producano  utile  o  svan- 
taggio all'industria.  Cat.    18.  .  .  in-8°. 

—  Sulla  utilità. — Sul  credito  agrario.— Sul  valore  e  sul  prezzo.— 
Sulla  industria  e  '1  commercio  della  città  e  provincia  di  Catania.— • 
Sul  capitale,  ecc.  ecc.  *  Articoli  sparsi  nel  Giornale  Gioemo  1851 
e  segg. 

Disposizioni  pe'  compensi  degli  aboliti   diritti  feudali.  Pai.    18-12 

in-8°. 

# 

Gio.  Bruno,  Sul  vantaggio  e  progresso  delle  casse  di  risparmio, 
e  sui  mezzi  d'istituirle  in  Sicilia  con  le  casse  di  sconto.  Pai.  1843 
e  52  in-8% 

Ant.  Rumbolo,  Sullo  scioglimento  della  promiscuità.  Pai.  1843  in-8\ 

Vito  Lamanlia,  Sul  modo  di  procurare  la  ricchezza  e  la  civiltà 
delle  nazioni,  discorso.  Pai.  1813  iu-8°. 

Vito  d'  Ondes  Reggio,  Discorso  politico  sulla  proprietà,  a   fine  di 
conoscere  quella  delle  Isole  die  nascono  nel  mare.  Pai. ^800   in-b  . 
—  Memorie  legislative  ed  economiche.  Pai.  1814  in-8\ 


ART.    II.    ECONOMIA   POLITICA  457» 

Prof.  Placido  de  Luca,  Sullo  studio  della  scienza  economica.  Pai, 
18i5  in-8». 

Enterico  Amari,  Su  l'indole,  la  misura  ed  il  progresso  dell' indu- 
stria comparata  delle  nazioni:  nel  voi.  I,  nuova  serie,  degli  Atti  del- 
l' Accademia  delle  scienze  e  lettere  di  Palermo  4845  in-4*. 

Salv.  Maiorana  Calatabiano,  Ricchezza  e  miseria  ,  o  sia  Nuovo 
trattato  d'economia  politica.  Pai.  1847  in-8°. 

Gio.  Interdonato,  Sulla  rettifica  del  catasto  in  Messina.  Pai.  1847 
in-4°. 

Frane.  Accordino,  Sistemi  di  economia  pubblica  ed  agraria  per  la 
Sicilia,  ossia  sopra  taluni  miglioramenti  che  possan  farsi  per  accre- 
scere la  ricchezza  nazionale.  Pai.  4848  in-8°.  *  Una  seconda  edizione 
corretta  ed  accresciuta  di  note,  di  leggi  e  d'  altri  trattati  sull'  og- 
getto medesimo,  è  comparita  nel  1849. 

Luigi  Mazza,  Considerazioni  sul  Banco  di  Palermo:  nell'  Empedo- 
cle, giorn.  di  Pai.  1851  in-8°. 

Mario  Aloisio,  Discorso  sulla  libera  universal  concorrenza,  letto 
alla  Società  economica  di  Catania  4850  in-8°.  *  Impugna  la  mede- 
sima nello  stato  attuale.  Egli  poi  nella  nota  41  annunzia  un  suo  ine- 
dito Trattato  sull'  influenza  della  religione,  leggi  ed  istruzione  sullo 
stato  morale  politico  intellettivo  ed  economico  de   popoli. 

Mario  Rizzari,  Considerazioni  sopra   una  memoria  del  sig.  Plac. 
de  Luca,  Se  i  privilegi  producano  utile  o  svantaggio  all'  industria. 
Intorno  lo  scopo  e  sistema  della  colonizzazione  europea. 

—  Istituzioni  per  reprimere  il  vagabondaggio  e  la  mendicità  vo- 
lontaria, e  delie  colonie  agricole. 

—  Su  1'  ordinamento  e  distribuzione  dei  soccorsi  in  favore  dell'  in- 
digenza abile  involontaria. 

1  riformatori  sociali  progressisti. 

—  Sullo  studio  della  dottrina  economica  :  Lezione  preliminare  al 
corso  di  economia  politica,  anno  4845-46. 

Sopra  l'ordinamento  d'  una  istituzione  bancale  per  la  Sicilia. 

—  Abbozzo  dell'industria  siciliana. 

*  Queste  e  più  altre  memorie  furon  messe  in  luce  a  tempi  diversi 
da  questo  illustre  professore  di  economia  e  commercio  nell'  univer- 
sità di  Catania. 

Gius.  Mancuso,  Sulla  quistione  di  economia  pubblica,  s- le  mele 
debbano  imporsi  alle  derrate  annonarie.  Pai.  4852  ii>8°.  *  Mantiene 
V  affermativa  contra  l'  opinione  del   Balsamo. 


Aàì      CLA9S2  ITI.  SCIENZE  ECONOMlCIIU  —  SCI.  III.    ECONOMIA 

Bar.  Gius.  Canaio,  ,  Le  oouveau  monde  financier  pour  arriver 
a  la  réforme  sociale.  Parigi  1837, — L' Emprunt,  suivi  d'un  catcchi- 
sme  iinancier.  Ivi  1844. —  La  Bancocrazia,  o  il  Gran  libro  sociale. 
Milano  1838.— La  Bancocrazia  giudicata  in  Inghilterra,  Francia,  Ger- 
mania e  Italia. — Catechismi  bancocratici  popolari.  —  Lettere  econo- 
miche a  diversi  Sovrani  ,  Papi  e  Ministri.  —  L'  uno  per  100  ,  o  la 
grande  controrivoluzione  democratica  universale. — Lettera  al  baro- 
netto Roberto  Peci.— Lettera  agi'  Italiani,  nella  quale  si  raccoman- 
da di  sostituire  la  Giovine  Industria  alla  Giovine  Italia.— Lettere  ai 
Congressi  scientifici  per  applicare  1'  associazione  bancecratica  alla  con- 
lezione d'  un  gran  Dizionario  industriale. — Lettera  a  Victor  Conside- 
rant,  capo  del  socialismo  in  Francia. — Lettera  agi' italiani  su  le  stra- 
de ferrate.— Apostrofe  al  signor  Thiers  sopra  la  sua  ignoranza  fi- 
nanziera.— Progetto  di  un  banco  svizzero. — Progetto  d'  una  cassa  di 
risparmio  in  Ungheria. 

*  Tutti  codesti  opuscoli  sono  stampati  in  Capolago. 

Catechismo  fìnanziero  al  popolo  maltese.  Malta    18-46  in-12. 

—  La  ricognizione  del  debito  pubblico  e  la  costituzione  del  cre- 
dilo pubblico,  primo  catechismo  popolare.  Pai.  1849  in-10°. 

Cataloghi  de'  saggi  d' industria  nazionale  presentati  nelle  solenni 
esposizioni  fatte  dal  R.  Istituto  d'incoraggiamento,  d'agricoltura  , 
arti  e  manifatture  per  la  Sicilia.  Pai.  1856  e  segg.  in-4°.  *  Ogni 
biennio  esponendosi  al  pubblico  gli  obbietti  di  belle  arti,  di  mani- 
fatture, di  macchine,  e  d'  altre  invenzioni  -,  se  ne  promulgano  i  ca- 
taloghi, una  co'  nomi  degli  artisti,  e  i  premi  loro  donati. 

Biblioteca  dell'  Economista,  o  Scelta  collezione  delle  più  importanti 
produzioni  di  Economia  politica,  antiche  e  moderne,  italiane  e  stra- 
niere, diretta  da  Frane.  Ferrara.  *  Questo  palermitano  scrittore  tra- 
mutatosi in  Torino,  quivi  ha  dato  mano  nel  1850  a  tale  raccolta  , 
che  dovrà  costare  di  eirca  XXX  o  più  volumi  in-8°. 

*  Somigliante  raccolta  per  opera  del  barone  Custode  ,  era  uscita 
a  Milano  1803  e  segg.  col  titolo  «  Economisti  classici  italiani)).  Ma 
il  nostro  vi  aggiugne  gli  stranieri  e  i  posteriori. 

ART.    111.    ECONOMIA   CIVILE 

Paolo  Caggio,  Economia,  nella  quale  s'  insegna  per  modo  di  dia- 
logo il  governo  famigliare.  Yen.  1555  in-S°. 

*  Maneggia  lo  stesso  tema  di  già  trattato  per  Agnolo  Pandolfini 
nel  suo  «  Governo  della  famiglia  ». 

Onofrio  Pugliese,  Pratica  economica  numerale  ,  nella  quale  s  in- 
segna il  modo  di  tenere  regolarmente  i  libri  di  conti,  con  1'  esemplare 
di  una  scrittura  signorile,  formata  al   moderno  stile,  che  per   uiag- 


ART.    III.    ECONOMIA    CIVILE  435 

gior  chiarezza  contiene  il  Giornale^  col  libro  maestro.  Pai.    1671   e 
78  in-4ó. 


Vìnc.  Emm.  Sergio,  Diss.  sul  modo  di  tirar  la  seta  dai  bozzoli 
del  filugello  con  piccciole  ruote:  nelle  Novelle  miscellanee  di  Sicilia, 
n.  65  e°115.  Pai.  1765-68. 

Relazione  di  una  scuola  per  tirar  la  seta  alla  piemontese  sotto  la 
direzione  del  marchese  Grimaldi.  Mess.  1785  in-8°. 

Conte  Donaudi  delle  Molière  ,  Saggio  di  Economia  civile.  Pai. 
1787  in-12\ 

1/  arte  di  moltiplicare  la  seta,  o  sia  Trattato  sopra  li  gelsi  e  nu- 
trimento dei  bachi  di  seta  e  tiraggio  della  medesima:  trad.  dal  fran- 
cese. Mess.  1795  in-8°. 

Giamo.  Peretti,  piemontese,  Discorsi  storico-politici  sul  setifìcio,  o 
sia  raccolta  di  Memorie  tendenti  al  miglioramento  dell'  arte  serica 
in  Sicilia.  Pai.  1794  in-4°. 

Paolo  Balsamo,  Memorie  economiche,  riguardanti  il  regno  di  Si- 
cilia: pubblicate  colle  Memorie  agrarie.  Pai.  1802*,  e  insieme  con  altre 
iu  due  voli.,  1845  in-8°. 

Gio.  Meli,  Sulla  maniera  di  fermentare  e  conservare  i  vini  nei 
tini  a  muro.  Pai.   1802  in-8°. 

Gius,  di  Martino,  Memoria  sul  modo  di  migliorare  i  vini  della  Si- 
cilia: nel  Giornale  di  scienze  ecc.  t.  XIII,  n.  38  e  39,  p.  180,  286, 

Cav.  Ant.  lnguaggiato,  Cenni  sulla  pianta  del  lino  che  si  coltiva 
nel  territorio  di  Corleone  :  nel  detto  t.  XIII,  pag.  296. 

Bos.  Gregorio  ,  Lusso  e  maniere  di  vestire  delle  donne  siciliane 
ne'  mezzani  tempi. 

—  Economia  e  traffichi  privati  dell'  imperator  Federico:  tra'  suoi 
Discorsi  sulla  Sicilia. 

Istruzione  su  la  coltura  de'  gelsi  e  l'allevamento  dei  bachi  filu- 
gelli, onde  ricavarne  con  minore  spesa  una  maggior  quantità  di  seta 
(di  Ant.  M.  Curiario).  Mess.  1810  in-4«. 

Camillo  Gallo,  Il  setificio  in  Sicilia,  Saggio  stor.  polit.  nel  t.  I, 
della  Nuova  raccolta  di  Opusc.  sic. 

Gius,  di  Lorenzo,  Memoria  sulla  produzion  della  seta.  Gat*  18. a 


436     classi  xvi.  scienze  economiche — «::%.  ih.  econo  mi  i 

Vino.  Ramondini,  Memoria  sulla  preparazione  della  canapa  prima 
di  essere  pettinata,  e  della  sua  filatura:  nel  t.  1  dell'  Accademia  delle 
scienze  di  Napoli  1841   in-4*. 

Gius-  Arena-Primo  Cardillo  ,  Memoria  al  magistrato  municipale 
di  Messina  1812.  *  Propone  il  miglioramento  dell'annona  ed  altri 
j  unti  d'  economia. 

Piani  dell' amministrazione  frumentaria  e  d'altre,  tenute  dal  sig. 
Principe  di  Aci- pretore  di  questa  Capitale.  Pai.  48 1G  in  fol. 

S  l<\  Scudcri,  Diss.  economiche  riguardanti  il  regno  di  Sicilia  : 
pubblicate  con  le  diss.  agrarie  a  Cat.  181 4*,  e  coli'  aggiunta  di  un'  al- 
tra sulla  moneta,  voli.  Il,   4816  in-8°. 

—  Principi  di  civile  economia,  voli.  III.  Nap.  4827  in-8°.  *  Tre 
lunghi  estratti  di  quest'opera  ,  da  lui  spiegata  nell'Università  di 
Catania,  n'  ha  dati  Plac.  de  Luca  ne'  voli.  21  ,  23  e  50  del  Gior- 
nale di  scienze,  lettere  ed  arti.  In  questo  poi  e  nell'Effemeridi  n.  56 
v'  ha  una  sua  Letlera  in  difesa  dell'opera,  censurata  nella  Relazione 
accademica  de'  zelanti  di  Aci-reale,  anno  HI  e  IV. 

Frove,  di  Paola  Avolio,  Osservazioni  pratiche  intorno  alla  pesca, 
corso  e  cammino  de'  tonni.  Mess.  4846  in-4°. 

Raccolta  di  memorie  sulla  fabbricazione  del  salnitro  in  Sicilia  , 
voli.  11.  Pai.  4849  in-8°.  fig. 

Ros.  Caruso,  Istoria  delle  macchine  a  cardare  e  filare  il  cotone, 
la  lana,  il  lino  ed  il  canape,  dalla  loro  introduzione  in  Irrancia  fino 
a'  tempi  attuali.  Pai.  4825  in-4°. 

Gioacch.  Santoro- Cremona  ,  Sull'asfalto  indigeno  della  Sicilia  e 
su  la  maniera  /li  applicarlo  alle  arti  meccaniche  ed  alle  manifattu- 
re: discorso  letto  all'Àccad.  del  Buongusto  il  4826,  e  riportato  nel 
Giornale  di  scienze  ecc.  t.  VI. 

Bar.  Ant.  Bivona,  e  cav.  Mar,  Dominici,  Rapporto  sulla  maniera 
Ji  bruciare  il  zolfo  senza  recar  pregiudizio  ai  vegetabili  e  agli  ani- 
mali: nel  giorn.  di  Pai.  la  Cerere,  4852,  n.  202. 

Filippo  Volpe  s  ,  Censura  di  detto  Rapporto:  n  eli' Effe»,  sicole  , 
\.  V,  genn.  1835.  *  Difende  la  macchina  da  sé  trovala  e  da  (incili 
riprovata  per  la  combustione  de'  zolfi. 

Sah\  Vigo,  Modo  di  stabilirsi  in  Sicilia  prontamente  e  con  faei- 
lilà  banche  di  risparmio  e  di  deposito,  e  di  far  cessare  le  gravi  u- 
sure    ne'  piccoli  pegni:  nel  t.  XIII  di  dette  KlTem.  pag.   106. 


ART.    III.    ECONOMIA   CIVILE  457 

FU.  Fodera,  Ragguagli  al  pubblico  sulle  macchine  da  fondare  zolfi. 
Pai.  4833in-8°. 

Ànt.  Sciascia,  Descrizione  d'  un  forno  a  riverbero  per  la  fusione 
dello  zolfo,  ecc.  nel  t.  XLIII  del  suddetto  giornale. 

Cav.  Francé  Paolo  Mortìllaro,  Saggio  economico  politico  statistico 
su'  provvedimenti  nella  mercatura  de'  zolfi  in  Sicilia  :  nel  t.  LXXI 
di  detto. 

Delle  solfatare  in  Sicilia,  e  de'  nuovi  provvedimenti  per  la  indu- 
stria e  lo  spaccio  dello  zolfo.  Pai.  4838  in-8#. 

Ra/f.  Busacca,  Degli  zolfi  e  della  compagnia  Taix  in  Sicilia.  Pai. 
4839  in-8*. 

*  Avendo  il  Re  a'  40  luglio  4838  approvato  un  contratto  co'  due 
francesi  Amato  Taix  e  Arsenio  Aychard  ,  che  si  prendevano  ad  ap- 
palto le  zolfatare  di  Sicilia,  pagandone  un  tanto  all'Erario,  i  commer- 
cianti inglesi  levaronsi  contro,  qualificandolo  di  monopolio,  e  richia- 
mandosi di  violata  libertà  di  commercio,  libertà  sancita  tra  la  Gran 
Brettagna  e  la  Corte  Siciliana  pel  trattato  del  1816. 

*  Allora  dunque  nel  parlamento  di  Londra  lord  Lyndharst  pronun- 
ziò un  discorso  in  oppugnazione  di  quel  contratto.  A  lui  però  rispose 
lord  Mercafor  con  un  discorso  che  poi  pubblicò  col  titolo 

The  sulphur  question  plainly  stated.  London  18i0  in-8°.  *  Quivi 
dimostra  al  ministro  Palmerston  non  essere  in  quel  contratto  veruna 
infrazion  di  trattato. 

*  Anco  il  francese  Lafitte  mise  nel  vero  aspetto  lo  stato  della 
controversia  col  seguente 

Exposé  de  la  question  des  sonflYes  de  Sicile.  Paris  4840  in-8°. 

*  Ala  la  più  parte  degli  scritti  su  questa  vertenza  venner  fuori 
in  Italia,  ed  assai  più  a  Palermo,  dove  stanziava  la  detta  Compagnia. 
Ecco  i  titoli,  d'  alquanti  opuscoli: 

Memoria  sulla  controversia  per  lo  appalto  de'  zolfi  della  Sicilia. 

I  nostri  trattati  del  1816  non  sono  lesi  se  il  re  concede  ad  un  e- 
stero  un  privilegio  ed  una  privativa  sopra  un  ramo  di  commercio: 
applicazione  di  questa  proposizione  al  contratto  de'  zolfi. 

D'  una  quistione  surta  tra  il  Governo  delle  due  Sicilie  e  V  Inghil- 
terra in  marzo  1840. 

Se  nel  contratto  de' zolfi  abbiavi  contravvenzione  al  trattato  di  com- 
mercio tra  il  regno  di  Napoli  e  quello  della  Gran  Brettagna. 

Risposta  alle  petizioni  de'  negozianti  Inglesi  de'  zolfi  in  Sicilia. 

Sulla  proposta  de'  trattati  di  reciprocanza  e  di  commercio  tra  l'In- 
ghilterra e  la  Francia  col  regno  delle  due  Sicilie,  e  sulla  disputa  dei 
zolfi,  osservazioni  di  Mich,  Solimene* 


438     CLASSE  XVI.  ICIENIB  ECONOMICHE— sei.   hi.   f.cono>ua 

Sulla  questione  de  zolfi  e  sulle  conseguenze  dello  scioglimento  della 
Compagnia  Taix  e  Aychard,  discorso  letto  nell'Istituto  d'Incorag- 
giamento di  Sicilia  nel  23  agosto  1840. 

*  Quést'  ultimo  fu  pubblicato  nel  quaderno  li  del  Giornale  di  Sta- 
tistica.—La  gran  lite  poscia  cessò  colla  rescission  del  contratto.  La 
intera  storia  di  questo  avvenimento  è  narrata  dal  cav.  Lod.  Bian- 
chini nel  capo  ultimo  della  sua  Storia  economico-civile  di  Sicilia,  voi. 
II.  Pai.   1841  in-8°. 

Vinc.  Cor  darò- Clarenza,  Memoria  sopra  alcuni  generi  indigeni  di 
Sicilia  da  sostituirsi  al  caffè  ,  alla  cannella  ,  al  garofano  ,  al  tè  ed 
allo  zucchero.  Cat.  4855  in-S°. 

—  Tesi,  se  i  privilegi  producono  utile  o  svantaggio  all'  industria. 
Cat.  1841  in-8°. 

Con*  Gius.  'Alessi,  Su'  mezzi  di  ovviare  alla  pubblica  miseria  ne- 
gli anni  di  sterilità  e  di  penuria:  nel  t.  XLl  del  giorn.  di  se. 

Alessio  Scigliani,  Cenni  sopra  alcuni  rami  principali  d'industria 
degli  abitanti  del  valle  di  Catania.  Pai.  1853  in-8»;  e  nel  t.  XLIII 
di  detto.  *  Trattò  egli  pure  il  tema  seguente  proposto  dal  R.  Isti- 
tuto d'  Incoraggiamento  così: 

A  meliorare  la  condizione  della  Sicilia  conviene  far  capo  dalle  arti? 
—  Quali  sono  i  principali  ostacoli  economici  da  rimuovere,  e  quali 
i  mezzi  da  mettere  in  opera  per  ottenere  la  nostra  industria  ? 

Gioacch.  Geremia,  Sui  mezzi  opportuni  onde  sovvenire  a'  bisogni 
particolari  del  valle  di  Catania:  memoria  letta  a  quella  Società  e- 
conomica  nel  1853,  nel  t.  XLVI  di  detto. 

Cenni  sul  modo  di  provvedere  al  certo  provvedimento  de'  poveri 
in  Catania:  nel  t.  LYlll  di  detto. 

Agat.  Longo,  Prima  veduta  su'  principi  dell'economia  civile:  nel 
t.  XXXVll  di  detto. 

—  Pensieri  di  civile  economia.  Cat.  1842  in-8°.  _ 

—  Dei  rapporti  dell'  incivilimento  e  dell'  industria.  Ivi   1845  in-8  . 

—  Teoremi  e  quesiti  che  si  propongono.  Ivi  1845  in-8°. 

—  ftiss.  economiche  lette  alla  Società  economica  di  Catania,  ed  in- 
serite ne'  suoi  Atti  degli  anni  1840  e  seg. 

*  Altre  dodici  diss.  ha  egli  composte,  contenenti  la  teoria  di  que- 
sta scienza,  una  delle  quali  intorno  a  dazi  ha  veduto  la  luce  a  Pa- 
lermo 1848  in-8°. 

Salv.  Costanzo,  Lezioni  teorico-pratiche  di  economia  civile  appli- 
cata alla  Sicilia,  voli.  II.  *  Ne  diede  l'annunzio  in  fondo  al  t.  LI* 


ART.    III.    ECONOMIA   CIVILE  45lJ 

del  Giornale  suddetto,  ma  non  sappiamo  che  le  mandasse  alla  luce. 
Solo  la  prima  inserì  nel  Giornale  del  R.  Istituto  d'  Incoraggiamento, 
n.  2.  Pai.  1«36  in-8°. 

Carni.  Maravigna,  Sui  mezzi  che  debbonsi  adottare  dalle  econo- 
miche società  per  la  promozione  delle  arti  e  dell'  industria  nazionale: 
nel  n.  150  di  detto. 

Luciano  Fiorentino,  Dimostrazione  economica.  Pai.  1856  in-8°. 
—  Su  la  depreziazione  della  vigna  e  del  vino  in  Sicilia:  nel  t.  LXI 
di  detto. 

Giac.  Adragna,  Sul  nuovo  metodo  di  fare  il  vino  per  economica 
condensazione.  Trap.  4855  in-8°. 

La  cucina  casereccia  per  istruzione  di  chi  ama  unire  al  gusto  la 
economia,  con  cinque  utili  trattati,  delle  frutta,  de'  vini,  de'  gelati, 
de'  rosolii,  e  de  dolci.  Pai.  1855  in-8°.  *  Quest'  edizione  prima  Si- 
cilia aa  è  accresciuta  del  modo  di  trinciare  i  quadrupedi ,  i  volatili 
e  i  pesci. 

Sopra  il  bene  ed  il  male  che  han  prodotto  in  Sicilia  i  collegi  delle 
arti,  detti  volgarmente  Consolati:  discorso  di  M.  L  A.  {Ignazio  A- 
volio).  Mess.   1837  in -8°. 

Salv.  Papale,  Metodo  di  tenere  i  conti  a  doppie  partite  per  co- 
modo di  una  fabbrica  qualunque.  Mess.  1S58  in-8°. 

Ercole  Tedeschi  Amato,  Intorno  al  modo  di  riguardare  e  trattare 
T  economia  sociale:  nel  giorn.  Scilla  e  Cariddi,  Mess.  an.  Ili,  fase. 
10  e  seg£. 


»£>• 


Paolo  Cullrera,  Memoria  sulle  candele  steariche,  letta  alla  Società 
economica  di  Catania  1841  in-8e. 

Andrea  Bivona,  Danno  recato  dai  delfini  ordinari  alle  pesche  in 
Sicilia,  e  modo  di  ripararvi:  nel  Giornale  di  scienze,  lettere  ed  arti, 
nuova,  serie  n.  2.  Pai.  1848  in-8°. 

—  Memorie  di  economia  selvana:  n.  3  e  4  di  esso  giornale. 

Mano  Rìzzari,  11  proprietario  e  l'indigente. 

—  De'  vantaggi  del  risparmio  per  la  classe  operaria. 

—  Dell'  industria  de'  tessuti  di  cotone  e  di  seta  in  Catania. 

—  Sua  decadenza  e  mezzi  di  rilevamento. 

—  Della  carestia  de'  grani  considerata  ne'  suoi  rapporti  con  la  mi- 
seria pubblica  e  con  i  destini  futuri  delle  popolazioni. 

*  Più  altri  articoli  di  affine  argomento  ha  egli  inseriti  pe'  gior- 
nali di  Palermo,  Messina  e  Catania. 


440      CLAMI   XVI.  SCIENZE   ECONOMICHE  —  SEX.    III.    ECONOMIA 

La  Sicilia  industriale,  periodico  destinato  a  servire  di  Mainiate 
teorico-pratico  per  1'  immegliamento  di  tutte  le  industrie  siciliane  , 
diretto  da  Pietro  Fonsio.  Pai.  1850  ia-S\ 

Sull'  industria  dello  zolfo  in  Sicilia.  *  N'  è  autore  Pietro  Calcara. 

—  Delle  miniere  di  zolfo  in  Sicilia.—  Sul  cavamente  delle  zollare 

in  Sicilia,  ecc.  nel  voi.  I.  del  Diadema,  giorn.  di  Pai.    4851  in-89. 

Sul  valore  e  sul  prezzo,  pensieri  di  V.  C.  C.  (cioè  del  cav.  fine. 
Cor  darò- Clarenza):  nel  Giorn.  del  Gabinetto  gioenti),  serie  11,  tomo  li, 
append.  al  bino.  IV.  Cat.  1851  in-8°. 

Andrea  Meneghini,  Elementi  di  Economia  sociale  ad  uso  del  po- 
polo. Pai.  1851  in-16°.  *  Mera  ristampa  d'  autore  italiano,  che  for- 
ma il  voi.  II  della  Nuova  Biblioteca  scientifica  e  letteraria  pubbli- 
cata da  Gio.  Pedone.  Divisa  in  IV  parti  che  tutti  contemplano  i  ra- 
mi della  economia  domestica  e  commerciante. 

Discorsi  pronunziati  dagl'Intendenti  delle  province  dei  reali  domini 
al  di  là  del  Faro  neh"  apertura  de'  Consigli  provinciali  del  1851.  Pai. 
dett'  anno  in-8°.  *  In  questa  raccolta  si  trovano  riuniti  i  ragiona- 
menti che  già  si  erano  pubblicati  ,  ciascuno  da  sé  ,  nelle  rispettive 
province.  Da  questi  si  trae  la  più  legale  ed  autentica  conoscenza 
de  fondi,  delle  rendite,  delle  spese,  degli  stabilimenti,  dei  lavori,  e 
in  breve  dello  stato  economico,  letterario,  religioso,  amministrativo 
della  Sicilia. 

*  Altri  Discorsi  degli  anni  antecedenti  non  meno  che  de  susseguenti, 
per  le  stampe  ciascuno  a  solo:  de'  quali  non  accade  dir  altro. 

*  Discorsi  somiglianti  si  tengono  pure  e  si  pubblicano  dai  presi- 
denti e  dai  segretari  delle  Società  economiche,  riguardanti  oggetti  di 
civile  economia. 

SEZIONE  IV. 

AGRARIA 

Se  molto  conduce  il  commercio  alla  prosperila  nazionale  ,  non  è 
meno  importante  e  proficuo  lo  studio  geoponico  ,  che  ne  insegna  a 
trarre  il  massimo  emolumento  dalle  viscere  della  terra  che  abitiamo. 
Il  che  se  vero  fu  sempre  d'ogni  paese,  verissimo  egli  è  del  nostro 
suolo  trinacrio,  che  fu  meritamente  addimandato  dagli  antichi  il  gra- 
naio d  Roma,  il  giardino  d'  Italia» 

Diremo  anzi  che  in  paese  agricola,  qual  è  il  nostro,  non  potna 
fiorire  il  commercio  dove  languisca  l'agraria:  perocché  ,  dove  altri 
popoli  a  noi  tramandano  manifatture,  noi  non  possiamo  ad  essi  per 
ricambio  trasmettere  che  prodotti  di  terra.  Ecco  perchè  o  noi  pju 
che  a  quelli  si  affa  lo  studio  dell'agricoltura:  ecco  perchè  a  questo 


ART.    I.     ECONOMIA    RURALE  44 1 

si  sono  seriamente  applicati  i  più  benefici  ingegni  della  nazione  ,  e 
ce  ne  hanno  lasciati  utilissimi  documenti. 

Questi  son  di  due  generi:  conciossiachè  alcuni  abbracciano  le  ra- 
mificazioni tutte  della  coltura  dei  campi,  ed  altri  si  limitano  ad  uno 
od  altro  ramo  d'  industria  rurale.  .. 

Ad  amendue  premettiamo  una  succinta  notizia  degli  agrarn  sta- 
bilimenti e  de'  periodci  scritti,  da  cui  la  Sicilia  si  ripromette  la  rin- 
tegrazione    della   sua  dagli  antichi  vantala  fertilità. 

Avvertiamo  come  più  altre  opere,  concernenti  parecchie  piante  in- 
digene o  pellegrine,  saranno  da  noi  ricordate  in  appresso  tra  gli  scritti 
di  Botanica, 

ART.    C    STABILIMENTI    AGRARI 

Il  filantropico  pensamento  di  stabilire  fra  noi  un  Istituto  agrario, 
che  riducesse  alla  pratica  le  dottrine  geoponiebe,  e  non  si  rimanes- 
sero nella  nuda  speculazione  le  utili  teorie  o  insegnale  nei  licei  o 
commendate  nei  libri  o  divulgate  nei  giornali:  un  sì  benefico  pensa- 
mento, io  dico  ,  cadde  pel  primo  in  mente  al  mentissimo  Principe 
di  Castelnuovo,  Carlo  Cottone,  il  quale  con  esempio  di  rara  gene- 
rosità volle  a  tal  uso  destinare  la  deliziosa  sua  villa  de'  Colli  nel- 
l'agro palermitano.  . 

A  tal  uopo  assegnò  un  capitale  e  per  la  erezione  dell  edilizio  e 
per  lo  mantenimento  de  giovani  alunni,  per  cui  anco  aperse  scuola 
gratuita  di  primi  elementi.  Ciò  egli  deliberò  nel  4819,  prescrivendo 
al  direttore  dell'  Istituto  la  compilazione  periodica  degli  Annali  d'  a- 
gricoltura  per  la  Sicilia. 

Intanto,  scelto  per  tale  incarico  il  dottor  Gius.  Indelicato  ,  mise 
mano  nell'anno  seguente  ad  un  Calendario  per  V  agricoltore  siciliano, 
che  poi  è  stato  fino  ad  oggi  annualmente  continuato  ,  e  che  utili 
notizie  somministra  e  importanti  precetti  d'agronomia. 

Il  cav.  Nic  Palmeri,  autore  di  più  scritti  agronomici,  pubblicava 
una  lunga  lettera  sullo  stabilimento  d'  un  campo  agrario  in  Palermo, 
nel  t.  XI  del  Giorn.  di  scienze  lettere  ed  arti.  Ivi  18*>5. 

In  calce  at  t.  XXV11I  del  Giornale  stesso  avvi  la  Necrologia  di  quel 
principe,  e  '1  Catalogo  de'  discorsi  compresi  in  quel  calendario.  _ 

Quanto  a  dir  poi  di  detto  Stabilimento,  differitane  per  cagioni  e- 
conomiche  l'apertura,  nel  1847  è  stata  finalmente  effettuata  per  cura 
del  cav.  Ruggiero  Settimo,  destinato  già  dal  Principe  fondatore  per 
eseguirne  la  sua  testamentaria  volontà.  Per  ordine  di  lui  s  e  pub- 
blicato il  seguente  , 

Regolamento  provvisorio  per  l'Istituto  agrario  de*  Colli  ,  ^™ato 
dal  principe  di  Castelnuovo,  approvato  da  S.  R.  M.  con  Rescritto  dei 
16  luglio  1847.  Pai.  in-8°. 

Somiglianti  Istituti,  sotto  la  dinominazione  di  Campi  d  esperimen- 
to, furono  dal  Governo,  e  segnatamente  da  re  Francesco  I,  decre- 
tati alle  due  università   di  Palermo  e   di   Catania,    e  ali  Accademia 

57 


442        Cf.ASSR    XVI.  SCIENZE    ECONOMICHE  —  SEZ.    IV.    AGRARIA 

Carolina  di  Messina:  ma  commessone  ai  Consigli  provinciali  il  pro- 
porne i  mezzi  acconci,  molto  si  disputò,  e  nulla  finor   si  conchiuse. 

Scuole  di  agraria  furon  fondate  in  dette  città  ,  e  posteriormente 
a  Caltanissetta,  a  Termini,  a  Callagirone.  Primo  cattedratico  di  que- 
sta di  Palermo  l'ab.  Paolo  Balsamo  ,  di  quella  di  Catania  il  cav. 
Salvatore  Scader  i,  di  qu<  Ila  di  Caltanissetta  V  ab.  Salvatore  li  Volsi, 
di  quella  di  Termini  Gius,  Ant.  Gallegra,  vi  pubblicarono  quei  corsi 
d'agricoltura,  che  qui  appresso  diremo. 

Nel  4852  venne  per  regal  disposizione  eretto  1'  Istituto  d'  incorag-. 
giamento  nella  capitale,  diviso  in  due  sezioni,  destinale  a  promovere 
l'ima  l'economia  civile,  l'altra  l'economia  rurale.  Le  memorie  in  esso 
lette,  le  abbiam  riportate  nell'  antecedente  sezione» 

A  questo  primario  stabilimento  sono  aggregate  le  Società  economi- 
che, stabilite  nei  Capo-valli  dell'  Isola,  e  le  Commissioni  comunali, 
esistenti  nelle  altre  città,,  e  che  tutte  comunicano,  quasi  altrettante 
membra  di  questo  corpo  agronomico,  col  suddetto  Istituto.  Di  esse 
scrivemmo  nella  Classe  X,  Sez.  I,  Art,  I,  §  2, 

Frane.  Accordino  da  Patti  ha  pubblicato  un  Progetto  per  istar 
bi'.ire  nel  suo  comune  un  Campo  agrario  modello  una  Memoria  che 
difende  tale  progetto,  ed  un  Programma  d'  associazione  al  Campo 
suddetto,  con  le  condizioni  analoghe.  Pai.  484(d  in-b°. 

Finalmente  il  Coverno  di  Sicilia,  per  ministeriale  de'  15  luglio  4850, 
ha  creata  nella  capitale  una  «  Cemmessione  d'agricoltura  e  di  pa- 
storizia »  composta  di  22  individui  ben  intesi  a  tal  doppio  ramo 
d'industria  nazionale,  che  due  volle  al  mese  raunansi  per  trattar  le 
materie  già  preparate,  che  debhan  poi  proporsi  alle  provvide  cure 
di  chi  ci  governa, 

Destinato  preside  di  questa  nuova  assembranza  il  cav,  FU.  Maio- 
rana-,  consigliere  della  Corte  suprema  ,  ne  inaugurava  1'  aprimento 
con  un  Discorso  ,  lettovi  ai  29  di  detto  mese,  e  mandato  alle  stam- 
pe: in  cui  spiegava  l'importanza  del  novello  istituto,  1' obbietto  di 
suoi  studi,  la  moltiplicità  di  sue  cure. 

Tali  sono,  pel  ramo  agrario,  il  miglioramento  de'  jntlodi  ,  la  de- 
stinazione de'  campi,  la  conservaziene  de'  boschi,  1'  arginamento  dei 
fiumi,  la  rotazione  delle  terre,  l'accrescimento  dell', orto  botanico  , 
la  formazione  degli  orti  sperimentali,  de  prati  artificiali  ,  di  nuove 
macchine,  di  nuovi  strumenti,  di  nuove  cattedre  agronomiche,  ecc. 

Pel  ramo  di  pastorizia,  riformare  le  stalle,  la  cascine,  i  foraggi, 
le  bigatterie,  gli  alveari;  migliorare  le  razze,  moltiplicare  le  specie, 
sistemare  la  veterinaria,  ecc.  ecc. 

Lo  stesso  presidente  ha  poi  ristampato  quel  Discorso  inaugurale 
insieme  con  altro  «  Sulla  utilità  e  i  vantaggi  degli  studi  agronomi- 
ci »  letto  all'Accademia  delle  scienze  e  lettere  di  Pai.    4852    in-8°. 

Da  questo  nascente  Istituto  si  attende  il  nostro  paese  agricola  i 
più  fortunati  risultameli:  e  noi  passiamo  intanto  ad  additare  le  o- 
pere  da'  nostri  dettate  per  sì  utile  scopo. 


443 

ART.    II.     Glcr.NALt     AGRARI 

La  Gommessiono  di  agricoltura  o  pastorizia  fondata  a  Palermo 
*881  ha  dato  un  suo  Giornate,  il  cui  primo  fascicolo  straordinario 
diviso  in  tre  parti,  tratta  nella  t  sulla  coltura  e  igiene  della  vite, 
nella  11  delle  crittogamopatie  in  generale,  nella  111  su  quella  de' vi- 
gnati e  suoi  rimedi,  Compilatori  ne  sono  il  cav.  FiL  Maiorana  pre- 
Side,  e  i  fratelli  Croce  e  FU.  Sturzo,  soci  della  commessane  ,  che- 
neU^appendice  raunano  i  rapporti  delle  autorità  e  de'  proprietari 
dell'  Isola  su  questo  assunto;  I  fascicoli  susseguenti  sono  del   1855. 

Annali  di  agricoltura  siciliana  redatti  per  istituzione  del  Prìncipe 
Vastelnuovoi  Pai.  1851  in-<S°.  *  Direttore  di  queir  istituto^  e  redat- 
tore di  questo  periodico  è  il  prof.  Gius,  fazenga,  che  ne  dà  un  qua- 
derno ad  ogni  trimestre.  Riportiamo  i  titoli  de'  più  importanti  ar- 
tìcoli, cominciando  da  quelli  del  medesimo  estensore,  il  quale  in  più 
memorie  descrive  l'edificio,  il  convitto,  gli  studi,  gli  stronlenti,  ecc. 
dello  stabilimento^  ed  inoltre 

-^Rapporto  di  questo  Istituto  coli' attuale  stato  d'agricoltura  d'  I- 

talia* 

—  Industria  dello  zafferano    domestico  in  Siciliai 

—  Avviso  agli  educatori  de'  bachi  da  seta. 

—  Sulla  fecondazione  della  palma  fra  noi; 

—  Spaccio  di  utensili  di  giardinaggio  in  Palermo. 

—  Coltivazione  del  sommacco  nell'agro  collese; 

—  Programma  del  corso  di  agricoltura. 

Me*  Turriti  Colonna,  Sullo  stato  attuale  dell'  indùstria  ed  istru- 
zione agraria  in  Sicilia. 

—  Studi  di  amministrazione  rurale  per  la  Sicilia. 

Baì\  Frana  Anca  ,  Sopra  talune  pratiche  dell'  agricoltura  orien- 
tale. 

Pasq.   Carpinato,  Esperienza  sulla  coltivazione  del  gelso. 

Gius.  Bianca,  Su  le  campagne  di  Avola  ,  e  su  l' agricoltura  che 
Vi  si  esercita* 

V  Empedocle  ,  Giornale  d'agricoltura  ed  economi!  pùbblica  per 
la  Sicilia,  compilato  da   Gius.  Biundi,  anno  I,  voi.  I.   Pai.  4851  in-8°. 

*  Ecco  le  memorie  originali  comprese  in  quest'  altro  periodico  j 
di  cui  esce  in  luce  un  fascicolo  al  mese. 

Gius.  Biundi,  Intorno  al  commercio  de'  grani  in  Sicilia,  memoria 
storico-economico-agraria.  *  Continua  nel  voi*  seg* 

—  Sulla  cultura  della  vite  ed  enologia  in  Sicilia,  saggio  teorico- 
pratico. 

P    tetro  Calcara,  Ricerche  sulla   storia  naturale  de'  dintorni  di  Ni- 
cosia. 

—  Ricerche  geognostiche  sulle  Madonie. 


iii         CLASSE  XVI.  SCIENZE  ECONOMICHE  —  SE2.  IV.    AGRARIA 

—  Sullo  ricerche  geognosliche  del  distretto  di  Messina,  di  Gius, 
de  Natale. 

Greg.  Barnaba  la  Via,  cassinese  ,  Lezioni  di  pastorizia  teorico- 
pratica  per  la  Sicilia. 

—  De'  latticini,  de'  formaggi,  loro  manipolazione  e  conservazione. 

—  Pratiche  istruzioni  sulla  coltura,  governo  e  taglio  de  boschi  in 
Sicilia. 

Gaet.  Nocito,  De'  gas  che  si  sviluppano  nelle  miniere  di  zolfo,  e 
de'  mezzi  di  prevenirne  gli  effetti. 

—  De'  fossili  incontrati  in  esse  miniere,  e  della  formazione  di  que- 
sti terreni. 

Gio.  Ant.  lntrigila,  da  Noto,  Sul  lavoro  (di  cui  mostra  e  gli  ec- 
citamenti e  gli  esercizi  e  i  sussidi  e  gli  scompartimenti  e  le  asso- 
ciazioni). 

Frane,  di  Paola  Bertucci,  Sul  cotoniere  nella  provincia  di  Ca- 
tania. 

Andrea  Prestandrea,  Sull'  impiego  dell'  orina  come  ingrasso  nella 
coltura  del  frumento. 

—  Su  d*  una  nuova  malattia  delle  uve.  *  Su  questa  v'  è  pur  an- 
nessa una  Relazione  del  prof.  Pietro  Cuppari  da  Firenze. 

Gius.  Biundi,  Sulla  convenienza  economica  di  ripristinare  le  car- 
tiere in  Sicilia:  Memoria  premiata  dal  Real  Istituto  d' Incoraggiamento 
nella  tornata  ordinaria  de   27  luglio  1851. 

Frane.  Tornacene,  cassinese,  Differenze  botaniche  ed  agronomiche 
tra  la  crittogama  che  nasce  sulle  viti  d'  Italia,  e  quella  dell'  Etna. 

Luigi  Mazza,  Considerazioni  sul  Banco  di  Palermo. 

Frane.  Mina  Palumbo,  Cenno  topografico  sulle  Isole  adiacenti  alla 
Sicilia. 

Anno  II,  volume  li,  1852. 

Ant.  Mina  la  Grua,  Sulla  convenienza  di  propagare  la  canna  da 
zucchero  in  Sicilia. 

Andrea  Prestandrea,  Lezione  preliminare  al  Corso  di  agronomia 
nella  università  di  Messina. 

Greg.  Barn,  la  Via,  Catechismo  agrario  teorico-pratico  per  gli 
agricoltori  siciliani. 


ABT.    II.    GIORNALI    AGRARI  445 

Luigi  Mazza,  Intorno  alla  conservazione  ed  al  restauramene  dei 
boschi  in  Sicilia. 

Fr.  Dotto  Scribani,  Sugi'  inconvenienti  che  si  osservano  neh"  in- 
dustria dell'  estrazione  deììo  zolfo  in   Sicilia. 

Pietro  Calcara,  Delle  miniere  di  zolfo  in  Sicilia. 

Frane.  Mina  Palumbo,  Cenno  sullo  stato  attuale  dell'agricoltura 
in  Castel  buono. 

Lettera  sugi'  insetti  coleotteri  che  danneggiano  il  fico. 

*  Le  altre  memorie  sono  degli  anni  seguenti. 

ART.    IH.  AGRARIA    GENERALI 

Ant.  Vinuti,  netini,  De  agricultura  opusculum.  Neap.  4516  in-4*, 
Veneti is  1536  in-42°.  *  Opera  assai  rara  per  quell'età  che  ignora- 
va tuttavia  l'agronomia  scientifica.  Dopo  due  secoli  e  più  d'inter- 
vallo son  compariti  i  seguenti. 

FU.  Nicosia,  barone  di  S.  Giaime  ,  Il  podere  fruttifero  e  dilette- 
vole, in  tre  parli,  in  cui  si  apprende  ed  insegnasi  la  coltura  delle 
vigne,  salceto,  canneto,  alberi  fruttiferi,  colla  loro  storia  e  natura, 
sì  per  vaghezza,  come  per  bosco,  orti,  seminati  di  frumento,  orzo , 
legumi,  col  governo  de*  buci,  vacche,  pecore,  ed  ogni  altro  che  può 
far  vaga  e  fruttuosa  una  possessione.  Pai.  4735  \n-&6.  *  Nuova  e- 
dizione  con  miglioramenti  se  n'  è  procurata  per  Agost.  Gallo  nel 
1852. 

Dom.  Sestini ,  Agricoli ura,  prodotti  e  commercio  della  Sicilia,  t.  11. 
Firenze  4777  in-8°.  *  Era  toscano  l'autore,  ma  vivuto  più  anni  a 
Catania,  e  però  sperto  di  cose  nostre. 

Dom.  Grimaldi,  Piano  di  riforma  per  1'  agricoltura  delle  due  Si- 
cilie. Nap.  4780  in-8*. 

Pietro  Lanza,  principe  della  Trabia  ,  Memoria  sulla  decadenza 
dell'agricoltura  nella  Sicilia,  ed  il  modo  di  rimediarvi,  per  presen- 
tarsi alla  Maestà  del  Re  N.  S.  Napoli  4786  in-8ò. 

Bar.  Sav4  Scrofani,  La  vera  ricchezza  della  campagna,  o  sia  Corso 
di  agricoltura.  Ven.  1793  in-8°.  *  Scritto  per  ordine  di  quel  Go- 
verno, ne  fu  pubblicato  il  4  volume  in  detta  città,  ov'  egli  allor  di* 
morava:  le  sopravvenute  vicende  ne  sturbarono  il  seguito. 

Bar.  Gius.  M.  Guggino,  Piano  dell'accademia  di  agricoltura,  arti 
e  commercio,  da  erigersi  in  Palermo  per  lo  regno  di  ^Sicilia,  dise- 
gnato per  Sovrano  incarico.  Nap.  4793  in-8°. 


>MG       classe  xvl.  scienze  economiche—  skz.  iv.  agiuima 
fine.  Polveri  di  Salazar,  Riflessioni  su  P  annona  od  agricoltura* 
di  Sicilia.  Pai.  18 14  in-8°. 

Giamb.  Rocchetti,  Le<rge  agraria  cho  riguarda  la  rimozion  dogli 
ostacoli  al  progresso  dell'  agricoltura.  Ivi» 

Parere  della  Società  economica  di  Madrid  sullo  stabilimento  di  un 
codice  di  leggi  agrarie  disposto  da  Gasp.  Melchior  de  JoveManos  ; 
tradotto  dallo  spagnuolo  e  annotato  dall'  avv.  Giamb.  Xicolosi.  Pah 
4845  in-4°.  *  Nelle  noto  applica  detto   codice  alla  nostra  agricoltura. 

Sale.  Russo- Ferrwjgia,  Progetto  per  istituirsi  nelle  provinole  una 
società  di  economia  rurale.  Pai.  4818  in-8d.  *  Questo  progetto  è 
stato  di  già  mandato  ad  ottetto* 

Nic.  Palmeri.  Cenni  sulla  coltura  d'alcune  campagne  hi  Sicilia. 
Pai.  1855  in-8°. 

Saggio  su  le  cause  e  i  rimedi  delle  angustie  attuali  dell'eco- 
nomia agraria  di  Sicilia.  Pai»  4826  in-8°.  *  Lodato  a  cielo  dai  gior- 
nali esteri  e  nostri. 

—  Sullo  stabilimento  di  un  campo  agrario  in  Palermo. 

—  Sull'agricoltura  di  alcune  campagne  di  Sicilia. 

—  Sul  miglior  modo  di  propagare  gli  alberi. 

—  Sulla  collivazion  degli  ulivi.  *  Questi  articoli  leggonsi  nel  Gior- 
nale di  scienza  ce* 

Placido  de  Luca,  Estratto  ragionato  del  Saggio  di  Nicolò  Palmeri. 
Pai.  4828  in-8°. 

Emm.  Viola,  Memoria  sulla  utilità  della  legge  che  vieta  o  limita 
S*  estrazione  delle  materie  prime,  in  risposta  ad  una  opinione  dei  sigi 
Palmeri.  Pai.  4828  in  8». 

Camillo  Gallo,  Sul  sistema  di  migliorare  l'agricoltura  di  Sicilia: 
nel  t.  il  delle  Diss.  del  Buongusto.  Pai.    1800  in-4ò. 

Ant.  Bivona  Bernardi,  Cenni  sullo  stato  presente  d'  agricoltura  0 
pastorizia  in  Sicilia:  leggesi  nel  num.  I  e  li  dell'Iride,  giornale  di 
Pai.   1852  in-8*. 

Paolo  Balsamo,  Notizie  siili'  agricoltura  di  Fiandra,  scritte  da  lui 
colà  stesso,  e  pubblicate  in  inglese  da  Arturo  Young  ,  in  francese 
da  Brussonet,  in  italiano  nel  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti  per  la  Sic 
con  note  di  Nic  Palmeri,  t.  lll?  Pai.   1825  in-S*. 

—  Lettere  agronomiche  nel  Giorn.  di  Sicilia  4794-05. 

—  Altre  nella'«  Bibliothèque  physiquc-cconomique  »j  1. 1,  Paris  1705  < 
*  Altri  scritti  particolari  nell'art,  seg. 


ART.    III.    AGRARIA   GENERALE  447 

—  Menu  rie  economiche  ed  agrarie  riguardanti  il  regno  di  Sicilia? 
lette  nella  R.  Accademia  di  Pai,   1803  in-S<\ 

—  Piiicijì  ii  agricoltura  tr  di  vegetazione  per  gli  agricoltori  di 
Sicilia,  Pai.    1816  in-8°. 

—  Memorie  edite  od  inedite  di  pubblica  economia  ed  agricoltura, 
voli.  11.  Ivi  1845  in-8".  *  A  questa  edizione  postuma  premettonsi 
notizie  dell'autore,  stato  il  fondatore  di  questa  cattedra  di  agraria 
noli'  Accad,  mia  di  Palermo.  La  prima  volta  alcune  comparvero  nel- 
l' Effemeridi  sicole,  t.  I  e  segg. 

*-  Corso  d'agricoltura  teorico-pratico,  opera  postuma,  con  note 
e  supplii™ -riti,  di  georgofìli  siciliani,  pubblicati  la  prima  volta  per 
Agost.  Gallo.  Pai.  1851  in-8p.  *  Preceder  dovea  un  Discorso  storico  di 
quest'  ultimo  sull*  agricoltura  e  pastorizia  di  Sicilia,  il  quale  però  è 
stampalo  in  disparte. 

Salv.  Scuderì,  Diss.  agrarie  riguardanti  la  Sicilia.  Catania  1812 
e  18  in-8".  *  Son  quattro  diss.  da  lui  lette  alla  cattedra  di  quella 
università:  lodate  dalla  Biblioteca  italiana  di  Milano,  e  dai  Georgo- 
fìli di  P'ireeae,  che  ne  danno  un  compendio  nei  loro  Atti, 
—  Trattato  de'  boschi  dell'Etna  ne' voli,  I  e  segg,  dell'Accademia 
Gioenia. 

—  Memorie  ire,  sul  buon  governo  e  sull'  aumento  dei  boschi;  sui 
mezzi  di  rendere  coltivabili  le  campagne  sassose;  sulla  rimondatura 
dei  pini,  *  Leggonsi  nel  t.  IV  degli  Annali  di  agricoltura  italiana, 
pubblicati  da  Giano]).  Gagliardi  a  Napoli  1819-20  ;  ed  insieme  con 
altra  sul  Censo  statistico  della  popolazione,  ripubblicate  negli  Atti  dei 
Georgofìli  di  Firenze. 

—  Sull'istruzione  delle  classi  produttrici  di  Sicilia.  Cat.  185G 
in-8°. 

Frane,  di  Paola  Avelia,  Prospetto  deH" opera  intitolata:  Riflessioni 
intorno  all'origine  e  ai  progressi  dell'agricoltura  e  pastorizia  in  Si- 
cilia. Siracusa  1820  in.b°.  *  Quellaa  grandiosa  opera,  morto  l'au- 
tore, rimase  nel    buio. 

Giamb.  Nicolosi  ,  Saggio  sul  germogliamento  e  nutrizione  delle 
piante,  e  sulla  fertilità  della  terra:  nel  Giornale  di  scienze  ec.  num.  9. 

Ayat.  Loìigo,  Colpo  d'  occhio  sull'  agricoltura  e  pastorizia  sicilia- 
na. Cat.   1856  in-8». 

—  Discorso  sulle  cagiuni  che  hanno  ritardato  in  Sicilia  lo  sviluppo 
dell'industria  agricola,  e  sui  mezzi  di  accelerarne  V incremento  e  i 
progressi.  Ivi  18-45  in-ò°. 

Carlo  RtdriqueZ)  Alcune  idee  per  assicurare  stabilmente  la  colti- 
>azion  delle  terre:  nel  n.  io  dell'Effemeridi  siculo. 


448        CLÀ88B   XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE  —  SliZ.    IV.    AGBAIII 

Carlo  Gemmellaro,  Cenno  sulla  causa    geognostica    della   fertilità 

della  Sicilia.  Cat.   1837  in-8°.  m  . 

—  Del  bisogno  de*  veri  mezzi  di    migliorare  1  agricoltura    io   5t- 

C'  L'oiial  è  la  prima  operazione  da  mettersi  in  pratica  per  riani- 
mare r agricoltura?  *  Due  discorsi  da  ^«P^^ente^lctti  alla  So- 
cietà economica  di  Catania,  ed  ivi  stampali  al  4850-51   in-»  . 

Salv.  U  Volsi,  Corso  elementare  di  agricoltura.  Pai  1834  in-8-. 
*  Fu  egli  destinato  prof,  di  agraria  nel  liceo  di  Caltanisetta  sua 
patria:  al  qual  uopo  mise  a  luce 

—  Orazione  inaugurale  per  l'apertura  della  scuola  agraria  :  nel 
n.  8ì  del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti. 

--Memorie  sul!'  agricoltura  scientifica  o  sia  teorica:  inserite  spar- 
samente nel  citato  Giornale  di  scienze  ec.  num.  90  e  segg. 

*  I  titoli  di  esse  sono:  Sui  principi  delia  tisica  agraria;,  bug  i  oi  - 
pani  delle  piante-,  Sulle  funzioni  degli  organi  de  vegetabili}  Sul!  in- 
fluenza de'  fenomeni  atmosferici  e  terrestri  nella  vegeaz.on  delle 
piante.-Fu  interrotto  il  suo  corso  da  morte  che  cel  ritolse  d  anni 
37  nel  1834. 

Gius.  Ant.  Gallegra,  eletto  prof,  di  agraria  nel  collegio  di  Ter- 
mini, Breve  trattato  teorico -pratico  sul  pomelo  e  gli  «Hi  g™  ser" 
vire  d'appendice  al  suo  Corso  di  agricoltura.  Pai,   18M  UHI  . 

Gius.  Indelicato,  Memoria  sul  sistema  generale  di  economia  agra- 
ria praticato  in  Sicilia:  leggesi  nel  giornale  l'Ape,  tase.  X.  lai. 
1822  in-12°. 

Carm.  Maravigna,  Sui  mezzi  che  debbon  usare  le  Società i  econo- 
miche p«r  la  promozione  dell'agricoltura,  delle  art.  e  dell  industria 
nazionale:  nel  Ciornole  letterario,  n,    loO, 

Grsg.  Barnaba  la  Via,  Sulla  propagazione  dei  boschi  :  nel  num. 
141  del  Giornale  predetto.  o  • 

—  Lezioni  di  agricoltura  teorico-pratica.  Cat     1Mb  in-t» . 

—  Cenni  pratici  sulla  natura  de'  terreni  e  modo  di  migliorarli. 

—  Della  qualità  de*  terreni  per  esser  fertili. 

—  Delle  disposizioni  da  darsi  al  terreno  per  esser  fertile  e  Gei  la- 
vori da  far  visi.  .  .. 

—  Cenni    sugl'ingrassi  semplici  e  sugl'ingrassi  composi.. 
-Cenni  pratici  sugi' innesti,  e  vari  articoli  d'agricoltura  pratica 

letti  nella  Società  economica  della  provincia  di  Catania,  encomiati 
da  parecchie  minsiteriali  di  S.  E.  il  Ministro  dell'  Interno,  e  pubbli- 
cali in  vari  giornali  di  Sicilia. 

—  Miscellanea  di  articoli    d' agricoltura  e   pastorizia.    Cat.    ISoi 

in-8*. 


ART.    III.    AGRARIA    GENERALE  449 

—  Lezioni  di  pastorizia  teorico-pratica  per  la  Sicilia.  Pai.  1847; 
e  con  aggiunte,  Cat.  1855  in-8°.  *  Opera  compiuta  in  tutti  i  nu- 
meri, che  ha  rifuso  le  precedenti  scritture. 

Frane.  Torno-bene,  Come  si  rendono  coltivabili  le  lave  dell'  Etna. 
Cat.  18.  .  .  . 

Ign.  SanfUippo,  Cenno  sul  modo  di  migliorare  V  agricoltura,  le  ma- 
nifatture e  '1  commercio-  Pai.  18^2  in-8°.  \ 

—  Catechismo  d'agricoltura  per  la  Sicilia.  Pai.  1856  m-S°.  *  la 
esso  compilato  per  commission  del  Governo:  ma  pure  fu  censurato 
in  più  punti  dal  professor  catanese  che  siegue: 

Alessio  Scigliani,  Saggio  critico  sul  detto  Catechismo  :  nel  num. 
467  del  Giornale  di  scienze  ecc.  , 

—  La  pomona  etnea:  negli  Alti  dell'accademia  Gioenia.  *  Pubblico 
egli  pure  mi  articolo  sulla  Pomona  italiana  del  conte  Giorgio  Gal- 
lesio. 

Ani.  di  Giacomo,  Sul  miglioramento  delle  specie  di  piante  indi- 
gene, e  sull'  introduzione  delle  esotiche.  Cat.  1856  in-8  • 

Luciano  Fiorentino  e  Leto  ,  Avviso  ai  proprietari  a  prevenire  la 
carestia  de'  pascoli:  nel  n.  174  di  detto  Giornale.  *  Ivi  anco  pub- 
blicò 

—  Prospetto  d' un  corso  d'agricoltura  e  pastorizia  in  rapporto 
alla  Sicilia.  *  Evvi  in  fondo  una  statistica  de'  diversi  rami  di  que- 
ste due  facoltà. 

Frane.  Paolo  Fui 6,  Sull'attuale  stato  agrario  della  parte  setten- 
trionale della  Valle  di  Messina:  nel  Faro,  giorn.  di  detta  citta,  n. 
41-14,   1856-57-,  in-8-  IIT 

—  L'agricoltore:  nella  Scilla  e  Cariddi,  altro  giorm  anno  iti, 
n.  5-7,  in-8°. 

Emm.  Sinatra  ,  Discorso  sull' agricoltura  ,  arti  e  manifatture  di 
Sicilia:  nel  num.  54  dell'  Effemeridi  sicule. 

Alfio  Bonanni,  Sul  preservare  la  salute  degli  agricoltori  dall'epi- 
demie delle  paludi:  nel  num.  55  delle  medesime. 

Leon.  Morelli,  Sull'  Istituto  agrario  di  Meleto  in  Toscana,  lettera 
al  Bar.  Pastore:  nel  n.  51. 

Conr.  Tamburino,  Ragionamento  informativo  sulla  dignità  ed  esti- 
mabilità dell'agricola  e  dell'agricoltura.  Cat.  1845  in-S«. 

58 


450         CLASSE    XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE — IBS.    IV.    AGRARIA 

Stan.  Cannizzaro,  Corso  di  agricoltura.  Pai.  1 S ì r>  in-8". 

*  Pubblicata  la  Introduzione  ben  lunga  in  che  rende  ragione  del 
suo  nuovo  Corso,  si  attendea  di  questo  la  divolgazione. 

Lor.  Coco  Grasso,  Articoli  di  economia  rurale:  nel  Gran  sasso  d'  I- 
talia,  giorn.  di  Aquila  1843  in-8°. 

Gact.  Nocito,  Memoria  intorno  allo  stalo  dell'agricoltura  nella 
provincia  di  Girgenti-,  comunicata  al  VII  Congresso  degli  scienziati 
italiani.  Napoli  1845  in-A°. 

Ferd.  Malvica,  Esercitazioni  agrarie  della  Società  pesarese.  *  Tro- 
vandosi egli  in  Pesaro  descrisse  i  vantaggi  di  quell'Accademia  nel 
Giornale  arcadico  di  Roma  4820,  affine  d'eccitare  i  Siciliani  a  seguir- 
ne l'esempio. 

—  Considerazioni  intorno  il  R.  Istituto  d'  Incoraggiamento  di  a- 
gricoltura  arti  e  mestieri  per  la  Sicilia.  Pai.  1832  in-8°. 

*  Quest'opera  riscosse  le  laudi  degli  Annali  universali  di  stati- 
stica, diretti  dal  cel.  Romagnosi,  voi  XL1.  Milano  1834. 

Frane.  Accordino,  Sulla  necessità  di  migliorare  V  agricoltura  di  Si- 
cilia. Pai.   1849  in-S\ 

—  Su  i  mezzi  di  accrescere  i  letami  in  Sicilia.  Pai.  1851  in-8°. 

Sulla  necessità  di  migliorare  l'agricoltura  in  Sicilia,  e  precisamente 
T  industria  della  praterie  restringendo  quella  de'  giani:  nel  n.  I  del 
Diadema,  giorn.  di  Pai.  1851  in-S°.  *  Parecchi  altri  articoli  sopra 
ciò  si  leggono  ne'  numeri  seguenti  di  questo  periodico. 

Ani.  Prestandrea,  Sulla  convenienza  e  necessità  di  rimboschire  e 
rinsaldare  alcuni  terreni  nei  dintorni  di  Messina  ,  come  rimedio  ai 
molti  maliche  affliggono  la  città  e  sue  adiacenze.  Mess.  1831  in-8°. 

Frane,  di  Paola  Bertucci,  Sull'avviamento  economico  dell'  industria 
agraria  siciliana,  discorso  detto  alla  Società  economica  di  Catania. 
Ivi  1852  in-8a. 

AHT.    IV.    AGRARIA    SPECIALE 

Pietro  Paolo  di  Maria,  1  gran  lesoli  nascosti  nelle  vigne,  ritro- 
vati con  la  singolare  direzione  di  coltura,  che  si  usa  in  Sicilia.  Pai. 
1G75  in-/i°,  e  1731  in-8°. 

Paolo  Balsamo,  Lettera  sulle  cagioni  della  moderna  scarsità,  pa- 
ragonata alle  antiche  raccolte  di  grimo  per  la  Sicilia.  *  Leggesi  nel 
«  Magazzino  georgieo  »  voli.   V.  Nup.   17H7  in-'»°. 

—  Pratiche  osservazioni  sopra  i  terreni  umidi.  Venezia  I796in-8*ì 
e  nel  voi.  L  del  Giornale  letterario  di  Napoli. 


ART.    IV.  AGRARIA.   SPECIALE  451 

—  Sopra  la  ruggine  e  '1  cattivo  ricotto  de'  grani  del  corrente  an- 
no 4804  in°.  t    ■ 

—  Giornale  del  viaggio  fatto  in  Sicilia ,  e  particolarmente  nella  con- 
tea di  Modica.  Ivi  1809  in-8°.  *  Contiene  utili  indagini  sullo  stato  a- 
gronomico  di  quelle  terre. 

Memoria  de'  borgesi  e  proprietari  del  vai  di  Noto.  Pai.  1801  in-8\ 
*  Fu  presentata  al  Re,  venuto  in  Sicilia,  per  implorare  la  riforma 
del  sistema  daziario  che  travagliava  l'agricoltura. 

Gius.  Logoteta,  Memoria  sopra  P  utilità  d'  un'  accademia, agraria  per 
lo  ristoro  di  Siracusa.  Pai.  1802  in-4°. 

Cav.  Fel.  Lioy,  Memorie  sugli  usi  dell'  alga  marina  nell'  agricol- 
tura, sulla  manipolazione  de'  vini,  e  sull'economia  della  farina,  che 
svolazza  da'  molini  e  dai  vagli  a  mano  nel  cernerla  dalla  crusca. 
Pai.  1810  in-8°. 

Ant.  M.  Curiazzo,  Istruzioni  sulla  coltura  de'  gelsi,  e  sull'alle- 
vamento de'  filugelli.  Mess.  1816  in-8°. 

Bar.  Ant.  Bivona,  Saggi  tre  sulla  coltivazione  delle  patate,  e  sulla 
loro  introduzione  in  Sicilia:  nel  n.  10  del  Giornale  politico  e  lette- 
rario di  Palermo  1810. 

—  L'agricoltura  e  la  pastorizia  di  Sicilia:  nel  giornale  l'Inde, 
da  lui  diretto,  n.  1  e  seg. 

—  Memorie  varie  d'industria  agricola:  in  detto    giornale. 

—  Saggio  sulla  Monografia  de'  pomi  di  terra.  Pai.  1832  in-S°. 

—  Cenno  sulla  coltura  dell'albero  della  manna:  nel  n.  51  delie 
Effemeridi  siciliane. 

Gius.  Indelicato,  Catalogo  delle  uve  coltivale  ne'  contorni  di  Ter- 


—  Sulla  malattia  degli  ulivi,  delta  volgarmente  chiasma.  *  Sta 
l'uno  nel  mini.  10  del  giornale  1'  Ape*,  1'  altro  nel  Calendario  dell'  a- 
gricoltore.  Pai.  1821  in-18°. 

Gius.  Gautieri,  Dell'  influsso  de'  boschi  sullo  stalo  fisico  de'  pae- 
si e  sulla  prosperità  delle  nazioni.  *  Neil'  Iride,  giornale  di  Palermo 
182-2  in-8°. 

Istruzioni  sulla  coltura  e  sugli  usi  delle  patate  o  pomi  di  terra, 
pubblicate  ad  inchiesta  del  sindaco  della  Piana  de  Greci  :  sia  in 
detto  giornale. 

Frane.  Canzoneri,  Saggio  sul  castagno  d' India,  coli'  aggiunta  della 
scoverta  d'una  nuova  sostanza  trovata  nel  frutto.  Pai.  1823  iu-S% 
nel  Giornale  di  se.  leti,  ed  arti  per  la  Sicilia,  n.  9  e  10. 


452         CLASSK  XVI.  6C1E?JZB  ECONOMICHE  —  SE'*.  IV.    AGRARIA 

Gius,  di  Martino  ,  Memoria  siili'  uso  e  coltivazione  de'  pomi  di 
terra:  nel  detto  Giornale,  num.  18. 

Stef.  Coppoler  ,  Memoria  sul  governo  delle  api,  e  difesa  di  essa 
contra  le  osservazioni  del  Rodano:  inserite  nel  detto  giornale  n.  47- 
50,  e  54-56. 

—  Saggio  sul  fico  d'  India  -,  sua  coltivazione  in  Sicilia  e  modo  di 
ottenerne  i  frutti  tardivi:  in  detto  giornale  n.  57-59. 

Gio,  Gussone,  direttore  del  R.  Orto  botanico  di  Boccadifalco  ,  e 
Gugl.  Gaspnrrini ,  suo  aiutante  ,  Sulla  coltivazione  del  riso  secco 
della  Cina,  e  della  patata  dolce:  in  detto  giornale,  n.  51  e  72. 

Ànt.  Furitano,  Memoria  su'  mezzi  facili  per  conoscere  le  altera- 
zioni de'  vini:   in  detto  giornale  n.  77. 

Gius.  Ant.  Gnllegra,  Del  pometo  e  degli  orti,  per  servire  dT  ap- 
pendice al  suo  Corso  d'agricoltura:  ivi,  n.  104  e  105. 

Gius.  Gene,  Su'  danni  che  dalia  distruzione  degli  uccelli  insetti- 
vori provengono  all'agricoltura:  indetto  giornale,  n.  142. 

Jgn.  Lomcni,  Nuove  osservazioni  e  dilucidazioni  circa  il  nascimento 
delle  uova  de'  bachi  di  seta:  ivi  n.  143. 

—  Scoperta  d'  una  nuova  specie  di  baco  da  seta,  neli'  Accademia 
agraria  di  Pesaro:   ivi  n.   145. 

— ■  Sulla  coltivazione  de'  pomi  di  terra  e  sui  loro  usi:  n.  148. 

Gius,  di  Lorenzo,  Lettera  sulla  coltivazione  del  corbezzolo  in  Si- 
cilia: nel  num.   146  del  giornale  suddetto. 

Salv.  Busso- Ferruggìa:  L'  agro  trapanese  e  sua  coltivazione.  Tra- 
pani IS.'O  in-8°. 

—  Sulla  necessità  d'introdurre  la  coltivazione  delle  patate  in  Si- 
cilia. Ivi  1855  in-8°. 

•—  Sulla  coltivazione  della  cocciniglia  e  suoi  usi  economici.  Pai. 
1836  in-8°. 

—  Sulla  coltivazione  del  lentisco  e  suoi  usi  economici  :  nel  num, 
148  del  detto  giornale. 

Luciano  Fiorentino  ,  Sulla  capra,  danni  che  cagiona  alle  piante, 
e  vantaggi  che  apporta  all'economia:  nel  n.   17Ó  di  detto  Giornale, 

—  Avviso  ai  proprietari  a  prevenire  la  carestia  de'  pascoli:  ivi 
n.   171. 

Gius,  Alitata,  principe  di  Villafranca  ,  vice-presidente   dell'Istituto 

d'incoraggiaii)"nto,  Su  la  coltivazione  e  1' uso  delle  patate:  nel  n.  20 
dell'  Effemeridi  siciliane. 


ART.    IV.    AGRARIA  SPECIALE  ^3 

Salo.  Portai,  da  Biancavilla,  Progetto  sulla  meliorarione  della  col- 
tura attuale  del  riso  irriguo,  e  sul  modo  di  metterlo  a  scanso  delle 
misure  sanitarie:  nel' n.  27  di  dette  Effemeridi',  e  di  nuovo  a  Gat. 
1855  in-8°. 

Luigi  Oddo,  da  Sciacca,  Su  la  piantagione  e  coltura  della  Rub- 
bia  tinctorum:  nel  n.  2"  di  esse  Effemeridi. 

Mich.  Giarrizzo,  Esame  delle  ragioni  che  sono  di  ostacolo  al  per- 
fezionamento de  vini  in  Sicilia  e  sopra  il  modo  di  migliorarli  :  nel 
ii.  29  delle  medesime. 

Franco  Maccagnone,  principe  di  Granateli!,  Pratiche  agrarie  delle 
contrade  di  Terrasini,  Cinisi,  Carini,  Cefalo,  Geraci,  santo  Mauro,  ec. 
Ivi  medesimo. 

Bar.  Gius.  Palmari,  direttore  della  Statistica,  Su  V  incendio  delle 
stoppie  e  delle  praterie  secche:  nel  n.  51  di  esse  Effemeridi. 

Can.  Carlo  Rodriguez  ,  Memoria  siili'  arte  di  coltivare  le  viti  in 
Lipari:  nel  n.  54  di  dette  Effemeridi. 

-L  Alcune  idee  per  assicurare  stabilmente  la  coltivazion  delie 
terre:  nel  num.  46  delle  medesime. 

Relazione  agraria  del  territorio  della  Piana  ,  distesa  dalla  Com- 
missione comunale:  nel  n.   57  di  dette. 

Ferd.  Mahica,  Siili'  uso  del  sale,  del  sangue,  del  nitro,  del  gesso 
in  agricoltura:  nel  n.  51  dell' Effemeridi  da  lui  medesimo  pubblicate, 
dov'  egli  ha  pure  sparse  qua  e  là  più  altre  memorie  di  agronomia. 

—  Esercitazioni  agrarie  della  Società  pesarese  :  nel  Giornale  ar- 
cadico di  Roma  1829  in-8°. 

Lor.  Finazzo,  da  Terrasini,  Istruzione  pratica  sulla  coltura  della 
manna.  Ivi  nel  n.  40. 

Alessio  Scigliani,  Lettera  al  sullodato  Malvica  ,  Notizie  intorno 
l'agricoltura  siciliana:  nel  n.  46  di  esse  Effemeridi. 

1  Pomona  etnea,  primo  saggio,  Monografia  del  ciliegio:  nel  tomo 
Vili  dell' Accademia  Gioenia.  .         , 

*  Altre  monografie  andò  divolgando  sopra  la  diversità  de  man- 
dorli-, sopra  il  sesano  orientale  -,  sopra  il  sommacco  -,  sopra  il  coto- 
ne, ecc. 

Sai*.  Fumati,  Sull'estrazione  dello  zucchero  dal  cactus  opuntta 
(fico  d' India):  nel  Vapore ,  giornale  di  Palermo  ,  e  nell  Escuiapio 
medico  napolitano. 


454        CLASSE    XVI.    SCIENZE    ECONOMICHE —  SEZ.    IV.    AGRARlV 

Salo.  Scuderi,  Trattato  de'  boschi  dell'Etna:  negli  Atti  dell'Ac- 
cademia Gioenia,  voi.  I  e  segg.  *  Era  egli  stato  uno  de'  fondatori, 
e  'l  suo  trattato  riporlo  i  suffragi  dell'Istituto  di  Francia.  È  pur 
inserito  nei  voli.  XV  e  seg.  del  Giorn.  di  se.  lett.  ed  arti. 

—  Cenno  intorno  alla  nuova  teoria  di  David  Riccardo  sulla  ren- 
dita rurale:  nel  Giornale  di  detta  Accademia,  num.  I. 

—  Memoria  sul  buon  governo  e  sull'aumento  de'  boschi  della  Si- 
cilia: inserita  negli  Atti  accademici  de'  Georgofili  di  Firenze  ,  e  ne- 
gli Annali  di  agricoltura  italiana,  pubblicati  a  Napoli  dal  cav.  Giamb. 
Gagliardi. 

—  Memoria  sulla  rimondatura  de'  pini:  in  detti  Annali,  n.  22. 

—  Memoria  sulla  rendita  rurale:  nel  Giorn.  di  scienze  lettere  ed 
arti  per  la  Sicilia,  num.  15.  *  Ribatte  alcune  opinioni  spacciate 
dal  Sayve  nel  suo  Viaggio  di  Sicilia. 

—  Memoria  sulle  rotazioni  agrarie,  e  Discorso  sull'aratro  Grancé. 
Cat.  1SÓ2  in-8°. 

*  Leggonsi  col  suo  Discorso  inaugurale  alla  seduta  di  quella  So- 
cietà economica,  di  cui  fu  presidente. 

Gius.  Alvaro  Paterno,  principe  di  Manganelli ,  Intendente  della 
provincia  di  Catania,  Memoria  sulla  irrigazione  della  piana  di  Ca- 
tania colle  acque  del  Simeto.  *  Inserita  primamente  negli  Atti  del- 
l'Accademia  Gioenia,  t.  II,  e  nel  Giornale  di  scienze  ecc.  t.  XIV  , 
fu  decorata  d'altre  quattro  edizioni,  e  ricolma  di  lodi  dall'Antolo- 
gia di  Firenze,  e  da  altri  giornali  d' Italia. 

Modo  pratico  per  gli  agricoltori  sulle  varie  specie,  piantagione  e  col- 
tura del  formentone,  emesso  dalla  Società  economica  di  Siracusa,  1831 
in-8°.  *  Dettato  del  parroco  Carmelo  Tarantello, 

Carlo  GemmeìlarOy  Cenno  sulla  vegetazione  di  alcune  piante  a  va- 
rie altezze  del  cono  dell'  Etna:  nel  t.  IV  dell'  Accademia  Gioenia. 

Gioacch.  Geremia ,  Stafulegrafia  o  Vertunno  etneo  ,  Monografia 
delle  uve,  nel  t;  X  di  detta  Accademia. 

—  Osservazioni  geognostiche  ed  agronomiche  su'  vigneti  etnei:  nel 
num.  l«")3-i  del  Giornale  di  scienze  ecc. 

—  Alcune  idee  statistiche  su'  vini  del  distretto  di  Catania,  e  sui 
melioramenti  che  riguardano  l'economia    enologica.  Ivi   1834  in-S°. 

—  Monografia  delle  uve  che  sono  intorno  all'Etna:  presentata  al 
congresso  degli  scienziati  di  Napoli  IS45. 

Placido  de  Luca,  Consigli  pratici  sul  melioramento  della  coltiva- 
zione de'  grani  in  Sicilia:  nel  num.  I  dello  Stesieoro,  giornale  di  Ca- 
tania. 

—  Metodo  pratico  di  piantare  gli  ulivi  [ter  rami,  onde  ottenerne 
frutta  speditajuente:  nel  num.  2  di  esso  giornale. 


ART.    IV.     AGRARIA   SPECIALE  4oo 

Mario  di  Stefano  Caruso,  Considerazioni  sopra  il  metodo  di  mi- 
surare i  terreni  a  pendio:  nel  fase,  10  di  detto  Giornale. 

Gius»  Cosentino,  Cenno  su  la  specie,  coltura  ed  uso  del  gelso  delle 
Filippine:  nel  voi.  Il  di  esso  Giornale. 

Gìo.  Meli,  Sul  metodo  di  manipolare  i  vini  e  di  conservarli  nei 
tini  a  muro,  Lettera  al  cav.  Sav.  Landolina:  nel  t.  Il  degli  Annali 
di  agricoltura  italiana,  pubblicati  a  Napoli  dal  cav.  Gagliardi. 

Mìchelang.  Nicosia  ,  Esperienze  ed  oss<  rvazioni  intorno  all'  uso 
della  mecchina  di  Christian  per  la  preparazione  de'  canapi  e  lini  : 
in  detti  Annali  num.  27. 

Gaspare  Y accoro,  Intendente  della  provincia  di  Girgenti ,  sul  ri- 
chiamo della  canna  zuccherina  in  Sicilia,  e  sulle  ragioni  che  lo  esi- 
gono, voi.  I.  Pai.  1825-,  voi.  II.  Girgenti  4826  in-8°. 

—  Memoria  sulla  Rubbia  tinctorum.  ivi  in-8°. 

Nic.  Palmeri,  Cenni  sull'  agricoltura  d'  alcune  campagne  di  Sici- 
lia e  sulle  rovine  d' Imera.  Pai.  1855  in-8°. 

—  Sulla  coltura  del  riso  e  sua  sostituzione  :  nel!'  Iride  ,  giornale 
di  Pai.  4822. 

—  Osservazioni  sull'  agricoltura  d'  alcune  contrade  di  Sicilia:  nel 
t.  XXUI  del  Giorn.  di  scienze  leti,  ed  arti. 

--  Sulla  coltivazione  degli  ulivi  in  Sicilia:  nel  t.  XXVI II  del  me- 
desimo. 

Memoria  sul  commercio  e  sulla  coltura  de'  grani  in  Sicilia  di  F. 
N.  nello  stesso  volume. 

Lor.  Coco-Grasso,  Cenni  di  siciliana  economia  sulle  patate  o  pomi 
di  terra,  mostrando  che  sono  un  succedaneo  al  pane,  precisamente 
nel  tempo  di  carestia.  Pai.  1854  in-8°. 

Greg.  Barnaba  la  Vìa  ,  prior  cassinese  ,  Sulla  potatura  degli  u- 
livi  :  nel  t.  XLUl  del  cit.  Giorn. 

—  Sul  miglioramento  della  coltura  delle  vigne  in  Sicilia,  Memoria 
comunicata  "alla  sezione  di  agronomia  della  settima  riunione  degli 
scienziati  in  Napoli  1845}  2a  ediz.  riveduta  e  corretta.  Cai.  1850 
in-12°. 

—  Coltura  della  vigna.— Arte  di  fare  il  vino.— Del  canneto  e  sa- 
liceto.—Delle  siepi.— L' industria  vinicola:  articoli  vari  nel  voi.  1  del 
Diadema,  giorn.  di  Pai.  1851  in-8°. 

Vito  Mannone,  Sulla  colti vazion  delle  viti  ,  che  prducono  V  uva 
passa  di  Corinto.  Trapani  1857   in-8°. 


456       CLASSO  XVI.  SCIENZE   ECONOMICHE  —  6E2.    IV.    AGRARIA 

JP.  Ang.  M.  Vita  ,  carmelitano  ,  Memoria  sulla  coltivazione  del 
colza.  Caltanissetta   1810  in-8°. 

Lor.  Finazza,  Sulla  coltivazione  dell'albero  della  manna,  Istru- 
zione pratica:  nel  t.  XIV  dell'  Effemeridi  sicole. 

Vinc.  Cor darò- Clarenza,  Memorie  sull'  ulivo  e  sul  cotone.  Cat, 
4839  e  40  in-4\ 

Gius.  Biundi,  Sulla  coltura  della  vite  ed  enologia  in  Sicilia:  nel 
voi.  I  del  Giorn.  da  lui  compilato  l'Empedocle.  Pai.  1851   in-8°. 

—  Nuova  edizione,  coir  appendice  d'  un  ragionamento  sulla  nuova 
malattia  della  uva,  sua  influenza  sulla  pubblica  salute ,  e  modo  di 
curarla.  Ivi  1852.in-16°.  *  Tal  malattia  fu  l  Oidium  Tuckeri  ,  su 
chd  scrisser  molti. 

Ant.  Somma,  Consigli  per  migliorare  i  nostri  olì  d'oliva:  nel  Gior- 
nale del  gabinetto  gioenio,  t.  IV,  trimestre  I.  Cat.  1839  in-8\ 

Gio.  lnterdonato,  Sulla  migliore  e  più  economica  coltura  de'  fru- 
menti in  Sicilia.  Mess.  18.  .  in-S°. 

Gius,  la  Via,  Sull'erpice,  strumento  agrario:  nel  t.  LIV  del  Gior- 
nale di  se.  ecc. 

Gius.  Inzenga,  Sull'  industria  agraria  e  tecnologica  del  Polygonum 
tinctorum,  in  Sicilia.  Pai.  184-5  in-8*. 

—  Sopra  un  novello  aratro  introdotto  nelle  campagne  di  Castel- 
vetrano:  nel  t.  XLVI  del  Giorn.  di  scienze  ec. 

Andr.  Bivona,  Sulla  coltura  dei  boschi  della  provincia  di  Palermo, 
per  incarico  del  R.  Istituto  d'  incoraggiamento.  Ivi   In  15  in-i°. 

—  Miglioramenti  de'  boschi  dello  Stato  in  Sicilia.  Ivi  ì845  in-4°. 

—  Sull'importanza  de'  boschi,  discorso  letto  all'Accademia  Gioe- 
nia  il  50  settembre  1844,  e  inserito  nel  t.  I,  serie  II  degli  Atti  di 
essa. 

—  Memorie  di  economia  selvana.  *  Pubblicò  soltanto  la  prima  sui 
boschi,  nel  n.  1  della  Nuova  serie  del  Giorn.  di  scienze  ecc.  Pai. 
1848  in-8°. 

Mariano  di  Michele,  Sull'  utilità  di  sostituirsi  la  coltivazione  del 
cotone  alle  micidiali  risaie  nelle  contrade  d'  (mera.  Pai.  1846  in-8*. 

Nic.  M.  Fedele,  Nuovo  metodo  per  ottenersi  fichi  d' India  vernali. 
Pai.  1847  in-8». 


ART.    IV.    AGRARIA   SPECIALE  *Ò7 

Aqalino  Longo,  Esame  comparativo  del  vino  delle  terre  forti  di 
Catania  con  quello  del  bosco-,  e  de'  mezzi  di  migliorare  quesl'  ultimj 
prodotto:  Memoria  ietta  alla  Società  econ.  di  Cat.  1840-,  e  inserita 
nel  t.  XXX  dell'  Effemeridi  sicole. 

Delle  risaie,  e  della  loro  coltivazione  in  Sicilia.  Cat,  1849  in-b°. 

Frane  Tornabene,  Sopra  la  malattia  che  domina  nei  vigneti  del- 
l'Etna.  Cat.  1852  in-8°,  e  nel  Giorn.  gioenio  ,  serie  II  ,  voi.  11L  , 
bim.  IV. 

Vino.  Grimaldi,  Rivista  sulla  attuale  malattia  dei  vigneti.  Pai. 
1852  in-8°. 

Gius.  Inzenga,  Documenti  sullo  sviluppo  della  nuova  malattia  del- 
l'uva:  nel  n.  5  de'  suoi  Annali  di  agne.  sic.  Ivi  185-2  in-8°. 

March.  Artale.  Intendente  di  Trapani,  Sulla  crittogama  parassita 
delle  uve,  relazione.  Trap.  1852  in-8°. 
» 
Ant.  Sofìa,  Rapporto  sull' attuai    malattia  delle    viti.  Noto   1852 

iu-8°. 

Sull'ampelopatia  dominante  nel  territorio  di  Caltagirone,  Rapporto 
della  Commessione  incaricata  ec.  Pai.  1852  in-4°.  *  Relatore  il  cav. 
prof.  Em.  Taranto,  che  spone  la  diagnosi,  la  etiologia,  ì  rimedi  di 
tal  malore. 

*  Il  Calendario  dell'agricoltore,  che  si  stampa  a  Palermo;  il  Faro 
ed  altri  giornali  di  Messina  lo  Stesicoro;  ed  altri  di  Catania ,  son 
pieni  zeppi  di  articolile  tutti  utilissimi,  concernenti  la  teorica  e  la 
pratica  agronomia:  ma  noi  ci  siamo  a  bello  studio  rimasti  dal  tra- 
scriverli, per  non  ^ingrossar  di  soverchio  questo  catalogo.  Bensì 
abbiamo  stimato  giovevole  il  darne  questa  qualunque  notizia  ai  Geor- 
gofili,  perchè  sappiano  dove  far  capo  alle  utili  loro  ricerche. 


£9 


TAVOLA  SINOTTICA 


PI 


QUESTO  VOLUME 


N°.    CLASSI 


IX.  ARCHEO- 
LOGIE 


SEZIONI 


1.  antichità' 


ARTICOLI 


1.  Nazionali 


;2.  Municipali 


PARAGRAFI      pag* 


1.  Palermo 

j2.  Messina 

|3.  Siracusa 

14.  Catania 

'o.  Giigenti 

'Q.  Altre  città 


II.  tecnolo-   \\-  architettura 


GIGHE 


Mll. 


FILOLO- 
GICHE 


J2.  Scoltura. 
1    (3.  Pittura  ♦ 

Numismatica  \  ' 
|2é  Epigrafia 


ISTITU- 
ZIONI 


I.  cìviche 


1.  Antica 

Moderna 
/L.  Antica 
V- 


Moderna 


ti.  Generale 
..  Diplomatica   ^   Peculiare 


i.  Aneddotica  (A2 
Manoscritti 


Bibl.  Reale 
Bibl.  Comunale 
3.  Bibl.  Sicole 


1.   istituti 


Fondazioni 


*1.  D'  Incoraggiam 

|2.  Economici 
3.  Omiopatici 
i.  Sociali 
3.  Yarì 


li 


Monti  di  piota 
2.  Albergo  di  pov 
i.  Casa  di  matti 
\.  Osp.  di  proietti 
o.  Ospedali  . 
6.  Piigioni  . 


6 

8 

9 

11 

12 

ivi 

15 
17 
21 

25 
31 
32 
37 
40 
44 
48 
53 
64 


66 
67 
68 
69 
70 

71 

73 
ivi 

74 
75 

78 


CLASSI 


SK7.IOM 


ARTICOLI 


paragrafi     pag 


X.     ISTITU- 
ZIONI 


II.   LETTERARI!-. 


fi.  Pedagogiche 


2.  Scientifiche 


3.  Accademiche  i 


Mll.  ECCLESIA- 
STICHE 


1.  Pensioni 


2.  Associazioni 


ri.  Università 

;2.  Collagi    . 

ri.  Licei 

ti.  Scuole      . 

SI.  Librerie    . 
2.  Specole   • 
|3.  Gabinetti. 
14.  Musei 
[o.  Teatri 

1.  Palermitane 

2.  Messinesi. 

3.  Catanesi  . 

4.  Siracusane 
o.  Agrigentine 

6.  Trapanesi 

7.  Altre 


Ìl.  Seminari  . 
2.  Convitti  . 
3.  Educandari 

1.  Confraternite 
\  Compagnie 
J.  Oratori     . 
Congreghe 
o.  Aggreganze 


XI, 


DIRITTO 
AMICO 


I  .LEGÌSLAZIONfc 


ti.  DiriSto 
pubblico 


2.  Privalo 


3.  Particolare 


I.  Preliminare    £.J"  ^ 


giurispri;- 

WENZV 


-2  Curiali 


1.    Monarchia 
[l.  Parlamenti 
>L  Statuti 
[i.  Scrittori  . 

1.  Costituzioni 

2.  Capitoli    . 

3.  Sanzioni  . 

4.  Prammatiche 
3.  Pandette  . 

6.  Riti 

').  Consuetudini 

2.  Ord.  Palerm. 

{.  Mamertine 

i.  Sanitarie    • 

i.  Economiche 

ffi.  Militari      • 

1.  Istorie 
ituta 

1.  Decisioni . 

2.  Consigli    . 

3.  Allcg.  lat. 

4.  Alle?,  ilal. 


N«.      CLASSI 


SEZIONI 


AKTICOI/I 


PARAGRAFI      pag. 


XI.    DIRITTO 
ANTICO 


XII.  DIRITTO 
NOVELLO* 


I.    LEGGI 


11.    LEGISTI 


3.  Conienti  di 


4.  Trattati  di 


il.  Leggi 
2.  Riti 
'3.  Consuetudini. 

1.  Feudi 

2.  Censi 

3.  Varietà     . 


(1.  Generali 
2.  Auliche 

5.  Giudiziarie 

4.  Economiche 

5.  Peculiari 


fc 


l.  Codici      . 
Collezioni 


i.  Ministeriali 

2.  Internazionali 

Consulte  e 

Consigli. 

Direzioni  ed 

Archivi . 


13. 


Polizia  . 
Organiche 
Penali 

Corte  dei  Conti 
Amministraz. 
i.  Dazi 

[1.  Militari  . 
[2.  Letterarie 
ìò.  Sanitarie  . 


I 
f 


6.  Varie  — 

1.  Raccolte 

2.  Conienti 


—   Per  alfabeto, 


il. 

fi. 

2. 

J. 

\. 
l'ó. 
6. 


Decisioni . 
Aringhe   • 

Generali  . 
Civili 
Penali 
Proced.  civ. 
Proced.  crini. 
Commercio 


Istituzioni 


4.  Trattati 


:i.  ci%  ili 

2    Penali 

3.  Proced.  civ. 

\.  Proced.  crirji. 

j5.  Commercio 
[6.  Amministraz. 
7.  Polizia     . 
^8.  Strategia  . 

'1.  Stranieri  . 
l2.  Nazionali . 

I.  Manuale  e 
Foimolari. 

i.   Dizionari  . 


18S 
191 
193 

195 
198 
199 


203 
205 

208 
209 

211 

ivi 

212 
213 
215 

216 
217 
218 

221 
223 

224 

225 

242 
243 

246 
247 
251 
252 
254 
255 

256 

238 
259 
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264 

265 

267 

271 

273 


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SEZIONI 


ARTICOLI 


PARAGRAFI       pag 


D* 


\IU. DIRITTO 
ECCLESIA- 
STICO 


l.  Legazij 


I.  pubblico      v-.  Regalia 


PARTICO- 
LARE 


1.  Diplomi 

2.  Trattali 
1.  Concordati 

Scritture  . 

I.  Generale. 

.  Speciale  . 

1.  Nazionali. 

2.  Regali      . 

3.  Visite 

!.  Palermo  . 

2.   Arcivescovadi2-  Messina    . 

i.  Monreale. 

4.  Siracusa    . 


3.  Nomotesia 


1.  Chiese 


t 

t 
t 


3.  Vescovadi 
antichi 


4.  Vescovadi 
novelli 


Ìl.  Catania 
2.  Gir  geni 
$.  Mazzar 


III.  SINODALE      1.    Coticilt 

IV.  speciale     J.  Sacra 


ma 
ti 
zara 
'«.  Cefalù      . 

5.  Patti 

6.  Lipari 

1.  Caltagirone 

[2.  Nicosià    . 

i.  Piazza 

ì.  Trapani  . 

).  Noto 

\'ò.  Caltanissetta 

7.  Aci-Reale 

8.  Altre  Chiese 

1.  Universali 

3.  Nazionali 
ì.  Provinciali 

4.  Diocesani 

1. 


V.    PONTIFICIO 


l.  Istituzioni 
'2.  Scritture 
k5.  Trattili 


Inquisizione 
Crociala 
Latine 
Italiche 
Conienti 
Memorie 

(1.  La  lini 

(2.  Volgari 


g 

i: 


.  276 

.  279 

.  281 

.  283 

.  285 
iti 

.  287 

♦  288 

.  289 

.  291 

.  295 

.  296 

.  297 

.  300 

.  301 

.  320 

.  303 
ivi 

.  304 

.  305 

.  306 

.  307 

ivi 

.  308 

.  309 

ivi 

ivi 

.  311 

.  313 

.  314 

iri 

.  318 

.  320 

.  322 

.  324 

.  325 

.  327 

.  329 

.  332 


N*.      CLASSI 

sezioni 

ARTICOLI 

l'aiuti  RAFI 

pa*. 

XIII.DIRITTO 

ECCLESIA 

'1.  Generali 

ti.  Latini 
|2.  Volgari    . 

.     335 

STICC 

.     286 

fi.  E-asiliani  . 

.     338 

2.  Monastici 

r2.  Cassinesi . v 
13.  Cisterciesi 

ivi 
339 

U.  Olivetani. 

'1.  Predicatori 

2.   Minori 

h.  Conventuali 

4.  osservanti 

5.  Riformati 

.    340 

ivi 

340 

.     341 

ivi 

342 

5,  Mendicanti 

h.  Cappuccini 
7.  Terziari  .           . 

343 
ivi 

VI.    REGOLARE 

i.  Agostiniani 

344 

i 

).  Carmelitani 

ivi 

10.  Minimi  .          , 

345 

11.  Mercedarì 

ivi 

k12.  Spedalicri 

ivi 

1 

'1.  Trinitari  . 

346 

4.  Chericali 

|2.  Teatini    . 
|3.   Crociferi . 

ivi 

ivi 

I 

k4.  Filippini  . 

347 

'1.  Trattati  generali 

ivi 

2.  Speciali   . 

348 

3.  Basiliane  . 

.ivi 

4.  Benedetttine 

ivi 

0.  Domenicane      , 

349 

8.  Francescane      . 

3Ò0 

5.  Moniali 

7.  Carmelitane 

ivi 

* 

8.  Minime   . 

ivi 

9.  Salesiane.          . 

ivi 

10.  Teatine  . 

ivi 

11.  Figlie  della     . 

Carità  . 

ivi 

12.  Collegi  di 

Maria    . 

ivi 

k13.  Reclusori 

352 

(4.  Cementi . 

.  oU 

4.    scolastica  c2.  Corsi 

. 

■  3£6 

[5.  Tesi 

•  • 

,  358 

fi.  Generali. 

.  361 

X1V.SCIENZE 

T.    TFATTAT.    fc    *??>?*?* 

[o.  Stranieri 

.  365 

RAZIONALI 

•          « 

,  367 

(\,  Logica    . 

•          1 

.  368 

III.  filosofia  {2,  Ideologia 

•          < 

.  370 

[0.  Metafisica 

,          , 

.  571 

N*.      CLASSI 


SEZIONI 


I.    ETICA 


ARTICOLI 


PARAURAPI     pag, 


XV.  SCIENZE 
MORALI 


li.  Trattati. 


Economia 

II.  diritto  (1.  In  latino 
naturale    ì%.  In  volgare 

ti.  Latina    . 

III.  POLITICA    ^     Volgare. 

1.  Latina    . 

2,  Volgare  . 
.  pedagogia^.  Metodologia 

i.  Educazione  morale 
5.  Educazione  donnesca 


374 
379 

581 

58  i 

387 
388 

395 
397 
399 
403 
406 


XVI.  SCIENZE 
INDUSTRIALI 


1.  Censimenti 
{2    Trattati. 
3.  Giornale. 

Terrestre 
Marittimo 


II.    COMMERCIO 


III.    ECONOMIA 


fi: 

(l.  Istit 

h.  Poli 

(3.  Givi 


Istituti 
tica 
Civile 


1.  Stabilimenti 

/l.  Giornali. 

<3.  Generale 

4.  Speciale 


.  408 
.  411 
.  414 

.  416 

.  418 

.  421 
.  4.26 
.  434 

.  441 
.  445 
.  445 
.  450 


FINE  DEL  TOMO  lì. 


UNIVERSA  OF  ILLINOIS-URBANA 


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